Il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia ha registrato una netta ripresa della produzione di vino: ad agosto e settembre, l’incremento dell’imbottigliato Doc Sicilia si è assestato sul 13 e 26 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.
Una spinta che porta a 75,5 milioni le bottiglie prodotte da gennaio a ottobre 2020, contro gli 80 milioni di bottiglie del 2019. Gli effetti negativi causati dall’epidemia di Covid-19 si confermano quindi “meno penalizzanti per la produzione della Doc Sicilia, che ha recuperato posizioni ed è attualmente a meno 7 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, come evidenzia il Consorzio.
Nel primo quadrimestre 2020, quindi in pieno lockdown, la Doc Sicilia aveva registrato un calo di produzione dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre l’intero comparto del vino italiano di qualità toccava un calo del volume nettamente superiore.
La crescita dell’imbottigliato dell’ultimo trimestre della Doc Sicilia risente quindi in modo positivo dell’allentamento delle misure di contenimento della pandemia, che hanno riguardato tutti i mercati di riferimento per il consumo di vino siciliano.
A ottobre si è invece registrato un calo dell’8% rispetto alla produzione del 2019: 52,705 ettolitri imbottigliati nel 2020 contro i 57,451 ettolitri dell’anno precedente. La quantità di export dei vini della Doc Sicilia è di circa il 56% del prodotto totale.
I dati dell’ultimo trimestre – sottolinea Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia – sono in linea con le aspettative del Cda del Consorzio che ha rimodulato negli ultimi mesi le attività di promozione specialmente in Usa, Cina e Canada, calibrandole alle misure di contrasto alla pandemia decise dai singoli Paesi e monitorando i consumi”.
Ad oggi sono più di 460 le aziende che imbottigliano secondo il Disciplinare del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, quasi 25 mila gli ettari rivendicati e più di 8.354 le aziende viticole.
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