Coronavirus: l’Umbria chiede la restituzione delle spese di ProWein e Vinitaly 2020

Il presidente di Umbria Top Wines, Massimo Sepiacci: “Attendiamo rassicurazioni dalla Regione”

“Nonostante le rassicurazioni, Umbria Top Wine non ha avuto risposte ufficiali né da Veronafiere per Vinitaly 2020 né dagli organizzatori di Prowein 2020 sulla questione rimborsi degli investimenti. Senza considerare i danni indiretti per i quali è difficile calcolarne il valore, in quanto le aziende, e l’Umbria del vino in generale, hanno perso due momenti annuali importantissimi in termini di contatti, pubbliche relazioni, contratti commerciali ed immagine”. Così Massimo Sepiacci, presidente di Umbria Top Wine, a poche ore dall’annuncio di Veronafiere dell’annullamento di Vinitaly 2020 a causa dell’emergenza Coronavirus, che fa seguito a quello di Messe Düsseldorf con Prowein 2020.

“Condividiamo la scelta di Veronafiere di annullare il Vinitaly – continua Sepiacci – ma aspettiamo fiduciosi rassicurazioni in merito da parte della Regione Umbria, per un supporto nel rimodulare i piani previsti per l’internazionalizzazione vista l’emergenza Covid-19″.

Una situazione difficile, che sta mettendo a rischio 35 milioni di euro di export per il vino umbro, secondo i dati Istat riferiti al 2019. In particolare, sarebbero state 60 le cantine umbre presenti a Verona, 29 alla Prowein 2020.

In ballo, fa notare il presidente di Umbria Top Wines, ci sono “gli investimenti già effettuati, come prenotazioni hotel con camere già pagate, spese di utilizzo di servizi in fiera, contabilità, lavoro del personale Umbria top, e l’impegno con Veronafiere che era stato assunto grazie ad un accordo biennale e programmato attraverso il PSR dell’Umbria”.

“Alla regione – continua Massimo Sepiacci – era stato infatti riservato anche per quest’anno lo stesso spazio, logisticamente ed in termini di metrature, che occupava ormai dal 2016, con lo stile e le basi dell’allestimento usato per il 2019”.

Diverso l’impegno alla Prowein Trade Fair 2020. “Ad Umbria Top – spiega il presidente – veniva riservato, come ormai da anni, uno spazio che si trova all’interno del Padiglione Italia. Con Messe Düsseldorf è quindi in corso una interlocuzione, vista la disponibilità a tenere le spese effettuate per quest’anno valide per il prossimo“.

“Ma al momento si fa solo cenno alla possibilità che tutti gli investimenti fatti, qualora lo si desideri, possano essere considerati ‘congelati’ per il 2021 – chiosa Sepiacci – e che per tutti gli altri servizi si avranno notizie. Gli sforzi sono molti per recuperare il recuperabile, al cospetto di un pool di referenti che non dà alcun tipo di risposta“.

Tante le spese andate comunque perdute. “Dai materiali grafici già pronti ed imballati per l’allestimento – evidenzia il presidente di Umbria Top Wine – ai vini già in bancali pronti per essere spediti; dagli hotels e i voli già acquistati e pagati, con spese anticipate che solo in alcuni casi saranno rimborsati per giusta causa, alle spese di utilizzo di servizi in fiera già sostenuti, come allacci elettrici, idrici, calici per le degustazioni, hostess”.

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