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Coronavirus, il caso Ornellaia 2017: dalla Cina segnali di ripresa per il vino italiano

Segnali di ripresa del mercato del vino italiano in Cina, con il caso Ornellaia a fare da faro. A confermarlo, se non altro come “moderato auspicio”, è Giovanni Geddes da Filicaja, ad di Ornellaia: “Uno spiraglio di luce sembra arrivare dalla Cina – afferma – per quanto riguarda le vendite di vino con un graduale aumento degli ordini, soprattutto di Ornellaia 2017, uno dei vini italiani più famosi nel mondo”.

L’ultima annata disponibile sul mercato della nota casa toscana dà speranza al settore. “Pare davvero che uno dei più importanti mercati per il nostro export, non solo di vino, stia ripartendo –  continua Giovanni Geddes da Filicaja – e questo deve essere motivo di grande sollievo e ottimismo non solo per noi, ma per l’intera industria vitivinicola italiana“.

Secondo l’ad di Ornellaia, “dopo un mese difficile per il mondo del lusso e in particolare del vino, ci sono quindi motivi validi per riprendere fiducia nell’importante mercato cinese in cui l’Italia esporta circa il 6% dell’intera produzione vitivinicola”.

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Di Davide Bortone

Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell'informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all'estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la "Guida Top 100 Migliori vini italiani" e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell'Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.

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