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degustati da noi vini#02

Cirò Doc Riserva Rosso classico superiore Duca Sanfelice 2017, Librandi

A quattro anni dalla vendemmia, gode di uno stato di forma eccezionale il Cirò Doc Riserva Rosso classico superiore Duca Sanfelice 2017 di Librandi. Si tratta, non a caso, di uno dei vini simbolo della storica cantina di Contrada San Gennaro, a Cirò Marina.

L’annata corrente dell’etichetta è la 2018. Ma il nettare ottenuto da vecchie viti di Gaglioppo allevate ad alberello dimostra di avere tutti gli attributi necessari per poter essere conservato nel tempo. Si tratta, peraltro, di uno dei vini rossi italiani dal migliore rapporto qualità prezzo (attorno ai 10 euro).

LA DEGUSTAZIONE

Nel calice, Duca Sanfelice 2017 veste un mantello di colore rubino luminoso, dai riflessi granati. Si concede al naso in tutta la sua pienezza solo dopo qualche minuto di attesa. Ecco dunque ricordi intensi di frutti di bosco perfettamente maturi (ribes, mirtillo, lampone) e prugna, su sottofondo di erbe della macchia mediterranea.

Ben marcata anche l’impronta floreale, tra la violetta e la rosa. L’ossigenazione fa spazio a tinte balsamiche, mentolate e pepate, che si ritroveranno anche in una chiusura freschissima e dissetante. In ingresso di bocca, tanto quanto in allungo, Duca Sanfelice 2017 di Librandi ripropone tutta la fragranza e croccantezza della frutta già avvertita al naso.

Il sorso è asciutto e di grande eleganza, sorretto da una buona acidità e da accenni salini. Un quadro perfetto per abbinamenti importanti, che possono spaziare da saporiti e ricchi primi a base di ragù a secondi di carne, in particolare di selvaggina. Il tutto senza rinunciare a una beva agilissima, dettata anche da tannini presenti ma perfettamente integrati.

LA VINIFICAZIONE

L’area di produzione del Cirò Doc Riserva Rosso classico superiore Duca Sanfelice 2017 di Librandi è quella di Cirò e di Cirò Marina, in provincia di Crotone. Il vino è ottenuto da sole uve Gaglioppo. Le viti ad alberello affondano le radici un terreno ricco di argilla e calcare, con una densità di impianto di 5 mila ceppi per ettaro.

La resa si assesta attorno agli 85 quintali (circa 60 ettolitri) per ettaro. L’epoca di vendemmia delle uve ricade generalmente nella prima decade di ottobre. Il Gaglioppo selezionato viene vinificato in acciaio, con macerazione che si prolunga tra i 7 e i 10 giorni.

L’affinamento di Duca Sanfelice di Librandi avviene in acciaio e cemento, dove riposa per 2 anni. Trascorsi i 24 mesi, il nettare viene imbottigliato in attesa della commercializzazione, che inizia dopo alcuni mesi. Secondo le indicazioni della cantina, il vino è «pronto a partire da 2 anni dalla data di vendemmia», ma può essere «invecchiato anche oltre i 10 anni». Nulla di più vero.

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Di Davide Bortone

Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell'informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all'estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la "Guida Top 100 Migliori vini italiani" e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell'Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.

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