Chiaretto e Bardolino, 3 mesi d’oro grazie alla Gdo. Preoccupa lo stallo del turismo

Il presidente del Consorzio, Franco Cristoforetti, traccia il quadro delle vendite

Il Chiaretto di Bardolino ha chiuso i primi tre mesi del 2020 con un balzo in avanti del 21,1% negli imbottigliamenti rispetto al primo trimestre del 2019. Favorevole anche il trend del Bardolino, con: un +2,6% di incremento. Complessivamente, la denominazione bardolinese evidenzia un trend di crescita del +9,7%. Fondamentale per questo momento d’oro delle due denominazioni la Grande distribuzione. A preoccupare le cantine, piuttosto, è l’azzeramento del turismo sulle coste del lago di Garda, a causa delle misure volte ad arginare Covid-19. Con le conseguenti perdite ingenti nella vendita diretta del vino.

“Anche se è prematuro fare considerazioni sull’evoluzione dello scenario – aggiunge Cristoforetti – non condividiamo le visioni pessimistiche che vorrebbero l’immediata adozione di misure emergenziali per il settore vitivinicolo. Piuttosto, a preoccuparci è la prospettiva di un turismo azzerato nell’area del Garda, che avrebbe ricadute soprattutto sulle piccole aziende agricole locali”.

Molte cantine gardesane, come sottolinea lo stesso Cristoforetti, basano infatti “ampia parte della redditività sulla vendita diretta e sul collocamento presso bar e ristoranti della zona”.

“La vera necessità – continua il presidente del Consorzio – è dunque quella di garantire liquidità alla filiera vinicola ora che i lavori di campagna chiedono forti spese, ed è su questo fronte che ci aspettiamo rapidi ed efficaci interventi da parte del Governo, delle pubbliche amministrazioni e del sistema bancario”.

Diverso il quadro della Grande distribuzione. “Assecondando le esigenze delle famiglie – commenta Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino – la Gdo ha incrementato la domanda di vini quotidiani e accessibili, capaci di esprimere una precisa identità e una qualità molto affidabile, e noi che abbiamo spinto il Chiaretto e il Bardolino in questa direzione stiamo raccogliendo frutti anche in una fase così delicata”.

I numeri danno la misura del fenomeno: 2,6 milioni di bottiglie di Chiaretto, già piazzate dai produttori nella grande distribuzione, mezzo milione in più del primo trimestre dello scorso anno. Il Bardolino è a 3,6 milioni.

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