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Vini al supermercato

Vini in promozione al supermercato fino a fine febbraio: i voti

Nuova puntata della nostra rubrica sui vini in promozione al supermercato. Dopo una scorpacciata di sconti (validi ancora per pochi giorni) negli store Esselunga, è Bennet, assieme a IperCoop, a salire sui gradini più alti del podio.

Il volantino valido fino al 28 febbraio merita di essere spulciato da chi è a caccia di vini dal buon rapporto qualità prezzo, tra le corsie della Grande distribuzione organizzata. Ma ecco come si presentano le insegne: da Auchan a Carrefour, passando per Coop, Iper la grande I e Tigros.

 Fino al 21 febbraio

Sangiovese Romagna Doc, Galassi: 1,99 euro  (4 / 5)
Rosso / Bianco Toscana Igt Remole, Frescobaldi: 3,49 euro  (4 / 5)
Negroamaro / Primitivo Manduria / Salice Salentino, Marcianti Vini: 3,49 euro  (3,5 / 5)


Fino al 28 febbraio

Valpolicella Ripasso Le Roselle, Cantina Negrar: 4,90 euro  (4 / 5)
Damarino Bianco Sicilia Doc, Donnafugata: 6,50 euro (4 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc, Fazi Battaglia: 3,80 euro  (5 / 5)
Passerina Igt Terre di Chieti Ca’ de Giusti: 2,98 euro (3,5 / 5)
Est! Est!! Est!!!, Antica Cantina Leonardi: 2,90 euro  (3 / 5)
Pignoletto Doc Frizzante Rose dei Bacco, Chiarli: 2,90 euro  (3 / 5)
Lugana Docg Villa Borghetti, Pasqua: 4,90 euro (4,5 / 5)
Roero Arneis Docg Cresia, Terre da Vino: 3,90 euro  (3,5 / 5)
Chardonnay Doc Lison Pramaggiore, Tenuta Sant’Anna: 4,70 euro  (4 / 5)
Cuvée Extra Dry, Rocca del Doge: 2,60 euro  (2,5 / 5)
Soave Doc, Bolla: 2,90 euro  (3 / 5)
Muller Thurgau Alto Adige Doc, Cantina di Cortaccia: 5,90 euro (4 / 5)
Pinot Bianco Alto Adige Doc, Cantina di Cortaccia: 5,90 euro  (4 / 5)
Barbera d’Alba Doc, Terre del Barolo: 3,20 euro  (3,5 / 5)
Bonarda Oltrepò pavese Doc, Cantina storica Il Montù: 2,90 euro  (3,5 / 5)
Passimento, Cantine Pasqua: 4,80 euro  (4 / 5)
Valpolicella Classico Doc, Bolla: 3,98 euro  (3,5 / 5)
Sangiovese di Romagna Superiore, Cevico: 2,80 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg, Poggio ai Massi: 3,50 euro  (3,5 / 5)
Aglianico del Vulture Baliaggio, Cantina di Venosa: 3,40 euro (4 / 5)
Negroamaro Salento Igp Notte Rossa, San Marzano: 3,90 euro  (4 / 5)
Primitivo Rosato, Consorzio Produttori di Manduria: 3,80 euro  (4 / 5)
Nero d’Avola Sicilia Doc, Settesoli: 2,99 euro  (3,5 / 5)
Syrah Igt, Conte di Matarocco: 2,20 euro  (3,5 / 5)
Cannonau di Sardegna Doc Le Bombarde: 3,79 euro  (3,5 / 5)


Fino al 27 febbraio

Chianti Docg / Vernaccia Docg / Governo all’Uso Toscano Igt, Piccini: 2,99 euro  (3,5 / 5)
Est! Est!! Est!!! Doc, Bigi: 2,99 euro  (3,5 / 5)
Gewurztraminer Doc, Nals: 6,90 euro  (3,5 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Aragosta, Santa Maria della Palma: 3,29 euro  (3,5 / 5)
Sangiovese / Trebbiano Rubicone Igt, La Cacciatora: 1,29 euro  (2 / 5)
Spumante Brut Muller Thurgau Maximilian I, Cantina di Soave: 3,15 euro (2,5 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi, Le Muse: 3,99 euro  (4 / 5)
Bonarda Oltrepò Pavese Doc, Giorgi: 4,59 euro  (4,5 / 5)
Barbera / Bonarda / Riesling / Pinot Nero OP Doc, Cantina di Canneto: 1,99 euro  (3,5 / 5)
Vipra Rossa Umbria Igt, Bigi: 3,49 euro  (4 / 5)


Fino al 21 febbraio

Dolcetto d’Acqui / Barbera Monferrato Doc, Capetta: 3,45 euro  (3,5 / 5)
Muller Thurgau Trentino Doc, Mezzacorona: 4,59 euro  (3,5 / 5)
Chianti Docg Natio Bio, Cecchi: 4,75 euro  (4 / 5)
Bonarda Oltrepò pavese Doc frizzante Bio, Guarini: 3,29 euro  (3,5 / 5)
Terre Siciliane Igt Bio Placido Rizzotto, Centopassi: 4,79 euro  (3,5 / 5)


 

Fino al 4 marzo

Sangiovese / Cabernet, Santa Cristina: 4,89 euro  (3,5 / 5)
Prosecco, Martini: 4,29 euro  (5 / 5)


Fino al 28 febbraio

Pinot Grigio / Marzemino Mastri Vernacoli, Cavit: 3,85 euro  (3,5 / 5)
Barolo Docg Le Terre, Terre del Barolo: 12,29 euro  (3,5 / 5)
Barbera d’Alba Doc, Terre da Vino: 3,89 euro  (3,5 / 5)
Dolcetto d’Ovada Doc, Terre da Vino: 3,69 euro  (3,5 / 5)
Barbaresco Docg Basarin, Giacosa Leone: 10,99 euro  (4 / 5)
Freisa d’Asti Doc frizzante secco, Terre da Vino: 3,39  (3,5 / 5)
Gavi Docg, Duchessa Lia: 4,99 euro  (3,5 / 5)
Langhe Doc Divinum Naturalis, Teo Costa: 7,19 euro  (5 / 5)
Erbaluce di Caluso Docg, Terre da Vino: 4,29 euro  (3,5 / 5)
Roero Arneis Docg, Terre da Vino: 4,75 euro  (3,5 / 5)
Chiaretto / Cortese Doc, Capetta: 3,19 euro  (3 / 5)
Dolcetto Diano d’Alba Doc Le Terre: 3,99 euro  (3,5 / 5)
Gattinara Docg, Nervi: 14,90 euro  (4 / 5)
Piemonte rosato, Clavesana: 3,59 euro  (3 / 5)
Dogliani Docg, Clavesana: 3,75 euro  (3,5 / 5)
Grignolino d’Asti Doc, Duchessa Lia: 4,99 euro  (3 / 5)
Moscato d’Asti Docg, Barbanera: 4,69 euro  (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Superiore / Dolcetto d’Alba, Sant’Orsola: 4,69 euro  (3,5 / 5)
Ruchè di Castagnole Monferrato, Enrico Morando: 5,59 euro (5 / 5)
Barolo Chinato, Terre da Vino: 11,89 euro  (3,5 / 5)
Spumante Asti Secco Docg, Duchessa Lia: 5,49 euro  (3,5 / 5)



Fino al 1 marzo

Prosecco frizzante / Extra Dry, Pisani: 3,85 euro  (3,5 / 5)
Vini Doc, Chiarli: 2,49 euro  (3 / 5)
Bonarda / Cabernet / Pinot Nero Rosé, Le Cascine: 2,99 euro  (1 / 5)
Vini Doc, Cantine Volpi: 2,99 euro  (2,5 / 5)
Valpolicella Ripasso Doc, Salvaterra: 5,49  (4 / 5)


Fino al 20 febbraio

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, Mionetto: 6,90 euro  (3,5 / 5)
Vini Doc Piemonte Barbera / Bonarda Oltrepò pavese, Toso: 2 pezzi 4,99 euro  (2,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc, La Cacciatora: 2 pezzi 3,30 euro  (1,5 / 5)
Bianco Colli Albani Doc, Fontana di Papa: 1,59 euro  (3,5 / 5)
Vini Igt frizzante, Maschio: 2,29 euro  (3 / 5)
Vini Doc, Settesoli: 2,99 euro  (3,5 / 5)
Pinot Nero / PN vinificato in bianco, Cantina Storica Il Montù: 3,19 euro  (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg, La Mora: 3,99 euro  (3,5 / 5)
Verdicchio Jesi Doc Il Picchio: 3,99 euro  (3,5 / 5)
Chianti Classico Docg, Cecchi: 4,99 euro (4 / 5)
Barbaresco Docg, Cantina del Parroco: 13,90  (4 / 5)
Vini Doc Mastri Vernacoli, Cavit: 25%  (3,5 / 5)

Fino al 6 marzo

Vini Il Feudo Bonarda Oltrepò Doc / Pavia Igt Barbera: 1,49 euro  (2 / 5)
Vini di Puglia Igt I Rustici Trebbiano / Sangiovese: 1,30 euro  (2,5 / 5)
Vini Il Gaggio: 1,79 euro (2 / 5)
Lambrusco Emilia, Cavicchioli: 1,99 euro  (3 / 5)
Vini frizzanti Doc Ortrugo / Gutturnio, Castelli del Duca: 2,49 euro  (3 / 5)
Barbera d’Asti Docg, Francesco Capetta: 2,79 euro  (3 / 5)
Rosso Basilicata Igt Baliaggio, Cantine di Venosa: 2,79 euro  (4 / 5)
Nero d’Avola Igt, Baroni Trinacria: 2,79 euro  (3 / 5)
Buon Governo all’Uso Toscano, Piccini: 2,90  (4 / 5)
Vini Salento Igt Falanghina / Neogroamaro / Primitivo, Settearchi: 3,19 euro  (3,5 / 5)
Chianti Docg, Melini: 3,37 euro  (3,5 / 5)
Vini Doc Traminer / Reforsco Ca’ Vescovo, Zonin: 3,99 euro  (3,5 / 5)

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Vini al supermercato

Aspettando l’Anteprima Sagrantino 2014: i migliori al supermercato

MONTEFALCO – Dopo quattro secoli di storia e 25 anni da DOCG, il Sagrantino sfiora quota 2 milioni di bottiglie e si conferma tra i capofila di un settore, quello vitivinicolo, che rappresenta una delle più importanti filiere produttive della regione Umbria.

Inizia sotto i migliori auspici la quarta edizione di Anteprima Sagrantino, che vedrà 200 esperti del settore raggiungere Montefalco da 20 Paesi differenti il 19 e 20 febbraio.

Obiettivo: scoprire le 36 aziende aderenti all’evento e degustare le 180 etichette in degustazione, sul mercato in questo 2018. Una Denominazione, quella di Montefalco e del suo vino principe, il Sagrantino, che viene rappresentata anche dalla Grande distribuzione organizzata. Ecco dunque le migliori etichette in circolazione al supermercato.

http://www.vinialsupermercato.it/vini-doc-docg-montefalco-migliori-al-supermercato/

Nei 13mila ettari destinati all’allevamento della vite, ovvero l’1,9% del dato nazionale, convivono ben 21 denominazioni di origine: due delle quali, la DOCG Sagrantino e la DOC Montefalco, nei soli mille ettari vitati che abbracciano l’intero territorio del Comune di Montefalco e parte dei territori di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria, tutti nella provincia di Perugia.

Stando alle stime del Consorzio Tutela Vini Montefalco, che riunisce 231 soci di cui 60 cantine, il 16,7% della produzione di vino in Umbria è costituita proprio dalle denominazioni Montefalco  (6,3% di Montefalco Sagrantino DOCG e 10,4% di Montefalco DOC) per un totale di 5 milioni di bottiglie prodotte nel 2016.

“Numeri che parlano chiaro sulla qualità e l’impegno produttivo del nostro territorio e sulla crescita continua e costante di tutto il sistema Sagrantino – spiega Amilcare Pambuffetti, Presidente del Consorzio – Nel 2000 erano appena 660mila le bottiglie con denominazione Montefalco. Numero triplicato nel 2016 con una produzione di 1,8 milioni circa”.

Produzione destinata, nel 2017, per il 30% al mercato nazionale e per il 70% all’export. Tra i principali importatori Stati Uniti (26%), Germania (10%) e Cina (8%). In seconda battuta Svizzera (4%), Inghilterra(5%), Danimarca (2%), Giappone (4.5%), Canada (4%), Olanda (4%), Belgio (4%) insieme ad altri 30 mercati. Saranno gli esperti da questi Paesi, dunque, i primi a pronunciarsi sull’annata 2014, in presentazione nei prossimi giorni.

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Colli Berici Doc Tai Rosso 2016 Il Monastero, Pegoraro

(4,5 / 5) Alzi la mano chi ha mai sentito parlare di Tai Rosso. E se lo chiamassimo Cannonau, o Grenache? Si tratta dello stesso vitigno. Sotto la lente di ingrandimento di vinialsuper, il Tai Rosso Colli Berici Doc “Il Monastero” 2016 della Società agricola semplice Pegoraro di Mossano (Vicenza).

Un’azienda a conduzione famigliare, che aderisce alla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi). Per intenderci, gli artefici di quello straordinario Mercato dei Vini che, ogni anno, va in scena a Piacenza.

LA DEGUSTAZIONE
Nel calice, il Tai Rosso 2016 di Pegoraro si presenta di un rosso rubino brillante, limpido, mediamente trasparente. Al naso i frutti rossi tipici del vitigno: marasca, una punta di mirtillo e mora, ma soprattutto lampone, fragolina di bosco e richiami floreali di rosa canina.

Sentori puliti, candidi, che sembrano riprendere la franchezza invitante del colore di cui tinge il calice. Genuino è anche il palato del Tai Rosso della cantina Pegoraro. Corrispondente al naso, riempie la bocca di lampone e fragola, impreziosite da una sapidità che accompagna il sorso fino al retro olfattivo. Levigato il tannino. Setoso.

In cucina, l’abbinamento più scontato è quello con la gastronomia di questa fetta di Veneto tutta da scoprire. E dunque la Soprèssa Vicentina Dop e il baccalà alla vicentina. In realtà di Tai Rosso è uno di quei vitigni che la Grande distribuzione potrebbe valorizzare come “vino quotidiano” ma non banale, sponsorizzandolo anche fuori dai confini regionali (ad oggi è poco rappresentato sugli scaffali delle maggiori insegne).

LA VINIFICAZIONE
Tai Rosso “Il Monastero” è l’etichetta che la cantina Pegoraro destina ai supermercati. I vigneti si trovano a Mossano. Le uve vengono raccolte e selezionate tra la fine del mese di settembre e i primi giorni di ottobre.

La fermentazione avviene a una temperatura controllata che va dai 23 ai 27 gradi, con macerazione
di pochi giorni. Terminata la fermentazione il vino riposa in botti di acciaio per almeno sei mesi.

Il Tai Rosso (chiamato “Tocai Rosso” fino al 2007,) è il vitigno principe dei Colli Berici. La Cantina Pegoraro ne ha fatto una religione. Tanto è vero che sono quattro, oltre a “Il Monastero”, le etichette prodotte a partire da questo vitigno, non presenti sugli scaffali dei supermercati (destinati, dunque, all’Horeca). Ci incuriosisce il Metodo Classico Dosaggio Zero, che non mancheremo d’assaggiare e raccontarvi.

Prezzo: 4,69 euro
Acquistato presso: Alìper – Alì Supermercati

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Vini al supermercato

Luca Maroni, punteggi astrali ai vini Schenk di Md Discount: meritati?

Fiano del Salento Igt passito 2016 Galadino. E Croatina Provincia di Pavia Igt 2016 Cantina Clairevue. Cos’hanno in comune questi due vini in vendita negli Md discount? Entrambi si sono aggiudicati 96 dei 99 punti sulla scala di valutazione del noto critico Luca Maroni, autore dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani.

“Galadino” e “Cantina Clairevue”, inoltre, sono due linee del colosso Schenk Italian Wineries di Ora (Bolzano), che figura sulle retro etichette come Casavin. Schenk imbottiglia sia il Fiano sia la Croatina pavese, prodotta tuttavia dal Consorzio Vitivinicolo Piemontese-Lombardo-Veneto, con sede a Pavia.

Come accade sempre più spesso, è su richiesta degli attenti lettori di viniasuper che ci siamo spinti nella degustazione di questi due vini. “Sono stati recensiti bene da Luca Maroni, voi cosa ne pensate?”, ci scriveva Giacomo, il 24 gennaio scorso.

Una domanda che ci inorgoglisce. Consci che, nella giungla del web, sia passato il concetto che i degustatori di vinialsuper non abbiano padroni. Lungi da noi, al contempo, giudicare il giudice.

Ma questo è quello che pensiamo di due etichette, il Fiano e la Croatina, in vendita da Md discount rispettivamente a 4,99 euro e 2,99 euro. Punteggi meritati quelli assegnati da Luca Maroni?

FIANO DEL SALENTO IGT PASSITO 2016, GALADINO
(5 / 5) Giallo dorato limpidissimo, nel calice, questo Fiano del Salento Igt ottenuto da uve leggermente appassite. Al naso l’impronta netta di questa tecnica, che consiste nel raccogliere le uve leggermente in ritardo rispetto alla completa maturazione. Con la conseguente presenza di una maggiore concentrazione zuccherina negli acini.

Dunque frutta esotica (melone giallo e ananas su tutti), ma anche pesca a polpa gialla matura, papaya e banana, uniti a richiami salini e vegetali importanti. Passiamo all’assaggio, insomma, dopo un’analisi olfattiva davvero suadente.

L’ingresso in bocca rispetta le attese: morbido, sulla scia dei sentori di frutta matura avvertiti all’olfatto. Poi, questo Fiano sembra vivere un moto d’orgoglio. Accendendosi di un’acidità calda e regalando, infine, una chiusura dominata da piacevolissime note a metà tra il salmastro e il fruttato maturo di banana.

Bel vino, insomma. Soprattutto nel rapporto qualità prezzo. Se “la qualità del vino è la piacevolezza del suo sapore, ovvero la sua fruttosità”, assunto da cui prende il via il metodo di valutazione dei vini di Luca Maroni, anche noi di vinialsuper ci troviamo perfettamente in linea con la valutazione di 96/99.

CROATINA PROVINCIA DI PAVIA IGT 2016, CANTINA CLAIREVUE
(2,5 / 5) Rosso carico con riflessi violacei impenetrabili per questa Croatina che, all’esame visivo, mostra una certa consistenza. Al naso, il piatto forte non è certo l’eleganza. Ma da un vitigno ruvido come questo, e per 2,99 euro, si può anche non aspettarsela.

Il punto è che naso e bocca paiono piuttosto corrispondenti. Frutti rossi come amarena e mora vengono sotterrati da richiami di cuoio, tabacco e incenso, pesanti come macigni. L’ossigenazione fa guadagnare qualcosa a questa Croatina, che pare davvero molto chiusa in se stessa.

Interessante, forse, riassaggiarla tra qualche anno. Ma senza troppe velleità, al cospetto di un vino che lascia a desiderare in quanto a “consistenza” del sorso. Ingresso e beva esile, su cui si innesta – peraltro – una vena vagamente zuccherina, pensata forse per alleggerire la beva.

Una vena “bonardizzante”, per usare un neologismo, che certamente apprezza il consumatore medio. Il retro olfattivo è fruttato e presenta una chiusura leggermente speziata, con gli sbuffi di pepe nero tipici del vitigno.

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Colli Orientali del Friuli Doc Merlot 2015, Conte d’Attimis Maniago

(4 / 5) Originario della sud ovest della Francia, il Merlot è un vitigno “internazionale”. E’ in Friuli che ha debuttato intorno al 1800 per poi diffondersi soprattutto  nel Nord Est.

E dalla Doc Colli Orientali del Friuli arriva il Merlot sotto la nostra lente di ingrandimento, prodotto della linea classica distribuito in Panorama, Carrefour e altre catene minori del nord Italia.

LA DEGUSTAZIONE
Tipicamente rosso rubino intenso con riflessi violacei il Colli Orientali del Friuli Doc Merlot Conte d’Attimis Maniago profuma di mora e piccoli frutti rossi ai quali si aggiungono suadenti note di liquirizia e vaniglia non eccessiva: una buona integrazione del passaggio in legno. Ma non mancano anche note vegetali varietali.

Caldo al palato, con un tannino pulito è un assaggio che resta in memoria per il suo equilibrio tra freschezza e morbidezza e per il suo gusto “succosamente” fruttato e vellutato di buona persistenza. Un sorso appagante. In tavola trova il suo abbinamento con carni bollite o in umido, ma si fa apprezzare anche con arrosti, carni grigliate e formaggi a pasta dura.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Merlot in purezza unicamente di produzione aziendale raccolte nella seconda quindicina di Settembre. La vendemmia avviene manualmente nei vigneti di collina, e con l’ausilio di una vendemmiatrice negli appezzamenti di pedecollina e nei vigneti che consentono un’adeguata accessibilità al macchinario.

Le uve, rapidamente portate in cantina passano dalla diraspapigiatrice che, nel caso di uva raccolta manualmente provvede ad allontanare il raspo mentre nel caso di uva raccolta meccanicamente è utile ad allontanare porzioni di raspo, parti di lembo fogliare ed altri possibili elementi vegetali indesiderati.

L’uva pigiata viene vinificata in acciaio e sottoposta a delicate movimentazioni giornaliere (rimontaggi, follature) per favorire l’estrazione nel mosto delle preziose componenti di buccia (antociani, tannini ed aromi). Per l’annata 2015 il periodo di macerazione del Merlot è durato undici giorni passati i quali si è operata la svinatura e la pressatura.

Successivamente il vino viene lasciato riposare e decantare per circa due mesi in vasche di cemento e quindi inviato a contenitori in legno di rovere di circa 50 ettolitri dove affina per circa 12-14 mesi svolgendo spontaneamente la fermentazione malolattica. Segue l’unica filtrazione prima di essere posto in bottiglie che riposano ancora sei mesi prima della commercializzazione.

LA CANTINA
Conte d’Attimis Maniago si trova a Buttrio in provincia di Udine,  nel comprensorio della Doc Friuli Colli Orientali. La proprietà si estende su 110 ettari quasi interamente a vigneto in un unico corpo aziendale.

Le origini della tenuta risalgono al febbraio del 1585 quando, a seguito di un matrimonio, l’azienda giunse in dote alla famiglia dei conti d’Attimis-Maniago. “Antesignana” dell’imbottigliamento in Friuli (correva il 1930) coltiva da sempre i vitigni della tradizione locale.

Prezzo: 7,25 euro
Acquistato presso: Pam/Panorama

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Trentino Doc Müller Thurgau 2016, Mezzacorona

(3,5 / 5) Müller Thurgau è un vitigno a bacca bianca nato in Germania alla fine del XIX da un incrocio fra Riesling renano e Madeleine Royale, oggi diffuso prevalentemente nell’area mitteleuropea dove dona un classico vino da aperitivo, apprezzato per la freschezza e le delicate note aromatiche.

In vendita nei supermercati del circuito Pam, il Müller Thurgau Mezzacorona rientra nei canoni del disciplinare Trentino Doc. Un bianco agile e lieve, piuttosto sapido e minerale, da bere giovane per apprezzarne a pieno le caratteristiche di freschezza e l’innata fragranza.

LA DEGUSTAZIONE
All’analisi sensoriale il Müller Thurgau 2016 Mezzacorona esibisce un cromatismo paglierino pallido e cristallino di poca consistenza.

Il naso è pulito, fresco, di media intensità, declinato su un registro di fiori e frutta bianca in cui affiorano la mela granny, la pera, i fiori di camomilla e di acacia, e note agrumate che ricordano il pompelmo.

Secco, vibrante di acidità, leggero e snello, con un finale armonico che richiama il naso e si arricchisce di note saline e di pietra bagnata. Discreta persistenza. Un vino semplice, franco, pregevole.

Ottimo in abbinamento con preparazioni veggie e con il pesce azzurro. Grazie alla spiccata acidità e alla leggerezza si conferma perfetto come vino da aperitivo.

LA VINIFICAZIONE
Il Müller Thurgau Mezzacorona nasce sulle terrazze delle colline di Faedo e della Valle di Cembra in Trentino. Le uve vendemmiate ad agosto donano un mosto che fermenta a temperatura controllata in vasche di acciaio. In seguito il vino si stabilizza prima dell’imbottigliamento in recipienti inerti, al fine di preservare intatte le note aromatiche primarie.

Il colosso vinicolo Mezzacorona opera dal 1904 vinificando uve di conferitori da diverse valli all’interno della denominazione Trentino Doc, grazie a un team specializzato di agronomi ed enologi che lavorano in sinergia all’interno di una mission che persegue un modello di produzione integrata e sostenibile.

Prezzo: 4,99 euro
Acquistato presso: Pam Panorama

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Prosecco Bio Doc Treviso Extra Dry Tenuta Brian, Cantina Corvezzo

(4 / 5) Poco meno di 4 euro per portarsi a casa da Lidl il Prosecco Bio Doc Treviso Extra Dry “Tenuta Brian”.

Lo spumante biologico prodotto dalla Società Agricola Fratelli Corvezzo presenta una bella etichetta, moderna e accattivante. Con le iniziali di Tenuta Brian (“TB”) che paiono tratteggiate con le matite colorate, impugnate tutte assieme da un bambino.

Tutto bello per il consumatore: il prezzo, l’etichetta, la bottiglia. Sarà anche buono questo Prosecco? La risposta, dopo il tasting di vinialsuper, è più che affermativa. Tanto da spingerci ad annoverare questo sparkling organic wine veneto tra i migliori assaggi assoluti della fascia prezzo inferiore ai 4 euro.

LA DEGUSTAZIONE
Chiariamoci: non stiamo certo parlando di un assaggio memorabile, in termini generali. Il Prosecco Doc Treviso Extra Dry “Tenuta Brian” rappresenta tuttavia, nel calice, il meglio della tipicità della Glera spumantizzata.

Pur trattandosi di un Extra Dry, questo charmat non risulta stucchevole come tanti altri presenti in Gdo, con la parte zuccherina a farla da padrona addirittura sui sentori primari. Al naso, di fatto, il Prosecco di Corvezzo Winery manifesta profumi che ricordano la pera Williams e la mela verde Granny Smith.

Un quadro completato da eleganti sentori di miele d’acacia. Il sorso è corrispondente: pera, mela e il fresco retrogusto fresco del miele, perfettamente amalgamanti. In bocca, il Prosecco Doc Treviso Tenuta Brian si fa apprezzare anche per un’acidità spiccata che, unita a una bollicina cremosa, chiama il sorso successivo.

Gli abbinamenti sono quelli classici per il re degli spumanti Metodo Martinotti italiani. Perfetta a tutto pasto, questa “bollicina” veneta è ottima come aperitivo, in accompagnamento ad antipasti e piatti a base di pesce.

LA VINIFICAZIONE
Il Prosecco Bio Doc Treviso Extra Dry di Cantina Corvezzo è ottenuto dai vigneti di Glera situati nel Comune di Cessalto (TV). La vinificazione prevede pigiatura e pressatura soffice a freddo e presa di spuma in autoclave.

La Società Agricola Fratelli Corvezzo affonda le radici all’inizio del Novecento. Oggi, i fratelli Giovanni e Katia conducono una cantina moderna, realizzata con materiali ecocompatibili e impianto fotovoltaico. Sono circa 160, nel complesso, gli ettari vitati a disposizione.

Prezzo: 3,99 euro
Acquistato presso: Lidl


*aggiornamento: la cantina Corvezzo, attraverso il proprio ufficio Marketing e Comunicazione, ci informa che 3,99 euro è “il prezzo di lancio” del Prosecco Bio “Tenuta Brian” nei supermercati Lidl. Il prezzo di vendita, dopo la fase di “lancio”, sarà di 4,99 euro.

Abbiamo dunque rivisto la nostra valutazione, assegnando mezzo punto in meno allo spumante in questione: punteggio che passa dunque da 4,5 a 4 “cestelli della spesa“.

La valutazione della degustazione – e, di conseguenza, l’assegnazione del voto in “cestelli” – era infatti strettamente legata al prezzo iniziale del prodotto, che non potevamo sapere essere “temporaneo”.

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Colli Euganei Pinot Bianco Doc 2015, Conte Emo Capodilista

(4 / 5) Il Pinot Bianco è uno di quei vitigni internazionali che fa discutere gli ampelografi sulla sua origine e che ha trovato dimora in svariati terroir.

Uno di questi luoghi è il Veneto. Assaggiamo oggi il Colli Euganei Pinot Bianco Doc della cantina Conte Emo Capodilista – Azienda Agricola La Montecchia, annata 2015.

LA DEGUSTAZIONE
Colere giallo paglierino con riflessi verdastri, trasparente, scorrevole nel bicchiere. Al naso sembra poco intenso ma è solo timidezza. Dopo un attimo ecco arrivare piacevoli note di fiori bianchi, un leggero sentore erbaceo e note di frutta a polpa chiara.

Frutta molto matura che, via via che il calice si scalda, tende a prendere il sopravvento. In bocca si esalta subito la sapidità di questo Pinot Bianco, seguita dalla fresca acidità che lo rende veramente facile ed agile in bocca. “Beverino”, come si suol dire.

Delicato nel retro olfattivo, dominato dai ritorni floreali già percepiti al naso. Non particolarmente persistente, si sposa bene con preparazioni di pesce o carni bianche delicate.

In definitiva, un vino giustamente collocato in una fascia prezzo medio-alta, per quello che riesce a esprimere nel calice rispetto ad altre referenze prodotte con lo stesso vitigno.

LA VINIFICAZIONE
Vinificazioni in bianco, in acciaio, a temperatura controllata per le uve di solo Pinot Bianco coltivate su terreno di medio impasto con esposizione sud nel comprensorio della Doc.

Cantina di lunga tradizione, come testimonia la villa cinquecentesca che sovrasta le vigne a Selvazzano Dentro (PD), Conte Emo Capodilista – Azienda Agricola La Montecchia vanta tracce storiche fin dalla Serenissima Repubblica di Venezia. Ma è recentemente che l’azienda si è distinta per i tanti progetti di eco sostenibilità, anche in collaborazione con le scuole delle province di Padova.

Prezzo: 9,50 euro
Acquistato presso: Alìper – Alì Supermercati

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Vini al supermercato

Vini a volantino: Bennet, Coop, Conad, Esselunga, Il Gigante Iper I e Tigros

Ennesima puntata del nostro focus sui vini in promozione nelle maggiori catene Gdo italiane (Auchan, Bennet, Carrefour, Conad, Coop, Despar, Esselunga, Il Gigante, Ipercoop e Iper la Grande I), con le relative valutazioni espresse in “cestelli della spesa“. Sotto la nostra lente di ingrandimento, questa volta, i vini in promozione fino alla prima settimana di febbraio.

Con una novità per i nostri lettori del Nord Italia: l’analisi del volantino di Tigros, interessante insegna Gdo fondata nel 1979 da Luigi Orrigoni, controllata da Agorà Network. Una “tigre” anche nei prezzi, sempre più competitivi nei punti vendita concentrati in Lombardia e Piemonte.


Fino al 7 febbraio

Muller Thurgau Perle Fini, Piera Martellozzo: 2,98 euro (3 / 5)
Chianti Classico Docg, Poggio ai Massi: 3,90 euro (3,5 / 5)
Langhe Doc Rosso, Clavesana: 2,38 euro (3,5 / 5)
Frappato, Conte di Matarocco: 1,98 (2,5 / 5)
Shiraz Tarantino Igt Notte Rossa, Cantine San Marzano: 3,29 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc, Filippetti: 3,69 euro (3 / 5)


 

Fino al 7 febbraio

Chianti Docg, Loggia del Sole: 2,69 euro (4 / 5)
Negroamaro / Primitivo Salento Igt Notte Rossa, Cantine San Marzano: 3,49 euro (4 / 5)


Fino al 6 febbraio

Lambrusco dell’Emilia Igt, Conad: 1,79 (3,5 / 5)
Chardonnay Trentino Doc, Costalta: 3,78 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Extra Dry, Cascine Corte: 3,40 euro (3 / 5)


Dal 7 febbraio

Prosecco, Maschio: 3,47 euro (4 / 5)
Chardonnay-Muller Thurgau / Pinot-Chardonnay, Pasqua: 2,49 euro (3 / 5)
Grecanico / Syrah, Nadarìa: 1,92 euro (3,5 / 5)
Malvasia Bianca Saraceno, Conti Zecca: 2,15 euro (4 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore,  Crocetta: 4,07 euro (4,5 / 5)
Montepulciano / Trebbiano d’Abruzzo, Citra: 1,75 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Classico, Cantina Valpolicella: 3,24 euro (4 / 5)
Negroamaro Salento, Cantina Due Palme: 1,99 euro (4 / 5)
Barbera del Monferrato, Terre da Vino: 2,89 euro (3,5 / 5)
Cannonau di Sardegna, Cantina Dorgali: 3,34 euro (4 / 5)


Fino al 7 febbraio

Barbera / Dolcetto Piemonte Doc, Serre dei Roveri: 4,38 euro (2 pezzi) (3,5 / 5)
Grillo / Shiraz Terre Siciliane Igt, Fazio: 6,58 (2 pezzi) (3,5 / 5)
Barbera / Freisa / Grignolino, Produttori del Monferrato: 6,78 euro (2 pezzi) (4 / 5)
Chianti Docg: 5,38 euro (2 pezzi) (3,5 / 5)
Rosso Conero / Lacrima di Morro d’Alba / Verdicchio Jesi Doc: 8,78 euro (2 pezzi) (4,5 / 5)
Bardolino / Chiaretto / Soave Doc, Pasqua: 5,38 (2 pezzi) (4 / 5)
Barbera / Bonarda Oltrepò pavese Doc, Marchesola: 4,38 euro (2 pezzi) (2,5 / 5)
Montepulciano / Cerasuolo / Trebbiano d’Abruzzo Doc, Casalbordino: 4,98 euro (2 pezzi) (4 / 5)
Ortrugo / Gutturnio, Ca de’ Signori: 4,38 euro (2 pezzi) (3 / 5)
Negroamaro / Primitivo Salento Igt Villa Elena, Due Palme: 5,98 euro (2 pezzi) (3,5 / 5)
Grignolino del Piemonte Doc, Eredi Angelo Icardi: 7,98 euro (2 pezzi) (5 / 5)
Valdadige Doc Rosso / Bianco / Rosato, Alte Cime: 7,98 euro (2 pezzi) (3,5 / 5)
Nero d’Avola / Grecanico I Paladini: 3,98 (2 pezzi) (2,5 / 5)
Prosecco Treviso Doc Extra Dry, Porta Leone: 8,98 euro (2 pezzi) (3,5 / 5)


Fino al 1 febbraio

Muller Thurgau / Bonarda, La Cacciatora: 1,99 euro (1 / 5)
Vini Doc, Galassi: 2,39 euro (3 / 5)
Vini Igp Notte Rossa, Cantine San Marzano: 3,40 euro (4 / 5)


Fino al 6 febbraio

Cerasuolo / Montepulciano d’Abruzzo Dop I Solchi, Citra: 7 euro (3×2) (3,5 / 5)
Vini Doc, Caparra & Siciliani: 2,99 euro (4 / 5)
Lambrusco Grasparossa Doc Bio, Fondo Belvedere: 3,19 euro (4 / 5)
Bonarda / Barbera Oltrepò pavese Doc, San Zeno: 3,29 euro (3,5 / 5)
Vini Doc Mastri Vernacoli, Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Chianti Riserva Docg Collezione Oro, Piccini: 3,95 euro (4 / 5)
Vini Igt Bio, Natale Verga (Na.Ve): 3,99 euro (3,5 / 5)
Vini Igt Sicilia, Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)
Vini Lj Nibarj: 3,99 euro (3,5 / 5)
Vini Doc, Duchessa Lia: 4,39 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg Bio, Vignaioli Morellino: 4,69 euro (4,5 / 5)
Gutturnio Riserva Doc Bollo Rosso, Valtidone: 5,29 euro (4,5 / 5)
Vini Doc, Almorano: 20% sulla linea (3,5 / 5)

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Vini al supermercato

Isonzo del Friuli Doc Pinot Grigio 2016, Angoris

(4 / 5) La denominazione Isonzo del Friuli comprende diverse tipologie di vino bianco, rosso e spumante e, quando seguita dalla specificazione del vitigno, è riservata ai vini ottenuti dalle uve dei vigneti costituiti dai corrispondenti vitigni.

E’ il caso del vino oggi sotto la nostra lente di ingrandimento, Isonzo del Friuli Doc “Pinot Grigio”, annata 2016, prodotto da Angoris, nell’omonima località nei pressi di Cormons, con uve Pinot Grigio al 100%.

Ennesima conferma dell’ottima valenza dei prodotti di questa area, anche al supermercato. Una regione morfologicamente piccola, con una produzione limitata in ettolitri, ma davvero prestigiosa. Un concetto ripetuto, a tratti stressato, ma dovuto.

LA DEGUSTAZIONE
Giallo paglierino limpido e lucente, l’Isonzo del Friuli Doc Pinot Grigio di Angoris, offre un naso schietto e tipico, articolato su note fruttate dove la pera è protagonista indiscussa affiancata dalla pesca e dall’albiccocca.

Un “cocktail” fresco, estivo, dove il frutto ritorna al palato una volta deglutito che mostra grande equilibrio e finezza, abbinati ad un’acidità rinfrescante che rende il sorso agile.

In un ideale  tema scolastico è un vino che fa della leggerezza e della fragranza l’introduzione e della scorrevolezza della beva lo sviluppo. La sintesi? Un prodotto immediato, di facile lettura, leggero (12,5%) ed invitante. In tavola un lieto compagno, sia come aperitivo, sia come spalla di piatti a base di pesce e di verdure.

LA VINIFICAZIONE
Una produzione complessiva di 140 mila bottiglie per questo vino prodotto con uve Pinot Grigio in purezza provenienti da un’area produttiva di venti ettari ad un’altitudine di 47 metri sul livello del mare.

I vigneti, impiantati tra il 1990 e il 2007 sono esposti sia a nord che sud ed allevati a Sylvoz e Guyot su terreni ricchi di ghiaia e ciottoli con argilla di colore rossastro a causa della presenza di ossidi di ferro e alluminio.

La vendemmia viene effettuata i primi giorni di settembre. Dopo una breve macerazione a freddo, la fermentazione del mosto avviene a temperatura controllata. Successivamente il vino viene fatto riposare 5 mesi in contenitori di acciaio inox

Angoris è un’azienda storica del Friuli. La tenuta fu donata nel 1648 , alla fine della guerra dei trent’anni, a Locatello Locatelli, direttamente dall’Imperatore d’Austria Ferdinando III per ringraziarlo dei meriti di battaglia e della fedeltà mostrata. Al timone dell’azienda oggi è Marta Locatelli.

Prezzo: 6,19 euro
Acquistato presso: Pam / Panorama

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Vini al supermercato

Sicilia Doc Viognier 2016 Gurgò, Cantine Paolini

(5 / 5) Originario del Rodano settentrionale, dove per tradizione costituiva il partner ideale nell’uvaggio con il Syrah, il Viognier è un vitigno a bacca bianca di spiccate suggestioni aromatiche, odoroso di gelsomini e pesche, che negli ultimi anni si è diffuso anche in Italia con risultati spesso
sorprendenti.

In vendita nei supermercati del circuito Pam, il Viognier Gurgò Cantine Paolini rientra nei canoni  del disciplinare DOC Sicilia. Un bianco corposo, equilibrato, intenso, brevemente affinato in legno. Un vino che conquista per l’immediata piacevolezza e l’ottimo rapporto qualità/prezzo.

LA DEGUSTAZIONE
All’analisi sensoriale il Sicilia Doc Viognier Gurgò 2016 di Cantine Paolini sfoggia un giallo limone di media intensità. Al naso affiorano profumi agrumati, pompelmo e scorza di limone, fiori d’arancio, pesca bianca e banana, cenni di salvia. Poco alla volta compaiono sbuffi di vaniglia e tostatura.

Sorso pieno,sapido, intenso nell’espressione aromatica, sostenuto da un’appagante vena di freschezza. Finale armonico, intessuto di toni speziati e vanigliati. Persistenza sopra la media.  Davvero un vino sorprendente!

Si rivela sodale perfetto in abbinamento con piatti fusion e della cucina asiatica, e con  preparazioni marinare a base di salmone, sgombro, anguilla e pesce spada. Ottimo con una tagliata di pollo e verdure alla piastra. Da provare assieme a formaggi a pasta morbida.

LA VINIFICAZIONE
Il Sicilia Doc Viognier Gurgò di Cantine Paolini  nasce da uve vendemmiate a mano nella terza settimana d’agosto. In cantina segue una pressatura soffice ed una lenta fermentazione a 15° che si protrae per circa quattordici giorni a temperatura controllata. Dopo un breve passaggio in botte il vino affina per sei mesi in bottiglia prima di essere immesso alla vendita.

Il vigneto Paolini si stende per tremila ettari nel versante meridionale e orientale dei comuni di Marsala, Trapani, Salemi e Mazara del Vallo. L’azienda nasce nel 1964 a Marsala su un  territorio storicamente vocato per la viticoltura e oggi vinifica le uve di oltre mille conferitori. La contrada Gurgò vanta un terreno di matrice carsica che dona al vino una peculiare mineralità.

Prezzo: 4,99 euro
Acquistato presso: Pam

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Vini al supermercato

Provincia di Pavia Igt Croatina Myrtò, Perego & Perego

(4,5 / 5) “Qualità vegetariana”. Il “bollino” presente sulla retro etichetta della Croatina “Myrtò” di Perego & Perego attira l’attenzione di molti.

A noi che di slogan, certificazioni e medaglie interessa ben poco, sorge spontanea una domanda: cosa racconterà il calice di questo vino prodotto in provincia di Pavia?

LA DEGUSTAZIONE
Iniziamo col precisare che la Croatina Myrtò di Perego & Perego ha parecchio in comune col più noto “Bonarda” dell’Oltrepò Pavese, prodotto (appunto) per un minimo dell’85% con uve Croatina. Aspetto e profumi sono quelli attesi. Porpora impenetrabile. Naso di frutta rossa (amarena) e fiori di viola.

Una Croatina, Myrtò di Perego & Perego, che rivela all’olfatto una parte “verde”, vicina alle foglie del geranio. Al palato, un rosso che si scopre leggermente mosso. Un brio subito placato dal tipico tannino ruggente della Croatina. Per il resto, un concerto di frutta rossa abbastanza fine, nel quale si distinguono gli acuti dell’amarena e della mora. La chiusura di bocca tende invece a un piacevole amarognolo.

La Croatina Myrtò di Perego & Perego trova sulla tavola molti alleati. Perfetta a tutto pasto, accompagna bene salumi, affettati e preparazioni di carne non troppo elaborate. Nella speciale scala di valutazione di vinialsuper, sfiora la vetta con un punteggio di 4,5 su 5. Prezzo eccezionale per un vino così “pulito” e capace di non stancare mai.

LA VINIFICAZIONE
Vinificazione molto semplice per ottenere Myrtò. Le uve di Croatina vengono raccolte e pigiate. Il mosto viene quindi messo in botti d’acciaio a temperatura controllata, per un tempo che varia (a seconda dell’annata) dai 7 ai 10 giorni.

In questo periodo vengono eseguiti continui rimontaggi, in modo da tenere sempre bucce (cappello) bagnate e per “caricare” il vino di colore e profumi. Finita questa fase, il mosto viene svinato e le bucce pressate in maniera soffice.

La fermentazione alcolica e malolattica prosegue in botti di acciaio, a temperatura controllata. Una volta terminata si procede al travaso, per separare il vino dalla feccia (residuo di fermentazione). L’affinamento prosegue in acciaio per circa 6-8 mesi, prima di essere pronto per la bottiglia.

“Tengo a precisare che viene aggiunta solforosa durante la vinificazione – commenta Giorgio Perego – ma non lieviti selezionati, né altri tipi di sostanze chimiche. Le chiarifiche vengono fatte solo con bentonite”.

“Per quanto riguarda la dicitura ‘qualità vegetariana’ – aggiunge il titolare della cantina pavese – si tratta di un marchio che certifica il non utilizzo di generi derivati da animali (albumine, caseine o gelatine che generalmente vengono utilizzate per le chiarifiche)”.

“Oltre a questo – continua Giorgio Perego – vengono certificati anche gli imballaggi (colle delle etichette e colle dei tappi, qualora venissero utilizzati gli agglomerati). Siccome pensiamo che il vino nasca ‘vegano’, facciamo il possibile per mantenerlo tale e ci teniamo che il consumatore lo sappia”.

“Per questo motivo – aggiunge il titolare della cantina dell’Oltrepò pavese – abbiamo pensato di appendere al collo della bottiglia e di far stampare sulla retro etichetta un qr code, grazie al quale l’acquirente può trovare tutte le informazioni utili. Siamo arrivati al punto di pubblicare la tracciabilità del prodotto, partendo dalle vigne alla bottiglia finita, in modo che il consumatore abbia un’idea precisa di come venga prodotto il nostro vino.

LA CANTINA
“Tradizione” e “innovazione” sono le parole d’ordine della Perego & Perego. A dirigere la cantina sono i due fratelli Marco e Giorgio Perego, che hanno deciso di rifondare l’azienda agricola del bisnonno Ernesto. Siamo a Rovescala, sulle colline dell’Oltrepo Pavese.

Un territorio tutto da scoprire per gli enoappassionati lombardi e italiani. E anche per la Gdo, raramente impegnata a scovare “chicche” nella nuvola di fumo creata dai grandi gruppi e dagli imbottigliatori. Polvere nella quale si distingue, certamente, questa ottima Croatina.

Trentamila le bottiglie di Myrtò che finiscono sugli scaffali del colosso milanese della grande distribuzione, su una produzione complessiva di 70 mila bottiglie per la la cantina Perego & Perego. Un rapporto, quello con la Gdo, avviato nel 2004.

Prezzo: 3,99 euro
Acquistato presso: Esselunga

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Vini al supermercato

Valtellina Superiore Docg Inferno 2013, Nera

(4 / 5) La sottozona Inferno della Docg Valtellina Superiore si trova in parte dei comuni di montagna di Poggiridenti e Tresivio ed è una sorta di “girone dantesco” dei vignaioli.

Il suo nome deriva infatti dai piccoli terrazzamenti situati in anfratti rocciosi dove le temperature estive sono particolarmente elevate, a rendere la viticoltura già eroica della Valtellina , ancora più estrema.

LA DEGUSTAZIONE
Il rosso è granato, ma con ancora riflessi rubino di gioventù, luminoso e vivo. La consistenza è decisa nonostante i “soli” 13 gradi alcolici.  Al naso non colpisce per intensità, ma per finezza e pulizia. Inizialmente prevalgono sensazioni floreali (viola) e fruttate (ciliegia e cassis), con sporadici accenni di cuoio e caffè. Dopo un po’ si apre su note balsamiche a rendere il tutto decisamente più interessante.

In bocca è intenso e di buon corpo. L’equilibrio è dato soprattutto da buona freschezza e sapidità, mentre il tannino è “leggero” e piuttosto morbido. Di buona qualità, ma leggermente poco persistente, il che lo rende poco adatto, ad esempio,  all’abbinamento con i formaggi stagionati.

Se amate i pizzoccheri molto conditi di burro e aglio e con un buon Valtellina Casera stagionato, avrete bisogno di qualcosa di più. Polenta e salsiccia probabilmente sono un abbinamento più consono.

LA VINIFICAZIONE
La Casa Vinicola Nera nasce nel 1940 con Guido Nera in quel di Chiuro, in Valtellina, la più importante zona di produzione di vini da Nebbiolo (qui chiamato Chiavennasca) al di fuori del Piemonte.

Il Valtellina Superiore Inferno Docg di Neraè ottenuto principalmente da uve Chiavennasca con l’aggiunta di una piccola percentuale di vitigni autoctoni storici come Pignola e Rossola. Invecchia 12 mesi in botti di rovere e almeno altrettanti in serbatoi d’acciaio e vasche di calcestruzzo. Fa parte della linea “Classici” della cantina Nera, appositamente studiata “per soddisfare il pubblico che ricerca la qualità con particolare attenzione al prezzo” e dobbiamo ritenere lo scopo raggiunto: uno stimolo, dopo aver assaggiato questo Inferno, a navigare l’Acheronte alla ricerca delle migliori interpretazioni della Docg. Prosit!

Prezzo: 8,90 euro
Acquistato presso: Esselunga

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Vini al supermercato

Vini in promozione al supermercato: Coop e Il Gigante regine dei volantini

Coop e Il Gigante si spartiscono il podio dei vini in promozione al supermercato fino alla terza settimana di gennaio 2018. Mentre molte insegne della Gdo puntano su “freschi” e “bio”, la Cooperativa di Consumatori presenta lo “Speciale Vini d’Italia – da Nord a Sud”.

Segue a ruota “Il Gigante”, catena milanese sempre “sul pezzo” in materia enologica: una pagina intera di vini in offerta, tra i cosiddetti “Prezzi Shock”. Ma ecco tutti i vini in promozione nelle maggiori catene Gdo italiane (Auchan, Bennet, Carrefour, Conad, Coop, Despar, Esselunga, Il Gigante, Ipercoop e Iper la Grande I), con le relative valutazioni espresse in “cestelli della spesa“.

 Fino al 17 gennaio

Nero d’Avola / Grecanico Terre Siciliane Igt “Poggio dei Vigneti”, Natale Verga: 1,69 euro (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo / Trebbiano / Cerasuolo “Farfalle”, Tollo: 2,39 euro (4 / 5)
Vini Valvitis, C&C Pordenone: 2,99 euro (3 / 5)
Lambrusco Grasparossa Doc bio, Chiarli: 3,49 euro (4 / 5)


Fino al 24 gennaio

Bonarda Oltrepò Pavese Doc “La Cacciatora”, Casa Vinicola Caldirola (CvC): 1,94 euro (1 / 5)
Barbera d’Asti Docg Monrato: 2,39 euro (3 / 5)
Primitivo, Feudo Monaci: 3,51 (3,5 / 5)


Fino al 18 gennaio

Gutturnio frizzante Doc, Bonelli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Montepulciano, Cerasuolo d’Abruzzo Doc / Pecorino / Passerina Igt, Spinelli: 2,39 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola / Grecanico Terre Siciliane Igt “Poggio dei Vigneti”, Natale Verga: 1,69 euro (3 / 5)
Chianti Docg, Sorelli: 2,99 euro (3,5 / 5)


Fino al 23 gennaio

Bonarda Doc Frizzante “Viti & Vini”, Cantina Valtidone: 2,49 euro (3 / 5)
Pignoletto Reno Doc frizzante, Righi: 2,65 euro (4 / 5)
Dolcetto d’Ovada Doc, Terre da Vino: 3,25 euro (3,5 / 5)
Barbaresco Docg, Terre da Vino: 9,49 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc, Rocca Ventosa: 1,99 euro (3 / 5)
Barbera del Monferrato Doc, Capetta: 3,45 euro (3 / 5)
Grignolino d’Asti Doc, Duchessa Lia: 5,10 euro (4 / 5)
Chiaretto Monferrato Doc, Capetta: 3,19 euro (2,5 / 5)
Moscato d’Asti Docg, Barbanera: 4,99 euro (4 / 5)
Gavi Docg, Terre da Vino: 4,10 euro (3,5 / 5)
Pinot Nero Alto Adige Doc, St Magdalena: 7,50 euro (4,5 / 5)
Pinot Grigio Friuli Doc Aquileia, Tenuta Ca Vescovo Zonin: 5,20 (4 / 5)
Gutturnio Doc frizzante, Casa Bella: 2,59 euro (3 / 5)
Lambrusco Reggiano Doc secco, Cantine Riunite: 2,79 euro (3,5 / 5)
Malvasia Colli Piacentini Doc frizzante, Casa Bella: 2,75 euro (3 / 5)
Syrah Sicilia Igt, Baglio Inca: 3,45 (3,5 / 5)
Chianti Docg Leonardo, Cantine Leonardo da Vinci: 4,70 euro (4 / 5)
Rosso Toscana Igt, Loggia dei Fiori: 3,19 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg “La Mora”, Cecchi: 4,75 euro (4 / 5)
Nobile di Montepulciano Docg, Fattoria del Cerro: 7,90 euro (4,5 / 5)
Falanghina del Sannio Doc, Borgo San Michele: 5,59 euro (4 / 5)
Cirò Doc Rosso Classico, Cantine Ippolito: 3,45 euro (3,5 / 5)
Primitivo Salento Igt “Mirus”, Feudo Monaci: 4,45 euro (3,5 / 5)
Rosato del Salento Igt, Capo Leuca: 3,15 euro (3,5 / 5)
Rosso Igt Sicilia Speciale, Corvo: 5,49 euro (3,5 / 5)
Cannonau di Sardegna Doc “Le Bombarde”, Santa Maria La Palma: 3,85 euro (3,5 / 5)
Sangue di Giuda Oltrepò pavese Doc dolce frizzante, Ca’ Bernini: 4,49 euro (3,5 / 5)
Spumante Muller Thurgau Doc Durello “Maximilian I”, Cantina di Soave: 3,19 euro (2,5 / 5)


Fino al 22 gennaio

Bonarda vivace Oltrepò Pavese Doc, Fratelli Maggi: 1,49 euro (1,5 / 5)
Vino Cantine Ronco: 1,98 euro (2,5 / 5)
Muller Thurgau Trentino Doc, Costalta: 3,49 euro (2,5 / 5)
Chianti Docg, Bufferia: 3,59 euro (3 / 5)
Gutturnio Doc, Saserna: 3,38 euro (3 / 5)
Nero di Troia “Salèut” – Bontà Banfi, Cantina Due Palme: 4,19 euro (3,5 / 5)


Dal 15 al 24 gennaio

Prosecco Valdobbiadene Docg, Mionetto: 5,46 euro (4 / 5)
Vino bianco / rosso Vigneti delle Dolomiti Igt, Lagaria: 1,85 euro (3,5 / 5)
Nero di Troia, Grifo: 2,10 euro (3,5 / 5)


Fino al 24 gennaio

Gutturnio / Ortrugo Doc, Antina Cantina Manzini: 1,99 euro (3,5 / 5)
Barbera / Dolcetto / Cortese Piemonte Doc, Cantina di Rosignano: 2,59 euro (3 / 5)
Cabernet / Friulano / Chardonnay “Il Borgomastro”: 2,99 euro (3 / 5)
Salice Salentino / Rosato Salento Igp “Villa Elena”, Due Palme: 2,99 euro euro (3,5 / 5)
Sangiovese Romagna / Pignoletto Reno Doc “Rose di Bacco”, Chiarli: 2,49 euro (3 / 5)
Bianco / Rosato / Rosso Calabria Igt, Nicotera Saverio: 4,79 euro (4 / 5)
Rosso / Bianco Bio “Castelli Romani”, Gotto d’Oro: 2,49 euro (3,5 / 5)
Sangiovese Rubicone / Rosato Salento / Trebbiano Abruzzo “Poggio dei Vigneti”: 1,89 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola / Inzolia / Grillo / Syrah, Settesoli: 3,28 euro (3,5 / 5)
Vini Veneto Igt, Donè: 2,39 euro (2,5 / 5)
Pinot Grigio / Bonarda Doc Oltrepò Pavese “Electum Est”, Pastori: 1,99 euro (2,5 / 5)
Barbera d’Alba / Gavi, Sansilvestro: 4,89 euro (3,5 / 5)
Prosecco Treviso Doc Extra Dry, Coste Petrai: 4,49 euro (3,5 / 5)


Fino al 17 gennaio

Sangiovese Igt Romagna “Le Rubinie”: 1,50 euro  (1,5 / 5)
Bonarda / Cabernet Sauvignon “Le Cascine”, Guarini: 2 euro (1,5 / 5)
Barbera / Dolcetto / Cortese “Ardità”: 2,50 euro (2,5 / 5)
Gutturnio Doc Frizzante “Viti & Vini”, Cantina Valtidone: 2,50 euro (3 / 5)
Nero D’Avola / Syrah / Inzolia Sicilia Doc, Settesoli: 3,50 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc “Tre Medaglie”, Cavicchioli: 3 euro (3,5 / 5)
Umbria Igt “Vocante” / “Desiata”, Duca Odoardo: 3 euro (3,5 / 5)
Bardolino Classico Doc, Sartori: 3 euro (3,5 / 5)
Chardonnay / Merlot / Cabernet-Syrah, J.P. Chenet: 3 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg “Case Sparse”, Fratelli Nistri: 3 euro (3 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico “Titulus”, Fazi Battaglia: 4 euro (4,5 / 5)
Etna Doc, Cantine Patria: 4 euro (3,5 / 5)
Spumante Grillo Brut, Florio: 4 euro (4,5 / 5)
Greco di Tufo Docg, Borgo San Michele: 5 euro (4 / 5)
Montefalco Rosso Doc “Colpetrone”, Tenute del Cerro: 5 euro (4,5 / 5)
Spumante Asti Secco Docg, Tosti: 5 euro (3,5 / 5)
Teroldego Rotaliano Doc, Mezzacorona: 3,95 euro (4 / 5)



Fino al 21 gennaio

Lambrusco dell’Emilia Igt secco / amabile, La Cacciatora: 1,99 euro (2 / 5)
Bonarda / Riesling Oltrepò pavese Doc, Colle del Sole: 2,39 euro (3 / 5)
Prosecco Treviso Doc frizzante / spago, Mionetto: 6,90 euro (3,5 / 5)
Vini Veneto Igt, Cescon: 3,49 euro (3 / 5)

Categorie
Vini al supermercato

Chianti Classico Docg Poggio Rececconi 2014, Soc.Agr.Valiano

(4 / 5) Da una terra di antichissime tradizioni etrusche e romane nasce il Chianti, per secoli uno dei più famosi vini italiani all’estero, immortalato nel celebre fiasco impagliato divenuto ormai un’icona del bere, da un ventennio nobilitato dalla Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG).

In vendita nei supermercati Despar, il Chianti Classico Poggio Rececconi, vendemmia 2014 si rivela un buon prodotto per rapporto qualità/prezzo, consigliato per chi sia alla ricerca di un abbinamento per una cena a base di carne. Un rosso franco, beverino, corposo ma agile, con profumi caratteristici di fiori e frutti di bosco arricchiti da note speziate, ideale come vino da pasteggio.

LA DEGUSTAZIONE
All’analisi sensoriale il Chianti Classico Docg Poggio Rececconi vira su tonalità rosso rubino di discreta trasparenza. Naso abbastanza intenso in cui prevalgono note fruttate di ciliegia, prugna, more e fiori di viola mammola. Cenni di liquirizia, cuoio e tostatura. Sorso di buon corpo,   con un’acidità netta, ma senza spigoli, tannini polverosi e morbidi. Gli aromi di bocca risultano piuttosto diluiti, ma ritornano sensazioni di frutta nera, liquirizia e fondente. Persistenza media, ottima beva.

Ideale compagno della bistecca alla fiorentina, il Chianti Classico si abbina ottimamente ai sughi di pomodoro, al caciucco, alla trippa in umido e ai pici con il ragù di Chianina.

LA VINIFICAZIONE
Il  Chianti Classico prevede un uvaggio dominato per almeno l’ 80% da Sangiovese con aggiunta di altri vitigni a bacca nera fino ad un massimo del 20%. Il Poggio Rececconi è un blend di Sangiovese, Cabernet e Colorino. Fermenta a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox, svolge quindi la malolattica e affina per undici mesi in grandi botti di rovere prima dell’imbottigliamento.

Chianti Classico Poggio Rececconi è prodotto da Società Agricola Valiano viticoltore in Castelnuovo Berardenga (SI) e imbottigliato da Tenute Piccini di Castellina in Chianti (SI). Il marchio rientra nell’assortimento di “Cantina Despar” ed è legato in via esclusiva alla grande distribuzione.

Prezzo: 5,90 euro
Acquistato presso: Despar

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Vini al supermercato

Dindarello shock: 2 euro da Auchan. Maculan: “Il nostro Moscato non scade”

“Beato chi l’ha comprato a quel prezzo”. E’ a metà tra il laconico e l’ironico il commento di Fausto Maculan alla notizia della svendita del suo Dindarello operata da un punto vendita Auchan, in provincia di Ancona.

Appena 2 euro per portarsi a casa il Moscato Veneto Igt, che di solito costa almeno 8,50 euro, nella stessa catena di supermercati. A segnalare questo “prezzo pazzo” è stato un lettore di vinialsuper. Con tanto di foto dello scontrino e della bottiglia acquistata.

Una promozione che, come hanno spiegato gli addetti Auchan al cliente, riguardava solo la vendemmia 2014. Ritenuta evidentemente “vecchia” e, dunque, di meno valore. Un episodio di rara ignoranza in materia enologica che vede protagonista una delle catene più importanti della grande distribuzione: 58 ipermercati e 1842 supermercati in Italia, in 11 regioni.

Il lettore di vinialsuper, attirato dall’incredibile offerta, si è presentato in cassa con diverse bottiglie di Dindarello. Ma al momento del pagamento è stato avvertito che la promozione riguardava “solo la vendemmia 2014”. A dimostrarlo è lo scontrino, dove è evidente lo storno di una bottiglia della vendemmia 2015, in vendita a prezzo pieno: 10,09 euro.

IL COMMENTO DEL PRODUTTORE
“Prima di commentare – evidenzia Fausto Maculan, titolare della storica cantina di Breganze – ho voluto assaggiare Dindarello 2014. Conserviamo sempre delle bottiglie in cantina, per controllarne l’evoluzione. Il vino si è dimostrato da buono a molto buono, con buone note evolute”.

“La sensazione di frutta esotica – continua Maculan – è molto gradevole. Anche in bocca il vino rimane fresco, con una bella acidità, compensata dalla dolcezza come sempre avvolgente. È sembrato, sia a mia figlia Maria Vittoria che a me, perfettamente in linea con la normale evoluzione di un vino a tre anni e mezzo dalla vendemmia”.

“Il primo commento che mi viene da fare in merito alla vendita di Dindarello 2014 a 2 euro è: beato chi lo ha acquistato. Un commento su chi lo ha venduto? Frettoloso e non intenditore di vini. Probabilmente doveva fare spazio e penso più a una pulizia di scaffale (poche bottiglie) che ad una pulizia di magazzino”.

“Di sicuro – aggiunge il produttore veneto – il venditore ha perso soldi. Noi non facciamo sconti o prezzi speciali e non è riferibile a noi questo ‘prezzaccio’. Non abbiamo nessuna relazione commerciale con Auchan, ma come tutti sanno, le merci, anche quelle che dovrebbero essere tutelate nella distribuzione, possono finire in qualsiasi canale: con i soldi si compra di tutto, dal Rolex nuovo ed originale da un orologiaio di provincia a opere d’arte nei mercatini di antiquariato impensati”.

Ma quanti anni può essere conservata una bottiglia del Moscato “Dindarello” Maculan? “Se tenuto alla giusta temperatura, dieci anni non sono un problema – risponde il produttore – abbiamo avuto anche bottiglie che sono risultate splendidamente piacevoli anche dopo venti anni. Le vendite di Dindarello sono sempre buone e un accidente come quello segnalato ad Ancona non sarà per noi un problema”.

Al sistema promozionale del vino al supermercato abbiamo dedicato, nei mesi scorsi, un articolo ad hoc. Più recente il nostro servizio sui danni causati ai produttori da alcuni distributori “poco onesti”. Ma l’episodio che vede come protagonista Dindarello 2014 pare non essere legato alle macro logiche di gran parte della Grande distribuzione organizzata.

Nei punti vendita Auchan, i prezzi possono essere gestiti a livello locale dai capireparto e dai direttori. In questo caso, qualcuno deve aver scambiato questo straordinario Moscato (già dall’ottimo rapporto qualità-prezzo) per una confezione di prosciutto cotto, o di yogurt vicino alla scadenza.

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Vini al supermercato

Chianti Docg 2016, Conti Serristori

(3,5 / 5) Esse(l’)allunga. Anzi, lo gonfia. Non tutti gli sconti sono veri e propri “affari”. E’ bene tenerlo a mente nelle corsie del vino al supermercato.

Esempio lampante quello del Chianti Docg Conti Serristori 2016. In questi giorni al 50% sugli scaffali di Esselunga (2,99 euro al posto di 6 euro).

Un prezzo che pare di per sé “gonfiato” ad hoc. Online, la stessa bottiglia è in vendita a meno di 5 euro (prezzo pieno).

Centesimo più, centesimo meno, sono diversi i siti web che confermato la poco elegante operazione del colosso milanese della Grande distribuzione. Tant’è.

LA DEGUSTAZIONE
Il calice di questo Chianti Docg, che in etichetta riporta il simbolo del casato dei Conti Serristori, si tinge di un rosso rubino piuttosto trasparente. Il naso è quello dei Chianti “duri” e poco aggraziati.

Se da un lato risultano tipiche le note di frutti a bacca rossa e di fiori di viola, dall’altro il legno dell’affinamento risulta davvero troppo invadente. Non stiamo parlando della classica vena “vanigliata”. Piuttosto di una sensazione “verde”, scomposta.

Una caratteristica riscontrabile anche al palato, dove i tannini, pur mascherati da una vena sapida nel finale, contribuiscono a sgraziare le note fruttate incontrate al naso, già di per sé poco fini.

Insomma, un Chianti da abbinare a piatti decisi, a base di carne rossa. Oppure, ad oggi, da dimenticare in cantina. Sperando che il quadro gusto-olfattivo ne guadagni, riequilibrandosi nel tempo.

LA VINIFICAZIONE
Il Chianti Docg Conti Serristori è ottenuto all’85% da uve Sangiovese grosso. Completa il “blend” un 15% di vitigni complementari. Le vigne vengono selezionate nella parte senese della zona classica del Chianti, sul territorio dei comuni di Castellina e Radda.

I vigneti sono allevati a Guyot e cordone speronato, su colline di 300-350 metri di altitudine bene esposte e di
composizione diversa, con microclimi differenti. La produzione di uva per ettaro è di 75 quintali, con una resa in vino del 70%.

Le uve mature, raccolte durante la prima decade di ottobre, sono vinificate tradizionalmente “in rosso”, con un paio di settimane di macerazione e con frequenti rimontaggi. La fermentazione, previa l’aggiunta di lieviti selezionati, si svolge alla temperatura controllata di 25 gradi.

La maturazione avviene in fusti di rovere del Limousin: una scelta che potrebbe motivare l’eccessiva “durezza” del vino, percepita durante la degustazione. Prima dell’immissione in commercio, questo Chianti affina ulteriormente in bottiglia per diversi mesi.

La cantina Conti Serristori, operante in località Gaggiano a Poggibonsi, in provincia di Siena, è un’azienda storica della Toscana del vino. Oggi fa parte di Giv, Gruppo italiano vini, uno dei maggiori player del settore in Italia, con importanti partecipazioni in società estere.

Centoquarantacinque gli ettari di vigneti di Serristori, che si estendono tra il cuore del Chianti Classico e la città di San Gimignano. Alla cantina principale si affianca quella destinata alla vinificazione e all’affinamento della Vernaccia.

Prezzo: 6 euro
Acquistato presso: Esselunga

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Vini al supermercato

Sudtirol Alto Adige Doc St. Magdalener 2015, Wilhelm Walch

(4 / 5) Il St. Magdalener costituisce uno dei vini bandiera della tradizione enologica altoatesina. In vendita nei supermercati Despar, il Sudtirol Alto Adige Doc St. Magdalener della tenuta Wilhelm Walch risulta opzione validissima per chi cerca un rosso leggero e fruttato, immediato e di pronta beva, con un buon rapporto qualità/prezzo. Un vino scevro di spigoli e ruvidezze, in grado di reggere a tutto pasto.

LA DEGUSTAZIONE
All’analisi sensoriale, il St. Magdalener sfoggia un colore rubino intenso di franca trasparenza. Al naso si apprezzano note abbastanza nitide di ciliegia e fragole, susina rossa e violette. Cenni di pepe nero e humus. Leggero e agile al palato, tenue negli aromi, beverino e dotato di discreta persistenza.

Vino celebrato nel Tirolo meridionale fin dal Medioevo per l’innata fragranza, il St. Magdalener è ideale come aperitivo o in abbinamento a formaggi dolci, speck, arrosti di vitello e grigliate di carne bianca.

LA VINIFICAZIONE
I vigneti della tenuta Wilhelm Walch sorgono nel cuore della zona vinicola fra Tramin e Caldaro, in giacitura collinare fra i 250 e i 750 metri di altezza. Le viti poggiano su terreni calcarei misti a sabbia e argille, ai piedi delle Dolomiti, abbondantemente irradiate dal sole.

Il St. Magdalener prevede un uvaggio dominato almeno per il 90% da Schiava con aggiunta di Lagrein e Pinot noir. Fermenta a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox, svolge quindi la malolattica e affina brevemente in grandi botti di rovere di Slavonia prima dell’imbottigliamento.

L’azienda fondata nel 1869 nel borgo storico di Tramin in Alto Adige-Sudtirol appartiene da cento e cinquant’anni alla famiglia Walch. L’impostazione agronomica privilegia l’ecosostenibilità e la valorizzazione delle uve storiche. I vini tradizionali vengono interpretati in chiave moderna con l’integrazione di varietà internazionali.

Prezzo: 6,90 euro
Acquistato presso: Despar

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Vini al supermercato

Marche Igt Passerina 2013 “D’Orobianco”, Fulvia Tombolini

(5 / 5) Quattro anni sulle spalle, per un vino bianco come la Passerina, rischiano di essere davvero tanti. Ma non per la Passerina 2013 “D’Orobianco” di Fulvia Tombolini.

Una che, del resto, mastica Verdicchio (uno dei vini bianchi italiani più longevi) al posto del pane. Troviamo questo Marche Igt in offerta, al 50%, in un negozio Auchan della provincia di Milano. Prendere o lasciare. Preso. Per cinque “euri”, vale la pena rischiare.

LA DEGUSTAZIONE
Primo colpo a vuoto, in questa roulette russa con il tempo. Il calice, di fatto, si veste di un giallo paglierino con riflessi dorati. Il nettare ha tenuto bene la prova degli scaffali del supermercato (vallo a spiegare ai detrattori della Gdo e a chi crede che i vini, proprio tutti, vadano conservati “esclusivamente in cantine climatizzate e al buio”: cazzata).

Premiamo il grilletto per la seconda volta: mettiamo la Passerina 2013 “D’Orobianco” sotto al naso. Sopravvissuti. Fortunati? No. Questo è un gran vino. Punto. La freschezza fruttata tipica del vitigno vira su quella delle erbe aromatiche. Alloro e rosmarino, dunque, in primo piano. Non mancano i fiori come il gelsomino, che si fanno largo in un sottofondo di muschio.

Terzo clic: l’assaggio. Un altro colpo a vuoto in questo apparente gioco al massacro con le lancette. Siamo ancora vivi. Come l’acidità di questo vino bianco, dal sorso ancora pieno e di croccante sapidità. Capace di tingersi ancora d’esotico. E non è saudade.

La Passerina “Orobianco” di Fulvia Tombolini ha retto quattro anni il confronto con quel “mostro” della Gdo. Le diamo un premio? I nostri cinque “cestelli della spesa”. E la promessa di altri assaggi della stessa cantina, da raccontare ai nostri più affezionati lettori.

Non dimentichiamo l’abbinamento. Le nuove annate di “D’Orobianco” accompagnano alla perfezione le portate leggere di un aperitivo. Questa 2013 fa il paio – alla grande – con un’orata al sale, cotta al forno in maniera del tutto nature, senza aggiunta di erbe aromatiche. Solo pesce e sale. Il resto ce lo mette il vino.

LA VINIFICAZIONE
Salta all’occhio l’etichetta di “Vino Libero”, a mo’ di bandiera, sul collo della bottiglia. Un vero e proprio biglietto da visita. L’Associazione Vino Libero raggruppa 12 produttori vinicoli e una distilleria di otto diverse regioni italiane, “impegnati ad applicare un modello di agricoltura che sia allo stesso tempo economicamente vantaggioso e rispettoso dell’ambiente”.

Tradotto: in vigna si utilizzano solo concimi organici. Banditi i diserbanti. 
E in cantina “si adottano tecniche evolute per abbattere l’uso dei solfiti, pur mantenendo la perfetta conservazione. La dose massima di solfiti è inferiore almeno del 40% rispetto al limite previsto per legge”.

Sulla “conservabilità” del “Vino libero” di Fulvia Tombolini, non abbiamo più dubbi, dopo l’assaggio. Passerina in purezza, allevata sulle colline di Campofilone, nelle Marche. Le viti affondano le radici in terreni di tipo argilloso, con un densità d’impianto di 3.300 ceppi per ettaro.

La vendemmia avviene nella terza decade del mese di settembre. Le uve vengono vinificate esclusivamente in acciaio. Fulvia Tombolini porta avanti nelle Marche una tradizione vitivinicola di famiglia, avviata nel 1921. La scelta odierna è quella di coniugare la dimensione contadina con la necessità di rimanere al passo coi tempi e col mercato.

Prezzo: 9,99 euro
Acquistato presso: Auchan / Eataly

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Vini al supermercato

Rosso di Montepulciano Doc 2015, Calici delle Mura Tenute del Cerro per Pam

(3,5 / 5)Una piccola premessa che per gli edotti del vino sarà un’ovvietà, ma per i meno avvezzi no.

Il Rosso di Montepulciano Doc, vino oggi sotto la nostra lente di ingrandimento (insieme al “fratello” Nobile di Montepulciano Docg) non ha nulla a che vedere con il Montepulciano d’Abruzzo Doc. “Montepulciano” nel primo caso si riferisce al comune toscano in provincia di Siena e nel secondo caso ad una varietà d’uva (non la medesima utilizzata). Il Rosso di Montepulciano Doc è vinificato principalmente con uve Prugnolo gentile (varietà di Sangiovese). Attenzione dunque a non fare comparazioni sullo scaffale (anche di prezzo) perchè sono vini diversi, regioni diverse, uvaggi diversi, gusti differenti.

Toscano dunque il vino degustato, referenza de i “Calici diVini”, esclusiva linea di etichette vinicole con una qualità garantita al giusto prezzo selezionate dalla catena Panorama che per questa tipologia si è affidata ad una delle aziende più note del senese, le Tenute del Cerro, presente a scaffale anche con un Nobile di Montepulciano Docg.

LA DEGUSTAZIONE
Rosso rubino vivace con sfumature violacee, il Rosso di Montepulciano “Calici delle Mura” all’olfatto è tra il semplice ed il sottile con prevalenza di note vinose e piccoli frutti rossi che si esprimono dopo una adeguata ossigenazione.

In perfetta corrispondenza naso bocca al palato concede un sorso fruttato e asciugante con retrogusto di ciliegie e amarene. Un vino di medio corpo con una vena acida rinfrescante ed un tannino addolcito dal breve passaggio in legno. In sintesi, un calice di immediatezza fruttata per la tavola giornaliera, con un tono in più (dato anche dal titolo alcolometrico).

Si presta a molteplici abbinamenti in cucina: salumi, primi piatti con sughi di carne, carni rosse. Con un piatto di pici al ragù o con una bistecca di chianina la Toscana è servita.

LA VINIFICAZIONE
Il Rosso di Montepulciano Doc “Calici delle Mura” è prodotto prevalentemente con Prugnolo Gentile. Le uve vengono vendemmiate mantenendole separate per tipologia e appezzamento. La fermentazione è con macerazione in serbatoi di acciaio per 8-10 giorni a temperatura controllata di 24/26 gradi  con rimontaggi giornalieri. Una volta svinati i vini vengono trasferiti in botti grandi di rovere di Slavonia per un periodo di circa 3 mesi al termine dei quali vengono trasferiti in acciaio dove restano fino all’imbottigliamento.

Tenute del Cerro Spa è un’azienda diversificata del Gruppo Unipol.  Conta ad oggi 5 tenute di cui 4 vitivinicole in Toscana e Umbria, con quasi 5000 ettari di terreno di proprietà dei quali circa 300 vitati.

Prezzo: 5,99 euro
Acquistato presso: Pam/Panorama

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Vini al supermercato

I vini in promozione al supermercato fino a metà gennaio

Primo appuntamento del 2018 per la nostra nuova rubrica sui vini in promozione presenti sui volantini delle maggiori catene di supermercati italiani. Dopo l’abbuffata di sconti per le festività natalizie, le insegne Gdo prese in esame tirano il freno.

Non manca comunque qualche bella occasione, mentre si assiste all’imperterrita attività promozionale sui vini di grandi imbottigliatori, che raramente ottengono alte valutazioni da parte del team di vinialsuper.

Ecco un buon proposito per i nostri lettori, per questo 2018 appena iniziato: acquistare esclusivamente vini prodotti e imbottigliati dalla medesima cantina. Un’indicazione presente per legge e reperibile sulla retro etichetta. Un modo per farsi largo nel mare di offerte sui vini in vendita al supermercato.

 Fino al 7 gennaio

Montepulciano / Cerasuolo d’Abruzzo Doc “I Solchi”, Citra: 1,86 euro (3,5 / 5)
Bianco / Rosso Terre Siciliane Igt Corvo “Duetto”, Duca di Salaparuta: 2,99 (3,5 / 5)
Spumante Moscato, Tosti: 2,79 euro (3 / 5)
Pinot di Pinot Brut, Gancia: 2,99 euro (3 / 5)
Spumante Prosecco Brut Doc “I like Prosecco”, Tosti: 4,29 euro (4 / 5)
Prosecco Doc Extra Dry, Cinzano: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Treviso Extra Dry, Maschio: 4,49 euro (3,5 / 5)
Spumante Metodo Classico Trento Doc Brut / Rosé, Cesarini Sforza: 7,99 euro (4,5 / 5)
Champagne Brut, Pommery: 20,99 euro (4 / 5)


Fino al 10 gennaio

Bonarda Oltrepò Pavese Doc “Le Cascine”, Guarini: 1,99 euro (1,5 / 5)
Lambrusco Grasparossa Amabile / Secco, Righi: 1,99 euro (3,5 / 5)
Vigneti delle Dolomiti Igt, Müller Thurgau Frizzante, Cavit: 3,48 (3,5 / 5)
Spumante Extra Dry 958, Santero: 3,12 euro (3,5 / 5)
Spumante Pinot di Pinot, Gancia: 2,79 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Superiore, Mionetto: 6,28 euro (3,5 / 5)


Fino al 9 gennaio

Cannonau / Vermentino Sardegna Doc, Natale Verga: 2,25 euro (3 / 5)
Bonarda / Barbera Oltrepò Pavese Doc, Cantina di Canneto: 1,99 euro (3 / 5)
Barbera / Bonarda Colli Piacentini Doc, Cantina Vicobarone: 2,49 euro (3 / 5)
Rosso di Montefalco Doc, Vignaboldo: 3,99 euro (3 / 5)
Pecorino / Passerina Igt Terre di Chieti, La Calenzana: 1,99 euro (2,5 / 5)
Chianti Docg, Cecchi: 3,59 euro euro (3,5 / 5)
Turà Bianco / Rosato, Lamberti: 2,29 euro (2 / 5)
Corvo Igt Terre Siciliane Bianco / Rosso, Duca di Salaparuta: 3,99 euro (3,5 / 5)
Trebbiano Salento / Sangiovese di Puglia Igt, Il Feudo: 1,29 euro (1,5 / 5)
Spumante Müller Thurgau, Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Spumante Trento Doc, Rotari: 7,29 euro (4 / 5)
Brachetto d’Acqui Docg, Araldica: 4,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Frizzante Doc, Coste Alte: 3,99 euro (3,5 / 5)
Müller Thurgau Fermo o Frizzante Doc, Cavit: 4,49 euro (3,5 / 5)
Bonarda Colli Piacentini Doc, Cantina Vicobarone: 2,49 euro (3 / 5)


Fino al 10 gennaio

Bonarda Oltrepò Pavese Doc, Cantina di Canneto: 2,39 euro (3 / 5)
Lambrusco “Giuseppe Verdi” Igt, Giuseppe Ceci: 4,49 euro (3,5 / 5)
Friulano / Pinot Grigio / Refosco Doc, Tenimenti Civa: 5,59 euro (4,5 / 5)


Fino a lunedì 8 gennaio

Vino bianco frizzante “Garzellino” Civ&Civ, Cantine Riunite (Maschio): 1,29 euro (2 / 5)
Vernaccia di San Gimignano Docg, Bufferia: 3,80 euro (3 / 5)
Bonarda amabile Doc, Casabella: 2,19 euro (2,5 / 5)
Spumante Pinot di Pinot, Gancia: 3,29 euro (3 / 5)
Vini Umbria Igt “Vocante” / “Desiata”, Duca Odoardo: 2,49 euro (3,5 / 5)
Lazio Igt “Idyllium” / “Ornatum”: 2,45 euro (3,5 / 5)
Est! Est!! Est!!! di Montefiascone Dop “Le poggere”, Falesco: 3,48 euro (4 / 5)
Asti Docg “Five Stars”, Bosca: 2,99 euro (3 / 5)
Spumante “Buon Anniversary”, Bosca: 2,29 euro (3 / 5)
Prosecco Treviso Doc, Mionetto: 6,59 euro (3,5 / 5)
Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg, La Gioiosa: 4,50 euro (3 / 5)


Fino al 13 gennaio

Grignolino d’Asti, Villa Rustica: 3,29 euro (3,5 / 5)
Prosecco, Goto: 3,54 euro (3,5 / 5)
Bardolino Classico, Sartori: 2,79 euro (4 / 5)


Fino al 10 gennaio

Nero d’Avola Terre Siciliane Igt “Del Gattopardo” / Montepulciano d’Abruzzo Doc: 1,98 euro (3 / 5)
Gutturnio / Ortrugo Doc, Cantina di Vicobarone: 1,98 euro (3,5 / 5)
Bonarda Oltrepò pavese Doc / Barbera Piemonte Doc: 1,98 euro (3 / 5)
Pinot Nero Rosè / Pinot Nero Oltrepò pavese Doc “Le Cascine”, Guarini: 1,98 (1,5 / 5)
Chardonnay / Rosato frizzante, il Roccolo: 1,98 euro (1,5 / 5)
Spumante Pinot di Pinot, Gancia: 2,98 euro (3 / 5)
Bardolino / Soave Doc “Pagus Bisano”, Cantina di Verona: 2.98 euro (4 / 5)


Fino al 17 gennaio

Sangiovese Igt Romagna “Le Rubinie”: 1,50 euro  (1,5 / 5)
Bonarda / Cabernet Sauvignon “Le Cascine”, Guarini: 2 euro (1,5 / 5)
Barbera / Dolcetto / Cortese “Ardità”: 2,50 euro (2,5 / 5)
Gutturnio Doc Frizzante “Viti & Vini”, Cantina Valtidone: 2,50 euro (3 / 5)
Nero D’Avola / Syrah / Inzolia Sicilia Doc, Settesoli: 3,50 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc “Tre Medaglie”, Cavicchioli: 3 euro (3,5 / 5)
Umbria Igt “Vocante” / “Desiata”, Duca Odoardo: 3 euro (3,5 / 5)
Bardolino Classico Doc, Sartori: 3 euro (3,5 / 5)
Chardonnay / Merlot / Cabernet-Syrah, J.P. Chenet: 3 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg “Case Sparse”, Fratelli Nistri: 3 euro (3 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico “Titulus”, Fazi Battaglia: 4 euro (4,5 / 5)
Etna Doc, Cantine Patria: 4 euro (3,5 / 5)
Spumante Grillo Brut, Florio: 4 euro (4,5 / 5)
Greco di Tufo Docg, Borgo San Michele: 5 euro (4 / 5)
Montefalco Rosso Doc “Colpetrone”, Tenute del Cerro: 5 euro (4,5 / 5)
Spumante Asti Secco Docg, Tosti: 5 euro (3,5 / 5)
Teroldego Rotaliano Doc, Mezzacorona: 3,95 euro (4 / 5)



Fino al 10 gennaio

Nero d’Avola / Rosato / Negroamaro / Primitivo, Colle del sole: 1,79 euro (2,5 / 5)
Nero d’Avola / Syrah / Catarratto Chardonnay Terre Siciliane Igt: 2,49 euro (2,5 / 5)
Merlot / Cabernet Veneto Igt, La Cacciatora: 1,99 euro (1 / 5)
Vini Jean Paul Chenet: 3 euro (4 / 5)

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Cerasuolo d’Abruzzo Dop 2016, Co.Ci Ortona

(2 / 5) Continuiamo i nostri assaggi della linea “Integralmente Prodotto” di Eurospin con il Cerasuolo d’Abruzzo Dop  prodotto da Co.ci di Ortona, bottiglia non giudicata durante la nostra degustazione del 5 Novembre per eccessiva presenza di acido acetico.

LA DEGUSTAZIONE
Di un incantevole rosa cerasuolo pastello trova nell’occhio e nel naso la sua massima espressione.

All’olfatto è intenso con richiami predominanti di fragolina selvatica e ciliegia non matura. Scavando oltre il frutto giungono note più dolci e delicate di camomilla, rosa,  geranio e un tocco minerale.

Al palato però non conferma le aspettative ed emerge la sua personalità. Leggero in alcolicità con i suoi  12 gradi ha una freschezza e una sapidità molto marcata che rende la beva poco morbida. Un equilibrio appena sufficiente per una persistenza quasi assente, in totale antagonismo  alla tipicità del Cerasuolo D’Abruzzo che generalmente regala intensità di aromi anche al retrolfattivo.

In cucina è un vino molto versatile, si abbina a primi piatti semplici, come un classico spaghettino al pomodoro, pasta fagioli, preparazioni a base di pesce e cozze,  carni bianche, e pizza margherita.

LA VINIFICAZIONE
Il Cerasuolo d’Abruzzo Dop viene prodotto nelle province di Chieti, Aquila, Teramo e Pescara con uve Montepulciano almeno per 85% e con altri vitigni a bacca rossa non aromatici da soli o congiuntamente coltivati in Abruzzo.

La vinificazione è in bianco con breve macerazione sulle bucce per conferire al vino il caratteristico colore.

Prezzo : 1,69 euro
Acquistato presso : Eurospin

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Iper, la grande i: 6 vini “Grandi Vigne” per Capodanno

Indecisi sul vino per Capodanno? Abbiamo chiesto a “Iper, la grande i” 6 i vini della linea “Grandi Vigne” per il cenone dell’ultimo dell’anno. Ne è risultata una degustazione più che soddisfacente. Ennesima riprova del valore assoluto, soprattutto in termini qualità prezzo, di questo progetto di Finiper. Unico in Italia.

Una “private label” sui generis, capace di valorizzare le migliori Doc e Docg italiane grazie al contributo di cantine di prim’ordine, in grado di garantire standard qualitativi altissimi, a un prezzo più che mai onesto e alla portata della maggioranza degli italiani abituati ad acquistare vini al supermercato.

Sotto la lente di ingrandimento di vinialsuper un Metodo Classico (Trento Doc), due vini bianchi (Müller Thurgau e Vermentino), due vini rossi (Etna Rosso e Brunello di Montalcino) e un vino dolce (Moscato). Quasi tutti vini in promozione fino al 31 dicembre 2017 negli store a insegna “Iper, la grande i”.

Volete sapere chi la spunta? Ecco la nostra speciale classifica, con il suggerimento di fare la scorta, proprio in virtù del 20% di sconto valido sino a fine anno.

(5 / 5) Etna rosso Doc 2013 Sciara Scura, Cantine Nicosia Spa – Grandi Vigne. Blend di uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, di colore rosso granato. Naso complesso: viola e sottobosco fine (mirtillo, fragolina), confettura di more sottile. L’ossigenazione nel calice esalta componenti vegetali che richiamano la macchia mediterranea: evidentissimo il rosmarino e l’alloro.

Ingresso di bocca caldo, su sentori corrispondenti al naso. Tannini delicati, che uniti a una mineralità salina e a un’acidità ben bilanciata regalano un quadro di gran finezza. Chiusura di fatto fresca, tra il mentolato e l’amarognolo: un retro olfattivo nel quale i tannini sfoderano maggiore prepotenza, ma senza infastidire.

Un vino decisamente “gastronomico”, capace di esaltarsi ulteriormente se accompagnato dal giusto abbinamento con la cucina. Tradotto: primi piatti conditi da sughi saporiti, carni arrosto e alla griglia, selvaggina e formaggi stagionati.

Un gran bel vino, ottimo per la tipicità che è capace di esprimere e per l’impareggiabile rapporto qualità prezzo, specie se in promozione. A produrlo è Nicosia Spa, cantina di Trecastagni (Catania), fondata nel 1898 da Francesco Nicosia e oggi condotta da Carmelo Nicosia. Prezzo: 9,60 euro; sconto 20%: 7,65 euro.


(5 / 5) Brunello di Montalcino Docg 2012 Il Cassero, Caparzo – Grandi Vigne. Colore rosso rubino. Naso che fatica a concedersi, sotto la coltre del legno. Un vino che va aspettato. Oppure, per chi ha fretta di apprezzarne subito l’evoluzione nel calice, decantato almeno cinque o sei ore prima dell’apertura.

Ebbene sì, anche se si tratta “solamente” di una vendemmia 2012: ve lo consigliamo noi, che tra l’altro non siamo fan assoluti dei decanter applicati ad annate così “recenti”. Per questo Brunello facciamo un’eccezione e ne siamo felici.

Si resta comunque di fronte a un vino che mostra ampi margini di evoluzione in bottiglia, in totale coerenza con la Docg di Montalcino: vini capaci di “invecchiare”, in media, oltre 30 anni. Apprezziamo anche per questo “Il Cassero” di Caparzo: una cantina capace di regalare alla Gdo un vino “davvero vero”. Scevro dalle logiche commerciali della “pronta beva”, in cui cascano invece big come Frescobaldi (vedi il “Campone”). Dunque, chapeau.

In definitiva, quello selezionato da “Iper, la grande i” è un Brunello di Montalcino a tutti gli effetti, che piaccia o no ai consumatori meno preparati sull’argomento. Dopo diverse ore di ossigenazione, il vino mostra tutte le tipicità del più famoso dei vini toscani e della sua uva principe: il Sangiovese.

Naso che richiama un vegetale acerbo, assimilabile alle foglie del geranio. E dunque mela, limone, mandarino giovane. Non manca la componente dei frutti rossi e dei più maturi petali del fiore di rosa. Profumi che restano tuttavia nascosti da terziari di brace di corteccia di pino e da profumi che richiamano nuovamente la buccia d’agrumi d’arancia rossa e di pompelmo.

Ancora più evidenti i terziari di cuoio (più duri) e di zafferano (più morbidi, speziati, caldi e avvolgenti), uniti a percezioni vegetali di rosmarino, radici di liquirizia, terra bagnata e funghi. Leggerissimo il rabarbaro e la mentuccia, che assieme al fieno e al chiodo di garofano fanno da sfondo a un olfatto davvero complesso e prezioso.

Il palato, di fatto, è corrispondente al naso. Dominano i frutti rossi (in particolare la marasca e il ribes) e a impreziosire un quadro già ricco contribuisce una mineralità salina più che percettibile: ne giovano freschezza e corpo, per un vino che si candida a ottimo accompagnamento a piatti di carni ben strutturati (selvaggina, brasato). Un altro gran bel vino, per un prezzo così

Del resto a produrlo è Caparzo, storica azienda che può contare su 90 ettari di vigneto a Montalcino. Una cantina che punta ad etichette “al vertice della qualità, con tecniche produttive meticolose e di tipo artigianale”, ma con una mentalità “moderna nella gestione, efficiente e capace nei rapporti commerciali”. Prezzo: 27.90 euro; sconto 20%: 22,32 euro.


(4,5 / 5) Bolgheri Doc Vermentino 2016 “Duplice filar”, Tenuta Ladronaia – Grandi Vigne. E’ la new entry della linea Grandi Vigne, ma è già secondo a pochi, tra i vini bianchi di Iper. Un vino bianco, peraltro, prodotto in un terroir da rossi, come Bolgheri.

Uve Vermentino in quasi totale purezza, impreziosite (in maniera geniale) da una piccola percentuale di Sauvignon blanc. Il risultato è un vino che nel calice si veste d’un giallo paglierino invitante, limpido. Il naso non tradisce le aspettative.

Le note dominanti sono quelle mature, di frutti tropicali. Non manca la vena erbacea (in particolare del bosso) conferita dal Sauvignon. Ma sono davvero chiarissimi i richiami floreali al gelsomino che riavvicinano alla “terra” un olfatto che tende verso il mare livornese. Una mineralità salina che sarà ancora più evidente al palato, seppur celata sotto ai sentori maturi della frutta esotica.

La chiusura è a metà tra il balsamico e l’amarognolo tipico dei Vermentini, questa volta su note tendenti ad agrumi come il pompelmo. Perfetto l’abbinamento del Bolgheri Doc Duplice Filar con piatti di pesce, crostacei e carni bianche. Da provare in matrimonio con antipasti a base di salumi (prosciutto crudo) e formaggi vaccini e caprini poco stagionati.

L’azienda Tenuta Ladronaia è stata fondata nel 1950 dai nonni degli attuali proprietari Giuliano e Gessica Frollani, a Bolgheri, nel cuore della Toscana. Si estende su circa 120 ettari, di cui 30 coltivati a vigneto DOC Bolgheri e IGT Toscana. Prezzo: 9,50 euro; sconto 20%: 7,60 euro.


(4,5 / 5) Müller Thurgau Vigneti delle Dolomiti Igt 2016 Maso Carpine, Cantine Monfort – Grandi Vigne. Un Müller che, a differenza di quello di tanti competitor per fascia prezzo (e parliamo anche di cantine blasonate) non si scompone nel calice, a distanza di diversi minuti dal servizio.

Giallo paglierino con i tipici riflessi verdolini, “Maso Carpine” si libera generoso al naso, pur nella sua delicatezza. Un olfatto montano, fresco, piacevole. Chiare note di fiori bianchi e di frutti come la pera, cui fanno da contorno richiami erbacei e balsamici (leggerissima l’arnica) e minerali.

Palato corrispondente, che stupisce per la spinta delle percezioni iodiche e per l’elegante chiusura, tendente all’amaro del pompelmo. Ottimo a tutto pasto, il Müller Thurgau di Grandi Vigne accompagna bene anche lo speck e il prosciutto crudo. Non disdegna, ovviamente, anche piatti di pesce semplici.

A produrlo è Cantine Monfort, realtà famigliare con base a Lavis, in provincia di Trento. Lorenzo Simoni, insieme ai figli Chiara e Federico, porta avanti un progetto vitivinicolo “nel rispetto della tradizione e con la costante ricerca della qualità”. Prezzo più che competitivo: 5,90 euro.


(3,5 / 5) Metodo Classico Trento Doc Brut Maso Carpine, Cantine Monfort – Grandi Vigne. Ci spostiamo in casa spumanti di Monfort e della linea Grandi Vigne per il racconto di questo Metodo Classico trentino (sboccatura 11/2017). Una “bollicina” che, in realtà, non convince appieno.

Colpa di un dosaggio che, seppur coerente con la tipologia “Brut”, pare strizzare troppo l’occhio al gusto di più banali Charmat, come il Prosecco. Zuccheri che finiscono per coprire la tipicità del Metodo Classico Trento Doc, che si caratterizza per mineralità e taglienza.

Eppure, le premesse sono ottime. Nel calice, lo sparkling trentino di Grandi Vigne rivela un perlage fine e persistente, che si fa largo su tinte giallo paglierino. Fanno ben sperare anche gli agrumi percepibili al naso, anche se leggermente tendenti al maturo.

Non mancano i sentori legati ai lieviti in questo spumante base Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco che affina 24 mesi sur lie. Un Trento Doc che manca poi del grip atteso al palato: in bocca si mostra – in definitiva – troppo “piacione”.

Uno spumante, chiariamoci, che non può non piacere al consumatore medio. Soprattutto ai neofiti del Metodo Classico, che grazie a questa etichetta trovano un prezzo d’entrata molto interessante. Noi di vinialsuper, però, dalla linea Grandi Vigne ci aspettiamo di più. Prezzo 9,50 euro; sconto 20%: 7,60 euro.


(5 / 5) Moscato d’Asti Docg 2016 Frati e Mottura, Adriano Marco e Vittorio – Grandi Vigne. Giallo paglierino intenso per questo splendido vino dolce piemontese, a base di uve di Moscato bianco. A produrlo, di fatto, è un’azienda di massimo rispetto del panorama enologico del Piemonte.

Un naso che non può non essere definito, secondo le attese, “aromatico”. E’ dunque il tipico sentore di quest’uva a dominare l’olfatto, in un quadro piacevole che si arricchisce di richiami di salvia, ma anche si pesca e mela Golden.

Finalmente un Moscato non stucchevole al palato. Questo di Grandi Vigne regala una piacevolezza che non stanca, facendone un vino davvero adatto ad accompagnare il dolce delle feste. Anzi: la freschezza di “Frati e Mottura”, nome della vigna in cui viene prodotto, è letteralmente dissetante.

Semplice la tecnica di vinificazione: il mosto, ottenuto da una delicata pressatura delle uve, viene mantenuto a bassa temperatura fino all’utilizzo, per la presa di spuma finale. La parziale fermentazione avviene poco prima dell’imbottigliamento.

I fratelli Marco e Vittorio Adriano conducono la loro azienda nel cuore delle Langhe, producendo vini con uve esclusivamente di loro proprietà. Una famiglia che segue direttamente la vigna, in base a criteri di lotta integrata. La piccolissima produzione degli Adriano è una vera e propria chicca per i fedelissimi di “Grandi Vigne”. Prezzo: 6,20 euro; sconto 20%: 4,95 euro.

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Aglianico del Vulture Dop 2013 Balì, Cantina Di Venosa

(4 / 5) “A fianco all’Italia che tutto il mondo conosce, esiste, quando ci si inoltra nell’estremo meridionale, una seconda Italia, sconosciuta, che non è meno interessante dell’altra, né inferiore per bellezza di paesaggi e grandezza di ricordi storici […]. Parole sulla Basilicata di François Lenormant che così la descrisse dopo il suo viaggio in Italia del 1858.

Descrizione che sembra ancora così attuale: una regione fuori dal tempo, oggi un po’ più conosciuta grazie al cinema o a Matera che sarà capitale europea della cultura nel 2019.

Un territorio aspro, prevalentemente montuoso dove la coltivazione della vite è a dir poco difficoltosa, una delle ragioni per cui conta solo circa 4500 ettari vitati.

Eppure, in questo piccolo areale vinicolo, nel comprensorio del Vulture, antico vulcano spento, ha trovato il suo habitat naturale una perla ben conosciuta agli appassionati di vino, l’Aglianico, vitigno oggi sotto la nostra lente di ingrandimento con un prodotto della Cantina di Venosa: Aglianico del Vulture Dop 2013 Balì.

LA DEGUSTAZIONE
Rosso rubino intenso, poco trasparente e denso ha un impatto olfattivo dominato da note fruttate di prugna ed amarena. Seguono note composte di spezie dolci come vaniglia e cannella che non soverchiano assolutamente il frutto. Al palato è un vino dallo stile moderno, molto piacevole e facile da bere.

Il sorso caldo è caldo con una buona componente acida e salina in un contesto tannico ben bilanciato nel quale anche l’alcolicità è perfettamente amalgamata. Come l’Aglianico del Vulture Dop Baliaggio, già degustato nel 2016 si conferma un prodotto ottimo per fascia di prezzo.

In cucina è il classico vino da arrosti, primi piatti saporiti, cacciagione e formaggi a pasta dura. Da servire a 16°- 18° C in calici ampi per gustarlo al meglio.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Aglianico 100% allevate a spalliera con una densità di 3500 piante per ha. I vigneti hanno un età compresa tra i 10 e i 30 anni e si trovano ad una altitudine i 450-500 mt s.l.m nella parte nord orientale della provincia di Potenza delimitata dal disciplinare di produzione che comprende il territorio di 15 Comuni.

La vendemmia viene effettuata tra il 15 ottobre ed il 10 novembre. L’uva  raccolta a mano  nelle prime ore del mattino, viene trasportata in casse da 12/15 kg in cantina dove viene pigiata e diraspata quindi trasferita in piccoli fermentini e macerazione pellicolare con inoculo di lieviti selezionati a temperatura controllata da 23° a 26° C. per circa 8 giorni.

Il completamento della fermentazione alcolica e malo-lattica dell’Aglianico Balì avviene in serbatoi isotermici inox. Successivamente il vino viene affinato in botti di rovere di slavonia per circa 12 mesi, quindi filtrato ed imbottigliato a freddo.

La Cantina di Venosa si trova nell’omonima città lucana. Costituita nel 1957 oggi vanta una base di 400 soci per 800 ettari vitati ed è il maggior produttore di Aglianico nella zona del Vulture.

Prezzo: 3,99 euro
Acquistato presso: Conad

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Vini al Supermercato: i migliori del 2017. Castello di Corbara “Miglior Cantina Gdo”

Quali sono i migliori vini in vendita al supermercato degustati dalla nostra redazione nel 2017? Ecco di seguito un elenco che vuol rappresentare un viaggio in lungo e in largo per l’Italia delle cantine che sanno coniugare qualità e prezzo, in Gdo.

Un viaggio che inizia – come ovvio – dagli spumanti: dai migliori Charmat e Metodo Classico degustati da vinialsupermercato.it negli ultimi 12 mesi. Si passa poi ai vini bianchi, prima dei vini rossi e dei passiti.

Un “tour” che, nel 2017, ha come epicentro l’Umbria. E’ qui, per la precisione ad Orvieto, che abbiamo deciso di fermarci per assegnare il premio di “Miglior Cantina Gdo” 2017. L’azienda vinicola che se l’è aggiudicato, come i nostri più attenti lettori sapranno, è Castello di Corbara.

IL 2017 DI VINIALSUPER
Prima dell’elenco delle migliori etichette di vino al supermercato, due parole su di noi. Il 2017, per vinialsupermercato.it, è stato un anno cruciale. Un anno di grandi cambiamenti e di grande conferme. Abbiamo innanzitutto introdotto la valutazione a “cestelli della spesa” per i vini della sezione “Recensioni – Supermercato”.

Nel corso dell’anno abbiamo accolto nella nostra “famiglia” nuovi collaboratori, sia per la parte wine sia per la parte food. Due new entry sono ai box, a scaldare il motore prima di un 2018 che si preannuncia scoppiettante.

Entrerà a pieno regime dal prossimo anno anche la nuova rubrica sui vini in promozione al supermercato, con l’analisi settimanale dei vini in offerta sui volantini delle insegne Auchan, Bennet, Carrefour, Conad, Coop, Despar, Esselunga, Il Gigante, Ipercoop e Iper la Grande I.

Sempre nel corso dell’anno, abbiamo lanciato la nostra campagna “Non solo Prosecco“, con lo scopo di diffondere una verità assoluta: “Prosecco” non è sinonimo di “Spumante”, bensì il nome con il quale si identifica solo una delle tante tipologie e denominazioni degli spumanti italiani: quella prodotta in Veneto e Friuli.

Ma è a luglio 2017 che, di fatto, si è concretizzato il passaggio più importante dell’anno per vinialsupermercato.it: l’iscrizione come testata giornalistica presso il tribunale di Busto Arsizio (VA).

Una scelta intrinseca alla nascita stessa di questo portale, due anni fa, quando vinialsuper è stato fondato come “wine blog”. Il passaggio a testata giornalistica vuol esser un segno di rispetto per i nostri lettori.

Una garanzia in più del “metodo di lavoro” della nostra redazione, animata da uno spirito da vere “Iene”, come spesso dimostrano gli articoli e le inchieste presenti nella nostra sezione “News” (a cui teniamo moltissimo).

In un mondo della comunicazione del vino popolato sì da tanti professionisti, ma anche da tante figure che accostano volentieri la narrazione di un’etichetta alle loro “grazie” o ai favori ricevuti in cambio di un post sui social, vinialsuper vuole distinguersi come punto d’incontro e di scambio di chi bada più alla sostanza che all’immagine.

Questo sito web vuole essere un luogo dove non si fanno distinzioni tra i portafogli di chi vuole bere del buon vino a un prezzo giusto, o congruo alle proprie possibilità. L’epicentro dello sdoganamento della “Gdo” come canale di “serie B” per la vendita del vino, a fronte di un’Horeca che utilizza ampiamente (ma vanamente) quest’arma per auto accreditarsi di fronte ai propri clienti, rimanendo così irrimediabilmente ancorata al passato.

Noi di vinialsuper come “grilli parlanti” per i clienti dei supermercati, che sanno di poter contare sulle nostre recensioni, nella corsia dei vini delle maggiori insegne nazionali.

Noi che, al contempo, siamo e vogliamo essere le spine nel fianco delle stesse catene della Grande distribuzione: tutte consapevoli (ormai) di essere sotto il nostro costante e ininterrotto “monitoraggio”.

I MIGLIORI VINI AL SUPERMERCATO DEL 2017, SECONDO VINIALSUPER

Migliori vini spumanti Metodo Charmat

http://www.vinialsupermercato.it/prosecco-doc-treviso-bio-le-gerette-grandi-vigne/

http://www.vinialsupermercato.it/prosecco-supermercato-migliori-peggiori/

Migliori vini spumanti Metodo Classico

http://www.vinialsupermercato.it/franciacorta-brut-saten-docg-2012-contadi-castaldi/

http://www.vinialsupermercato.it/metodo-classico-brut-rose-capovero-cantine-madaudo/

http://www.vinialsupermercato.it/brut-rose-trentodoc-le-premier-cesarini-sforza/

http://www.vinialsupermercato.it/limpertinente-cremant-de-limoux-aoc-brut-sieur-d-arques/

http://www.vinialsupermercato.it/champagne-brut-imperial-moet-chandon/

Migliori vini bianchi

http://www.vinialsupermercato.it/verdicchio-di-matelica-docg-riserva-2013-cambrugiano-belisario/

http://www.vinialsupermercato.it/terre-di-chieti-igp-cococciola-niro-citra-vini/

http://www.vinialsupermercato.it/devite_hofstatter_2015/

http://www.vinialsupermercato.it/greco-tufo-docg-2016-cantine-di-marzo/

http://www.vinialsupermercato.it/pomino-bianco-doc-castello-frescobaldi/

http://www.vinialsupermercato.it/vermentino-salento-bianco-igt-perla-dello-jonio-cantina-coppola/

http://www.vinialsupermercato.it/pinot-bianco-hofstatter/

http://www.vinialsupermercato.it/ischia-doc-biancolella-2016-pietratorcia/

http://www.vinialsupermercato.it/colli-del-trasimeno-doc-nuricante-duca-della-corgna-2016-cantina-del-trasimeno/

http://www.vinialsupermercato.it/umbria-igt-2016-vipra-bianca-bigi/

http://www.vinialsupermercato.it/roero-arneis-docg-enrico-serafino/

http://www.vinialsupermercato.it/fiano-di-avellino-docg-2015-feudi-di-san-gregorio/

http://www.vinialsupermercato.it/fiano-salento-igt-notte-rossa-2015-san-marzano-vini/

Migliori vini rossi

http://www.vinialsupermercato.it/puglia-igp-rosso-uva-di-troia-citerna-agricole-alberto-longo/

http://www.vinialsupermercato.it/carignano-del-sulcis-riserva-doc-2014-kanai-sardus-pater/

http://www.vinialsupermercato.it/barbera-asti-superiore-docg-16-mesi-2014-le-orme-michele-chiarlo/

http://www.vinialsupermercato.it/bonarda-doc-2016-vigna-bricco-della-sacca-fiamberti/

http://www.vinialsupermercato.it/teroldego-rotaliano-doc-riserva-2012-mezzacorona/

http://www.vinialsupermercato.it/rosso-piceno-superiore-doc-brecciarolo-2014-velenosi/

http://www.vinialsupermercato.it/chianti-docg-2015-piandaccoli/

http://www.vinialsupermercato.it/tintilia-del-molise-doc-2015-200metri-tenimenti-grieco/

http://www.vinialsupermercato.it/valpolicella-doc-classico-2016-speri/

http://www.vinialsupermercato.it/valpolicella-superiore-doc-ripasso-valdimezzo-2014-sartori/

http://www.vinialsupermercato.it/verticale-chateauneuf-du-pape-auchan-vino-supermercato-emozioni/

Migliori vini passiti

http://www.vinialsupermercato.it/moscato-veneto-igt-2015-dindarello-maculan/

http://www.vinialsupermercato.it/sauternes-2011-grande-reserve-chateau-haut-monteils/

 

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Sauternes 2011 Grande Réserve, Chateau Haut Monteils

(4,5 / 5) Si avvicina al massimo dei voti – pardon, dei “cestelli della spesa” – il Sauternes 2011 Grande Réserve di Chateau Haut Monteils, passito francese in vendita nei supermercati Carrefour Italia. Già perché “passito”, in Francia, è sinonimo di Sauternes.

Un vino unico, ottenuto grazie a particolari condizioni microclimatiche e all’azione di una muffa “buona”, la Botrytis Cinerea. Dei dettagli parleremo tra poco, quando approfondiremo la tecnica di vinificazione di questa etichetta. Facciamo prima parlare il calice.

LA DEGUSTAZIONE
Un bell’oro sgargiante, limpido, luminoso, colora il vetro che si riempie del Sauternes 2011 Grande Réserve di Chateau Haut Monteils. Al naso è più complesso che intenso. La nota principale è quella della frutta a polpa gialla matura, sotto sciroppo: pesca, albicocca. La vena dolce, mielosa, è quella attesa.

Buona la finezza dei sentori che, man mano, emergono dal calice. Primi fra tutti quelli che portano la mente alla terra bagnata, al muschio e al sottobosco, appena dopo la pioggia. Ma anche alla maggiorana.

Percezioni che “rinfrescano” il naso, in piacevole contrasto con quelle “calde” del miele millefiori e dei frutti maturi. Un corredo, quest’ultimo, reso ancora più ricco dai richiami ai datteri freschi e al burro d’arachidi e di nocciole.

E anche se non manca una certa pungenza, riconducibile a spezie come lo zafferano, sono i ricordi di idrocarburo a rendere ancora più tipico questo Sauternes Grande Reserve 2011. Della componente Sauvignon del blend percepiamo chiaramente il caratteristico “bosso” e il floreale di ginestra.

Al palato, il nettare entra con meno incisività rispetto al previsto. Il calore è contenuto e l’intensità dei sentori (oltre alla loro natura, a metà tra la frutta matura e il balsamico) risulta corrispondente al naso: non certo esplosiva. Nel retro olfattivo, ricordi di camomilla in infusione e richiami erbacei freschi, di angelica.

Un Sauternes garbato, in definitiva, questo Grande Réserve di Chateau Haut Monteils, che di corrispondente ha anche il prezzo, commisurato al suo valore. Pochi euro per un prodotto “d’ingresso” in un mondo infinitamente complesso, soprattutto per i portafogli dei più.

Consigliamo di abbinare questo Sauternes a dei bocconcini di pane e gorgonzola, a formaggi erbonati oppure a dolci come le crostate di frutta, anche se a fine pasto non stanca da solo. Perfetto con foie gras, pollame, carni bianche, pesce in salsa e Roquefort.

LA VINIFICAZIONE
Come tutti i Sauternes, anche il Grande Réserve 2011 è ottenuto da uve Sémillon, Sauvignon e Muscadelle. La tecnica di vinificazione prevede un parziale affinamento delle uve in barrique. Uve che vengono pressate mediante l’utilizzo di una pressa pneumatica. Il succo ottenuto viene raffreddato, al fine di conservare gli aromi e facilitare la sedimentazione, senza l’apporto di solfiti.

Una parte del raccolto viene vinificata in tini di acciaio a temperatura controllata. Un’altra parte affina minimo 24 mesi in vasche di cemento. La terza ed ultima, proveniente dalle vigne migliori, è interamente vinificata in botte.

Ancora più importante sono le condizioni di arrivo delle uve in cantina. La raccolta, fatta esclusivamente a mano, inizia di solito a metà settembre e può concludersi a novembre.

A seconda della stagione sono necessari da 3 a 6 tentativi per selezionare solo le uve migliori, colpite dalla Botrytis Cinerea, la cosiddetta “muffa nobile”.

Giornate soleggiate e notti umide favoriscono il proliferare di questo fungo, che attaccando la buccia contribuisce ad “asciugare” gli acini e a concentrare gli zuccheri. La Botrytis, tuttavia, non si sviluppa in maniera omogenea su tutto il grappolo.

Per questo sono necessari diversi passaggi di raccolta. Alla fine della vendemmia, ogni vite produce da 1 a un massimo di 3 bicchieri di vino. Solo cinque Comuni della zona Sud di Bordeaux possono fregiarsi dell’Aoc: Sauternes, per l’appunto, Fargues-de-Langon, Bommes, Preignac (dove si trova Chateau Haut Monteils) e Barsac.

Prezzo: 12,99 euro
Acquistato presso: Carrefour

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Puglia Igp Rosso Uva di Troia 2013 Citerna, Agricole Alberto Longo

(4,5 / 5) C’è uva e uva. E c’è uva di Troia e uva di Troia. Lo sa bene Alberto Longo, che con le sue Cantine di Terravecchia porta sugli scaffali di Penny Market un Rosso Puglia Igp da Uve di Troia dall’invidiabilissimo rapporto qualità prezzo. Senza pari nel calice, in confronto alla concorrenza.

Chiedere per credere al lavandino che si è bevuto, tutto d’un sorso, il Nero di Troia Daunia Igp “Capitolo” della Cantina Sociale di San Severo. Stesso uvaggio, stessa vendemmia (la 2013). Stesso prezzo. Stesso istante di apertura della bottiglia. Battaglia impari.

E non si tratta di tenuta della singola bottiglia. Ma di un preciso discorso di selezione. A partire dal tappo di sughero col quale le due bottiglie sono state tappate. Grossolana la qualità di quello della Cantina Sociale di San Severo.

Lungimirante il cork di Terravecchia, cantina concentrata (evidentemente) più sulle potenzialità d’invecchiamento del vitigno che su un canale distributivo da molti considerato “di serie B”, come la Gdo: dove tutto, o quasi, dev’essere bevuto “entro 6 mesi”. Tutt’altro. Tant’è, alla prova del calice.

LA DEGUSTAZIONE
Il Rosso Puglia Igp Uva di Troia 2013 Citerna delle Agricole Alberto Longo – Cantine di Terravecchia si presenta di un rosso rubino intenso con riflessi violacei, poco trasparente. Un colore che evidenzia, sin da subito, la buona tenuta del nettare in bottiglia. Mentre lo si versa, ancor prima di avvicinare il calice al naso, nell’aria si dipana il profumo tipico dell’Uva di Troia.

Quello dei piccoli frutti rossi in tinta balsamica, impreziositi da note vegetali (peperone verde e macchia mediterranea, in particolare rosmarino) e di spezia piccante (pepe nero). Corrispondenti le percezioni in un palato che regala un’acidità piuttosto viva. La beva è fresca e il sorso è invogliato dalla pulizia delle note fruttate, unite a una vena sapida piacevolissima.

Siamo davvero di fronte una vendemmia 2013, da meno di 4 euro? Pare di sì. Tutto bellissimo, ancor più se accompagnato dal piatto adeguato in abbinamento. Il Rosso Puglia Igp Uva di Troia 2013 Citerna delle Agricole Alberto Longo Terravecchia è da provare, per esempio, con una buona pizza salsiccia al finocchietto e gorgonzola.

LA VINIFICAZIONE
L’Uva di Troia che dà vita a questo vino rosso cresce in un vigneto di proprietà delle Cantine di Terravecchia, nei pressi di Lucera. Siamo nel cuore della Daunia, in provincia di Foggia. Le radici delle viti affondano in un terreno mediamente calcareo a tessitura franco-sabbiosa.

L’allevamento è a spalliera (cordone speronato), con densità d’impianto di 5.600 piante per ettaro e una resa per ceppo di 2,5 chilogrammi, corrispondente a circa 130/140 quintali di uva per ettaro.

La vendemmia avviene a piena maturazione, nella seconda decade di ottobre, mediante selezione e raccolta meccanica. La fermentazione alcolica avviene in vasi vinari di acciaio inox a temperatura controllata, favorendo il prolungato contatto delle bucce con il mosto.

La fermentazione malolattica si svolge nel mese di novembre, subito dopo la fermentazione alcolica. L’affinamento del vino avviene dapprima in vasi vinari di acciaio inox, poi per almeno tre mesi in vasche di cemento ed in seguito in bottiglia per un periodo minimo di tre mesi.

Alberto Longo ha scelto di recuperare, nella sua Lucera, un’azienda agricola dell’Ottocento come sede della propria attività collaterale a quella professionale vera e propria. Un casale ristrutturato “con l’obiettivo di produrre vini di qualità e offrire un’accoglienza qualificata e professionale”. Una mission che trova nell’Horeca terreno fertile, senza tuttavia disdegnare la tanto bistrattata Gdo.

Prezzo: 3,59 euro
Acquistato presso: Penny Market

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I migliori vini in promozione al supermercato fino a Capodanno

Secondo appuntamento con i volantini delle maggiori insegne Gdo italiane. Questa volta diamo i voti ai vini in promozione dal 14 dicembre al 24 o al 31 dicembre. I supermercati presi in considerazione – per ora – restano Auchan, Bennet, Carrefour, Conad, Coop, Esselunga, Il Gigante, Ipercoop e Iper la Grande I.

Invitiamo i lettori a fare grande attenzione ai prezzi pubblicati sui volantini, specie in quelli natalizi. Il prezzo di alcuni vini, infatti, non risulta sottoposto a sconti o promozioni. Si tratta dunque di etichette messe in evidenza, sul volantino, al solo scopo di spingerne le vendite, in abbinamento a specialità dei reparti Salumeria, Gastronomia o Pasticceria. Un esempio? Eccolo qui sotto.


Incredibile, in tal senso, la scelta del “marketing natalizio” dell’insegna Bennet, che si presenta ai clienti con un volantino senza prezzi “barrati”. Su “Tavola in festa – per un Natale perfetto”, si trova un 95% di vini al prezzo consueto di vendita. Solo per un 5% il prezzo indicato è concorrenziale: se siete abituati a fare la spesa da Bennet, più in basso troverete le etichette più convenienti da acquistare per Natale o Capodanno.

Il voto assegnato ad ogni etichetta è espresso – come di consueto per vinialsuper – in “cestelli della spesa“. Da un minimo di 1 a un massimo di 5: una valutazione che tiene conto soprattutto dell’ottica qualità prezzo. Un motivo in più per seguirci sui nostri canali social: Facebook e Twitter.

 fino al 24 dicembre

Chianti Classico Docg, Cecchi: 4,79 euro (4 / 5)
Rosso di Montalcino Doc, Frescobaldi: 6,99 euro (4,5 / 5)
Bianco Umbria Igt Desiata / Rosso Umbria Igt Vocante, Terre de la Custodia: 3,59 euro (3,5 / 5)
Vini Friuli Doc Bianchi, Tenimenti Civa: 5,49 (4,5 / 5)


Spumante Muller Thurgau Dolomiti Igt, Cavit: 2,99 euro (3 / 5)
Trento Doc Spumante Metodo Classico, Rotari: 6,49 (4,5 / 5)


dal 16/12 al 31/12

Chianti Riserva Docg, Piccini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Spumante dolce / secco, Rocca dei Forti: 1,99 euro (1,5 / 5)
Cuvee 910 millesimato Extra Dry, Cantine Pirovano: 2,49 euro (2,5 / 5)
Spumante Gransec / Gran Cinzano, Cinzano: 2,69 euro (2,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, La Gioiosa: 4,89 euro (3,5 / 5)
Champagne Cordon Rouge, Mumm: 19,90 euro (4 / 5)
Prosecco Docg, Carpenè Malvolti: 5,99 euro (5 / 5)

Dal 20/12 al 31/12

Trebbianino Doc Colli Piacentini, Cantine Bonelli: 2,99 euro (4 / 5)
Gutturnio Colli Piacentini Doc, Vicobarone: 2,59 euro (3 / 5)
Bonarda / Barbera Oltrepò pavese Doc, Cantine Montagna: 2,90 euro (3,5 / 5)


Spumante Asti Docg, Martini: 2 pezzi 8,45 euro (4 / 5)
Spumante Metodo Classico Trento Doc Brut, Ferrari 2 pezzi 16,80 euro (4,5 / 5)
Dolcetto d’Alba Doc, Terre da Vino: 2 pezzi 8,85 (3,5 / 5)
Spumante dolce / secco, Rocca dei Forti: 2,39 euro (1 / 5)
Spumante Brachetto d’Acqui Docg, Bersano: 4,79 (3 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Aragosta, Santa Maria La Palma: 3,85 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Alto Adige Doc, St. Magdalena Gries: 6,29 euro (3,5 / 5)
Gewurztraminer Trentino Doc Mastri Vernacoli, Cavit: 5,40 euro (3 / 5)
Rosso Toscana Igt Manero, Tenute del Cerro: 3,89 euro (4 / 5)
Barbaresco Docg, Terre da Vino: 8,70 euro (3,5 / 5)
Passito di Pantelleria Doc, Pellegrino: 5,50 euro (5 / 5)


fino al 25/12

Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg, Astoria: 3,98 euro (4 / 5)
Spumante Docg Cartizze Oro, Valdo: 8,30 (4,5 / 5)
Spumante Pinot de Pinot, Gancia: 3,40 (3 / 5)
Malvasia Doc secco / dolce Il Grappolo, Cantina Valtidone: 2,70 (3,5 / 5)
Bianco Falerio Doc, De Angelis: 2,90 (3,5 / 5)
Fiano di Avellino Docg, Mastroberardino: 7,50 (5 / 5)
Muller Thurgau Doc Mastri Vernacoli, Cavit: 3,29 euro (3,5 / 5)
Seligo Bianco Doc Sicilia, Settesoli: 4,30 euro (4,5 / 5)
Gutturnio Superiore Doc Riserva, Cantina Valtidone: 3,95 euro (4 / 5)
Lambrusco rosso / rosato La Brusca, Lini: 3,19 (4,5 / 5)
Ripasso Valpolicella Doc Superiore Valdimezzo, Sartori: 7,50 (4 / 5)
Cannonau Doc, Cantina Dolianova: 3,40 euro (3,5 / 5)
Cabernet Sauvignon Igt, Le Cascine: 2,49 euro (1,5 / 5)
Passito di Pantelleria Doc, Pellegrino: 5,50 euro (5 / 5)


Franciacorta Docg, Berlucchi: 7,98 euro (4 / 5)
Spumante Metodo Classico Millesimato, Cesarini Sforza: 7,13 euro (5 / 5)
Gewurztraminer, Cantina di Bolzano: 7,63 euro (4 / 5)
Vermentino di Gallura Docg, Cantina del Giogantinu: 3,55 euro (4 / 5)
Pecorino, Citra: 2,75 (3,5 / 5)
Champagne Cordon Rouge, Mumm: 19,90 euro (4 / 5)
Cabernet Franc / Friulano, Zorzettig: 4,47 euro (4,5 / 5)
Rubrato / Aglianico / Falanghina, Feudi di San Gregorio: 6,99 euro (4,5 / 5)
Valpolicella Ripasso, Cantina di Negrar: 5,38 euro (4,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo, Umani Ronchi: 4,89 euro (4 / 5)
Morellino di Scansano Docg, Cecchi: 3,99 euro (4,5 / 5)
Chianti Classico Docg, Giulio de’ Medici: 4,78 euro (3,5 / 5)
Barbaresco Docg, Nervo: 6,79 euro (5 / 5)
Primitivo di Manduria San Gaetano, Due Palme: 3,12 (5 / 5)
Asti Spumante Docg, Casa Sant’Orsola: 2,99 euro (3,5 / 5)
Brachetto d’Acqui Docg, Duchessa Lia: 4,14 euro (3,5 / 5)
Benuara, Cusumano: 5,90 (4 / 5)
Moscato di Pantelleria Doc, Cantine San Pellegrino: 4,49 euro (4,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg, Cantina di Valdobbiadene: 4,73 (3,5 / 5)


Chianti Superiore Docg Borgo Ser Ristoro, La Pieve: 3,69 euro (3,5 / 5)
Dolcetto d’Alba Doc, Azienda Agricola Eredi Angelo Icardi: 3,99 euro (4,5 / 5)
Rosso Calabria Igt, Nicotera Severisio: 4,79 euro (4,5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg Campone, Frescobaldi: 14,99 euro (4 / 5)
Morellino di Scansano Docg La Torre, Frescobaldi: 4,79 euro (4,5 / 5)
Barbera / Dolcetto d’Alba Doc, Cantina Produttori Portacomaro: 4,19 euro (4 / 5)
Negroamaro / Primitivo Salento Igp Villa Elena, Due Palme: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Colli Senesi Docg, Castel di Pugna: 5,29 euro (4 / 5)
Salento Igp Pilu Niuru, Taurosso: 4,54 euro (4 / 5)
Barbaresco Docg, Cantina Produttori Portacomaro: 9,99 euro (4 / 5)
Lambrusco / Lambrusco Nero Vecchia Modena, Chiarli: 3,24 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc, Giacosa: 5,89 euro (4 / 5)
Bonarda Oltrepò pavese Doc, Giorgi: 4,49 euro (4,5 / 5)
Lambrusco Scuro Igt Notturno, Righi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Syrah-Cabernet Sauvignon / Viognier-Catarratto Igt, Feudo del Sole: 4,79 euro (4 / 5)
Montepulciano / Cerasuolo / Trebbiano d’Abruzzo Doc Collezione, Casalbordino: 2,49 euro (3,5 / 5)
Rosso di Torgiano Doc Anteo / Bianco di Torgiano Doc Kirnao, Antignano: 2,99 euro (3,5 / 5)
Barbera / Riesling Oltrepò pavese Doc, Commendator Pastori: 3,39 (3,5 / 5)
Teroldego Rotaliano / Muller Thirgau / Marzemino Mastri Vernacoli, Cavit: 3,98 (3,5 / 5)
Cirò rosso / rosato / bianco Doc, Caparra e Siciliani: 2,99 euro (4 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico, Tenuta Marcasanta: 2,99 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Igp delle Venezie / Barbera d’Asti Docg, Coste Regale: 2,39 (2,5 / 5)
Roero Arneis Docg, Produttori di Portacomaro: 4,99 euro (4,5 / 5)
Gewurztraminer / Pinot Nero Trentino Doc, La Vis: 4,99 euro (3,5 / 5)
Soave Classico / Bianco Custoza, Sartori: 2,99 euro (4 / 5)
Corvo Bianco / Rosso, Duca di Salaparuta: 3,79 euro (4 / 5)
Soave Classico Doc Corte Memini, Azienda Agricola Le Mandolare: 4,19 euro (5 / 5)
Vin Santo del Chianti Doc, Tenuta La Pieve: 7,19 euro (3,5 / 5)
Recioto di Soave Docg, Azienda Agricola Le Mandolare: 9,59 euro (4,5 / 5)
Spumante Brut / Dolce, Gancia: 2,39 euro (3 / 5)
Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg, Coste Petrai: 7,99 euro (4 / 5)
Prosecco Vadobbiadene Superiore Cartizze Docg, Coste Petrai: 10,49 euro (4 / 5)
Spumante / Fragolino, Rocca dei Forti: 1,99 euro (1,5 / 5)
Spumante Pinot / Chardonnay, Cinzano: 3,59 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, Santa Margherita: 6,29 euro (5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, Porta Leone: 5,49 euro (4 / 5)
Spumante Moscato, Tosti: 2,69 euro (3 / 5)
Spumante Brut Ribolla Gialla, Porta Leone: 4,79 euro (4 / 5)
Spumante Brut Franciacorta Docg, Terra Riva di Franciacorta: 7,69 euro (4 / 5)
Prosecco Doc Millesimato Extra Dry, Aneri: 5,69 euro (4 / 5)


Nebbiolo d’Alba Doc, Duchessa Lia: 5,79 euro (3,5 / 5)
Spumante Metodo Classico Trento Doc, Cesarini Sforza: 7,99 euro (5 / 5)
Spumante Riesling Oltrepò pavese Doc, Martini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg, Leonardo: 4,69 euro (3,5 / 5)
Moscato di Pantelleria Doc, Pellegrino: 4,55 euro (4,5 / 5)
Spumante Brut / Dolce, Gancia: 2,39 euro (3 / 5)
Sagrantino di Montefalco Docg, Duca Odoardo: 10,99 euro (4,5 / 5)
Spumante Moscato, Tosti: 2,85 euro (3 / 5)
Spumante Pinot / Chardonnay, Cinzano: 4,75 euro (2,5 / 5)
Spumante Blanc de Blancs, Duchessa Lia: 2,59 euro (3 / 5)
Gewurztraminer / Lagrein / Pinot Bianco Alto Adige Doc, St. Magdalena Gries: 6,99 euro (4 / 5)
Lambrusco Otello Etichetta Nera, Ceci: 4,35 (4 / 5)
Montepulciano / Trebbiano / Cerasuolo d’Abruzzo Doc, Rocca Ventosa: 2,15 euro (3 / 5)
Falanghina / Fiano /Greco Igt, Ante Hirpis: 2,79 euro (3 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc, Sella e Mosca: 3,85 euro (4 / 5)


Valdobbiadene Prosecco Docg, Grandi Vigne: 4,95 euro (4,5 / 5)
Spumante Brut / Dolce, Rocca dei Forti: 1,99 euro (1,5 / 5)
Asti Docg / Riesling Oltrepò pavese Doc, Martini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Muller Thurgau-Durello Brut / Maximilian I, Cantina di Soave: 2,99 euro (2,5 / 5)
Trento Doc Brut, Rotari: 6,49 euro (4,5 / 5)
Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore, Ca’ Val: 4,59 (3 / 5)
Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore / Vino Frizzante, Mionetto: 6,39 euro (3,5 / 5)
Asti Docg Secco, Duchessa Lia: 4,80 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Igt Dolomiti Spumante Brut, Cavit (magnum): 8,99 euro (3,5 / 5)
Vini Doc Sardegna Doc Aragosta, Santa Maria La Palma: 2,99 euro (3,5 / 5)
Vini Doc Trentino Mastri Vernacoli, Cavit: 3,39 (3,5 / 5)
Chianti Docg, Banfi: 4,49 euro (4 / 5)
Ripasso Valpolicella Doc Superiore Valdimezzo, Sartori: 5,99 euro (4,5 / 5)
Amarone della Valpolicella Docg, Sartori: 14,90 euro (4,5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg Campone, Frescobaldi: 15,90 euro (4 / 5)
Champagne Cordon Rouge, Mumm: 19,90 euro (4 / 5)

Categorie
Vini al supermercato

Trentino Doc Marzemino Storie di Vite 2015, La Vis

(3,5 / 5) Il Trentino Doc Marzemino Storie di Vite prodotto da La Vis è l’ennesima conferma di come le cooperative del Trentino siano in grado di garantire sempre un ottimo livello di qualità e prezzo al supermercato (e non solo) e di come si possa bere bene, spendendo il giusto.

Sotto la nostra lente di ingrandimento il rosso simbolo di Isera, in Vallagarina, vendemmia 2015. Una zona in cui, grazie alla presenza di rocce basaltiche nel sottosuolo raggiunge punte di vera eccellenza. “Eccellenza” decantata anche nell’opera “Don Giovanni” di Mozart che gli ha conferito l’appellativo di “vino di sinfonia”.

LA DEGUSTAZIONE
Il Trentino Doc Marzemino di La Vis fa parte della linea “Storie di Vite”, già recensita con il Nosiola. Di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei ha un bouquet semplice e fruttato nel quale si distinguono un profumo intenso di ciliegia, mirtilli e fragoline di bosco, su un delicato sottofondo di violetta. Approfondendo l’analisi, tra i frutti e i fiori giunge anche una leggera nota pepata (pepe bianco).

Molto fruttato anche al palato, ha un sapore acidulo al limite del vivace. Il sorso lascia la bocca pulita, fresca ed asciutta. Sufficientemente equilibrato per questo leggero sbilanciamento sulla freschezza  è comunque un prodotto di ottima bevibilità.

Il Trentino Doc Marzemino Storie di Vite in cucina si abbina  a secondi di carne come manzo o maiale arrosto, pollo allo spiedo e con formaggi stagionati. Con la polenta di mais o con il baccalà è il classico abbinamento regionale.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Marzemino in purezza provenienti da vigneti siti tra i comuni di Isera e Rovereto esposti a sud-est, sud-ovest ad un’altezza di circa 200-250 mt s.l.m. La forma di allevamento adottata è quella del guyot e della pergola semplice trentina con una densità di impianto di 5000 ceppi/ha. La vendemmia è effettuata manualmente nella prima decade di ottobre.

Segue fermentazione a temperatura controllata in serbatoi d’acciaio inox, fermentazione malolattica in serbatoi di cemento armato vetrificato, affinamento sulle lisi per 5/6 mesi circa in parte in serbatoi di cemento armato vetrificato e in parte in barrique di secondo passaggio prima dell’imbottigliamento.

La cantina La Vis è stata fondata e nel 1948 e si trova nell’omonimo borgo, nel cuore delle Colline Avisiane. Oggi riunisce 800 soci impegnati a lavorare oltre 800 ettari dislocati dalle colline di Lavis, Sorni e Meano, ai caratteristici terrazzamenti della Valle di Cembra per arrivare sino ad Isera in Vallagarina e ad alcuni appezzamenti in territorio altoatesino.

La scelta dei vitigni e degli appezzamenti in cui coltivarli è il risultato del “progetto zonazione” avviato a metà degli anni ottanta che costituisce il caposaldo della qualità dei vini La Vis. Questo progetto zonazione chiamato il “il vitigno giusto al posto giusto” ha reso possibile individuare il vitigno più adatto per ogni terreno, attraverso lo studio approfondito delle caratteristiche e della morfologia del suolo.

Prezzo: 5,85 euro
Acquistato presso : A&O / Despar / Eurospar / Il Gigante

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Vini al supermercato

Greco di Tufo Docg 2016, Cantine Di Marzo

(4,5 / 5) “Sei veramente gelida, Bice, se ieri sera nemmeno il vino Greco è riuscito a scaldarti”. Questa frase, rinvenuta negli scavi di Pompei, testimonia quanto antico sia questo vino campano e quanto già allora lo si ritenesse capace di scaldare (quasi sempre…) l’atmosfera.

LA DEGUSTAZIONE
Cristallino, giallo paglierino tenue, al naso questo Greco di Tufo è subito caldo, del sud, con frutta tropicale e fiori gialli, ma anche sapido di iodio e con salsedine e pietra focaia sullo sfondo. L’ingresso in bocca conferma il calore e la sensazione di dolcezza già percepita al naso, sebbene sia un vino chiaramente secco.

La tipica sapidità del vitigno è ben percepibile e, assieme ad una sensazione agrumata, compensa abbastanza bene le note più morbide. Probabilmente, il Greco di Tufo di Cantine Di Marzo ha bisogno di un po’ di tempo in bottiglia per essere apprezzato appieno.

Il finale è lungo e leggermente amarognolo, tra la mandorla e la scorza di agrumi. Un vino di cui farne la scorta in promozione. E da lasciare in cantina per la prossima primavera, quando probabilmente darà il meglio di sé.

Il Greco di Tufo Docg di Cantine Di Marzo, ottimo come aperitivo, si abbina bene con gli spaghetti aglio, olio e peperoncino, con piatti a base di pesce grasso e con le fritture. Da provare con il Salmorejo, la tipica zuppa fredda andalusa.

LA VINIFICAZIONE
La vendemmia per questo Greco di Tufo avviene a mano, verso la metà di ottobre. Dopo una lieve pressatura il mosto svolge la fermentazione alcolica e malolattica in acciaio. Prima dell’imbottigliamento viene decantato a freddo e infine filtrato.

Nel comune di Tufo in Irpinia, lungo la ferrovia che da Avellino porta a Rocchetta Sant’Antonio e che fu definita “la ferrovia del vino”, si trova questa cantina la cui storia inizia addirittura nel 1647, quando Scipione Di Marzo lasciò il suo paese natale, vicino Nola, per sfuggire alla peste, e portò con sé alcune viti di Greco del Vesuvio.

Si può quindi affermare che il capostipite della famiglia Di Marzo fu il creatore di quello che oggi è noto come Greco di Tufo. Nel 1648 Scipione prese possesso di una parte delle mura di cinta della città e vi installò le cantine, dove sono visibili ancora oggi.

Un vino storico, una cantina storica, una zona storica della viticultura italiana, il tutto racchiuso in una bottiglia, ad un prezzo più che conveniente, anche senza offerte. Se tutto ciò non basta a scaldarti, o Bice, ti ci vuole una tachipirina.

Prezzo: 6,89 euro
Acquistato presso: Esselunga

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