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Conad, bilancio 2018 da incorniciare. No a un brand sul vino

MILANO – Conad ha presentato questa mattina allo Spazio Edit di Milano il bilancio preconsuntivo 2018. I numeri dicono bene al Consorzio Nazionale Dettaglianti, che tuttavia non intende investire in una linea di vini “brandizzata”. In un anno difficile per l’economia e per i consumi degli italiani, il giro d’affari della catena si attesta a 13,4 miliardi di euro, con un incremento di 408 milioni rispetto al 2017.

Una crescita del 3% che conferma “la cavalcata inarrestabile iniziata nel 2002”, per dirla con le parole dell’amministratore delegato Francesco Pugliese. Accanto a lui, a snocciolare le cifre di un bilancio pressoché definitivo, il direttore generale di Conad, Francesco Avanzini.

IL DETTAGLIO
Si riduce ulteriormente il gap che separa Conad dal leader di mercato, con la quota salita al 12,9% (12,5% lo scorso anno) e si rafforza la leadership nei supermercati, al 22,4% (21,5% lo scorso anno). In crescita il patrimonio netto, passato dai 2,37 miliardi di euro del 2017 ai 2,53 miliardi di fine 2018.

Elementi che consentono a Conad di affrontare con la necessaria solidità economica il piano di investimenti del triennio 2018-2020, pari a 1,3 miliardi di euro, di cui 530 milioni per il 2019. La strategia prevede il potenziamento della rete di vendita con nuove aperture, acquisizioni e ristrutturazioni, a rendere più efficienti da un punto di vista energetico negozi e magazzini, a ottimizzare la logistica.

Tra le acquisizioni, quella che fa più “rumore” riguarda l’assorbimento di 6 punti vendita a insegna Iper, La grande i, mediante una partnership strategica con l’azienda fondata da Marco Brunelli. I sei ipermercati, di fatto, saranno riallestiti sotto duplice insegna Iper e Conad.

Nel mirino, in particolare, c’è la crescita e il consolidamento del mercato nel Nord Italia. Conad di fatto è leader di mercato in Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Sardegna e Umbria. Occupa la seconda posizione in Campania, Emilia-Romagna, Sicilia e la terza nelle Marche, Toscana e Valle d’Aosta.

“I risultati sono superiori alle attese – sottolinea l’ad Francesco Pugliese – soprattutto alla luce dell’andamento dei consumi, che registrano un preoccupante calo con il conseguente timore di una battuta d’arresto congiunturale. Cresciamo facendo investimenti destinati allo sviluppo e tutelando il poter d’acquisto degli italiani. Facciamo soprattutto impresa, creando nuova imprenditorialità e nuovi posti di lavoro”.

“LA MARCA COME LEVA, MA NON DEL VINO”
Molto rilevanti i numeri riferiti alla “marca”. Conad ci crede al punto di preferire quest’ultima alla leva promozionale. E i numeri danno ragione al Consorzio.

“Abbiamo investito molto sulla marca del distributore, portandola al 30%, e sui format distributivi necessari per soddisfare la richiesta di qualità e di convenienza che viene dai clienti”, sottolinea il direttore generale di Conad Francesco Avanzini.

La marca Conad cresce molto più del mercato. Anzi: traina il trend delle private, a livello nazionale. I risultati economici raggiunti nel 2018 sono condizionati in maniera determinante dalla marca. Al punto di valere più del 50% della crescita di tutta la marca commerciale in Italia, sempre più il punto di riferimento per un numero crescente di clienti.

Merito anche di politiche di comunicazione e fidelizzazione legate al claim “Bassi&Fissi“: 500 prodotti di 90 categorie di consumo a prezzi ribassati del 30%, che hanno generato un risparmio annuo medio per famiglia quantificabile in 1.645 euro.

La quota nel Largo Consumo Confezionato sale al 29,7% – contro il 20,2% del valore medio nei supermercati (Fonte: IRI) – e il fatturato supera i 3,5 miliardi di euro (300 milioni in più rispetto allo scorso anno), con una crescita a valore pari al 7%.

Le offerte promozionali sono calate nel corso dell’anno, anche se hanno mantenuto un’efficacia sensibilmente più alta rispetto ai competitor. Se ne sono avvantaggiati i clienti Conad che hanno risparmiato nel 2018 oltre 717 milioni di euro nel solo Largo Consumo Confezionato (fonte: IRI), a cui si aggiunge la convenienza dei distributori, delle parafarmacie e dell’ottico per ulteriori 40 milioni di euro.

All’appello, tra le maggiori category, sembra mancare soltanto il vino. Conad conferma infatti di non voler percorrere la strada intrapresa da Coop (linea vini Fior Fiore) e Iper, la grande i (linea “Grandi Vigne”, tra l’altro nell’occhio del ciclone per via della pesante riorganizzazione interna in corso in Finiper).

“A livello di marca – spiega il direttore Conad Francesco Avanzini – siamo già intervenuti nel settore, che per la sua identità seguiamo e seguiremo con la dovuta attenzione. Siamo sempre andati alla ricerca di rapporti con il mondo della produzione diretta e sviluppato etichette proprietarie, pur senza una politica di brand”.

“Secondo le nostre ricerche – precisa l’ad Francesco Pugliese – l’incidenza del brand dell’insegna sarebbe inferiore a quella brand della singola cantina. Nel vino, l’endorsement della catena è ancora troppo debole. Anche per questo, a parte rare eccezioni come il Lambrusco, non apponiamo il nostro marchio sulle bottiglie, pur potendo contare su una rete di aziende vitivinicole che producono per noi le maggiori Denominazioni, circa 80 su base vitigno”.

Clamorosi, in questo senso, i numeri del Prosecco prodotto per Conad dalla Marca Trevigiana. Sono 275 mila le bottiglie vendute annualmente. “Di quella stessa etichetta – evidenzia Pugliese – Coop Swiss acquista attraverso di noi 350 mila bottiglie. Ciò significa che la Marca Trevigiana produce oltre 600 mila bottiglie attraverso Conad”.

CONAD IN ITALIA
I punti di vendita sono 3.225, settantasei in più rispetto a quelli del 2017: 26 Conad Ipermercato, 229 Conad Superstore, 1.096 Conad, 972 Conad City, 465 Margherita Conad, 20 Sapori&Dintorni, 240 discount a insegna Todis e 177 tra altre insegne, cash&carry e tradizionali.

I 394 milioni di euro di investimenti dell’anno in corso sono stati finalizzati per il 74% a nuove aperture e per il restante a ristrutturazioni. La produttività al metro quadrato è cresciuta a 6.510 euro dai 6.140 dello scorso anno, superiore ai 5.620 euro della media di mercato, con una superficie media di 648 mq (Fonte: GNLC, I semestre 2018).

Altri concept di vendita rendono disponibili servizi in linea con le nuove esigenze di consumo degli italiani, sempre più orientati al risparmio e ai tagli. Ai 39 distributori di carburanti Conad hanno fatto rifornimento 15,5 milioni di automobilisti.

Un valore di 430 milioni di euro, con una convenienza di 25 milioni di euro pari in media a 8,5 centesimi al litro rispetto alle medie mensili dei prezzi pubblicati dal ministero dello Sviluppo. Sonop 155 gli addetti occupati negli impianti.

Le 135 parafarmacie Conad registrano un fatturato di 82 milioni di euro: 5,7 milioni di clienti, grazie agli sconti sempre attivi dal 15 al 40%, hanno risparmiato 13 milioni di euro sull’acquisto di prodotti per la salute e il benessere della famiglia e degli animali da compagnia. Nelle parafarmacie sono occupati 420 farmacisti iscritti all’Albo.

Nei 15 concept Ottico Conad in attività lavorano 50 ottici specializzati. Il fatturato ha superato i 7 milioni di euro e 200 mila clienti hanno usufruito di sconti dal 20 al 50%, con un risparmio annuale di 2 milioni di euro.

A questi servizi si aggiungono i 26 PetStore Conad che non solo offrono un ampio assortimento di prodotti a prezzi convenienti – il fatturato è stato di 15 milioni di euro con oltre 7 mila prodotti in assortimento –, ma si fanno anche promotori di raccolte di alimenti per cani e gatti in difficoltà che nel 2018 hanno raggiunto le 25 tonnellate di cibo donate a canili e gattili per un valore di 125 mila euro.

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Natale al supermercato: i vini in promozione da non perdere


Esselunga, Iperal e Iper, La grande i sono le regine del vino in promozione al supermercato a Natale 2018. Chi cerca affari per brindare al meglio le festività può andare sul sicuro nelle tre insegne. Gli altri stanno a guardare, piazzando comunque a volantino qualche buon vino qualità prezzo.

Se le performance di Esselunga e Iper, La grande i erano attendibili, la vera sorpresa arriva dalla catena valtellinese, che sembra ormai decisa a non perdere un colpo. Focus sul territorio, con le consuete etichette della rinomata valle rossista lombarda (terra del Nebbiolo, localmente noto come Chiavennasca), ma anche grande attenzione alle maggiori aree vocate italiane: chapeau.

Una scommessa vinta dalla cooperativa piacentina Valtidone, che da qualche tempo sta investendo energie in Valtellina. Ben ripagate. E il volantino di Natale di Iperal ripaga gli sforzi, con tre etichette Made in Piacenza davvero convenienti e da non perdere: perfette per accompagnare un pranzo dall’antipasto al dolce.

In attesa del cambio promo nei supermercati Il Gigante, previsto per il 16 dicembre, si comporta bene il competitor locale Tigros, anche se l’offerta risulta un po’ troppo superficiale. Auchan si concentra sugli spumanti (italiani e francesi) ma senza scintille particolari.

Qualche bella offerta anche da Conad, sempre tuttavia in sordina nel comparto “Wine”. Ecco dunque tutti i vini da non perdere, oltre alla consueta segnalazione di quelli da lasciare a scaffale per mancanza di tipicità o attenzione riservata esclusivamente al prezzo striminzito.


Auchan, dal 14 al 24 dicembre
Friuliano / Ribolla / Refosco / Sauvignon, Tenimenti Civa: 5,49 euro (4,5 / 5)
Bonarda Colli Piacentini Doc, Bonelli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Classico Docg, Cecchi: 4,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg, Carpenè Malvolti: 6,99 (5 / 5)
Spumante Brut Trento Doc, Ferrari: 9,99 euro (4,5 / 5)
Spumante Franciacorta Brut Docg, Ferghettina: 14,90 euro (4,5 / 5)
Moscato di Pantelleria Doc “Kabir”, Donnafugata: 9,99 euro (5 / 5)



Bennet, dal 9 al 24 dicembre
Chianti Riserva Collezione Oro, Piccini: 3,99 euro (4 / 5)



Carrefour, dall’11 al 26 dicembre
Chianti Riserva Collezione Oro, Piccini: 3,99 euro (4 / 5)
Cerasuolo di Vittoria Docg “Barone di Bernaj”, Madaudo: 3,69 euro (3,5 / 5)
Falanghina Doc, Feudi di San Gregorio: 7,29 euro (4,5 / 5)
Negroamaro / Primitivo / Fiano del Salento Igp “Notte Rossa”, Cantine San Marzano: 3,99 euro (4,5 / 5)
Champagne Cordon Rouge, GH Mumm: 18,25 euro (4 / 5)
Prosecco Docg Superiore, Carpenè Malvolti: 5,99 euro (5 / 5)
Champagne, Veuve Clicquot: 22,90 euro (4 / 5)
Spumante Trento Doc Brut, Rotari: 7,99 euro (5 / 5)



Conad, dal 12 al 24 dicembre
Pinot Grigio Valdadige Doc, Santa Margherita: 5,60 euro (4 / 5)
Greco di Tufo / Fiano di Avellino, Mastroberardino: 7,40 euro (5 / 5)
Vino bianco Etna Doc, Nicosia: 5,90 euro (5 / 5)
Seligo bianco / rosso, Settesoli: 4,30 euro (4 / 5)
Brachetto d’Acqui, Fret: 4,99 euro (3,5 / 5)
Amarone Valpolicella Docg, Sartori: 18,90 euro (3,5 / 5)



Coop, dal 10 al 19 dicembre
Muller Thurgau Alto Adige Doc, Cantina Produttori di Bolzano: 5,99 euro (3,5 / 5)
Moscato d’Asti Docg Poggio Mandrina, Barbanera: 4,69 euro (3,5 / 5)



Esselunga, dal 10 al 31 dicembre
Prosecco Valdobbiadene Docg, Produttori di Valdobbiadene: 4,92 euro (3,5 / 5)
Spumante Trento Doc Brut, Ferrari: 8,99 euro (4,5 / 5)
Spumante Trento Doc Brut, Cesarini Sforza: 7,68 euro (5 / 5)
Sauvignon, Cantina Colterenzio: 6,39 euro (4 / 5)
Barbaresco Docg, Nervo: 7,45 euro (5 / 5)
Falanghina, Feudi di San Gregorio: 6,89 euro (5 / 5)
Vermentino di Gallura Docg, Cantina del Giogantinu: 3,67 euro (5 / 5)
Colomba Platino, Duca di Salaparuta: 5,90 euro (5 / 5)
Ruché, Morando: 5,90 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg “La Mora”, Cecchi: 4,39 euro (4,5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg, Banfi: 21,50 euro (4,5 / 5)
Primitivo di Manduria Doc “San Gaetano”, Due Palme: 3,12 euro (4 / 5)
Montefalco, Arnaldo Caprai: 8,90 euro (4 / 5)
Moscato Oltrepò pavese Doc, La Versa: 2,49 euro (5 / 5)
Passito di Pantelleria, Cantine Pellegrino: 5,99 euro (4 / 5)



Famila, dal 10 al 31 dicembre
Vini Sartori Verona: 6,99 euro (4 / 5)
Champagne Cordon Rouge, GH Mumm: 18,25 euro (4 / 5)
Teroldego Rotaliano, Mezzacorona: 4,35 euro (3,5 / 5)
Trento Doc Rotari Brut, Mezzacorona: 6,49 euro (5 / 5)
Prosecco Extra Dry Docg, Belussi: 6,90 euro (4 / 5)



Iperal, dal 
13 al 26 dicembre
Metodo Classico Brut “Perlage”, Cantina Valtidone: 6,90 euro (5 / 5)
Franciacorta Docg, Castel Faglia: 9,90 euro (4 / 5)
Gutturnio Doc Riserva “Bollo Rosso”, Cantina Valtidone: 5,89 euro (5 / 5)
Vini Feudi San Gregorio: 8,49 euro (5 / 5)
Spumante Scalabrone Rosé, Antinori: 9,49 euro (4 / 5)
Bolgheri Doc “Il Bruciato”, Antinori: 16,50 euro (4 / 5)
Vini Santa Margherita: 5,90 euro (4 / 5)
Inferno Docg, Bettini: 7,19 euro (4 / 5)
Malvasia “Luna di Candia”, Cantina Valtidone: 8,75 euro (5 / 5)

DA EVITARE:
Vini frizzanti La Cacciatora
Montepulciano d’Abruzzo Doc “Il Feudo”, Losito e Guarini



Iper, La grande i, dal 13 al 31 dicembre
Prosecco Doc Treviso bio “Le Gerette”, Grandi Vigne: 6,79 euro (5 / 5)
Prosecco Superiore Valdobbiadene “Grandi Vigne”: 4,95 euro (4 / 5)
Bolgheri Doc, Piccini: 5,99 euro (4 / 5)
Amarone Docg, Sartori: 14,90 euro (4 / 5)
Brunello di Montalcino Docg “Il Campone”, Frescobaldi: 14,90 euro (4 / 5)
Barolo Docg, Ascheri: 15,90 euro (3,5 / 5)
Primitivo di Manduria Dop “Linea Sud”, Cantine San Marzano: 5,99 euro (4,5 / 5)
Chianti Riserva “Collezione Oro”, Piccini: 3,99 euro (4,5 / 5)
Valpolicella Classico Superiore Rafaèl, Tommasi: 7,99 euro (4 / 5)
Falanghina del Sannio Doc, Mastroberardino: 5,99 euro (4,5 / 5)
Valpolicella Ripasso / Lugana Doc, Bertani: 6,90 euro (4 / 5)
Anthilia / Sedara Siclia Doc, Donnafugata: 6,49 euro (5 / 5)
Alastro / Plumbago Sicilia Doc, Planeta: 8,90 euro (5 / 5)
Franciacorta Brut Saten “Grandi Vigne”: 13,49 euro (4 / 5)



Pam Panorama, dal 10 al 16 dicembre
Vini Friuli Colli Orientali, Tenimenti Civa: 5,99 euro (4,5 / 5)



Tigros, dall’11 al 26 dicembre
Cirò Doc, Caparra&Siciliani: 3,19 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc Vecchia Modena Nero, Chiarli: 3,29 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Igp Marcello Grand Cru, Ariola: 4,99 euro (4 / 5)
Chianti Docg “Collezione Oro”, Piccini: 3,99 euro (4,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg, Cantina Produttori del Morellino: 4,99 euro (3,5 / 5)
Rosso di Montefalco Doc, Terre de la Custodia: 6,29 euro (3,5 / 5)
Vini Doc Santa Margherita: 5,99 euro (4 / 5)
Rosso Basilicata Igt “Baliaggio”, Cantina di Venosa: 2,79 euro (5 / 5)
Chianti Riserva “Nipozzano”, Frescobaldi: 10,90 euro (4,5 / 5)
Primitivo di Manduria Dop, Cantine San Marzano: 5,49 euro (4,5 / 5)

DA EVITARE:
Vini linea “Le Cascine”, Losito e Guarini
Vini Oltrepò pavese linea “Le Rovole”, Na.Ve Natale Verga Vini

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Aspettando Natale. I migliori vini in promo al supermercato

Nella settimana del Sassicaia razziato dai supermercati dopo la valutazione di Wine Spectator (ebbene sì, sugli scaffali non c’è più soltanto il vino in brik, se ne sono accorti pure i marziani!) eccoci a raccontare il bello, il buono e il cattivo degli “eno volantini” delle maggiori catene operanti in Italia.

Come anticipato nella precedente edizione della nostra rubrica, le segnalazioni riguarderanno solo le etichette meritevoli di essere acquistate, con valutazione espressa in “cestelli della spesa” (da 3.5, la “sufficienza”, fino a un massimo di 5). Confermata inoltre la segnalazione dei vini da evitare, per mancanza di tipicità o per un’attenzione riservata esclusivamente al prezzo.

La fotografia di questo inizio di dicembre 2018 è lusinghiera per molte catene. Complice il “Sottocosto“, non è raro trovare buone occasioni qualità prezzo tra i vini in offerta al supermercato fino alla metà del mese.

Ottima, ancora una volta, la selezione de Il Gigante, che affianca diverse ottime etichette in promozione al volantino dedicato all’enologia (valido fino al 12 ottobre). Bene anche Esselunga e Tigros, che si concentra sugli spumanti. Buona spesa!

Auchan, fino al 13 dicembre
Gewurztraminer / Pinot Grigio Trentino Doc, Mezzacorona: 4,49 euro (3,5 / 5)
Sauvignon Doc Collio / Ribolla Gialla Igt Venezie Santa Caterina, Fantinel: 4,75 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg, Banfi: 4,19 euro (4 / 5)
Bianco Sicilia Igt Colomba Platino, Duca di Salaparuta: 5,49 euro (4,5 / 5)

Fino al 24 dicembre
Trento Doc spumante riserva, Cesarini Sforza: 5,99 euro (5 / 5)
Champagne Monopole, Heidsieck & Co: 17,99 euro (4 / 5)


Bennet, fino all’8 dicembre
Chianti Docg, Cecchi: 2,95 euro (4 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc “Titulus”, Fazi Battaglia: 2,95 euro (5 / 5)



Carrefour, fino al 10 dicembre
Montepulciano d’Abruzzo Igt, Spinelli: 2,39 euro (4,5 / 5)
Müller Thurgau Trentino Doc Mastri Vernacoli, Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Bonarda Amabile Colli Piacentini Doc, Cantina Valtidone: 3,28 euro (3,5 / 5)
Sangue di Giuda Spumante Oltrepò Pavese Doc, Quaquarini: 5,90 (4 / 5)

DA EVITARE
Spumante Rocca dei Forti, Togni Spa
Sangiovese / Trebbiano Rubicone Igt La Cacciatora, Casa Vinicola Caldirola



Conad, fino al 10 dicembre
Gutturnio Doc frizzante, Cantina Valtidone: 2,24 euro (3,5 / 5)
Passito di Pantelleria Doc, Li Raci: 5,50 euro (3,5 / 5)



Coop: fino al 9 dicembre
Dogliani Docg, Clavesana: 4,49 euro (5 / 5)
Negroamaro / Primitivo Salendo Igp “Notterossa”, Cantine San Marzano: 3,49 euro (5 / 5)



Esselunga, fino all’8 dicembre
Franciacorta Docg, Berlucchi: 8,29 euro (4,5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg “Alessandro III”, Cecchi: 13,90 euro (4,5 / 5)

“La Cantina di Casa”, fino al 9 dicembre
Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene, Le Fade: 3,99 euro (4,5 / 5)
Soave, Guerrieri Rizzardi: 3,63 euro (4 / 5)
Gewurztraminer, Cantina Bolzano: 6,72 euro (4,5 / 5)
Pinot Grigio, Cantina Cormons: 3,57 euro (3,5 / 5)
Passerina, Citra: 4,13 euro (4 / 5)
Lambrusco, Cavicchioli: 1,95 euro (4,5 / 5)
Riesling, Steinbock: 4,79 euro (4 / 5)
Sauvignon Blanc / Syrah, Paul Mas: 3,00 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Docg “Lavignone”, Pio Maccario: 6,90 euro (4,5 / 5)
Sangiovese – Cabernet Santa Cristina, Antinori: 4,99 euro (4 / 5)
Valpolicella Ripasso, Cantina di Negrar: 4,77 euro (4,5 / 5)



Famila, fino all’8 dicembre
Vini Sartori Verona: (4 / 5)

“Il Buon Natale”, fino al 31 dicembre
Champagne Cordon Rouge, GH Mumm: 18,25 euro (4 / 5)
Teroldego Rotaliano, Mezzacorona: 4,35 euro (3,5 / 5)
Trento Doc Rotari Brut, Mezzacorona: 6,49 euro (5 / 5)
Prosecco Extra Dry Docg, Belussi: 6,90 euro (4 / 5)



Il Gigante, fino al 15 dicembre
Prosecco Superiore Millessimato Docg, Porta Leone: 4,89 euro (3,5 / 5)
Sangiovese di Toscana Arnolfo di Cambio, Fattoria il Palagio: 9,79 euro (5 / 5)
Barolo Docg, Azienda Agricola Angelo Icardi: 18,90 euro (5 / 5)
Rosso di Montalcino Doc “La Poderina”, Tenute del Cerro: 7,79 euro (4,5 / 5)
Gutturnio Doc “L’Intenso”, Piani Castellani: 4,99 euro (4,5 / 5)
Barbaresco Docg, Produttori di Portacomaro: 10,99 euro (5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg, Villa Poggio Salvi: 22,90 euro (5 / 5)
Morellino Docg “La Torre”, Frescobaldi: 4,79 euro (4 / 5)
Roero Arneis Docg, Produttori di Portacomaro: 5,39 euro (4 / 5)
Muller Sudtirol Alto Adige Doc, Erste + Neue: 6,99 euro (4 / 5)
Spumante Franciacorta Docg Saten, Quadra: 16,90 euro (4,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, Santa Margherita: 6,90 euro (5 / 5)

“La Cantina”, fino al 12 dicembre
Vedi qui tutte le valutazioni



Iperal, fino all’8 dicembre
Chianti Docg Riserva Oro, Piccini: 3,29 euro (5 / 5)
Vini Docg Valtellina, Bettini: 6,75 euro (4 / 5)
Vini Docg Valtellina, Nera: 7,99 euro (4 / 5)

DA EVITARE
Oltrepò pavese Doc Bonarda / Barbera “Il Feudo”, Losito e Guarini



Ipercoop, fino al 15 dicembre
Spumante Trento Doc Brut, Ferrari: 8,49 euro (5 / 5)



Iper, La Grande i, fino al 12 dicembre
Chianti Docg / Buon Governo Igt Toscana, Piccini: 2,99 euro (3,5 / 5)
Vini Sudtirol Alto Adige Doc “Gries”, Cantina Bolzano: 6,99 euro (4 / 5)
Linea Vini Mastri Vernacoli, Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)

DA EVITARE
Vini Oltrepò pavese “La Cacciatora”, Casa Vinicola Caldirola


Pam Panorama, fino al 9 dicembre
Vini Doc Sannio Falanghina / Greco, La Guardiense: 2,99 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc, Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Docg Extra dry, Carpenè Malvolti: 5,99 euro (5 / 5)



Tigros, fino al 10 dicembre
Primitivo Puglia Igp “Notte Rossa”, Cantine San Marzano: 5,49 euro (4,5 / 5)
Chianti Docg, Piccini: 2,90 euro (3,5 / 5)
Vini Doc “Mastri Vernacoli”, Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Docg Extra dry, Carpenè Malvolti: 6,90 euro (5 / 5)
Spumante Trento Doc Brut, Rotari: 7,90 euro (5 / 5)
Spumante Brut Metodo Classico Bianco / Rosé, Cantine Madaudo: 6,90 euro (5 / 5)

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Vini al supermercato

Vini in offerta a volantino fino al 16 maggio: cosa comprare al supermercato

La consueta panoramica dei vini in promozione al supermercato regala un quadro quasi desolante, fino alla metà di maggio. I volantini delle maggiori insegne della Grande distribuzione deludono le aspettative.

Si salva, in pratica, solo Esselunga. La cantina della Spa di Pioltello (MI) offre etichette interessanti nel rapporto qualità – prezzo promo. Complice la spinta di un volantino ben giocato sulle “Grandi Marche al 50%”.

Tengono botta Ipercoop e Carrefour, senza però eccellere nel richiamo enologico. Ma a deludere più di tutti è l’altra insegna milanese, ll Gigante.

Scarsissima la proposta di vini sul volantino che celebra i 46 anni dalla fondazione. Tra questi, nonostante il “Sottocosto”, finisce peraltro uno dei peggiori Bonarda dell’Oltrepò pavese in commercio nei supermercati italiani.

In Auchan pare invece d’entrare in una bolla: quella del Prosecco, servito in tutte le salse, dal Brut all’Extra Dry. Alza invece di nuovo la cresta Iperal, dopo una fine di aprile deludente.

Interessante e intelligente, in particolare, lo “Speciale Cerimonie” dell’insegna valtellinese. Un’offerta giocata su spumanti di qualità superiore alla media dei volantini (Metodo Classico e non solo Charmat). Vediamo il dettaglio.

 Fino al 13 maggio

Spumante Blanc de Blancs, Cortepiana: 2,99 euro  (3,5 / 5)
Prosecco Doc Brut Luxury, Sant’Orsola: 4,99 euro  (3 / 5)
Spumante Extra Dry Proxè, Santero: 3,29 euro (2,5 / 5)
Spumante Brut Anno Domini 1880, Morando: 2,99 euro (3 / 5)
Prosecco Doc Extra Dry, Cinzano: 3,99 euro (3 / 5)
Prosecco Doc, Botter: 3,79 euro (3,5 / 5)
Chardonnay / Verduzzo / Pinot rosa frizzante, Maschio: 2,49 euro (3 / 5)
Spumante Blanc de Blancs Brut Vecchia Modena, Chiarli: 2,99 euro (3 / 5)
Spumante Extra Dry Cuvee N1, Rocca dei Forti: 3,59 euro (2 / 5)
Prosecco Doc Millesimato, Villa Folini: 4,19 euro (3,5 / 5)
Gewurztraminer Alto Adige Doc, Cantina produttori di Bolzano: 6,99 euro (3,5 / 5)
Montepulciano / Trebbiano / Cerasuolo Farfalle, Cantina Tollo: 2,29 euro (4 / 5)


Fino al 16 maggio

Prosecco Doc, Cescon: 3,48 euro (3 / 5)
Prosecco Millesimato Valdobbiadene Docg, La Gioiosa: 5,58 euro (3,5 / 5)
Galestro, Ruffino: 2,79 euro (3 / 5)
Pinot Grigio delle Venezie, Cadis: 2,98 (3 / 5)
Bardolino Chiaretto, Casa Vinicola Sartori: 2,74 (4 / 5)
Muller Thurgau frizzante Vigneti delle Dolomiti, Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)


Fino al 12 maggio

Muller Thurgau Trentino Doc Mastri Vernacoli, Cavit: 2,79 euro (4 / 5)
Barbera Oltrepò pavese frizzante Terre dei Passeri, Cantine Pirovano: 2,19 euro (3 / 5)
Chianti Classico Docg Geggiano, Terre d’Italia: 4,99 euro (3,5 / 5)
San Colombano, Panizzari: 2,99 euro (3,5 / 5)
Trebbiano Val Trebbia Doc, Bonelli: 3,49 euro (3,5 / 5)
Buttafuoco Oltrepò pavese Doc, Quaquarini: 3,49 euro (4,5 / 5)
Pinot Nero Rosè Oltrepò pavese Doc, Cantine Montagna: 3,49 euro (4 / 5)
Valcalepio Rosso Doc, Cantina Sociale Bergamasca: 3,99 euro (3,5 / 5)


Fino al 14 Maggio

Nero d’Avola o Syrah Sicilia Settesoli: 3,30 euro (4 / 5)
Gutturnio Doc Valtidone: 2,68 euro (3,5 / 5)
Pecorino di Offida Barò: 4,60 euro  (3,5 / 5)
Pinot Grigio Trentino Costalta: 4,88 euro  (3,5 / 5)
Bardolino Doc Maggi: 2,19 euro (2 / 5)

Conad Margherita & Conad City
Greco di Tufo Docg Nziria dei Principi: 4,98 euro (3,5 / 5)
Prosecco Spumante Extra Dry Borgo dai Morars: 4,99 euro (3,5 / 5)
Turà delle Venezie Igt Lamberti: 1,99 euro (2 / 5)


Fino al 16 maggio

Trebbiano / Sangiovese / Rosato Igt, Botte Buona: 1,50 euro (2 / 5)
Bonarda Oltrepò pavese Doc frizzante Le Cascine, Guarini: 2 euro (1,5 / 5)
Lambrusco Sorbara Doc, Civ & Civ (Riunite): 2,50 euro (3 / 5)
Gutturnio Doc frizzante Vite e Vini, Cantina Valtidone: 2,50 euro (3,5 / 5)
Vermentino / Monica di Sardegna Doc Calarenas, Cantine di Dolianova: 3 euro (3,5 / 5)
Pignoletto Doc Assieme, Gruppo Cevico: 3 euro (3 / 5)
Dogliani Docg, Clavesana: 3 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Docg / Cortese Doc Piemonte Poggio Mandrina, Barbanera Vini: 3 euro (3,5 / 5)
Spumante Moscato / Pinot I Gioielli, Cantina di Canneto: 3 euro (3 / 5)
Chianti Docg, Cecchi: 4 euro (3,5 / 5)


Fino al 16 maggio

Spumante Pinot Chardonnay Sette Cascine: 2,84 euro (2,5 / 5)
Custoza Doc, Cesari: 2,29 euro (4 / 5)
Pignoletto, Cleto Chiarli: 2,99 euro (4 / 5)
Friulano / Cabernet Sauvignon, Zorzettig: 4,67 euro (4 / 5)
Montepulciano / Trebbiano d’Abruzzo, Citra: 1,95 euro (4 / 5)
Lambrusco Modena Robanera, Cavicchioli: 2,64 euro (4 / 5)
Barbera d’Asti Docg, Villa Rustica: 2,74 euro (3 / 5)
Chardonnay / Syrah, Nadarìa: 1,92 euro (4 / 5)
Sangiovese Cabernet, Santa Cristina: 4,99 euro (3,5 / 5)
Asti Spumante Docg, Casa Sant’Orsola: 2,99 euro (2,5 / 5)


Fino al 16 Maggio

Prosecco Superiore di Valdobbiadene Docg Grancuvée Coste Petrai: 4,79 euro (3,5 / 5)
Negroamaro o Primitivo del Salento Igp Villa Elena: 2,99 euro (3,5 / 5)
Ortrugo o Gutturnio Frizzante, Ca dei Signori: 2,49 euro (3 / 5)
Nero d’Avola Igt Gattopardo o Montepulciano d’Abruzzo Doc: 1,99 euro (3 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Bonarda Le Cascine, Guarini: 1,79 euro (1,5 / 5)


Fino al 9 maggio

Freschello bianco / rosso, Cielo e Terra Spa: 1,35 euro (2,5 / 5)
Piemonte Doc Cortese / Chardonnay Ardità, Toso Vini: 2,19 euro (3 / 5)
Garzellino Igt frizzante / secco / amabile, Civ & Civ (Riunite): 1,39 euro (1,5 / 5)
Spumante Muller Thurgau, Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola / Suyrah Igt, Baglio Inca: 2,89 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc Le Terre, Terre del Barolo: 4,49 euro (3 / 5)
Gutturnio / Ortrugo Doc frizzante, Vicobarone: 2,79 euro (4 / 5)
Montepulciano / Cerasuolo / Pecorino, Citra: 3,39 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Case Sparse, Fratelli Nistri: 3,35 euro (3 / 5)
Colli Orientali del Friuli Doc, Tenimenti Civa: 6,39 euro (3,5 / 5)
Pigato Riviera Ligure di Ponente Doc Donne della Torre, Torre Pernice: 5,89 euro (3,5 / 5)
Ormeasco di Pornassio Doc, Riviera di Ponente Doc: 5,75 euro (3,5 / 5)
Vermentino Colli di Luni Doc / Riviera di Levante Igt, Cantine Lunae Bosoni: 5,99 euro (4,5 / 5)
Rossese Superiore di Dolceacqua, Cooperativa Riviera dei Fiori: 8,69 euro (4 / 5)
Spumante Brut Vittoria Donne della Torre, Torre Pernice: 6,89 euro (4 / 5)


Fino al 16 Maggio

Sforzato Docg, Nera: 16,95 euro (4 / 5)
Spumante Brut Ferrari con astuccio: 10,99 euro (4 / 5)
Champagne Veuve Cliquot con astuccio: 28,95 euro  (4 / 5)
Spumante Asti Docg Martini: 4,90 euro (3,5 / 5)
Gutturnio Doc Bollo Rosso Riserva: 5,90 euro  (3,5 / 5)
Malvasia Dolce Luna di Candi: 8,95 euro (3,5 / 5)
Prosecco Spumante Superiore Canel: 5,25 euro (3,5 / 5)
Prosecco Spumante Superiore Docg Bellussi: 6,49 euro (3,5 / 5)
Spumante Metodo Classico Valtidone Perlage Brut: 6,99 euro (3,5 / 5)
Valgella, Sassella e Grumello Valtellina Nera: 6,99 euro (3,5 / 5)
Vini Pedres Vermentino di Sardegna, Cannonau Doc o Rosè Igt: 3,99 euro (3,5 / 5)
Vini Natum Agriverde Cerasuolo, Montepulciano, Passerina o Pecorino:  4,49 euro (3 / 5)
Valtidone Vini Frizzanti Bio: 4,99 euro (3 / 5)

Affari a partire da 2 euro
Lambrusco dell’Emilia Cavicchioli: (3 / 5)
Il Gaggio Vini Bianco e Rosso:  (2,5 / 5)
Colli Albani Fontana di Papa: (2,5 / 5)
Sangiovese La Cacciatora: (2,5 / 5)

Affari a partire da 3 euro
Valtidone Vini Frizzanti Viti&Vini Ortrugo, Bonarda, Gutturnio o Malvasia: (3,5 / 5)
Vini Natale Verga Sauvignon, Primitivo, Montepulciano d’Abruzzo, Chianti o Pinot Grigio:  (2,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Vie del Canto Bonarda, Barbera, Riesling o Pinot Nero:  (2,5 / 5)



Fino al 13 maggio

Prosecco frizzante / Extra Dry Doc, Pisani: 3,89 euro (3 / 5)
Chardonnay / Barbera Oltrepò pavese Doc Le Cascine, Guarini: 2,35 euro (1,5 / 5)
Vini Aragosta Igt / Doc, Cantina Santa Maria La Palma: 3,49 euro (2,5 / 5)
Vini La Cacciatora, Casa Vinicola Caldirola: 2,39 euro (2,5 / 5)
Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut Millesimato Docg Ca’ Val, Val d’Oca: 5,39 euro (3,5 / 5)


Fino al 16 Maggio

Rosso di Montefalco Doc, Duca Odoardo: 5,99 euro (4 / 5)
Toscana Igt Remole: 3,49 euro (4 / 5)
Lugana Doc Villa Borghetti: 6,79 euro (4 / 5)
Chianti Riserva Collezione Oro, Piccini: 3,99 euro (4 / 5)
Trento Doc Rotari: 6,99 euro (5 / 5)
Alto Adige Doc Villa Von Steiner, : 7,99 euro  (3,5 / 5)
Greco di Tufo o Fiano di Avellino Docg Aminea: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Sensi: 2,79 euro (3,5 / 5)
Falanghina del Beneventano o  Aglianico La Guardiense: 30% (3,5 / 5)
Trento Doc Vini Mezzacorona Teroldego Rotaliano o Muller Thurgau: 3,69 euro  (3,5 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Cantina di Dorgali: 3,99 euro   (3,5 / 5)
Prosecco Superiore di Valdobbiadene Docg Astoria: 4,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Millesimato Calici di Vini Pam: 4,50 euro  (3,5 / 5)
Dolcetto d’Alba Duchessa Lia: 4,49 euro  (3,5 / 5)
Lambrusco Reggiano Donelli: 2,99 euro  (3 / 5)
Barbera d’Alba Doc Terredavino: 3,49 euro  (3 / 5)
Negramaro del Salento o Salice Salentino Rosato Preula del Levante: 3,49 euro  (3 / 5)
Sicilia Igp Glicine Corvo: 3,99 euro (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc o Pecorino Igt Natum Agriverde: 3,89 euro  (3 / 5)
Spumante Pinot Noir e Sauvignon Le Bolle: 2,95 euro  (3 / 5)
Garda Doc Corvina La Sogara: 2,99 euro  (3 / 5)
Bardolino Classico o Bianco di Custoza, Sartori: 2,99 euro   (3 / 5)
Reno Doc Pignoletto, Righi: 2,49 euro (3 / 5)
Muller Thurgau, Refosco dal Peduncolo Rosso: 2,79 euro (2,5 / 5)
Vini Doc Castelli Romani Bianco o Rosso: 1,79 euro (2,5 / 5)


Fino al 12 maggio

Vini I Rustici Trebbiano / Sangiovese Puglia Igt, Losito e Guarini: 1,29 euro (1,5 / 5)
Vini Le Rovole Bonarda / Barbera Oltrepò Pavese Doc, Natale Verga Vini (Na.Ve): 1,90 euo (1,5 / 5)
Nero d’Avola Igt, Natale Verga Vini (Na.Ve): 2,79 euro (2,5 / 5)
Rosato di Lambrusco Top Class, Civ & Civ (Riunite): 2,49 euro (2,5 / 5)
Vini Maschio Chardonnay / Verduzzo / Pinot Rosa: 2,49 euro (3 / 5)
Pignoletto Reno Doc, Righi: 2,90 euro (3 / 5)
Buon Governo all’Uso Toscano, Piccini: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Riserva Docg Collezione Oro, Piccini: 3,59 euro (4 / 5)
Vini Terre da Vino Barbera Monferrato / Dolcetto d’Ovada Doc: 3,39 euro (3 / 5)
Spumante Prosecco Extra Dry Doc, Adamo Canel: 3,90 euro (3 / 5)
Vino rosso Igp Isola dei Nuraghi, Traessale Locci Zuddas: 3,99 euro (3,5 / 5)
Primitivo Puglia Igp bio Notte Rossa, San Marzano: 4,99 euro (5 / 5)
Vini Casa Vinicola Natale Verga: 25% (1,5 / 5)

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Vini al supermercato

Terre Siciliane Igt Grilllo 2016, Isola del Sole

(3,5 / 5)  Avevamo già sottolineato, durante la nostra degustazione dell’intera gamma “Integralmente prodotti” di Eurospin, che il Terre Siciliane Igt Grillo Isola del Sole, vendemmia 2016 prodotto dalla Cantina Settesoli, si discostava dalla deludente media.

Lo analizziamo nuovamente per Voi e riconfermiamo la nostra precedente valutazione in cestelli.

LA DEGUSTAZIONE
Il colore è giallo paglierino scarico, con riflessi verdognoli, piuttosto scorrevole e di alcolicità modesta (12,5 gradi).

Al naso spiccano i sentori di agrumi siciliani e di papaia, incorniciati da una lieve presenza iodata. In bocca risulta fresco e piacevolmente sapido, un vino equilibrato ma dalla poca persistenza ed intensità.

Un vino gradevole, tra i migliori della linea Integralmente Prodotti, consigliato con piatti di pesce o come leggero aperitivo, visto anche il rapporto qualità prezzo.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Grillo in purezza, queste vengono diraspate e pigiate e immediatamente raffreddate a una temperatura di 5 – 8 . Il mosto ottenuto viene fatto decantare per 36 ore, quindi avviata la fermatenzione in serbatoio di acciaio a temperatura controllata di 10°.

Prezzo: euro 1,89
Acquistato presso : Eurospin Italia

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Vini al supermercato

Il vino di Aldi: doppietta Italian Wine Brands – Luca Maroni. La degustazione

Un grande imbottigliatore di vino, Provinco. E un analista sensoriale, Luca Maroni. Questo il binomio con cui Aldi mira a sfondare sul mercato italiano del vino al supermercato.

La multinazionale tedesca ALbrecht DIscount (abbreviato Aldi) ha costruito la propria “cantina” attorno al catalogo di quello che è uno dei maggiori player della Gdo internazionale.

Provinco Italia Spa, ex agglomerato di Cooperative sociali, oggi azienda privata con sede a Rovereto (TN). Un colosso in grado di mettere in bottiglia tutto il Made in Italy vinicolo italiano. Dal Trento Doc al Grillo di Sicilia.

Dal 2015 parte della prima società del Bel Paese quotata in borsa: Iwb (Italian Wine Brands), nata dalla business combination tra Provinco Italia Spa e Giordano Vini, mediante la Spac (Special Purpose Acquisition Company) Ipo Challenger.

“Si tratta di una selezione accurata di prodotti – assicura Aldi – e, proprio per dimostrare la particolare attenzione che riserviamo al vino, collaboriamo con l’analista sensoriale Luca Maroni per la degustazione dei nostri vini, l’assegnazione di un punteggio e la realizzazione della nostra brochure”.

Italian Wine Brands, da sola, vende oltre 48 milioni di bottiglie l’anno, con una quota di export che si assesta sul 75%. Numeri che ne fanno la terza pedina in Italia, escludendo le Cooperative (settimo con le coop).

Impianti di vinificazione, affinamento e imbottigliamento di Iwb si trovano nelle Langhe, in Piemonte. Una seconda cantina è “strategicamente localizzata in Puglia”, a Torricella, in provincia di Taranto.

Ulteriore particolarità: Iwb non possiede vigneti, ma solo le strutture e i macchinari utili per la vinificazione (nella vicina isola di Malta opera così Delicata Winery).

Un “pacchetto” pressoché completo quello che Iwb ha offerto ad Aldi per lo sbarco in Italia, che suona piuttosto rétro in un periodo in cui la Grande distribuzione sta investendo in private label, valorizzando piccoli e medi produttori e cantine sociali, al posto degli imbottigliatori (vedi Iper, la Grande i con “Grandi Vigne” o Coop con “Fior Fiore”).

Va tuttavia considerato che Aldi è un Discount. E quel che emerge dalla nostra degustazione di 20 vini prelevati dal nuovissimo punto vendita di Castellanza, in provincia di Varese, è la sostanziale ricerca di un “every day low price” ulteriormente stressato dal cluster di riferimento.

Curiosa anche la posizione di Luca Maroni nello sbarco di Aldi in Italia. Provinco Italia Spa, di fatto, risulta “secondo miglior produttore italiano” nella Guida 2013 dell’analista sensoriale. Quasi scontato il suggerimento ai tedeschi, forti anche della fama di Provinco sul suo primo mercato di riferimento: la Germania.

LA DEGUSTAZIONE
Tutta un’altra storia quella scritta dalla nostra degustazione. La media dei punteggi da noi assegnati ai vini di Aldi si aggira attorno ai 3/5. Tradotto: sufficienza risicatissima.

Solo tre i vini a cui assegniamo 4 “cestelli” su 5. Si tratta di due etichette della linea “Casteltorre” (proprietà di Schenk Italian Wineries, altra vecchia conoscenza di Maroni che la recensisce a pieni voti nell’assortimento Md Discount): il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico 2017 (in etichetta Schenk appare come “Cantina del Bacco”) e il Chianti Classico Docg 2016.

Convince anche il Maremma Rosso Toscana Doc “Poggio al Sale”, imbottigliato a Castellina in Chianti da Tenute Piccini Spa: altri 4 “cestelli” della spesa su 5, nella nostra speciale scala di valutazione.

Per il resto è un valzer di 3 e 3,5: vini che, da Nord a Sud Italia, raggiungono una sufficienza supportata soprattutto da un prezzo pieno all’osso, alla portata di tutti i portafogli.

Tra i peggiori assaggi il Metodo Classico Trento Doc (1/5) e il Bonarda dell’Oltrepò pavese (1,5/5).

Deludenti – soprattutto in termini di tipicità – due dei vini più costosi dell’assortimento Aldi Italia: il Barolo Docg 2013 “Giacondi” e, ancor più, l’Amarone della Valpolicella Docg 2015 “San Zenone” (voto 3/5).

Per i più curiosi, ecco l’elenco completo e le valutazioni dei vini di Aldi

1) Prosecco Doc Extra Dry Millesimato 2017, Villa degli Olmi spa: 3,99 euro (2 / 5)

2) Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg “Giotti”, Casa Vinicola Bosco Malera srl (C.V.B.M. Salgareda): 4,49 euro (3 / 5)

3) Franciacorta Brut Docg “Duca Diseo”, Cantina Chiara Ziliani: 7,99 euro (3 / 5)

4) Metodo Classico Trento Doc Brut “Pentagono”, Provinco Italia: 6,99 euro (1 / 5)

5) Grillo Doc Sicilia 2017 “Terre di Lava”, Provinco: 1,89 euro (3,5 / 5)

6) Soave Doc Classico 2017 “Villa Alberti”, Cantina Sociale Cooperativa di Soave (Ci.Esse): 1,89 euro (3,5 / 5)

7) Lugana Doc 2017, Cantina Delibori Walter (CDW Bardolino): 5,99 euro (3,5 / 5)

8) Gavi Docg 2017 “Franco Serra”, Tenute Neirano Spa (Te.Ne Cusano Milanino – Giacomo Sperone): 4,49 euro (3,5 / 5)

9) Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico 2017, Cantina del Bacco (Schenk): 1,99 euro (4 / 5)

10) Trevenezie Igt Traminer Aromatico 2017, Provinco: 4,99 euro (3 / 5)

11) Cerasuolo d’Abruzzo Dop 2017, Cantina di Ortona (Ci.Vi.): 1,99 euro (3 / 5)

12) Lambrusco di Modena Doc Secco “Terra Grande”, Provinco: 1,69 euro (2,5 / 5)

13) Bonarda dell’Oltrepò pavese Doc 2017, Provinco: 2,19 euro (1,5 / 5)

14) Nero d’Avola Doc Sicilia 2017 “Terre di Lava”, Provinco: 1,89 euro (3 / 5)

15) Primitivo di Manduria Doc 2016 “Sasso al Vento”, Provinco: 3,99 euro (2,5 / 5)

16) Puglia Igt Aglianico  2016, “Sasso al Vento”, Provinco: 3,49 euro (3 / 5)

17) Maremma Toscana Doc Rosso 2014 “Poggio al Sale”, Tenute Piccini: 4,99 euro (4 / 5)

18) Chianti Classico Docg “Il Castellare”, Schenk Italian Wineries: 3,99 euro (4 / 5)

19) Barolo Docg 2013 “Giacondi Autentico Italiano”, Mgm Mondo del Vino Forlì (MCQ Srl): 9,99 euro (3 / 5)

20) Amarone della Valpolicella Docg 2015 “San Zenone”, Provinco: 13,99 euro (3 / 5)

degustazione effettuata da Davide Bortone, Viviana Borriello, Giacomo Merlotti

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Vini al supermercato

Tempranillo Bio Vegan Igp Vino de la Tierra de Castilla 2016

(4 / 5) Uno di quegli assaggi a cui ti accosti con sospetto, per poi ricrederti. Il Tempranillo Bio Vegan Vino de la Tierra de Castilla, in vendita nei supermercati Penny Market, in fin dei conti convince.

E lo fa nonostante il prezzo irrisorio e quei marchi (“Bio” e “Vegan”) che sembrano messi lì un po’ così: giusto come specchietti per le allodole. Scopriamo cosa racconta il calice di questo vino spagnolo distribuito da Quality Wine Select GmbH.

LA DEGUSTAZIONE
Prima avvertenza: si tratta di un vino con tappo a vite, segno del mercato internazionale di cui gode questa referenza nella galassia di punti vendita Penny Market. Un aspetto, questo, che non inficia assolutamente sulla qualità del vino. Anzi.

Nel calice, questo Tempranillo Bio Vegan si presenta di un rosso rubino luminoso e allettante, poco trasparente. Al naso sentori puliti di piccoli frutti a bacca rossa: fragolina di bosco, lampone, ribes.

Il nettare si rivela nella sua completezza dopo qualche minuto, sfoderando anche altri nuovi sentori che rimandano alla macchia mediterranea. Superati con abbondante sufficienza i primi due esami, ecco la prova del palato.

Il Tempranillo Igp Castilla di Penny Market regala un ingresso morbido, tutto giocato sulla fluidità di un frutto che si conferma più che pulito. C’è corrispondenza assoluta tra naso e bocca.

La nota dominante è quella di fragolina, prima di una chiusura leggermente astringente, non tanto per il tannino, quanto per l’acidità. Un vino più che mai equilibrato quello selezionato da Penny Market per un mercato italiano che, a questi prezzi, in molti casi regala referenze peggiori.

Il Tempranillo Bio Vegan Igp Vino de la Tierra de Castilla 2016 è adatto ad accompagnare la tavola a tutto pasto. Offre il meglio di sé con piatti non troppo elaborati a base di carne, dal ragù dei primi alle bistecche di manzo o bovino.

Prezzo: 1,99 euro
Acquistato presso: Penny Market

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Vini al supermercato

Vino in promo fino al 2 maggio: l’analisi delle offerte in Gdo

Eccoci nuovamente a scorrere i volantini delle maggiori insegne Iper e Super in scadenza tra il 30 Aprile e il 2 Maggio. Promozioni genericamente”democratiche” posizionate su un’offerta da scaffale medio al solito valutate in cestelli.

Palma d’oro per l’impegno ad offrire sempre ai suoi clienti un volantino rinnovato va certamente ad Esselunga. Meno variegate le altre catene con volantini ripetivivi, al limite del prevedibile.

Iper che generalmente ha una buona proposta non offre nulla di interessante per i prossimi pic-nic e nemmeno Coop eccelle sulla pagina “Speciale Grigliate”.

Il Gigante tra le “Grandi Marche fino al 50%” non seleziona alcun vino e ormai da gennaio non punta davvero sulla propria cantina per le promozioni a volantino.

Qualche outsider qua e là, qualcuno già recensito sul nostro sito, vi ricordiamo che non tutte le etichette in promo sono indicate sui volantini e che all’interno dei punti vendita potrebbero esserci ulteriori tagli prezzo.

 

Fino al 30 Aprile
Aglianico del Vulture Dop Cantina di Venosa: 2,99 euro (5 / 5)
Rosso Bianco Umbria Vocante, Terre de la Custodia: 2,99 euro (5 / 5)
Tavernello (intera linea), Caviro: 2,24 euro  (3,5 / 5)
Montepulciano/Cerasuolo d’Abruzzo I solchi Citra: 1,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco di Valdobbiadene Superiore Docg Bolla: 4,99 euro  (3,5 / 5)


Fino al 2 Maggio
Dolcetto Langhe Cantina Clavesana: 2,78 euro (3,5 / 5)
Raboso o Marzemino Frizzante La Marca: 2,78 euro (3,5 / 5)
Rubicone Igt Bianco Frizzante Secco Canterino Riunite: 1,74 euro  (3,5 / 5)
Sangiovese Igt Cecchi: 3,34 euro  (3,5 / 5)
Prosecco Doc Treviso La Gioiosa: 4,18 euro (3 / 5)
Bardolino Doc Torre Servaia: 2,38 euro (3 / 5)
Negroamaro Salento Igt Mottura: 2,98 euro  (3 / 5)
Frascati Gotto d’Oro: 1,99 euro (2,5 / 5)


Fino al 2 Maggio
Valtellina Doc Rosso Vinicola Nera: 5,90 euro (4 / 5)
Nero d’Avola o Grillo Doc Sicilia Tria: 2,39 euro (carta payback) (4 / 5)
Chianti Docg Melini: 3,69 euro (carta payback) (3,5 / 5)
Metodo Classico Pinot Nero o Rosè Montù: 7,19 euro  (3,5 / 5)
Ortrugo Vivace Doc Valtidone: 2,89 euro (3,5 / 5)
Bonarda Doc Amabile Valtidone: 3,28 euro (3 / 5)
Malvasia Vivace Doc Valtidone: 2,99 euro  (3 / 5)
Verdea Vivace Panizzari: 3,29 euro  (3 / 5)


Fino al 1 Maggio
Gutturnio Frizzante Doc Calera Vicobarone: 3,49 euro (carta payback 30%)  (4 / 5)
Nero d’Avola, Grillo, Inzolia o Syrah  Settesoli: 3,59 euro(carta payback 30%) (3,5 / 5)
Corvo Igt Rosso o Bianco Duca di Salaparuta:  4,29 euro (carta payback 25%) (3,5 / 5)
Chianti Docg Al Tralcio Carrefour: 4,99 euro (3 / 5)


Fino al 30 Aprile – Superstore
Lambrusco Doc Cantina Sociale Sorbara: 1,92 euro (4 / 5)
Chianti Docg Bufferia: 3,59 euro (3 / 5)
Veneto Igt Frizzante Verduzzo Trodo Antico: 2,35 euro  (3 / 5)
Veneto Igt Sauvignon Verga: 3,49  (3 / 5)
Spumante Brut Pinot Chardonnay Dame Tervise: 3,59 euro (2,5 / 5)

Fino al 30 Aprile – Margherita e City
Lambrusco Reggiano 1915 Donelli: 2,99 euro (3 / 5)
Prosecco Spago Igt Mionetto: 6,99 euro (3 / 5)
Bonarda Amabile Doc Casabella: 2,59 euro  (2 / 5)


Fino al 2 Maggio (Lombardia)
Spumante Brut J.P Chenet: 3,99 euro (soci Coop) (4 / 5)
Sicilia Doc Nero d’Avola o Inzolia Cantina Settesoli: 3,29 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Loggia del Sole: 3,19  (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Cantina del Morellino: 5,20 euro (3,5 / 5)
Lambrusco di Sorbara Doc Tre Medaglie Cavicchioli: 3,99 euro  (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc Duchessa Lia: 6,35 euro (3,5 / 5)
Cavit Mastri Vernacoli Gewurztraminer: 6,99 euro (3,5 / 5)
Sauvignon Doc Erste e Neue: 6,99 euro (4 / 5)
Ribolla Spumante Cescon: 3,55 euro  (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Rocca Ventosa: 1,99 euro (3 / 5)
Barbera del Monferrato Doc Capetta: 3,45 euro (2,5 / 5)


Fino al 2 Maggio
Soave Doc Nibai Cesari: 3,24 euro (4 / 5)
Asolo Prosecco Docg Cantina Produttori di Valdobbiadene: 4,55 euro (4 / 5)
Nero d’Avola o Inzolia Antica Tindari: 3,59 euro (4 / 5)
Bardolino Chiaretto Doc Cantina di Negrar: 2,37 euro (3,5 / 5)
Remole Rosso Frescobaldi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Vigneti delle Dolomiti Lagaria Bianco o Rosso: 1,85 euro (3,5 / 5)
Lambrusco dell’Emilia Verdi Cantine Ceci: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Otto Santi: 2,49 euro (3 / 5)
Rosso Piceno Superiore Monteschiavo: 1,99 euro (3 / 5)
Barbera del Piemonte Capetta: 2,19 euro (2,5 / 5)


Fino al 29 Aprile
Valpolicella Ripasso Sartori: 6,90 euro (4 / 5)
Spumante Prosecco extra dry Maschio: 3,99 euro (4 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Vie dell’Uva; 3,79 euro (3 / 5)

Fino al 29 Aprile Superstore
Chianti Docg Le Vecchie Mura: 4,49 euro (3,5 / 5)
Ortrugo o Gutturnio Valtidone: 2,59 euro  (3,5 / 5)
Spumante 9-5-8 Santero: 3,75 euro  (3 / 5)
Vini Rosè Maschio: 2,59 euro (3 / 5)
Roero Arneis Terre da Vino: 4,78 euro  (3 / 5)
Piemonte Barbera Poggio dei Vigneti Natale Verga: 1,99 euro (3 / 5)



Fino al 2 Maggio
Nessun vino in promozione a volantino


Fino al 1 Maggio
Prosecco Doc Treviso o Bio Mionetto: 6,89 euro (3,5 / 5)
Prosecco extra dry, Ribolla Gialla o Muller Thurgau Cescon: 3,89 euro (3 / 5)
Sangiovese o Trebbiano Rubicone Igt Poggio dei Vigneti: 1,39 euro  (3 / 5)
Freschello Bianco o Rosè linea Cielo e Terra: 1,39 euro  (2,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Torre Pietraia Verga: 7,69 euro  (2,5 / 5)


 

Fino al 2 Maggio
Valtellina Superiore Docg Inferno o Sassella Bettini: 7,10 euro (3,5 / 5)
Vernaccia di San Gimignano Giglio del Duca: 3,25 euro  (3 / 5)
Lambrusco di Modena Doc Cavicchioli secco o amabile 1,5lt: 3,29 euro (3 / 5)
Vini Il Gaggio (Barbera Piemonte Doc, Sangiovese Rubicone, Grecanico di Sicilia, Merlot Veneto, Montepulciano d’Abruzzo Doc, Nero d’Avola, Pinot Bianco o Muller Thurgau: 1,99 euro (2,5 / 5)
Vini il Gaggio Montepulciano 5lt: 9,50 euro (2,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Bonarda o Barbera Igt Il Feudo: 1,75 euro (2 / 5)



Fino al 1 Maggio
Malvasia, Ortrugo, Bonarda o Gutturnio Doc Cantina Valtidone: 2,79 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc Vecchia Modena Chiarli: 3,39 euro  (3,5 / 5)
Traminer, Refosco dal Peduncolo Rosso Ca Vescovo: 4,99 euro  (3 / 5)
Chianti Docg Giglio del Duca: 2,90 euro  (3 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Pinot Nero, Riesling, Barbera, Bonarda, Sangue di Giuda e Buttafuoco Vie del Canto: 2,99 euro  (3 / 5)
Campania Igt Falanghina, Greco o Fiano Ante Hirpis: 3,19 euro  (3 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Bonarda o Barbera San Zeno: 3,99 euro  (3 / 5)
Bolgheri Doc Sabbiato Sensi: 7,90 euro  (3,5 / 5)
Nero d’Avola o Grillo Igt Bio Natale Verga: 3,99 euro (3 / 5)
Grignolino Piemonte o Barbera d’Asti Docg La Cacciatora 1,5lt: 4,29 euro (2,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Bonarda o Barbera Il Roccolo Natale Verga: 3,49 euro  (2,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Bonarda o Barbera Igt Il Feudo: 1,50 euro (2,5 / 5)
Puglia Igt Rosè o Primitivo Pietre del Sole: 1,99 euro  (2,5 / 5)
Vini da tavola Il Gaggio Bianco o Rosso: 1,19 euro  (2,5 / 5)

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Vini al supermercato

Teroldego Rotaliano Doc 2015 Bottega Vinai, Cavit

(3,5 / 5) In vendita nei supermercati del circuito Pam, Il Teroldego Rotaliano DOC 2015 Cavit è un rosso corposo e fruttato, da carne rossa, ben in grado di affrontare qualche anno di ulteriore affinamento in bottiglia.

Storico vino rosso prodotto nella provincia di Trento tra il nome dal tedesco “Tiroler gold” ossia “oro del Tirolo” a testimonianza dell’enorme apprezzamento di cui questo prodotto godeva specialmente nelle aree germaniche e presso la corte degli Asburgo a Vienna. La DOC istituita nel 1971 prevede l’impiego di uve Teroldego al 100%.

LA DEGUSTAZIONE
All’analisi sensoriale il Teroldego Rotaliano Doc 2015 di Cavit esibisce un rubino compatto e profondo di buona consistenza. Profumi di media intensità che raccontano di frutta nera – more e cassis, marasche – ma anche lampone, cuoio, vaniglia e legno tostato. Naso in evoluzione.

Al palato sfoggia una struttura apprezzabile, corpo pieno e tannino integrato e maturo, bella  freschezza, ritorni aromatici corrispondenti e media persistenza. Buon vino che può essere consumato subito, o atteso ancora un paio d’anni.

Abbinamento ideale con arrosti di carni rosse, bollito misto, zuppa di porcini, formaggi stagionati. Ingrediente essenziale nel classico risotto al Teroldego.

LA VINIFICAZIONE
Il Teroldego Rotaliano Doc 2015 di Cavit nasce nella Piana Rotaliana nei comuni di Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele all’Adige in provincia di Trento. Dopo la vendemmia, fermenta a temperatura controllata in vasche di acciaio e matura per un breve periodo in botti di rovere.

Fondata nel 1950, Cavit – Cantina Viticoltori Trentino è una cooperativa che riunisce dieci cantine sociali trentine con 4500 viticoltori associati e opera in collaborazione con il celebre Istituto Agrario di San Michele all’Adige.

Prezzo: 6 euro
Acquistato presso: Pam / Panorama

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Vini al supermercato

I migliori Chianti Classico in vendita al supermercato: Borgo Scopeto, Ricasoli e Antinori

E’ Borgo Scopeto 2015 il miglior Chianti Classico Docg acquistabile al supermercato. Medaglia d’argento per “Brolio Bettino” 2015 di Barone Ricasoli. Bronzo per “Peppoli” 2016 di Antinori.

Questo l’esito della degustazione alla cieca condotta da vinialsuper lunedì, a Vinitaly. Una bling tasting che premia altre quattro etichette, sopra i 90 punti.

Diciannove, in totale, i campioni di “Gallo Nero” rigorosamente stagnolati dal Consorzio di Tutela del Chianti Classico e serviti nel nuovo, pregevole calice firmato da RCR Cristalleria Italiana, che alla kermesse di Verona 2018 ha fatto così il suo esordio.

1° CLASSIFICATO
Chianti Classico Docg 2015 Borgo Scopeto (96 punti vinialsuper) (5 / 5)

Un Chianti Classico prodotto dall’omonima azienda agricola di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena.

Una cantina che collabora con la catena di supermercati a insegna “Iper La Grande i” per il progetto di private label “Grandi Vigne” e che, per questo, è stata inserita nella blind tasting.

Un risultato – il primo posto assoluto – che dimostra il grande lavoro fatto in Italia dall’agenzia Think Quality di Cuneo, assieme al buyer di segmento di Iper (ve ne abbiamo già parlato qui) per la selezione di incredibili referenze “qualità prezzo” da proporre a scaffale.

I vigneti da cui si ottiene l’omonimo Chianti Classico si trovano a un’altezza compresa tra i 350 e i 420 metri (70 ettari complessivi).

Si tratta del prodotto d’entrata della cantina toscana, che produce anche una Riserva (“Vigna Misciano”), un Supertuscan (“Borgonero”) e lo storico “Vin Santo”, oltre a grappa ed olio (non presenti in Gdo).

Il Chianti Classico Docg 2015 “Borgo Scoperto” (campione cieco numero 10), colpisce sin da subito per il suo colore luminoso, limpidissimo. Al naso la gran finezza espressa dalle note di piccoli frutti di bosco, degne di un grande Pinot Noir.

Un’eleganza che si ripropone con prorompente determinazione anche al palato, lunghissimo. Il frutto è di pulizia cristallina e il tannino è molto ben integrato. Un vino pronto, dall’equilibrio straordinario. Ma anche di chiara prospettiva.

2° CLASSIFICATO
Chianti Classico Docg 2015 “Brolio Bettino”, Barone Ricasoli (94 punti vinialsuper) (5 / 5)
Uno dei Chianti Classico meno confondibili sullo scaffale del supermercato, per l’elegante etichetta di colore blu, con scritta dorata e stemma.

Tra gli altri, potrete trovarlo certamente negli store Esselunga dotati di enoteca a gondola. Un solo punto stacca “Brolio Bettino” (campione cieco numero 13) dal Chianti Classico classificatosi terzo.

A convincere, in questo caso, è dapprima l’ampiezza fine del naso, che spazia dalla confettura di ciliegia alla macchia mediterranea, passando per una speziatura che pare dosata da uno chef. Il tutto su sottofondo minerale.

Al palato si apre come d’improvviso, esprimendo tutta la sua potente eleganza dopo un ingresso garbato. Lungo e balsamico, conferma anche in bocca un’ampiezza da primato. Bellissimo il gioco tra acidità, sapidità e note fruttate che domina anche il retro olfattivo.

Ricasoli 1141 si conferma così tra le aziende maggiormente capaci di rappresentare la grandezza del Chianti Classico, anche in Gdo.

Duecentotrentacinque ettari di vigneto che abbracciano il Castello di Brolio, nel Comune di Gaiole in Chianti, oggi di proprietà del Barone Francesco Ricasoli.

3° CLASSIFICATO
Chianti Classico Docg 2016 “Peppoli”, Antinori
Presentazione forse inutile per uno dei prodotti più noti, se non il simbolo, della qualità del Chianti Classico nella grande distribuzione. “Peppoli” 2016 è il campione cieco numero 7 della degustazione alla cieca condotta da vinialsuper a Vinitaly.

Quello che spariglia le carte: i 6 campioni precedenti, di fatto si fermano a una media di 85 punti. Tra veri alti e bassi (oscillazione tra gli 81 e un meritatissimo 90).

Per il suo rapporto qualità-prezzo, certamente l’etichetta più alla portata di tutti: il costo, al supermercato (per esempio in Esselunga), oscilla dai 9 ai 12 euro.

Sin dal colore e dal naso è chiaro che si tratti di un Chianti Classico in stile moderno. La parte olfattiva è dominata dal frutto, ma accompagnata da altri sentori che la completano e rendono – proprio per questo – pregevole.

C’è il vegetale (macchia mediterranea), c’è il fiore di viola. Non manca un risolto minerale, sapido. Avesse avuto un po’ più di struttura al palato, si sarebbe rivelato ancora più apprezzabile.

Ma la ricerca della Famiglia Antinori, qui, è tutta incentrata sulla prontezza della beva. Obiettivo centrato in pieno, pensando soprattutto ai Millennials.

GLI ALTRI VOTI SOPRA A 90
Sono quattro, come anticipato, gli altri Chianti Classico che hanno ottenuto un punteggio superiore a 90. Partendo proprio da qui, ecco Volpaia 2016 di Castello di Volpaia.

Stesso punteggio per il Chianti Classico Docg 2015 di “Casa Sola“. Ma sono Banfi e Cecchi (92 punti per uno) a insidiare il terzo posto di Antinori.

La prima con “Fonte alla Selva” 2015: vino di grandissima prospettiva futura, oggi forse ancora un po’ troppo difficile per il cliente Gdo. La seconda con il Chianti Classico Docg “Riserva di Famiglia” 2014.

IL COMMENTO DEL CONSORZIO
“La nostra denominazione – ha spiegato Carlotta Gori, direttrice del Consorzio del vino Chianti Classico – si comporta tutto sommato bene in Grande distribuzione. La vera sfida è continuare a dialogare con le insegne rispetto alla spinta promozionale. E far loro comprendere che bisogna tutelare territorio, produttori e denominazione”.

TUTTI I VOTI

2016
1) Castellare di Castellina (85 punti)
2) Badia a Coltibuono – vino biologico (81 punti)
3) Fonterutoli Mazzei (78 punti)
4) Castello di Volpaia (90 punti)
5) Coli (88 punti)
6) Dievole (88 punti)
7) Peppoli Antinori (93 punti)
8) San Felice (80 punti)

2015
9) Aiola 2015 (79 punti)
10) Borgo Scopeto (96 punti)
11) Clemente VII, Castelli del Gravepesa (89 punti)
12) Lamole di Lamole, Frescobaldi (87 punti)
13) Brolio Bettino, Barone Ricasoli (94 punti)
14) Fonte alla Selva, Banfi (92 punti)
15) Casa Sola (90 punti)
16) Granaio, Melini (87 punti)

2014
17) Contessa di Radda, Produttori del Chianti geografico (87 punti)
18) Cecchi, Riserva di Famiglia (92 punti)

2011 Gran Selezione
19) Valiano (89 punti)

Degustazione effettuata da: Davide Bortone, Viviana Borriello, Giacomo Merlotti – #vinialsuper

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Vini al supermercato

Colli Bolognesi Docg Pignoletto Frizzante Tenuta Monteveglio, Cleto Chiarli

(3,5 / 5) In vendita in diversi supermercati da Nord a Sud Italia, il Colli Bolognesi Pignoletto Docg Frizzante “Tenuta Monteveglio” di Chiarli è un prodotto leggero ed esuberante, dalla carbonica vivace e ben integrata, ideale come aperitivo.

Vino bolognese per eccellenza, viene prodotto da uve a bacca bianca della varietà Grechetto gentile e vinificato in differenti tipologie grazie alla sua innata versatilità, nel territorio dei Colli Bolognesi.

Dalla vendemmia 2010 il Pignoletto può fregiarsi della Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

LA DEGUSTAZIONE
All’analisi sensoriale il Colli Bolognesi Pignoletto Docg Frizzante Tenuta Monteveglio di Cleto Chiarli mostra un cromatismo giallo paglierino tenue con bollicine abbastanza fini e persistenti.

Naso di media intensità che si apre su note floreali e cenni di banana, ananas e spuma di  limone. Sorso croccante e fresco, abbastanza intenso, con gradevoli ritorni aromatici di banana e agrumi.

Senza picchi ma certamente apprezzabile per franchezza e rapporto qualità/prezzo. In abbinamento, il “Tenuta Monteveglio” Frizzante risulta ideale come vino da aperitivo e da antipasto, ma si sposa egregiamente anche con le classiche crescentine (o tigelle) ed i saporiti salumi emiliani.

LA VINIFICAZIONE
Il Colli Bolognesi Pignoletto Docg frizzante Tenuta Monteveglio di Cleto Chiarli nasce da uve grechetto gentile 100% allevate sui Colli Bolognesi. Dopo la raccolta, il 20% delle uve macera a contatto con le bucce per 12 ore, mentre il restante 80% subisce una pressatura soffice con uva integra o diraspata a temperatura controllata di 16° e addizione di lieviti selezionati. Presa di spuma in autoclave.

Il marchio Chiarli identifica il più antico produttore di vini tipici dell’Emilia Romagna fondato nel 1860. L’azienda “Cleto Chiarli Tenute Agricole” vanta un patrimonio vitato di oltre cento ettari di vigneto nelle zone più vocate dei vini DOC dell’Emilia-Romagna. Dal 2003 ha sede a Castelvetro in provincia di Modena.

Prezzo: 5 euro
Acquistato presso: Pam/Panorama

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Vini al supermercato

Lode al nuovo spot Tavernello

C’è una parte (cospicua) di mondo del vino italiano (commentatori, esperti, presunti tali, simpatizzanti e produttori, convenzionali e non) che è convinta che il Tavernello sia una specie di spremuta di merda prodotta da stronzi in dissenteria cronica. Un giorno si sono svegliati e, non sapendo che altro fare, hanno iniziato a produrre vino in brik per i supermercati.

E’ a tutta questa fetta di pubblico italiano che parla il nuovo spot del Tavernello. Un’idea di Lorenzo Marini Group, l’azienda pubblicitaria che ha convinto maggiormente Caviro tra le quattro in “gara” a inizio anno.

Della pianificazione della campagna pubblicitaria, in onda da domenica 8 aprile in tv, sulla carta stampata e sui mezzi di comunicazione digitale, si occupa invece Media Italia.

Due agenzie di grido, insomma. Perché è un “grido” che lancia Caviro. Che tenta con questo spot un riposizionamento concettuale – quasi filosofico – del brand. La risposta (pacata) del gigante a tante formichine insolenti.

E il vero scandalo è proprio questo. Ovvero che una Cooperativa da 300 milioni di fatturato debba investire denaro per spiegare a qualcuno che non sta vendendo merda, o veleno. Ma vino. “Vino vero”. “Il prodotto della fermentazione alcolica di mosto d’uva”, come insegnano ai ragazzini delle scuole alberghiere, o ai corsi sommelier.

Caviro deve difendere, attraverso uno spot, il prodotto che l’ha resa la prima cantina italiana nel mondo: il Tavernello. Frutto del lavoro di 13 mila viticoltori, che arriva sulle tavole di 4 milioni di italiani.

E allora ecco che questo, più che uno spot, pare tanto una preghiera. Un inno al rispetto non tanto del brand, o del vino in sé, col marchio Tavernello – che sia in brik o in bottiglia – ma chi ci sta “dietro”.

Un inno al rispetto di chi “lavora la terra”. Un inno a chi la “coltiva, pota le viti e raccogliere i suoi frutti”. Un inno a chi “controlla gli acini, aspetta la pioggia se non arriva” e si “brucia la pelle se c’è troppo sole”. Perché la Cooperativa paga per la qualità dell’uva conferita. E allora è meglio fare un buon lavoro in vigna.

Un inno al rispetto di chi, orgogliosamente, lavora per Caviro e per il suo indotto. Non è un’iperbole, per tutta questa gente, parlare di Tavernello come di un “vino che fa battere il cuore”, o che “gonfia il petto” e “non ti fa sentire mai stanco”. Per tutte queste famiglie, il Tavernello, è davvero un motivo “orgoglio”.

“Quello che tu trovi semplice, noi lo troviamo difficile”, recita la prima frase dello spot, in apertura di quello che la stessa Caviro descrive come uno “storytelling emotivo“. Una vera e propria chiamata alla riflessione. Per superare le facili ironie che, quasi quotidianamente, vedono Tavernello protagonista.

Il gigante, così, fa un passo indietro. E mostra le sue 13 mila facce. Deridere il vino in brik vuol dire prendersi gioco di tutti loro. Di chi si sveglia quotidianamente per produrlo. Dalla vigna ai laboratori enologici. Vuol dire deridere le anime di 30 cantine della galassia Caviro. E un interno team di enologi, tra i migliori al mondo.

Una squadra che, nello stabilimento di Forlì, effettua campionature e assaggi alla cieca con cadenza pressoché settimanale, per garantire la continuità del gusto di un prodotto che non vuole esprimere tipicità, ma piuttosto semplicità e memoria gusto-olfattiva.

Quello di Caviro, con Tavernello, è un altro modo di concepire il vino. Lo stesso utilizzato per altri prodotti, come per esempio il caffè. Andate al supermercato e dirigetevi nella corsia dedicata. Cercate tra i tanti caffè uno dei più amati dagli italiani: il Lavazza Qualità Rossa.

Fatto? Girate la confezione e leggete cosa c’è scritto nell’angolo, in basso, a destra. Vi aiutiamo noi: “Al fine di mantenere la perfetta costanza del gusto, l’origine geografica del caffè può variare a seconda delle caratteristiche annuali del raccolto”.

Nulla di più normale. Per chi punta a produrre un prodotto “standard”, la regola numero uno è la continuità del gusto. Una continuità organolettica che il Tavernello garantisce da Milano a Palermo, da New York a Hong Kong. Ma non attraverso chissà quali aggiunte chimiche vietate, o magheggi enologici di laboratorio.

Il segreto del gusto “standard” di Tavernello sono i 30 territori delle 30 cantine da cui può attingere Caviro per la produzione del suo vino simbolo. Un puzzle di vigneti situati da Nord a Sud Italia, da dove poter pescare uve qualitativamente atte a garantire il medesimo risultato. Di anno in anno. E di vendemmia in vendemmia.

Immaginate di avere a disposizione uve da tutto il Paese per produrre il vostro vino: usereste anche voi quelle migliori, raccogliendole dai territori dove il clima ha garantito le perfette condizioni di maturazione. Questo è Tavernello. Semplicemente questo.

E allora ecco di seguito il testo dello nuovo spot, dedicato a tutti quelli che nei bar social, dall’8 aprile, si sono sono lasciati andare alle solite, facili, ritrite ironie.

Troviamo duro lavorare la terra con tutto il rispetto che merita. Troviamo duro coltivare, potare, tagliare e raccogliere i suoi frutti. Troviamo duro selezionare le viti, controllare gli acini, aspettare la pioggia se non arriva, bruciare la pelle se c’è troppo sole.

Siamo in tredicimila, raccogliamo il nostro lavoro in 30 cantine, in tutto il paese. Dalla creatività della primavera alla generosità dell’autunno. Senza mai risparmiare sul tempo. Che un vino nasce dalla generosità. Ma anche dall’orgoglio. Quello che ti fa battere il cuore, che ti gonfia il petto, che non ti fa sentire mai stanco.

Quello che ti fa diventare il più grande produttore italiano di vini,  che ti fa portare nelle tavole di tutta Italia un vino vero, un vino forte, un vino di casa.

Dalle nostre cantine nasce questo sangue della terra color rubino. Morbido come il velluto e buono come il pane. Semplice come il vento e armonioso come un canto. Forte come l’amore. Ma quello che tu trovi semplice, per noi non è cosi facile. Noi di Caviro, la più grande cantina d’Italia. Tavernello. Semplice non vuol dire Facile.

http://www.vinialsupermercato.it/caviro-gigante-del-tavernello-slow-wine-rock-n-roll/

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Vini al supermercato

Alto Adige Doc Gewurztraminer 2016, Elena Walch

(4,5 / 5) Il Gewurztraminer è uno dei vini più amati, per la sua aromaticità, dalle donne. Uno dei più richiesti al ristorante. Sotto la lente di vinialsuper finisce oggi l’Alto Adige Doc Gewurztraminer 2016 di Elena Walch.

Un’etichetta che si discosta (in positivo) dalla media dei Gewurz presenti al supermercato. Giustificando così il prezzo superiore e consacrando la cantina tra i riferimenti assoluti dell’Alto Adige del vino al supermercato.

LA DEGUSTAZIONE
Giallo dorato luminoso, limpido. La vista invitante precede un “naso” che costituisce la componente migliore del Gewurztraminer di Elena Walch: esotico intenso di papaya, ananas, litchi, pesca gialla matura, marzapane.

Sentori erbacei che sfiorano il balsamico e floreali di rosa rendono complesso l’olfatto, assieme a chiari richiami minerali iodici che ricordano la salsedine. Non manca una spolverata di pepe bianco, piacevolissima.

In bocca il vino entra quasi in punta di piedi, sul filo della glicerina (14%). Poi si accende di un’acidità appagante, che attenua le note dolci della frutta già avvertita al naso.

Il gioco è fatto: un Gewurztraminer che seduce e avvolge inizialmente, per poi farsi più serio e potente, chiudendo sui tasti neri di un immaginario pianoforte, con un’improvvisa svolta amaricante.

Un vino completo, anche nell’abbinamento: perfetto come aperitivo, si presta ad accompagnare alla perfezione piatti della cucina asiatica e indiana, speziati e saporiti. Ottimo con i crostacei, ma anche con portate di terra come foie gras e patè.

LA VINIFICAZIONE
Prima della fermentazione, il Gewuztraminer di Elena Walch macera 6 ore sulle bucce. Le uve vengono poi pressate in maniera soffice. Il mosto subisce poi una chiarifica statica, utile a illimpidire il nettare.

Successivamente viene fermentato in serbatoi d’acciaio a una temperatura controllata di 18 gradi, per preservarne li aromi. Il vino successivamente affina per alcuni mesi sui propri lieviti, in contenitori inox.

La storia della cantina Elena Walch inizia 150 anni fa a Tramin (Termeno), in provincia di Bolzano. Una struttura storica che è stata ampliata nel 2015, nel segno dell’avanguardia tecnologica e ambientale.

Prezzo: 13,90 euro
Acquistato presso: Iper, La grande i

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Vini in promo al supermercato fino al 18 aprile: la nostra analisi

“Passata la festa, gabbato lu santu”. Ecco la sintesi dei volantini delle maggiori insegne validi fino al 18 aprile.

Dopo alcune interessanti offerte per la Pasqua, sia in termini di prezzo che di varietà di scelte, le promozioni dei vini valide per i prossimi giorni non suscitano particolare richiamo.

E’ Esselunga certamente a distinguersi con una discreta scelta di 10 vini dal buon rapporto qualità prezzo. Per le altre catene invece la strategia, anche di posizionamento, è pressoché gregaria.

Anche il volantino di Pam, per la prima volta sotto la nostra lente di ingrandimento, guadagna un solo voto superiore ai 3.5 nella nostra speciale scala di valutazione dei vini in vendita al supermercato.

D’altro canto, catene come Iperal – generalmente con una buona offerta – non colpiscono stavolta. Meglio Sigma, debutto anche per lei, con un vino da 5 cestelli: il Prosecco Carpenè Malvolti, risultato tra i migliori in occasione della nostra degustazione alla cieca.

Da notare, in questa monotonia, la tattica de Il Gigante che, sul suo volantino “0,98 cad” per il comparto vini stabilisce un’offerta (limitata) apprezzabile, che ruota su tre punti prezzo: 1,98, 2,98 e 3,98.

I vini di Vicobarone al Gigante hanno il miglior prezzo. E fa decisamente meglio di Auchan, che a parità di volantino (offerte da 1 euro) rende meno.

Pieni voti questa volta solo per un vino in offerta al Conad (nord). Si tratta del Sicilia Doc Viogner Gurgò di Cantine Paolini a 3,58 euro (mediamente posizionato intorno ai 5 euro), già recensito sul nostro sito.

Ovviamente non tutti i vini in promozione sono indicati sui volantini delle insegne Gdo. Nei vari punti vendita, l’offerta si amplia a scaffale con altre etichette scontate, tutte da scoprire di settimana in settimana.

Fino al 18 Aprile
Chianti Docg Bio La Fraschetta: 4,49 euro (3,5 / 5)
Barbera del Piemonte Doc Arione Mario: 1,50 euro (2 / 5)
Tavernello Frizzante Bianco o Rosato:  2,49 euro (3 / 5)
Falanghina o Aglianico Solopaca: 2,49 euro (3 / 5)
Chianti Docg Cecchi: 3,49 euro  (3,5 / 5)
Montepulciano-Trebbiano o Cerasuolo Citra: 1,99 euro  (3,5 / 5)
Vini Colli Orientali Friuli Jean Paul Roble Tenimenti Civa: 5,99 euro  (4 / 5)


Fino al 17 Aprile
Barbera del Piemonte-Bonarda Oltrepò Pavese Doc Toso: 2,49 euro (3 / 5)
Barbera Pavia Igt-Bonarda Oltrepò Pavese Doc F.lli Maggi: 1,55 euro (2 / 5)
Chardonnay-Rosato Frizzante Il Roccolo: 1,90 euro (2,5 / 5)
Pecorino/Passerina Igt -Trebbiano/Montepulciano d’Abruzzo Doc Rue Piane Spinelli: 2,39 euro (3,5 / 5)
Chianti Classico Docg Giglio del Duca: 3,99 euro (3 / 5)
Valdadige Doc Terre Fredde (bianco, rosato, rosso): 2,19 euro (3,5 / 5)
Inzolia Igt, Nero d’Avola Igt, Nero d’Avola/Syran Baroni Trinacria: 2,79 euro (3 / 5)
Ortrugo Colli Piacentini-Gutturnio Frizzante Bio Cantina Valtidone: 4,79 euro (3,5 / 5)
Vini Il Gaggio Grecanico di Sicilia Igt-Pinot Bianco Veneto Igt-Muller Thurgau Veneto-Sangiovese Rubicone Igt-Barbera del Piemonte Doc-Nero d’Avola Igt: 1,79 euro (2,5 / 5)
Vini Le Cascine Muller Thurgau Igt-Sauvignon Blanc-Bonarda Oltrepò Pavese Doc-Barbera Oltrepò Pavese Doc-Cabernet Sauvignon: 2,49 euro (1,5 / 5)
Ribolla Gialla Igt-Pinot Grigio Baccicchetto: 3,99 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Doc, Elena Walch: 5,99 euro (4 / 5)



Fino al 16 Aprile
Conad/Conad City
Montepulciano d’Abruzzo Doc Vicale: 2,49 euro (2,5 / 5)
Pinot Grigio Santa Margherita: 5,50 euro (4 / 5)
Spumante Brut Pinot Chardonnay Dame Tervise: 3,59 euro (2,5 / 5)
Conad Superstore
Pinot Grigio Pavia-Riesling Frizzante F.lli Maggi: 1,65 euro (2 / 5)
Barbera Frizzante Colli Piacentini Vicobarone: 1,97  euro (3 / 5)
Sicilia Doc Viogner Gurgò Cantine Paolini: 3,58 euro (5 / 5)
Passerina Offida Docg Barò: 4,18 euro (3,5 / 5)
Cannonau Aghera Sarda: 3,30 euro  (3,5 / 5)


Fino al 15 Aprile
Pinot Rosè, Chardonnay o Verduzzo La Cacciatora: 2,59 euro (2 / 5)
Merlot o Cabernet del Veneto La Cacciatora: 2,19 euro (2 / 5)
Vino Bianco o Rosso Bottebuona: 1,29 euro (2,5 / 5)
Prosecco Doc, Ribolla Gialla o Cuvée Rosè extra Villa Folini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Soave-Custoza-Bardolino Doc Cadis: 2,49 euro (3 / 5)
Vermentino Igt o Morellino di Scansano Docg Cantina Morellino di Scansano: 4,79 euro (4 / 5)
Glicine Bianco o Rosso Corvo Igt: 3,99 euro (4 / 5)


Fino al 16 Aprile
Gutturnio Doc Cantina Valtidone: 2,89 euro  (3,5 / 5)
Ortrugo Colli Piacentini Cantina Valtidone (carta payback)2,89 euro  (3,5 / 5)
Chianti Docg Sorelli (carta payback) 3,39 euro (2,5 / 5)
Verdea Vivace Igt Panizzari: 3,29 euro  (3 / 5)
Valcalepio Rosso Doc: 3,99 euro  (3,5 / 5)
Bonarda Doc, Giorgi: 4,79 euro  (4,5 / 5)
Pecorino/Passerina Igt- Montepulciano d’Abruzzo Doc Rue Piane Spinelli: 2,79 euro (3 / 5)
Marzemino Doc, Cavit  (carta payback): 3,49 euro  (3,5 / 5)
Trentino Doc Gewurztraminer, Cavit (carta payback): 4,99 euro  (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg, Bolla: 4,99 euro  (3,5 / 5)


Fino al 18 Aprile 
Barbera del Piemonte-Bonarda Oltrepò Pavese Doc Toso: 1,99 euro (2 / 5)
Lambrusco Amabile Maggi Igt: 1,49 euro  (2 / 5)
BuonGoverno all’uso Toscano Igt Piccini: 3,29 euro  (3,5 / 5)
Lambrusco di Sorbara Doc Secco o Grasparossa Chiarli: 2,29 euro  (3,5 / 5)
Pignoletto Doc Arco delle Rose : 2,90 euro  (3 / 5)
Chianti Docg Rubentino: 2,85 euro  (3 / 5)
Chianti Classico Docg Cecchi: 5,50 euro  (3,5 / 5)
Chardonnay-Rosato Frizzante Il Roccolo: 1,99 euro (1,5 / 5)
Ribolla Gialla Igt-Pinot Grigio Baccicchetto: 3,95 euro (3,5 / 5)


Fino al 16 Aprile (Volantino 1 euro)
Tavernello Frizzante Bianco o Rosato, Caviro:  1,99 euro (3,5 / 5)
Grillo Igt o Rosso Terre Siciliane Poggio dei Vigneti, Natale Verga: 1,49 euro (3,5 / 5)

Fino al 15 Aprile
Negramaro Igt o Fiano Segnavento: due pezzi 5,19 euro (3,5 / 5)
Rosso Terre Siciliane o Grillo Igt Il Poggio: due pezzi 3,24 euro (3 / 5)
Nero D’Avola Igt, Natale Verga: 1,69 euro (3,5 / 5)
Gutturnio Vicobarone: 2,49 euro  (3,5 / 5)
Prosecco Doc Tradizione, La Gioiosa: 4,29 euro  (3 / 5)


Fino al 17 Aprile
Barbera d’Asti Il Castero: 1,79 euro (2 / 5)
Chianti Riserva La Pieve: 3,59 euro (3 / 5)
Piemonte Cortese Ca Fornara: 1,59 euro  (2 / 5)
Bag in Box Vignaioli del Tortonese 5t: 6,95 euro  (3 / 5)


Fino al 18 Aprile (volantino 0,98)
Gutturnio o Ortrugo Vicobarone: 1,98 euro (4 / 5)
Cabernet Merlot o Sangiovese Il Poggio: 1,98 euro (3 / 5)
Rosato o bianco frizzante Canterino Riunite: 1,98 euro (3,5 / 5)
Cabernet Friulano o Chardonnay Grave del Friuli Borgomastro: 2,98 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Docg o Prosecco Spago Treviso Coste Petrai: 3,98 euro  (3,5 / 5)



Fino al 15 Aprile
Mastri Vernacoli Vini, Cavit: 3,59 euro (3,5 / 5)
Carpenè Malvolti Prosecco: 6,59 euro (5 / 5)
Pengue Vini Solopaca Bianco o Rosso: 1,69 euro (2,5 / 5)
Syrah Pellegrino Cent’are: 3,29  (3,5 / 5)


Fino al 18 Aprile
Bonarda Oltrepò Pavese Doc Canneto Frizzante (solo soci): 1,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Prosecco Valdobbiadene Mionetto Prestige (solo soci): 4,99 euro (3,5 / 5)
Gutturnio o Ortrugo Vicobarone: 2,79 euro (3 / 5)
Dolcetto d’Alba Doc Terre da Vino: 4,75 euro (3,5 / 5)
Falanghina Irpinia-Fiano Avellino-Greco di Tufo Doc I nobili dell’Irpinia: 5,99 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Mezzacorona: 3,99 euro (4 / 5)


Fino al 18 Aprile
Vino Valpolicella della Rocca Cantina di Soave: 2,69 euro (3,5 / 5)
Trebbiano amabile Chiarli 1,5lt: 2,98 euro (3,5 / 5)
Ortrugo o Gutturnio Ferri: 2,49 euro (3 / 5)
Malvasia Valtidone: 2,69 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Docg Terre Da Vino: 3,95 euro (3 / 5)


Fino al 18 Aprile
Riesling Brut La Versa: 2,94 euro (4 / 5)
Lambrusco Grasparossa o Sorbara Righi: 2,49 euro (4 / 5)
Vitiano Rosso Falesco: 4,19 euro (4 / 5)
Soave Classico Bolla: 3,63 euro  (3,5 / 5)
Prosecco Terre del Faedo: 3,69 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano La Mora Cecchi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Castel del Monte Spagnoletti Zeuli: 2,37 euro  (3,5 / 5)
Pinot Grigio Cormons: 3,57 euro  (3,5 / 5)
Monica o Nuragus Dolianova: 1,97 euro (3 / 5)
Nero d’Avola Cusumano: 4,90 euro  (4 / 5)

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Vini al supermercato

La Versa, tre Charmat per il rilancio in Gdo: Riesling in promo all’Esselunga

E’ un ritorno in pompa magna quello di La Versa nella Grande distribuzione. La cantina pavese, fallita e poi risorta grazie alla cordata lombardo-trentina guidata da Terre d’Oltrepò e Cavit, è a volantino questa settimana in Esselunga, con lo spumante base Riesling Doc Oltrepò Pavese.

La nuova etichetta sarà in promozione fino al 18 aprile a 2,94 euro. Un ribasso del 40% rispetto al “prezzo pieno”, che si assesta su 4,90 euro.

Lo spumante di Riesling è uno dei tre Charmat (Metodo Martinotti) pensati dalla nuova La Versa per i clienti dei supermercati, assieme a un Pinot Nero vinificato in bianco e a un Moscato.

I tre spumanti sono già disponibili negli store Esselunga e Bennet. “Ma entro fine anno – anticipa in esclusiva a vinialsuper Marco Stenico, direttore commerciale di La Versa – andremo a completare l’inserimento in tutti i principali player della Gdo”.

Tre Charmat lunghi, con un periodo di autoclave che varia dagli 8 ai 9 mesi. Per quanto riguarda i volumi, si tratterà a pieno regime (ovvero nell’arco dei prossimi due, tre anni) di un milione e mezzo di bottiglie di Charmat a marchio La Versa immesse nel canale moderno. L’obiettivo per il Metodo Classico è invece quello di raggiungere quota 750 mila bottiglie.

Di fatto, la nuova dirigenza lavora anche al riposizionamento del prestigioso marchio nel canale tradizionale. All’Horeca saranno riservate le etichette di Metodo Classico Docg base Pinot Nero, vero simbolo dell’Oltrepò pavese di qualità.

“Inizieremo con l’etichetta ‘Collezione‘ 2007 – spiega Stenico – una cuvée delle basi spumante selezionate tra le migliori reperite a La Versa al nostro ingresso in azienda. Il prezzo sarà attorno ai 16 euro più Iva, all’ingrosso. Toccherà poi a ‘Testarossa‘, il vero portabandiera di La Versa, con le basi spumante tirate da noi. In questo caso, il prezzo supererà i 20 euro più Iva”.

Per degustare il “nuovo” Testarossa si dovrà tuttavia attendere la metà del 2019. “Un prodotto – commenta Stenico – che intende rappresentare l’intero Oltrepò d’eccellenza, con il suo vitigno più rappresentativo, il Pinot Nero”.

LA DEGUSTAZIONE
(4 / 5) Una tipicità salvaguardata anche attraverso i tre Charmat. Il Riesling da oggi in promo in Esselunga è il vero “anti Prosecco”. Giallo paglierino nel calice, naso intenso, fruttato, aromatico. Bollicina mediamente fine e persistente.

In bocca entra pulito, grazie a un “dosaggio” (Brut) capace di valorizzare al contempo aromaticità e corpo del vino. Uno spumante che riempie bene il palato anche una volta deglutito, con ritorni di frutta e richiami vagamente salini piacevoli, che invitano il sorso successivo.

Uno sparkling dall’ottimo rapporto qualità prezzo, capace di accompagnare alla perfezione un aperitivo, gli antipasti, ma anche l’intero pranzo o una cena non impegnativa.

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Vini al supermercato

Colli di Luni Doc Vermentino 2016 Etichetta verde, La Colombiera

(4 / 5) E’ “l’etichetta verde”, quella destinata alla Gdo, ovvero ai supermercati. Sotto la lente di ingrandimento di vinialsuper finisce oggi il Colli di Luni Doc Vermentino 2016 de La Colombiera di Castelnuovo Magra. Un Vermentino ligure, dunque.

LA DEGUSTAZIONE
Nel calice, il vino si presenta di un giallo paglierino acceso, luminoso. Al naso fiori freschi e frutta a polpa gialla, con richiami esotici che ricordano l’ananas. Un quadro in cui non mancano gli agrumi.

Al palato, il Vermentino de La Colombera si mostra più morbido di quanto possa far presagire il naso. L’ingresso in bocca, di fatto, è caratterizzato da sentori di frutta piuttosto matura. Percezione alcolica e acidità si fanno largo all’assaggio e lo dominano nel retro olfattivo.

Una beva facile per questo Vermentino ligure, ma tutt’altro che banale. Tutte le componenti risultano in perfetto equilibrio e armonia. Un vino fresco, che fa pensare al mare e all’estate.

Il Vermentino “etichetta verde” de La Colombera si abbina a tutto pasto ed è particolarmente indicato con piatti a base di pesce o carni bianche. Ottimo con il sushi, specie con le portate di crudo di salmone, tonno e tartàre in generale.

LA VINIFICAZIONE
Il Vermentino Doc Colli di Luni La Colombera viene prodotto con uve provenienti principalmente dai vigneti situati nel Comune di Sarzana, secondo Comune per abitanti della provincia di La Spezia.

Le vigne sono allevate a Guyot con una densità di 5 mila ceppi per ettaro, su terreni argillosi dotati di buona esposizione. La vendemmia viene effettuata “rigorosamente a mano e le uve immediatamente lavorate nell’arco della giornata”. La vinificazione della uve Vermentino in purezza avviene unicamente in serbatoi di acciaio inox, a temperatura controllata.

Una storia che affonda le radici negli anni Settanta quella dell’Azienda Agricola La Colombiera. Sul finire del decennio, Francesco Ferro, padre dell’attuale titolare Pieralberto Ferro, acquista una vigna nell’antico territorio di Luni, in Castelnuovo Magra.

Oggi La Colombiera può invece contare su oltre dieci ettari di vigna. L’obiettivo è quello di “rispettare la materia prima, tendendo all’eliminazione di manipolazioni chimiche, sia dei mosti che dei vini ottenuti”.

Prezzo: 7,90 euro
Acquistato presso: Esselunga

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Vini al supermercato

Primitivo di Manduria Dop 2016 Ceralacca, Soloperto Vini

(4 / 5) In attività effettiva da più di un secolo, Soloperto è uno dei nomi storici nell’area di Manduria, con una produzione variegata che abbraccia tutti le principali varietà pugliesi.

Nella gamma figurano alcune versioni di Primitivo tra cui il protagonista di questo articolo, il Ceralacca, che si distingue per il nome ben in evidenza nell’etichetta e l’inconfondibile sigillo rosso. Due segni distintivi facili da individuare.

LA DEGUSTAZIONE
Nel calice il Ceralacca si presenta di un rosso rubino di una certa intensità e buona consistenza. Incuriosiscono, al primo esame, i lievi accenni al rosso granato.

Avvicinando il calice al naso si possono apprezzare i profumi abbastanza intensi, con i primi sentori di confettura di fragole e ciliegia matura a cui pian piano si affiancano note di tabacco, di cioccolato e caffè, per chiudere su sentori balsamici che rimandano a una certa evoluzione.

In bocca il vino dimostra una certa morbidezza e accarezza bene il palato. Il Primitivo di Manduria Ceralacca può vantare una discreta acidità, ma soprattutto una sottile quanto apprezzabile tannicità che non è così comune in altri primitivi dell’area di Manduria.

Piena la corrispondenza tra olfatto e gusto: il fruttato iniziale, qui non stucchevole, lascia piano piano il posto alle note terziarie. E così, sul finale, la buona persistenza complessiva è dominata da una piacevole chiusura balsamica.

Il vino nel complesso è piacevole ed equilibrato, con una alcolicità ben integrata nell’insieme e una personalità che lo differenzia rispetto ad altre etichette della stessa fascia prezzo. Compagno ideale per gli arrosti in genere, il Primitivo di Manduria Ceralacca non è da sottovalutare in abbinamento con le tipiche polpette di pane o di carne al sugo.

La struttura del vino e le sue caratteristiche complessive lo rendono un’alternativa interessante e conveniente anche per un pubblico diverso da quello tradizionalmente attratto dalle caratteristiche del Primitivo.

LA VINIFICAZIONE
Le uve utilizzate per questo Ceralacca, raccolte come da tradizione nella prima fase di settembre, provengono esclusivamente da vigneti dell’area di Manduria. Il sistema di allevamento è quello tradizionale, ad alberello.

Le viti hanno un’età compresa tra i 35 e i 40 anni: piante di queste caratteristiche permettono di ottenere vini di 14° come questo, dotati al contempo di una buona freschezza in bocca e di sentori di una certa intensità.

All’iniziale affinamento in acciaio segue un periodo di 6 mesi in barrique di rovere francese che, come si può facilmente notare quando lo si degusta, hanno il loro peso nel definire l’impronta di questo vino.

Un Primitivo di Manduria che esce sul mercato piacevolmente pronto, ma che non teme certo la possibilità di maturare anche altri 12 mesi, purché nelle giuste condizioni.

Prezzo: 6,90 euro
Acquistato presso: Supermercati DOK

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Vini al supermercato

Pasqua al supermercato: i vini in promozione

Veneto protagonista dei volantini del vino in promozione al supermercato a Pasqua. Perché le feste sono il momento ideale per le bollicine.

Tradotto: it’s Prosecco time. Numerose etichette in offerta in tutte le catene. Con effetto “livella prezzo” tra Doc e Docg.

Spazio anche per chi volesse andare “controcorrente”, a cui suggeriamo un aperitivo a base del Metodo Classico da Nerello Mascalese Capovero, bollicina Made in Sicily firmata Madaudo, in offerta ad un ottimo prezzo negli store Iperal. Catena che, fino al 4 aprile, è la migliore in termini di ampiezza dell’offerta: dall’ottima selezione della Valtellina (terra in cui il gruppo di Sondrio gioca in casa) scendendo giù per lo Stivale.

Oltrepo’ Pavese in ombra, Toscana non particolarmente presidiata, abbandonati sui volantini i max formati, il rosso per il pranzo di Pasqua è decisamente delle Cantine San Marzano.

I vini della linea Notte Rossa sono in offerta un po’ dappertutto ad un prezzo eccellente, mediamente di 3,49 euro. Un vino popolare, tra i più letti sul nostro portale. E per rimanere in zona Puglia, se è il bianco che colorerà le vostre tavole, vi riproponiamo anche la scheda del Fiano Igt Notte Rossa.

Un piacevole suggerimento dagli scaffali Conad: il Lambrusco La Brusca Lini 910, taglio prezzo non particolarmente competitivo, ma vino un passo avanti a molti altri e davvero godibile.

Altro appunto: fare scorta, sempre al Conad, del Terre Sicilane Frappato Syrah Gurgò di Cantine Paolini. Prezzo davvero super. Infine di nuovo in Puglia con Esselunga, per riempire il carrello del Primitivo di Manduria San Gaetano dell’altro colosso Cantina Due Palme. Ma ecco l’analisi delle maggiori insegne.


Fino al 2 aprile

Prosecco Doc Extra Dry Cinzano: 3,49 euro [usro 3]
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, Amor di Vigna: 4,79 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, La Gioiosa: 5,29 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Millesimato Docg Rive di Colbertaldo, Cà Val: 5,59 euro (4 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, Mionetto: 6,29 euro (3,5 / 5)
Montepulciano o Cerasuolo d’Abruzzo Doc I Solchi, Citra: 1,99 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola/Syrah/Catarratto Igt, Madaudo: 2.39 euro (3,5 / 5)
Dolcetto d’Alba Doc, Terre Sovrane:  3.29 (3 / 5)
Chianti Doc, Ruffino: 3,49 euro (3 / 5)
Morellino di Scansano Docg La Mora, Cecchi: 4,49 euro (3,5 / 5)
Teroldego Rotaliano Doc, Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)
Soave Classico Doc / Bardolino Classico, Araia: 2,49 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Gallura Docg, Cantina di Gallura: 3,89 euro (4 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc /Rosè di Alghero Doc, Sella&Mosca: 3,99 euro (3,5 / 5)
Negramaro / Primitivo /Fiano Salento Notte Rossa, San Marzano: 3,49 euro (4,5 / 5)
Corvo Bianco e Rosso BiPack (con calice Bormioli): 8,69 euro (4 / 5)
Sauvignon Doc/Ribolla Gialla Igt/Pinot Grigio / Friulano Doc, Santa Caterina Collio: 4,99 euro (4 / 5)
Alto Adige Doc Gewurztraminer/Sauvignon, Cantina Produttori Bolzano: 6,99 euro (4 / 5)
Spumante Trento Doc, Rotari: 6,79 euro (4,5 / 5)
Prosecco Brut I like Prosecco, Tosti: 3,99 euro (4 / 5)
Champagne Premier Cru, Pointillart: 19,90 euro (3,5 / 5)
Asti Docg, Martini: 4,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Blanc de Blanc, Cortepiana: 2,99 euro (2,5 / 5)
Spumante Rocca dei Forti Togni: 2,29 euro (1 / 5)
Spumante Passerina, Colle Quiete: 2,89 euro (3 / 5)
Spumante Muller Thurgau Brut, Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Spumante Asti Docg, Cinzano: 4,99 euro (3 / 5)
Brachetto d’Acqui Docg, Cinzano: 6,49 euro (3 / 5)


Fino al 2 aprile

Spumante Trento Doc, Rotari: 6,93 euro (4,5 / 5)
Spumante Brut o Dolce, Rocca dei Forti: 1,99 euro (1 / 5)
Spumante Muller Thurgau Dolomiti Igt, Cavit: 3,28 euro (3,5 / 5)
Monferrato Doc, I somelieri: 2,55 euro (3 / 5)
Dolcetto d’Alba, Duchessa Lia: 2,98 euro (3 / 5)
Valpolicella Classico, Villa Borghetti: 2,98 euro (3,5 / 5)
Primitivo Notte Rossa, Cantine San Marzano: 3,49 euro (4,5 / 5)


Fino al 2 aprile

Prosecco Superiore Docg, Terre d’Italia: 6,29 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, Bolla: 4,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Muller Thurgau, Cavit: 3,69 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Treviso, Signoria dei Dogi: 3,49 euro (3 / 5)
Asti Spumante Docg, Tosti: 3,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Docg, Valdo: 4,99 euro (3,5 / 5)
Brachetto d’Acqui Docg, Tosti: 4,99 euro (3 / 5)
Chardonnay/Verduzzo/Sauvignon/Pinot Rosa Maschio: 2,49 euro (3 / 5)
Negroamaro / Primitivo / Fiano Notte Rossa: 3,99 euro (4,5 / 5)
Barbera Colli Piacentini, Vicobarone: 2,49 euro (3,5 / 5)
Gutturnio Doc, Bonelli: 3,19 euro (4 / 5)
Spumante Gancia Brut/Dolce: 2,59 euro (3 / 5)
Pinot di Pinot Gancia (3×250 ml): 3,79 euro (3 / 5)
Pinot di Pinot Gancia / Rosè: 3,99 euro (3 / 5)



Fino al 2 aprile

Spumante Metodo Classico Brut, Ferrari:  8,40 euro (5 / 5)
Champagne Cordon Rouge, Mumm: 19,90 euro (4 / 5)
Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Docg, Tenimenti Dogali:  4,80 euro (3,5 / 5)
Spumante Sergio Mionetto: 7,29 euro (3,5 / 5)
Spumante Asti Docg, Martini: 4,49 euro (3,5 / 5)
Pinot Grigio Trentino Doc, Cavit: 3,58 euro (3,5 / 5)
Alto Adige Doc Gewurztraminer, Santa Maddalena Bolzano: 7,20 euro (4 / 5)
Est Est Est di Montefiascone: 2,98 euro (3 / 5)
Vermentino di Gallura Docg, Aghera Sarda: 4,70 euro (3,5 / 5)
Moscato d’Asti Docg, Casaniere: 3,99 euro (3 / 5)
Passerina Offida Docg, De Angelisi: 3,49 euro (3,5 / 5)
Ortrugo Frizzante, Piani Castellani: 2,99 euro (3 / 5)
Muller Thurgau, Santa Margherita: 4,40 euro (4 / 5)
Soave Classico Doc, Cadis Fittà: 4,80 euro (3,5 / 5)
Fiano Di Avellino Docg o Greco di Tufo Docg: 7,80 euro (4 / 5)
Sicilia Doc Seligo Settesoli: 4,58 euro (4 / 5)
Trentino Doc Lagrein Rosato, Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)
Frappato Syrah Gurgò Cantine Paolini: 3,19 euro (5 / 5)
Chianti Docg Castellina, Cecchi: 3,60 euro (3,5 / 5)
Rosso Toscana Igt Santa Cristina, Antinori: 5,50 euro (4 / 5)
Gutturnio Doc, Valtidone: euro 2,99 euro (3,5 / 5)
Lambrusco, La Brusca Lini 910: 3,70 euro (5 / 5)
Valpolicella Doc Ripasso, Tommasi: 10,90 euro (4 / 5)
Fragolino Rosso, Duchessa Lia: 3,20 euro (3 / 5)


Fino al 31 marzo

Sauvignon, Forchir: 4,30 euro (4 / 5)
Vermentino di Sardegna, Dolianova: 2,57 euro (3,5 / 5)
Lugana, Cesari: 6,32 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau, Cantina di Bolzano: 4,89 euro (3,5 / 5)
Lambrusco, Cavicchioli: 1,79 (3,5 / 5)
Cabernet / Merlot, Cantina di Caldaro: 4,79 euro (4 / 5)
Morellino di Scansano Docg, Mantellassi: 3,95 euro (3,5 / 5)
Primitivo di Manduria San Gaetano, Cantina Due Palme: 3,12 euro (5 / 5)
Barolo Docg, Sette Cascine: 11,90 euro (3,5 / 5)
Passito di Pantelleria, Cantine Pellegrino: 4,79 euro (4 / 5)
Asti Docg, Martini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg, Cantina Produttori Valdobbiadene: 4,73 euro (3,5 / 5)


Fino al 3 aprile

Prosecco Docg Carpenè Malvolti (3x200ml): 7,90 euro (4 / 5)
Spumante Trento Doc Rosè, Ferrari: 8,50 euro (5 / 5)
Lugana Doc, Cantina di Negrar: 7,49 euro (4 / 5)
Valpolicella Ripasso, Sartori: 6,50 euro (4 / 5)
Pinot Bianco/Sauvignon, Maschio: 2,79 euro (3 / 5)
Verduzzo Igt Frizzante, Col Mesian: 1,98 euro (3 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc, Barone Stabilini: 5,49 euro (3 / 5)
Teroldego Rotaliano Doc, Mezzacorona: 4,30 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg, Le Vie dell’Uva: 2,99 euro (3 / 5)
Merlot Grave, Le Vie dell’Uva: 2,59 euro (3 / 5)
Cannonau, Le Vie dell’Uva: 2,99 euro (3,5 / 5)
Montepulciano D’Abruzzo, Le Vie dell’Uva: 2,19 euro  (2,5 / 5)
Pinot Bianco Alto Adige Doc, Le Vie dell’Uva: 7,40 euro (3,5 / 5)
Gewurztraminer, Le Vie dell’Uva:  5, 69 euro (3,5 / 5)
Vino Soave, Le Vie dell’Uva: 2,49 euro (2,5 / 5)
Ribolla Gialla, Le Vie dell’Uva: 2,99 euro (2,5 / 5)
Trebbiano d’Abruzzo, Le Vie dell’Uva: 1,98 euro (1 / 5)
Prosecco Millesimato, Le Vie dell’Uva: 3,89 euro (3,5 / 5)
Spumante Pinot Nero, Col Mesian: 3,45 euro (2,5 / 5)
Spumante Brut, Rocca dei Forti: 2,98 euro (1 / 5)
Spumante Asti, Cinzano: 4,50 euro (3 / 5)
Spumante Prosecco Doc, Sant’Orsola: 4,75 euro (3,5 / 5)
Champagne Cordon Rouge, Mumm : 19,90 euro (4 / 5)
Moscato ValleBelbo: 1,99 euro (1 / 5)


Fino al 4 aprile

Valtellina Superiore Docg Sassella / Grumello / Valgella, Nera: 7,10 euro (3,5 / 5)
Sforzato Docg, Nera: 17,99 euro (4 / 5)
Valtellina Superiore Docg Valgella, Bettini : 6,75 euro (4 / 5)
Valtellina Docg, Bontà delle Valli : 6,90 euro (3,5 / 5)
Sfursat Docg, Bontà delle Valli: 15,75 euro (3,5 / 5)
Fragolino Rosso, Duchessa Lia: 3,20 euro (3 / 5)
Prosecco Doc, Zonin: 4,99 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Docg Brut/Saten, VillaCrespia: 13,50 euro (4 / 5)
Spumante Prosecco Extra Dry, Canel: 3,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Prosecco Superiore Docg, Canel: 5,45 euro (3,5 / 5)
Spumante Trento Doc, Rotari: 7,60 euro (4 / 5)
Spumanti Dorè o Rosè Extra Dry, Valtidone: 2,99 euro (3 / 5)
Spumante Metodo Classico Brut Perlage, Valtidone: 7,20 euro (3,5 / 5)
Spumante Pignoletto Doc, Valtidone: 3,50 euro (3,5 / 5)
Spumante Greco di Tufo Doc, Feudali: 4,90 euro (3,5 / 5)
Spumante Capovero Madaudo Brut o Rosè: 9,90 euro (5 / 5)
Spumante Bosca Anniversary Brut o Dolce: 2,25 euro (1 / 5)
Spumante Muller Thurgau Cavit: 3,50 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Bosca Five Stars: 4,90 euro (3 / 5)
Rosso di Valtellina Dop, Bontà delle Valli: 3,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Oro Riserva, Piccini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Marcello Grand Cru: 5,45 euro (4 / 5)
Rosso Di Montepulciano Sabazio, La Braccesca: 6,90 euro (4 / 5)
Vini Del Sannio Dop Falanghina / Greco / Aglianico: 4,20 euro (3 / 5)
Lambrusco di Sorbara Doc Cavicchioli secco o amabile: 3,40 euro (3 / 5)
Barbera Docg o Dolcetto Doc, Vini Conti Buneis: 4,15 euro (3,5 / 5)
Ortrugo/Gutturnio/Bonarda secco o amabile, Viti & Vini: 2,70 (3 / 5)
Malvasia dolce o secca/Barbera Viti & Vini: 2,70 euro (2,5 / 5)
Oltrepo’ Pavese Doc Bonarda amabile o secca/
Barbera/Sangue di Giuda/Buttafuoco/Pinot Nero/Riesling Vie del Canto: 2,80 euro (2,5 / 5)
Vino Lancers Bianco/Rosè: 3,55 euro (3 / 5)
Chianti/Montepulciano/Primitivo Salento/Pinot Grigio Igt, Natale Verga: 2,15 euro (2,5 / 5)
Rosso Toscana Igt Santa Cristina, Antinori: 5,75 euro (4 / 5)
Valpolicella Doc, Duca del Frassino:  4,95 euro (3 / 5)
Brunello di Montalcino Docg, Duca del Giglio: 14,90 euro (3,5 / 5)
Rosso Conero Doc O Verdicchio Castelli di Jesi, Il Picchio: 3,25 euro (3,5 / 5)
Moscato Giallo/Pinot Nero/Muller Thurgau/Teroldego/
Marzemino/Gewurztraminer Mastri Vernacoli Cavit: 4,19 euro (3,5 / 5)
Valdadige Doc Terre Fredde Bianco/Rosso/Rosato: 2,50 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola/Catarratto Organic Bio, Natale Verga: 3,99 euro (3 / 5)
Falanghina Doc/Greco di Tufo Docg/Fiano di Avellino Docg Borgo San Michele: 5,90 euro (4 / 5)
Taurasi Docg, Borgo San Michele: 9,50 euro (4 / 5)
Morellino di Scansano Docg, Le Chiantigiane: 5,50 euro (3,5 / 5)
Chianti Colli Fiorentini Docg, Uggiano: 3,75 euro (3,5 / 5)
Grechetto dei Colli Martani Doc, La Custodia: 4,75 euro (3,5 / 5)
Sagrantino di Montefalco Docg, La Custodia: 14,90 euro (4 / 5)
Rosso di Montefalco, La Custodia: 7,50 euro (4 / 5)
Rosso dell’Umbria, Vocante: 3,75 euro (3,5 / 5)
Sforzato Doc Canua, Sertoli Salis: 24,50 euro (5 / 5)
Cirò Rosso o Rosato Caparra&Siciliani: 3,50 euro (4 / 5)
Cirò Classico Superiore Volvito, Caparra&Siciliani: 6,45 euro (5 / 5)
Primitivo di Manduria Dop, Notte Rossa: 5,49 euro (3,5 / 5)
Soave Classico/Bardolino Classino, Zonin: 3,49 euro (3 / 5)
Valpolicella Ripasso, Sartori: 6,49 euro (4 / 5)
Moscato di Sicilia/Zibibbo Igt Ivam: 3,95 (3 / 5)
Recioto di Soave Docg, Cadis: 8,50 euro (3,5 / 5)


Fino al 2 Aprile

Prosecco Doc Valdo: 3,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Dolce o Brut Gancia: 2,29 euro (3 / 5)
Spumante Muller Thurgau Dolomiti Igt, Cavit: 3,19 euro (3,5 / 5)
Spumante Muller Thurgau o Durello Brut Gran Cuvèe Maximilian I: 2,90 euro (2,5 / 5)
Oltrepo’ Pavese Doc C’era una Volta, Guarini: 3,95 euro (4 / 5)
Toscana Igt Remole, Frescobaldi: 3,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg o Vino Frizzante, Mionetto: 5,99 euro (3,5 / 5)
Chardonnay o Pinot Rosa Veneto, Maschio: 2,49 euro (3 / 5)
Notte Rossa Vini Igp, San Marzano: 3,49 euro (4 / 5)
Vini Igp / Dop, Citra: 3,49 euro (3,5 / 5)

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Vini al supermercato

Terre Siciliane Igp Frappato Syrah Gurgò 2016, Cantine Paolini

(5 / 5) In vendita nei supermercati del circuito Pam, il Gurgò Frappato Syrah 2016 Cantine Paolini rientra nei canoni del disciplinare Terre Siciliane Igp. Un rosso corposo, concentrato, fruttatissimo e morbidone, con sensazioni boisè ben integrate. Eccellente nel  rapporto qualità/prezzo per chi cerca un vino rosso rotondo e senza increspature.

Un matrimonio enoico all’insegna della sensualità fra il siculo Frappato e il più nordico Syrah, vitigno a bacca nera originario del Rodano settentrionale, ma in grado di esprimersi su registri di suadente voluttà nei climi caldi. Una scommessa vincente da cui nasce un vino facile e immediato, ma costruito con sapienza, in grado di regalare suggestioni di grande piacevolezza.

LA DEGUSTAZIONE
All’analisi sensoriale il Terre Siciliane Igp Frappato Syrah  Gurgò di Cantine Paolini esibisce un rubino profondo con screziature purpuree. Intenso nei profumi che esplodono in un trionfo di frutti rossi – ciliegia, fragola, amarena quasi in marmellata – note di gelso, vaniglia e legno tostato.

Sorso morbido e avvolgente con forse un leggerissimo residuo zuccherino, tannini che non danno astringenza, ma volume ed un finale in cui riecheggiano gli sbuffi fruttati del naso arricchiti da sensazioni cioccolatose e vanigliate. Discreta persistenza. Buona qualità organolettica.

L’accompagnamento ideale prevede l’abbinamento con zuppe ricche, primi piatti saporiti, carni alla brace e salumi affumicati.

LA VINIFICAZIONE
Il Terre Siciliane Igp Frappato Syrah Gurgò di Cantine Paolini nasce da uve allevate ad alberello su terreno misto prevalentemente calcareo e vendemmiate a mano fra la fine di agosto e l’inizio di settembre. In cantina si effettua una pressatura soffice cui segue la fermentazione alcolica che si protrae per undici giorni a temperatura controllata di 27°. Dopo aver svolto la malolattica, il vino è elevato in botti di rovere per almeno sei mesi, quindi stabilizzato in tini di cemento vetrificato. Dopo l’imbottigliamento affina sei-otto mesi prima di essere immesso alla vendita. Le proporzioni dell’uvaggio prevedono 60% Frappato e 40% Syrah.

Il vigneto Paolini si stende per tremila ettari nel versante meridionale e orientale dei comuni di Marsala, Trapani, Salemi e Mazara del Vallo. L’azienda nasce nel 1964 a Marsala su un territorio storicamente vocato per la viticoltura e oggi vinifica le uve di oltre mille conferitori. La contrada Gurgò vanta un terreno di matrice carsica che dona al vino una peculiare mineralità.

Prezzo: 4,99 euro
Acquistato presso: Pam

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Vini al supermercato

Voti ai vini in promozione fino al 20 marzo

Volantini un po’ “stitici” quelli dei prossimi giorni nelle maggiori catene Gdo. Un copia e incolla delle promozioni precedenti per molte insegne. Molti i vini per la tavola di tutti i giorni, ma offerte  poco “competitive” anche nelle insegne Iper Galassia e Unes, oggi per la prima volta sotto la nostra lente di ingrandimento.

Di imperdibile nulla. Di annotabile qualche etichetta Iperal – che si conferma una delle catene in grado di sfoggiare il miglior rapporto qualità prezzo nelle offerte di vino al supermercato – e Carrefour.



Fino al 16 Marzo
Sagrantino di Montefalco Docg Duca Odoardo: 11,90 euro (-40% payback) (4 / 5)
Oltrepo’ Pavese Doc Barbera o Bonarda Montù:  3,19 euro (-30% payback) (3 / 5)
Oltrepo’ Pavese Doc Barbera o Bonarda Le Cascine: 1,99 euro  (-50% payback (1,5 / 5)
Rosso di Montepulciano Doc Della Seta: 4,49 euro (-25% payback) (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Riparosso Illuminati: 4,99 euro  (-25% payback) (4,5 / 5)
Turà Lamberti bianco o rosato: 2,29 euro (-35% payback) (2,5 / 5)
Vermentino di Sardegna o Rosè di Alghero Doc Sella&Mosca: 3,99 euro (-35% payback) (3,5 / 5)
Nero d’Avola o Grillo Doc, Cantine Europa: 2,99 euro -50% payback (3,5 / 5)


Fino al 20 Marzo
Rosso di Valtellina Doc, Vinicola Nera: 5,90 euro (4 / 5)
Verdea Vivace Frizzante Igt, Panizzari: 3,29 euro (3,5 / 5)
Ortrugo Colli Piacentini Doc Cantina Vicobarone: 2,89 euro (-35% payback)  (3 / 5)
Gutturnio Superiore Doc: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg o Buon Governo Igt Piccini: 2,89 euro (-40% payback) (4 / 5)
Chardonnay Igp o Negramaro Igt o Barricato Igt Salento, Apigliani: 3,89 euro (-50% payback) (3,5 / 5)


Fino al 20 Marzo
Chianti Docg, Elena: 2,49 euro (2,5 / 5)
Chianti Docg, Piccini: 2,99 euro (-40% payback) (3,5 / 5)
Turà Lamberti bianco o rosato: 2,59 euro (-35% payback) (2,5 / 5)
Corvo Igt Bianco o Rosso Duca di Salaparuta: 4,29 euro (3,5 / 5)
Cannonau di Sardegna Doc o Vermentino Igt Terre di Sicilia, Le Morre: 2,99 euro (-40% payback) (3,5 / 5)
Gutturnio Doc Cantina Vicobarone: 2,63 euro (-40% payback) (3,5 / 5)
Lambrusco di Castelvetro o Sorbara Doc Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)


 


Fino al 17 Marzo
Oltrepo’ Pavese Doc Bonarda o Barbera del Monferrato Doc, Toso: 1,98 euro (2 / 5)
Soave Doc Torre, Servaia: 1,99 euro (3 / 5)
Trebbiano o Sangiovese Doc, Brumale: 1,98 euro (2,5 / 5)
Terre Siciliane Igt Nero D’Avola, Rapitalà: 3,98 euro (3 / 5)



Fino al 18 Marzo
Merlot o Cabernet Sauvignon Igt Colle dei Cipressi (1+1): 2,98 euro (3,5 / 5)
President Reserve Riccadonna (1+1): 4,98 euro  (3,5 / 5)



Fino al 18 Marzo
Ante Hirpis Vini: 2,79 euro (3,5 / 5)
Maestri Vernacoli Doc Vini: 3,49 euro (3,5 / 5)


Fino al 21 Marzo
Spumante Muller Thurgau Durello Maximilian I: 2,95 euro (2,5 / 5)
Soave o Bianco di Custoza, Cadis: 2,00 euro (3,5 / 5)
Chianti Vegante Superiore Sensi biologico: 6,90 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti o Dolcetto d’Asti Docg, Podere Previnca: 2,60 euro (3 / 5)
Chianti Valiano Docg, Piccini: 9,90 euro (3,5 / 5)
Rosso di Montalcino Doc, Giglio del Duca: 7,25 euro (4 / 5)
Vini Santa Cristina Antinori Bianco o Rosato: 4,40 euro (4 / 5)
Oltrepo’ Pavese Doc Bonarda o Barbera San Zeno Zonin: 3,70 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc, Cannonau Doc o Rosato Igt, Pedres: 3,99 euro (3,5 / 5)



Fino al 21 Marzo
Vini Maschio Pinot Rosa, Pinot Bianco, Chardonnay, Verduzzo, Sauvignon: 2,79 euro (3 / 5)



Fino al 19 Marzo Superstore/Conad
Garzellino Bianco Frizzante Emilia (2×1): 2,39 euro (3 / 5)
Lambrusco Igt Otello etichetta nera: 4,98 euro (3,5 / 5)
Prosecco di Valdobbiadene Docg, Mionetto: 6,79 euro (3,5 / 5)
Greco di Tufo Docg, Inziria dei Principi: 4,98 euro (3,5 / 5)
Tavernello Syrah o Cabernet, Caviro: 2,09 euro (3,5 / 5)

Fino al 19 Marzo Conad City/Margherita
Terre Siciliane Igt Nero D’Avola, Rapitalà: 3,98 euro (3 / 5)
Lambrusco Reggiano Doc, Campanone (City) : 3,69 euro (3,5 / 5)
Sauvignon Blanc Igt, Le Cascine (2×1): 3,99 euro (1,5 / 5)


Fino al 20 Marzo

Lambrusco Grasparossa o Sorbara Castelvetro Doc Amabile, Civ&Civ: 3,59 euro (3 / 5)


Fino al 17 Marzo
Spumante Muller Thurgau, Cavit: 2,79 euro (3 / 5)
Lambrusco Grasparossa o Sorbara Castelvetro Doc Amabile Civ&Civ: 3,59 euro (3 / 5)
Vermentino Aragosta Cantina Santa Maria La Palma: 4,39 euro (soci coop) (2,5 / 5)
Terre Siciliane Igt Bio Centopassi Libera Terra Placido Rizzotto Bianco o Rosso: 4,79 euro (3 / 5)


Fino al 20 Marzo
Merlot, I mori: 3,59 euro (3 / 5)
Colli Orientali Friuli Cabernet Franc, Zuccolo: 3,99 euro (3 / 5)
Terre Siciliane Igt Corvo Rosso o Bianco, Duca di Salapaura: 3,99 euro (3,5 / 5)
Frascati, Cantina Cerquetta: 2,19 euro (2,5 / 5)

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Vini al supermercato

Cannonau di Sardegna Doc 2016 Le Bombarde, Cantina Santa Maria La Palma

(3,5 / 5) In vendita nella maggior parte della grande distribuzione organizzata, il Cannonau Le Bombarde 2016 Doc Cantina Santa Maria La Palma è un rosso di discreta qualità che a dispetto del tenore alcolico importante risulta agile e di buona beva.

Il Cannonau di Sardegna è un vino rosso a Denominazione di Origine Controllata la cui produzione è consentita su tutto il territorio isolano, ma concentrata soprattutto nelle zone centrali.

E’ ottenuto da uve Cannonau (sinonimo della Grenache/Garnacha tinta) per almeno il 99% e per il restante 1% da uve di produzione locale. L’invecchiamento obbligatorio minimo è di un anno, di cui almeno 6 mesi in botti di rovere o di castagno.

LA DEGUSTAZIONE
All’analisi sensoriale il Cannonau Le Bombarde 2016 Doc Cantina Santa Maria La Palma  sfoggia un rubino di media intensità e franca trasparenza caratteristico del varietale. I profumi sono piuttosto tenui, ma raccontano di spezie e frutta nera: mora di rovo, gelso, cuoio e pepe  nero.

In bocca è caldo, ma poco corposo, abbastanza fresco, con un gradevole retrogusto in cui  affiorano olive nere, liquirizia e pepe. Piuttosto corto e non finissimo, è interessante per la trama aromatica. Un valido rosso da pasteggio.

Chi cercasse un abbinamento territoriale può accompagnarlo con la carne di agnello,  eccellenza della gastronomia sarda. Si sposa bene con carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.

LA VINIFICAZIONE
Il Cannonau Le Bombarde 2016 Doc Cantina Santa Maria La Palma nasce in posizione costiera su terreni ricchi di nutrienti ed eterogenei, accarezzati dal vento soggetti a temperature miti. Fermenta in recipienti inerti, affina quindi brevemente in botti di rovere e si stabilizza in vasche di acciaio prima dell’imbottigliamento.

La Cantina Santa Maria La Palma nasce nel 1959 nei territori della Nurra su impulso di un  centinaio di conferitori che decidono di unirsi dopo la riforma agraria e le bonifiche poste in essere nell’immediato dopoguerra. Vanta un patrimonio vitato di oltre settecento ettari nelle zone più vocate della Sardegna dove esalta i vitigni storici della viticoltura isolana.

Prezzo: 5 euro
Acquistato presso: Despar

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Vini al supermercato

Terre Siciliane Igp Perricone 2015 Agricane, Cantine Europa

(4 / 5) Penny Market si conferma tra i supermercati che meglio esprimono il concetto di vino “qualità prezzo” al supermercato, in Italia.

Ottimo, in quest’ottica, il Perricone Agricane 2015, uno dei vini Igp Terre Siciliane del Gruppo Cantine Europa di Petrosino, in provincia di Trapani.

LA DEGUSTAZIONE
Nel calice, il Perricone Agricane mostra il suo tipico rosso rubino intenso, con unghia tendente al porpora.

Al naso, altrettanta tipicità: quella delle spezie che contraddistinguono questo vitigno autoctono siciliano. Vale a dire il ginepro e il pepe nero, ben amalgamati con richiami di frutti a bacca rossa e nera, come la prugna.

Al palato, il Perricone di Cantine Europa conferma le note avvertite al naso. La beva è facile, per nulla appesantita dai 13 gradi di percentuale d’alcol in volume. Anzi: la gradazione contribuisce a rendere morbido l’ingresso, prima che si accendano nuovamente le spezie, in un finale sufficientemente persistente.

Cosa chiedere di più a un vino da meno di 4 euro? Ottima anche la versalità del Perricone Agricane negli abbinamenti. Perfetto a tutto pasto, trova nei ragù e nella carne il suo perfetto habitat. Un rosso da provare anche con portate di pesce come tonno o pesce spada.

LA VINIFICAZIONE
Le uve Perricone vengono raccolte a mano nelle prime ore del mattino e in tarda serata, al picco della sua maturazione. Dopo la raccolta, vengono portate velocemente in cantina.

La combinazione fra il succo e le bucce viene refrigerato a 26,5 gradi e trasferito nelle vasche per la macerazione, della durata complessiva compresa tra i 12 ai 15 giorni. Il Perricone Agricane viene quindi affinato in acciaio inox, alla temperatura controllata di 18-20 gradi.

Cantine Europa è una società cooperativa agricola con base a Petrosino in provincia di Trapani. Controlla, tra le altre, Sibiliana Vini, progetto pensato per la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti in bottiglia del Gruppo, al di fuori del canale Gdo.

Prezzo: 3,29 euro
Acquistato presso: Penny Market

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Vini al supermercato

Lambrusco re dei vini al supermercato. La Gdo vale 2 miliardi in Italia

Lambrusco, Chianti e Montepulciano d’Abruzzo sul podio dei vini più venduti nei supermercati italiani. E’ quanto emerge dalla ricerca elaborata per Vinitaly dall’istituto di ricerca IRI sui consumi di vino nella Grande distribuzione nel 2017.

Gli italiani hanno acquistato 648 milioni di litri nella Grande distribuzione, il canale di vendita principale del vino, per un valore che vede il traguardo dei 2 miliardi di euro (1 miliardo e 849 mila milioni di euro), dati inclusivi dei Discount.

Vini bianchi fermi, vini a denominazione d’origine, vini regionali, spumanti secchi. Questi i vini preferiti nel 2017. I rossi più richiesti provengono da Toscana, Emilia Romagna, Piemonte. I bianchi da Veneto, Trentino, Sicilia.

I NUMERI
Tra i vini i cui acquisti crescono a doppia cifra: Grillo (Sicilia), Primitivo (Puglia), Ortrugo (Emilia Romagna), Ribolla (Friuli Venezia Giulia), Valpolicella Ripasso (Veneto), Cortese (Piemonte), Passerina (Marche), Chianti Classico (Toscana), Cannonau (Sardegna), Pecorino (Abruzzo/Marche), Falanghina (Campania). Mentre i campioni assoluti rimangono Lambrusco, Chianti e Montepulciano d’Abruzzo.

Le bottiglie da 0,75 a denominazione d’origine crescono nel 2017 del 2% rispetto all’anno precedente con 280 milioni di litri venduti. Gli spumanti (e champagne) aumentano del 4,9% con 68 milioni di litri. Da notare anche la performance del rosato frizzante che cresce del 3,9%.

Prosegue il trend negativo dei “bottiglioni” (fino a 2 litri) che perdono un ulteriore 2,5%, mentre i brick registrano una flessione dello 0,6%. In crescita il formato “bag in box”, ancora di nicchia: +5,4%.

In forte crescita le vendite di vino e spumante biologico che superano i 4 milioni di litri venduti, confermando un percorso che ha ancora ampi margini di crescita.

“Se la quantità di vino acquistato nella Grande Distribuzione è stabile da anni – spiega Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI, coordinatore della ricerca – i consumatori mostrano di apprezzare le novità, accogliendo favorevolmente le proposte delle cantine”.

“I vini a denominazione d’origine vendono 5,5 milioni di litri in più nel 2017 – continua Romano – così come crescono bollicine e vini bianchi, inoltre aumentano le tipologie regionali che si fanno apprezzare ogni anno per i tassi di crescita. I Vini emergenti si fanno apprezzare per posizionamenti di prezzo non bassi (oltre la metà superiore a 4 euro) e questo è un aspetto positivo perché dimostra la disponibilità del consumatore a premiare novità e valore“.

IL FENOMENO SPUMANTI
“Il successo degli Spumanti ha spinto molte cantine a dedicarsi a questo prodotto – conclude Romano – ormai sulla via della destagionalizzazione nella versione Secco. Infine, i prezzi nel 2018 dovranno sostenere una sfida non banale a causa della vendemmia 2017 poco generosa ed al conseguente rialzo atteso”.

“La grande distribuzione organizzata si mantiene un canale di vendita molto importante per il mercato italiano – commenta Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere – capace di far emergere nuovi vini e territori e di assecondare nel tempo la richiesta di prodotti di maggiore qualità anche per il consumo quotidiano”.

“Un’evoluzione che Vinitaly sta seguendo negli anni, diventando il luogo di analisi e confronto tra Gdo e settore enologico e soprattutto proponendo alle cantine espositrici incontri B2B con i buyer delle insegne della distribuzione organizzata. Con l’International Packaging Competition Vinitaly da oltre venti anni promuove la cultura del comunicare con efficacia attraverso l’etichetta e la confezione il valore del prodotto”.

L’appuntamento a Vinitaly è per il 16 aprile, alla tavola rotonda di approfondimento sulle vendite di vino nella Gdo, con focus quest’anno sul mercato del vino italiano nei supermercati Usa. Il 16 e 17 aprile in calendario gli incontri B2B del Gdo Buyers’ Club.

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Vini al supermercato

Prosecco Doc Millesimato Extra Dry “Luxury”, Casa Sant’Orsola

(3 / 5) Che ci sia “Prosecco” e “Prosecco” è ormai chiaro a tutti gli attenti “bevitori”. Una regola che vale soprattutto al supermercato, dove peschiamo uno dei più commerciali e pubblicizzati: il Prosecco Doc Extra Dry millesimato 2017 Casa Sant’Orsola.

Un’etichetta che non faceva parte della nostra degustazione alla cieca di settembre 2017, in cui abbiamo stabilito i migliori e i peggiorisparkling da Glera” al supermercato. Ma difficilmente – ve lo anticipiamo subito – sarebbe riuscita ad aggiudicarsi un posto tra i top.

LA DEGUSTAZIONE
Di certo, il Prosecco Sant’Orsola è uno di quei vini che, prima del calice, provano a raccontarsi visivamente sullo scaffale del supermercato (e ancora prima in tv, grazie a numerosi spot pubblicitari).

La bottiglia è avvolta in un sacchetto di colore arancione trasparente, che cattura l’attenzione del cliente. Un velo d’eleganza forse necessario per stordire, con il marketing, il palato di chi si accinge alla degustazione. Noi conosciamo Ulisse. E soprattutto le sirene.

Creature mitologiche a parte, il Prosecco Sant’Orsola si presenta del classico giallo paglierino nel calice. La “bollicina” è mediamente fine e persistente. Al naso la tipicità della Glera, che si esprime principalmente col sentore di pera.

Al palato, ennesima conferma dell’assoluta semplicità di questo Prosecco. L’ingresso è morbido, ma il nettare si sbilancia poi sui sentori zuccherini (pera matura). Finale sufficientemente persistente e lineare rispetto al sorso.

Un Prosecco destinato a un pubblico poco esigente, anche se il prezzo (se non soggetto a tagli prezzo e promozioni) non è tra i più invitanti per il portafogli, pur avvicinandosi al reale valore dell’etichetta. L’abbinamento? A tutto pasto, per chi gradisce, o come aperitivo.

LA VINIFICAZIONE
Il Prosecco Casa Sant’Orsola è prodotto con il Metodo Charmat, che prevede la rifermentazione della Glera in ampie vasche chiamate autoclavi. Casa Sant’Orsola è un marchio di Fratelli Martini Secondo Luigi Spa, che a sede in località San Bovo a Cossano Belbo, in provincia di Cuneo.

Prezzo: 7,56 euro
Acquistato presso: Esselunga

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Vini al supermercato

Supermercati: i vini in promozione a volantino fino a metà marzo

Eccoci nuovamente passare in rassegna i volantini delle maggiori insegne Gdo del mese di marzo. Tra ipermercati e supermercati, nonostante la ripetitività dei marchi in offerta, non manca qualche ghiotta occasione.

Per voi, al solito le nostre valutazioni in cestelli della spesa, che interessano anche Famila, Crai e Iperal. Interessante iniziativa di Carrefour Market con il volantino in scadenza il 18 marzo, “Vini e Delizie”.

Una vera e propria festa del vino con ben undici pagine dedicate alle maggiori regioni vinicole italiane, tanti  sconti e promozioni  carta payback: vi segnaliamo i migliori.

Dall’1 al 15 marzo

Morellino di Scansano Docg La Mora Cecchi (riservato soci coop) : 4,75 euro (3,5 / 5)
Spumante Prosecco Doc Millesimato Casa Sant’Orsola : 3,69 euro (3 / 5)
Bonarda secco o amabile Colli Piacentini Doc Viti & Vini: 2,19 euro (2,5 / 5)
Orvieto Doc Altarupe Nistri (riservato soci coop): 2,19 euro (2,5 / 5)
Bella Tavola Caraffa rosso o bianco Civ&Viv (riservato soci coop): 2,15 euro (2,5 / 5)

Dall’1 all’11 marzo (Sud)

Sicilia Doc Nero D’Avola Settesoli: 2,99 euro (4 / 5)
Sangiovese di Romagna Doc Terre Cevico: 2,10 euro (3 / 5)
Spumante Brut Muller Thurgau Cavit: 3,35 euro (3,5 / 5)
Lambrusco di Sorbara Doc Amabile Tre Medaglia Cavicchioli: 2,47 euro (3,5 / 5)


Fino all’8 marzo

Montepulciano / Cerasuolo, Pecorino /Passerina Terre di Chieti Igt:  2,39 euro (3 / 5)
Gutturnio Colli Piacentini Doc Vicobarone:  2,59 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Sorelli:  2,99 euro (3 / 5)
Prosecco Doc Spago o Prosecco Doc Pisani: 3,59 euro (3 / 5)
Morellino di Scansano Docg Mantellassi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Sangiovese / Trebbiano del Rubicone Igt, Poggio dei Vigneti: 1,59 euro (3 / 5)
Muller Thurgau, Santa Margherita: 4,99 euro (3,5 / 5)
Marino Doc Gotto D’Oro amabile, secco o rosato: 2,99 euro (2 / 5)

“Vini e Delizie”, fino al 18 marzo (segnalazioni)
Chianti Riserva Docg, Piccini: 3,99 euro (4 / 5)
Gutturnio Doc Calera, Vicobarone: 3,29 euro (4 / 5)
Bonarda / Sangue di Giuda / Buttafuoco Oltrepò pavese Doc, Quaquarini: 3,49 euro (5 / 5)
Inferno Docg Valtellina Superiore, Sertori Salis: 8,99 euro (5 / 5)
San Colombano Doc, Panizzari: 2,99 euro (4 / 5)
Pigato Doc, Cantina Lunae Bosoni: 6,99 euro (4 / 5)
Brunello di Montalcino Docg, Tenuta Friggiali: 15,99 euro (5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Riparosso, Illuminati: 4,85 euro (5 / 5)
Est! Est!! Est!!! Doc, Bigi: 3,69 euro (4 / 5)
Cirò Classico Rosso / Bianco Doc, Caparra & Siciliani: 3,69 euro (4,5 / 5)
Aglianico / Falanghina del Sannio Doc, La Guardiense: 3,49 euro (4 / 5)
Aglianico del Vulture Dop, Vignali: 4,19 euro (4 / 5)
Colomba Platino Igt, Duca di Salaparuta: 5,85 euro (4,5 / 5)
Prosecco di Conegliano Docg, Carpené Malvolti: 5,99 euro (5 / 5)
Spumante Metodo Classico Trento Doc, Cesarini Sforza: 7,69 euro (4,5 / 5)


Dall’1 al 10 marzo 

Sicilia Igt Nero D’Avola Rapitalà: 3,29 euro (4 / 5)
Chardonnay o Pinot Grigio Doc Mezzacorona (carta payback 30% ): 4,25 euro (3,5 / 5)
Rigogolo Igt Domini di Castellare (carta payback 20%): 5,59 euro (4 / 5)


Fino all’11 marzo

Cannonau o Monica di Sardegna Doc Le Bombarde: 3,79 euro (4 / 5)
Pecorino Igt, Cerasuolo o Montepulciano d’Abruzzo Doc Agriverde: 3,89 euro (3,5 / 5)
Asti secco Docg o Prosecco Doc Millesimato Sant’Orsola: 4,90 euro (2,5 / 5)
Muller Thurgau Igt o Bonardo Oltrepò Pavese Doc La Cacciatora: 2,34 euro (3 / 5)


Fino all’11 marzo
Pinot nero vinificato in bianco Doc o Pinot Nero Igt Vini Tralci: 2,75 euro (3 / 5)
Terre Siciliane Igt Syrah e Nerello Nuttata o Catarratto Matinata: 1,80 euro (2,5 / 5)
Dolcetto d’Alba Doc o Moscato d’Asti Docg Cantina Parroco: 6,90 euro (4 / 5)
Barbaresco Docg Cantina Parroco: 16,90 euro (4,5 / 5)
Ca’ Maiol Lugana Dop: 6,70 euro (4 / 5)
Vini del Sannio Dop Aglianico, Greco e Falanghina Guardiolo: 3,85 euro (3,5 / 5)
Vini d’Abruzzo Doc Citra Montepulciano o Cerasuolo: 2,39 euro (3 / 5)
Orvieto Doc Laurum: 3,49 euro (3 / 5)
Barbera del Monferrato Docg Michio Vaglio: 6,49 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Gallura Superiore Docg Cantina Pedres: 9,90 euro (4 / 5)


Fino all’11 marzo

Oltrepo’ Pavese Doc Pinot Nero Gioielli del Canneto: 2,98 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Doc Duchessa Lia: 3,90 euro (3 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc Terredavino: 5,49 euro (3 / 5)
Oltrepo’ Pavese Doc Bonarda Antica Vinicola Broni: 2,45 euro (3,5 / 5)
Gutturnio/Ortrugo Doc Valtidone: 2,59 euro (3,5 / 5)
Oltrepo’ Pavese Doc Barbera o Riesling Le Cascine: 2,19 euro (1,5 / 5)
Lambrusco Grasparossa Doc Spago Chiarli: 2,79 euro (3,5 / 5)
Roero Arneis Docg Panera Alta: 5,95 euro (4 / 5)


Fino all’11 marzo

Cannonau Doc Antichi Poderi: 3,49 euro  (3,5 / 5)
Cabernet Bio Anno Domini: 3,39 euro  (3,5 / 5)
Ruché di Castagnole Monferrato Doc Bersano: 4,29 euro  (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Carpené  Malvolti: 6,59 euro  (5 / 5)

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Vini al supermercato

EspressoWine sbarca da Carrefour: pronti alla rivoluzione?

Nell’era del take away, ecco il bicchiere di vino monodose. Si chiama EspressoWine. Una razione da 187 ml, confezionata in atmosfera protettiva e sottovuoto.

Un prodotto in cui sta credendo la Grande distribuzione organizzata, con Carrefour in prima linea.

EspressoWine è un marchio registrato del Gruppo De Angeli Srl di Treviso. A produrlo è la Casa Vinicola Botter di Fossalta di Piave, in provincia di Venezia.

Tre le tipologie di vino attualmente in commercio: un vino bianco fermo da uve 100% Chardonnay, un vino rosso fermo da uve 100% Merlot e un rosé Igt Veneto. Il prezzo? Novantanove centesimi, ovvero 5,29 euro al litro.

Nel portfolio di Angeli sono presenti anche un Bianco d’Italia, un Pinot Grigio Igt Venezie, un Moscato Igt Veneto, un Merlot, un Cabernet e un Syrah d’Italia, un Primitivo Igt Salento e un altro rosato, blend di uvaggi a bacca rossa prodotti in Italia.

EspressoWine è un bicchiere in Pet alimentare riciclabile, sigillato ermeticamente, senza l’uso di collanti specifici. Il risultato di 10 anni di studi. Come spiega la stessa De Angeli, viene garantita una shelf life superiore ai 10 mesi, dalla data di produzione.

L’obbiettivo dell’azienda è “ottimizzare il processo di sviluppo prodotto che prende avvio proprio dall’analisi delle precise richieste del consumatore e da un’attenta valutazione delle dinamiche di mercato”.

In effetti, in America, EspressoWine ha vinto il Campionato Mondiale quale “miglior proposta nel mondo del vino”.

Il primo “Ready to Drink” Italiano sul mercato fa eco ad altre proposte che stanno rivoluzionando il modo di consumare vino nel mondo. Lo scorso anno, a Prowein, vinialsupermercato.it raccontava i Pinot Noir in lattina dell’americana Union Wine Co – Made in Oregon. Pronti alla rivoluzione?

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Vini al supermercato

Vermentino di Gallura Docg 2016, Campos Valzos

(4,5 / 5) Il Vermentino di Gallura è un vino bianco a Denominazione di Origine Controllata e Garantita la cui produzione è consentita nella provincia di Sassari da uve Vermentino per almeno il 95%, con facoltà di aggiungere un 5% da uve bianche non aromatiche tradizionalmente coltivate in  Sardegna.

In vendita nei supermercati del circuito Pam, il Vermentino di Gallura Docg Campos Valzos si rivela un bianco leggero e pregevole per la spiccata vena sapida e marina, il sorso asciutto e caratteristico del varietale, e l’ottima beva.

LA DEGUSTAZIONE
All’analisi sensoriale il Vermentino di Gallura 2016 Docg Campos Valzos evidenzia un paglierino tenue e delicato, cristallino. Al naso affiorano note di pesca bianca e mela, fiori d’arancio e mandarini, erbe aromatiche e pietra bagnata.

Esuberanza giovanile. In bocca è secco, asciutto, di medio corpo, spiccatamente sapido con un finale intessuto di suggestioni minerali e iodate che si mescolano a sbuffi agrumati. Vino di buona qualità e franchezza.

All’assaggio si ha la sensazione netta che sia il vino stesso a chiedere un abbinamento marinaro. Vino da pesce, pesce di mare, per esaltare la marcata salinità che costituisce il tratto emblematico di questo Vermentino.

LA VINIFICAZIONE
Il Vermentino di Gallura Campos Valzos nasce su terreni granitici fra i 300 e i 450 m d’altitudine. Fermenta a temperatura controllata in vasche di acciaio, quindi si stabilizza brevemente prima dell’imbottigliamento in recipienti inerti al fine di preservare tutta la freschezza e la fragranza delle note aromatiche primarie.

Campos Valzos è una linea della Cottini Vini Spa, azienda veneta con base a San Pietro in Cariano, in provincia di Verona. Un investimento a Santa Teresa Gallura, nell’estremo nord della Sardegna: da decenni la “seconda casa” dei Cottini.

Prezzo: 6,50 euro
Acquistato presso: Pam/Panorama

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Vini al supermercato

Quando il prezzo conta più del territorio: la storia del Gewurztraminer ungherese di Md

BOLZANO – Logiche che solo all’apparenza possono sembrare “illogiche”, quelle di (una certa) Grande distribuzione organizzata.

Fatto sta che un gruppo storico della provincia di Bolzano come Schenk Italian Wineries (lì, a Bolzano, dal 1960) si presenta sugli scaffali dell’hard discount Md con un Gewurztraminer ungherese. Mica altoatesino o trentino.

Parliamo del Gewurztraminer Oem Matrai della linea Cantina Clairevue, private label con cui Schenk opera all’interno dei discount Md, già Lillo Group S.p.A. (linea che Luca Maroni premia con alte valutazioni, che non riguardano tuttavia questa etichetta).

Scappa più di un sorriso a pensare che il sito web di Md tenga a sottolineare che “la storia della Società s’identifica con quella del suo fondatore, Patrizio Pondini, nato a Bolzano, attivo nel mercato della Gdo fin dagli anni ’60”.

E’ la stessa Schenk, pungolata da vinialsupermercato.it, a chiarire i contorni di una vicenda che ha del paradossale. Almeno quanto risulta paradossale, per un imprenditore italiano, la convenienza di investire all’estero.

“UNGHERESE MA DI QUALITA'”
“Si tratta di una linea ‘private label’ realizzata per Md Italia, secondo le esigenze espresse dal cliente – evidenzia il gruppo bolzanino – che chiedeva un vino con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Vista l’annata difficile del 2017, soprattutto per gli aromatici, risultava arduo mantenere tale rapporto sotto una certa soglia, utilizzando un vino Alto Adige”.

“Il prodotto in questione – continua Schenk Italian Wineries – è un Gewurztraminer Ungherese di ottima qualità, ma non è una Doc Alto Adige come invece è ‘Kellerei Auer’, nostra linea di punta. Auspicando, nei prossimi due anni, vendemmie quantitativamente e qualitativamente corrette, Schenk Italian Wineries sarà in grado di proporre vini italiani per la soddisfazione di Md”.

Piutost che nient l’è mei piutost, sintetizzerebbero a Milano. Il vino in questione, tuttavia, si lascia tutto sommato apprezzare. Soprattutto nell’ottica qualità prezzo. “Oem” sta per “Oltalom alatt álló eredetmegjelölés”, l’equivalente, in Ungheria, delle nostre Dop. “Mátrai” identifica “Mátra”, zona collinare dell’Ungheria settentrionale, dove si produce vino.

(4 / 5) Giallo paglierino scarico e velato per il Gewurztraminer Oem Mátrai 2016 Cantina Clairevue. Naso di litchi, pesca, esotico maturo (ananas), una punta minerale. Bocca corrispondente, non elegantissima, con chiusura su note posate di miele d’acacia.

Beva facile, zucchero non stucchevole. Dopo l’ingresso morbido, questo Gewurz ungherese svela un bel risvolto acido, che accompagna fino a un finale speziato, di pepe bianco. Un vino che fa della facilità di beva (e del prezzo: 2,99 euro) la sua arma vincente.

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Vini al supermercato

Lacrima di Morro d’Alba Doc 2016, Lucchetti

(5 / 5) Impossibile non notare sugli scaffali del supermercato la Lacrima di Morro d’Alba Doc 2016 dell’azienda agricola Mario Lucchetti.

Ma l’etichetta dai colori sgargianti – tributo alla Pop art – è molto più di un semplice specchietto per allodole. Un calice che rende merito ad Auchan, che da circa un anno ha iniziato a puntare su questa interessante cantina delle Marche.

Un rosso che, avvisiamo noi di vinialsuper, crea “dipendenza” nel suo essere inconfondibilmente unico nel panorama della Grande distribuzione.

LA DEGUSTAZIONE
Il vino si presenta del caratteristico rubino intenso con sfumature violacee, impenetrabile e consistente. Al naso è intenso. Prorompenti note di mora matura, fragolina di bosco, mirtillo. Uno yogurt ai frutti di bosco rende bene l’idea.

Ma non è tutto. Alle note fruttate si aggiungono venature floreali di rosa canina e violetta, che rendono il naso della Lacrima di Morro d’Alba Lucchetti ancora più avvolgente e ammaliante. Un vino che sembra pensato per piacere e incontrare il gusto del consumatore della Grande distribuzione, dalle pretese medio-alte.

Al palato la corrispondenza gusto olfattiva è pressoché totale. Riecco le note di mora selvatica: quella saporita, vera. Ma anche il mirtillo e la fragolina di bosco. Un vino armonico, rotondo, dal tannino più che integrato. Ma tutt’altro che banale. In sintesi, l’espressione giovane e sincera di un vitigno come il Lacrima di Morro d’Alba.

Vino “a tutto pasto”, nell’accezione più elevata dell’espressione, si abbina alla perfezione con antipasti a base di salumi, primi a base di ragù e secondi a base di carne, non troppo elaborati. Nelle Marche c’è chi lo accosta con successo al pesce azzurro e al tradizionale brodetto all’Anconetana.

LA VINIFICAZIONE
“Lavoriamo da circa un anno in Gdo solo con questa referenza – spiega Paolo Lucchetti – che prende il nome dal fatto che l’uva, quando raggiunge la piena maturità, tende a fendersi lasciando trasudare piccole lacrime di succo. Abbiamo iniziato con circa 4 mila bottiglie in totale, su una produzione di circa 150 mila bottiglie all’anno, tra Lacrima e Verdicchio dei Castelli di Jesi”.

Centocinquantamila bottiglie, di fatto, sembrano diventate la misura ideale delle cantine per i buyer che aspirano a fare distribuzione di qualità. “L’etichetta è chiaramente ispirata alla Pop art – continua Lucchetti – perché ci piace il concetto con il quale questa forma d’arte si è affermata: non tutte le opere devono per forza trovarsi su una tela”.

I vigneti da cui si ottiene la Lacrima di Morro d’Alba si trovano a un’altezza di circa 200 metri sul livello del mare, sul territorio dell’omonimo Comune della provincia di Ancona. Dopo la raccolta, le uve vengono diraspate e pigiate in maniera soffice.

La fermentazione avviene in vasche di acciaio Inox, a temperatura controllata e con continui rimontaggi. Il vino affina circa 3 mesi prima di essere imbottigliato e messo in commercio.

Prezzo: 7,99 euro
Acquistato presso: Auchan / Cityper (IperSimply Market)

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Vini al supermercato

Primitivo Igt Salento Biologico 2015, Cantine Paololeo

(5 / 5) E’ una delle cantine pugliesi che si stanno impegnando maggiormente nella salvaguardia e nella promozione della viticoltura tradizionale. Sotto la lente di ingrandimento di vinialsuper la Cantina Paololeo, con il suo Primitivo Igt Salento Biologico 2015.

LA DEGUSTAZIONE
Bello sin dal colore questo vino: un rosso rubino classico, di trasparenza media. Al naso frutti rossi prorompenti, con particolare dominanza di note di amarena, ma anche di fragolina di bosco e prugna. Un naso avvolgente, di quel “morbido” che non stanca nel delineare i contorni puliti del frutto.

Impreziosiscono il quadro richiami vegetali (macchia mediterranea), floreali (rosa canina) e speziati (tra il chiodo di garofano e il pepe verde leggero). In bocca il sorso è facile, ma tutt’altro che esile. La corrispondenza gusto olfattiva è pressoché totale.

Riemergono così le note di amarena e di fragolina di bosco, in ingresso. Il nettare sfodera poi una vena sapida, e un tannino di cacao dolce. Chiusura tendente all’amarognolo, tra note vegetali e un bello sbuffo speziato. L’alcolicità contribuisce ad ammorbidire la beva, senza appesantire la testa.

Un quadro di ottimo equilibrio, che rende il Primitivo Biologico di Cantine Paololeo il perfetto accompagnamento per piatti a base di carne. Dai primi ricchi di ragù ai secondi di maiale, passando per i formaggi saporiti. Ottimo compromesso per chi cerca un vino “da tutto pasto”, mai banale, per il quale ogni euro sia speso bene.

LA VINIFICAZIONE
La zona di produzione delle uve Primitivo del Salento è quella del Comune di San Donaci, borgo di 7 mila abitanti in provincia di Brindisi, particolarmente vocato alla viticoltura. La raccolta avviene generalmente nell’ultima settimana di agosto, senza l’ausilio di mezzi meccanici, all’interno di vigneti certificati “bio”.

Le uve vengono collocate in cassette da 10 chilogrammi, alle prime ore dell’alba. La vinificazione prevede diraspatura e fermentazione a temperatura controllata (22-24 gradi) per 8-10 giorni, durante i quali vengono compiuti rimontaggi giornalieri. Questo Primitivo Igt Salento svolge malolattica spontanea, subito dopo la fermentazione alcolica in inox.

Balzate agli onori delle cronache per il progetto di valorizzazione dell’allevamento tradizionale pugliese ad alberello, le Cantine Paololeo possono contare dal 1989 su una nuova sede di 15 mila metri quadrati, dotata di un moderno impianto di vinificazione e affinamento dei vini. Fiore all’occhiello, una barricaia contenente 500 barrique di rovere francese.

Nei primi anni del Novecento, il capostipite Paolo Leo iniziò a vinificare le uve dei suoi vigneti nel palmento di famiglia, oggi testimonianza “recuperata” del suo lavoro. L’obiettivo immutato è quello di “offrire ai consumatori vini che rispecchino nel loro corpo gli odori, i sapori ed il carattere della terra di Puglia da cui traggono origine”.

Prezzo: 9 euro
Acquistato presso: Ipercoop

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