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Allarme Coldiretti: «Commissione europea dimezza promozione cibo italiano»

«La scelta della Commissione Europea di dimezzare i fondi per la promozione dei prodotti agricoli minaccia la crescita dell’export del made in Italy a tavola, salito nel 2023 alla cifra record di oltre 64 miliardi di euro. E rischia di vanificare il lavoro portato avanti in questi anni dalla filiera in termini di internazionalizzazione». A lanciare l’allarme sono Coldiretti, Filiera Italia, Cia e Legacoop Agroalimentare in una lettera aperta al ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida dopo la presentazione della proposta dell’esecutivo Ue di ridurre del 51% il budget rispetto al 2024, passando da 185,9 milioni di euro a 92 milioni e l’assegnazione di risorse solo per i programmi semplici, con l’azzeramento per i programmi multipli e per le iniziative proprie della Commissione.

«Una scelta che penalizza soprattutto l’Italia – scrivono Coldiretti, Filiera Italia, Cia e Legacoop Agroalimentare –  che è tra gli stati che utilizza maggiormente le risorse disponibili per la politica di promozione: nel 2023 circa il 40% delle risorse nell’ambito dei programmi semplici è stato assorbito dal nostro Paese e circa il 38% nei programmi multipli, per un totale di circa 54 milioni di euro».

L’EXPORT MADE IN ITALY AGROALIMENTARE

Anche nel 2024 l’Italia si è confermata come il Paese con il maggior numero di programmi di promozione presentati (40 semplici e 8 multipli), ma le attività di promozione sono importanti anche per gli altri Stati membri, tanto che le domande arrivate per il 2024 hanno raggiunto la cifra di oltre 290,9 milioni di euro (ben oltre il budget disponibile) e un numero complessivo di candidature ricevute – sempre a livello Ue – in aumento del 36% rispetto al 2023 (+52% per i programmi multipli e +32% per quelli semplici).

La proposta di revisione del budget presentata dalla Commissione risulta dunque inaccettabile – sottolineano Coldiretti, Filiera Italia, Cia e Legacoop Agroalimentare – trattandosi di una politica europea a sostegno della competitività delle imprese, dell’internazionalizzazione e di valorizzazione delle eccellenze dell’agroalimentare italiano ed europeo. In un contesto globale in cui la distintività e riconoscibilità dei prodotti di qualità italiani ed europei dovrebbe essere centrale, indebolire uno strumento chiave in questo senso «darebbe un segnale fortemente negativo».

Da qui la richiesta di Coldiretti, Filiera Italia, Cia e Legacoop Agroalimentare al ministro Lollobrigida e al Governo italiano di promuovere in tutte le sedi opportune, a partire dal Consiglio del prossimo 15 luglio, la discussione su tale proposta creando un’alleanza tra i diversi Stati membri che porti al ripristino – anche per gli anni a venire – di un bilancio adeguato per la promozione del modello agroalimentare italiano ed europeo.

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Analisi e Tendenze Vino Normative e Politiche

Origin Italia dà il via al piano strategico 2024-2027 con il primo Consiglio direttivo

Un piano strategico intenso e ambizioso per il futuro del Sistema DOP IGP italiano nel triennio 2024-2027. È quanto delineato in occasione dell’insediamento del primo Consiglio Direttivo e del Comitato Strategico di Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che rappresenta 81 Consorzi di tutela, una Associazione di settore e oltre il 95% delle Indicazioni Geografiche italiane. Un momento che ha sottolineato l’importanza di agire uniti e compatti a livello nazionale, europeo e internazionale per rafforzare il settore delle Indicazioni Geografiche.

L’organo interno dell’Associazione ha evidenziato la necessità di potenziare lo sviluppo del Sistema IG a livello mondiale e di operare congiuntamente con Origin Mondo e Origin Europa per contrastare la contraffazione e arginare il pericolo dei dazi. In ambito europeo, l’Associazione mira inoltre a consolidare il suo ruolo nell’applicazione del nuovo Regolamento 1143/2024 e delle altre riforme legislative in atto, tra cui quella dell’etichettatura e il Nutriscore, garantendo una maggiore presenza del tema Indicazioni Geografiche negli accordi bilaterali.

BALDRIGHI: «SISTEMA DOP E IGP HA RAGGIUNTO CENTRALITÀ»

A livello nazionale, oltre a una collaborazione costruttiva con le Istituzioni per l’attuazione del Regolamento 1143/2024, sono state ribadite le sfide per il comparto: tra queste, l’attenzione alla proliferazione dei marchi locali, quindi controllo a 360° sulla promozione delle DOP IGP da parte di soggetti esterni ai Consorzi di tutela e sull’utilizzo di richiami geografici sui prodotti del Sistema di Qualità Nazionale. Nei prossimi tre anni, si punterà molto sull’implementazione della formazione specifica del settore e del progetto di sostenibilità FAO che mira all’adozione di un modello condiviso per le IG italiane entro il 2030.

In occasione del Consiglio, Cesare Baldrighi è stato riconfermato alla presidenza di Origin Italia, affiancato dai vicepresidenti Stefano Fanti, direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma, e Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano DOP e presidente internazionale di Origin. «In questo momento in cui il settore DOP IGP ha raggiunto una centralità politica ed economica significativa – ha sottolineato il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi – è fondamentale assumersi una grande responsabilità e lavorare in sinergia con le Istituzioni e con tutti i Presidenti dei Consorzi di Tutela nei territori per rafforzare il sistema».

ORIGIN ITALIA: IL COMITATO STRATEGICO

Il Consiglio Direttivo ha inoltre nominato i nuovi membri aggiuntivi del Comitato Strategico per il periodo 2024-2026, ribadendo l’importanza del ruolo dei Presidenti dei Consorzi all’interno dell’Associazione. I nuovi membri sono:

  • Antonio Auricchio per Afidop
  • Nicola Bertinelli, Gianni Maoddi, Paolo Zanetti per la filiera formaggi;
  • Nicola Martelli, Alessandro Utini, Attilio Fontana per la filiera prodotti a base di carne;
  • Mariangela Grosoli per la filiera aceti;
  • Carlo Siffredi, Mario Terrasi, Gionni Pruneti per la filiera oli e grassi;
  • Georg Kössler, Angelo Amato, Salvatore Fortunato, Gerardo Diana per la filiera ortofrutticoli e cereali;
  • Battista Cualbu, Stefano Mengoli per la filiera carne fresca;
  • Cesare Mazzetti per Fondazione Qualivita.

I MEMBRI DEI COMITATI INTERNI DI ORIGIN ITALIA

Tra gli altri adempimenti, il Consiglio ha nominato inoltre i membri che prenderanno parte ai comitati interni dell’Associazione, ovvero il Comitato Legale coordinato da Federico Desimoni, il Comitato Oli coordinato da Giorgio Lazzaretti e il Comitato Prodotti a base di Carne coordinato da Mario Cichetti. Infine, due nuovi Consorzi entrano a far parte dell’Associazione: il Consorzio per la Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto e il Consorzio di Tutela Olio DOP Brisighella.

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