Leggermente fuori stagione, ma ve la proponiamo comunque, con l’auspicio che l’estate e i primi (veri) caldi arrivino presto. “In cucina con Fede” vi conduce oggi in una ricetta davvero alla portata di tutti: la vellutata di carote e latte di cocco. Un tocco esotico, dunque, che contribuirà a rendere unico e particolare un piatto abbastanza classico.
1. Sciogli il burro in una casseruola e fai rosolare la cipolla tagliata finemente.
2. Pela e lava le carote, tagliale a rondelle (o a cubetti, a seconda delle tue preferenze) e aggiungile nella casseruola. Mescola qualche minuto, versa il brodo vegetale, sale e pepe. Lascia cuocere per mezzora circa.
3. Se le carote sono morbide, frullale direttamente nella casseruola con un frullatore a immersione e aggiungi il latte di cocco.
4. Una volta impiattata la vellutata di carote, puoi decorarla con delle chips di alghe e qualche “spaghetto” di carota fritto realizzato con un tempera verdure.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Quel platano che da 120 anni cresce rigoglioso, affondando le radici nel suolo che un tempo ospitava un vecchio mulino, in fondo, racconta la vera storia dell’angolo di paradiso per palati chiamato Navedano. La veranda esterna gli si adatta attorno, a simboleggiare la cura e l’attenzione con cui la storica famiglia titolare accoglie, con naturale cordialità, gli ospiti. Cucina raffinata e carta dei vini che regala un memorabile Gewurztraminer: gli ingredienti di una serata perfetta e indimenticabile a Como, a pochi minuti d’auto dal frastuono milanese. Un ristorante di classe assoluta, con un “piatto” d’eccezione tra le righe del menu: quella capacità di farti sentire “a casa”, di entrare subito in perfetta sintonia con le sale raffinatamente curate, grazie all’eleganza e gentilezza dei titolari. Dal 1896 il Navedano è nelle mani della famiglia Casartelli. I coniugi Giuliano e Lella guidano con abilità e sapienza quello che è il primo (e forse unico) esempio in Italia di “ristorante-serra”. Una passione tramandata a Giuliano dal padre, Vittorio, che coniugata all’alta cucina regala agli ospiti di questo ristorante un’esperienza sensoriale a 360 gradi. Al Navedano il tempo si ferma, o quanto meno rallenta i battiti. Come in una Spa. Un “centro benessere” per palati alla ricerca di emozioni uniche, in un ambiente fine, disegnato e curato in ogni suo centimetro. In sala, la professionalità dei camerieri e della figlia sommelier di Giuliano e Lella, completa il quadro. Non a caso il Navedano è il ristorante preferito dall’attore americano George Clooney, che a Como – più esattamente a Lario – dimora nella splendida Villa Oleandra. Ed è così che ci si sente al Navedano: protagonisti di un film. O, quanto meno, di una fiaba.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Chi non ama l’astice? Un “ingrediente” nobile, col quale poter realizzare ricette piuttosto facili e veloci da preparare. Come per esempio il risotto con astice e carote “In cucina con Fede”. Ecco tutti i dettagli.
Quantità per: 4 persone Realizzazione: abbastanza facile Vino in abbinamento: Vermentino di Sardegna
TI SERVE
20 cucchiai di carnaroli (5 cucchiai a testa per avere un piatto abbondante)
2 astici
3 carote grandi (o 5 piccole)
1 cipolla bianca
1 porro piccolo
Una noce di burro
Un bicchiere di vino bianco
Olio evo
6 foglie d’alloro
Sale rosa dell’Himalaya
Pepe bianco
Brodo
PREPARAZIONE
1. Fai bollire un litro d’acqua con una manciata di sale, una carota, mezza cipolla e un porro piccolo. Taglia a metà gli astici, spolpali, taglia a pezzetti la carne e lascia da parte. Aggiungi i carapaci dei due astici all’acqua e lascia cuocere finché le verdure saranno morbide. Hai ottenuto il brodo con il quale cuocerai il riso.
2. In una casseruola fai dorare la cipolla con un filo d’olio, aggiungi le foglie d’alloro e i pezzetti di astici che saranno pronti dopo cinque minuti. Toglili e mettili in un piatto (li aggiungerai alla fine). Togli anche le foglie d’alloro e tosta il riso per qualche secondo. Sfuma con il vino bianco e fai evaporare l’alcol.
3. Nel frattempo riduci le carote a julienne (con una grattugia o con un robot da cucina) e versale nella casseruola. Una volta evaporato l’alcol aggiungi poco per volta il brodo, 1.5 cucchiaini di sale rosa, il pepe bianco e porta a cottura il risotto continuando a mescolare e ad aggiungere il brodo se necessario.
4. Dopo 15/18 minuti il riso dovrebbe essere pronto (assaggialo, non deve essere troppo croccante ma neanche sfaldarsi). Spegni il fuoco, aggiungi la polpa degli astici e manteca con una noce di burro. Guarnisci con una foglia di alloro.
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Hanno dai sedici ai 18 anni i giovani studenti degli Istituti Alberghieri della Lombardia selezionati da Carlo Cracco, presidente dell’Associazione Maestro Martino promotrice del progetto Ambasciata del Gusto – Annunciata Milano, sviluppato in collaborazione col Comune di Abbiategrasso e il Parco del Ticino, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, Regione Lombardia, Milano Città Metropolitana e Camera di Commercio di Milano.
Il progetto trova piena ispirazione nel Food Act 2016 firmato a marzo dai migliori chef italiani e dal Governo per attuare un piano di azione per valorizzare la cucina italiana e le sue eccellenze enogastronomiche nel mondo.
L’obiettivo è quello di formare cuochi con una spiccata conoscenza del territorio del Parco del Ticino e della filiera agricola lombarda attraverso un modello didattico che coniuga una parte teorica a diverse ore di laboratorio e di esperienze pratiche di cucina realizzate sotto la pressione di eventi gastronomici che vengono organizzati nell’ex Convento dell’Annunciata di Abbiategrasso, sede dell’evento.
Ambasciata del Gusto – Annunciata Milano rappresenta per il territorio un vero e proprio progetto pilota finalizzato a comprenderne la valenza in termini didattici, promozionali e di valorizzazione del territorio, sia a livello culturale che economico. Il progetto didattico è completamente gratuito per gli studenti: dodici diplomandi di cucina degli istituti alberghieri lombardi oltre ad uno studente dell’università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo con un obiettivo formativo di tipo gestionale.
IL CALENDARIO
In aggiunta all’attività didattica, tra maggio e ottobre 2016, saranno organizzate delle iniziative domenicali, aperte al pubblico (dei veri e propri test per produzione di grandi quantità di piatti) nelle quali i protagonisti saranno i giovani cuochi insieme a docenti, agricoltori e agli Chef Ambassador dell’Associazione Maestro Martino.
Dieci domeniche dedicate alla scoperta del territorio del Parco del Ticino grazie anche alla possibilità di utilizzare gratuitamente (su prenotazione e fino a esaurimento) le belle biciclette del marchio storico milanese Doniselli, partner del progetto, disponibili presso l’Ambasciata del Gusto per coloro che volessero acquistare il cesto da pic nic con le offerte gourmet della settimana (il tutto a sole 15,00 Euro).
Ad arricchire l’offerta dedicata al pubblico, lezioni di cucina, degustazioni e show cooking. I giovani studenti sono stati selezionati tra circa duecento candidati, indicati dai presidi degli istituti e scelti dall’associazione.
Si tratta di ragazzi che si sono distinti all’interno della loro scuola per impegno e serietà e provengono dai seguenti istituti: Mantegna di Brescia, Cossa di Pavia, Ballerini di Seregno, Falcone di Gallarate, Vespucci di Milano, San Pellegrino di Bergamo e Pollini di Mortara.
Il percorso formativo è partito il 14 maggio con il supporto di Toni Sarcina, famoso gastronomo italiano, la chef Lucia Tellone, e gli esperti del Parco del Ticino e i produttori a Marchio Parco del Ticino. Domenica 15 maggio ha rappresentato quindi il primo appuntamento aperto al pubblico con quasi trecento cestini da pic nic distribuiti sia per il pranzo sull’erba del magnifico chiostro del 1500 dell’ex Convento dell’Annunciata sia da asporto.
Le venti bici Doniselli sono state tutte utilizzate durante l’intera giornata per escursioni nelle zone limitrofe. Tutto esaurito invece per le lezioni della scuola di cucina aperta al pubblico. I prossimi appuntamenti estivi vedono come protagonisti il 4 e 5 giugno Daniel Canzian e la cucina a vapore, l’11 e il 12 giugno Dario Guidi e la sua cucina creativa e il 25 e 26 giugno Sabrina Tuzi e i segreti di un fritto perfetto. A settembre si ripartirà con Andrea Provenzani, Lorenzo Lavezzari, Sara Preceruti, Antonio Colombo, Fabiana Scarica e Matteo Monfrinotti.
L’EX CONVENTO DELL’ANNUNCIATA
La location del progetto è l’ex Convento dell’Annunciata di Abbiategrasso, un complesso voluto da Galeazzo Sforza nel 1472. I lavori di ristrutturazione hanno riportato alla luce importanti affreschi rinascimentali. Proprio nella chiesa è ricomparso un intero ciclo di affreschi di Scuola Leonardesca.
La struttura dell’Ambasciata del Gusto – Annunciata Milano è stata attrezzata con le migliori tecnologie e attrezzature italiane: i Cooking Chef by Kenwood, i forni professionali di Unox e la linea abbattitori e conservatori di Irinox. Abbiategrasso s’inserisce nel Parco del Ticino, il più antico Parco Regionale Italiano e confina con il Parco Agricolo Sud di Milano; territorio ricco di storia, tradizioni e di vie d’acqua, tra tutte l’Alzaia Naviglio Grande, il luogo ideale per trascorrere una domenica all’insegna del gusto e della natura.
La partecipazione agli showcooking è libera e gratuita. Le cooking class (lezioni di cucina) sono su prenotazione e a pagamento al costo di euro 15 comprensivo di degustazione. Infoline: 340 8377991 – email eventi@freedot.it. Per prenotare visite guidate all’ex Convento dell’Annunciata contattare la Pro Loco Abbiategrasso, all’indirizzo email info@prolocoabbiategrasso.it o al numero 348.74.25.163.
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Ammettetelo, siete delle romanticone come me! “In cucina con Fede” vi conduce per mano alla realizzazione di una ricetta che riempirà d’amore la vostra casa: i waffle a forma di cuore. Un’idea simpatica e soprattutto “dolce” per fare una sorpresa al vostro innamorato. E se a prepararli è un “maschietto”, statene certi: con i miei waffle farete sicuramente centro nel cuore della vostra amata! Il costo degli ingredienti per la realizzazione di venti cuori si aggira attorno ai 3 euro.
Quantità per: 20 waffle Realizzazione: facile Vino in abbinamento: Passito di Pantelleria, Moscato Dolce
TI SERVE
3 uova
100 gr di burro fuso
150 gr di farina
130 gr di zucchero
Un cucchiaino di vaniglia in polvere
Zucchero a velo
Piastra elettrica / stampi in silicone a forma di cuore
PREPARAZIONE
1. Monta i rossi d’uovo con metà zucchero finchè non saranno gonfi e spumosi. Aggiungi il burro fuso ma a temperatura ambiente.
2. Monta i bianchi d’uovo in una seconda ciotola con l’altra metà di zucchero finché non saranno spumosi e lucidi. Con una spatola incorpora questo composto all’altro con i rossi delicatamente.
3. Infine aggiungere la farina e la vaniglia sempre con la spatola e delicatamente.
4. Non resta che cuocere i nostri waffle. Puoi farlo in due modi: o con una piastra elettrica o con uno stampo per waffle in silicone (in questo caso si cuoceranno in forno a 180° finché non dorano). Io ho utilizzato una speciale piastra elettrica, che offre la possibilità di realizzare la forma a cuore. Una volta accesa e calda, spennella con poco burro e versa un mestolo di composto al centro della piastra. Chiudi e controlla che si dori il waffle, ci vorranno pochi minuti. Continua fino a esaurire l’impasto.
5. Una volta cotti tutti, puoi spolverarli con dello zucchero a velo. A piacere, puoi accompagnarli con
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Una ricetta facile e gustosa quella delle sovracosce di pollo in crosta di spezie indiane “In cucina con Fede”. Un piatto che farà esplodere di sapori il vostro palato e che riempirà la cucina di profumi capaci di trasportarvi direttamente in India! Adesso però riaprite gli occhi e preparatevi a stupire i vostri ospiti con un secondo “esotico”. Per l’acquisto degli ingredienti utili a preparare le sovracosce di pollo in crosta di spezie indiane per due persone occorrono circa 7 euro.
Quantità per: 2 persone Realizzazione: facilissima Vino in abbinamento: Gewurztraminer, Alto Adige Müller Thurgau, Trentino Sylvaner
TI SERVE
4 sovracosce di pollo senza pelle
Cumino qb
Curcuma qb
Curry qb
Paprika dolce qb
Olio evo qb
Insalata per guarnire
PREPARAZIONE
1. In una ciotola versa tutte le spezie e mescola con un cucchiaio.
2. Spennella le sovracosce con l’olio e, una per volta, mettile nella ciotola con le spezie finché non coprono tutta la superficie della carne.
3. Versa un goccio d’olio in una terrina e adagia le sovracosce.
4. Metti nel forno e fai cuocere almeno 40 minuti, girando a metà cottura. La carne deve essere dorata e formare una crosticina speziata!
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Mai pensato di utilizzare un legume come le lenticchie, tipico delle festività, in gustose polpette? Non c’è problema: ecco la ricetta per realizzarle, “In cucina con Fede”. Si tratta di un piatto capace di accontentare i palati di tutti, anche se attribuibile alla cucina tipicamente vegana. Una volta servite, non sarete più in grado di smettere di mangiarle: una polpetta di lenticchie… tira l’altra! La spesa da affrontare per l’acquisto degli ingredienti per quattro persone è di circa 6 euro.
Quantità per: 4 persone Realizzazione: abbastanza difficile Vino in abbinamento: Barbera dell’Oltrepò Pavese; Freisa D’Asti; Syrah; Gewurztraminer
TI SERVE
500 gr di lenticchie
3 cm di zenzero fresco
Succo di mezzo limone
Un mazzetto di coriandolo fresco
1 cipolla bianca
1 cucchiaio di cumino
3 cucchiai di farina
1 cucchiaino di bicarbonato
Olio per friggere
PREPARAZIONE
1. Metti le lenticchie in un contenitore abbastanza grande da contenerle tutte e aggiungi l’acqua fino a ricoprirle. Lasciale così per almeno 3 ore, in questo modo velocizzerai il tempo di cottura.
2. Cuoci le lenticchie in una casseruola con la cipolla, il sale e un po’ d’acqua (o per avere più sapore utilizza del brodo vegetale). Ci vorrà almeno mezz’ora.
3. Una volta che le lenticchie sono morbide mettine metà nel frullatore con lo zenzero, il coriandolo, il succo del limone, il cumino, la farina e il bicarbonato e riduci il tutto in purea. L’altra metà delle lenticchie tienile da parte come contorno alle polpettine.
4. Forma le polpette e mettile a raffreddare nel frigo per mezz’ora.
5. Scalda l’olio in una padella. Quando raggiunge i 175° (se non hai un termometro da cucina capisci che l’olio è pronto quando comincia a fare delle bollicine) butta le polpette 2 o 3 per volta e cuocile finché non si dorano.
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Una ricetta facile da preparare, quella delle Linguine avocado e gamberi “In cucina con Fede”. L’avocado deve essere maturo per legarsi alla pasta in maniera omogenea. Per una migliore riuscita del piatto, inutile sottolineare come i gamberi – ingrediente principe di questa ricetta – debbano essere acquistati freschi, al supermercato o nella vostra pescheria di fiducia. Il costo degli ingredienti, per quattro persone, si aggira attorno ai 12 euro.
Quantità per: 4 persone Realizzazione: facile e veloce Vino in abbinamento: Grave del Friuli Tocai; Oltrepò Pavese Riesling; Prosecco di Valdobbiadene; Riviera Ligure di Ponente Vermentino.
TI SERVE
1 avocado maturo
200 gr di ciliegini
400 gr di linguine (o tagliolini)
1 cipolla
12 gamberi interi
1 limone (o lime)
Sale nero delle Hawaii
Pepe bianco
Olio evo
Peperoncino
PREPARAZIONE
1. Taglia in due l’avocado e privalo del nocciolo. Senza togliere la buccia pratica dei tagli in verticale e poi in orizzontale, in questo modo avrai ottenuto dei dadini senza sporcarti! In un contenitore unisci la dadolata di avocado, i pomodorini tagliati in due e precedentemente lavati, il succo del limone (che serve per non fare ossidare, ovvero annerire, l’avocado), l’olio, il sale e il pepe. Assaggia! Non ho specificato le quantità dei condimenti in quanto potrebbe piacerti più o meno saporito. Una volta terminato lascia da parte.
2. Sbuccia tutti i gamberi e conserva le teste: ti serviranno per fare insaporire la pasta. Falli cuocere in una padella con la cipolla tagliata a dadini piccolissimi, l’olio e un peperoncino, basteranno 5 minuti. Ti accorgi che sono pronti quando si sono scuriti e “arricciati”. Tieni al caldo ed elimina il peperoncino.
3. Metti in una casseruola l’acqua, aggiungi il sale e le teste dei gamberi. Quando inizia a bollire, togli le teste con una schiumarola e aggiungi le linguine che prenderanno il sapore del crostaceo.
4. Scola la pasta, versala subito nel contenitore con l’avocado e i pomodorini, amalgama con delicatezza e impiatta. Per finire guarnisci con i gamberi interi.
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