EDITORIALE – “Unione italiana vini è disponibile al confronto e pronta a condividere idee e proposte su come il vino italiano potrebbe essere valorizzato ancora di più attraverso la Grande distribuzione organizzata“. Il segretario Uiv Paolo Castelletti commenta così la proposta di WineMag.it di un tavolo coordinato dalla ministra Teresa Bellanova al Mipaaf, che coinvolga i principali attori della filiera del vino italiano – comprese le realtà al momento estranee dal segmento Gdo come la Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi) o VinNatur – allo scopo di redigere un “Patto sul…
Vai all'articoloCategoria: Gli Editoriali
Gli editoriali di Davide Bortone, direttore responsabile di WineMag.it
Patto sul vino di qualità in Gdo: sì di Coldiretti all’ipotesi di WineMag.it
EDITORIALE – Nei giorni scorsi, attraverso un editoriale, avanzavo la proposta di un “Patto sul vino di qualità” nella Grande distribuzione. L’ipotesi piace a Coldiretti che, attraverso il responsabile nazionale settore Vino, Domenico Bosco, si dice pronta ad aderire, dando seguito alla richiesta di un tavolo di lavoro, coordinato dal Mipaaf e partecipato dalle insegne Gdo, al quale possano sedersi gli attori della filiera del vino italiano, assieme ai rappresentanti delle associazioni che, ad oggi, faticano a trovare spazio sugli scaffali del supermercato, per via delle dinamiche attuali. È il…
Vai all'articoloLa Grande distribuzione come “arma” del vino italiano, contro dazi e virus: perché no?
EDITORIALE – Nel periodo più buio e incerto per il vino italiano dell’ultimo decennio, o giù di lì, i produttori del Bel paese – piaccia o no – hanno sotto gli occhi due assi che potrebbero giocare a loro favore anche in futuro contro dazi (che siano di Trump, Johnson o Putin, poco importa) e Coronavirus vari: sono l’e-commerce, ovvero la vendita di vino online – e la Grande distribuzione organizzata (Gdo), vale a dire il variegato mondo delle insegne di supermercati. Se sul fronte dell’e-commerce le cose sembrano andare…
Vai all'articoloLettera aperta di un sognatore
In questo periodo difficile per tutti, noi di WineMag.it e Vinialsuper.it abbiamo scelto di confermare in maniera ancora più ferrea la nostra linea di rispetto assoluto nei confronti dei lettori, che si manifesta da sempre nella netta differenziazione tra pubblicità e informazione. Riteniamo questo punto fondamentale per dare il nostro contributo a un settore, quello della stampa enogastronomica, che soffre di una crisi di autorevolezza e credibilità – al di là della congiuntura economica – proprio a causa del progressivo svilimento etico e deontologico, che genera inaccettabili commistioni tra pubblicità…
Vai all'articoloCovid-19 e la comunicazione “Postalmarket” del vino italiano, sempre uguale a se stessa
EDITORIALE – Premessa triste: il mondo della comunicazione del vino italiano era malato prima dell’avvento di Coronavirus. In questo senso, l’emergenza Covid-19, poteva “migliorare” o peggiorare le cose. La verità – ecco la tesi di questo editoriale che è più lo sfogo di un “vecchio” cronista, incapace di smettere di alimentarsi di ideali, a 17 anni dal primo articolo di giornale – è che tutto è cambiato, per tornare com’era. Mi spiego meglio, soprattutto per rendere il discorso comprensibile ai non “addetti ai lavori” del settore Wine&Food. In questi giorni,…
Vai all'articoloCari produttori, in vigna o in cantina con la mascherina fate più danni del Coronavirus
EDITORIALE – Mentre l’economia italiana affonda sotto i colpi di Coronavirus, loro che fanno? Inventano un hashtag al giorno e si fanno fotografare in vigna e in cantina con la mascherina anti contagio in bella vista, sul volto. Peccato che attorno non ci sia nessuno e che le disposizioni del Ministero dicano ben altro. Forse sbaglio io. Ma certi produttori, in questi giorni di panico e di allarme anche sociale stanno facendo più danni al vino italiano sui social, che Covid-19 per le piazze del Bel paese. Sarebbe bello poter sostenere…
Vai all'articoloProwein 2020 annullato? Impossibile senza rassicurazioni dei buyer su Vinitaly a giugno
EDITORIALE – La speranza è quella di sbagliarsi alla grande e di ritrovarci qui a sorridere, a giugno 2020, di fronte a una vana profezia. Nel concreto, l’impressione è che i tedeschi si siano informati in merito all’intenzione dei buyer internazionali di partecipare (o meno) a Vinitaly a giugno al posto che ad aprile, prima di annullare definitivamente Prowein 2020. L’evento veronese potrà infatti essere a sua volta cancellato, una volta recepite le perplessità dei “portatori d’interesse” internazionali. Messe Düsseldorf non lo ammetterà mai. Ma se l’edizione annuale della più…
Vai all'articoloLa forza di un brand italiano: l’Asti Martini a 12,64 euro al supermercato, in Ungheria!
EDITORIALE – Sono spesso al centro di feroci polemiche, le grandi aziende del settore Food & Beverage. Eppure, sono proprio i “big” a portare i numeri del Made in Italy nel mondo, contribuendo alla notorietà di tutto il comparto. A beneficio delle proprie casse, certo. Ma anche dei piccoli produttori. Incredibile, a questo proposito, il costo dell’Asti Docg Martini nei supermercati Spar (Despar), in Ungheria: 4.199 fiorini. Ovvero 12,69 euro. Una cifra su cui incide in maniera determinate la forza del brand Martini, noto a livello internazionale e legato alla…
Vai all'articoloFivi, tieni accesa la fiamma
EDITORIALE – Avete presente le candele? Fanno luce. Ma basta un soffio per spegnere la fiamma. La Fivi, oggi più che mai, somiglia un po’ a una candela. Fa luce, una luce bellissima, che illumina il lavoro, la fatica e i territori in cui operano vignaioli veri, innamorati della loro terra. I vini degli associati Fivi sono proiettati nel futuro: infusi che raccontano la vendemmia, sussurrando già qualcosa di quella dopo. Perché sono “vini pensati” e “pensanti“. Molto più buoni di quelli “solo buoni”. I vini Fivi contengono un seme.…
Vai all'articoloIl silenzio sui dazi Usa di Trump. E i “dazi” della critica enogastronomica italiana
EDITORIALE – Da un lato i dazi di Trump, che potrebbero decimare (se non annientare) le esportazioni di vino italiano negli Usa, soggette al 100% di ricarico. Dall’altro gli attacchi social di qualche produttore di vino del Belpaese alle “testate giornalistiche” italiane, colpevoli di non fare abbastanza informazione sull’argomento: “Tutto tace“, scrive per esempio il vignaiolo Fivi piemontese Gianluca Morino su Facebook. Un quadro che mette a nudo il sostanziale stallo – per non parlare della vera e propria involuzione – dell’editoria enogastronomica italiana. La situazione – se non fosse…
Vai all'articoloLa “Top 100” 2019 WineMag.it è su Amazon Kindle: ecco i migliori 100 vini italiani
Seconda edizione per la classifica “Top 100” di WineMag.it, dopo l’esordio nel 2018 consultabile online. Quest’anno la nostra selezione dei 100 migliori vini italiani “senza bandiera né razza”, che contempla assieme convenzionali, naturali, biologici, biodinamici e senza solfiti aggiunti, è in vendita su Amazon Kindle, a questo link. La guida è consultabile scaricando gratuitamente l’app di Kindle. Nel 2019, la nostra redazione ha avuto modo di degustare circa 3 mila vini destinati al mercato Horeca (enoteche, hotellerie e ristorazione). La scelta delle migliori 100 etichette è giustificata da pochi, semplici dettami.…
Vai all'articoloGrignolino e Dolcetto: dieci etichette da fare assaggiare al vostro amico enofighetto
EDITORIALE – D’accordo, avete riso? Adesso dimenticate la rima, sempre da evitare nel linguaggio giornalistico – specie nei titoli – e godetevi questa lista di dieci etichette di Grignolino e Dolcetto da far bere al vostro amico enofighetto. Prima, però, un grazie a Go Wine, l’associazione capitanata da Massimo Corrado che ha avuto il coraggio di portare a Milano – ieri pomeriggio, all’Hotel Michelangelo – due grandi vitigni del Piemonte, mai del tutto tramontati. Dettaglio non trascurabile: sono tutte etichette dal prezzo inferiore ai 10 euro. 1) Dolcetto d’Alba Doc…
Vai all'articoloValdobbiadene, rivoluzione del Prosecco con lo Chardonnay? Meglio Verdiso, Bianchetta e Perera
EDITORIALE – Articolo 2, comma 1 e 2. Articolo 5, comma 3. Tocca scomodare il Decreto del 12 luglio 2019, inerente le “Modifiche al disciplinare di produzione della Denominazione di origine controllata dei vini ‘Conegliano Valdobbiadene – Prosecco” per capire quanto, realmente, i produttori di Valdobbiadene abbiano perso un’occasione d’oro per “distinguersi” – al di là dell’etichetta – dal Prosecco Doc prodotto in pianura (anche in Friuli Venezia Giulia) e non solo sulle colline patrimonio Unesco. L’8 agosto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento con cui il Ministero delle…
Vai all'articoloPerché i mancati sussidi per il carburante fanno incazzare gli agricoltori italiani?
EDITORIALE – Coldiretti lo definisce “un attacco senza precedenti all’agricoltura più green d’Europa”. Fatto sta che il mancato inserimento dei sussidi per il carburante agricolo nel DL Clima, sta facendo incazzare – e non poco – gli agricoltori italiani. L’Italia è l’unico Paese al mondo con 5155 prodotti alimentari tradizionali censiti, 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg. Ma è anche leader in Europa, con quasi 60 mila aziende agricole biologiche. Un Paese, il nostro, che ha fatto la scelta di vietare la carne agli ormoni e…
Vai all'articoloTerregiunte: se la “comunicazione è da dimenticare”, le scuse servono anche in cinese
EDITORIALE – “Terregiunte? Tecnicamente vino regalissimo. Ma la comunicazione è da dimenticare. Sbagliatissima. Errori che forse non sono neanche concepibili in un contesto di una certa professionalità”. Riccardo Cotarella, co-regista con il collega enologo Andrea Dal Cin dell’ormai famigerato “matrimonio d’Italia tra Amarone e Primitivo di Manduria” è intervenuto così, ieri mattina, alla Camera di Commercio di Verona. Un breve ma incisivo fuori tema, prima dell’inizio dei lavori di “Destinazione Vendemmia 2019″, il nuovo format di focus vendemmiale curato da Assoenologi Veneto Occidentale, al quale hanno aderito i Consorzi di…
Vai all'articoloTerregiunte, “comunicazione illegittima”. Lezione del Consorzio alla stampa prostrata
EDITORIALE – Il Consorzio Tutela vini Valpolicella, con la decisa presa di posizione su Terregiunte – il “Vino d’Italia” pubblicizzato da Bruno Vespa e Masi Agricola, col suo massimo rappresentante Sandro Boscaini, citando Amarone Docg e Primitivo Doc – dà una lezione non solo ai due produttori, ma a tutta la stampa (di settore e non) che si è prestata e prostrata nel “pubblicizzare” un’operazione di marketing ai danni di due Denominazioni del vino italiano. Non a caso, la Vespa Vignaioli, sulla propria pagina Facebook, nel bieco tentativo di ammantare…
Vai all'articoloLa nuova moda è declassare. Così muoiono le Denominazioni del vino italiano
EDITORIALE – Declassare uve e terreni è ormai diventata una “moda” in Italia, se non una tentazione incalzante tra i produttori. Un fenomeno che dimostra la crisi delle Denominazioni del vino italiano, che paiono contare sempre meno. Forse perché sono ormai tutto tranne che una garanzia? In Italia, più che Doc o Docg, sono molti i produttori che virano su vini Igt o persino sul “Vino da tavola”. E non serve poi tanto chiamarlo poeticamente e religiosamente “Terregiunte“, come il “Vino d’Italia” di Vespa-Boscaini & Co, che altro non è…
Vai all'articolo“Terregiunte” by Vespa e Masi: un modo “figo” per chiamare un Tavernello
EDITORIALE – Nasce “Terregiunte“, il “vino d’Italia” che sancisce il matrimonio tra Bruno Vespa e il patron di Masi Agricola, Sandro Boscaini. Un modo “figo” per chiamare una tipologia di vino che già esiste, in Italia: il “vino d’Italia”, la cui immagine più fulgida è costituita dal Tavernello. “Terregiunte” è infatti il blend tra le uve Primitivo (di Manduria) e quelle tipiche del re dei vini rossi del Veneto, per lo più Corvina e Corvinone. Vendemmia 2016. Tredicimila bottiglie, sul mercato a partire da novembre. “Era una mia vecchia idea”…
Vai all'articoloCotarella nella culla del Pinot Nero italiano: solo buoni auspici per l’Oltrepò pavese
EDITORIALE – Ci ha girato attorno per anni, come un’ape che si fa distrarre da tante suggestioni, prima di posarsi sul fiore più bello del reame. Riccardo Cotarella, grazie al “Progetto qualità” di Terre d’Oltrepò, potrà finalmente misurarsi con lo Spumante Metodo classico Docg base Pinot Nero. Un’uva che il noto enologo umbro conosce molto bene, per via delle sue esperienze in Piemonte (Colombo Cascina Pastori) ma soprattutto in Campania (sarà strepitoso l’Igt Paestum Rosso 2015 “Pino di Stio” di San Salvatore 1988, ancora in affinamento in cantina), oltre che…
Vai all'articolo“Brindisi col Prosecco Unesco” alla Mostra del Cinema di Venezia. Ma in foto è un Doc
EDITORIALE – Altro che italian sounding, italian fake, Glera brasiliana, siciliana o australiana. I nemici più temibili del Prosecco di qualità superiore potrebbero annidarsi proprio nella culla, il Veneto. È quanto rischia di suggerire l’ultima “trovata” della casa vinicola Antonio Facchin & Figli – Vitivinicoltori dal 1870 di San Polo di Piave, in provincia di Treviso. La cantina, sull’onda del recente riconoscimento Unesco alle colline di Conegliano e Valdobbiadene, ha pubblicizzato una propria etichetta di Prosecco Doc – dunque non Docg, unica tipologia coinvolta per zona di produzione dal world heritage…
Vai all'articoloAbbiamo le prove: la foto scollata della presidentessa del Mamertino era una calcolata operazione di “marketing”
EDITORIALE – “L’obiettivo in questi anni è stato di legare sempre più Gaglio al Mamertino Doc. Se dici Mamertino ti deve venire in mente Gaglio Vignaioli e possibilmente la mia faccia, dal momento che sono il brand ambassador del marchio”. Game, set, match. A distanza di alcuni mesi, emerge in maniera lampante il senso della fotografia “sexy” inviata ai giornalisti dall’ufficio stampa dell’Associazione produttori del Mamertino prima di Vinitaly 2019: promuovere attraverso un’immagine ammiccante – come fanno le più scontate wine influencer su Instagram – “il brand” e “possibilmente la…
Vai all'articoloCi vorrebbe più Fivi. Iscrizione al Mercato dei vini di Piacenza 2019 sold out in 10 ore
EDITORIALE – L’Italia ha sete di vini di qualità, prodotti da vignaioli che controllano interamente la filiera produttiva, venduti al giusto prezzo. Meglio ancora senza intermediari, dopo l’assaggio e quattro parole allo stand. E’ quanto sta insegnando senza troppi fronzoli la Fivi – Federazione italiana vignaioli indipendenti, al mondo produttivo del vino italiano e agli organizzatori di eventi a tema enologico. Le iscrizioni online alla nona edizione del Mercato dei Vini di Piacenza hanno registrato il sold out a meno di 24 ore dall’apertura, avvenuta il 15 luglio alle ore…
Vai all'articoloVinitaly 2020 e la vergogna degli alberghi di Verona: rincari già a un anno di distanza
EDITORIALE – C’è quello che la prende di petto: “Cancelli subito la prenotazione, oppure non le farò trovare la stanza”. E quello che s’inventa un “problema tecnico” del sito, per giustificare il “mancato aggiornamento del prezzo, da rivedere al rialzo”. Fatto sta che risparmiare con gli alberghi di Verona, in occasione di Vinitaly 2020, è impossibile. Inutile prenotare anche un anno prima rispetto alla data d’inizio della fiera del vino più importante d’Italia, in programma dal 19 al 22 aprile 2020. Nella rete dei ‘rincari a orologeria‘ degli albergatori veronesi…
Vai all'articoloE se il vino naturale fosse quello da “bere” col cuore, al posto della bocca?
EDITORIALE – “So benissimo che i miei vini hanno dei difetti. Ma è sempre meglio un vino naturale difettato che un vino fatto con le polverine”. Natalino Del Prete, pioniere del movimento dei vini naturali pugliesi, è uno di poche parole ma dai concetti schietti e affilati, espressi col candore dell’autentico puro di cuore. Lo intercettiamo a Sannicandro di Bari, al termine di una degustazione di sei vini della sua cantina di San Donaci (Brindisi). Un appuntamento con la viticoltura più verace e rurale, inserito nell’ambito del programma di Radici…
Vai all'articoloChi dice che i vini di Cotarella sono tutti uguali non ha mai assaggiato questi
EDITORIALE – Riccardo Cotarella è uno degli enologi italiani più noti e, al contempo, più dibattuti. Settantuno anni, 51 di carriera, è presidente di Assoenologi dal 2013 e consulente di diverse cantine italiane, dalle realtà cooperative alle aziende private. È apprezzato a livello internazionale. Ma nominarlo nell’ambiente vinnaturista scatena reazioni paragonabili solo ai nitriti di cavallo di Frau Blücher in Frankenstein Junior, il capolavoro degli anni Settanta diretto da Mel Brooks. Molti concordano tuttavia su un punto: i vini firmati dell’enologo umbro peccherebbero di “omologazione”. Cotarella tenderebbe a “calcare troppo…
Vai all'articoloInfluencer evade 1 milione di euro. Sicuri di voler cascare nella trappola dei social?
EDITORIALE – E’ come se decideste di accendere la televisione per guardare la pubblicità, al posto di cambiare canale e seguire i vostri programmi preferiti. Il caso dello Youtuber St3pNy che avrebbe evaso un milione di euro al fisco, guadagnati in pubblicità grazie al proprio canale social, forse farà aprire gli occhi a chi ancora crede di poter trovare informazioni super partes e pareri credibili sui canali di Influencer, Youtuber, sgallinate e sgallinati vari. Gente che, per mostrarvi un’etichetta di vino, va prima a fare shopping. I FATTI I Finanzieri…
Vai all'articoloSe il vignaiolo naturale diventa presidente del Consorzio
EDITORIALE – “Il desiderio iniziale di produrre vino di qualità si è integrato negli anni con un progetto più ampio: quello di rendere l’azienda un laboratorio sulla sostenibilità agricola. Ad oggi il nostro intento è quello di proporre la pratica naturale come alternativa all’agricoltura convenzionale attraverso la coltivazione dei cereali, degli ortaggi e dei frutti fino all’allevamento degli animali unita alla produzione di un grande vino!”. Parole (e musica) di Stefano Amerighi, vignaiolo “naturale” appena eletto presidente del Consorzio Vini Cortona, in Toscana. L’organismo, nato nel 2000, conta oggi una…
Vai all'articoloLa grande beffa dei lieviti indigeni dei Consorzi del vino
EDITORIALE – Nell’enomondo 2019 sono due le parole che riecheggiano da Aosta a Taranto e da Bolzano a Siracusa: “zonazione” e “lieviti indigeni“. Se la prima deve confrontarsi coi tempi biblici della burocrazia italiana, la seconda – il più delle volte – è in voga tra i vignaioli che si riconoscono nei metodi di produzione biodinamica e “naturale”. Sempre più spesso, però, anche i Consorzi del vino annunciano l’avvio di studi per la selezione di “lieviti indigeni” o “autoctoni” da mettere a disposizione delle cantine associate. Un’alternativa, insomma, ai lieviti…
Vai all'articoloLa solitudine degli ultrà dei vini naturali
EDITORIALE – Federico Francesco Ferrero “DoctorChef” non è quello delle brioche. Ma va via come il pane. Un po’ come i clic sul web, o i commenti sui social, ogni volta che si parla di “vini naturali“. Se fino a ieri il punto era il mal di testa al termine della bottiglia, la ricerca – che definire “scientifica” è un eufemismo – compiuta dal medico nutrizionista vincitore di Masterchef 2014 e pubblicata sulla rivista di settore Nutrients, non fa altro che complicare le cose. Ferrero, prendendo in considerazione un campione…
Vai all'articoloCollisioni “Allusioni” Festival: “BING Wines” da vergogna con la pin-up
BAROLO – Uno scatto fotografico discutibile quello scelto dagli organizzatori di Collisioni Festival 2019 per lanciare sui social “BING Wines“, evento che si terrà a Barolo il 4 e 5 maggio nell’ambito del noto Festival Agrirock che coniuga musica e degustazioni di vino nel Comune delle Langhe. Su Instagram e Facebook compare un’immagine totalmente diversa da quella utilizzata sul sito web della manifestazione: una pin-up, in canottiera e mutandine, attende a bocca larga che un grappolo d’uva lanciato in aria le caschi in bocca. E allora viene da chiedersi se…
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