EDITORIALE – Chi lo ha detto che per sedersi basti piegare le ginocchia e buttarsi in poltrona? A volte, qualche giro attorno al tavolo del salotto, può risultare più salutare di una passeggiata in montagna. Deve pensarla così Ottavia Giorgi Vistarino, la contessa di Villa Fornace (PV) passata da “caporivolta” a vicepresidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese. Neppure troppo tempo fa, la produttrice lo aveva detto chiaro a WineMag.it, in presenza di tanti colleghi (arrabbiati): «Prima accettano il nostro progetto, poi rientro in Consorzio». La realtà dice che non…
Vai all'articoloCategoria: Gli Editoriali
Gli editoriali di Davide Bortone, direttore responsabile di WineMag.it
Il Panzale e il grave stato di salute della comunicazione italiana
EDITORIALE – Che la comunicazione e il giornalismo in Italia versino in una condizione di salute imbarazzante, non sono io il primo a dirlo o l’unico a pensarlo. Ma quanto è successo negli ultimi giorni attorno a un comunicato stampa a sfondo “enologico”, merita di essere raccontato e conosciuto come vera e propria, nonché drammatica, “case history“. In data 5 febbraio, l’ufficio stampa di una nota cantina sarda (zona Dorgali) diffonde un comunicato stampa dal titolo sibillino: «Vino, la Regione Sardegna riconosce ufficialmente la varietà di Panzale». Dalle prime righe…
Vai all'articoloColdiretti Avellino insiste: «Il futuro dei vini dell’Irpinia è l’Autogrill»
EDITORIALE – Se potevamo avere dubbi sul livello di conoscenza del retail di Francesco Acampora, presidente di Coldiretti Avellino, oggi non li abbiamo più. Puff. Dissipati sino all’ultimo, grazie (ahilui) a un post pubblicato a sua firma sulla pagina Facebook della federazione campana. Ufficiale, insomma, che il massimo rappresentante provinciale del più importante sindacato italiano non sappia di cosa parla, quando grida allo scandalo per «l’assenza dei vini dell’Irpinia dalle 6 stazioni autostradali Autogrill» che attraversano l’avellinese, lungo la A16 Napoli-Canosa. Acampora fa di più. Nel disperato quanto assurdo tentativo…
Vai all'articoloDalle 18 il vino si compra in macelleria ma non in enoteca. E i Consorzi? Muti
EDITORIALE – Silenzio assordante dei Consorzi del vino italiano in seguito all’ultimo Dpcm (16 gennaio 2021) e alle proteste degli enotecari di Vinarius, che hanno scritto al premier Giuseppe Conte chiedendo una rettifica della norma. Per effetto del decreto, le enoteche non potranno vendere vino da asporto a partire dalle ore 18. Divieto che non vale per negozi non specializzati come supermercati (grande distribuzione), ma anche macellerie e gastronomie. Insomma, per tutte quelle attività con Codice Ateco diverso dal 47.25 (“Commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati”) ma che…
Vai all'articoloL’assurda battaglia di Coldiretti Avellino contro Autogrill: «Vini Irpini assenti»
EDITORIALE – Chiamatelo pure “sovranismo autostradale”. Questi i toni dell’ultima, assurda battaglia della Coldiretti di Avellino, che denuncia l’assenza di vini Irpini come il Taurasi, il Fiano e il Greco di Tufo Docg non dalla prestigiosa enoteca Pinchiorri di Firenze, bensì – udite, udite – dai banchi degli Autogrill della provincia campana. Se confermate, le dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta del Mezzogiorno dal presidente della sezione avellinese del sindacato, Francesco Acampora (nella foto, sopra), avrebbero del clamoroso. In particolare, il riferimento del massimo esponente della Coldiretti è alle 6 stazioni di…
Vai all'articoloIl vino (vulcanico) ungherese, poco conosciuto e tutto da scoprire nel 2021
EDITORIALE – Con una selezione che supera le 100 etichette, l’e-commerce vinoungherese.it punta a far conoscere a winelovers e professionisti del settore Wine&Food una terra del vino che pare ormai giunta alla piena maturità e consapevolezza dei propri mezzi, ben oltre i vini dolci di Tokaj: l’Ungheria. WineMag.it gioca in casa, dal momento che la selezione è stata da me compiuta negli ultimi 6 mesi con ripetuti viaggi dall’Italia e lunghe permanenze in tutte le regioni vinicole ungheresi. L’obiettivo di vinoungherese.it è quello di ampliare il bagaglio di conoscenze degli…
Vai all'articoloVini bianchi con macerazione, ok dell’Oiv. Perché le qvevri dovrebbero farci paura
EDITORIALE – I Vini bianchi con macerazione, noti anche come “Orange wine“, hanno pari dignità dei “vini di ghiaccio” – gli Ice Wine cari a Paesi come Canada e Germania – e dei vini liquorosi come Marsala, Sherry e Porto. A stabilirlo è l’Oiv, l’Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino, che li ha inseriti nella lista dei “Vini speciali“. Un provvedimento che tiene conto – con qualche anno di ritardo – dell’iscrizione del metodo georgiano di vinificazione in qvevri, le anfore interrate utilizzate dalla notte dei tempi in Georgia,…
Vai all'articoloVino, ricette anti Virus? “Bevitori Champagne si convertano a Lambrusco e Raboso”
EDITORIALE – Qualcuno lo definisce “filosofo”. Qualcun altro un esperto di vino, di cucina, d’arte. Di tutto, un po’. Eppure, quando s’addentra nei temi enologici, Camillo Langone incarna il più delle volte l’essenza e l’emblema di chi la spara grossa non per convinzione, ma per il puro gusto di vedere l’effetto che fa e sentirsi vivo. Presente. L’ultima sparata – lui la chiama “Preghiera” – è su Il Foglio di ieri, 19 novembre 2020. Il critico se la prende con i “bevitori di Champagne“, sostenendo che debbano convertirsi al Lambrusco…
Vai all'articolo“Bottiglie da vendere? Le compriamo noi”: quella campagna che fa tremare Tannico
EDITORIALE – “Hai bottiglie da vendere? Le compriamo noi”. La campagna, lanciata da Tannico e tuttora online nella sezione “Vini da Collezione“, riguardava anche il Tignanello. Si tratta proprio del vino risultato falso, grazie a una semplice analisi comparativa delle etichette compiuta da un acquirente. Stiamo creando bottiglia dopo bottiglia un catalogo speciale dedicato ai collezionisti del vino: sarà un piccolo caveau pieno di rarità e racchiuderà bottiglie preziose, etichette speciali e grandi annate dei bianchi, rossi, Champagne e spumanti più ricercati al mondo”, si legge sul sito di Tannico.…
Vai all'articoloRudy Kurniawan is back: torna in libertà il re delle frodi del vino. Il docufilm è su Netflix
EDITORIALE – Quando gli investigatori hanno fatto irruzione nella sua casa di Arcadia, in California, hanno trovato più prove di quante sarebbero bastate per incriminare metà popolazione dell’Indonesia. Per frode. Era il marzo 2012. Rudy Kurniawan era solo. In pigiama. Gli occhi ancora socchiusi e lo sguardo perso. Tirato giù dal letto di soprassalto, il re mondiale indiscusso delle frodi del vino avrà pure pensato che quel terribile risveglio fosse un incubo. Invece era tutto vero. Domani, a distanza di otto anni da quel giorno, l’Houdini del vino sarà estradato…
Vai all'articoloDonne del vino e aspiranti sommelier: se il docente (o il capo) è un porco, denunciate
EDITORIALE – “Se qualche aspirante sommelier che ha sostenuto esami con noi sente di essere stata approcciata con la promessa di superare gli esami, o le sono state fatte domande o proposte scomode, di natura sessuale, allora per favore mi contatti. Prometto di indagare personalmente e in via confidenziale”. Ha scosso un po’ tutto il mondo della sommellerie internazionale lo scandalo delle richieste di favori sessuali alla Court of Master Sommeliers Americas, scatenato in settimana dalla denuncia di 21 donne. Quando la notizia è giunta in Europa, per l’esattezza a…
Vai all'articoloVino, Wine & Spirits Ukraine e ProWine Shanghai: così le fiere battono Covid-19
EDITORIALE – Secondo un luogo comune, il Sole nasce a Oriente e anche il vino internazionale pare tenerne conto. La rinascita del settore, o quantomeno la sua più strenua resistenza, sembra passare infatti dalla Cina e dall’Ucraina. Nei prossimi giorni si svolgeranno due eventi che prendono a schiaffi lockdown e coprifuochi di mezzo mondo: la Wine & Spirits Ukraine (Kiev, 3-5 novembre) e la ProWine China (Shanghai, 10-12 novembre). Fiere che guardano ad Est, dove tutto (o quasi) il marasma generato da Coronavirus era iniziato. Se l’evento ucraino passa del…
Vai all'articoloPerché, se fossi vignaiolo, lo spot di Muccino sulla Calabria mi farebbe incazzare
EDITORIALE – Calabria Terra Mia è lo “spot” che la Regione ha commissionato a Gabriele Muccino, per promuovere le bellezze della Calabria. Il noto regista si prende 6,09 minuti di vita degli spettatori per raccontare, tra l’altro in ordine sparso e ripetuto, 20 concetti nel binomio testo-immagini. Mare, montagna, bergamotto (“L’oro della Calabria”), coppola, clementine, cedri, mare, mare, clementine, asini, coppola, Adelaide (nome di persona), soppressata col finocchietto, Penelope (nome di persona), arance, “alla salute” (unico riferimento al vino, passando davanti a un’osteria), mare, mare, sole, fichi, mare. Ce ne…
Vai all'articoloBottiglia da 1 litro e tappo a vite: così il Primitivo (ops “Zinfandel”) sbanca in Svezia
EDITORIALE – Più che un “successo”, il segno dei tempi che cambiano e di una certa ipocrisia ben radicata nel mondo del vino pugliese. Mentre politica e istituzioni enologiche fanno i salti mortali per difendere il Primitivo (non lo “Zinfandel“) dall’assalto dei predoni siciliani, la cantina Torrevento annuncia in pompa magna l’ingresso di una propria etichetta nel Systembolaget, l’ambitissimo monopolio svedese. Si tratta di “ZINs“, un Puglia Igt Rosso, vendemmia 2019, pronto ad essere inserito negli oltre 200 wine shop della Svezia. Segni particolari sulla carta d’identità: formato da un…
Vai all'articoloGuida Top 100 migliori vini italiani 2021 WineMag.it: cantina dell’anno in Campania
Guida Top 100 Migliori vini italiani WineMag.it alla terza edizione, dopo l’esordio nel 2018. Confermata la scelta ecologica dell’e-book, in vendita su Amazon Kindle. Gli introiti serviranno a finanziare l’attività della nostra testata giornalistica, fieramente una delle poche realtà indipendenti nel panorama della critica enogastronomica italiana ed europea. Anche quest’anno, la scelta delle etichette è giustificata da pochi, semplici dettami. Al centro dell’attenzione, su tutto, la tipicità e il rispetto del varietale: bando al cosiddetto “gusto internazionale” – ormai cambiato, anche grazie a consumatori sempre più attenti all’autenticità e alla…
Vai all'articoloValentina vende meno vino “per colpa degli invidiosi”, mica di papà caporale presunto
EDITORIALE – Valentina Passalacqua vende meno vino “per colpa di concorrenti e invidiosi“, mica per la maxi inchiesta sul caporalato che ha coinvolto suo papà Settimio nel Gargano, in Puglia. È quanto di più scioccante si legge nell’intervista di Repubblica dal titolo: «Valentina Passalacqua: ‘Adesso parlo io: diffamata da concorrenti e invidiosi’». Qualcosa di più simile a un “redazionale” commissionato dai legali della vignaiola pugliese a scopo “redentivo”, che a un articolo degno di un quotidiano nazionale. Del resto, la pubblicazione è utile a capire meglio perché la vignaiola si…
Vai all'articolo“Professionisti del vino italiano poco attenti alle diversity”: attacco e campagna social
Da diverse settimane ho un mal di pancia che merita (forse) un editoriale. Alla casella di posta elettronica di WineMag.it è arrivato l’appello di un’agenzia di stampa che, nel bacchettare “i protagonisti del settore enologico italiano”, colpevoli di “non aver dato vita a un movimento di contrapposizione alle diversity (discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale e disabilità) pari a quello di altri Paesi del mondo” dopo la brutale uccisione di George Floyd in Minnesota, invitava ad aderire alla campagna di una professionista italiana del settore del vino, che invece “ha…
Vai all'articoloNel nome del padre, del figlio e della Valentina Passalacqua
EDITORIALE – Nulla di nuovo. Nulla di diverso. Nulla che si discosti dal campo della fede cieca, necessaria a riempire – persino ai tempi del Covid-19 e del distanziamento sociale – la chiesa sconsacrata del cosiddetto “vino naturale“. Con il padre Settimio agli arresti domiciliari con l’accusa infamante di “caporalato“, Valentina Passalacqua sfoggia la mise elegante e autoreferenziale di sempre. Fedele a se stessa e al simbolismo legato alla “Madre Terra“, che l’ha trasformata in pochi anni in una delle più acclamate divinità vinnaturiste italiane, la vignaiola pugliese (foggiana del…
Vai all'articoloBussinello ha ragione: “I consumi di vino ripartono da casa”. È #buonsensoitaliano
Olga Bussinello è la direttrice del Consorzio Tutela Vini Valpolicella. Una donna di grande classe, dall’outfit che non passa mai inosservato, come direbbero quelli che parlano bene di moda, abbinato a una grande dinamicità e concretezza, negli intenti e nelle dichiarazioni. Insomma: una di quelle figure istituzionali mai scontate, da cui attendersi chiarezza e pochi giri di parole. È sua una delle riflessioni più sensate – e per nulla “precompilate” – di questo periodo nero che sarà ricordato da intere generazioni di addetti ai lavori del vino italiano prima per…
Vai all'articoloOgni spumante rosé adesso è Prosecco rosé: nuova deriva delle bollicine del Veneto
EDITORIALE – C’è una nuova, preoccupante deriva che interessa lo spumante del Veneto per eccellenza, ovvero il Prosecco. La recente approvazione della modifica del disciplinare che dovrebbe autorizzare, dal mese di ottobre 2020, la commercializzazione del Prosecco Rosé, sta già avendo risvolti devastanti per l’immagine della nuova tipologia “in rosa” della Doc Prosecco. Il web, infatti, è inondato di decine di proposte di “Prosecco Rosé”. Si tratta in realtà di spumanti rosati comuni, che non possono fregiarsi della Denominazione di origine controllata in questione, riservata solo ai Martinotti (Metodo italiano…
Vai all'articoloNon un “ministero all’Horeca”, ma quasi: così Fipe chiede di rilanciare la ristorazione
EDITORIALE – Non un vero e proprio “ministero all’Horeca“, ma quasi. Si è mossa in questa direzione Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, in occasione degli Stati Generali dell’Economia in corso a Villa Pamphilj. Il rilancio della ristorazione italiana, del resto, è in cima ai pensieri di Sandro Boscaini (Federvini) e Riccardo Cotarella (Assoenologi), intervenuti martedì 16 giugno al webinar su vino e finanza organizzato da Foragri. C’è bisogno di una regia unica che sappia migliorare il settore nell’interesse anche del Paese – sintetizza Fipe – favorendo la sua trasformazione digitale,…
Vai all'articoloCari romani, è ora di scoprire il Lazio: tra vino e relax, cinque cantine con ospitalità
EDITORIALE – Cinque cantine in cui degustare ottimi vini e concedersi una pausa di relax a poche ore da Roma, Viterbo e Frosinone, nel Lazio. Dall’hotel al wine resort, passando per la rusticità galante di una dependance, sono tante le opportunità per i romani (e non solo) a meno di un’ora da casa. Luoghi che incarnano al meglio quel concetto di “turismo di prossimità” che rischia di essere l’unica eredità col segno “più” dell’emergenza Coronavirus. Dopo il tuffo in Lombardia, tra le splendide colline dell’Oltrepò pavese, eccoci al secondo appuntamento con…
Vai all'articoloProsecco rosé? Amen!
EDITORIALE – Per cause di forza maggiore, legate a Covid-19, mi trovo in uno sperduto ma accogliente paesino dell’Ungheria, ormai dal 7 marzo 2020. Da qui mi tengo in contatto con l’Italia tra mail, telefonate e degustazioni di vini che stanno arrivando dal Bel paese, complice il lockdown che ha stroncato fiere, viaggi stampa e appuntamenti in agenda. Che c’entra tutto questo con un editoriale che s’intitola “Prosecco rosé? Amen!“? Ve lo spiego subito. Proprio ieri, a poche ore dalla pubblicazione della notizia del via libera alla modifica al disciplinare…
Vai all'articoloCari milanesi, è ora di scoprire l’ospitalità dell’Oltrepò pavese: vicino, bello e buono
EDITORIALE – La forma a grappolo d’uva è un invito sulla cartina geografica. Eppure, l’Oltrepò pavese è ancora sconosciuto a gran parte dei milanesi. Vino e ospitalità, col passare degli anni, si sono fusi sempre più in quello che potrebbe essere uno dei paradisi dell’enologia italiana. Oggi, le nuove formule di turismo di prossimità, dettate dall’emergenza Coronavirus, mettono involontariamente gli abitanti di Milano nell’angolo. Basta scuse, insomma. È ora di scoprire, anche solo per un weekend o una gita fuori porta, le bellezze di una terra che dista un’ora dal capoluogo…
Vai all'articoloGuerra Primitivo, Bellanova: “Mai in Sicilia”. Ottima notizia per la Glera palermitana
EDITORIALE – Civitella d’Agliano Igt, Colli Cimini Igt, Frusinate Igt e Lazio Igt. Sono le quattro le Igt (Indicazione geografica tipica) in cui figura il Primitivo, nel Lazio. Si aggiunga alla lista anche la Dop Matera, in Basilicata e il Falerno del Massico Doc, in Campania. Eppure, nelle scorse ore, dopo le pressioni ricevute dalla filiera pugliese (Consorzi, Confcommercio, Gal) la ministra Teresa Bellanova ha escluso la possibilità che il vitigno più noto della Puglia venga autorizzato in Sicilia. Un’ottima notizia per la Glera palermitana, i cui ettari vitati sono…
Vai all'articoloPrimitivo in Sicilia: la furia del senatore Pd pugliese che dimentica Zinfandel e Refosco
EDITORIALE – “L’autorizzazione all’impianto e alla produzione del Primitivo in Sicilia è da considerare un abuso, come una insopportabile mistificazione che offende le autoctonie, la storia produttiva e la tradizione di un intero territorio”. Sono le curiose affermazioni del senatore Dario Stefàno, vicepresidente del Gruppo Pd al Senato eletto in Puglia, riportate dal sito web del Partito democratico. Curiose perché, se prese sul serio, potrebbero scatenare una vera e propria caccia all’”abuso” e alla “insopportabile mistificazione che offende le autoctonie” da parte della stessa regione Puglia, nei confronti di tante…
Vai all'articoloNo, regalare vino ai ristoranti non salverà l’Horeca dalle conseguenze di Coronavirus
EDITORIALE – “Un arcobaleno di bollicine per dire ‘andrà tutto bene‘. XXXX solidale con il canale Horeca italiano. L’azienda trevigiana produrrà centomila bottiglie a sostegno di bar e ristoratori duramente colpiti dal Coronavirus“. Ha dell’incredibile l’iniziativa di una casa spumantistica della provincia di Treviso, che ha deciso di produrre 100 mila bottiglie di vino da regalare ai propri clienti Horeca. “Ogni punto di consumo – si legge sul comunicato della cantina, che eviteremo di citare per non fare pubblicità – riceverà una scatola omaggio della bottiglia griffata da XXXX: bottiglie…
Vai all'articoloIl bipolarismo dei “bookmakers” del vino ai tempi del Covid-19
EDITORIALE – Neppure 24 ore. Non è passata neppure una giornata intera dalle parole apocalittiche del direttore generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) che qualcuno, in Italia, lo ha smentito. In videoconferenza con la stampa internazionale, Pau Roca (nella foto) ha definito le conseguenze di Covid-19 “irreversibili per il comparto del vino mondiale“. “Qualcosa di paragonabile – sempre a detta di Roca – alle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale, per l’economia europea”. Dichiarazioni, tra parentesi, che mi hanno convinto ancor più che un “Patto sul vino di…
Vai all'articoloIl Moscato d’Asti e lo strano “caso” del nuovo ambassador Alessandro Borghese
EDITORIALE – Con un mail firmata il 7 aprile dal presidente Romano Dogliotti, il Consorzio per la tutela dell’Asti Docg minacciava WineMag.it – e, in particolare, il sottoscritto, in qualità di direttore responsabile ed editore – di ritenere la testata “direttamente responsabile, unitamente alle fonti, ove esistenti”, degli eventuali “danni” arrecati all’ente per l’articolo dal titolo “Chef Borghese e promozione del Moscato: 4,5 milioni di euro che ‘pesano’ su Covid-19″, reperibile a questo link. “Il nostro Consorzio – scriveva Dogliotti – sta conducendo trattative, volte ad individuare un ‘testimonial’ della…
Vai all'articoloResveratrolo is the new senza solfiti: così Coronavirus ispira enologia (e marketing)
EDITORIALE – Altro che “tipicità” e “terroir”. L’emergenza Coronavirus sembra illuminare la strada verso una nuova enologia, legata a doppio filo alla salute delle persone. Resveratrolo is the new “senza solfiti aggiunti“, si potrebbe sintetizzare. La moda del “biologico”, riversatasi con tutta la sua potenza nel marketing – tanto da spingere colossi come Pasqua Vigneti e Cantine a produrre un “vino naturale” (sic!) – è sfociata negli ultimi anni nella proposta sempre più massiccia di vini più “sani” (o meno “dannosi”, secondo i punti di vista), prodotti senza l’addizione di solforosa,…
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