Buckingham Palace Gin nasce il Gin ufficiale della Corona Britannica
È già stato soprannominato “il Gin della Regina”, ironizzando sulla presunta abitudine di Elisabetta II di bere un Martini Cocktail prima di coricarsi ogni sera. Fatto sta che il neonato Buckingham Palace Gin fa già parlare di sé.
Il Fondo per la Collezione Reale ha infatti dato il via alla produzione di un gin realizzato con 12 botaniche che crescono nei giardini del palazzo reale, fra cui verbena odorosa, limone, bacche di biancospino, foglie di gelso e foglie di alloro.
Sulle caratteristiche del Gin di Sua Maestà i pareri sono contrastanti. Se per alcuni esperti si tratta di un prodotto elegante, delicato e floreale per altri l’utilizzo di troppe botaniche e la forte componente agrumata tendono a snaturare la vera natura del gin.
UN GIN PER SALVARE LE FINANZE
La decisione di produrre un gin ufficiale della Casa Reale Britannica (finora solo Gordon’s si poteva fregiare dell’etichetta di fornitore della regina) è stata presa come conseguenza della pandemia da Covid-19.
La Royal Collection Trust deve infatti affrontare un buco di circa 30 milioni di sterline dovuto alla chiusura ai turisti di Buckingham Palace e delle altre residenze reali ed al crollo delle vendite del merchandising ed anche la riapertura prevista per il 23 luglio potrebbe non bastare ad evitare decine di licenziamento all’interno dello staff dei reali d’Inghilterra.
Ecco spiegato il prezzo non proprio economico di 40 sterline, circa 45 euro, a cui il Buckingham Palace Gin viene venduto sul sito della Casa Reale, con la consegna prevista nel solo nel Regno Unito, o presso i punti vendita del Royal Collection Trust.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Havana Club e Skepta insieme a sostegno dei valori delle culture locali 1
Havana Club ed il rapper Skepta presentano la bottiglia di rum in edizione limitata Skepta Havana Club 7, nata dalla collaborazione ispirata alle radici cubane del marchio e all’eredità culturale nigeriana di Skepta.
A L’Avana, il rapper icona del Grime e capo nigeriano Yoruba ha scoperto un legame profondo tra la sua cultura e lo spirito afro-cubano. L’eredità culturale Yoruba è infatti infusa in tutte le tradizioni cubane e si manifesta attraverso l’energia gioiosa e lo spirito cubano del “do-it-yourself“, essenza creativa che appartiene anche alla comunità londinese in cui Skepta è cresciuto e ha prodotto la sua musica.
Skepta ha incanalato il concetto cubano di Aché, visto come lo spirito creativo e universale che lega tutti noi, nella collaborazione con Havana Club 7, dando vita ad un originale design della bottiglia che simboleggia la sua visione della comunità globale, animato da creatività, amore e connessione culturale.
Il nuovo design presenta i simboli iconici della tradizione nigeriana, tra cui foglie di Ewe Oshun utilizzate nei rituali Yoruba, conchiglie di Ciprea contenute nelle sacre statue di Elegua, i tessuti Guiro e i tamburi Conga. La bottiglia celebra dunque una comunità globale di pensatori e artisti creativi a cui Havana Club dedica un brindisi in tutto il mondo.
Il brand Havana Club ritiene che non ci sia momento migliore di questo per supportare le imprese locali. Pertanto, la bottiglia Skepta Havana Club in edizione limitata è in commercio, nel Regno Unito, dal 1 luglio esclusivamente nei tradizionali corner shop, negozi locali punti di incontro di ogni quartiere. Negli altri Paesi la bottiglia è disponibile su piattaforme di e-commerce, mentre in Italia è in esclusiva su Drinks&Co.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Spirits Selection by Concours Mondial de Bruxelles 2
Ufficializzate le date del prestigioso concorso Spirits Selection by Concours Mondial de Bruxelles che si terrà anche in questo 2020 dal 30 ottobre al 1 novembre. La 21° edizione di Spirits Selection avrebbe dovuto svolgersi ad agosto nella città di Barranquilla, in Colombia.
Tuttavia a fronte all’emergenza Covid-19 ed alla situazione della pandemia che in Sud America è ancora preoccupante gli organizzatori hanno deciso di trasferire il concorso a Bruxelles, in Belgio, per garantire la valutazione dei campioni registrati senza compromettere le regole di degustazione.
Ovviamente – ha affermato Thierry Heins, direttore della selezione degli alcolici – applicheremo rigide norme igieniche per garantire che le degustazioni si svolgano senza intoppi e saranno compiuti sforzi speciali per garantire la copertura mediatica dell’evento e l’esposizione diffusa dei risultati”.
L’apertura graduale e armonizzata delle frontiere tra i Paesi europei dà fiducia agli organizzatori che si mobilitano per organizzare le degustazioni nelle migliori condizioni possibili. La data per la registrazione e l’invio delle bottiglie è stata prorogata fino al 30 settembre 2020 e le diverse piattaforme per la ricezione dei campioni rimangono aperte.
LA COMPETIZIONE
Spirits Selection by Concours Mondial de Bruxelles è una competizione internazionale itinerante durante la quale i produttori del mondo intero presentano oltre 1.700 superalcolici che saranno degustati e valutati da un panel di specialisti. Scopo del concorso è distinguere quei superalcolici di qualità ineccepibile, senza condizionamenti legati all’etichetta o al prestigio della categoria. Il Concorso fa parte dei più importanti eventi internazionali del settore.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Ha preso vita l’accordo di distribuzione fra la storica azienda italiana di liquori Stock Spirits Italia e Beam Suntory, una delle aziende leader nel mondo per la produzione di premium spirits.
Il portfolio di Beam Suntory, che annovera brands di statura globale, va così ad arricchire l’offerta di Stock srl nelle categorie whisky, gin e cognac.
Stiamo lavorando per costruire una portfolio company orgogliosamente italiana per stile, qualità e tradizione, ma con una forte vocazione nel mondo degli international spirits – afferma Marco Alberizzi, Amministratore Delegato di Stock Italia – Le marche affermate di Beam Suntory ci permettono di giocare un ruolo di primo piano e completare il nostro assortimento di spirits per il mondo dei cocktail bar e della notte, dove oggi siamo presenti soprattutto con la vodka Keglevich”.
“Dopo l’acquisizione di Distillerie Franciacorta, che ci proietta fra i top players nella grappa, la partnership distributiva con Beam Suntory testimonia la forte volontà della nostra azienda di investire sul mercato italiano. Stiamo allargando il nostro presidio a tutte le occasioni, dall’aperitivo, al classico dopo cena, dove già oggi giochiamo un ruolo da leader, e la notte, dal consumo liscio alla miscelazione”.
Stock Spirits Italia fa parte di Stock Spirits Group, leader nel settore dei liquori nell’Europa Centro-Orientale. Questa partnership italiana va a completare la collaborazione già in essere fra Stock e Beam Suntory in altri Paesi europei quali Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Croazia.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Campari lancia il progetto #DesignConnection. Tre giovani nomi del design – Agustina Bottoni, Serena Confalonieri e Matteo Agati – progetteranno altrettanti oggetti ispirati al claim #senzaetichette, per creare una collezione libera da qualsiasi convenzione.
Agustina Bottoni, designer e consulente creativa, si cimenterà nella progettazione del primo appendiabiti Campari Soda #SenzaFronzoli. Il progetto si svilupperà attraverso il coinvolgimento del pubblico che tramite il canale Instagram della Bottoni potrà interagire contribuendo a decidere l’aspetto finale dell’oggetto.
Serena Confalonieri, affermata designer e art director, presenterà la lampada #SenzaMaschere. Realizzata in autonomia vedrà la reinterpretazione della bottiglietta di Campari Soda in modo originale e allo stesso tempo fedele allo spirito del brand.
Matteo Agati, designer e consulente creativo, realizzerà l’orologio #SenzaFretta. L’idea è particolare, l’orologio segnerà infatti solo un momento particolare della giornata, fermando il tempo per un attimo e permettendo così alla mente di viaggiare libera.
Al termine dell’iniziativa, l’intera collezione #DesignConnection entrerà a fare parte del patrimonio di Galleria Campari a Sesto San Giovanni, luogo dove verrà anche esposta e che rappresenta un viaggio evocativo all’interno del mondo Campari, nello spazio e nel tempo, tra manifesti originali, grafiche pubblicitarie e libri d’artista.
Il legame tra Campari Soda e il mondo del design nasce nel lontano 1932, quando Davide Campari, imprenditore e grande appassionato di arte, creò il primo aperitivo monodose della storia e chiese al futurista Fortunato Depero di disegnare l’inconfondibile bottiglia a forma di calice rovesciato.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
La sede legale di Campari andrà in Olanda. Revocata l’assemblea straordinaria degli azionisti prevista per il 26 giugno, che aveva lo scopo di annullare la delibera per il trasferimento della società. L’operazione dovrebbe concludersi entro il mese di luglio 2020.
Ad annunciare il trasferimento della sede legale del gruppo italiano degli alcolici è Bob Kunze-Concewitz, Ceo di Campari: “Siamo molto felici di annunciare l’esito positivo dell’offerta iniziale e, pertanto, l’avveramento delle condizioni sospensive per il trasferimento della sede legale in Olanda, in linea con gli obiettivi della società”.
La sede fiscale resterà tuttavia in Italia. “Col trasferimento della sola sede legale, che, ribadiamo, non contempla alcun cambiamento riguardo a organizzazione, gestione e operatività aziendale, e soprattutto prevede che la residenza fiscale del gruppo sia mantenuta in Italia – sottolinea Kunze-Concewitz – perseguiamo l’obiettivo chiave di potenziamento del sistema di voto maggiorato a beneficio degli azionisti di lungo termine”.
Una struttura di capitale flessibile, dunque, che possa supportare le opportunità di crescita anche in vista di future acquisizioni. Una strategia di lungo termine poiché, come conclude il Ceo, “la decisione dell’azionista di maggioranza Lagfin di incrementare il proprio impegno a oltre 250 milioni, rispetto all’importo iniziale di 76,5 milioni di euro, costituisce la piena conferma del proprio supporto di lungo termine alla strategia del gruppo e un fortissimo segnale di fiducia per le prospettive future dell’azienda, coerentemente con le ambizioni del management”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Oggi è il World Gin Day 2020 quattro ricette per festeggiare cocktail in mano 1
Si celebra oggi la Giornata mondiale del Gin (World Gin Day 2020) la festa di uno degli spirits più conosciuti e tra i trend del 2020. Il modo migliore per celebrarla? Quattro diverse ricette di cocktail a base Gin, che troverete sul fondo dell’articolo.
Istituito nel 2009 su iniziativa del blogger americano Neil Houston, il “World Gin Day” cade ogni anno il secondo sabato di giugno e coinvolge ad oggi trenta nazioni Italia inclusa. Causa Covid-19, come era prevedibile, l’edizione 2020 sarà solo online.
Degustazioni, masterclass, sessioni formative, dirette social, virtual tour ed anteprime di nuovi gin. Tutto organizzato da distillerie, bar, esperti del settore che animeranno la giornata in rete. Distillato di origine cerealicola aromatizzato con bacche di ginepro ed altre piante aromatiche il Gin è nato in Olanda nel XVII secolo e solo in Italia conta ad oggi circa trecento etichette.
Ritenuto una vera e propria panacea per tutti i mali si può consumare liscio o miscelato. Tra i drink più famosi a base di Gin, l’iconico Martini Dry o l’intramontabile Gin Tonic che pure ha la sua giornata mondiale in aprile.
Direttamente dalla lista ufficiale dei cocktail 2020 IBA, l’organizzazione internazionale dei bartender ecco 4 proposte di cocktail a base di gin per onorare la giornata. Si tratta di classici, alcuni entrati in lista 2020 perché molto richiesti dal pubblico in tutto il mondo.
Da preparare casa per chi volesse cimentarsi. Le tendenze del momento ci vengono incontro; proliferano i set per realizzarsi cocktail tra le mura domestiche, anche in “subscription” o cocktail già pronti e miscelati ready to drink. Il bar resta sempre una buona alternativa.
THE UNFORGETTABLES
LAST WORD
Cocktail pre dinner dal sapore deciso e dall’elevato tenore alcolico si prepara con 22,5 ml di Gin, 22,5 ml di Chartreuse Verde, 22,5 ml di Maraschino 22,5 ml di succo di lime fresco. Mettete tutti gli ingredienti in uno shaker con ghiaccio ed agitate per 7/8 secondi. Filtrate e servite in un bicchiere da cocktail senza guarnire.
JOHN COLLINS
Gli ingredienti per la preparazione del John Collins sono: 45 ml Gin 30 ml di succo di limone, 15 ml di sciroppo di zucchero e 15 ml di soda. Versate tutti gli ingredienti dentro un bicchiere “highball” pieno di ghiaccio o in un bicchiere alto e ampio. Mescolate e decorate con fettina di limone e una ciliegia sotto spirito.
NEW ERA
BEE’S KNEES
Aperitivo semplice da realizzare e dal sapore fruttato. Per prepararlo occorrono 52,5 ml Dry Gin, 2 cucchiaini di miele, 22,5 ml di succo di limone e 22,5 ml di succo di arancia. Dissolvete il miele con il succo di agrumi dopodiché aggiungete il gin, il ghiaccio e shakerate. Versate in una coppa da cocktail e guarnite con zest di limone.
SOUTHSIDE
Aeritivo rinfrescante da gustare a tutte le ore ma senza esagerare si prepara con 60 ml di Gin, 30 ml di succo di limone, 15 ml di sciroppo di zucchero e 5/6 foglie di menta fresca. E’ previsto anche l’utilizzo di albume d’uovo (30ml) ma non obbligatorio.
Ponete tutti gli ingredienti nello shaker, foglie di menta incluse, aggiungete ghiaccio ed agitate con vigore. Filtrate tramite un colino per rimuovere scaglie di ghiaccio e i residui erbacei. Completate con qualche fogliolina di menta.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Campari punta sulla Cina nel tentativo di ravvivare le vendite colpite dalla crisi del coronavirus avviando dei test per portare l’Aperol, il prodotto di punta dell’azienda, nel paese simbolo dei mercati orientali. “I test sono iniziati poche settimane fa e andranno avanti fino alla fine del primo trimestre del prossimo anno” – ha detto Kunze-Concewitz, Amministratore Delegato della società, aggiungendo che i test sono in corso in più di cinque delle maggiori città della Cina.
L’ingrediente principale del popolare cocktail Aperol Spritz, ha guidato le crescite dell’azienda nel corso degli ultimi anni anche grazie alla popolarità tra i consumatori che postano sui social media. La sua espansione, tuttavia, si è arrestata bruscamente nel primo trimestre, a causa della crisi del coronavirus, con vendite in calo del 5,3%. Le vendite di Aperol sono diminuite dello 0,2% su base annuale, dopo aver riportato una crescita del 20,5% nel 2019.
“Una grande fonte di domanda per Aperol è la ricerca di un’alternativa alla birra e la Cina rappresenta un enorme mercato della birra. È per questo che crediamo fortemente che ci sia un’opportunità per lo sviluppo di Aperol in Cina” – ha detto Kunze-Concewitz. Secondo Campari infatti in molti paesi i consumatori si sono spostati dalla birra all’Aperol Spritz.
Ora il gruppo milanese intende raggiungere lo stesso obiettivo in Cina, facendo leva sulla popolarità dell’Aperol come prodotto simbolo dello stile di vita italiano, che i turisti possono assaggiare solo durante le loro vacanze in Europa. Le vendite di Campari in Cina nel 2019 ammontavano a meno dell’1% del fatturato totale dell’azienda (pari a 1,843 miliardi di euro).
Campari ha recentemente acquisito il 49% di Tannico, piattaforma di e-commerce italiana di vini e premium spirit, impegnandosi così a sviluppare vendite al di là dei punti vendita per prodotti alimentari e bevande, per far fronte ai cali dovuti alla chiusura dei bar e dei ristoranti nei suoi mercati tipici, investendo sul’e-commerce e di digital marketing.
Negli Stati Uniti, il mercato principale di Campari, le cosiddette vendite “off-premise” sono aumentate tra il 50% e 60% ad aprile e maggio, su base annuale, compensando quindi le contrazioni delle vendite nei bar e ristoranti. Ciò è avvenuto anche in Canada, Australia, Germania e Nord Europa.
In Italia, il secondo maggior mercato di Campari, l’incremento delle vendite nei supermercati e via e-commerce visto ad aprile e a maggio non è stato sufficiente a compensare il calo del consumo nell’horeca. Di conseguenza, il coronavirus infliggerà ulteriori danni nel secondo trimestre, durante l’alta stagione per gli aperitivi.
“Il coronavirus avrà un impatto negativo maggiore sulle nostre operazioni nel secondo trimestre, anche se il consumo negli ultimi mesi è incoraggiante” secondo l’Amministratore Delegato.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Genepì fuorilegge in un BB della Valle dAosta 89 bottiglie contenevano Cannabis
AOSTA – Livelli troppo alti di tujone, pericolosi per la salute, e utilizzo di infiorescenze di “Cannabis light“, vietato dalla legge. Per queste ragioni, il titolare di un B&B dell’alta Valle d’Aosta è stato denunciato a piede libero. Sotto sequestro, nell’operazione condotta dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Aosta, coadiuvati dai militari del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Torino, sono finite 240 bottiglie complessive di Genepì del Piemonte, 89 delle quali prodotte con Canapa fuorilegge.
Il sequestro è scattato in seguito alle analisi effettuate dal Laboratorio Chimico delle Dogane di Torino sui prodotti commercializzati dal titolare del B&B, stipati in un magazzino di proprietà dell’imprenditore valdostano.
In particolare, la concentrazione di tujone – terpene presente in diverse piante utilizzate per infusi e liquori come il Genepì – è risultato superiore al limite di 35 mg/Kg consentito dalle vigenti disposizioni dell’Unione Europea, raggiungendo soglie di 44 e 57 mg/Kg in 151 bottiglie. Con potenziali conseguenze neurotossiche per l’organismo.
In altre 89 bottiglie, le analisi di laboratorio dell’Ufficio delle Dogane hanno dimostrato la presenza di cannabinoidi estratti dalle infiorescenze della pianta, al posto che dai semi o dall’olio della Cannabis Sativa. L’uso a fini alimentari è vietato dall’attuale disciplina nazionale.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Sulla scia di un mercato che vede nella territorialità una importante chiave di lettura nasce un london dry gin realizzato in Toscana utilizzando esclusivamente bacche di ginepro del Chianti. È il “Gin Giusto” di Distilleria Deta, storica azienda valdelsana produttrice di grappe e liquori. Un nuovo prodotto elegante ed equilibrato, che strizza l’occhio al mondo dei cocktail e degli appassionati della mixology.
“In tutta la nostra produzione – sottolinea Francesco Montalbano, direttore generale Distilleria Deta – cerchiamo sempre di valorizzare il legame con il territorio. Il gin si presta in modo particolare a esaltare questo legame, visto che le bacche di ginepro arrivano dal Chianti”.
GIN GIUSTO
C’è voluto quasi un anno per trovare i giusti equilibri del gin. Durante l’ultima degustazione è nato anche il nome, proprio perché si era arrivati al “Gin Giusto”. Profumo di ginepro toscano, che si sposa con la piccantezza del coriandolo e del pepe nero. Tra le note degustative, inoltre, si possono apprezzare l’aromaticità antiossidante dell’angelica, il gusto dolce e amaro della liquirizia e quello degli agrumi, che dona freschezza al gin.
Le botaniche sono messe in infusione in alcool da cereali per dodici giorni, dopo di che vengono tolte e messe in un sacco di cotone naturale. Il sacco viene disposto in cima al distillatore su di un “castelletto”, l’infuso viene messo all’interno dell’alambicco e, infine, distillato in alambicco discontinuo. Essendo prodotto solo con botaniche in infusione, ogni lotto di Gin Giusto può avere delle caratteristiche leggermente diverse.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Costruire magazzini di stoccaggio per non distillare la proposta del movimento vignaioli italiani 2
“L’apertura immediata di una distillazione di crisi europea di 10 milioni di ettolitri con un budget europeo specifico di350 milioni di euro, per fornire risposte immediate e concrete a un settore fortemente colpito e da cui dipende l’economia di intere regioni”. È questa una delle richieste avanzate dalle organizzazioni cooperative vitivinicole di Francia, Italia e Spagna, i tre paesi principali produttori dell’Europa e del mondo, in una lettera che è stata inviata alle principali istituzioni comunitarie.
La misura della distillazione “deve essere europea e prevedere un tasso di 35 euro a ettolitri e prevedere anche la possibilità che gli Stati membri aumentino la quota comunitaria per raggiungere prezzi specifici nei diversi paesi produttori dell’Unione europea”.
Le tre organizzazioni cooperative chiedono inoltre di prevedere una misura di ammasso privato per i vini di fascia alta, la cui commercializzazione può essere posticipata. Per le cooperative vitivinicole francesi, italiane e spagnole, “queste misure devono essere finanziate da un bilancio europeo e non dai bilanci del programma nazionale di supporto al settore vitivinicolo”.
Per quale motivo? “Da un lato – spiegano le coop – perché le azioni previste dai Pns sono quasi tutte in fase di realizzazione o in pagamento; dall’altro lato, perché tali misure per essere efficaci, devono essere attivate e finanziate da un bilancio specifico comunitario e non dipendere dalla sussidiarietà concessa a ciascuno Stato membro”.
Infine, il settore cooperativo vitivinicolo europeo ha accolto positivamente l’annuncio della Commissionedi rendere più flessibilii termini dei programmi nazionali di sostegno per il settore vitivinicolo, per consentire agli Stati membri di adattarli alle reali esigenze dei produttori e di rispondere efficacemente a questa crisi.
“Dall’inizio della crisi il settore vitivinicolo è stato particolarmente colpito – si legge ancora nella lettera – per via del rallentamento delle esportazioni, della chiusura di bar, hotel e ristoranti e del congelamento delle attività turistiche”.
“Il settore vitivinicolo europeo ha già subito una notevole crisi del mercato a causa dei dazi del 25% imposte a determinati vini europei nell’ottobre 2019 e la futura recessione economica ridurrà ulteriormente il consumo di un prodotto come il vino. I volumi non venduti in questi mesi potrebbero pesare sul prossimo raccolto a causa della mancanza di capacità di stoccaggio nelle cantine”, si legge infine sulla lettera.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Non si ferma l’onda “alcolico-solidale” che vuole le distillerie in prima linea nella produzione di alcol non più destinato al consumo alimentare ma utile alla produzione di disinfettanti. In un periodo di forte rallentamento dei consumi dovuto al lockdown di tutto il settore Horeca i produttori mettono a disposizione la propria capacità produttiva per far fronte ad una richiesta sempre crescente di disinfettanti.
E così dopo la proposta che l’Alleanza cooperative agroalimentari e Assodistil hanno indirizzato alla ministra Teresa Bellanova è ora il turno dei grandi gruppi fare la loro parte. Martini & Rossi, Ramazzotti, Campari. I tre più noti brand del bitter “Made in Italy” hanno in questi giorni dato il via alla loro campagna solidale.
“Lo stabilimento di Martini fornirà alcol per la produzione di igienizzanti per mani da fornire alla comunità locale, alla Croce rossa e alle organizzazioni che lavorano per fronteggiare l’emergenza”, informa la Casa Martini – Martini & Rossi.
Stesso sound dalla pagina di Ramazzotti: “Abbiamo imbottigliato dell’igienizzante mani nella nostra distilleria di Canelli e lo doneremo alla Croce Rossa Italiana, alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco e alla Municipale di Canelli. Con la speranza di tornare presto a dire #BellaLaVita”.
Più strutturato il progetto di Campari. Dopo essere stata una tra le prime imprese ad effettuare una donazione importante all’Ospedale Sacco di Milano, Campari Group ha deciso di legarsi a Intercos Group, leader nello sviluppo e produzione di prodotti per la cosmetica.
L’alcol prodotto da Campari è stato trasformato e imbottigliato dallo stabilimento Cosmint di Olgiate Comasco del Gruppo Intercos per una prima produzione di 15 mila bottiglie di gel igienizzante per le mani destinati agli operatori sanitari degli ospedali lombardi in prima linea nella lotta all’emergenza Coronavirus Covid-19.
“Consapevoli del continuo bisogno di gel igienizzante negli ospedali e in tutti i presidi medici, abbiamo deciso di donare una quantità di alcol puro, originariamente destinato alle nostre produzioni, in quanto materia prima essenziale per questa tipologia di prodotti” ha dichiarato Bob Kunze-Concewitz, CEO di Campari Group.
“Il Gruppo Intercos è ormai da mesi in prima linea, prima nei suoi stabilimenti cinesi e oggi in quelli europei e americani, e conosce quindi bene l’importanza di sostenere le strutture sanitarie locali – ha dichiarato Renato Semerari, CEO di Intercos Group – Per questo motivo, siamo orgogliosi di mettere in campo le nostre formule e la nostra capacità produttiva e di unirci a Campari Group in questa iniziativa.”
E chissà che le boccette di disinfettante dei nomi noti non diventino, un domani, oggetto da collezione come le bottiglie di Ramazzotti e Campari “For Medical Pourposes” distribuite negli Stati Unito sotto Proibizionismo.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Campari da rosso ad orange passion pronto il trasferimento in Olanda
MILANO – Da rosso italiano ad “orange” olandese, il passo è breve. L’Assemblea degli azionisti di Davide Campari ha deliberato il trasferimento della sede sociale in Olanda, per l’esattezza nella capitale, Amsterdam.
Valigie pronte, insomma, per il Gruppo di Sesto San Giovanni (MI) quotato in Borsa dal 2001, simbolo mondiale dell’italianità con il Bitter e altre storiche etichette. Il mercato, condizionato dall’emergenza Covid-19, sta generando un significativo sconto del prezzo corrente dell’azione, rispetto al prezzo di recesso di 8,376 euro.
L’assemblea di Campari informa il trasferimento in Olanda potrebbe “saltare” solo se “l’ammontare in denaro che Campari dovrà eventualmente pagare agli azionisti che esercitino il diritto di recesso non ecceda complessivamente l’importo di 150 milioni di euro“.
Il Gruppo ha comunque raccomandato ai propri azionisti di revocare la delibera approvata dell’assemblea del 27 marzo 2020, “nel caso il numero di azioni oggetto di recesso non fosse trascurabile“. Gli azionisti verranno convocati nuovamente il 30 giugno 2020, data in cui è stata fissata un’assemblea straordinaria.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Covid 19 la proposta distillare le giacenze di vino per produrre igienizzanti assodistil alleanza cooperative agroalimentari bellanova 1
Dare il via libera alla distillazione di circa 2 milioni di ettolitri di giacenze di vino presenti nelle cantine italiane, per ottenere circa 22 milioni di litri di alcole, da destinare alla produzione di igienizzanti utili per l’emergenza Covid-19. È la proposta che l’Alleanza cooperative agroalimentari e Assodistil hanno indirizzato alla ministra Teresa Bellanova, affinché cantine e distillerie italiane possano “dare il loro contributo ai servizi sanitari contro Coronavirus“.
Come si legge sulla lettera indirizzata alla numero uno del Mipaaf, viene chiesta la “possibilità di destinare una parte delle giacenze di vino ad una distillazione volontaria, operazione che consentirà di rifornire da subito le distillerie di alcool destinato alla produzione di igienizzanti e di limitare l’attuale ricorso alla importazione dall’estero, operazione resa ancora più difficile in questi giorni per le difficoltà dei trasporti”.
“La misura di distillazione è espressamente prevista da normative europee – sottolinea il presidente di Assodistil, Antonio Emaldi – nello specifico il Regolamento UE N. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio e attende ora il via libera da parte del Ministero, che sta esaminando la proposta in queste ore”.
“La volontà del sistema cooperativo – precisa Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza cooperative agroalimentari – è di poter dimostrare tutta la propria solidarietà al settore sanitario e più in generale all’intera collettività”.
Come risulta dagli ultimi dati in possesso del Ministero delle politiche agricole, nelle cantine dei produttori, da nord a sud dell’Italia, vi sono giacenze di vino da tavola e a denominazione.
“La misura della distillazione di solidarietà – commenta Mercuri – può rappresentare a nostro avviso un’importante opportunità per i produttori e per il Paese: potremmo immettere sul mercato alcool destinato alla produzione di igienizzanti utilizzando le scorte nazionali di vino”.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
cento di questi Caldiff 80 nuovo distillato di mele per gli 80 anni Andreas Roner
Caldiff 80 è un distillato di mele Gravensteiner, invecchiato in barrique per 17 anni, di cui due nelle botti di Rum. Ma è soprattutto il modo col quale Andreas Roner ha voluto festeggiare i suoi 80 anni spesi tra gli alambicchi della distilleria di Termeno (BZ), in Alto Adige.
L’assaggio in anteprima è avvenuto proprio durante le celebrazioni. Al naso, Caldiff 80 è delicato e ricco di sfaccettature, con intense note di mele mature che si intrecciano ai morbidi profumi conferiti dal legno, capaci di ricordare i Caraibi. Ma è al palato che questo distillato si esprime al massimo, con intense e variegate note fruttate, sentori di prugne secche e uva sultanina.
La visita con il mastro distillatore Helmut Oberhofer offre l’opportunità di degustare anche gli altri prodotti della gamma della distilleria Roner. Come le grappe, ottenute da vinacce che fermentazione a 20° gradi, con un lievito australiano.
Grappa Gewürztraminer. Invecchiata per un anno in recipienti inox è floreale al naso con note di rosa, geranio, accenni di litchi. All’assaggio è speziata dato dalla varietà di uva e aromatica.
Grappa Weissburgunderinvecchiata. Le vinacce di Pinot Bianco, grazie all’amicizia con Andrea Moser, enologo di Kaltern – cantina di Caldaro, provengono dalla vinificazione delle uve destinate alla selezione Vial.
Invecchiata con 2 passaggi in barrique di rovere e botti di legno di ciliegio esordisce con la frutta, tra cui la tipica mela. Poi un tocco di vaniglia e tabacco, sostenuto dalle nuance riccamente fruttate del legno di ciliegio, per poi divenire floreale. Al gusto è amabile, rotonda e piena.
Grappa Gewürztraminer Riserva. Affinata da un minimo di 2 sino a 5 anni in botti di quercia americana da 500 litri. Ogni 12 mesi è controllata dall’ente preposto. I profumi sono speziati con note di cannella e vaniglia sontuose, seguite da note floreali. Al gusto è rotonda, piena.
Grappa Blauburgunder. Invecchiata in botti di rovere e di legno di ciliegio. All’olfatto è floreale e fruttata, con note di mele sostenute dalle nuance del legno di ciliegio. Al gusto è amabile, rotonda e piena.
Passiamo poi all’acquavite di Pera Williams, di cui Roner realizza tre versioni. La prima, invecchiata per un anno in recipienti inox, è fruttata, con ricordi netti di pera matura. Al gusto è amabile, con un tocco amarognolo e una lieve nota tostata sul finale.
Segue l’acquavite ottenuta da un alambicco in rame a doppia distillazione. Si tratta di William Luisa, invecchiata per un anno in recipienti inox. Un’acquavite di pere della Val Venosta: 40° per una versione in chiave moderna, in una speciale bottiglia rame. All’olfatto è fruttata, con un gusto amabile, pulita, fine.
Chiude la terna la Williams Reserv. Ancora una volta all’olfatto risulta fruttata, con ricche note di pera matura e un leggero tocco amarognolo, che ricorda i semi. All’assaggio è rotonda, piena.
Il tasting prosegue con l’assaggio di Alpine Gin Z44 di Roner: bottiglia trasparente e decorata da serigrafie floreali, una chicca per i collezionisti. L’etichetta, entrata in produzione 7 anni fa, è realizzata con l’estratto delle pigne di Pinus Cimbra. La loro raccolta sul Corno Bianco, ad altitudini che vanno da 1400 a 2 mila metri, dura 4 settimane prima che le bacche diventino troppo coriacee.
I processi di distillazione sono accurati, grazie ad alambicchi continui e discontinui, sino ad arrivare a 82°. L’acqua purissima delle sorgenti delle vette alpine è l’ingrediente essenziale, assieme alle pigne di pino cembro, alle bacche di ginepro, al coriandolo, alla radice d’angelica, all’achillea, alla lavanda, alle scorze di arancia, al pompelmo e a diverse spezie.
Di colore limpido e cristallino, Alpine Gin Z44 ha profumi intensi di pino cembro, con delicate note speziate e note di violetta, di fiori di campo, d’erbe alpine. Il gusto è ricco e speziato, con ritorni balsamici, mentolati.
Come spiega Helmut Oberhofer, il gin è stato una conquista delle nuove generazioni: “All’inizio, chi era al vertice dell’azienda non era d’accordo con la scelta di fare il gin, proprio perché Roner è da sempre associato al mondo della grappa. Eppure noi, in silenzio, ci abbiamo provato lo stesso”.
“Abbiamo insistito e quando abbiamo avuto l’ok dalla dirigenza abbiamo immediatamente presentato il nostro prodotto finito. La scelta di chiamare questo gin ‘Z44‘ sta nel fatto che volevamo distaccarci dal nome Roner. Z44 mostra comunque un forte legame con l’azienda, dato che riprende il nome della via Josef-von-Zallinger, 44 dove è prodotto a Termeno. In cantiere abbiamo un nuovo Gin, che presenteremo a settembre”.
“Da 75 anni – aggiunge Andreas Roner – il nostro nome è sinonimo di qualità ed eccellenza. La gente si fida del nostro marchio per l’amore e la dedizione con cui ci dedichiamo al nostro lavoro, che si riflette nei colori scelti per il marchio aziendale: rosso, come la passione con cui ci dedichiamo all’arte della distillazione; e oro, elegante e prezioso come i nostri distillati. E questo lo garantisco finché questa distilleria porterà il nome della mia famiglia”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Come a Milano ma è Foligno una notte a Imbibe il coctktail bar di Leonardo Ferretti
Via Antonio Gramsci 28, Foligno. È qui che si trova Imbibe, piccolo cocktail bar aperto nel 2014 da Leonardo Ferretti. Una vietta lastricata del centro storico, degna della “Milano da bere”: locali in ogni angolo, giovani. In una parola, movida. Svolti a sinistra, dall’elegante piazza della Repubblica. E la cittadina della provincia di Perugia cambia ritmo. Persino colore. Pochi metri quadrati per Imbibe, cocktail bar dagli arredi minimal ma ricercati, al millimetro. Qualche tavolino ed un bancone, dietro il quale “Leo-mad Fer-it” dà sfogo alla sua tecnica e creatività.
Niente flair estremo. Niente bottiglie che volano, bar spoon che ruotano fra le dita o routine improbabili. La maestria di Leonardo sta in una grande consapevolezza delle tecniche di miscelazione. Nella conoscenza degli ingredienti, di qualunque natura essi siano. E nella sua grande capacità di interazione con gli ospiti del locale.
Trentasei anni ed una lunga gavetta fra locali e catering. Una preparazione che solo chi ha davvero avuto a che fare col pubblico può avere ed esibire. Imbibe è questo. Non solo una drink list da cui emerge un grande rispetto per i classici ma anche – e soprattutto – l’abilità di Leonardo Ferretti nel creare drink “su misura”.
Ottimo spirito d’osservazione e poche parole per capire chi si ha di fronte, interpretarne i gusti e coinvolgerlo nel processo creativo. Magari chiedendogli di scegliere un ingrediente, pur assurdo che sia: “Cipolla“. Basta una scintilla per confezionare calici ad hoc, in grado di assecondare (o sfidare) le aspettative.
Per far ciò Leonardo ha sviluppato un pensiero “tridimensionale“, in cui ogni potenziale componente del drink non è più solo “se stesso” ma diventa “ogni cosa che può essere, o derivare da se stesso”. “Un ortaggio o un frutto – spiega Ferretti – non è solo ciò che conosciamo allo stato solido, ma può essere un estratto, un’essenza, un profumo, una consistenza o altro ancora”. Magia? Non esattamente.
Meglio parlare di smaterializzazione degli elementi da cui nascono piccoli gioielli, capaci di valorizzare le eccellenze locali. Come il drink a base vino (Rosso di Montefalco, of course) e ciliegia, morbido ed aromatico. O un cocktail con assenzio e cipolla, tanto sottile ed intrigante da risultare gourmet ed invogliare all’abbinamento con un piatto.
Temperature di servizio perfette, dai drink in coppa serviti freschi fino al Julep, contornato dal ghiaccio, passando attraverso il calore di un twist sul Blazer, nella miglior tradizione di Jerry Thomas.
“Bisogna conoscere molto bene le regole per forzare” ricorda Ferretti. Uno che non solo conosce e rispetta le basi. Ma sa infilarsi in quello spazio sottile fra il razionale e l’estro. Alla base di tutto, la passione per il proprio lavoro.
O meglio per il proprio “mestiere” dato che Mr Imbibe si considera un artigiano, uno che crea qualcosa con le proprie mani. Tecnica, consapevolezza, conoscenza e voglia di sperimentare, dal cocktail agli ambienti.
Pareti alte ed antiche incastonate nel centro storico, luci soffuse. Quell’aria rétro che, da sola, dona quel certo non so che. Dietro a questo lo studio di ogni singolo dettaglio. È Leonardo stesso ad aver progettato il bancone e ad averlo modulato per poter perfezionare il set up, a piacimento. Dall’altra parte, nessun ingrediente “standardizzato”.
Tutti i preparati sono home-made, frutto dell’iniziativa di Leo-mad, persino nella loro etichetta identificativa: un viso che sorride quando giri la bottiglia per versarlo. Nel retrobottega, l’archivio storico in un caos ordinato di riviste di settore, vecchie drink list, cataloghi e bottiglie usate per esperimenti vari.
Un locale che è un incubatore di idee, utili ad andare oltre alle apparenze e oltre all’idea stessa, comune, di cocktail. Un locale dove sedersi e godersi il momento. Un locale dove il tempo si ferma e si ritrova il piacere della condivisione. Perché Imbibe è il suo fondatore. Tanto quanto i suoi ospiti.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Si potrebbe dire “un torinese in Umbria”. Torinese fin dal nome oltre che per tipologia e stile. Umbro perché Antica Torino nasce da un’idea di Vittorio Zoppi, esperto di vermouth, distillati e liquori, e Filippo Antonelli, proprietario dell’omonima cantina e presidente del Consorzio Tutela ViniMontefalco (PG).
Antica Torino è un vermouth tradizionale. Tredici le botaniche utilizzate (assenzio, genziana, aloe, rosmarino, vaniglia, rabarbaro,timo, cumino, alloro, zenzero, genepy, origano e pompelmo), che vengono lasciate in macerazione in alcol a 96% per 30 giorni.
La tintura così ottenuta è miscelata con vino bianco italiano, 5% di mosto di moscato e e zucchero di barbabietola bruciato. Antica Torino viene imbottigliato dopo un periodo di affinamento che può durare fino a 60 giorni.
Ne risulta un Vermouth dal colora ambrato che al naso colpisce subito con i suoi sentori di rabarbaro, erbe amare, anice e fiori di montagna. Elegante e compatto nei suoi profumi in bocca di rivela agile e fresco. La leggera dolcezza accompagna il sorso ed è ben compensata dalla viva acidità risultando piacevole e scorrevole.
Chiude sulle note amaricanti delle erbe officinali che accompagnano lungo la lunga e piacevole persistenza.
Un vermouth versatile assolutamente godibile consumato in purezza. Ottimo e tradizionale aperitivo, magari guarnito da una scorza di limone, si presta bene anche al consumo dopo pasto grazie alla sua vena amarognola.
La ricchezza aromatica di Antica Torino ne suggerisce anche l’utilizzo in miscelazione. L’abbinamento con un Gin può esaltarne le note floreali ed agrumate (in tal senso meglio un London dry). La spiccata nota amara di Antica Torino ne suggerisce l’uso anche nei tradizionali Boulevardier e Manhattan o, perché no, in un Metropole.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
In un mercato dello Scotch Whisky dominato dai Single Malt risulta ancor più interessante l’esperimento “Chivas the Blend“.
Una masterclass, itinerante in diverse città italiane (Winemag ha partecipato a quella presso “Osteria Milano”, via privata G. Sbodio 30, Milano) che dimostra, esperienza pratica alla mano, quanto sia difficile creare un buon Blended Scotch Whisky.
L’idea è semplice: fornire ai partecipanti un piccolo kit col quale costruire il proprio blend. Nel kit (oltre ad una pipetta, un baker ed una bottiglietta in cui conservare il proprio lavoro) sei bottiglie di Whisky da 5 cl.
I sei Whisky sono un Chivas Regal 12 y.o. (in qualche modo “riferimento” per il gioco), un grain whisky e quattro Single Malt di cui è dato conoscere la nota principale (fruttato, agrumato, cremoso e affumicato).
Scopo: assemblare i 4 malti ed il grain per creare il proprio Blended Scotch Whisky. Seguendo il proprio istinto, il proprio naso ed i propri gusti ognuno ha così l’opportunità di assemblare un prodotto unico ed irripetibile.
Facile? No! Per nulla! Niente di più difficile. Assemblare un buon blend e creare un Whisky che sia equilibrato, in cui ogni nota non copra le altre e senza che il risultato sia “piatto” è tutto fuorché semplice.
Al di là degli evidenti aspetti ludici l’esperienza è incredibilmente formativa per comprendere quanto sia complesso e delicato il lavoro del Master Blender per creare un prodotto di qualità.
Non a caso la Brend Ambassador di Chivas, Farah Jafferji, ricorda che
ci sono stati meno Master Blender nella storia di Chivas (ndr. fondata ad Aberdeen nel 1801) che uomini sulla luna”.
Perché gestire con sapienza ed equilibrio whisky di annate diverse, invecchiati in legni diversi e provenienti da distillerie diverse è un’arte che si apprende lentamente.
Una parte dei consumatori è portata a pensare che il Single Malt sia la miglior espressione dello Scotch mentre i Blended siano in qualche misura prodotti di serie B. Nulla di più falso, esistono prodotti validi e prodotti meno interessanti per entrambi.
Mettere mano, seppur per gioco, all’arte dell’assemblaggio fa capire il “perché” di un blended – stile che ha delle profonde radici storiche.
I WHISKY DI CHIVAS
A dimostrare come il blending possa creare prodotti di assoluto interesse, la masterclass prevede la degustazione di due Whisky iconici: Chiavs Regal 12 y.o. e Chivas Regal 18 y.o.
Chivas Regal 12 y.o.
Costantemente presente sul mercato dal 1938 è il Chivas Regal per definizione. Fresco ed erbaceo con note di mela rossa, un pizzico di miele ed una leggera spezia. In bocca è piacevolmente sfuggente e beverino con ricordi di frutta e biscotti al burro. Finale non lunghissimo e con una chiusura leggermente amaricante.
Chivas Regal 18 y.o.
Nato nel 1997 per mano del Master Blender Colin Scott ha naso intenso ed armonico. Scorza d’agrumi, cioccolato fondente e caramello le note dominanti. In bocca mostra più corpo del 12 y.o. con una texture vellutata ed una leggera nota affumicata. Buona persistenza che gioca sui sentori del legno.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
ROMA – Grande successo lo scorso 14 gennaio a Roma per il ventiseienne di Novara Corey Squarzoni che, con il suo Eternal Shot, ha conquistato il prezioso titolo di Campari Barman of the Year, alla finalissima della Campari Barman Competition 2020.
La gara, giunta ormai alla settima edizione, rivolta ai bartender d’Italia e organizzata da Campari Academy – il centro di formazione e sperimentazione dedicato al mondo della mixology di Campari Group – si è conclusa con la finale presso lo Spazio Vittoria.
Il cocktail a base di Campari, cordiale di tè arancia e camomilla, Grand Marnier, agresto, angostura, 1 goccia di Averna addensata all’arancia e gocce di olio di rosmarino e sesamo, ha portato il bartender del locale The Soda Jerk di Verona ad aggiudicarsi il prestigioso premio.
“Ho creato Eternal Shot utilizzando ingredienti che fondono gusti contemporanei a elementi storici e immortali, come l’agresto, realizzando un cocktail che è destinato a essere eterno ” – ha dichiarato entusiasta Corey.
Ma cosa serve per vincere, oltre a una grande esperienza nella miscelazione? “Passione per il proprio lavoro e determinazione nel raggiungere gli obiettivi, senza dimenticare però l’importanza di sapersi divertire, fondamentali in questa professione” – sottolinea Squarzoni.
Secondo posto per Riccardo Cerboneschi – barman presso Il Locale di Firenze – con la sua creazione Mia e terzo per la romana Martina Proietti – di The Court – che ha presentato il suo REaD ME.
La competizione, che ha contato 1400 iscritti, si è sviluppata da settembre 2019 ad oggi attraverso tre differenti fasi: la “pre-selezione” on line delle ricette da parte di una giuria composta da professionisti ed esperti di settore che ha decretato i partecipanti e una “selezione a tappe” direttamente sul territorio con presentazione della ricetta selezionata dalla giuria.
A condurre la sfida finale sono stati l’attrice, imitatrice, conduttrice televisiva e radiofonica Brenda Lodigiani e il bartender Claudio Perinelli.
A seguire, un party firmato Campari all’interno della meravigliosa cornice dello Spazio Vittoria. Una location storica d’eccezione nel centro di Roma, trasformata per l’occasione in un set tinto di rosso per celebrare la finale della settima edizione della Campari Barman Competition 2020.
Protagonista assoluto e tema ricorrente della competizione è stato il cinema, arte con cui il brand intrattiene un legame molto forte, confermato lo scorso anno anche dall’esclusiva presenza alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia.
Roma ha fatto quindi da cornice speciale alla finale della competizione organizzata dalla Campari Academy. La città eterna è infatti da sempre simbolo del cinema italiano, nonché fonte d’ispirazione per il cinema internazionale.
Il tema del cinema è ricorso in tutti gli allestimenti della grande finale dove è stato chiesto ai tre finalisti bartender di preparare un esclusivo cocktail ispirato a Red Diaries, la celebre serie di short movie di Campari diretti nei diversi anni da registi del calibro di Matteo Garrone, Paolo Sorrentino e Stefano Sollima.
Corey ha conquistato il titolo “Campari Barman of the year 2020” che gli permetterà di seguire un percorso di collaborazione con Campari Academy lungo un anno, che comprende un master di specializzazione sul brand Campari, un tour di guest bartending nei migliori locali italiani ed esterni.
IL PODIO
Primo Classificato: Corey Squarzoni “Eternal Shot”
Decorazione:
3 gocce olio rosmarino e sesamo
1 goccia di Averna addensata all’arancia
Lemon Peel
Procedimento:
Cordiale te arancia e camomilla: ¼ zucchero, ¾ acqua infusa al tè e arancia e camomilla
Filtrare con filtro carta
Preparazione:
Stir & strain: versare tutti gli ingredienti in un mixing glass precedentemente raffreddato, filtrare in flute e decorare con 3 gocce olio rosmarino e sesamo, una goccia Averna addensata all’arancia e Lemon peel (solo olii)
Bicchiere:
Flute anni ‘70
Secondo Classificato: Riccardo Cerboneschi “Mia”
Ingredienti:
Olio di cocco per fatwash in bottiglia
1,5 cl Wild Turkey Rye
2 cl sidro di mele
2,5 cl Oolong Tea
3 cl Campari
Procedimento:
Olio di cocco per fatwash in bottiglia: preparazione di bottiglia prebatch con olio di cocco liquido e successivamente congelato per fatwash.
Oolong Tea: estrazione di oolong tea, 10 gr per 500 ml di acqua a 80° per 5 minuti
Inserimento degli ingredienti, Campari escluso, nella bottiglia.
Preparazione:
Throwing: vesare tutti gli ingredienti in un mixing tin, aggiungere ghiaccio e miscelare tutto usando la tacnica throwing
Bicchiere:
Nick&Nora
Terzo Classificato: Martina Proietti “REaD ME”
Ingredienti:
3 cl Campari
3 cl Bulldog Gin
3 cl Cordiale di Lapsang Souchong Tea e Olio essenziale di pompelmo rosa e limone
1 dash bitters alla menta
Procedimento:
Cordiale di Lapsang Souchong tea e olio essenziale di pompelmo rosa e limone
Infusione sottovuoto di foglie di Lapsang Souchong tea con scorze di limone e pompelmo rosa a 30° per 2 ore. 20% di zucchero bianco. Riduzione su fiamma del 50% e filtrazione su carta.
Bitter alla menta
Infusione sottovuoto di Gunpowder tea alla menta a 30°C per 2 ore. 5% zucchero bianco. Riduzione su fiamma dell’80% e filtrazione su carta.
Preparazione:
Stir & strain: Versare tutti gli ingredienti in un mixing glass precedentemente raffreddato, aggiungere ghiaccio a cubi, miscelare con un bar spoon e filtrare nel calice precedentemente raffreddato.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Torna a Roma la Campari Barman Competition. La gara, rivolta ai bartender d’Italia e organizzata da Campari Academy – il centro di formazione e sperimentazione dedicato al mondo della mixology di Campari Group – si aprirà il 13 gennaio a Cinecittà con la semifinale a porte chiuse tra 14 semifinalisti.
Si chiuderà il giorno seguente, con l’evento speciale aperto al pubblico presso la suggestiva e storica location dello Spazio Vittoria (Via Vittoria Colonna, 11) a partire dalle ore 20:00, che vedrà trionfare il nuovo miglior barman dell’anno dopo unae gara a colpi di cocktail.
La competizione si è sviluppata da settembre 2019 ad oggi attraverso tre differenti fasi: la “pre-selezione” on line delle ricette da parte di una giuria composta da professionisti ed esperti di settore che ha decretato i partecipanti e una “selezione a tappe” direttamente sul territorio con presentazione della ricetta selezionata dalla giuria.
Le semifinali, in programma per tutta la giornata del 13, vedranno sfidarsi i 14 migliori bartender, che presenteranno alla giuria le proprie idee fresche e innovative in tema di cocktail, ovviamente a base di Campari.
A superare questa penultima sfida saranno solo i 3 migliori, coloro che avranno accesso alla finale del 14 gennaio. Un evento unico, glamour ed esclusivo, aperto a tutti gli appassionati e che decreterà il miglior bartender italiano per Campari, il Campari Barman of the Year.
A condurre la sfida finale saranno l’attrice, imitatrice, conduttrice televisiva e radiofonica Brenda Lodigiani e il bartender Claudio Perinelli.
Protagonista assoluto e tema ricorrente di quest’anno della competizione il cinema, arte con cui il brand intrattiene un legame molto forte, confermato lo scorso anno anche dall’esclusiva presenza alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia.
Roma farà quindi da cornice speciale alle semifinali e alla finale della competizione organizzata dalla Campari Academy. La città eterna è infatti da sempre simbolo del cinema italiano, nonché fonte d’ispirazione per il cinema internazionale.
Il tema del cinema ricorrerà in tutti gli allestimenti della grande finale del 14 gennaio, dove verrà, inoltre chiesto ai tre finalisti bartender di preparare un esclusivo cocktail ispirato a Red Diaries, la celebre serie di short movie di Campari diretti nei diversi anni da registi del calibro di Matteo Garrone, Paolo Sorrentino e Stefano Sollima.
Per il vincitore che conquisterà il titolo “Campari Barman of the year 2020” sono in palio un percorso di collaborazione con Campari Academy lungo un anno che comprende un master di specializzazione sul brand Campari, un tour di guest bartending nei migliori locali italiani ed esterni.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
È morto ieri, giovedì 9 gennaio, a Milano Francesco Claudio Averna. Noto per la sua gentilezza l’imprenditore di Caltanissetta, 66 anni, era l’ex presidente della Fratelli Averna Spa, società produttrice del famoso amaro, che aveva gestito assieme al cugino Francesco Rosario fino al 2014.
Ricoverato all’Istituto Tumori per una malattia che non gli ha dato scampo fu insignito nel 2012 dal Quirinale dell’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica Italiana. Lascia la moglie Francesca e la figlia Alessandra.
I funerali verranno celebrati lunedì 13 gennaio a Caltanissetta. Francesco Claudio, soprannominato in gioventù “Il Duca“, come presidente oltre che componente della famiglia ha contribuito a far diventare l’amaro icona di successo in Italia e nel mondo. Indimenticabile lo slogan “il gusto pieno della vita“.
L’AZIENDA
Ceduta al Gruppo Campari nel 2014 la storia imprenditoriale della famiglia Averna comincia nel 1854. A Caltanissetta Salvatore Averna, commerciante di tessuti, riceve dal frate cappuccino Fra’ Girolamo, amico personale, una ricetta segreta a base di erbe, radici e agrumi.
Nel 1868 Salvatore realizza — in piccolo — un amaro da far degustare, la sera, agli ospiti di casa Averna, a villa Xiboli. È il figlio Francesco a dedicarsi alla produzione dell’amaro su vasta scala e nel 1921 Anna Maria Averna, moglie di Francesco ed uno dei primi esempi di donna imprenditrice in Italia, prende le redini dell’ azienda.
Con la terza generazione — grazie ai quattro figli di Francesco e Anna Maria, Salvatore, Paolo, Emilio e Michele — arriva il successo e nel 1958 viene creata dalla famiglia la “Fratelli Averna Spa”.
Nel 1968 arriva la notorietà a livello mondiale anche grazie ad alcune azzeccate campagne pubblicitarie, l’ultime vede nei panni di Don Salvatore l’attore hollywoodiano Andy Garcia.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Dalle Langhe arriva Wolfrest Alba, il gin 100% italiano al tartufo bianco. Un Gin Super Premium, distillato prezioso e profumato come il pregiato fungo ipogeo. Una ricetta composta da sole tre botaniche: ginepro piemontese, nocciole tostate del territorio, tartufo bianco di Alba.
Un tributo alla regione d’origine. Lo slogan “Lo Spirito del Piemonte” gioca infatti sul duplice significato di spirito, in quanto distillato e lo spirito figurato, quello che contraddistingue le Langhe.
LA SCELTA DELLE BOTANICHE
Per Wolfrest Gin le botaniche non sono mai casuali: ripercorrono il cammino del lupo italiano tra quelle incontrate nel suo lungo viaggio di ritorno dal centro Italia alle Langhe. Wolfrest prende il nome da Montelupo Albese, piccolo comune in collina a 10 km da Alba, paese di origine di Valentina Barone e Giovanni Alessandria, ideatori del “gin del lupo”.
Con Wolfrest Alba (dopo il classico Wolfrest, il primo gin, creato nel 2017) il viaggio del lupo continua, con grande attenzione a ciò che lo circonda, fino ad arrivare alla città di Alba.
WOLFREST ALBA
Wolfrest Alba è un Conteporary Super Premium Gin, nato per essere servito liscio ma studiato anche per la mixology. Le premesse sono però quelle di non limitare la distribuzione ai cocktail bar, ma aprirsi anche alla ristorazione grazie alla sua spiccata inclinazione gourmet.
Come i grandi vini sull’etichetta del Wolfrest Alba è stampato l’anno di raccolta dei tartufi, perchè ogni stagione annata è differente e unica. Aprendo la bottiglia è impossibile non riconoscere l’elegante e delicato profumo del tartufo bianco di Alba.
Wolfrest Alba è prodotto in piccolissimi lotti, sia per la quantità limitata e l’alto costo del tartufo bianco di Alba, sia per la complessità a livello produttivo.
COCKTAIL
Molti i cocktail che si possono preparare con Wolfrest Alba richiamando sapori e profumi del territorio, alcuni esempi sono:
Alba Martinez
Wolfrest Alba Gin, un cocktail a base vino composto da Brachetto, Barolo chinato e Barbaresco, guarnito con una fragolina – da servire in una coppa cocktail.
Piemonte Sour
Wolfrest Alba Gin, in aggiunta a Moscato, miele d’acacia, succo di limone, albume e infine guarnito con una grattuggiata fine di tartufo bianco d’Alba – Da servire in un bicchiere old fashoned.
WOLFREST
Wolfrest nasce come progetto di famiglia di Valentina Barone e Giovanni Alessandria. Una grande passione per il gin, sviluppata nelle loro esperienze a Londra, a cui hanno unito le competenze lavorative e hanno deciso di creare questo distillato in una terra vocata ai grandi vini, le Langhe.
“Nel 2017 al ritorno dall’Australia ci sentivamo molto ispirati vendendo il fermento di quel paese, così a marzo abbiamo cominciato a sviluppare le prime idee (che già da anni coltivavamo nelle nostre menti) e finalmente quell’autunno abbiamo cominciato la produzione del nostro Wolfrest Gin” racconta Valentina Barone.
A dicembre del 2017 hanno lanciato sul mercato Wolfrest, un gin 100% italiano le cui 7 botaniche abbracciano tutta l’Italia: dal ginepro umbro e tosco-emiliano, fino alla nota agrumata data dall’arancia dolce di Pernambucco coltivata e raccolta in Liguria, toccando la zona pedemontana per la nota floreale dei fiori di sambuco fino a tornare alle Langhe, con rosmarino, timo, alloro e la nocciola del territorio.
“Fare un gin al tartufo è sempre stato il nostro obiettivo, sin dall’inizio, ma ci abbiamo messo molto a trovare la ricetta perfetta, perché un prodotto così speciale e unico merita un lavorazione che sappia esaltarlo ma soprattutto rispettarlo” racconta Giovanni Alessandria.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Un cocktail per segnare la nascita della nuova collaborazione fra Garda Doc e Ramazzotti. Battezzato Gardami è un drink fresco e beverino che fonde insieme le due realtà.
100 ml Garda DOC spumante
30 ml Amaro Ramazzotti
30 ml Aperitivo Rosato
Garnish: cappero e zest di limone.
Due elementi di Ramazzotti, Amaro e Rosato, e l’effervescenza dello spumante del Garda per sancire una collaborazione a lungo termine fra l’azienda del gruppo Pernod Ricard ed il Consorzio Vini Garda Doc.
Pensato per essere “modulare” in modo da assecondare i gusti del consumatore. Chi lo gradisce più morbido potrà utilizzare una quota leggermente maggiore di Aperitivo Rosato, chi lo vuole più speziato aumenterà la parte di Amaro Ramazzotti.
Il drink risulta scorrevole e semplice al sorso. Corpo morbido e finale leggermente amaricante. Di facile e beva e poco pretenzioso è pensato per un aperitivo sena pensieri.
Il nome vuol rimandare ai paesaggi del Garda. “Gardami” come gioco vocale su “guardami” con riferimento alla vista che scorre sul famoso panorama delle rive del lago.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Santa Massenza, piccola frazione di Vallelaghi. Pochi chilometri da Trento, a destra dell’Adige, lungo la strada che attraversa la splendida Valle dei Laghi e conduce al lago di Garda. Poco più di 150 abitanti e 5 distillerie. Un fazzoletto di terra chiuso fra i vigneti ed il lago di Santa Massenza che custodisce la tradizione della distillazione artigianale. È qui che ogni anno va in scena la “La notte degli alambicchi accesi“.
Una manifestazione, organizzata con la collaborazione di Strada del Vino e dei Sapori del Trentino e Trentino Marketing, che fonde insieme teatro ed enoturismo svoltasi in questo 2019 dal 6 all’8 dicembre. Francesco Poli, Casimiro, Giovanni Poli, Maxentia, Giulio e Mauro Poli sono i produttori protagonisti.
Ci vuole più tempo a pronunciare i loro nomi che a recarsi a piedi da una distilleria all’altra. Centimetri che non impediscono, ad ognuna, di esprimersi con estrema identità. Tutte distillerie che “derivano” dall’attività di viticultura e “dall’esser vignaioli”. Tutte con un unico comune denominatore: la Nosiola.
L’unico vitigno autoctono trentino a bacca bianca trova qui il suo areale d’elezione. Quel vitigno che sfruttando i venti locali (il Pelér e l’Ora) da vita ad un passito fragrante e profumato, il Vino Santo, da in realtà anche ottimi vini fermi, basti pensare alla versione “col fondo” della distilleria Francesco Poli.
Ma non solo. Le vinacce della Nosiola sono alla base delle grappe delle Valle dei Laghi. Talvolta in purezza e talvolta in taglio con altri vitigni. Talvolta bianca, talvolta invecchiata.
Ecco quindi tornare, ancora una volta, Distilleria Francesco Poli che nelle parole di Alessandro spiega la necessità di “tutelare la biodiversità trentina” attraverso i vini da Nosiola, il Vino Santo, e la grappa di Nosiola e di Schiava (altro vitigno trentino, stavolta a bacca rossa).
Graziano, presso Giovanni Poli, invita all’assaggio di una mini verticale. Grappa di Nosiola 24mesi sorprende con una freschezza mentolata. Grappa di Nosiola 36 mesi è più morbida ed avvolgente. Grappa di Vino Santo rimanda alla frutta secca ed alle note sapide.
Dalle mani di Bernardino Poli (Casimiro) escono vini freschi e piacevoli non solo da Nosiola ma anche una Schiava Rosè ed un bianco da Piwi (Solaris, Johanniter, Bronner) profumato e tropicale. Le grappe invecchiate sono morbide mentre le bianche tendono a marcare la nota “verde” tipica della grappa tradizionale.
Mauro, di Giulio e Mauro Poli, presenta una grappa di Schiava e Nosiola dritta e verticale, cosi come la Grappa Maxentia che fa dell’immediatezza il suo biglietto da visita.
MASO NERO
Ben fuori dalla Valle dei Laghi, a Grumo frazione di San Michele all’Adige, in piena Piana Rotaliana, ha sede un’altra importante realtà della distillazione artigianale: l’Azienda Agricola Zeni, guidata da Rudy e dal padre Roberto.
Sintetizzare Zeni con una Grappa è quantomeno riduttivo. Zeni è un’azienda vinicola certificata bio dal 2011. Oltre 12 ettari vitati che danno vita a circa 120.000 bottiglie anno suddivise in 13 etichette di vini fermi e 3 etichette di Trento Doc “Maso Nero” (dal nome del maso nelle cui cantine riposa il metodo classico).
Zeni è una distilleria da 12.000 bottiglie anno suddivisa in 8 etichette. Grappe bianche affinate un anno in acciaio e grappe invecchiate in oltre 200 barrique finanche a 15 anni.
Zeni è anche Nero Brigante. Birra artigianale (al momento in gamma un Blanche, una Vienna ed una Golden Ale) ad alta fermentazione che utilizza i lieviti del Metodo Classico.
Espressioni di Teroldego in acciaio e legno, entrambe identificative di un territorio e di uno stile. Una Nosiola “vinificata in rosso” per estrarre il più possibile dalle bucce ed affinata per un mese in legno che racconta l’aromaticità del vitigno.
Trento Doc Rosè, 60% Pinot Nero 40% Chardonnay, profumato e croccante. Trento Doc Pas Dosè, 100% Pinot Bianco, ricco e rotondo nasconde la sua viva acidità fino alla chiusura, leggermente amaricante, del sorso.
Grappe da Teroldego. La 12 anni, vendemmia 2004, conquista con eleganza ed un ottimo bilanciamento fra varietale e legno. La Grado pieno, 59%, vendemmia 2001, è potente ma l’alcool non disturba ed in bocca sviluppa un ventaglio di aromi degna di distillati esteri più blasonati.
LA GRAPPA TRENTINA OGGI
Tutelata sin dal 1960, data di fondazione dell’Istituto di Tutela, la Grappa Trentina è oggi uno dei fiori all’occhiello della distillazione Italiana. Un disciplinare ferreo che limita tanto la zona di produzione (alla sola Provincia di Trento) quanto i tempi di distillazione (che deve concludersi entro il 31 dicembre per garantire la freschezza delle vinacce).
Ad oggi sotto il marchio di tutela Grappa del Trentino IG o Grappa Trentina IG viene prodotta circa il 10% dell’intera produzione nazionale. Grappe dalle sfumature diverse a seconda della sottozona, dei vitigni utilizzati e della mano del distillatore. Perché, ancora oggi, distillare è un’alchimia di scienza ed esperienza.
A fare il punto sulla Grappa Trentina oggi è Mirko Scarabello, presidente dell’Istituto di Tutela. Nelle sue parole emerge il quadro di un prodotto che ha retto bene agli scossoni del mercato dell’ultimo decennio, dato dal calo generale del consumo di alcolici dato dalla crisi e dai maggiori controlli sulle strade.
La Grappa Trentina ha resistito grazie alla sua qualità in un momento storico che ha fatto “pulizia” di molti prodotti non eccelsi e ad oggi vede un graduale recupero di mercato. Mercato che si sta aprendo sempre più verso il sud Italia in regioni che si scoprono amanti delle buona grappa.
Quote di mercato rosicchiate agli altri competitor nazionali, in primis grappe Piemontesi e Venete, che spesso faticano a tenere il passo qualitativo della Grappa del Trentino pur spuntando, a volte, prezzi più alti sul mercato.
Quote di mercato che ancora non si riesce a sottrarre ai distillati esteri quali Whisky, Rum e Cognac forti non solo di una fama ed una tradizione difficile da scalzare, ma anche di una tipologia di consumo diversa.
Ecco quindi l’idea di proporre la Grappa anche come ingrediente nella Mixology, ad esempio attraverso la collaborazione e le creazioni del bartender Leonardo Veronesi (già incontrato da Winemag durante la nostra visita in Marzadro) per favorirne sempre più la conoscenza e la diffusione fra i consumatori più attenti.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Trento Doc, Vermut Altolago, Amaro Marzadro. Si apre così la nostra visita alla Distilleria Marzadro, a Nogaredo (TN). Un twist sullo “Sbagliato” a base di prodotti del territorio. A proporlo è il bartender Leonardo Veronesi (del Rivabar di Riva del Garda) che collabora con Marzadro proprio per sdoganare la Grappa, prodotto regina della distilleria, in mixology.
L’approccio è chiaro: proporre la grappa in miscelazione per introdurla al consumo in purezza. Strizzare l’occhio al bere mescolato sia per volumi sia come veicolo per rendere il brand riconoscibile ed evolvere il consumatore verso il consumo in purezza.
Questo perché il competitor non è più il vicino di casa, grappaiolo pure lui. La concorrenza oggi sono gli altri grandi distillati, come Whisky, Cognac e Rum, tanto quanto i sempre più presenti Gin e Botanical Spirit.
Lavorare quindi sulle potenzialità della grappa come ingrediente, senza quindi sviluppare un prodotto apposito come invece hanno fatto altre aziende. Drink a base grappa che divengono accompagnamento a piatti gourmet. Abbinamento cibo-cocktail che trova qui un’ulteriore sdoganamento.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg. Alle spalle c’è la storia e la tradizione di un’azienda nata sul finire degli anni ’40 per volere dei fratelli Sabina ed AttilioMarzadro e cresciuta nel tempo fino all’avvio dell’attuale stabilimento nel 2004. Sempre sotto il segno della qualità.
Otto alambicchi a bagnomaria . Gestione separata delle vinacce e degli sgrondi. Circa 50.000 quintali di vinacce lavorate ogni anno, tutte da viticoltura trentina. Periodo di distillazione di circa 100 giorni all’anno per poter lavorare la materia prima a breve distanza di tempo da vendemmie e vinificazioni. 27 milioni di bottiglie/anno suddivise in oltre 70 etichette differenti.
Numeri di quella che è, ad oggi, “un’azienda grande fra le piccole” come sottolineano gli eredi di casa Marzadro Alessandro e Stefano.
LA DISTILLERIA
Entrare nella distilleria significa entrare in un edificio appositamente pensato e realizzato per fare la grappa e comunicarla al consumatore. Un edifico che punta all’ecosostenibilità ed all’integrazione col territorio finanche al tetto, ricoperto da un manto vegetale.
Già dall’esterno si ha un immediato senso di accoglienza dato dall’assenza di una recinzione che divida dalla strada antistante. Colori tenui e le grandi vetrate del punto vendita che invitano a fermarsi anche solo per curiosare.
All’interno risulta chiaro come la parte operativa-produttiva e la parte da “enoturismo” condividano gli spazi senza intralciarsi vicendevolmente.
La sala di distillazione, il sancta sanctorum dell’impianto, è attorniata da un corridoio che permette ad eventuali visitatori di osservare le varie fasi senza disturbare.
Ma dietro a questo studio estetico-funzionale c’è tutta l’esperienza e la ricerca della qualità delle generazioni della famiglia Marzadro. Alambicchi in rame “a bagnomaria” per ottenere distillazioni più pulite rispetto ai tradizionali “cestelli”. Due batterie di sistema alambicco-colonna che convergono su due contatori piombati per ragioni fiscali (l’equivalente dei “spirit safe” scozzesi). Oltre 2400 sigilli daziali a garantire l’incolumità della produzione.
Ma nonostante la tecnologia e gli automatismi la distillazione è ancora, in parte, un gioco di sensibilità. Il sapere si tramanda ancora oggi con la nuova generazione che lavora a fianco della precedente.
LA BOTTAIA
1000 Kg di vinaccia, lavorati per circa 4 ore, danno origine a circa 60 litri di grappa. Grappa bianca che in alcuni casi verrà invecchiata. La bottaia trasmette lo stesso “concept” architettonico della produzione: convivenza fra lavoro e visita, fra esigenze tecniche e turismo.
Se le botti sono custodite in depositi sotto sigillo della Guardia di Finanza per ragioni fiscali per il visitatore è comunque possibile osservarle grazie ad un camminamento sopraelevato.
Oltre 3000 botti fra Ciliegio, Acacia, Frassino. Legni di diversa grana e diversa tostatura. Botti ex Porto. Anfore di terracotta. Tutti ingredienti della formula alchemica dell’invecchiamento. Elementi dello stile della Casa.
Materiale e tempo che creano la gamma dei prodotti invecchiati Marzadro, dall’iconica “18 Lune” alla linea “Giare“, finanche alla grappa affinata in anfora.
MADONNA DELLE VITTORIE
Marzadro però non è solo grappa. Da tre anni è stata infatti acquisita Madonna delle Vittorie, una realtà fatta di una cantina ed un frantoio. Siamo ad Arco (TN), punta nord del Lago di Garda.
Lavorazione artigianale delle olive (anche conto terzi, vista la scarsità di frantoi nell’areale), 50% varietà nere 50% varietà verdi, per produrre un olio Garda Dop fragrante, dal colore brillante che alterna dolcezze a note amaricanti e ad una leggere piccantezza.
Teroldego, Rebo, Nosiola, Gewurtraminer, Pinot Bianco, Chardonnay. Filari stretti per creare competizione fra le viti. Circa 40 ettari in conduzione di cui 8 di proprietà. Produzione annua di 150.000 bottiglie. Un Trento Doc fragrante e fruttato ed una linea di vini fermi che, così come l’olio, sembrano cercare una proprio specifica identità.
L’areale del nord Garda è una sottozona molto particolare. Una zona che attutisce le annate molto umide anche grazie ai due venti che soffiano regolari, il Pelér al mattino e l’Ora al pomeriggio. Zona di sbalzi termici. Quasi una goccia di mediterraneo nel nord Italia.
Ma se questa parte di mondo da vita ad un olio la cui qualità è conosciuta e rinomata per i vini l’identità è ancora tutta da scoprire. La Nosiola, unico vitigno autoctono trentino a bacca bianca, da vini ancora sconosciuti ai più così come il Gewurztraminer che qui ha una declinazione differente, meno aromatica e più elegante, rispetto all’areale altoatesino.
Un angolo di Trentino ad oggi forse più noto come località da turismo sportivo (vela, arrampicata e bici le attività principali) che però nasconde in se un piccolo cuore enogastronomico da scoprire.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Quello del Gin è ormai un fenomeno globale. Da qualche giorno in Italia è disponibile un nuovo prodotto artigianale: Tigin. Piccola produzione, il primo lotto conta 1600 bottiglie, che nasce dall’idea di tre amici e realizzata dalla distilleria Gavioli Giuseppe & Figli.
Caratteristica di Tigin è l’essere realizzato con botaniche interamente coltivate nella valle del Ticino dall’azienda agricola Il Cascinello, in Abbiategrasso (MI). Da qui anche il nome: “Tisin” o “Ticin” sono infatti i nomi dialettali del Ticino.
Prodotto in tecnica “compound”, cioè tramite infusione e distillazione separata delle botaniche, è imbottigliati a 42,5% senza invecchiamento. Fra le botaniche vi sono Angelica, Coriandolo, Cetriolo, Iris, Issopo, Lippia, steli di Rabarbaro, fiori di Sambuco, Timo, Zenzero e Miele che conferisce una nota particolare al prodotto.
LA DEGUSTAZIONE
Al naso si rivela immediatamente fresco. Apre su note erbacee verdi e su di un piacevole profumo agrumato che tende a sopire il ginepro. Successivamente ecco arrivare sentori floreali e di miele.
In bocca si rivela immediatamente secco. Deciso ed equilibrato nessuna botanica prende il sopravvento sulle altre, solo l’alcool risulta un poco spigoloso spostando l’attenzione sulle note più dure.
Un Gin piacevole da bere liscio con gli amici ma che può rivelarsi ottimo in miscelazione. La sua nota vagamente mielosa lo rende ideale per il Tom Collins, così come la sua natura decisamente secca lo rende perfetto il French 75 o il Martinez.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
MILANO – Atmosfere cupe e fumose. Silhouette in controluce. Trame oscure. Ambientazioni metropolitane. Essenzialità nell’uso della parola o della macchina da presa. Elementi che hanno caratterizzato il genere Noir, tanto in letteratura quanto nel cinema. Elementi che oggi compongono la Drink List Autunno-Inverno di The Spirit, a Milano.
L’ispirazione Noir si distacca dalle precedenti Drink List del locale. Proprio come nel “hard boiled” gli undici drink puntano a sapori diretti, essenziali, puliti. Come raccontano i ragazzi dello staff di The Spirit, Marco, Ivan, Christian e Carlo, i drink sono spogliati del superfluo col preciso scopo di colpire ed attrarre il cliente grazie al liquido in essi contenuto e non ad un dressing accattivante.
Ecco quindi che le undici preparazione non presentano garnish se non quando questa è funzionale alla degustazione. Nessuno uso di succhi o concentrati di agrumi (primo locale del capoluogo lombardo in questo senso) e ricerca di equilibrio fra gli ingredienti. Perchè “semplice” non vuol necessariamente dire “banale”.
“Speedy Underworld”, “Redemption”, “Loss of Innocence”, “The Anti Hero”, “Privat Detective”, “Flashback”, “The Femme Fatale”, “Eroticism”, “Smoke”, “Emasculation”, “Chiaroscuro”. Nomi evocativi che raccontano una storia, quasi che Milano sia la San Francisco di Sam Spade o la Los Angeles di Philip Marlowe per il tempo di una bevuta.
GLI ASSAGGI DI WINEMAG Speedy Underworld Johnnie Walker Green Label Whisky
Vermouth del Professore rosso
Riduzione di IPA
Soda
Appena lo si accosta al naso arriva inconfondibile la nota di Green Label col suo profumo di Scotch dei grandi spazi aperti, con una lieve nota erbacea. Al sorso il drink si fa più rotondo ed avvolgente, si avverte la leggera dolcezza del vermouth mentre la soda dona un leggero pizzicolio. Chiude leggermente amaricante, grazie alla IPA. Bevuta appagante e più complessa di quanto ci si aspetti.
The Anti Hero
Altos Tequila Blanco
Casamigos Mezcal
Italicus (liquore al bergamotto)
Liquore al caramello
Al naso risulta fumoso. In bocca fresco ed erbaceo. Se al naso la vince il Mezcal in bocca si avverte di più il Tequila. Ma non solo. In bocca si avverte una leggera dolcezza che gioca a nascondino coi sentori di fumo che tornano nel finale. Sapido quel tanto da invogliare al sorso successivo.
The Femme Fatal
Spitsmith Dry Gin
Frutti rossi
Rabarbaro
Prosecco
Colore rosso vivo, come le labbra della Femme Fatal. Molto profumato gioca sulle dolcezze dei frutti rossi. Vena acida data da un tocco di pompelmo rosa e texture fine data dal prosecco. Chiusura leggermente amare che ne fa un ottimo aperitivo.
Eroticism
Belvedere Vodka
Infuso al Whey (latte di yogurt)
Sciroppo di Whey
Bitter al cioccolato
Ce lo si aspetterebbe cremoso vista la lista degli ingredienti, invece è quanto di più scorrevole ci sia. Apertura e chiusura di beva che punta sull’acidità. Nel mezzo il corpo è leggero e gioca con una leggere vena amaricante. Il calice più fresco della serata.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
La miscelazione incontra lAceto balsamico tradizionale di Modena 1
Sapore acido eppur dolce allo stesso tempo, morbido, avvolgente. L’Aceto balsamico tradizionale di Modena, eccellenza dell’enogastronomia italiana, è da sempre considerato un prodotto versatile che grazie alla sua complessità trova spazio ed utilizzo in un’infinità di piatti. Tanto tradizionali quanto moderni.
Perché, quindi, non pensare al balsamico di Modena come da un ingrediente per i cocktail? Acidità e dolcezza sono proprio due elementi tipici di molti di drink. Ecco quindi che l’aceto balsamico può rappresentare una marcia in più.
Durante lo scorso Milano Whisky Festival Fabio Bacchi, star internazionale del Bartending, accompagnato da Mirco Casari dell’acetaia La Tradizione, ha presentato tre drink a base Whisky ed Aceto balsamico tradizionale di Modena.
Non solo tre bicchieri. Bacchi ha rapidamente ripercorso la storia del bere mescolato, dallo Sling e l’Hot Toddy ai giorni nostri, soffermandosi su tre drink iconici e “contaminandoli” col balsamico.
I DRINK
Old Fashoned
Tanto iconico da essere praticamente il banco prova per ogni aspirante bartender. Bar spoon di zucchero, Angostura, Aceto balsamico tradizionale di Modena, sciroppo di Parmigiano (quando di dice “abbinamento territoriale”) e Whiskey Rye Ezra Brooks 45%.
Bitter e speziatura del rye che si sposano con l’acidità dell’aceto. Dolcezza dell’aceto che si appoggia sulla morbidezza dello sciroppo di parmigiano che a sua volta chiude il quadro con una leggera sapidità. Rivisitazione vincente di un classico intramontabile.
Whiskey Sour
il sour è letteralmente un modo di bere. Un equilibrio dolce/acido che si può applicare a qualunque drink. In pratica sembra proprio la descrizione dell’aceto balsamico.
Succo di lime, sciroppo di parmigiano, Whiskey Rye Ezra Brooks 45% e sette gocce di Aceto balsamico tradizionale di Modena. Aceto spennellato sul bordo del bicchiere come garnish. Ne risulta una bevuta fresca, golosa, immediata. Accattivante eppur ricca di sfumature.
Rusty Nail
Il drink reso celebra dal Rat Pack negli anni ’60 trova qui una nuova dimensione. Speyside Blended Malt Berry Bros & Rudd 44,2%, Drambuie, dieci gocce di Aceto balsamico tradizionale di Modena. Anche qui garnish di aceto spennellato.
Penetrante nei sui contrasti freschi e dolci. Verticale. Persistente. Beva resa complessa proprio dalla presenza del balsamico che risulta essere il primo sapore percepito quando si appoggiano le labbra al bicchiere, ma anche l’ultimo quando ci si sofferma a soppesare la persistenza al palato.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
MILANO – “Ho visto cose che voi astemi non potete nemmeno immaginare” recita una delle magliette celebrative dell’ultimo Milano Whisky Festival parafrasando la più nota scena del film Blade Runner. Ma al di là dell’ironia la simpatica polo sintetizza bene cosa è stata la 14° edizione del Festival.
Due giorni e circa 2.000 metri quadri suddivisi in due sale del Marriott Hotel di via Washington a Milano. Oltre 2.000 etichette a rappresentare più di 200 distillerie da tutto il mondo, mixology, e 30 fra Masterclass e seminari. Il tutto per raccontare, celebrare, scoprire o approfondire il Re dei distillati. Il Whisk(e)y.
Formula vincente ormai da tre lustri il Milano Whisky Festival è “il” punto di riferimento nazionale per il famoso distillato di cereali. Attraverso i suoi banchi d’assaggio si può esplorare l’intero panorama mondiale, dai nomi noti alle piccole distillerie, dalle nuove release dei grandi gruppi agli imbottigliamenti indipendenti.
Occasione imperdibile, quindi, per appassionati, esperti, addetti del settore o semplici curiosi che desiderano assaggiare qualche buon dram ed approfondirne la conoscenza parlando e confrontandosi con gli operatori.
Un parco giochi del bere in cui ogni palato può trovare il prodotto (o i prodotti) più in linea col proprio gusto. Ecco la selezione di Winemag.
I MIGLIORI ASSAGGI
Impossibile non partire dal vincitore del World Whisky Award 2019 – World Best Single Malt. Bottiglia purtroppo non più disponibile sul mercato è l’Irish Single Malt Whiskey 24 anni di Teeling, imbottigliato ad agosto 2016 dopo invecchiamenti in botti ex Bourbon ed ex Sauternes.
Un’esplosione di frutta gialla (pesca in prevalenza) e rossa (prugna su tutto) tanto al naso quanto in bocca cui seguono note di miele, vaniglia, caramello, frutta esotica ed una leggera speziatura tendente al cacao. Finale lungo, lunghissimo, che non si fa dimenticare per un bel po’ di tempo.
Sempre rimanendo in casa Teeling ottima prova per il Single Pot Still. Si tratta del primo single malt prodotto dalla nuova distilleria di Dublino. 50% di orzo maltato e 50% di orzo non maltato. Tre tipi di legno per l’invecchiamento (età non dichiarata, ma il suddetto impianto è del 2015). Di medio corpo, morbido fruttato e burroso come un Irish dovrebbe essere.
Per rimanere in terra irlandese, stavolta del Nord, non si può non parlare di Bushmills. La più antica distilleria attiva al mondo (fu fondata nel 1608) presenta una verticale dei propri prodotti con il blended Black Bush ed i Single Malt 10 y.o., 16 y.o., 21 y.o. di cui il più equilibrato è senza dubbio il 16 anni. Giusta via di mezzo fra le note della materia prima e quelle del legno.
Curiosa l’iniziativa delle distilleria di portare in assaggio anche il distillato puro, così come esce dagli alambicchi a valle delle tre distillazioni. Uno spirito bianco di orzo “atto a diventare Irish Whiskey” (direbbero i sommelier) ad 84% prelevato lo scorso 29 ottobre 2019. Al palato brucia molto meno di quanto ci si aspetti, grande astringenza sulle gengive ma ricco di quelle note di cereali, malto e tostatura che poi ritroveremo nei whiskey.
The Glenlivet Single Cask Edition 15 y.o. Sherry Butt, 58,6%. Il whisky dello Speyside botte ex Sherry per definizione. Spezie, frutta disidratata, pungente eppur non fastidioso per un naso ed un palato intriganti.
Sempre interessanti le selezioni di Wilson & Morgan fra cui spicca il Mcduff 2006, intenso ed equilibrato con una persistenza seducente che evolve dal sottobosco allo speziato ed alla frutta surmatura, così come le selezioni di Douglas Laing’s guidate da un ottimo Glenrothes 12 anni.
Sul fronte dei torbati da notare l’ultima release di Ardbeg ed il gradazione piena di Smokehead. Se Ardbeg An Oa, fa contenti gli appassionati con grandi note di fumo, tabacco e toffee è High Voltage di Smokehead a stupire.
Marchio che strizza l’occhio ai giovani grazie ad un packging accattivante ed al misterioso nome (mai svelato) della distilleria che lo produce Smokehead, col suo High Voltage, colpisce per la sua solo apparente semplicità. Se la dicitura “Explosive” sulla confezione lascia presagire un pugno di fumo al naso ecco che in realtà il sorso regala note verdi di fieno, di tabacco, di erbe medicinali.
Interessante il “gioco” di Ballantine’s che, famosa per il suo blended, da un po’ di tempo propone unica al mondo imbottigliamenti separati dei tre single malt che compongono il blend. Miltonduff 15 y.o., facile e scorrevole con note di vaniglia, liquirizia, caramello. Glenburgie 15 y.o. più dolce e corposo. Glentauchers 15 y.o. fine ed elegante con agrumi, pasta frolla, frutti rossi.
Dagli Stati Uniti spicca, ancora una volta, Koval Distillery di Chicago. Sempre perfetti il Rye ed il Four Grain qui a Milano presenta le novità Millet, whiskey di miglio bio coltivato nel midwest, sottile al naso con sentori di anice stellato e fiori secchi, e Wheat. Wheat è un whiskey di frumento che si presenta cremoso al palato con note di banana, burro ed una leggera vena tostata.
L’Altoatesina Puni presenta qui il suo Aura, un 5 anni, l’invecchiamento più lungo sin qui realizzato. Complesso; frutta bianca, spezie dolci ed una leggera aurea di fumo che accompagna il sorso.
Curiosa la novità Five Farms. Irish Cream a base di latte di cinque fattorie bio della regione di Cork che conferiscono il latte ogni due settimane. Morbida, dolce e cioccolatosa. Un prodotto goloso per chi si approccia al Whiskey, per chi cerca un’alternativa di qualità alle creme industriali, o per accompagnare un dessert.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Absolut Vodka Comeback message in a bottle vetro riciclato al 41 3
Una nuova bottiglia in edizione limitata dal nome inequivocabile: “Comeback“, ottenuta con più del 41% di vetro riciclato. Un invito a “costruire un futuro migliore, incoraggiando le pratiche di riciclo e uno stile di vita più consapevole” e rispettoso dell’ambiente. È l’ultima proposta di Absolut Vodka, in linea con le caratteristiche di tutte le bottiglie della casa svedese.
La sostenibilità fa parte della mission di Absolut ormai da anni, che ha fatto suo, ormai da 7 anni, il claim “Create a better tomorrow, tonight”. Nei “rifiuti”, Absolut riconosce “potere e bellezza” e “crede basti un po’ di creatività per far sì che qualcosa di vecchio possa tornare a vivere in una forma nuova”.
Ed è proprio quello che Absolut Comeback vuole dimostrare: “Una bottiglia di vodka può rinascere con una veste nuova, unica e assolutamente originale, tanto da divenire un’edizione limitata da collezione”. La nuova bottiglia è disponibile in più di 80 paesi, prezzo 11,90 euro.
L’iconico design di Absolut, riconosciuto e riconoscibile in tutto il mondo, insieme alla personalizzazione di questa edizione limitata, ricreata grazie ad un particolare molatura del vetro che le dona un look eclettico, rendono Absolut Comeback il manifesto della campagna “Create a Better Tomorrow, Tonight“.
“Ormai da molti anni – commenta Henrik Ellstrom, direttore del dipartimento Strategia e Innovazione di Absolut – siamo impegnati a introdurre metodi di produzione sostenibili. Oggi siamo felici di ribadire questo nostro impegno e più in particolare di festeggiare i nostri sforzi sul fronte del riciclo con la prima assoluta del lancio di una bottiglia”.
“Siamo convinti che una bottiglia in vetro debba avere una seconda vita – continua Ellstrom – e la nuova edizione limitata esprime questa nostra convinzione in purezza. Speriamo che la nostra nuova campagna per uno stile di vita circolare ispiri molte persone a usare la creatività per sprecare meno”.
“Sappiamo che le risorse del pianeta non sono infinite – aggiunge Tina Robertsson, responsabile della performance sostenibile in Absolut – e che tutti dobbiamo diventare più responsabili nelle nostre azioni quotidiane e nelle scelte che facciamo. Noi in Absolut siamo pronti a fare la nostra parte, su tutto il processo produttivo, dalla semina al bicchiere”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
sostienici e continua a #berebenealsuper
Acquistiamo i vini al supermercato e li recensiamo per offrirti la migliore esperienza di assaggio:
#Tutti i consigli sui vini in promozione al supermercato #Accesso a tutti i contenuti riservati agli abbonati #In regalo la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di winemag.it
ACQUISTA LA GUIDA e/o SOSTIENI il nostro progetto editoriale
La redazione provvederà a inviarti il Pdf all’indirizzo email indicato entro 48 ore dalla ricezione del pagamento