“Napule è mille culure” cantava Pino Daniele. Definizione che si addice perfettamente alla vendemmia 2023 nelle denominazioni campane. Il quadro presentato presso Tenute del Gheppio a Dugenta (Benevento) da Assoenologi durante Campania Stories 2024, evento organizzato come ogni anno da Miriade&Partners, descrive una vendemmia eterogenea in tutta la regione. L’andamento climatico incerto e caratterizzato da eventi climatici estremi, come negli ultimi anni, ha determinato significative differenze nella qualità e quantità delle uve, anche in territori fra loro limitrofi. Una produzione mediamente più bassa, in quantità, rispetto al 2022, ma di…
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Provveditore entra ne Gli Svitati e fa scuola col Morellino di Scansano
Un approccio pragmatico e moderno ai vini bianchi, tutti dotati di tappo a vite, e una cura particolare per i vini rossi, capaci di rimanere fedeli alla tradizione e al territorio pur strizzando l’occhio ai consumatori moderni, in termini di freschezza e agilità di beva. L’apporto di Cristina Bargagli alla gamma di vini targati Azienda Agricola Provveditore è evidente ancor prima di versare nei calici uno a caso tra Trebbiano, Vermentino, Ansonica, Chardonnay, Syrah rosato o gli iconici Morellino di Scansano: tutto tranne che una questione di “etichette”, pur oggetto…
Vai all'articoloTenuta Castelbuono & Co.: il Sagrantino di Montefalco cambia (drasticamente) volto
Dal legno ai primari. Dalle (sovra) concentrazioni al frutto. Tenuta Castelbuono – Carapace è il volto più clamoroso del “nuovo corso” del Sagrantino di Montefalco e del Montefalco Rosso in Umbria. I vini umbri della famiglia Lunelli – ben più famosa per i Trento Doc Ferrari – sono cambiati in maniera drastica negli ultimi anni, spostando il paradigma enologico dai terziari alla freschezza: non più vini “pesanti”, “grassi” e molto tannici, a beneficio di eleganza e beva. Il tutto senza perdere di vista il varietale. Un segnale di attenzione ai…
Vai all'articoloUga San Donato in Poggio: il Chianti Classico fresco, fine e longevo
Un territorio, le sue caratteristiche e la sua sfida col tempo attraverso i suoi vini. Il territorio è quello di San Donato in Poggio, Uga (Unità geografica aggiuntiva) del Chianti Classico. Le sue caratteristiche risiedono nei terreni, nel clima e nella particolare posizione all’interno della denominazione. La sfida con il tempo nella verticale, 2009-2022, tenutasi presso Enoluogo di Milano lo scorso 27 maggio. A fare gli onori di casa la presidente dell’Associazione Viticoltori San Donato in Poggio, Natascia Rossini, e il portavoce, nonché titolare di Fattoria La Ripa, Nicolas Caramelli.…
Vai all'articoloL’anima del Lagrein di Gries nella verticale Rottensteiner: 10 anni da incorniciare
Quante anime ha il Lagrein? Di certo più d’una. La più intima è però quella di Gries, quartiere di Bolzano in cui il vitigno simbolo dell’Alto Adige ha trovato una casa d’elezione e un interprete d’eccezione della tipologia “Riserva”: Rottensteiner. Tra le case della più popolosa circoscrizione del capoluogo sudtirolese si nascondono piccoli appezzamenti di vigneti, tramandati da padre in figlio. Vere e proprie gemme, dal valore inestimabile. «Comprare oggi un ettaro di Lagrein nella zona Classica può arrivare a costare 1 milione e mezzo di euro», spiega Hannes Rottensteiner,…
Vai all'articoloErbamat, o non Erbamat, questo è il dilemma: Franciacorta al bivio sul vitigno autoctono
Due squadre, anzi due “parrocchie”: sostenitori e detrattori. Ad oltre vent’anni dall’inizio delle prime sperimentazioni, l’Erbamat continua a dividere la Franciacorta tra produttori che investono in nuovi impianti (ancora pochissimi) e generale scettiscismo (il sentimento imperante). A dirlo sono i dati del vigneto dell’Erbamat, ancora inchiodati nel 2024 tra i 10 e i 12 ettari. Una cifra irrisoria, se si considera che il vitigno è stato riscoperto negli anni Ottanta, quando si pensava di poterne ottenere dei vini bianchi fermi, più che degli spumanti. Risale invece agli anni Novanta la…
Vai all'articoloMoscato d’Asti 2004 Vite Vecchia, Ca’ d’Gal
Il Moscato d’Asti può “invecchiare”? La risposta è sì, eccome. Ne è una prova il Moscato d’Asti 2004 Vite Vecchia di Ca’ d’Gal. Giallo oro nel calice, limpido e brillante con ancora una finissima effervescenza, come mai penseresti per un “semplice” Moscato d’Asti con 19 vendemmie sulle spalle. Ma questo è Il Moscato d’Asti che gioca un campionato tutto suo, all’interno dell’intera panoramica nazionale. Delicato come l’annata, la 2004. Un ricamo di sensazioni al naso, di elicriso e macchia mediterranea dove le erbe – salvia, menta, aneto, melissa, citronella, timo…
Vai all'articoloÈ l’ora del Chianti Classico Gran Selezione: 63 vini con punteggi alla cieca
A quasi dieci anni dall’istituzione della nuova tipologia – e dopo non pochi tumulti – il Chianti Classico Gran Selezione ha finalmente trovato la sua reale dimensione nei calici. Porla all’apice della piramide qualitativa della Docg è stata una mezza rivoluzione: la prima volta nella legislazione vitivinicola italiana. Ora si può dire che l’impresa è definitivamente compiuta, grazie a vini dal profilo spiccatamente identitario. Figli del terroir e, non di rado, di singole parcelle, ben distinguibili dalla già esistente tipologia Riserva, con cui la Gran Selezione andava a talvolta a…
Vai all'articoloLe 30 migliori Barbera d’Asti, Alba, Monferrato e Nizza a Rosso Barbera 2023
Tutti la conoscono, tantissimi la amano, pochi lo dicono. La Barbera del Piemonte è quel vino tra le cui sicure sfumature rifugiarsi, nel bene o nel male della sua acidità appuntita e dei suoi eccessi d’alcol e legno. Un vino che ha poco di veramente “nuovo” da raccontare al grande pubblico, se non qualche coraggiosa e ben riuscita vinificazione alternativa, per esempio in anfora. Ed è forse proprio per questo che piace (a tutti, o quasi) ed è un vino di successo, ambasciatore del Made in Italy enologico (soprattutto piemontese)…
Vai all'articoloMiglior vino vegan italiano 2024: Franciacorta Docg Brut Vegan di Quadra Franciacorta
Il Miglior vino vegan italiano dell’anno è uno spumante della Lombardia: il Franciacorta Docg Brut Vegan di Quadra Franciacorta, cantina con sede a Cologne, in provincia di Brescia. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it è di 91/100. Si tratta di un vino vegano prodotto in prevalenza con uve Chardonnay (70%) e un saldo di Pinot Bianco e Pinot Nero. Una rarità nel panorama della spumantistica italiana ed internazionale, grazie alla certificazione DTP 107 – “Qualità Vegetariana®” di…
Vai all'articoloTal 1930 e Tal 1908: i due nuovi vini simbolo di Cantina Bolzano
Tal 1930 e Tal 1908 sono i due nuovi vini simbolo di Cantina Bolzano. Due cuvée targate Südtirol Alto Adige Doc che portano a compimento il rinnovamento avviato da Kellerei Bozen sin dall’inaugurazione del nuovo, modernissimo stabilimento “green” di via San Maurizio 36, avvenuta nell’aprile 2019. Si tratta di un vino bianco e di un vino rosso, entrambi frutto della vendemmia 2020, prodotti in tiratura limitata di 1.888 e 2.999 bottiglie. Tal 1930 è ottenuto dall’assemblaggio di Chardonnay (69%), Sauvignon Blanc (21%) e Pinot Grigio (10%). Tal 1908 lascia invece il…
Vai all'articoloL’orange wine italiano dell’anno è il Custoza Doc 2020 “Crea Macerato” di Albino Piona
L’orange wine italiano dell’anno è il Custoza Doc 2020 “Crea Macerato” di Albino Piona. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it è di 94/100. Si tratta di un vino macerato prodotto con uve Garganega (40%), Trebbiano (30%), Trebbianello – Tai (15%) e Incrocio Manzoni (15%) dall’azienda agricola di Villafranca di Verona che si è aggiudicata anche il titolo di “Cantina dell’anno Nord Italia” 2024. Una realtà da conoscere, soprattutto per le molteplici interpretazioni di una delle denominazioni italiane meno…
Vai all'articoloTenuta Casenuove nel Chianti Classico: la (penultima) sfida di Philippe Austruy
Dev’essere uno a cui piacciono le sfide, Philippe Austruy. Quando nel 2012 ha comprato Chateau Malescasse, nell’Haut Médoc, sapeva di dover riposizionare sul mercato un brand fatto a pezzi dai négociant di Bordeaux, in un gioco al ribasso che ne aveva seppellito gli antichi fasti, fin dentro le radici. Si racconta che, forte dell’esperienza sul campo maturata dal 2001 con l’acquisto de La Commanderie de Peyrassol, in Provenza, il magnate francese dell’Healthcare abbia riacquistato tutti i lotti, indietro sino all’annata 2000. Riaccendendo il motore inceppato di uno degli Chateau di…
Vai all'articoloTop 100 winemag 2024: “Arconi Bianco” 2022 di Terre di Ger è il miglior Piwi italiano
Il Miglior Piwi italiano è “Arconi Bianco” 2022 di Terre di Ger. A premiare l’annata 2022 del vino Venezia Giulia Igp ottenuto da “uve resistenti” è la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca è di 93/100. L’etichetta, per scelta della redazione, è stata inserita nel blind tasting regionale del FVG, così come gli altri Piwi iscritti alle selezioni (ognuno secondo l’origine geografica). Una scelta dettata dal desiderio di “equiparare” i vini ottenuti da “varietà di vite resistente” a quelli…
Vai all'articoloMiglior vino biologico italiano 2024: Bianchello del Metauro Doc Superiore 2020 Andy’20, Valentino Fiorini
Il Miglior Vino biologico italiano per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 è il Bianchello del Metauro Doc Superiore 2020 Andy’20 di Valentino Fiorini. Il riconoscimento arriva grazie ai 95/100 assegnati in occasione delle degustazioni alla cieca di categoria della redazione di winemag.it. A guidare la cantina di Terre Roveresche, in provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche, è l’enologa Carla Fiorini, figlia del fondatore Valentino e nipote di Luigi Fiorini, capostipite della generazione di vignaioli con l’acquisto della tenuta di Barchi, nel 1930. TOP 100 WINEMAG.IT: IL…
Vai all'articoloMiglior spumante dolce italiano 2024: Fior d’Arancio Colli Euganei Docg 2022 di Vigne al Colle
Il Miglior Spumante dolce italiano 2024 è il Fior d’Arancio Colli Euganei Docg 2022 di Vigne al Colle. Il riconoscimento della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it arriva grazie ai 94/100 assegnati in occasione delle degustazioni alla cieca di categoria. A produrlo è la cantina guidata dal vignaiolo Fivi Martino Benato a Rovolon, la “sottozona” al momento più interessante e di prospettiva nel variegato panorama dei vini vulcanici dei Colli Eugani, soprattutto per la produzione di vini rossi da varietà del taglio bordolese. IL FIOR D’ARANCIO DI…
Vai all'articoloMiglior vino dolce italiano 2024: il Colli Piacentini Passito 2016 “Le Virtù della Pioggia – Sensazioni d’Inverno” de La Conchiglia – Claudio Terzoni Vini
Il Miglior vino dolce italiano 2024 è il Colli Piacentini Doc Malvasia Passito 2016 “Le Virtù della Pioggia – Sensazioni d’Inverno” della cantina La Conchiglia – Claudio Terzoni Vini. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 (acquistabile a questo link) è di 96/100. Un passito che conferma le grandissime potenzialità del territorio dei Colli piacentini, chiaramente in provincia di Piacenza, in Emilia Romagna, nella produzione di grandissimi vini dolci da uve Malvasia. LE VIRTÙ DELLA PIOGGIA – SENSAZIONI D’INVERNO MIGLIOR…
Vai all'articoloIl Miglior spumante Metodo italiano 2024 è il Valdobbiadene Mas De Fer di Andreola
Il Miglior spumante Metodo italiano 2024 è il Valdobbiadene Docg Extra Dry Rive di Soligo 2022 Mas De Fer di Andreola. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 (acquistabile a questo link) è di 96/100. Ci piace definire Mas de Fer è “IL” Prosecco, utilizzando il maiuscolo. Un Extra Dry, ovvero la versione più nota al mondo delle bollicine veneto-friulane, che nobilita territorio e dosaggio, suolo e savoir-faire dei produttori delle colline eroiche di Valdobbiadene. Uno spumante coraggioso, che Andreola…
Vai all'articoloGipsy Red, il camaleonte di Colle del Bricco per lo sprint dell’Oltrepò pavese
EDITORIALE – Sai da cosa si capisce che un territorio del vino è vecchio, polveroso, senza idee, senza guizzi e, per certi versi, senza una vera anima? Dal fatto che la stampa – quella che ti racconta sempre che è tutto bello, buono e futuribile – continui di anno in anno a riproportelo come il territorio in cui è in atto una “rinascita”, un “revival”, una “rivoluzione” che ne cambierà le sorti. Ogni anno la stessa minestra. E non importa se rinascite, revival e rivoluzioni vengano puntualmente tradite e sconfessate…
Vai all'articoloIl Miglior Metodo Classico italiano 2024 è Giulio F.56 Underwater dell’Az. Agr. Federici
Il Miglior Metodo classico italiano 2024 è il Vsq Extra Brut Giulio F.56 Underwater dell’Azienda Agricola Federici – La Baia del Sole. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 (acquistabile a questo link) è di 96/100. Si tratta di uno spumante tra i più unici in Italia e al mondo, ottenuto in Liguria da uve Vermentino. Il vino base dell’edizione UWW 2022 del Vsq Extra Brut Giulio F.56 affina in botti grandi di rovere. La vera particolarità è però il…
Vai all'articoloMiglior vino rosato italiano 2024 è il Nerello Mascalese Rosa di Adele di Feudo Montoni
Il Miglior vino rosato italiano 2024 è il Terre Siciliane Igt Nerello Mascalese Rosato Biologico 2022 Rosa di Adele di Feudo Montoni. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it (acquistabile a questo link) è di 95/100. La boutique winery guidata da Fabio Sireci in Contrada Montoni Vecchi a Cammarata, in provincia di Agrigento, si è aggiudicata anche il titolo di Cantina Bio dell’anno 2024, per l’impegno sincero nella viticoltura biologica e sostenibile che la contraddistingue sin dalla fondazione.…
Vai all'articoloIl Miglior vino rosso italiano 2024 è il Marche Rosso Igt Fatjà di Terra Argillosa
Il Marche Rosso Igt Fatjà di Terra Argillosa è Miglior vino rosso italiano 2024 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani di winemag.it (acquistabile a questo link). Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca è di 96/100. Uvaggio di Cabernet Franc e Merlot dallo strettissimo legame col territorio in cui prende vita, nelle Marche, Fatjà di Terra Argillosa è un faro sulla produzione, sempre meticolosa, ricercata e mai banale, della cantina di Offida aderente alla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi) e presente al prossimo Mercato Fivi (25-27…
Vai all'articoloIl miglior vino bianco italiano 2024 è Costa d’Amalfi Doc Furore Bianco 2022 di Marisa Cuomo
Il Miglior Vino bianco italiano 2024 è Costa d’Amalfi Doc Furore Bianco 2022 di Marisa Cuomo. Il riconoscimento di miglior vino bianco dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it arriva grazie ai 96/100 assegnati in occasione delle degustazioni alla cieca. La Guida è acquistabile ancora per pochi giorni in prevendita, a questo link. Furore Bianco 2022 convince non solo dal punto di vista organolettico, ma rappresenta negli anni una garanzia assoluta nell’ambito della produzione enoica italiana. Non ultimo è da sottolineare il rapporto qualità prezzo,…
Vai all'articoloIl Barbaresco Docg Ovello 2020 di Carlo Giacosa è Miglior vino italiano 2024
Il Barbaresco Docg Ovello 2020 di Carlo Giacosa è il miglior vino italiano 2024 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani di winemag.it (acquistabile ancora per pochi giorni in prevendita a questo link). Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca è di 97/100. Le caratteristiche organolettiche dell’annata, a nostro avviso, certificano l’inizio di una nuova storia per questo cru, su cui incidono anche i cambiamenti climatici. Quello del Barbaresco Ovello, di fatto, è il naso più profondo, balsamico e – al contempo – esplosivo, sul fronte della…
Vai all'articolo“Verduno è uno”: il Pelaverga di Commendator Burlotto premiato dai giornalisti
Vini dalla linea comune, ossia la freschezza, la scarsa tannicità, i profumi di frutti rossi. Relativamente basso l’alcol in volume (13%) e piuttosto ampio il ventaglio degli abbinamenti, dagli antipasti ai primi, passando per i secondi del territorio. Servito fresco, sposa i piatti a base di pesce e persino col sushi, tanto amato dai giovani. È l’identikit del Verduno Pelaverga, protagonista nelle scorse settimane di un focus organizzato dai produttori dell’Associazione Verduno è uno, presieduta da Diego Morra. Un nome che richiama l’unicità della denominazione delle Langhe e del Roero,…
Vai all'articoloManzoni Bianco e Turchetta: Carezzabella lancia i vini del Polesine sulla scena nazionale
Due vitigni su cui puntare, Manzoni Bianco e Turchetta, e un arcipelago di etichette attorno alle quali costruire una nuova storia del vino italiano. Sono gli assi nella manica di Carezzabella Winery, cantina di San Martino di Venezze che ha tutte le carte in regola per lanciare i vini del Polesine e del Delta del Po sulla scena nazionale e internazionale. Siamo in provincia di Rovigo, terra di mezzo incastonata tra il Veneto e l’Emilia Romagna, a metà tra Padova e Ferrara. Quelli di Carezzabella Winery – nome che identifica…
Vai all'articoloCabernet Franc per l’estate: 9 vini rossi “leggeri” da provare freschi
Tutto è iniziato a febbraio, da una mezza provocazione lanciata dalle “colonne” di winemag.it ai produttori italiani: qui da noi, il Cabernet Franc, viene concepito troppo spesso solo ed esclusivamente come vino da invecchiamento, corposo, strutturato. All’estero, invece, il Franc viene interpretato il più delle volte anche all’opposto (eclatante il caso della Loira), come uno straordinario “vino leggero” da consumare fresco da frigo, con spensieratezza. All’editoriale (puoi rileggerlo qui) hanno risposto diversi vignaioli e cantine del Bel Paese, che hanno voluto sottoporre all’assaggio i loro Cabernet Franc per l’estate: ecco…
Vai all'articoloMigliori Sangiovese di Romagna Sottozona: tutti i punteggi a Vini ad Arte 2023
Ricerca del frutto, della freschezza, di una beva slanciata ma non banale, che premi la tipicità della varietà, dei suoli e l’espressione dell’annata. È questa l’ottima direzione che sembra aver preso il Sangiovese di Romagna delle Sottozone: qui tutti i punteggi e i migliori a Vini ad Arte 2023. Grazie all’annuale rassegna organizzata dal Consorzio Vini di Romagna il 20 luglio, è stato possibile degustare decine di campioni dell’annata 2022. Protagonisti assoluti, oltre all’Albana (qui i migliori assaggi) i 16 areali in cui è stato suddiviso il Romagna Sangiovese Doc,…
Vai all'articoloMigliori Albana di Romagna: tutti i punteggi all’Anteprima Vini ad Arte 2023
Produzione in crescita al pari della reputazione, anche a livello internazionale, per l’Albana di Romagna. Di seguito tutti i punteggi all’Anteprima Vini ad Arte 2023, andata in scena nella seconda metà di luglio, a Faenza (seguirà nei prossimi giorni il focus sul Sangiovese di Romagna delle Sottozone). Un modo per scoprire le migliori dell’annata 2022 e 2021, pur considerando la visione parziale rispetto al numero di etichette sul mercato. La varietà romagnola a bacca bianca si conferma una delle più versatili presenti in Italia. Ormai “riadattata” alla perfezione nella versione…
Vai all'articoloServito fresco in abbinamento al pesce: red carpet a Venezia per il Valpolicella Superiore
Valpolicella Superiore: liberi di degustarlo così, senza dover attendere il suo invecchiamento, servito fresco, in abbinamento al pesce e a piatti di mare come tartare di ricciola, capesante, bigoli allo scoglio, risotto con le vongole e filetto di branzino alla griglia, con erbe aromatiche. Una proposta innovativa che è stata al centro di “Venezia Superiore“, la due giorni organizzata in Laguna dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella, interamente dedicata (e intitolata) al rosso del territorio veronese. «Vogliamo valorizzare e ampliare il consumo di Valpolicella Superiore – sintetizza il presidente Christian Marchesini…
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