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degustati da noi vini#02

Marche Igt Merlot 2020 Mossone, Santa Barbara

Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Marche Igt Merlot 2020 Mossone, Santa Barbara (14%).

Fiore: 8.5
Frutto: 9
Spezie, erbe: 9
Freschezza: 8.5
Tannino: 7.5
Sapidità: 7.5
Percezione alcolica: 6
Armonia complessiva: 9.5
Facilità di beva: 8
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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Vino Bianco Derthona 2021 “il Barone”, Pomodolce

Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Vino Bianco Derthona 2021 “il Barone”, Pomodolce (13,5%).

Fiore: 9
Frutto: 8.5
Spezie, erbe: 8.5
Freschezza: 8.5
Tannino: 0
Sapidità: 7.5
Percezione alcolica: 5.5
Armonia complessiva: 9.5
Facilità di beva: 8.5
A tavola: 9
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi news news ed eventi vini#02

Migliori vini rosati siciliani a meno di 25 euro


Ecco i migliori vini rosati siciliani a meno di 25 euro, grazie agli assaggi alla cieca a Sicilia en Primeur 2024. Le anteprime siciliane sono l’evento enologico di punta dell’isola, che vede la partecipazione delle cantine associate ad Assovini Sicilia. Dopo i migliori vini bianchi siciliani a meno di 20 euro e i migliori vini rossi siciliani a meno di 20 euro, proseguono così le pubblicazioni dedicate al racconto dei vini della Sicilia, attraverso i migliori assaggi a Sep 2024, suddivisi per fascia prezzo.

CANTINA ETICHETTA ANNO UVE  PROV. DOC / IGP CERT. PREZZO
CRISTO DI CAMPOBELLO C’D’C’ Cristo di Campobello Rosato 2023 Nero d’Avola 100% AG DOC Sicilia          12,90 €
CANTINE COLOSI Salina 2023 Nerello Mascalese 50%, Corinto Nero 50% ME IGP Salina          13,00 €
BAGLIO DI PIANETTO Viafrancia Rosè 2023 Syrah 100% PA IGT Terre Siciliane BIO          14,00 €
MASSERIA DEL FEUDO Cotì 2023 Nero d’Avola 100% CL DOC Sicilia BIO          15,00 €
FEUDO DISISA Grecu di Livanti 2022 Nero d’Avola 100% PA DOC Sicilia          15,00 €
COTTANERA Etna Rosato 2023 Nerello Mascalese 100% CT DOC Etna          16,00 €
TENUTA FERRATA Cime’ 2022 Nerello Mascalese 100% CT DOC Etna          16,00 €
LE CASEMATTE Rosematte 2023 Nerello Mascalese 100% ME IGT Terre Siciliane          18,00 €
SERRA FERDINANDEA Serra Ferdinandea 2023 Nero d’Avola 100% AG DOC Sicilia          18,00 €
PALMENTO COSTANZO Mofete Rosato 2023 Nerello Mascalese 100% CT DOC Etna          19,00 €
TORRE MORA Scalunera Etna Rosato 2023 Nerello Mascalese 100% CT DOC Etna BIO          22,00 €
ALESSANDRO DI CAMPOREALE Vignazza 2021 Nerello Mascalese 100% CT DOC Etna BIO          25,00 €

Sul fronte dei vini rosati siciliani presentati a Sicilia en Primeur 2024 è parsa sin da subito evidente la predominanza di vini provenienti dall’Etna Doc. Il Nerello Mascalese mostra così la sua versatilità, in una veste fresca, fruttata, spesso anche sapida. Lo stesso vale per il Nero d’Avola, più noto nella sua versione tradizionale “in rosso”, ma non da sottovalutare anche “in rosa”. Più difficili da reperire in Italia i rosati da Syrah e Corinto Nero, che hanno saputo ben figurare in degustazione a Sicilia en Primeur 2024.

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Migliori vini rossi siciliani a meno di 20 euro

Ecco i migliori vini rossi siciliani a meno di 20 euro, grazie agli assaggi alla cieca a Sicilia en Primeur 2024. Le anteprime siciliane sono l’evento enologico di punta dell’isola, che vede la partecipazione delle cantine associate ad Assovini Sicilia. Dopo i migliori vini bianchi siciliani a meno di 20 euro, proseguono così le pubblicazioni dedicate al racconto dei vini della Sicilia, attraverso i migliori assaggi a Sep 2024, suddivisi per fascia prezzo. Domani sarà la volta dei rosati.

CANTINA ETICHETTA ANNO UVE  PROV DOC / IGP CERT. PREZZO
CANTINA CHITARRA Cutò Frappato 2022 Frappato TP IGP Terre Siciliane 8,00 €
CANTINA CHITARRA Cutò Nero d’Avola 2021 Nero d’Avola 100% TP DOC Sicilia 8,00 €
PRINCIPE DI CORLEONE Ridente Orlando 2022 Syrah 100% PA DOC Monreale 9,00 €
CASTELLUCCI MIANO Nerod’Avola 2022 Nero d’Avola 100% PA DOC Sicilia 9,00 €
DUCA DI SALAPARUTA Autentico di Sicilia Nero d’Avola 2023 Nero d’Avola 100% CL DOC Sicilia 9,50 €
FEUDO ARANCIO Nero d’Avola Feudo Arancio 2022 Nero d’Avola 100% RG DOC Sicilia 10,00 €
DUCA DI SALAPARUTA Passo delle Mule 2022 Nero d’Avola 100% CL DOC Sicilia 12,00 €
PRINCIPI DI BUTERA Amira 2021 Nero d’Avola 100% CL DOC Sicilia 12,00 €
PRINCIPI DI BUTERA Deliella 2017 Nero d’Avola 100% CL DOC Sicilia 12,00 €
PLANETA Frappato 2023 Frappato RG DOC Vittoria BIO 12,50 €
TENUTE NAVARRA Scurò 2021 Nero d’Avola 100% CL DOC Sicilia 13,30 €
VALLE DELL’ACATE Il Frappato 2023 Frappato RG DOC Vittoria BIO 15,00 €
MASSERIA DEL FEUDO Syrah 2022 Syrah 100% CL DOC Sicilia BIO 15,00 €
MASSERIA DEL FEUDO Viarossa 2021 Nero d’Avola 100% CL DOC Sicilia BIO 15,00 €
TENUTE LOMBARDO Nero d’Altura 2021 Nero d’Avola 100% CL DOC Sicilia 15,00 €
VALLE DELL’ACATE BDN Cerasuolo di Vittoria DOCG Classico 2021 Nero d’Avola 60%, Frappato 40% RG DOCG Cerasuolo di Vittoria Classico BIO 16,00 €
SANTA TRESA Cerasuolo di Vittoria DOCG 2021 Nero d’avola, Frappato RG DOCG Cerasuolo di Vittoria BIO 16,00 €
TENUTE NAVARRA Maribu 2022 Nero d’Avola, Frappato CL DOCG Cerasuolo di Vittoria 16,35 €
CASA GRAZIA Laetitya 2022 Frappato CL DOC Sicilia BIO 17,90 €
DONNAFUGATA Bell’Assai 2022 Frappato RG DOC Vittoria Sostain 18,00 €
DONNAFUGATA Floramundi 2022 Nero D’Avola, Frappato RG DOCG Cerasuolo di Vittoria Sostain 18,00 €
SANTA TRESA Senia (Az. Cortese) 2021 Nero d’Avola 100% RG DOC Sicilia BIO 18,00 €
CASA GRAZIA Victorya 2022 Nero d’Avola 50%, Frappato 50% CL DOCG Cerasuolo di Vittoria BIO 19,90 €
CASA GRAZIA Emiryam  2020 Nero d’Avola 100%  CL DOC Sicilia BIO 20,00 €

Il focus di Sicilia en Primeur 2024 è stata la vendemmia 2023, che ovviamente ha riguardato una piccola parte di vini rossi. In generale, pur affermandosi sempre più come grande terra di vini bianchi – grazie all’Etna Doc, ma non solo – la Sicilia si sta imponendo sempre più anche con i propri vini rossi. Significativo, su questo fronte, il segnale di “alleggerimento” del Nero d’Avola, varietà a bacca rossa simbolo dell’isola.

I vini presentati a Sep 2023 dalle cantine associate ad Assovini Sicilia sembrano registrare positivamente il cambio di tendenza nelle scelte dei consumatori. Anche i rossi siciliani paiono dunque sempre meno condizionati da alcol e “sovraconcentrazioni”, garantendo un’agilità di beva maggiore. Minore anche l’incidenza del legno nuovo. Grandi passi avanti che non riguardano solo il Nero d’Avola. Sempre più profilate varietà come il Frappato (nella Docg Cerasuolo di Vittoria, ma non solo) e ottime sorprese anche sul fronte del Syrah.

Migliori vini rossi siciliani a meno di 20 euro, report Sicilia en Primeur 2024 Assovini Sicilia

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Migliori vini bianchi siciliani a meno di 20 euro


Ecco i migliori vini bianchi siciliani a meno di 20 euro, grazie agli assaggi alla cieca a Sicilia en Primeur 2024. Le anteprime siciliane sono l’evento enologico di punta dell’isola, che vede la partecipazione delle cantine associate ad Assovini Sicilia. Inauguriamo così le pubblicazioni dedicate al racconto dei vini della Sicilia, attraverso i migliori assaggi a Sep 2024, suddivisi per fascia prezzo.

CANTINA ETICHETTA ANNO UVE PROV DOC / IGP CERT. PREZZO
CANDIDO VINI Guardalomu 2023 Grillo 100% PA DOC SICILIA BIO 7,00 €
CANDIDO VINI Inzolia 2023 Inzolia 100% PA IGP Terre Siciliane BIO 7,00 €
CANTINA CHITARRA Cutò 2023 Grillo 100% TP DOC Sicilia 7,50 €
CANTINA CHITARRA Cutò Inzolia 2023 Inzolia 100% TP IGP Terre Siciliane 7,50 €
CANTINA CHITARRA Cutò Zibibbo 2023 Zibibbo 100% TP IGP Terre Siciliane 7,50 €
CANDIDO VINI Arridi 2023 Sauvignon Blanc 100%  IGP Terre Siciliane BIO 8,00 €
PRINCIPE DI CORLEONE Ridente Angelica 2023 Grillo 100% PA DOC Sicilia 8,50 €
PRINCIPE DI CORLEONE Bianca di Corte 2023 Insolia, Chardonnay PA DOC Sicilia 9,00 €
FEUDO ARANCIO Grillo Feudo Arancio 2023 Grillo 100% RG DOC Sicilia 10,00 €
PRINCIPI DI BUTERA Chardonnay  2023 Chardonnay 100% CL DOC Sicilia 11,00 €
CASA GRAZIA Per Mari Grillo  2023 Grillo 100% CL DOC Sicilia BIO 12,90 €
VALLE DELL’ACATE Zagra Grillo 2023 Grillo 100% RG DOC Sicilia 13,00 €
TENUTE NAVARRA Allucià 2023 Grillo 100% CL DOC Sicilia 13,30 €
TENUTE LOMBARDO Bianco d’Altura 2023 Catarratto 100% CL DOC Sicilia 13,50 €
TENUTE LOMBARDO Grillo d’Altura 2023 Grillo 100% CL DOC Sicilia 13,50 €
MASSERIA DEL FEUDO Voce di Lago 2023 Grillo 100% CL DOC Sicilia BIO 15,00 €
PRINCIPI DI BUTERA Serò 2018 Inzolia 100% CL DOC Sicilia 17,00 €
MASSERIA DEL FEUDO Hermosa 2022 Grillo 100% CL DOC Sicilia BIO 18,00 €
SANTA TRESA Vanedda (Az. Cortese) 2019 Grillo, Catarratto, Fiano  RG IGP Terre Siciliane BIO 18,00 €
GORGHI TONDI Rajàh 2022 Zibibbo 100% TP DOC Sicilia BIO 19,00 €

Il focus di Sicilia en Primeur 2024 è stata la vendemmia 2023. Agronomi ed enologi locali l’hanno definita «una vendemmia performante, dal profilo qualitativo e organolettico». I produttori siciliani hanno puntato sulla ricchezza varietale e sulla diversità degli areali siciliani. Mostrando capacità nel saper governare la complessa e sfidante situazione climatica. Nonostante la riduzione della quantità, con un calo certificato del 31% rispetto al 2022, vincono identità, territorio e qualità.

Migliori vini bianchi siciliani a meno di 20 euro Sicilia en Primeur 2024 Assovini

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Trento Doc Riserva Extra Brut 2016 Altinum, Cantina Aldeno

Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Trento Doc Riserva Extra Brut 2016 Altinum, Cantina Aldeno (12,5%).

Perlage: 10
Fiore: 9
Frutto: 9
357
Freschezza: 9
Sapidità: 6.5
Percezione alcolica: 5
Armonia complessiva: 9
Facilità di beva: 8
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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Trento Doc Dosaggio Zero Riserva 2018 Salísa, Villa Corniole


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Trento Doc Dosaggio Zero Riserva Millesimato 2018 Salísa, Villa Corniole (12,5%).

Perlage: 10
Fiore: 8
Frutto: 8.5
Freschezza: 9
Sapidità: 9
Percezione alcolica: 5
Armonia complessiva: 9.5
Facilità di beva: 8.5
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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Oltrepò pavese Docg Metodo classico Pinot Nero Brut 2013, Oltrenero


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Oltrepò pavese Docg Metodo classico Pinot Nero Brut 2013, Oltrenero (12%, 96 mesi sui lieviti).

Perlage: 10
Fiore: 9
Frutto: 9
Freschezza: 9
Sapidità: 6
Percezione alcolica: 5
Armonia complessiva: 9.5
Facilità di beva: 9.5
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi vini#02

Provincia di Pavia Igt Riesling 2020 Pienosole, Scuropasso


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Provincia di Pavia Igt Riesling 2020 Pienosole, Scuropasso (13%).

Fiore: 8
Frutto: 9
Spezie, erbe: 7.5
Freschezza: 8.5
Tannino: 0
Sapidità: 6.5
Percezione alcolica: 5
Armonia complessiva: 9
Facilità di beva: 8
A tavola: 8.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi vini#02

Buttafuoco dell’Oltrepò pavese Doc Bio 2018 Vigna Pregana, Quaquarini


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Buttafuoco dell’Oltrepò pavese Doc Bio 2018 Vigna Pregana, Quaquarini (14%).

Fiore: 8.5
Frutto: 8.5
Spezie, erbe: 9
Freschezza: 8.5
Tannino: 7.5
Sapidità: 7.5
Percezione alcolica: 7
Armonia complessiva: 9.5
Facilità di beva: 6.5
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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Collio Doc Friulano 2023, Azienda agricola Draga – Miklus Mitja

Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Collio Doc Friulano 2023 Azienda agricola Draga Boutique Winery – Miklus Mitja (13,5%).

Fiore: 6
Frutto: 7
Spezie, erbe: 7
Freschezza: 8
Tannino: 1
Sapidità: 7
Percezione alcolica: 6
Armonia complessiva: 8
Facilità di beva: 7
A tavola: 8
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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Venezia Giulia Igt Bianco Malvasia 2018, Il Carpino


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Venezia Giulia Igt Bianco Malvasia 2018, Azienda agricola Il Carpino (15%).

Fiore: 8
Frutto: 9
Spezie, erbe: 7
Freschezza: 8
Tannino: 3
Sapidità: 8
Percezione alcolica: 6
Armonia complessiva: 9
Facilità di beva: 7
A tavola: 8
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi vini#02

Venezia Giulia Igt Bianco 2023 Bianco Borjaĉ, Azienda agricola Sosol Ivan


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Venezia Giulia Igt Bianco 2023 Bianco Borjaĉ, Azienda agricola Sosol Ivan (12,5%).

Fiore: 7
Frutto: 9
Spezie, erbe: 6
Freschezza: 8
Tannino: 1
Sapidità: 6
Percezione alcolica: 5
Armonia complessiva: 9
Facilità di beva: 8
A tavola: 9
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

Sosol Miglior cantina Nord Italia per Guida Winemag 2025: Ivan new entry del Collio

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degustati da noi vini#02

Sudtirol Alto Adige Doc Riserva Lagrein 2021 Taber, Cantina Bolzano


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Sudtirol Alto Adige Doc Riserva Lagrein 2021 Taber, Cantina Bolzano (14%).

Fiore: 8.5
Frutto: 9
Spezie, erbe: 9
Freschezza: 8.5
Tannino: 7.5
Sapidità: 8
Percezione alcolica: 6
Armonia complessiva: 9.5
Facilità di beva: 7
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi vini#02

Taurasi Docg 2019 Fusonero, Villa Matilde


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Taurasi Docg 2019 Fusonero, Villa Matilde (15%).

Fiore: 8.5
Frutto: 9
Spezie, erbe: 8.5
Freschezza: 7.5
Tannino: 7.5
Sapidità: 8
Percezione alcolica: 6
Armonia complessiva: 9.5
Facilità di beva: 6.5
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi vini#02

Amarone della Valpolicella Docg 2016 La Parte, Piccoli


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Amarone della Valpolicella Docg 2016 La Parte, Piccoli (16,5%).

Fiore: 8.5
Frutto: 9
Spezie, erbe: 9
Freschezza: 9
Tannino: 7
Sapidità: 7
Percezione alcolica: 6
Armonia complessiva: 9.5
Facilità di beva: 9
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi vini#02

Südtirol Alto Adige Doc Gewurztraminer Passito 2021 “Cresta”, Rottensteiner


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Südtirol Alto Adige Doc Gewurztraminer Passito 2021 “Cresta”, Rottensteiner (10%).

Fiore: 9
Frutto: 9.5
Spezie, erbe: 8.5
Freschezza: 8.5
Sapidità: 7
Tannino: 0
Percezione alcolica: 5.5
Armonia complessiva: 10
Facilità di beva: 8.5
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi vini#02

Recioto della Valpolicella Docg 2020, Mizzon

Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Recioto della Valpolicella Docg 2020, Mizzon (14%).

Fiore: 8.5
Frutto: 9
Spezie, erbe: 8
Freschezza: 8.5
Sapidità: 6
Tannino: 5.5
Percezione alcolica: 6
Armonia complessiva: 9
Facilità di beva: 8.5
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi vini#02

Cinque Terre Dop Sciacchetrà 2019, Azienda agricola Possa


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Cinque Terre Dop Sciacchetrà 2019, Azienda agricola Possa (12,5%)

Fiore: 9
Frutto: 8.5
Spezie, erbe: 9
Freschezza: 8
Sapidità: 7.5
Tannino: 0
Percezione alcolica: 5.5
Armonia complessiva: 8.5
Facilità di beva: 8
A tavola: 9
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi vini#02

Toscana Igt 2021 Franchesato, Terre del Marchesato


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Toscana Igt 2021 Franchesato, Terre del Marchesato (14%).

Fiore: 8
Frutto: 9
Spezie, erbe: 9.5
Freschezza: 8.5
Tannino: 7.5
Sapidità: 7.5
Percezione alcolica: 5.5
Armonia complessiva: 9.5
Facilità di beva: 7
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi news news ed eventi vini#02

Brunello di Montalcino Docg 2019, Pietroso

Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Brunello di Montalcino Docg 2019, Pietroso (14,5%).

Fiore: 9
Frutto: 9.5
Spezie, erbe: 9
Freschezza: 8
Tannino: 8
Sapidità: 8
Percezione alcolica: 5
Armonia complessiva: 8.5
Facilità di beva: 7.5
A tavola: 10
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi vini#02

Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2011 Destinée, Rubinelli Vajol


Dalla Guida Top 100 Migliori vini italiani 2025 di Winemag: Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2011 Destinée, Rubinelli Vajol (16%).

Fiore: 9
Frutto: 9.5
Spezie, erbe: 9
Freschezza: 8
Tannino: 7
Sapidità: 7.5
Percezione alcolica: 6.5
Armonia complessiva: 10
Facilità di beva: 9
A tavola: 10
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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degustati da noi Guida Vinialsuper news news ed eventi Vini al supermercato vini#02

Il vino il Viaggiator Goloso da non perdere per le Feste: economico, dolce ed “eterno”


Di recente, per puro caso, ci siamo imbattuti in una bottiglia di Moscato d’Asti Docg il Viaggiator Goloso della vendemmia 2015, in stato di forma eccezionale. La bottiglia è stata aperta in questi giorni. Quindi a fine 2024, ovvero a 10 anni dalla vendemmia riportata sull’etichetta. Una conferma dell’eccezionale capacità di invecchiamento del Moscato Bianco piemontese. Al momento dell’apertura della bottiglia, era ancora presente una vivace “bollicina”, insieme alle tipiche note floreali e fruttate del vitigno (acacia, glicine, sambuco, arancio), con retrogusto di salvia e bergamotto. Le note del Moscato d’Asti Docg il Viaggiator Goloso 2015, nel 2024, si sono fatte ancora più concentrate, ricordando per certi versi un ottimo – e molto più costoso – passito. Ecco perché vi consigliamo andare all’
Iper La grande i, all’Unes o nei negozi il Viaggiator Golosoa comprare almeno un cartone di questo vino! Il suggerimento è di far “saltare” qualche tappo per le Feste di Natale 2024 e Capodanno 2025. Ma l’invito è soprattutto quello di tenere da parte per qualche anno delle bottiglie di Moscato d’Asti Docg il Viaggiator Goloso, per godere della straordinaria evoluzione che può avere questo vino, decisamente poco costoso per quello che può regalare.

il VIAGGIATOR GOLOSO

Brand Premium del Gruppo Finiper Canova, il Viaggiator Goloso è nato nel 1999 evolvendosi da Private Label a love brand fino a insegna vera e propria, confermando la propria identità di simbolo di eccellenza gastronomica. L’assortimento dei suoi prodotti, compresa l’intera gamma dei vini, come spiega a Vinialsuper l’insegna, rappresenta «la perfetta combinazione di tradizione e qualità». Quello de il Viaggiator Goloso è, infatti, «un viaggio continuo alla ricerca delle specialità provenienti da produttori accuratamente selezionati, per offrire gusti unici che conquistano il palato a un prezzo accessibile.

Il Viaggiator Goloso consente di esplorare una buona gamma di vini italiani, ognuno con le sue caratteristiche specifiche. La linea dei vini, infatti, comprende oggi 10 referenze, fra Moscati, Franciacorta (Brut e Satén) e Prosecco (Doc, Docg e Cartizze). Per fornire una gamma di prodotti che include solo «vini capaci di regalare esperienze sensoriali uniche», il Viaggiator Goloso seleziona i produttori con cui collabora tramite «un processo rigoroso che garantisce la qualità e l’autenticità dei vini proposti».

MOSCATO D’ASTI DOCG il VIAGGIATOR GOLOSO

Per il Moscato d’Asti Docg, come spiega a Vinialsuper il Gruppo Finiper Canova, l’azienda vinicola è stata «accuratamente selezionata per le sue lavorazioni e i suoi processi certificati, anche in termini di sostenibilità». Si tratta dell’azienda Sovipi della famiglia Lovisolo, che produce vino in Piemonte dagli inizi del Novecento. Per l’esattezza, la cantina si trova a Calamandrana, in provincia di Asti, patria del Moscato. Lo stesso fornitore produce per il Viaggiator Goloso anche il Moscato Spumante, nella versione da 750 e 375 ml.

LA GAMMA DI VINI il VIAGGIATOR GOLOSO

  • Franciacorta Satén Docg Vg 75cl
  • Franciacorta Brut Bio Vg 75cl
  • Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Vg 75cl
  • Prosecco Doc Treviso Vg 75cl
  • Prosecco Doc Vg 20cl X2
  • Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Vg 75cl
  • Prosecco Superiore di Valdobbiadene Docg Vg 37,5cl
  • Moscato D’asti Docg Vg
  • Moscato Vsq Dolce Aromatico Vg 75cl
  • Moscato Spumante Vg 37,5cl

QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA GRANDI VIGNE E il VIAGGIATOR GOLOSO?

I vini Viaggiator Goloso sono disponibili nei supermercati Iper La grande i ed Unes, dove tuttavia è presente anche un’altra linea di vini italiani reperibili solo sugli scaffali dei supermercati dell’insegna, chiamata Grandi Vigne. Si tratta della “marca privata” di Iper La grande i (altra insegna del Gruppo Finiper Canova) che, dal 2007, «seleziona con cura vini realizzati da piccoli produttori, con l’obiettivo di dare al consumatore un’offerta sempre più vasta fra cui scegliere». Grandi Vigne, come spiega il gruppo a Vinialsuper, si propone di «rendere etichette di pregio accessibili a tutti, senza compromessi sul valore del prodotto». La gamma include un centinaio di etichette che spaziano tra vini bianchi, rossi e rosé, sia secchi che dolci, oltre a quelli fruttati, aromatici, freschi, fermi e mossi. Una linea molto più ampia, dunque, rispetto a quella de il Viaggiator Goloso, incentrata soprattutto sul food.

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Tommaso Inghirami e Fattoria di Grignano: un po’ sintesi, un po’ romanzo


Michele Ferrero
per l’attitudine di guardare oltre alle cose, senza fermarsi all’apparenza. Franco Bernabei per la capacità di rendere liquido (d’eccellenza) un territorio, in maniera altrettanto visionaria. L’imprenditore “papà della Nutella” da una parte. L’enologo noto come “Mr Sangiovese”, dall’altra. Se è vero che ogni persona è al pari sintesi e romanzo, Tommaso Inghirami potrebbe essere preso ad esempio lampante. Dopo essersi fatto le ossa in diverse multinazionali – Moncler, Bolton e, appunto, Ferrero, come junior brand manager – il rampollo della famiglia a capo del colosso fiorentino Ingram Camicie è tornato a Pontassieve, a cavallo tra il 2017 e il 2018. Per fare vino. Dedicandosi anima e corpo a Fattoria di Grignano, Tenuta degli Inghirami attiva da oltre 50 anni nella cittadina a 12 chilometri da Firenze.

FATTORIA DI GRIGNANO: DA BERNABEI A CHIOCCIOLI, IN “STILE” FERRERO

Da allora, grazie alla collaborazione con il nuovo enologo Stefano Chioccioli, i vini di Grignano hanno preso un’altra via. Emblematica la vendemmia 2019 di Poggio Gualtieri, Chianti Rufina Docg Riserva che condensa le migliori caratteristiche del Sangiovese d’alta collina, in una veste fresca e dai tannini meno graffianti rispetto alle annate precedenti. Un cambio di passo che non significa rinnegamento del passato. Bensì evoluzione. «Franco Bernabei, l’enologo che ha accompagnato Fattoria di Grignano sin dagli anni Ottanta – spiega Tommaso Inghirami – è per me uno zio. Molto più di un “semplice” professionista: è parte della famiglia. Al mio ritorno in azienda, ho sentito di dover iniziare a produrre vini più affini al mio gusto».

VINI GRIGNANO: GRANDI (VECCHIE) ANNATE E NUOVA IDENTITÀ

«Da grande amante dei vini bianchi friulani – continua il 34enne – ho trovato un’immediata intesa con l’enologo Stefano Chioccioli, che proprio in Friuli ha fatto grandi cose». La mano di Chioccioli, consulente enologo – tra gli altri – della Livio Felluga, segna il cambio di rotta dei vini di Grignano: più immediati e rotondi, godibili sin dalla gioventù. Pur con ottime prospettive, in termini di lungo affinamento. Le terre da cui nascono sono, di fatto, le stesse che hanno dato vita al Chianti Rufina Riserva Docg Poggio Gualtieri 2000, ancora in forma straordinaria (freschezza, purezza del frutto, ulteriore capacità di evoluzione) a distanza di 24 anni dalla vendemmia. Tra le annate più recenti in commercio, inizia ora a farsi apprezzare, più delle altre, una 2013 dalla spiccata acidità. Un’annata – c’è da scommetterci – pronta a dare immense soddisfazioni nel lungo periodo.

PINOT NERO E TREBBIANO NEL FUTURO DI FATTORIA DI GRIGNANO

Tommaso Inghirami non vuole però fermarsi qui. E per comprenderne le ragioni, basta alzare gli occhi verso l’orizzonte di Pontassieve. L’Appennino Tosco-Romagnolo domina il circondario della cittadina medievale, considerata la capitale del Mugello. «Negli ultimi anni – spiega l’erede dell’impero Ingram Camicie – abbiamo acquistato diversi terreni nelle vallate che circondano Pontassieve. Credo che il potenziale ancora inespresso a quelle quote sia immenso. Mi riferisco in particolare al Casentino, una delle quattro vallate della provincia di Arezzo, in direzione Romagna, poco lontana da Pontassieve. A mio avviso una zona interessantissima, in prospettiva, per il Pinot Nero. Ma anche alla Val Tiberina, più ad est. Qui abbiamo acquistato una vigna vecchia di Trebbiano e i primi risultati di vinificazione in anfora hanno dato risultati incredibili». Il primo vino da una varietà a bacca bianca di Fattoria di Grignano sarà presentato nei primi mesi del 2025. L’ennesimo capitolo firmato Tommaso Inghirami. Un po’ sintesi. Un po’ romanzo.


Grignano – Tommaso Inghirami

Via di Grignano, 22
50065 Pontassieve (Firenze)
Tel. 0558398490
Email: info@fattoriadigrignano.com

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Migliori Vernaccia di San Gimignano a Regina Ribelle 2024


Ottantotto campioni di Vernaccia di San Gimignano, dall’anteprima 2023 indietro fino all’annata 2018. Questi i vini protagonisti della prima edizione di Regina Ribelle – Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2024. Il nuovo format voluto dal Consorzio, lanciato quest’anno con la stampa italiana ed internazionale, si è posto l’obiettivo di raccontare la denominazione e il suo territorio a 360 gradi. «Regina Ribelle Wine Fest – evidenzia la presidente Irina Strozzi – vuole rappresentare l’evento di riferimento per la Vernaccia di San Gimignano. Un evento di respiro molto ampio che vuole, oltretutto, ricordare la candidatura di San Gimignano a città europea del vino 2027. Una città che parla di vino, con la sua Vernaccia di San Gimignano, fin dal 1276».

MIGLIORI VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO A REGINA RIBELLE 2024

Un vino che continua a suscitare un certo fascino nei consumatori, per il territorio in cui nasce e per le importanti tappe della propria storia. Nel 1966, la Vernaccia di San Gimignano ottiene il riconoscimento di primo vino Doc italiano. Risale al 1972 la nascita del Consorzio di tutela, che porta in dote l’iter per il riconoscimento della Docg, nel 1993. In attesa di Regina Ribelle – Vernaccia di San Gimignano Wine Fest 2025 (17 e 18 maggio 2025) ecco le migliori Vernaccia di San Gimignano all’anteprima 2024.

MIGLIORI VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO 2023 | REGINA RIBELLE 2024

  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2023 “Madre Terra”, Collemucioli
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2023 “Acquaiole”, Fattoria La Torre
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2023 “Borgo alla Terra”, Chianti Geografico
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2023, Guidi
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2023, La Lastra (BEST IN SHOW)
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2023 “Le Badiole”, Macinatico
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2023 “Suavis”, Mormoraia
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2023, Palagetto
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2023 “Madama Dorè”, Poderi Arcangelo
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2023 “Lunario”, Tollena

MIGLIORI VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO 2022 | REGINA RIBELLE 2024

  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2022 “Rialto”, Cappellasantandrea
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2022 “Campo della Pieve”, Il Colombaio di Santa Chiara
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2022 “Ostrea”, Mormoraia (BEST IN SHOW)
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2022 “Donna Lucia”, Tenuta Sovestro
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2022 “Fontabuccio”, Vagnoni

MIGLIORI VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO 2021 | REGINA RIBELLE 2024

  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2021 “Angelica”, Fattoria San Donato
  • Vernaccia di San Gimignano Docg 2021 “Ventanni”, Palagetto

MIGLIORI VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO RISERVA| REGINA RIBELLE 2024

  • Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2022 “Fiora”, Le Fornacelle
  • Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2022 “Aurea”, Guidi
  • Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2022 “Ori”, Il Palagione
  • Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2022, La Lastra
  • Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2022, San Benedetto
  • Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2021 “Prima Luce”, Cappellasantandrea
  • Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2021 “Crocus”, Casa alle Vacche
  • Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2021, Palagetto
  • Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2021 “Assola”, Terre di Sovernaja (BEST IN SHOW)
  • Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2021 “I Mocali”, Vagnoni

I NUMERI DELLA VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO

La superficie vitata complessiva del Comune di San Gimignano è pari a 2.146 ettari. Di questi, 768 ettari sono destinati alla produzione della Vernaccia di San Gimignano Docg. Il potenziale produttivo riferito alla superficie vitata è pari a 4.838.400 litri di vino (6.912.000 Kg di uva), ovvero 6,4 milioni di bottiglie da 0,75 cl. «Nell’ultimo decennio – sottolinea il Consorzio – abbiamo osservato una spiccata tendenza alla riduzione delle rese unitarie, in buona parte auspicata, per migliorare la qualità del vino Vernaccia di San Gimignano Docg a scapito della quantità. In parte, il calo è dovuto a fenomeni climatici estremi che il cambiamento del clima in atto genera, incidendo negativamente sulle produzioni».

In occasione della vendemmia 2023 sono stati prodotti 3.245.330 kg di uva atti a Vernaccia di San Gimignano Docg, pari a 2.271.731 litri di vino (circa 3 milioni di bottiglie da 0,75). La perdita, rispetto alla vendemmia 2022, è stata significativa. Il segno meno – che ha inciso sulla maggior parte dei vini presentati all’anteprima Vernaccia Regina Ribelle 2024 – è stato pari al 37,742% sul millesimo 2022, in cui sono stati prodotti circa 4,9 milioni di bottiglie. Il calo è dovuto all’accesso della piovosità tra i mesi di aprile e giugno 2023, oltre che alle temperature massime superiori ai 35° sul finire di luglio, rispetto alla media di 29,2°. Termometro bollente anche ad agosto, in particolare dal 17 al 23: sfiorati i 40°, contro una media di temperatura massima di 29,3°C (periodo di riferimento 1991-2021; fonte Climate-Data). Nel 2023 sono stati immessi sul mercato 3.592.700 litri. Mentre nel 2022, 3.475.300 litri di Vernaccia di San Gimignano.

MIGLIOR PERFORMANCE TRA I VINI TOSCANI NEL 2023

Anno Numero bottiglie immesse in commercio
2019 4.672.253
2020 4.377.213
2021 4.950.553
2022 4.633.819
2023 4.790.266

Nel 2023 la Vernaccia di San Gimignano DOCG ha registrato il miglior risultato di tutte le Denominazioni di Origine Controllata e Garantita di Toscana, in termini di bottiglie immesse in commercio, rispetto al 2022. «Questo – commenta il Consorzio di Tutela – a conferma che la qualità dei vini Vernaccia di San Gimignano è in continua e costante crescita. E che i vini bianchi da vitigni autoctoni sono sempre più richiesti sia dal mercato nazionale che internazionale».

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Granaccia, momento d’oro per il rosso della Liguria: la top 15


La Liguria è un’isola mancata. Una terra di contrasti e contraddizioni, stretta tra il mare e la montagna, capace di custodire i propri tesori gelosamente. Tra questi va annoverato il Granaccia. Un vitigno di grande tradizione, che dà vita a un vino rosso ancora poco conosciuto. Una “mosca bianca”, in una regione rinomata per vini come Vermentino e Pigato. Un’uva pirata dell’area mediterranea, la cui origine è contesa tra la Spagna (dove è nota come Garnacha) e la Francia (Grenache). Tra i due “litiganti”, la Liguria gode. E lo fa ancor più la Sardegna, dove ha assunto il famoso nome di Cannonau. La sua introduzione nella Repubblica di Genova, nel Settecento, si deve ad alcune famiglie di Quiliano, comune di 7 mila anime della provincia di Savona che, da quasi 20 anni, le rende omaggio con l’evento “Granaccia e Rossi di Liguria“.

Determinanti, all’epoca, i viaggi dei commercianti liguri nella penisola iberica, in cui divennero proprietari di terre e vigneti. Lì prelevarono il vitigno. Reimpiantandolo a Quiliano e nella Valle del Letimbro. È la rete di imprese Vite in Riviera presieduta da Enrico Massimo che ha celebrato il vitigno lo scorso 17 novembre, al Palasport di Quiliano. Un’iniziativa che ha visto, sotto lo stesso tetto, i produttori del Ponente e del Levante, uniti nella promozione dei rari esempi di vini rossi della Liguria, capitanati proprio dalla Granaccia. Ecco i migliori assaggi, suddivisi sulla base delle due interpretazioni del vitigno. La prima, più “leggera”, spensierata e beverina, capace di esaltare la componente fruttata con vinificazioni in acciaio e, in alcuni casi, parziali passaggi in legno; la seconda più “strutturata”, con ricorso al legno per favorire una maggiore complessità, rendendo il vino più corposo e adatto all’abbinamento a tavola.

MIGLIORI GRANACCIA DELLA LIGURIA: VERSIONE “LEGGERA”

  • Riviera Ligure di Ponente Dop Granaccia 2023 “San Giorgio”, Fontanacota di Berta Marina
  • Colline Savonesi Igt Granaccia 2023, Cascina Fèipu dei Massaretti
  • Colline Savonesi Igt Granaccia 2023 “Gigò”, Azienda Biologica BioVio
  • Vino Rosso “Pellandrun”, Andrea Bruzzone
  • Riviera Ligure di Ponente Doc Granaccia 2020 “Cian di Previ”, Poggio dei Gorleri
  • Colline Savonesi Igt Granaccia 2023, Innocenzo Turco
  • Granaccia Igt 2022 “Anna”, La Vecchia Cantina
  • Granaccia 2023, Dell’Erba Azienda agricola (anteprima, non ancora in commercio)
  • Igt Colline Savonesi 2022 Granaccia “Gublót”, RoccaVinealis
  • Riviera Ligure di Ponente Doc Granaccia 2022 “Costa De Vigne”, Massimo Alessandri

MIGLIORI GRANACCIA DELLA LIGURIA: VERSIONE “COMPLESSA”

  • Liguria di Levante Igt 2022 Terrarossa, Azienda agricola La Polenza – Cinque Terre
  • Riviera Ligure di Ponente Doc Granaccia 2020, Cantine Sansteva
  • Riviera Ligure di Ponente Doc Granaccia 2019 “Shalok”, Poggio dei Gorleri
  • Colline Savonesi Igt Granaccia 2021 “Cappuccini”, Innocenzo Turco
  • Igt Colline Savonesi 2022 Granaccia “Drü”, RoccaVinealis

GRANACCIA: CI CREDONO ANCHE I GIOVANI IN LIGURIA

Tra i migliori vini degustati a Granaccia e Rossi di Liguria 2024 spiccano soprattutto le versioni “fresche”, non necessariamente d’annata corrente (la 2023), ma con vinificazione in solo acciaio. Il vitigno mostra così il suo volto più spensierato, che lo avvicina in maniera decisa a quelli che sono i gusti dei consumatori moderni: frutto al centro del sorso e tenori alcolici moderati. Non è un caso se alcune cantine liguri non propongano più la tipologia di Granaccia vinificata in legno. E il futuro sorride alla Granaccia, con giovani cantine che si cimentano per la prima volta con la varietà.

È il caso di Dell’Erba Azienda agricola di Albenga che, con Giulia Dell’Erba, fa parte della costellazione di vignaioli Fivi. Una cantina di cui si sentirà certamente parlare (bene) in futuro. Colpiscono poi alcune “gamme” decisamente complete, che includono entrambe le versioni di Granaccia: quella leggera e quella più complessa. Da provare, in quest’ottica, le linee di Innocenzo Turco, Poggio dei Gorleri/Cantine Sansteva e RoccaVinealis. Spazio anche per un consiglio d’assaggio fuoriprogramma: il Rossese di Campochiesa de La Vecchia Cantina, delizioso vino rosso ligure prodotto dall’omonima varietà che sta ormai scomparendo, custodita con amore e passione dalla famiglia Calleri.

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Tenuta di Fessina: giro dell’Etna in quattro assaggi

Nord, Sud-Ovest, Est. No, non è il titolo di uno dei più grandi successi degli 883 ma le tre aree etnee dove Tenuta di Fessina produce i suoi vini. Tre zone e quattro terroir diversi che permettono di raccontare, almeno in parte, le sfumature enologiche del vulcano attivo più alto d’Europa. Tenuta di Fessina nasce nel 2007 dall’amore dell’enologa e produttrice Silvia Maestrelli, e del marito e socio Roberto Silva, per la “Muntagna”. Per quelle altitudini ed esposizioni così diverse tra loro e per quei suoli creati e condizionati dalle varie sciare. Jacopo Maniaci, amministratore di Tenuta di Fessina, ha presentato quattro vini della tenuta figli di tre sottozone diverse, all’enoteca Il Cavallante di Milano. Un tour dell’Etna in quattro assaggi, per scoprirne i colori e le caratteristiche.

ETNA BIANCO SUPERIORE DOC “IL MUSMECI”, 2022

Nasce in Contrada Caselle, a Milo sul versante est del vulcano. Versante sferzato dalle precipitazioni, le più altre dell’intera isola. Il terreno è composto da più colate laviche scolari e da elementi più recenti come pomice, lapilli e ceneri fini e drenanti. Il Musmeci Bianco, 100% Carricante, affina per circa 12 mesi in botti di rovere da 5 hl e poi ulteriori 6 mesi in botti da 35 ettolitri. Di colore paglierino scarico accoglie il naso con note di vaniglia e burro, piacevoli ma che tendono a nascondere il restante quadro olfattivo. Lasciato nel calice tende ad aprirsi ed a rivelare sentori di frutta fresca, agrumi ed una piacevole nota verde accompagnata da un lieve sentore di pepe. A dispetto della “grassezza” avvertita al naso in bocca è agile e molto fresco.

ETNA BIANCO DOC “A’PUDDARA RISERVA SPECIALE SM – VIGNE ALTE”, 2021

Siamo a Sud-Ovest, in Contrada Manzudda comune di Biancavilla. Zona caratterizzata da piccoli crateri estinti e terreni composti prevalentemente da argille, resti di lapilli, sabbie e ceneri vulcaniche. A’Puddara è un’edizione limitata 100% Carricante di circa 600 bottiglie ottenute da un singolo tonneaux di rovere francese di Borgogna. Di colore paglierino carico al naso apre immediatamente su sentori minerali. Pietra focaia, porfido, idrocarburo per poi regalare note di frutta tropicale e di erbe aromatiche. Salvia e rosmarino che si mescolano a note di papaia e pesca. In bocca è verticale, freschissimo, minerale, vibrante.

ETNA ROSSO “ERSE ROSSO CONTRADA MOSCAMENTO 1911”, 2020

Nasce a Rovittello, in Contrada Moscamento, sul versante Nord dell’Etna. La vigna si trova su di una colata lavica semicircolare del 1911 soprannominata “la Bottoniera”. Sabbie nere vulcaniche per questo vino, da sole uve Nerello Mascalese, che viene affinato 24 mesi in botti da 35 hl di rovere francese. Rosso rubino ed un naso schietto ed immediato. Frutti rossi freschi, violetta, leggera spezia ed una vena ematica. Freschissimo in bocca ma al contempo avvolgente, con tannini setosi che accompagnano piacevolmente in sorso. Finale elegante.

ETNA ROSSO DOC RISERVA “IL MUSMECI PREFILLOSSERA”, 2022

Nasce sempre sul versante Nord, da una vigna praticamente dirimpettaia a quella di “Erse Rosso”. Qui i terreni sono però radicalmente diversi ed connotati da una forte presenza rocciosa. Nerello Mascalese che affina 12 mesi in tonneaux di rovere francese da 5 ettolitri e successivi 8 mesi in botte da 35 ettolitri. Rosso rubino è nettamente più pieno del precedente, tanto al naso quanto al sorso. Meno elegante ma altrettanto piacevole coinvolge con le sue note di frutta rossa matura, una fresca vena mentolata ed un ricco portafoglio di spezie scure. Tannino vivo ma ben addomesticato con una freschezza che invoglia al sorso.

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Cotarella “ferma” la Franciacorta: ecco Chardonnay e Pinot Nero senza bollicine


Si fermi, chi può. Anche solo per un attimo. Per vedere l’effetto che fa. L
‘ultima trovata di Riccardo Coratella sono due vini fermi realizzati da Muratori Franciacorta, con le stesse piante (cloni) utilizzati per i vini con le “bollicine”. Uno Chardonnay e un Pinot nero in rosso, Muratori Setticlavio e Muratori Mantorosso, dell’ormai (quasi) dimenticata Igt Sebino. L’obiettivo del noto enologo umbro e della cantina di Adro (Brescia), per la quale presta consulenza dal 2020, non è certo quello di far rivivere l’indicazione geografica bresciana, impacchettata tra la polvere dei cassetti del Consorzio di Tutela del Franciacorta, ormai da anni focalizzato esclusivamente sulla promozione dello spumante. Si tratta, piuttosto, di due «vini di doverosa sperimentazione», come li ha definiti lo stesso winemaker in mattinata, durante il lancio ufficiale. Etichette che hanno, tuttavia, un posizionamento prezzo già rivelante.

Si parla di 45-50 euro per lo Chardonnay 2023 Muratori Setticlavio; e 70-75 euro per il Pinot Nero Muratori Mantorosso (cifre riferite all’acquisto in enoteca). I due nuovi vini saranno venduti separatamente, solo in cassetta di legno da 6 bottiglie e «senza applicazione di alcuna scontistica». A giustificare il prezzo, secondo quanto spiegato dall’azienda, sarebbe la tiratura limitata a sole 2.065 bottiglie per il bianco e 2.927 per il rosso. Un «punto di partenza», come hanno chiarito il patron della cantina, Bruno Muratori, e lo stesso Riccardo Cotarella. In futuro, sia lo Chardonnay che il Pinot Nero del progetto speciale “Nuove forme di continuità“, potranno subire variazioni produttive, su aspetti come l’utilizzo del legno e la macerazione.

MURATORI SETTICLAVIO E MANTOROSSO: UN PROGETTO SPERIMENTALE

Ma la novità sostanziale – quella che potrebbe costituire il vero salto di qualità se non del rosso, almeno del bianco – è il recente impianto di un vigneto di Chardonnay con clone della Borgogna, specifico per vini fermi. Una volta in produzione, le uve di Muratori Setticlavio non saranno più – o saranno solo in parte – quelle dello “Chardonnay da Franciacorta” attuale, ricavate dall’unità vocazionale numero 4 del parco vigneti dell’azienda di Adro (suoli morenici profondi). Diversa la sorte del Pinot Nero Muratori Mantorosso, per il quale non è previsto il medesimo “upgrade”. A meno di stravolgimenti, il vino continuerà ad essere prodotto dagli stessi ceppi adottati per la produzione dei Franciacorta Muratori. Ovvero dall’unità vocazionale 5 dei “colluvi gradonati”, con suoli argillosi, profondi e poveri di sedimenti.

Del resto, in Franciacorta la cantina gestisce 52 ettari di proprietà, con una capacità produttiva di mezzo milione di bottiglie (circa 350 mila quelle commercializzate in media all’anno, di cui 200 mila della tipologia Brut). «Fino a prima dell’arrivo di Riccardo Cotarella – ha spiegato Michela Muratori, terza generazione della cantina bresciana – l’unico ad aver pensato a un vino fermo in azienda era stato il nonno, fondatore della cantina. Il suo desiderio di produrre un vino rosso non è mai stato esaudito. Oggi sarebbe fiero di questa scelta, che si inserisce nel progetto che abbiamo voluto chiamare “Nuove forme di continuità”».

MURATORI SETTICLAVIO CHARDONNAY 2023: 92/100

13,5% vol. Giallo tendente al dorato. Bella aromaticità, tipica dell’espressione più piena del vitigno, al primo naso: frutta a polpa gialla più che bianca e agrume si mescolano con sbuffi di vaniglia e spezie orientali. Corrispondenza naso-bocca perfetta. Ingresso sul frutto giallo, prima di un netto viraggio del centro bocca e dell’allungo sull’agrume e sulla freschezza, che esalta ancor più le venature sapide. Legno che si conferma magistralmente “dosato”. Ottima la persistenza di Muratori Setticlavio, che convince anche per la chiusura di sipario giustamente asciutta, in grado di chiamare il sorso successivo. Vino di gran precisione tecnica, con la varietà al centro di ogni fase dell’assaggio.

MURATORI MANTOROSSO PINOT NERO 2022: 89/100

13,5% vol. Di un bel rubino luminoso, penetrabile alla vista. Naso tipico del vitigno, con prevalenza dei piccoli frutti rossi sui neri (fragolina, lampone). Non manca una speziatura che si fa sempre più marcata, con lo scaldarsi del nettare nel calice, così come i ricordi di burro salato. Anche in questo caso buona corrispondenza gusto olfattiva, ma col frutto che pare più maturo al palato che al naso. Chiude fruttato, su tinte vagamente mielate che non attenuano, al momento, un alcol respirabile. Un vino, secondo Riccardo Cotarella, che ha «potenzialità enormi di evoluzione» e che «esprime la Franciacorta».


Muratori Franciacorta
Via Valli, 31
25030 Adro (Brescia)
Tel. 030 745 1051
Email accoglienza@muratoriwine.it

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