Tal 1930 e Tal 1908 sono i due nuovi vini simbolo di Cantina Bolzano. Due cuvée targate Südtirol Alto Adige Doc che portano a compimento il rinnovamento avviato da Kellerei Bozen sin dall’inaugurazione del nuovo, modernissimo stabilimento “green” di via San Maurizio 36, avvenuta nell’aprile 2019. Si tratta di un vino bianco e di un vino rosso, entrambi frutto della vendemmia 2020, prodotti in tiratura limitata di 1.888 e 2.999 bottiglie. Tal 1930 è ottenuto dall’assemblaggio di Chardonnay (69%), Sauvignon Blanc (21%) e Pinot Grigio (10%). Tal 1908 lascia invece il…
Vai all'articoloCategoria: degustati da noi
L’orange wine italiano dell’anno è il Custoza Doc 2020 “Crea Macerato” di Albino Piona
L’orange wine italiano dell’anno è il Custoza Doc 2020 “Crea Macerato” di Albino Piona. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it è di 94/100. Si tratta di un vino macerato prodotto con uve Garganega (40%), Trebbiano (30%), Trebbianello – Tai (15%) e Incrocio Manzoni (15%) dall’azienda agricola di Villafranca di Verona che si è aggiudicata anche il titolo di “Cantina dell’anno Nord Italia” 2024. Una realtà da conoscere, soprattutto per le molteplici interpretazioni di una delle denominazioni italiane meno…
Vai all'articoloTenuta Casenuove nel Chianti Classico: la (penultima) sfida di Philippe Austruy
Dev’essere uno a cui piacciono le sfide, Philippe Austruy. Quando nel 2012 ha comprato Chateau Malescasse, nell’Haut Médoc, sapeva di dover riposizionare sul mercato un brand fatto a pezzi dai négociant di Bordeaux, in un gioco al ribasso che ne aveva seppellito gli antichi fasti, fin dentro le radici. Si racconta che, forte dell’esperienza sul campo maturata dal 2001 con l’acquisto de La Commanderie de Peyrassol, in Provenza, il magnate francese dell’Healthcare abbia riacquistato tutti i lotti, indietro sino all’annata 2000. Riaccendendo il motore inceppato di uno degli Chateau di…
Vai all'articoloTop 100 winemag 2024: “Arconi Bianco” 2022 di Terre di Ger è il miglior Piwi italiano
Il Miglior Piwi italiano è “Arconi Bianco” 2022 di Terre di Ger. A premiare l’annata 2022 del vino Venezia Giulia Igp ottenuto da “uve resistenti” è la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca è di 93/100. L’etichetta, per scelta della redazione, è stata inserita nel blind tasting regionale del FVG, così come gli altri Piwi iscritti alle selezioni (ognuno secondo l’origine geografica). Una scelta dettata dal desiderio di “equiparare” i vini ottenuti da “varietà di vite resistente” a quelli…
Vai all'articoloMiglior vino biologico italiano 2024: Bianchello del Metauro Doc Superiore 2020 Andy’20, Valentino Fiorini
Il Miglior Vino biologico italiano per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 è il Bianchello del Metauro Doc Superiore 2020 Andy’20 di Valentino Fiorini. Il riconoscimento arriva grazie ai 95/100 assegnati in occasione delle degustazioni alla cieca di categoria della redazione di winemag.it. A guidare la cantina di Terre Roveresche, in provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche, è l’enologa Carla Fiorini, figlia del fondatore Valentino e nipote di Luigi Fiorini, capostipite della generazione di vignaioli con l’acquisto della tenuta di Barchi, nel 1930. TOP 100 WINEMAG.IT: IL…
Vai all'articoloMiglior spumante dolce italiano 2024: Fior d’Arancio Colli Euganei Docg 2022 di Vigne al Colle
Il Miglior Spumante dolce italiano 2024 è il Fior d’Arancio Colli Euganei Docg 2022 di Vigne al Colle. Il riconoscimento della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it arriva grazie ai 94/100 assegnati in occasione delle degustazioni alla cieca di categoria. A produrlo è la cantina guidata dal vignaiolo Fivi Martino Benato a Rovolon, la “sottozona” al momento più interessante e di prospettiva nel variegato panorama dei vini vulcanici dei Colli Eugani, soprattutto per la produzione di vini rossi da varietà del taglio bordolese. IL FIOR D’ARANCIO DI…
Vai all'articoloMiglior vino dolce italiano 2024: il Colli Piacentini Passito 2016 “Le Virtù della Pioggia – Sensazioni d’Inverno” de La Conchiglia – Claudio Terzoni Vini
Il Miglior vino dolce italiano 2024 è il Colli Piacentini Doc Malvasia Passito 2016 “Le Virtù della Pioggia – Sensazioni d’Inverno” della cantina La Conchiglia – Claudio Terzoni Vini. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 (acquistabile a questo link) è di 96/100. Un passito che conferma le grandissime potenzialità del territorio dei Colli piacentini, chiaramente in provincia di Piacenza, in Emilia Romagna, nella produzione di grandissimi vini dolci da uve Malvasia. LE VIRTÙ DELLA PIOGGIA – SENSAZIONI D’INVERNO MIGLIOR…
Vai all'articoloIl Miglior spumante Metodo italiano 2024 è il Valdobbiadene Mas De Fer di Andreola
Il Miglior spumante Metodo italiano 2024 è il Valdobbiadene Docg Extra Dry Rive di Soligo 2022 Mas De Fer di Andreola. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 (acquistabile a questo link) è di 96/100. Ci piace definire Mas de Fer è “IL” Prosecco, utilizzando il maiuscolo. Un Extra Dry, ovvero la versione più nota al mondo delle bollicine veneto-friulane, che nobilita territorio e dosaggio, suolo e savoir-faire dei produttori delle colline eroiche di Valdobbiadene. Uno spumante coraggioso, che Andreola…
Vai all'articoloGipsy Red, il camaleonte di Colle del Bricco per lo sprint dell’Oltrepò pavese
EDITORIALE – Sai da cosa si capisce che un territorio del vino è vecchio, polveroso, senza idee, senza guizzi e, per certi versi, senza una vera anima? Dal fatto che la stampa – quella che ti racconta sempre che è tutto bello, buono e futuribile – continui di anno in anno a riproportelo come il territorio in cui è in atto una “rinascita”, un “revival”, una “rivoluzione” che ne cambierà le sorti. Ogni anno la stessa minestra. E non importa se rinascite, revival e rivoluzioni vengano puntualmente tradite e sconfessate…
Vai all'articoloIl Miglior Metodo Classico italiano 2024 è Giulio F.56 Underwater dell’Az. Agr. Federici
Il Miglior Metodo classico italiano 2024 è il Vsq Extra Brut Giulio F.56 Underwater dell’Azienda Agricola Federici – La Baia del Sole. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 (acquistabile a questo link) è di 96/100. Si tratta di uno spumante tra i più unici in Italia e al mondo, ottenuto in Liguria da uve Vermentino. Il vino base dell’edizione UWW 2022 del Vsq Extra Brut Giulio F.56 affina in botti grandi di rovere. La vera particolarità è però il…
Vai all'articoloMiglior vino rosato italiano 2024 è il Nerello Mascalese Rosa di Adele di Feudo Montoni
Il Miglior vino rosato italiano 2024 è il Terre Siciliane Igt Nerello Mascalese Rosato Biologico 2022 Rosa di Adele di Feudo Montoni. Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it (acquistabile a questo link) è di 95/100. La boutique winery guidata da Fabio Sireci in Contrada Montoni Vecchi a Cammarata, in provincia di Agrigento, si è aggiudicata anche il titolo di Cantina Bio dell’anno 2024, per l’impegno sincero nella viticoltura biologica e sostenibile che la contraddistingue sin dalla fondazione.…
Vai all'articoloIl Miglior vino rosso italiano 2024 è il Marche Rosso Igt Fatjà di Terra Argillosa
Il Marche Rosso Igt Fatjà di Terra Argillosa è Miglior vino rosso italiano 2024 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani di winemag.it (acquistabile a questo link). Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca è di 96/100. Uvaggio di Cabernet Franc e Merlot dallo strettissimo legame col territorio in cui prende vita, nelle Marche, Fatjà di Terra Argillosa è un faro sulla produzione, sempre meticolosa, ricercata e mai banale, della cantina di Offida aderente alla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi) e presente al prossimo Mercato Fivi (25-27…
Vai all'articoloIl miglior vino bianco italiano 2024 è Costa d’Amalfi Doc Furore Bianco 2022 di Marisa Cuomo
Il Miglior Vino bianco italiano 2024 è Costa d’Amalfi Doc Furore Bianco 2022 di Marisa Cuomo. Il riconoscimento di miglior vino bianco dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it arriva grazie ai 96/100 assegnati in occasione delle degustazioni alla cieca. La Guida è acquistabile ancora per pochi giorni in prevendita, a questo link. Furore Bianco 2022 convince non solo dal punto di vista organolettico, ma rappresenta negli anni una garanzia assoluta nell’ambito della produzione enoica italiana. Non ultimo è da sottolineare il rapporto qualità prezzo,…
Vai all'articoloIl Barbaresco Docg Ovello 2020 di Carlo Giacosa è Miglior vino italiano 2024
Il Barbaresco Docg Ovello 2020 di Carlo Giacosa è il miglior vino italiano 2024 per la Guida Top 100 Migliori vini italiani di winemag.it (acquistabile ancora per pochi giorni in prevendita a questo link). Il punteggio assegnato in occasione delle degustazioni alla cieca è di 97/100. Le caratteristiche organolettiche dell’annata, a nostro avviso, certificano l’inizio di una nuova storia per questo cru, su cui incidono anche i cambiamenti climatici. Quello del Barbaresco Ovello, di fatto, è il naso più profondo, balsamico e – al contempo – esplosivo, sul fronte della…
Vai all'articolo“Verduno è uno”: il Pelaverga di Commendator Burlotto premiato dai giornalisti
Vini dalla linea comune, ossia la freschezza, la scarsa tannicità, i profumi di frutti rossi. Relativamente basso l’alcol in volume (13%) e piuttosto ampio il ventaglio degli abbinamenti, dagli antipasti ai primi, passando per i secondi del territorio. Servito fresco, sposa i piatti a base di pesce e persino col sushi, tanto amato dai giovani. È l’identikit del Verduno Pelaverga, protagonista nelle scorse settimane di un focus organizzato dai produttori dell’Associazione Verduno è uno, presieduta da Diego Morra. Un nome che richiama l’unicità della denominazione delle Langhe e del Roero,…
Vai all'articoloManzoni Bianco e Turchetta: Carezzabella lancia i vini del Polesine sulla scena nazionale
Due vitigni su cui puntare, Manzoni Bianco e Turchetta, e un arcipelago di etichette attorno alle quali costruire una nuova storia del vino italiano. Sono gli assi nella manica di Carezzabella Winery, cantina di San Martino di Venezze che ha tutte le carte in regola per lanciare i vini del Polesine e del Delta del Po sulla scena nazionale e internazionale. Siamo in provincia di Rovigo, terra di mezzo incastonata tra il Veneto e l’Emilia Romagna, a metà tra Padova e Ferrara. Quelli di Carezzabella Winery – nome che identifica…
Vai all'articoloCabernet Franc per l’estate: 9 vini rossi “leggeri” da provare freschi
Tutto è iniziato a febbraio, da una mezza provocazione lanciata dalle “colonne” di winemag.it ai produttori italiani: qui da noi, il Cabernet Franc, viene concepito troppo spesso solo ed esclusivamente come vino da invecchiamento, corposo, strutturato. All’estero, invece, il Franc viene interpretato il più delle volte anche all’opposto (eclatante il caso della Loira), come uno straordinario “vino leggero” da consumare fresco da frigo, con spensieratezza. All’editoriale (puoi rileggerlo qui) hanno risposto diversi vignaioli e cantine del Bel Paese, che hanno voluto sottoporre all’assaggio i loro Cabernet Franc per l’estate: ecco…
Vai all'articoloMigliori Sangiovese di Romagna Sottozona: tutti i punteggi a Vini ad Arte 2023
Ricerca del frutto, della freschezza, di una beva slanciata ma non banale, che premi la tipicità della varietà, dei suoli e l’espressione dell’annata. È questa l’ottima direzione che sembra aver preso il Sangiovese di Romagna delle Sottozone: qui tutti i punteggi e i migliori a Vini ad Arte 2023. Grazie all’annuale rassegna organizzata dal Consorzio Vini di Romagna il 20 luglio, è stato possibile degustare decine di campioni dell’annata 2022. Protagonisti assoluti, oltre all’Albana (qui i migliori assaggi) i 16 areali in cui è stato suddiviso il Romagna Sangiovese Doc,…
Vai all'articoloMigliori Albana di Romagna: tutti i punteggi all’Anteprima Vini ad Arte 2023
Produzione in crescita al pari della reputazione, anche a livello internazionale, per l’Albana di Romagna. Di seguito tutti i punteggi all’Anteprima Vini ad Arte 2023, andata in scena nella seconda metà di luglio, a Faenza (seguirà nei prossimi giorni il focus sul Sangiovese di Romagna delle Sottozone). Un modo per scoprire le migliori dell’annata 2022 e 2021, pur considerando la visione parziale rispetto al numero di etichette sul mercato. La varietà romagnola a bacca bianca si conferma una delle più versatili presenti in Italia. Ormai “riadattata” alla perfezione nella versione…
Vai all'articoloServito fresco in abbinamento al pesce: red carpet a Venezia per il Valpolicella Superiore
Valpolicella Superiore: liberi di degustarlo così, senza dover attendere il suo invecchiamento, servito fresco, in abbinamento al pesce e a piatti di mare come tartare di ricciola, capesante, bigoli allo scoglio, risotto con le vongole e filetto di branzino alla griglia, con erbe aromatiche. Una proposta innovativa che è stata al centro di “Venezia Superiore“, la due giorni organizzata in Laguna dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella, interamente dedicata (e intitolata) al rosso del territorio veronese. «Vogliamo valorizzare e ampliare il consumo di Valpolicella Superiore – sintetizza il presidente Christian Marchesini…
Vai all'articoloTerre di Cosenza Dop: la “nuova” Calabria del vino a caccia di identità
È scattata la “Fase 2” per Terre di Cosenza Dop. Dopo aver riunito sotto un unico cappello provinciale le 7 minuscole Doc Condoleo, Donnici, Esaro, Pollino, San Vito di Luzzi, Colline del Crati e Verbicaro – era il 2011 – il Consorzio di Tutela nato nel 2014 punta a farsi conoscere dal grande pubblico italiano. Due gli incontri con la stampa di settore nelle ultime settimane, a Roma e Milano. Ventotto i vini in degustazione (solo 16 Dop, spiegheremo più avanti perché). Principalmente bianchi e rossi, ma anche rosati e…
Vai all'articoloGraspo Alto di Contrada Palui: il Valpolicella Doc che cambia le regole del gioco
EDITORIALE – Se avesse scelto il calcio al posto della viticoltura, Hans Karl “Hannes” Pichler sarebbe stato il classico regista alla Demetrio Albertini, o un trequartista alla Roberto Baggio. Testa, visione di gioco, tempismo, azione. Graspo Alto, il Valpolicella Doc di Contrada Palui, pare più un assist illuminante che un vino. Un filtrante in area di rigore per la denominazione che, più di tutte in Italia, si sta interrogando e trasformando. Confermando quell’innata capacità di incontrare il gusto dei consumatori. Senza rinunciare alla tipicità. O, peggio, scadere nella “moda”. Un…
Vai all'articoloCampi Taurasini: il volto funky dell’Aglianico d’Irpinia esce dall’ombra del Taurasi
L’Aglianico dei Campi Taurasini è quel ragazzetto che si presenta in tuta al matrimonio di un parente. Un po’ inadatto, forse. Ma tutto sommato perdonabile. In primis per l’età. E poi per la consapevolezza di non essere lui il festeggiato. All’ombra di un colosso muscoloso e strutturato come il Taurasi (lui sì, sempre, il re della festa), l’Aglianico dei Campi Taurasini sembra vivere un momento d’oro, sull’onda di una presa di coscienza dei propri mezzi al cospetto dei gusti dei consumatori moderni. Merito dei produttori dell’Irpinia, che a Campania Stories…
Vai all'articoloCinque vini rosati 2022 della Campania da non perdere
Inizia a prendere quota il movimento del vino rosato in Campania. Mai come nell’edizione 2023 di Campania Stories i rosé hanno convinto così in massa durante la consueta degustazione alla cieca in anteprima delle nuove annate. Sempre più interessanti, in particolare, le vinificazioni in rosa dei vitigni Aglianico e Casavecchia, nelle aree del Casertano, dell’Avellinese e del Beneventano. Ecco cinque vini rosati 2022 della Campania da non perdere. Terre del Volturno Rosato Igp Campanus 2022, Caputo 1890 60% Casavecchia, 40% Aglianico. Rosa salmone. Naso ricco, frutto rosso, bel floreale fresco,…
Vai all'articoloCinque vini bianchi 2022 della Campania da non perdere
Sono le province di Salerno e Avellino a regalare i migliori vini bianchi dell’annata 2022 a Campania Stories 2023. Dalla degustazione alla cieca emergono in particolare due vini della cantina Colli di Lapio, oltre a Ettore Sammarco, San Salvatore 1988 e Borgodangelo. Questi i cinque vini degustati alla cieca che superano la valutazione di 90/100. Costa d’Amalfi Ravello Bianco Dop Vigna Grotta Piana 2022, Ettore Sammarco Leggere note vanigliate sul frutto e sui ricordi di erbe della macchia mediterranea. Un utilizzo ben bilanciato del legno, che esalta il varietale. Ottima…
Vai all'articoloLa Sicilia del vino, sempre più matura e di qualità: radiografia di Sicilia en Primeur 2023
È una crescita qualitativa generalizzata quella dei vini siciliani. A dimostrarlo, con una certa evidenza, sono gli assaggi alla cieca compiuti a Sicilia en Primeur 2023, annuale rassegna organizzata da Assovini Sicilia che raccoglie la quasi totalità delle eccellenze isolane. L’edizione andata in scena dal 9 al 13 maggio tra Taormina e Radicepura ha saputo rendere onore al claim voluto quest’anno dall’entourage del presidente Laurent Bernard de la Gatinais, “Ambasciatori e Custodi di Cultura e Territorio”. Chi più, chi meno, tutte le denominazioni siciliane rivelano l’ottimo lavoro dei produttori al…
Vai all'articoloIgt Colli di Salerno Fiano 2021 “Vale”, Viticoltori Lenza
L’Igt Colli di Salerno Fiano 2021 “Vale” di Viticoltori Lenza è uno dei vini bianchi presenti nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2023 di winemag.it. Se tra i Colli di Salerno c’è una certezza, quella è appunto la cantina Viticoltori Lenza, che col suo Fiano (ma non solo) convince sempre più, di vendemmia in vendemmia. “Vale” si presenta nel calice di un giallo paglierino intenso. Al naso agrumi, dalla buccia al succo, oltre a un tropicale intenso, di grande precisione e succulenza. Erbe della macchia mediterranea a fare da…
Vai all'articoloPrima dell’Alta Langa 2023: il millesimo 2019 tra new entry e conferme
L’Alta Langa cresce nei numeri e nella testa. Il millesimo 2019, presentato in anteprima alla stampa e agli addetti del settore alla Reggia di Venaria lunedì 8 maggio in occasione della Prima dell’Alta Langa 2023 conferma l’attitudine alla qualità dei padri fondatori del Consorzio e dei loro “discepoli”. Altra costante della denominazione piemontese è la lettura fedele dell’annata nel calice. L’ultima annata si dimostra generalmente più verticale e tesa rispetto alla 2018 e perfetta per i lunghi affinamenti, con qualche (rara) eccezione dovuta alla scelta del dosaggio. Da poco sul…
Vai all'articoloVitematta e la rivincita dell’Asprinio: a Casal di Principe il vino più forte della Camorra
Nel cuore di Casal Di Principe , su terreni confiscati alla Camorra, da alcuni anni è attiva una cantina che fa del vitigno autoctono campano Asprinio la sua mission. Si tratta di Vitematta, guidata dalla famiglia di Vincenzo Letizia. Gli ettari complessivi sono circa 20, di cui 7 vitati. I vigneti si trovano anche a Villa Literno e Santa Maria La Fossa, oltre che nel Comune tristemente noto per le vicende mafiose. Gli altri tredici ettari sono gestiti dalla Cooperativa Eureka, che qui qui coltiva albicocche, pesche, mele annurche e…
Vai all'articoloTaste Alto Piemonte 2023, ovvero l’altro Nebbiolo: i migliori assaggi, anche “in rosa”
Un viaggio tra i vini dell’Alto Piemonte corrisponde ad un tour nelle profondità geologiche dell’antico supervulcano della Valsesia. Ogni collina, ogni zona, ogni Doc, ogni Docg sono caratterizzate da una diversità di terreni e di dislocazioni, di temperature e di consistenze della terra. Di colori e di microclima. Ad unire tutto è il vitigno Nebbiolo, che qui assume la denominazione di Spanna. Una varietà vinificata principalmente in purezza a Gattinara, Ghemme e Lessona. A Boca, Bramaterra, Colline Novaresi, Coste della Sesia, Fara, Sizzano e Valli Ossolane viene corroborato da altri…
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