Anche Roma Champagne Experience2020 si arrende alle incertezze generate dall’emergenza Covid-19 e dà appuntamento a professionisti e appassionati a domenica 16 e lunedì 17 maggio 2021, dalle 10 alle 18.30. Non cambia la location, Fiera Roma. Chi è in possesso del biglietto riceverà un rimborso attraverso un voucher (info sul sito web dell’evento).
A decidere lo slittamento al prossimo anno della kermesse dedicata allo Champagne, che quest’anno avrebbe dovuto tenersi per la prima volta a Roma, nel mese di ottobre, sono stati gli organizzatori di Club Excellence, società che riunisce diciotto tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati. Una promozione, quella della capitale, che dovrà attendere il 2021 per essere festeggiata, sulla scorta – solo parzialmente consolante – del successo delle precedenti edizioni a Modena.
“Abbiamo osservato con attenzione gli sviluppi della situazione per prendere la nostra decisione – spiega Lorenzo Righi – direttore di Club Excellence – con la speranza che Champagne Experience potesse svolgersi regolarmente nel 2020, in una veste analoga a quella che l’ha portata in questi anni a riscuotere un grande apprezzamento e a registrare un’ampia partecipazione di pubblico, operatori e produttori”.
Siamo infatti convinti che un appuntamento di questa portata abbia bisogno di una cornice che ne consenta uno svolgimento sereno, in sicurezza e allo stesso tempo al massimo delle sue possibilità”.
Tra i motivi che in questi anni hanno permesso alla manifestazione di crescere, fino a ottenere oltre 4500 visitatori, vi è l’opportunità di poter interloquire con i produttori di Champagne in prima persona, la possibilità di poter degustare un’ampissima selezione di etichette in un’atmosfera distesa e di poter condividere gli assaggi con amici, colleghi e conoscenti. “Perché il vino, e lo Champagne in particolare – rammenta Lorenzo Righi – proprio nella convivialità trovano uno dei complementi essenziali”.
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Festa Granda con la Primavera del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene 1
Una “Festa Granda” in onore di tutti i protagonisti della Primavera del Prosecco Superiore che quest’anno ha dovuto fermarsi a causa dell’emergenza Covid-19. È questo l’appuntamento “live” organizzato dalla Primavera del Prosecco Superiore che si svolgerà domenica 21 giugno 2020, giorno del Solstizio d’Estate.
Un evento che vede le Mostre della Primavera del Prosecco Superiore, in collaborazione con le cantine del territorio, ristoratori, strutture alberghiere, Consorzi, Enti ed autorità, dare vita ad un evento diffuso nelle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità.
Dall’alba all’ora dell’aperitivo, l’intera giornata animerà il territorio con degustazioni, brindisi e passeggiate – sempre nel rispetto delle regole attualmente vigenti – vivendo anche sui canali Facebook ed Instagram della Primavera del Prosecco Superiore, dove i principali appuntamenti si potranno seguire in diretta Live.
Dal benvenuto al sole nascente del Solstizio d’Estate all’omaggio musicale alla Colline Patrimonio dell’Umanità, senza tralasciare il brindisi a più voci di saluto alla Primavera, Festa Granda, racconterà la grande ospitalità di un territorio che vuole ripartire con entusiasmo. La situazione emergenziale causata dal Covid-19, infatti, non ha scalfito la volontà di Pro Loco, ristoratori, produttori, guide naturalistiche e turistiche del territorio di aprire le proprie porte.
Il sole che sorge è un’immagine bella ed evocativa, che rappresenta la rinascita – spiega Giovanni Follador, presidente del Comitato Organizzatore della Primavera del Prosecco – quella rinascita che ora, come territorio, affrontiamo con grande slancio e voglia di raccontarci”.
“Solstizio d’estate, il giorno più lungo e la notte più corta dell’anno, la luce che vince sul buio: non esiste immagine migliore per descrivere i sentimenti che stiamo vivendo in questo inizio d’estate 2020”, sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner.
Potrà non essere una festa come quelle che conoscevamo, ma già riparlare di Festa è un sollievo, è un’aria che torniamo a inalare avidamente perché ci è mancata per troppi, lunghi giorni. ‘Respirare’ è l’invocazione planetaria di oggi, che vale per gli uomini e per la terra, e tra queste colline di una bellezza unica è il respiro all’unisono del luogo e di chi lo abita, è l’accumulo di fiato che prelude a una gioiosa esclamazione di rinascita”.
“Partecipare alla Festa Granda, evento che darà risalto alla bellezza del nostro territorio – afferma Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg – è un modo per celebrare il suo prodotto principe, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”.
Le vigne infatti contribuiscono in modo determinante a disegnare il suggestivo paesaggio in cui abbiamo la fortuna di vivere immersi. Tutti i visitatori e i partecipanti a questo evento ritroveranno questa bellezza in ogni calice e il nostro auspicio è che ogni sorso, anche futuro, evochi in loro le nostre magnifiche colline”.
“In questa fase di ripresa post emergenza sanitaria – commenta Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – riteniamo che questo evento possa rappresentare un importante momento per fare ‘comunità’ attorno alle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”.
Un evento che incoraggia la scoperta e la visita del territorio, oggi patrimonio Unesco, anche da parte dei nostri concittadini. Per tale ragione, apprezzando anche lo sforzo di organizzare in pochissimi giorni un evento di questo genere, l’Associazione ha deciso di sostenerlo, auspicandone il miglior successo”.
GLI EVENTI
Brindisi, degustazioni e visite guidate, ma anche tour, aperture straordinarie e mostre d’arte. Festa Granda è una ghiotta occasione per scoprire, e riscoprire, un territorio Patrimonio dell’Umanità.
07.30 – InCanto del Solstizio: concerto all’alba del solstizio d’estate. Un momento di intrattenimento musicale per accogliere la nuova stagione presso Malga Mariech (Pianezze), con il piacevole intrattenimento della Banda Cittadina di Valdobbiadene
11.00 – Saluto alla Primavera: brindisi diffuso. Tutta la comunità brinda al territorio in un momento di festa esteso e condiviso, per mostrare come le Colline siano pronte ad accogliere i residenti e i visitatori. Il brindisi partirà alle ore 11.00 da San Pietro di Feletto e con diretta Facebook in collegamento con gli altri punti del territorio dove Mostre e Pro Loco si ritroveranno a brindare.
17.00 – Omaggio alle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. La Pieve San Pietro di Feletto sarà il palcoscenico di un inno al territorio che si apre alla comunità e ai visitatori, nel grande abbraccio del Conegliano Valdobbiadene Patrimonio UNESCO. Il concerto “The best of MOVIETRIO” proporrà musiche di Morricone, Piovani e Nino Rota.
E ANCORA
Le Mostre del vino proporranno tour, mostre d’arte e visite guidate: https://bit.ly/37Dm10a
Tanti luoghi apertiesclusivamente nella giornata di domenica, grazie alla Primavera del Prosecco Superiore: https://bit.ly/2N6jsde
Festa Granda è anche sinonimo di brindisi: i produttori vinicoli apriranno le porte delle loro cantine per brindare al ritorno alla normalità: https://bit.ly/3hrgb6m
Agriturismi e ristoratori offriranno i migliori piatti e sapori localihttps://bit.ly/2B9iOZY
Festa Granda è anche l’occasione per trascorrere un weekend nelle Colline Patrimonio dell’Umanità, andando alla scoperta del territorio e delle tante strutture ricettive di pregio: https://bit.ly/2CdZxan
Infine,piccoli produttori locali, fattorie didattiche e vecchie botteghe di paese faranno vivere le tradizioni locali e lo spirito magico di queste terre: https://bit.ly/3hvilSt
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Covid 19 vittime a lungo termine in Sud Africa Cape Wine 2021 rimandato al 2022 1
La fiera triennale del vino sudafricano, CapeWine – South African Trade Show, in programma a Cape Town a settembre 2021, è stata rimandata al 5-7 ottobre 2022. Si tratta dell’ennesima “vittima” di Covid-19, tra le fiere del vino internazionale. L’epidemia, secondo di organizzatori di Wines of South Africa, “ha un impatto sulla pianificazione dell’evento, che di solito inizia 18 mesi prima della data stabilita”.
Il lockdown in corso in questi mesi ha avuto un impatto notevole sull’industria vinicola sudafricana, con le esportazioni vietate per un periodo di cinque settimane e le vendite di vino sul mercato interno riprese solo il 1° giugno, con l’ingresso del Paese africano nella “Fase 3”.
Le esportazioni risultano tuttora a rilento: il porto di Città del Capo fatica a far fronte alla domanda, secondo le autorità locali. “Ciò ha avuto un impatto enorme sul reddito di Wines of South Africa – evidenziano gli organizzatori – direttamente collegato alle esportazioni, e anche sulla situazione finanziaria di molti produttori”.
“La combinazione di questi due fattori, oltre a non essere in grado di garantire uno sponsor principale per l’evento, ha spinto la decisione di spostare indietro lo spettacolo di un anno”, riferiscono ancora dal Sud Africa.
Con così tanta incertezza sul futuro – commenta Siobhan Thompson, Ceo di Wines of South Africa Sudafrica – abbiamo preso la difficile decisione di spostare lo CapeWine al 2022. La pressione sulle nostre finanze e la mancanza di certezza internazionale sui viaggi a lungo termine, hanno reso impossibile pianificare l’evento in questo momento”.
“Sappiamo che CapeWine è un evento molto amato e vogliamo assicurarci che il prossimo sia più grande e il migliore si sempre. Con questi obiettivi ben saldi in mente – ha concluso Thompson- è ragionevole rimandare al 2022, quando speriamo di avere una visione più chiara del mercato del vino e un quadro più stabile delle risorse. Non vediamo l’ora di dare il bentornato al commercio internazionale del vino nei nostri splendidi vigneti”.
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Covid 19 Piemonte rinviata al 2021 la Festa del Ruchè
“Un segno di responsabilità nei confronti della collettività e di chi, in questo periodo, si sta sacrificando per noi, a partire dal personale ospedaliero fino agli operatori della ristorazione e del turismo, che sono i nostri primi ambasciatori”. Con questa dichiarazione il presidente dell’Associazione Produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato, Luca Ferraris, spiega la scelta di rinviare la Festa del Ruchè 2020 al 7 al 9 maggio 2021.
“Come dice il nome stesso – prosegue Ferraris – la ‘Festa del Ruchè’ è un momento di gioia e di incontro tra i produttori e il pubblico per scoprire questo vino unico nel proprio genere. Nel momento attuale, non ci sono i presupposti per questo spirito”.
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TRENTO – A causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione di Covid-19, l’associazione Centrifuga, che organizza Vinifera Forum – Salone dei vini artigianali dell’arco alpino, ha deciso di annullare l’edizione 2020 dell’evento. Le date previste erano il 2 e 3 maggio, presso la Fiera. La prossima mostra mercato si terrà il 27 e 28 marzo 2021.
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Annullata l’edizione 2020 di ViniVeri, la storica manifestazione italiana di vini e prodotti alimentari “ottenuti da processi naturali“, organizzata annualmente a Cerea (VR). La XVII edizione si terrà dunque nel 2021.
“Stiamo vivendo giornate e circostanze eccezionali – commentano gli organizzatori – e la consapevolezza della gravità dell’emergenza sanitaria dovuta agli effetti del Coronavirus (Covid-19) che sta colpendo il territorio nazionale e molti stati in Europa e nel mondo, ci porta a prendere questa sofferta, difficile ma necessaria decisione“.
“Lo facciamo – dichiara Paolo Vodopivec, presidente del Consorzio ViniVeri – perché riteniamo fondamentale la tutela e la serenità sia dei produttori provenienti da tutt’Italia e da Francia, Slovenia, Croazia, Austria, Spagna e Portogallo, ma anche, e soprattutto, dei tantissimi operatori e appassionati di vino naturale che ogni anno affollano l’Area Exp ‘La Fabbrica’ di Cerea”.
“Una scelta condivisa all’unanimità da tutti i vignaioli del Consorzio Viniveri – spiega ancora Vodopivec – il nostro piccolo contributo di produttori artigiani ad un’azione collettiva virtuosa che sta impegnando tutti gli italiani”.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Per la prima volta, domenica 29 e lunedì 30 marzo 2020 i Nebbioli dell’Alto Piemonte sbarcheranno a Napoli con la partecipazione di oltre 20 aziende vitivinicole che proporranno le ultime annate delle denominazioni del territorio: Boca Doc, Bramaterra Doc, Colline Novaresi Doc, Coste della Sesia Doc, Fara Doc, Gattinara Docg, Ghemme Docg, Lessona Doc, Sizzano Doc e Valli Ossolane Doc.
Un appuntamento organizzato dal Consorzio di Tutela Nebbioli dell’Alto Piemonte con il sostegno della Regione Piemonte e la collaborazione di Ais Campania. Durante le giornate di domenica 29 e lunedì 30 marzo, i produttori vinicoli delle quattro province di Biella, Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola si ritroveranno nelle eleganti sale dell’Hotel Excelsior di Napoli per presentare i grandi vini dell’Alto Piemonte.
Attraverso un walk around tasting e alcune masterclass dedicate a temi di approfondimento, il pubblico degli addetti ai lavori e dei winelovers avrà la possibilità di incontrare e scoprire le eccellenze dell’Alto Piemonte, in un contatto diretto con produttori ed esperti.
I banchi d’assaggio saranno aperti al pubblico, a stampa e operatori di settore domenica 29 marzo dalle ore 11.00 alle ore 20:30 e lunedì 30 marzo dalle ore 10:30 alle ore 16:00. Le masterclass si terranno nella giornata di domenica e saranno curate da Tommaso Luongo, delegato Ais Napoli e Franco De Luca, coordinatore didattica Ais Campania, con il prezioso supporto di Mauro Carosso delegato Ais Torino, profondo conoscitore dei vini alto piemontesi.
Nello specifico, la prima masterclass “Le morene, i vini plasmati dal ghiaccio e le terre emerse”, dedicato alle denominazioni Ghemme, Fara, Sizzano, Colline Novaresi, Valli Ossolane, si terrà domenica dalle 12:30 alle 14:30; la seconda “I figli del fuoco, le sabbie plioceniche e le rocce vulcaniche” dedicato alle denominazioni Gattinara, Boca, Bramaterra, Lessona, Coste della Sesia, dalle 16:00 alle 18:00. Costo e modalità di accesso sul sito dell’evento.
A causa delle ultime disposizioni ministeriali in merito al Coronavirus (Covid-19), la manifestazione TASTE ALTO PIEMONTE Napoli Edition, prevista per il 29 e 30 marzo 2020, è stata rinviata a data da definirsi
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INSIME in Franciacorta un nuovo Festival per gustare il territorio 1
Si chiama INSI&ME in Franciacorta il nuovo Festival dedicato a winelovers e amanti della buona cucina e della cultura, in programma il 6, 7, 8 marzo 2020. Un’occasione unica di conoscere la Franciacorta sotto un nuovo punto di vista e visitarla in un periodo non convenzionale.
Protagonisti del Festival saranno gli chef franciacortini che realizzeranno pranzi e cene a quattro mani con colleghi provenienti da tutta Italia e dal mondo. Menù creativi (a partire da 45 euro), in cui la cucina tradizionale sarà mescolata ai sapori di altri luoghi, raccontati sapientemente nei piatti degli chef ospiti.
I ricercati abbinamenti, esaltati come sempre da un buon calice di Franciacorta, sapranno stupire anche i palati più raffinati. In alcuni dei ristoranti anche menù dedicati all’amico Vittorio Fusari, chef icona del territorio, scomparso prematuramente lo scorso gennaio.
“Il successo della Franciacorta – sottolinea Camilla Alberti, presidente della Strada del Franciacorta – è il risultato di un lavoro corale di uomini e donne che amano il loro territorio e con orgoglio presentano i frutti del loro lavoro, della loro fatica, ma soprattutto della loro passione”.
“Non esiste un grande vino senza un grande territorio – aggiunge Silvano Brescianini, presidente del Consorzio per la Tutela del Franciacorta – e c’è ancora moltissimo da fare per la sua valorizzazione e soprattutto per riscattare la memoria storica della Franciacorta”.
Tra gli obiettivi di INSI&ME in Franciacorta, quello di “portare i visitatori a riscoprire questi posti, a viverli e a conoscerli, perché rappresentano una grandissima risorsa, nonché una splendida testimonianza delle antiche origini del nostro territorio”, conclude Brescianini.
A far da cornice alla kermesse, non mancheranno le visite guidate e le degustazioni nelle cantine, accompagnate dall’assaggio dei prodotti tipici del Bresciano. Il nuovo progetto ha anche scopi benefici.
Sosterrà infatti la Fondazione Ant, devolvendo interamente il ricavato di alcuni appuntamenti organizzati per l’assistenza domiciliare ai malati di tumore e di prevenzione oncologica. Il programma è online sul sito web del Consorzio.
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RONCADE – Appuntamento il 14 febbraio a Roncade (TV), nella tenuta Ca’ Tron di proprietà di Cattolica Assicurazioni, per la 1^ edizione di Vite in Campo-Potatura&Impianto, organizzata da Condifesa Treviso e Belluno in collaborazione con Edizioni L’Informatore Agrario, Vite&Vino e Mad-Macchine Agricole Domani.
L’evento si aggiunge alla quarta edizione della rassegna green Vite in campo, in calendario il 17 e 18 luglio prossimi presso l’azienda agricola Conte Collalto (Susegana, TV), che lo scorso anno ha accolto più di 2.200 professionisti da tutto il Paese.
Sotto la lente, le sfide della potatura meccanica, le forme di allevamento e impianto del vigneto con una dimostrazione pratica di potatura dalle ore 10 alle 13, mentre dalle 14,30 convegno tecnico con focus su aspetti economici, fisiologici e pratici della potatura meccanica e manuale della vite.
“La potatura è un’operazione colturale decisiva per definire la qualità delle uve e assicurare la longevità del vigneto – afferma Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario – pertanto, la scelta del metodo di potatura è fondamentale e va effettuata valutando una serie di parametri a partire dalle caratteristiche orografiche, strutturali e pedoclimatiche del vigneto, fino alla varietà e alla tipologia di prodotto finale che si vuole ottenere”.
In programma anche un’esposizione statica con le ultime tecnologie sul mercato dedicate all’impianto e gestione del vigneto.
Tra i partecipanti del convegno Stefano Scaggiante dell’Università di Padova – Cirve (Centro interdipartimentale per la ricerca in viticoltura ed enologia) che farà il punto sull’inquadramento economico della potatura, mettendo a confronto la manuale con la meccanizzata.
Cesare Intrieri, professore emerito dell’Università di Bologna, con un focus sulla fisiologia della vite e le modificazioni indotte dalla potatura manuale e da quella meccanica.
Seguiranno l’analisi “Simonit&Sirch – Vine Master Pruners, Longevità e valorizzazione dei patrimoni viticoli” a cura del maestro potatore Marco Florian e la riflessione di Stefano Meglioraldi, agronomo specializzato in scienze viticole ed enologiche, su potatura meccanica, un sistema flessibile e dinamico.
La partecipazione all’evento riconosce i crediti formativi per l’ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali.
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Champagne Experience cambia sede e date. Dopo aver consolidato la presenza a Modena – 4.500 ingressi nel 2019 (+15% sull’anno precedente) qui i migliori assaggi – Club Excellence ha scelto Roma per la consacrazione definitiva. La più importante vetrina nazionale dedicata allo Champagne si terrà nel 2020 proprio nella Capitale, il 18 e 19 ottobre presso il Padiglione 9 di Fiera Roma.
Con questo cambiamento, Club Excellence – associazione che riunisce diciassette tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza, promotrice dell’evento – sceglie “un’ubicazione centrale che permetterà a tutti gli appassionati, da Sud a Nord, di prender parte alla manifestazione”.
Non solo wine lover e amanti dello champagne, ma anche tecnici ed operatori del settore, “con l’obiettivo di replicare e superare i numeri delle precedenti edizioni. “Champagne Experience – commenta Lorenzo Righi, direttore di Club Excellence – è cresciuta negli anni, fino a raggiungere traguardi che ci hanno resi fieri e che ci hanno spinto a riflettere su come renderla ancora più grande“.
“Lo spostamento a Roma – aggiunge Righi – ci consentirà di coinvolgere in modo più capillare le piccole e grandi realtà imprenditoriali del settore, vivaci e consapevoli, sparse per tutto il territorio italiano, comprese le regioni più a Sud della penisola che tra l’altro ospitano moltissimi appassionati di bollicine”.
Anche per il 2020 lo spazio sarà suddiviso nelle varie zone di produzione dello Champagne, per guidare il visitatore passo dopo passo nel percorso di scoperta dello spumante più famoso del mondo. Roma Champagne Experience si pone infatti anche come momento didattico, con masterclass dedicate.
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Il 14 febbraio “La Prima del Valtènesi” al Museo Diocesano di Brescia (via Gasparo da Salò 13) segna, come previsto dal disciplinare di produzione, l’arrivo sul mercato della nuova annata, la 2019.
Un con un grande banco d’assaggio ad ingresso gratuito in programma dalle 18 alle 20.30 con oltre 30 cantine pronte a stappare e proporre in degustazione in assoluta anteprima i loro nuovi vini rosa in abbinamento ad assaggi di risotto al Valtènesi.
L’ormai tradizionale appuntamento con il déblocage del nuovo millesimo inaugura ufficialmente la collaborazione tra Consorzio Valtènesi ed il Festival LeXGiornate, il cui direttore artistico Daniele Alberti curerà regia ed allestimento della serata.
“Sarà solo il primo passo di una partnership che proseguirà nel corso dell’anno – spiega il presidente del Consorzio Valtènesi Alessandro Luzzago – Il maestro Alberti e lo staff del Festival saranno al nostro fianco non solo per far crescere manifestazioni già consolidate e conosciute come Italia in Rosa, a giugno, e Profumi di Mosto, in ottobre, ma anche per un nuovo evento che si terrà sul territorio a Puegnago con il coinvolgimento dei grandi protagonisti della ristorazione gardesana”.
Obbiettivo della “Prima”: portare l’eccellenza rosa del Valtènesi nel cuore di Brescia grazie all’ospitalità di un’istituzione di grande prestigio culturale ed artistico come il Museo Diocesano, nel complesso monumentale di San Giuseppe.
“Da qui partirà la campagna di lancio 2020 di un prodotto che, nel corso dell’ultimo quinquennio, ha praticamente raddoppiato la produzione arrivando alla soglia dei 2 milioni di bottiglie – spiega il presidente Luzzago – Ci ripresentiamo sul mercato con un millesimo sicuramente di grande interesse”.
“Per il Valtènesi il 2019 è stata un’annata forse poco generosa – conclude Luzzago – in termini quantitativi ma con un corredo qualitativo che preannuncia vini rosa particolarmente fini, eleganti, persistenti, verticali e con elevate prospettive di longevità”.
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Ovada Docg incontra Milano banco assaggio con 27 produttori Dolcetto
MILANO – Un banco d’assaggio animato da 27 produttori di uve Dolcetto, coltivate in 22 comuni collinari dell’Alto Monferrato Ovadese e immediati dintorni, tra Acqui e Gavi, in provincia di Alessandria. È quanto propone il Consorzio di tutela dell’Ovada Docg, a Milano.
L’appuntamento è per lunedì 10 febbraio 2020, dalle ore 15.30 alle 20.30, al The Westin Palace di Piazza della Repubblica, 20. Ciascuna cantina presenterà una selezione delle proprie etichette. L’evento, organizzato dal Consorzio in collaborazione con Ais Milano, è a ingresso è gratuito.
In contemporanea ai banchi di assaggio si terrà una Masterclass dal titolo “Ovada Revolution”. Interverranno il presidente del Consorzio di Tutela dell’Ovada Docg, Italo Danielli, e il produttore Giuseppe Ravera. La degustazione sarà condotta da Andrea Dani, sommelier e degustatore Ais. Per la masterclass è obbligatorio l’accredito all’indirizzo email info@ovada.eu.
Territorio dalla grande vocazione vitivinicola, l’Ovadese è splendido anche dal punto di vista paesaggistico, incastonato tra borghi medievali e antichi castelli. Il particolare microclima che lo caratterizza, con la presenza del vento marino che soffia dalla Liguria, rende unico il vino che si ottiene in questo territorio.
Le caratteristiche dei terreni, argillosi, tufacei, calcarei e loro combinazioni, esaltano le migliori espressioni del Dolcetto. Un vino dal colore rosso rubino intenso, con tonalità di mora, ricchissimo di antociani, dalla buona bevibilità anche in gioventù, che sa dare il meglio di sé anche dopo alcuni anni di affinamento.
L’Ovada Docg può essere considerato un vino di elevata “gastronomicità“. Si abbina infatti armoniosamente con i più svariati piatti di terra della tradizionale cucina piemontese ed in particolare con alcuni dei prodotti tipici dell’ovadese come gli agnolotti e i ravioli ripieni di carne, lo stoccafisso e, soprattutto, la perbureira, una particolare pasta e fagioli tipica di Ovada caratterizzata da un saporito soffritto a base di aglio e olio extravergine.
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Sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo 2020 torna alla Città dell’altra Economia di Roma l’appuntamento con la fiera-mercato VAN – Vignaioli Artigiani Naturali a cui parteciperanno oltre 50 produttori provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia e Austria.
Cresciuta anno dopo anno, questa fiera di soli vignaioli – che ha contribuito a far emergere nuove e piccole realtà – rappresenta un momento di gioioso e informale incontro tra il pubblico di operatori e appassionati e quelli che Luigi Veronelli definiva i “poeti della terra“.
Durante le due giornate di fiera-mercato, sarà possibile degustare e acquistare i loro vini, frutto di creatività artigianale e di amore per la terra. Ma sarà, soprattutto, l’occasione di approcciarsi, in modo diretto e senza preconcetti, al Vino Naturale e alle scelte ecologiche ed etiche che lo contraddistinguono.
In un periodo di grande fermento e attenzione verso questo settore, VAN propone esclusivamente produttori artigianali e naturali selezionati in base ai criteri della Carta d’intenti dei Vignaioli Artigiani Naturali.
Produttori artigiani che garantiscono la cura personale di tutta la filiera, partendo da uve biologiche o biodinamiche raccolte manualmente, la cui fermentazione è spontanea e che vengono trasformate in vino senza ricorrere a trattamenti fisici invasivi e senza l’aggiunta di alcun additivo o coadiuvante enologico se non un contenuto in solforosa di max 40 mg/l.
Inoltre, sono escluse realtà che hanno più di 15 ettari di vigneto o che producono più di 50.000 bottiglie all’anno. È questo l’unico metodo di lavoro in vigna e in cantina in grado di rispettare la terra e l’uomo e di restituire l’unicità dell’annata.
L’impegno dei “poeti della terra” è, infatti, quello di essere l’espressione del territorio che coltivano e della sua storia, attraverso prodotti agricoli ottenuti senza compromessi. Un impegno che non tralascia il sociale: una parte delle quote di adesione dei vignaioli alla manifestazione viene devoluto all’associazione Baobab Experience di Roma, che fornisce prima assistenza ai migranti.
La fiera è organizzata dall’Associazione VAN Vignaioli Artigiani Naturali la cui storia inizia nel 2003 con “Terra e Libertà/Critical Wine” di Luigi Veronelli e alcuni centri sociali, divenendo in seguito “Associazione Contadini Critici“.
Dal 2016 ha adottato il nome VAN Vignaioli Artigiani Naturali. L’Associazione VAN è unica nel garantire al proprio interno un autocontrollo tra i soci che si sviluppa in più fasi: autocertificazione, analisi dei vini, visita in azienda, degustazione vini e discussione dei risultati.
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Tutto pronto per Vino in-dipendente 2020, il prossimo 2 e 3 febbraio presso la Sala Polivalente Beata Cristina in Via San Michele a Calvisano (BS). L’evento, giunto alla sesta edizione, è stato ideato da Stefano Belli, sommelier e collaboratore di importanti vinerie e “cultore” dei vini naturali.
Durante la fiera mercato saranno presenti più di 60 produttori di vino e più di 10 artigiani del cibo da tutta la penisola. Inoltre un ristoratore preparerà piatti caldi nel corso della manifestazione.
Scopo della manifestazione è promuovere il lavoro dei vignaioli che quotidianamente faticano a farsi sentire. Vino in-dipendente raggruppa infatti “vignaioli che difendono l’integrità del proprio territorio, attraverso una forte etica ambientale”.
“Vignaioli – continua Stefano Belli – che producono vino con il minor numero possibile di interventi in vigna ed in cantina ed attraverso l’assenza di additivi chimici e di manipolazioni innaturali da parte dell’uomo”.
“Produrre vino sostenibile significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando l’utilizzo di chimica e tecnologica in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina, nel tentativo di preservare l’unicità del vino dall’omologazione”, conclude l’organizzatore di Vino in-dipendente.
PRODUTTORI PRESENTI Az. Agr. Reichmuth Marcel Josef [ Piemonte ]
Denavolo [ Emilia Romagna ]
Az. Vino Di Fognano [ Emilia Romagna ]
Podere San Biagio [ Abruzzo ]
Az. Agr. Monteforche [ Veneto ]
Jnk [ Slovenia ]
Josef [ Lombardia ]
Terre Di Gnirega [ Veneto ]
Az. Agr. Dario Orlandini [ Emilia Romagna ]
La Svolta [ Toscana ]
Rosmarinus [ Liguria ]
Podere Anima Mundi [ Toscana ]
Az. Agr. Filarole [ Emilia Romagna ]
Az. Agr. Di Meo [ Abruzzo ]
Az. Agr. Distina [ Emilia Romagna ]
Cantine Del Castello Conti [ Piemonte ]
Barbacan [ Lombardia ]
Az. Agr. Boffalora [ Lombardia ]
Az. Agr. Antonio Ligabue [ Lombardia ]
Tommaso Gallina [ Piemonte ]
Az. Agr. Di Cato [ Abruzzo ]
Az. Agr. Podere Magia [ Emilia Romagna ]
Brandisio [ Puglia ]
Grawu [ Trentino ]
Gradizzolo [ Emilia Romagna ]
Az. Agr. Grazioli Angelo Pietro [ Emilia Romagna ]
Eno’ Trio [ Sicilia ]
Cantina Sa’ Defenza [ Sardegna ]
Vintage [ Valle D’aosta ]
Rocco Di Carpeneto [Piemonte ]
Az. Agr. Santa Caterina [ Liguria ]
Cantina Quinzan [ Emilia Romagna ]
Az. Agr. Garoglio Davide [ Piemonte ]
Tenuta Ca’ Sciampagne [ Marche ]
Boschera Winkler [ Veneto ]
Cascina La Signorina [ Piemonte ]
Vna Wine [ Lombardia ]
Il Maiolo [ Emilia Romagna ]
Terrazzi Alti [ Lombardia ]
Forti Del Vento [ Piemonte ]
Vini Ferrara Sardo [ Sicilia ]
Bressanelli Fortunato [ Lombardia ]
Abbazia San Giorgio [ Sicilia ]
Solenghi Gaetano [ Emilia Romagna ]
Az. Agr. Tre Rii [ Emilia Romagna ]
Terre Della Luna [ Liguria ]
Az. Agr. Rocca Rondinaria [ Piemonte ]
Az. Agr. Bragagni [ Emilia Romagna ]
Casale Bio [ Toscana ]
Ca’ Dei Quattro Archi [ Emilia Romagna ]
Casa Caterina [ Lombardia ]
Matrignano [ Toscana ]
Az. Agr. San Lurins [ Friuli ]
Podere Cervarola [ Emilia Romagna ]
Casa Belfi [ Veneto ]
Cascina Boccia [ Piemonte ]
Podere Gualandi [ Toscana ]
Daniele Piccinin [ Veneto ]
Tenuta Grillo [ Piemonte ]
Il Tufiello [ Campania ]
Az. Agr. La Poiesa [ Emilia Romagna ]
Indomiti [ Veneto ]
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Paolo Castelletti segretario generale Uiv unione italiana vini 754x1024
“In questo scenario di estrema incertezza, oltre alle azioni istituzionali già intraprese da hashtag #unioneitalianavini a livello nazionale ed europeo, riteniamo indispensabile coinvolgere gli importatori americani, che verrebbero indirettamente danneggiati dalle misure del loro governo”. Così Paolo Castelletti, Segretario generale Unione italiana vini (Uiv).
Il 6 dicembre 2020, il Dipartimento del Commercio Americano (Uster, United States Trade Representative) ha avviato una consultazione, pubblicando una lista di prodotti che potrebbero essere colpiti da nuovi dazi, fino al 100% del valore della merce.
L’elenco contiene anche i vini italiani. La consultazione si concluderà il 13 gennaio 2020, mentre la revisione della lista dei prodotti interessati dalle tariffe è prevista per il 15 febbraio.
“La tutela del business e dei posti di lavoro in America dei soggetti che oggi importano i nostri vini e hanno investito sui nostri brand – aggiunge Castelletti – è uno degli argomenti che potrebbe convincere il governo di Trump a esonerare il nostro settore e il nostro Paese da eventuali misure”.
“Riteniamo fondamentale un’azione ‘forte’ di tutti gli importatori Usa contro l’imposizione di dazi sui vini italiani ed europei, mediante la loro partecipazione alla public consultation di Ustr”, conclude il Segretario Uiv.
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Puglia Top Wines Road Show i vini pugliesi in tour a Milano. Ecco dove trovarli 1
MILANO – Un banco di assaggio con 60 etichette e tanti appuntamenti nelle enoteche. Dopo il successo delle passate edizioni, ritorna il Puglia Top Wines Road Show, il “tour metropolitano” dei vini pugliesi organizzato dal Movimento Turismo del Vino Puglia per promuovere le eccellenze vitivinicole della regione.
Per una settimana, dall’11 al 17 novembre, le etichette dei soci di Mtv Puglia saranno al centro di un fitto calendario di eventi a tema, a Milano.
Per una settimana – commenta Maria Teresa Varvaglione, presidente del Movimento Turismo del Vino Puglia – i vini di Puglia saranno protagonisti nelle enoteche storiche della città, dove l’avvicinamento al calice è frutto di un percorso senza fretta”.
“Abbiamo pensato a diverse iniziative che possano al tempo stesso informare, divertire e tenere aggiornati i tanti appassionati milanesi che da tempo ci seguono e sempre più numerosi vengono a trovarci nelle nostre cantine”, conclude Varvaglione.
Queste le dodici enoteche del capoluogo lombardo che ospiteranno i vini delle aziende socie del Consorzio MTV Puglia: Cotti (Via Solferino, 42)| Enoclub (Via Friuli, 15) | El vinatt (Via Leone Tolstoi, 49) | Enoteca Diapason (Via Lomellina, 48) | La cantina di Franco (Via Raffaello Sanzio, 16).
E ancora: VinoVino dal 1921 (Corso San Gottardo, 13) | Enoteca Wineria (Via Carlo Caneva, 4 Zona Sempione) | Ronchi Ricciardi (Piazza Vesuvio, 12) | Gran Cru (corso Magenta, 32) | Enoteca Hic (via Savona, 26) | Vini & Sapori (via Vitruvio, 11) | Wine (via G. Brentano) | Wine O’Clock (via Benedetto Marcello, 93).
Per tutta la settimana sono previsti corner promozionali, vetrine a tema e degustazioni giornaliere, per accompagnare i visitatori in un viaggio attraverso la tradizione vinicola pugliese nelle produzioni delle cantine socie del Consorzio, etichette storiche e nuovissime uscite, dalla Daunia al Salento.
Inoltre, a cura di Eventi d’Autore, quattro enoteche ospiteranno laboratori sensoriali guidati da sommelier del vino e dell’olio extravergine d’oliva, dedicati ai vitigni autoctoni e cultivar della regione. Primo appuntamento a El Vinatt, martedì 12 novembre (17,00 – 19,30).
Il secondo è in programma mercoledì 13 novembre all’Enoteca Hic Lab (17,00 – 20,00). Si prosegue giovedì 14 novembre all’Enoteca Vini & Sapori (17,00 – 20,00) e si chiude all’Enoclub venerdì 15 novembre (17,00 – 20,00).
IL BANCO DI DEGUSTAZIONE Ricco il calendario di appuntamenti che lunedì 11 novembre daranno il via al Puglia Tasting Week a Milano. Dalle 15.30 alle 20.30 i banchi d’assaggio delle aziende socie al The Westin Palace Hotel di Piazza della Repubblica.
Sommelier e winelovers amici di Ais Lombardia, operatori del settore e stampa potranno degustare una selezione di oltre 60 etichette delle aziende partecipanti, abbinate agli Evo dei frantoiani di Buonaterra – Movimento Turismo dell’Olio Puglia e ai prodotti gastronomici d’eccellenza degli artigiani del gusto de La Puglia è Servita. L’ingresso è gratuito per i soci Ais, operatori del settore e stampa.
In contemporanea, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, prenderà il via il seminario riservato a giornalisti, trader e sommelier, per un approfondimento dei vini e delle terre di Puglia attraverso i suoi grandi vitigni autoctoni: Primitivo, Negroamaro, Nero di Troia.
Conduce Sergio Libanore, degustatore ufficiale e relatore dell’Associazione Italiana Sommelier, con la partecipazione di Maria Teresa Basile Varvaglione e Vittoria Cisonno, rispettivamente presidente e direttore del Mtv Puglia.
Un vero e proprio racconto della storia della vitivinicoltura pugliese in tre parti, attraverso i vitigni e le tipologie che hanno fatto grande l’enologia della regione, tra interpretazioni storiche e riletture in chiave moderna.
A seguire, dalla teoria si passerà alla pratica con “IndoVino”, la blind tasting condotta dal vicedirettore del Movimento Turismo del Vino Puglia, Daniele Cirsone che metterà alla prova i partecipanti, invitandoli ad abbinare i descrittori olfattivi ai relativi vitigni autoctoni pugliesi.
LE CANTINE PUGLIESI A MILANO
Antica Masseria Jorche – Torricella (Ta) | Apollonio – Monteroni di Lecce (Le) | Botromagno – Gravina in Puglia (Ba) | Cantina dei Fragni – Sammichele di Bari (Ba) | Cantine Le Grotte – Apricena (Fg) | Carvinea – Carovigno (Br) | Castel di Salve – Depressa di Tricase (Le) | Claudio Quarta – Guagnano (Le) | La Cantina di Andria – Andria.
E ancora: Li Veli – Cellino San Marco (Br) | Mazzone – Ruvo di Puglia (Ba) | Mottura – Tuglie (Le) | Palamà – Cutrofiano (Le) | Pietraventosa – Gioia del Colle (Ba) | Rivera – Andria | Mirvita Tor de Falchi – Minervino Murge (Bt) | Tormaresca – San Pietro Vernotico (Br) | Torrevento – Corato (Ba) | Varvaglione – Leporano (Ta) | Vetrère – Taranto.
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Sta arrivando negli spazi di Piacenza Expo, in programma da sabato 23 a lunedì 25 novembre 2019, la nona edizione del Mercato dei Vignaioli Indipendenti FIVI. Per capire meglio chi sono e come lavorano i Vignaioli che aderiscono alla FIVI verranno proposti anche quest’anno alcuni momenti di approfondimento con cinque degustazioni dedicate a diversi territori di cinque regioni italiane: Sicilia, Piemonte, Toscana, Puglia ed Emilia Romagna. Questo il link per prenotarsi: https://www.mercatodeivini.it/prevendita/.
Sabato 23 novembre alle ore 14.00 Vittorio Adriano – Vignaiolo in Piemonte, condurrà Le DOC della Sicilia. Tour enologico dell’Isola. In un ideale viaggio tra sei delle nove province siciliane parlerà di un territorio variegato e pieno di sfaccettature attraverso i vini di sette vignaioli indipendenti, spaziando dai bianchi ai rossi ai passiti.
Sempre sabato 23 alle ore 17.00, Bruno De Conciliis – Vignaiolo in Campania e Alessandro Dettori – Vignaiolo in Sardegna condurranno i presenti in Toscana, per una Verticale di Tenuta di Valgiano, dal 2002 al 2015, per parlare della rinascita vinicola di un territorio, la Lucchesia, e dell’importanza della terra e del rispetto verso la natura che ci circonda.
Domenica 24 novembre 2019 alle ore 14.00 Ën faoda al montagne: vitigni e vini dalle falde dell’altro Piemonte. Walter Massa – Vignaiolo in Piemonte accompagnerà i presenti in un percorso attraverso un Piemonte enoico meno conosciuto ma di grande interesse, raccontato assaggiando i vini di quattro vignaioli indipendenti.
Alle 17.00 Saverio Petrilli – Vignaiolo in Toscana e Cataldo Calabretta – Vignaiolo in Calabria, introdotti da Gaetano Morella – Vignaiolo in Puglia, racconteranno Le Puglie e i suoi Vitigni, alla scoperta degli autoctoni di una terra generosa e articolata attraverso i vini di sei diversi vignaioli.
Lunedì 25 novembre 2019 alle ore 13.30 saranno Mario Pojer – Vignaiolo in Trentino e Rita Babini – Vignaiola in Romagna a guidare il dolce viaggio nella Malvasia Passita dei Colli Piacentini, uno dei vini simbolo del territorio che ospita il Mercato, attraverso una verticale che risalirà fino al 2008.
PROGRAMMA COMPLETO:
Sabato 23 novembre 2019
ore 14.00 Le DOC della Sicilia. Tour enologico della Sicilia
Conduce: Vittorio Adriano – Vignaiolo in Piemonte Vini in degustazione:
Gaspare di Prima Villamaura 2013 Syrah Sicilia AG
Spadafora Siriki bianco 2015 IGT Terre siciliane PA
Antonio Gabriele Bagghiu 2017 Passito di Pantelleria AG
Tenuta delle Ferle Cerasuolo di Vittoria 2016 RG
Fenech Malvasia delle Lipari passito DOC 2018 Bio ME
Terra di Costantino deAetna 2017 Etna Rosso CT
Cantina Ramaddini Patrono 2015 Riserva Noto Nero d’Avola SR
ore 17.00 L’importanza della Terra. Verticale di Tenuta di Valgiano
Conducono: Bruno de Conciliis – Vignaiolo in Campania e Alessandro Dettori – Vignaiolo in Sardegna Vini in degustazione:
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2015
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2014
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2010
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2009
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2003
Tenuta di Valgiano Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Doc 2002
Domenica 24 novembre 2019
ore 14.00 Ën faoda al montagne: vitigni e vini dalle falde dell’altro Piemonte
Conduce: Walter Massa – Vignaiolo in Piemonte Vini in degustazione:
AE rosè metodo classico pas dosè s.a. da uve Avanà, La Chimera
Vino Rosato Sinespina, da Neretta Cuneese e altri, 2018, Cascina Melognis
Erbaluce di Caluso DOCG Le Chiusure 2018, da uve Erbaluce 100%, Benito Favaro
Vino rosso CARCAJRUN da uve Gamay 100%, s.a., La Chimera.
Colline Novaresi DOC Vespolina “Ledi” 2018, da uve Vespolina 100% , Barbaglia
Colline Saluzzesi DOC Rosso Ardy 2017 da uve Barbera (70%) e Chatus (30%), Cascina Melognis
Vino Rosso Ros 2017, da uve Nebbiolo 100%, 2015, Benito Favaro.
Boca DOC 2015, da uve Nebbiolo (80%) e Vespolina (20%), Barbaglia.
ore 17.00 Le Puglie e i suoi Vitigni
Conducono: Saverio Petrilli – Vignaiolo in Toscana e Cataldo Calabretta – Vignaiolo in Calabria. Introduce: Gaetano Morella – Vignaiolo in Puglia Vini in degustazione:
Rosati
Ghirigori 2018 Igp Puglia Rosato Tenute Patruno Perniola
Massaro Rosa 2018 Negroamaro Igp Salento Rosato Messeria L’Astore
Dandy 2018 Nero di Troia Igp Murgia Rosato Az. Ag. Mazzone
Rossi
Primitivo di Manduria doc 2017 Cantina Nistri
Negroamaro Igp Salento Aulì 2015 Masseria Masciullo
Il Sale della Terra 2015 Nero di Troia Igp Puglia Antica Enotria
Lunedì 25 novembre 2019
ore 13.30 La Malvasia Passita dei Colli Piacentini
Conducono: Mario Pojer – Vignaiolo in Trentino e Rita Babini – Vignaiola in Romagna Vini in degustazione:
Loschi – L’Arte Contadina 2016
Valla – Boccadoro 2015/2016
Terzoni – Sensazioni d’inverno 2014
Lusenti – Il Piriolo 2012
Tollara – L’Angelico 2011
La Stoppa – Vigna del Volta 2010
La Tosa – L’Ora Felice 2009
Barattieri – Vin Santo di Albarola 2008
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MILANO– Appuntamento nel cuore di Milano con il Gallo Nero. Lunedì 28 ottobre nella prestigiosa cornice del Westin Palace, dalle 14.30 alle 20.30, 64 produttori di vino Chianti Classico presenteranno oltre 200 etichette al pubblico meneghino. L’evento con il “Signore” dei vini rossi italiani, realizzato in collaborazione con AIS Milano, è riservato ai professionisti del settore.
È a loro che ha pensato il Consorzio toscano: “Alle persone che ogni giorno a Milano comunicano e diffondono la conoscenza del vino italiano sulla piazza più internazionale del Paese, per scoprire la produzione della zona vitivinicola più antica d’Italia”.
Insieme al vino Chianti Classico saranno presenti anche due prodotti tipici del territorio, il Vin Santo del Chianti Classico e l’Olio DOP Chianti Classico, ciascun con un banco di assaggio dedicato.
Due i seminari organizzati durante il pomeriggio: alle 15 il seminario “Olio DOP: cosa cambia?“, tenuto da Fiammetta Nizzi Grifi, responsabile tecnico del Consorzio Olio DOP Chianti Classico, e alle 18:30 “Chianti Classico da nord a sud“, guidato da Armando Castagno, che presenterà 8 etichette di Chianti Classico Riserva 2016, la vendemmia del Trecentesimo Anniversario dalla prima definizione dei confini della zona di produzione dell’attuale Chianti Classico.
“Siamo orgogliosi di confrontarci con gli esperti del settore in una piazza competitiva come quella milanese – dichiara il Presidente del Consorzio, Giovanni Manetti – presentando i nostri Chianti Classico Gallo Nero, il prodotto della nostra terra, espressione di quella combinazione unica e irripetibile di caratteristiche pedoclimatiche, capacità tecnica, profilo geomorfologico che identifica i nostri vini e il nostro lavoro di produttori.”
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Si rinnova l’appuntamento con la manifestazione che vede protagonista, nel ponte dell’Immacolata, la grappa artigianale trentina a Santa Massenza di Vallelaghi, piccolo borgo della Valle dei Laghi, con le performance della Compagnia Teatrale Koinè.
Santa Massenza si trova a una manciata di chilometri a ovest di Trento, all’inizio della strada che attraversa la splendida Valle dei Laghi e conduce al lago di Garda. Borgo storico che custodisce la tradizione secolare della distillazione.
Sono infatti ben cinque le distillerie di grappa a carattere artigianale e a conduzione familiare che operano nel borgo. Una tradizione unica, intimamente legata alla storia e alla cultura di queste terre.
Per celebrarla degnamente in un’atmosfera resa magica e suggestiva dagli addobbi e dalle luci che annunciano il Natale, da oltre dieci anni, nei giorni dell’Immacolata, il piccolo centro ospita “La notte degli alambicchi accesi“.
Una speciale iniziativa organizzata dall’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent” con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, ricchissimo calendario che nel 2019 si chiude proprio con questa festa.
Fissato dal 6 all’8 dicembre, l’appuntamento è ormai un vero e proprio evento capace di richiamare in Valle dei Laghi un sempre più folto pubblico di appassionati e curiosi provenienti da tutta la Penisola, che per qualche giorno stravolgono gioiosamente i ritmi di un borgo che conta poco più di cento residenti.
Il cuore della kermesse è lo spettacolo itinerante degli attori della compagnia teatrale Koinè, che intende illustrare – con tono divulgativo e divertente e un generoso pizzico di ironia – gli aspetti fisici, storici e antropologici dell’arte della distillazione della grappa.
Gli spettatori vengono divisi in gruppi, dotati di radiocuffie e guidati dall’inconfondibile voce narrante del conduttore tv Patrizio Roversi, all’interno delle cinque distillerie del paese: Distilleria Casimiro, Distilleria Francesco, Distilleria Giovanni Poli, Distilleria Giulio & Mauro e Maxentia. Ognuna si trasforma così nel palcoscenico dove mettere in scena i cinque episodi che compongono lo spettacolo.
Ogni tappa sarà per gli adulti l’occasione di degustare una delle grappe proposte: tra queste, la grappa di Nosiola, vitigno rappresentativo della Valle dei Laghi e unica varietà a bacca bianca autoctona della provincia, e quella di Vino Santo, vera chicca ottenuta dalle vinacce degli acini di Nosiola lasciati appassire fino a primavera.
Cinque gli spettacoli previsti nella tre giorni: due venerdì 6 e sabato 7 – alle 17.00 e alle 21.00 – ed uno domenica 8, alle 17.00.
La notte degli alambicchi accesi mira dunque a far conoscere, tutelare e valorizzare la produzione della grappa artigianale trentina. Un distillato davvero speciale, che prevede la lavorazione di sole vinacce locali, complice la straordinaria vocazione vitivinicola del territorio, e la tradizionale distillazione con il metodo “a bagnomaria”.
Un’arte tramandata di generazione in generazione, praticata da distillatori che utilizzano modeste quantità quando la vinaccia è ancora fresca e profumata e prediligono un riscaldamento uniforme, lento e continuo del contenuto, al fine di ottenere una migliore estrazione degli aromi.
Un altro buon motivo per visitare il borgo, durante il fine settimana dell’Immacolata, è il progetto di animazione territoriale Vite di luce, che proporrà non solo un mercatino impreziosito da selezionatissime eccellenze artigiane ed enogastronomiche, ma anche spettacoli in strada e intrattenimento per i più piccoli.
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Orange Wine 2019 vini macerati protagonisti nel piacentino 1
PIACENZA – Saranno cinquanta i vignaioli che presenteranno a Gariga di Podenzano, nel piacentino, i loro vini macerati. L’appuntamento con la seconda edizione di Orange Wine – il nuovo colore del bianco è per domenica 20 e lunedì 21 ottobre 2019, nei locali de La Faggiola. I banchi di degustazione rimarranno aperti dalle ore 10 alle ore 18. L’ingresso è a 20 euro (ridotto 15 euro).
Semplice l’identikit dei produttori, dai quali sarà anche possibile acquistare il vino: hanno tutti scelto l’agricoltura biologica o biodinamica e vinificano le proprie uve “con metodi tradizionali”, come la macerazione sulle bucce per le uve bianche. “Un tuffo tra profumi e sapori insoliti – garantiscono gli organizzatori – alla scoperta di vitigni e vini né rossi, né bianchi, ma orange”.
Spazio anche al food curato dai fratelli Pavesi che, proprio all’interno della corte La Faggiola, gestiscono il loro ristorante: l’Ostreria, che propone la cucina tradizionale piacentina.
L’evento è organizzato dall’associazione culturale Echofficine che propone annualmente il salone dei vini naturali, di tradizione e territorio “Sorgentedelvino LIVE”, la cui 12a edizione si svolgerà a Piacenza Expo da sabato 15 a lunedì 17 febbraio 2020: qui i migliori assaggi dell’edizione 2019.
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In Alto Adige Le Giornate del Riesling 2019 cinque settimane di degustazioni 3
NATURNO – Si svolgeranno dal 19 ottobre al 24 novembre a Naturno, in Alto Adige, “Le Giornate del Riesling“, giunte in questo 2019 alla 15a edizione. Durante le cinque settimane, la “regina delle uve bianche”, sarà protagonista in una delle zone viticole che valorizza al massimo le caratteristiche del vitigno.
La scelta di Naturno non è casuale. Il piccolo comune della provincia di Bolzano è situato nel tratto inferiore della Val Venosta, poco lontano dall’imbocco della Val Senales. Un’area in cui il Riesling risulta presente già dalla metà del XIX secolo.
Negli ultimi 20 anni, gli studi su terreno, clima ed esposizione hanno eletto la Val Venosta e la Valle Isarco quali zone indicate per l’allevamento di questo vitigno, grazie anche ai 315 giorni di sole medi all’anno.
IL PROGRAMMA
Durante le cinque settimane delle Giornate del Riesling 2019 si potranno degustare vini locali e internazionali o prendere parte a cene tematiche firmate da rinomati chef, accompagnate da ottime bottiglie di Riesling.
Sarà possibile assistere al Concorso nazionale del Riesling, che il 9 novembre premierà le migliori etichette prodotte grazie a questo vitigno. Si tratta della 14a edizione della manifestazione. Al termine della premiazione sarà possibile assaggiare tutti i vini del concorso.
L’ormai classica Degustazione Verticale, insieme al Concorso nazionale, sarà certamente uno dei momenti clou della manifestazione. Un appuntamento che in passato ha già visto la partecipazione di produttori noti come Peter Jakob Kühn (Rheingau), Emmerich Knoll (Wachau), Clemens Busch (Mosella) e Bassermann-Jordan (Palatinato).
La degustazione verticale dei Riesling darà modo ai partecipanti di apprezzare caratteristiche e differenze delle diverse annate, oltre alla loro evoluzione nel tempo. Quest’anno la Degustazione sarà dedicata alla Tenuta Heinrich Spindler, una garanzia assoluta di vini Riesling eccezionali, adorati dagli intenditori e dagli amanti del vino, non solo tedeschi.
Per tutto il periodo delle Giornate del Riesling 2019, ogni lunedì alcuni produttori locali presenteranno al pubblico le loro aziende e i loro vini. L’evento settimanale si svolgerà presso nella veranda vetrata dell’Albergo Unterstell, con una splendida vista su Naturno.
Con i tour enologici, ogni mercoledì si potranno conoscere direttamente le migliori cantine venostane, ma anche approfondire le proprie conoscenze sulla viticoltura in quota, i terroir, i metodi di coltivazione e di vinificazione.
Ogni martedì i buongustai avranno la possibilità di gustare squisiti menù gourmet in uno degli Hotel Partner delle Giornate del Riesling. Il giovedì, “Wine & Music” unirà musica dal vivo e Riesling selezionati.
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PIACENZA – È la città divenuta ormai famosa tra gli aficionados della Fivi, la Federazione italiana vignaioli indipendenti. Piacenza, o meglio la sua provincia, ospiterà dal primo settembre un altro grande evento: il Valtidone Wine Fest, giunto nel 2019 alla sua decima edizione.
A organizzarlo sono 4 comuni della zona. Cantina Valtidone e Cantina Vicobarone gli sponsor che hanno deciso di “fare rete per promuovere il territorio”, assieme a una cinquantina di altre cantine. Una decisione rara, nell’Italia dei campanili e delle guerre intestine tra colossi e vigneron.
Il successo del nostro vino e di ogni singola cantina – commenta Maurizio Centenari, vicepresidente della Cantina di Vicobarone – non può che passare dalla valorizzazione del nostro territorio e il Valtidone Wine Fest è uno strumento estremamente importante”.
IL PROGRAMMA
La manifestazione si snoda a Borgonovo Val Tidone, per poi fare tappa a Ziano Piacentino, Alta Val Tidone e Pianello. Si inizia domenica 1 settembre, con l’evento dedicato a Ortrugo & Chisola.
Dalle 10,30 alle 19,30, in piazza Garibaldi, degustazioni di Ortrugo Doc in abbinamento alla famosa focaccia con i ciccioli, per celebrare la 53esima Festa d’la chisöla, tra aperitivi e degustazioni guidate.
Tappa poi a Ziano Piacentino, domenica 8 settembre, con l’appuntamento 7 Colli in Malvasia. Un’occasione per ricordare il 500esimo anniversario dalla scomparsa di Leonardo da Vinci, grande appassionato di vino e vignaiolo, col suo piccolo appezzamento di Malvasia. Spazio anche in questo caso all’offerta food, in particolare la pancetta Dop.
Domenica 15 settembre sarà la volta del Comune di Alta Val Tidone con l’evento DiTerreDiCibiDiVini, che vedrà protagonisti i vini passiti. Nello specifico l’appuntamento è a Nibbiano e la giornata sarà arricchita dalla seconda edizione della Sagra del Buslàn, la tradizionale ciambella piacentina.
Gran finale domenica 22 settembre a Pianello Val Tidone con l’evento Pianello Frizzante. Al centro proprio i vini frizzanti, accompagnati anche in questo caso a una ricca varietà di salumi, formaggi, miele, funghi e tartufi.
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Soave Versus 2019 tre giorni di degustazioni a Verona
SOAVE – Sarà dedicata al Riconoscimento come Patrimonio Agricolo Globale l’edizione 2019 di Soave Versus, in programma a Verona dal 31 agosto al 2 settembre. I tre giorni della storica manifestazione, tra le più longeve del mondo del vino italiano, saranno incentrate sui valori che hanno reso questo territorio un patrimonio mondiale.
I suoi viticoltori e i vini, rappresentati dalle più di 40 aziende e i loro vini in tutte le loro sfumature e cru, la bellezza del suo paesaggio. Sarà infatti un convegno sull’enoturismo ad aprire il fitto programma di Soave Versus.
Soave Versus – commenta Aldo Lorenzoni direttore del Consorzio – è sempre stato un momento in cui le aziende prima del momento più importante dell’anno, quello della vendemmia, incontrano i propri clienti in uno dei luoghi più rappresentativi della città di Verona”.
“Quest’anno – conclude Lorenzoni – abbiamo un motivo in più per riunirci con tutti i produttori e chi ci segue da tanti anni. Il riconoscimento FAO ci ha portato davanti a nuove sfide anche in chiave di accoglienza enoturistica e il territorio è pronto ad affrontarle”.
IL PROGRAMMA DI SOAVE VERSUS 2019
Sabato 31 agosto alle ore 17 saranno protagonisti del dibattito condotto da Federico Quaranta, Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano, Clelia Puzzo, del segretariato FAO, Filippo Magnani, creatore di Fufluns, la prima agenzia in Italia specializzata in turismo enogastronomico.
E ancora Simona Rossotti, direttrice GAL Baldo – Lessinia Riccardo Borghero – Camera di Commercio di Verona, Great Wine Capitals Ruggiera Sarcina, della camera di commercio del Canada e Simone Visentini, Associazione ristoranti Tipici di Verona.
La serata continuerà con i protagonisti della puntata di Linea Verde dedicata al riconoscimento, con degustazioni e show cooking e gran finale con il Vespa Club Verona, con la presentazione dell’Aida Storica del 1913 e con la Strada del Vino Soave.
Domenica 1 settembre spazio agli abbinamenti tra il Soave e varie prelibatezze gastronomiche. Un viaggio tra i cru del Soave e il piacere del gusto, con le ostriche e la carne. Chiusura della serata con il Consorzio partner di quest’anno, quello del Gorgonzola DOP che stupirà tutti con l’abbinamento con il Recioto di Soave DOCG.
Lunedì 2 settembre la giornata sarà come di consueto dedicata all’AIS e al concorso del Migliore Sommelier di Soave, che vede ogni anno tanti giovani sfidarsi a colpi di calice. Mattatore della serata sarà Alessandro Scorsone che assieme ai Ristoranti Tipici di Verona guiderà i winelovers in un percorso di tradizione culinaria veronese e vino Soave.
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Mezzocorona A tutto Teroldego tre giorni col rosso simbolo del Trentino
MEZZOCORONA – Tre giorni col rosso simbolo del Trentino. A Mezzocorona (TN) va in scena l’edizione 2019 del Settembre Rotaliano – Alla scoperta del Teroldego, la tradizionale kermesse che vede protagonista il “Principe dei vini trentini”.
Da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre, la cittadina che sorge nel cuore della Piana Rotaliana – quella che Cesare Battisti amava definire “il giardino vitato più bello d’Europa” – si colora di rosso.
La manifestazione, divenuta un vero e proprio evento-clou di fine estate, è organizzata dalla Pro Loco di Mezzocorona con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest.
LE DEGUSTAZIONI
Sarà un weekend all’insegna delle degustazioni. Allo storico Palazzo Conti Martini è in programma la 29° edizione della mostra “Alla scoperta del Teroldego“. Le cantine coinvolte proporranno in assaggio le proprie etichette.
Numerose le iniziative da segnare in agenda, a cominciare dalla degustazione guidata a cura della sezione trentina di Onav – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino di venerdì 30 agosto, che consentirà ai partecipanti di degustare il Teroldego Rotaliano nelle sue diverse sfumature, dalle rare versioni di rosato alle pregiate riserve.
Sabato 31 agosto sarà la volta dei distillati. Da non perdere l’appuntamento con il gruppo regionale di Anag – Associazione Assaggiatori Grappa e Acquaviti. Ma anche la degustazione “al buio”, in cui i partecipanti saranno guidati da camerieri non vedenti, proposta in collaborazione con AbC Irifor del Trentino, cooperativa atta a sensibilizzare sul tema della disabilità visiva e a far sperimentare le potenzialità derivanti dall’utilizzo degli altri sensi.
Infine, domenica 1 settembre spazio a TeRoldeGO Evolution, un sodalizio nato dal desiderio di nove giovani produttori vitivinicoli della piana Rotaliana di valorizzare il loro amato Teroldego.
Per l’occasione, saranno proposte annate a partire dal 1990. Nel corso della giornata, protagoniste anche le Donne del Vino, con un evento pensato per unire approfondimento sul vino ed intrattenimento.
Lungo le vie di Mezzocorona, inoltre, saranno allestite corti gastronomiche gestite dalle associazioni locali, grazie alla collaborazione di un nutrito gruppo di oltre 500 volontari, dove gustare il meglio della tradizione culinaria del luogo. Il tutto naturalmente accompagnato dai giusti abbinamenti con il Teroldego Rotaliano delle cantine aderenti.
Ci sarà poi spazio per tante altre iniziative: concerti, spettacoli itineranti, animazioni dedicate ai più piccoli, opportunità di assistere a performance di danza, di fare sport e di visitare mostre d’arte, come la ormai tradizionale esposizione Terra.
Rispettando una tradizione ormai consolidata, la kermesse sarà preceduta e accompagnata dalla rassegna A tutto Teroldego (tastetrentino.it/atuttoteroldego), in programma dal 22 agosto al 1 settembre.
Tutto il territorio della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, dalla Valle dei Laghi a Riva del Garda, dalla Val di Cembra all’Altopiano di Piné, dalla Valsugana alla Vallagarina, dall’Altopiano della Paganella fino a Trento, senza dimenticare naturalmente la Piana Rotaliana, sarà dunque teatro di un ricco calendario di degustazioni, aperitivi, menù a tema, visite in cantine e nei vigneti.
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Modena Champagne Experience 2019 120 Maison e 650 etichette il 13 e 14 ottobre 3
MODENA – È l’Italia uno dei principali mercati a livello mondiale dello Champagne, che trova casa anche quest’anno in Emilia Romagna con l’edizione 2019 di Modena Champagne Experience. Con un giro d’affari di circa 158 milioni di euro nel 2018, in crescita del 4,2% rispetto all’anno precedente, il Bel paese risulta il sesto mercato in valore per le “bollicine” francesi d’eccellenza.
Appuntamento allora il 13 e 14 ottobre, a Modena, alla scoperta di oltre 120 Maison e 650 etichette e incontrare i tanti produttori e vigneron presenti. Un’icona intramontabile attorno alla quale Club Excellence – associazione che riunisce 15 tra i maggiori distributori e importatori italiani di vini d’eccellenza – ha costruito la kermesse Champagne Experience che giunge quest’anno alla sua terza edizione.
“Champagne Experience è cresciuta di anno in anno, con un pubblico di operatori e appassionati che proviene indistintamente da tutta Italia: dalle Isole alle regioni più lontane, non ci sono limiti geografici per chi sa di poter incontrare, in un’unica occasione, un così ampio numero di Maison, con la possibilità di confrontarsi direttamente con chi i vini li produce”, commenta Lorenzo Righi, direttore di Club Excellence.
“La kermesse nasce da un’intuizione e si pone prima di tutto un obiettivo didattico: guidare i visitatori attraverso un percorso geografico nelle principali aree produttive dello Champagne: Côte Des Blancs, Vallèe de la Marne, Montagne de Reims, Côte de Bar, e le Maison Classiche“, continua Righi.
“Questa esperienza – conclude il direttore di Club Excellence – permetterà ai clienti e agli appassionati di acquisire una sempre maggiore consapevolezza dell’affascinante mondo dello Champagne, perché da una conoscenza più approfondita può derivare una passione ancora più spiccata. Quest’anno ci attendiamo 4 mila presenze a Modena e stiamo lavorando per rendere l’esperienza ancora più ricca e completa”.
L’elenco completo delle Maison e dei produttori presenti a Modena alla terza edizione di Champagne Experience è disponibile a questo link. Dal sito web dell’evento sarà possibile accedere alla piattaforma per acquistare il biglietto in prevendita, ad un prezzo ridottofino al 30 settembre.
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AGRIGENTO – Si è conclusa il 1 Luglio la quinta edizione di “Sicilia in bolle”, manifestazione organizzata da Ais Agrigento in collaborazione con Ais Sicilia. All’evento, che ha acceso nuovamente i riflettori sul mondo della spumantistica siciliana, hanno partecipato quarantadue aziende con oltre cento etichette in degustazione offerte ai mille visitatori registrati nei due giorni della kermesse. Un record assoluto.
Un trend di presenze in continua ascesa a conferma dell’interesse crescente da parte di appassionati ma anche degli operatori settore. Ospite d’onore, per il secondo anno consecutivo, l’Istituto Trento Doc presente ai banchi d’assaggio con circa 50 etichette e protagonista della masterclass focus sul millesimo 2010 guidata da Roberto Anesi, miglior sommelier d’Italia Ais del 2017.
Una piacevole contaminazione di spumanti provenienti da diversi territori, quella di “Sicilia in bolle”, tra Metodo classico di montagna, spumanti locali charmat e Champenoise prodotti con vitigni internazionali ed autoctoni.
Un territorio emergente nel campo della spumantistica, come la Sicilia, a confronto con una certezza assoluta: il Trento Doc. Ma secondo Sabrina Schench, direttrice dell’Istituto Trento Doc, la Sicilia è una regione interessante, con bottiglie già di spessore che riescono ad esprimere una propria originalità ed un tratto distintivo.
“Le bollicine siciliane sono in grande fermento – conferma il sommerlier Roberto Anesi – c’è grande voglia di sperimentazione, fondamentale per accrescere le conoscenze e poter puntare a raggiungere risultati di vertice. Ho potuto assaggiare dei prodotti molto interessanti. Altri devono ancora trovare la loro identità ma di certo non manca la passione e l’impegno, caratteristiche fondamentali per raggiungere obiettivi importanti”.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla delegazione Ais Agrigento per la riuscita di Sicilia in Bolle 2019. “Siamo felici – dichiara Francesco Baldacchino – di aver potuto offrire ai tanti appassionati del mondo del vino, e di bollicine nello specifico, un’occasione in cui poter conoscere nuove realtà, approfondirne altre, confrontarsi e arricchirsi”.
“Credo che il successo di Sicilia in Bolle – sottolinea Camillo Privitera, presidente Ais Sicilia – sia proprio quello di riuscire ad includere elementi di novità e qualità che accrescano l’attenzione e anche l’interesse verso questa segmento enologico, che in Sicilia sta vivendo un momento di grande crescita e maggiore consapevolezza”.
“Ci sembra doveroso pertanto, anche per dare il giusto riconoscimento a tutte quelle realtà che stanno investendo sulla realizzazione di bollicine siciliane, rendere ancora più alto il livello e innalzare sempre più l’asticella verso l’eccellenza”, conclude Privitera.
QUATTRO MASTERCLASS
Molto partecipate le masterclass svolte tra il pomeriggio del 30 Giugno e la mattina del 1° Luglio nella sala ricevimenti Madison di Realmonte. Il via alle degustazioni si è dato con i 30 anni del Metodo Classico dell’azienda Murgo: una speciale verticale con annate storiche dell’azienda.
Interessanti anche gli spunti offerti dalla masterclass incentrata su sei diversi territori da Metodo Classico siciliano con la degustazione degli spumanti delle aziende Milazzo, Donnafugata, Cusumano, Tasca d’Almerita, Avide e Terrazze dell’Etna.
Le restanti masterclass hanno aperto gli orizzonti oltre la Sicilia e anche oltre i confini nazionali con Roberto Anesi, che è riuscito a catalizzare l’attenzione del pubblico presente attraverso una degustazione di otto diverse etichette trentine realizzate da cantine dell’Istituto Trentodoc, e con il Presidente AIS Sicilia Camillo Privitera che lunedì mattina ha chiuso il ciclo masterclass Sicilia in Bolle 2019 con una speciale degustazione di sei tipologie di Champagne.
PREMIAZIONE ALBERTO GINO GRILLO Nella suggestiva location del ristorante Re di Girgenti, sito sulla strada panoramica dei Templi, la sera del 30 Maggio è stato assegnato il Premio Alberto Gino Grillo, nato in questa edizione in ricordo di un sommelier prematuramente scomparso che, insieme a Francesco Baldacchino, è stato fautore e ideatore della manifestazione.
Ad aggiudicarsi la prima edizione del Premio Alberto Gino Grillo sono state l’azienda Funaro con il suo Extra Brut 2013 come miglior Metodo Classico bianco di Sicilia, l’Azienda Murgo con l’Extra Brut Rosé 2013 come miglior Metodo Classico rosé di Sicilia e Laura Piscopo come Miglior Neo Sommelier Delegazione AIS Agrigento. A premiare i vincitori il figlio di Alberto Gino Grillo, Alfonso Grillo.
Ad accompagnarle gli spumanti le portate gourmet frutto di studio, attenzione alla materia prima e alla valorizzazione del territorio della Terrazza degli Dei dell’Hotel 5 Stelle Villa Athena. Merito dello chef resident Nino Ferreri insieme allo chef Alessandro Ravanà del ristorante Il Salmoriglio di Porto Empedocle, che hanno dato vita ad un pranzo speciale a quattro mani.
Calato il sipario sulla quinta edizione, Ais Agrigento e Ais Sicilia, grazie anche al sostegno della presidenza nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, sono già proiettate verso l’edizione 2020: “Quello che ci auguriamo – dichiarano i Delegati Ais locali – e che in parte è già successo è che Sicilia in Bolle possa diventare in maniera ancora più strutturata, un vero e proprio punto di riferimento di rilievo nazionale: questa sarà la nostra scommessa, e anche la nostra ambizione, nell’approcciarci alla nuova edizione”.
I MIGLIORI ASSAGGI A “SICILIA IN BOLLE “2019
Vino Spumante Brut, “Spumante 50°” – CVA Canicattì
La cooperativa di Canicattì celebra i suoi cinquant’anni con un’intrigante metodo Charmat prodotto con l’ 80% di Grillo e il 20 % di Catarratto. 60 giorni in autoclave e 2 mesi di affinamento in bottiglia per questo spumante, il primo assoluto dell’azienda lanciato in occasione dell’ultimo Vinitaly.
Lo “Spumante 50° è un vino fresco ed elegante. Le note tropicali e agrumate percepite al naso si riconfermano all’assaggio in bocca. Un aperitivo ideale per l’estate appena iniziata.
Metodo Classico Pas Dosè 2015, Cantine Fina
36 mesi sui lieviti per questa novità dell’azienda marsalese fatta con il 70% di Chardonnay ed il 30 % di Pinot Nero. Giallo paglierino nel calice ha un perlage fine e persistente. All’olfatto risaltano lieviti e crosta di pane accompagnati da leggere note di mela e fiori bianchi. Fresco e piacevole in bocca è ideale in abbinamento ai crostacei.
Trento Dosaggio Zero DOC Talento Metodo Classico – Letrari
Dosaggio zero per questo spumante di una delle cantine più antiche del Trento Doc ottenuto da una cuvèe di Chardonnay e Pinot Nero con permanenza sui lieviti di almeno 24 mesi. Di colore giallo paglierino brillante ravviva il calice di un perlage fine e persistente.
Al naso delicati sentori di mela e crosta di pane. Buona acidità, sicuramente tra le più belle espressioni di questa meravigliosa terra di bollicine in trasferta in Sicilia.
Spumante Metodo Classico Brut Rosé 2017 – Murgo
A Sicilia in bolle hanno festeggiato i 30 anni di bollicine con una masterclass “Etna, 30 anni del Metodo Classico dell’azienda Scammacca del Murgo”. Il loro nerello mascalese vinificato rosè, profuma di ciliegia dell’Etna, lampone e nocciola. In bocca spicca il melograno che accompagna con una bella freschezza naturale in chiusura. Di estrema godibilità.
Vino Spumante Rosé Sicilia, Brut Rosé Metodo Classico 2014, Donnafugata
Prodotto nelle tenute di Contessa Entellina a 500 m sul livello del mare è un metodo classico, sboccatura 2018, da uve Pinot Nero. Di colore rosa antico e brillante ha un perlage fine e persistente. Ricco ed elegante il bouquet che sprigiona delicati sentori di fragoline, ciliegie e lamponi. Buona la struttura anche al palato e perfetto l’equilibrio.
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Ecco quanto i vitigni resistenti Piwi abbattono luso degli agrofarmaci 1
La genetica applicata ai nuovi vitigni fa bene al Pianeta, ma le normative non favoriscono il diffondersi della “viticoltura resistente“. È quanto emerge sull’ultimo numero dell’Informatore Agrario. I vitigni resistenti, noti come Piwi, necessitano di un minor uso di agrofarmaci.
La notizia è la quantificazione del risparmio, in termini ecologici. Per difendere un vitigno resistente, infatti, si impiegano 0,85 kg/ha di rame, 16 kg/ha di zolfo, 40 litri di gasolio e zero prodotti sintesi.
Meno della metà rispetto al vigneto convenzionale, per il quale sono vengono utilizzati 1,6 kg/ha di rame, 32 kg/ha di zolfo, 140 litri di gasolio e 24 kg/ha prodotti sintesi. L’indagine è stata realizzata nel corso del 2018 nel Trevigiano, su vigneti di collina a medio rischio.
La tendenza “ecologica” dei vitigni resistenti è dimostrata da diversi parametri. Molti dei quali risultano “quattro volte meglio di quelli biologici”: 4 kg/ha di rame, 59 kg/ha di zolfo 220 litri di gasolio e zero prodotti di sintesi.
I dati riportati dal settimanale si inseriscono nell’ambito di un confronto sulle nuove tecniche di miglioramento genetico tra Mario Pezzotti, presidente della Siga – Società Italiana di Genetica Agraria, e l’europarlamentare Paolo De Castro.
“Pur trattandosi di una questione completamente diversa, stando al quadro legislativo europeo attuale, le nuove tecnologie di miglioramento genetico sono considerate alla stregua degli Ogm – evidenzia il settimanale – e quindi risentono di un assetto normativo che ne impedisce lo sviluppo“.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Al via Rassegna e Concorso internazionale Müller Thurgau Vino di Montagna 3
CEMBRA – Ufficializzato a Trento il programma della XXXII edizione della Rassegna internazionale Müller Thurgau: Vino di Montagna, quest’anno in programma dal 4 al 7 luglio in Valle di Cembra.
Un evento che negli anni ha guadagnato sempre più importanza e visibilità, anche grazie al Concorso internazionale collegato, giunto quest’anno alla 16a edizione, contribuendo a far conoscere il territorio e la sua viticoltura eroica caratterizzata da arditi terrazzamenti sorretti da oltre 700 km di muretti a secco – finalmente riconosciuti dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità” – anche al di fuori dei confini provinciali.
Caratteristiche che l’hanno fatta entrare di diritto all’interno delle #trentinowinefest, calendario di manifestazioni enologiche provinciali coordinate dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.
IL PROGRAMMA Gli eventi si snodano in particolare tra il Comune di Cembra Lisignago e i territori limitrofi, all’interno di un programma davvero ricco di iniziative pensate e organizzate dal Comitato Mostra composto da giovani volontari mossi dall’intento di raccontare e valorizzare il proprio territorio e questa eccellenza che lo caratterizza profondamente.
La rassegna, frutto di un intenso anno di lavoro – commenta Mattia Clementi, Presidente del Comitato Mostra – nasce infatti per capire le peculiarità di questa varietà che così bene si è radicata sul nostro territorio e per stimolare un confronto orientato ad un continuo miglioramento qualitativo dei prodotti finali. Un intento che ci viene riconosciuto, di anno in anno, dalla grande adesione da parte delle aziende produttrici”.
Nel corso della quattro giorni, presso le eleganti sale di Palazzo Maffei, il pubblico potrà infatti accedere a degustazioni libere dei 72 Müller Thurgau, provenienti da 9 territori diversi, messi a disposizione dalle 58 cantine aderenti, a cui si aggiungono 8 grappe di Müller Thurgau di altrettante distillerie.
Spazio anche a diversi incontri di approfondimento, come la degustazione di grappa di Müller Thurgau organizzata dall’Istituto Tutela Grappa del Trentino (venerdì 5 luglio, ore 18.00, Palazzo Maffei) o la comparativa tra vini locali e prodotti enologici della zona dell’Etna (sabato 6 luglio, ore 17.00, Palazzo a Prato, piazzo di Segonzano) condotta da Nereo Pederzolli.
IL CONCORSO
Tra i momenti più attesi, la premiazione dei vini vincitori del XVI Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, nato per mettere a confronto le produzioni dell’area alpina, italiane e non, in programma per venerdì 5 luglio, ore 20.30, presso il Parco Tre Maestri.
A condurla saranno Eros Teboni, miglior sommelier del mondo – Worldwide Association in carica, Raffaele Fischetti, presidente FIS Trentino Alto Adige, e Massimo Billetto, docente Worldwinde Sommelier Association e redattore guida Bibenda.
La degustazione di venerdì 28 giugno è finalizzata ad individuare i Müller Thurgau vincitori. In linea con le precedenti edizioni, sono 62 i vini in concorso, di cui 51 italiani – provenienti in particolare da Trentino, Alto Adige e Lombardia – e 11 stranieri, grazie alla partecipazione di cantine tedesche e svizzere, con ottima presenza di realtà dell’area del Lago di Costanza.
A giudicarli, una commissione di qualità composta da 18 membri suddivisi in 8 enologi, 5 sommelier – in rappresentanza delle diverse associazioni di sommelier presenti, ovvero ASPI, AIS, FIS e ONAV – e 5 giornalisti della stampa di settore (tra cui il direttore di WineMag.it, Davide Bortone), attraverso degustazioni alla cieca in cui ogni vino viene analizzato nel suo complesso, prendendo in considerazione vista, olfatto, gusto e gusto-olfatto.
I vini che avranno ottenuto tra 80 e 84,99 punti potranno dunque ambire alla Medaglia d’Argento, quelli tra 85 e 89,99 alla Medaglia d’Oro e quelli sopra 90 alla Gran Medaglia d’Oro, con il limite che i vini premiati non potranno superare il 30% del totale dei partecipanti.
“Anche quest’anno – dichiara ancora Mattia Clementi – vi è stata una grande adesione da parte delle aziende produttrici a testimonianza di quanto il nostro concorso sia apprezzato e considerato sia un’importante occasione di confronto che un interessante strumento di promozione per i propri prodotti”.
“Considerando che l’annata 2018 è stata molto favorevole per il Müller Thurgau – ha proseguito – ci aspettiamo delle espressioni che porteranno a risultati molto positivi”, conclude Clementi.
NON SOLO VINO
Nel programma della Rassegna non mancheranno le iniziative collaterali, come il trekking tra i vigneti da Cembra fino al caratteristico Castello di Segonzanodi sabato 6 luglio, ore 10.00, che prevede anche la possibilità di partecipare ad un pranzo, o la possibilità di assistere alle lavorazioni di ricamo dal vivo delle Donne del Tombolo di Cembra.
Curiosa inoltre la proposta della Federazione Italiana Sommelier Trentino Alto Adige che invita i bambini ad un percorso di avvicinamento al mondo della degustazione attraverso l’assaggio di marmellate, confetture, succhi, in programma per sabato 6 luglio alle ore 20.00.
Ormai fisso, inoltre, l’appuntamento del sabato sera, ore 20.00, con l’Associazione Amici di San Patrignano, attiva sul territorio in aiuto alle famiglie in difficoltà, per la cena di beneficenza lungo il viale di Cembra a favore della nota comunità di recupero. Ad arricchire ulteriormente la serata, numerosi stand gastronomici che proporranno prelibatezze tipiche del territorio.
E, per gustare il vitigno principe della manifestazione anche al di fuori del territorio d’elezione, come ogni anno la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino arricchisce la manifestazione con A tutto Müller, ricco calendario di iniziative a tema in programma dal 27 giugno al 7 luglio su tutto il territorio di competenza dell’Associazione, dal Garda alle Dolomiti.
Nel corso degli ultimi anni – evidenzia ancora Mattia Clementi – anche grazie alla collaborazione con realtà come la Strada del Vino e dei Sapori e l’APT Valle di Cembra e Altopiano di Pinè ci hanno portato a sviluppare sempre più iniziative di taglio turistico ed enogastronomico che andassero a soddisfare non solo gli esperti di settore ma anche un più vasto pubblico finale”.
I COMMENTI
“Un sostegno che offriamo con piacere – fa eco Rosario Pilati, Presidente del Comitato Tecnico Territoriale Colline Avisiane, Faedo, Valle di Cembra della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino – poiché riteniamo questa kermesse una delle più importanti manifestazioni enologiche del Trentino, sia per la sua longevità che per i contenuti tecnici che offre”.
“Una visione condivisa dai nostri soci, che hanno aderito con entusiasmo al nostro invito ad organizzare iniziative a tema, anche in territori non prettamente vinicoli, come l’Altopiano della Paganella”, conclude Pilati.
“Lo straordinario valore della rassegna – aggiunge Mara Lona, Vicepresidente APT Valle di Cembra e Altopiano di Pinè – è dimostrato anche dal fatto che in questo periodo gli alberghi del territorio registrano sempre un tutto esaurito. L’evento diventa dunque inevitabilmente anche occasione per consentire ai turisti di scoprire le altre meraviglie della zona, dalle Piramidi di Segonzano al Roccolo del Sauch, fino al Lago di Lases”.
“Un evento che fa sicuramente bene al territorio tutto – conclude Simone Santuari, Presidente della Comunità della Valle di Cembra – e che è assolutamente in linea con la nostra volontà di investire sul paesaggio, che portiamo avanti con diverse iniziative.
“Come i contributi rivolti ai contadini al fine di mantenere in salute i nostri meravigliosi muretti a secco, Patrimonio Unesco – precisa Santuari – o la prossima realizzazione di una pista ciclabile che consentirà di vivere la valle in tutta sicurezza sulle due ruote”.
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Il futuro della Lugana Meno zucchero ovvero più tipicità per la Turbiana 6
PESCHIERA DEL GARDA – Un tasting di nuove e vecchie annate, per capire il futuro della Lugana. Lo ha organizzato Le Morette, che ieri ha messo a disposizione della stampa di settore cinque annate, dalla 2016 alla 2008, di tre etichette simbolo della cantina: Mandolara, Riserva e Benedictus. Dieci vini in totale.
La degustazione, ancor più che esaltare le potenzialità di lungo affinamento del vitigno a bacca bianca tipico della zona di Peschiera del Garda e di Sirmione, la Turbiana, ha sottolineato il cambio di rotta della cantina veronese.
L’ultima annata in degustazione – la 2016, non ancora in commercio – è un faro per l’intera Denominazione, che rischia di perdere la rotta della tipicità per cedere al fascino delle sirene di un export che si assesta al 70% della produzione complessiva.
La chiave, a Le Morette, è una malolattica non svolta, oltre alla mancata correzione e standardizzazione delle diverse annate “garantita”, fino agli anni precedenti, dal residuo zuccherino. La Turbiana, così, ne guadagna in verticalità e in salinità. In una parola, in “tipicità”.
Assicurando alle tre etichette di Lugana Doc il corretto posizionamento sul mercato, al netto dei tre diversi stili di vinificazione di Mandolara (acciaio), Benedictus (tonneau di rovere) e Riserva (lieviti indigeni e botte di rovere da 500 litri). Etichette capaci di rivolgersi a consumatori diversi, ma pur sempre “evoluti”.
La cantina, oggi guidata dei fratelli Fabio e Paolo Zenato, ha inoltre intrapreso da diversi anni la strada della sostenibilità. Un aspetto strettamente legato ai cambiamenti climatici, su cui ha posto l’accento l’agronomo Marco Tonni (nella foto sotto).
LE PECULIARITÀ DEL VITIGNO
“La Turbiana – ha spiegato l’esperto – è una varietà tardiva e neutra, poco aromatica. Il vantaggio del vitigno è che ha più tempo per assorbire sali minerali dal terreno e quindi risulta minerale. Fino a 20 anni fa, una delle difficoltà era costituita dal raggiungimento di gradazioni alcoliche accettabili. Oggi abbiamo il problema opposto”.
Cercando di ritardare la maturazione della Turbiana – ha suggerito ancora Tonni – otterremo più sapidità e saremo in grado di compensare nel calice le conseguenze delle annate calde, riequilibrando alcol e durezze.
Ritardare la vendemmia è l’opposto di quanto fatto in passato, quando era diversa persino la forma d’allevamento del vitigno Turbiana e la densità d’impianto dei vigneti della nostra zona”.
Ha fatto passi da gigante, di fatto, la viticoltura in quest’area adiacente il Lago di Garda. Fino a 25 anni fa, non era difficile trovare 3 mila piante per ettaro nei vigneti spinti a una produzione massiva, che riguardava principalmente vino in damigiana, in molti casi frizzante.
Oggi la media è di 5 mila piante per ettaro, con la conseguente attenzione alla competizione radicale e a una forma d’allevamento che punti sulla qualità, più che alla quantità. Una vera e propria rivoluzione.
È cambiato molto anche in cantina – sottolineano i fratelli Zenato – da quando è entrata nell’ordine di idee la gestione del freddo, in grado di garantire la conservazione ed esaltazione degli aromi, assieme ad altre pratiche come la pressatura soffice degli acini”.
Nella conquista dei nuovi mercati, il Lugana appare in sostanza diviso tra la necessità di essere “fresco, fragrante, approcciabile e moderno”, come lo descrive il neo presidente del Consorzio di Tutela, Ettore Nicoletto, e la scommessa del vino da lungo affinamento, in grado di competere con altre Denominazioni venete, come il Soave.
“Le aziende che hanno giocato un ruolo fondamentale nell’affermazione del Lugana – ricordano i fratelli Zenato – oggi sono gestite da nuove generazioni di produttori diventati anche turisti del mondo. Gente decisa a portare in giro per il globo questo vino, destinato a non rimanere ancora per molto sconosciuto agli occhi dei consumatori”.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
LASINO (TN) – Sarà inaugurato sabato 29 giugno il nuovo vigneto dell’azienda agricola Pisoni dedicato al Reboro, realizzato anche grazie ad un progetto di crowdfunding, uno dei primi in Italia nel mondo del vino.
A Pergolese, frazione del Comune di Lasino (TN), sulla collina di San Siro, centinaia di persone potranno apporre sulle vigne del vitigno a bacca rossa Rebo le targhette in rame con impressi i loro nomi. Un luogo unico, in Valle dei Laghi, al crocevia tra il Lago di Garda e le Dolomiti di Brenta.
IL PROGETTO
Quello della collina di San Siro non è un vigneto come tutti gli altri. È nato grazie al sostegno di centinaia di persone che hanno aderito con entusiasmo alla campagna di crowdfunding “Your vine, your wine” lanciata a novembre 2018 sulla piattaforma Eppela, e sarà interamente dedicato alla produzione del Reboro, da uve Rebo.
Il crowdfunding è una pratica di microfinanziamento dal basso per supportare progetti innovativi messi in campo da singoli o imprese. Nel mondo del vino italiano, non sono ancora molti gli esempi di aziende che hanno utilizzato questa nuova opportunità.
I cugini Marco e Stefano Pisoni hanno visto nel crowdfunding uno strumento per raggiungere diversi obiettivi: “Recuperare risorse per l’ambizioso progetto di un nuovo vigneto di media collina – spiegano – fidelizzare in modo qualificato una rete di contatti, promuovere e far conoscere il Reboro, un vino nuovo (la prima vendemmia è del 2011) ma che nasce dalla secolare tradizione dell’appassimento delle uve”.
Un progetto collettivo, il Reboro, condiviso dai Vignaioli della Valle dei Laghi. Il nuovo vigneto, nelle intenzioni dei cugini Pisoni, sarà “speciale soprattutto perché è stato immaginato come un luogo magico, dove tutti gli amanti del Reboro possano sentirsi a casa, dare il proprio nome a una vigna, e successivamente essere aggiornati su ogni fase di coltivazione e vinificazione”.
A OGNI SOSTENITORE IL SUO VINO
Da qui il nome del progetto: “Your vine, your wine“, “La tua vigna, il tuo vino”, a testimoniare il rapporto diretto che si creerà tra i consumatori finali e il luogo dove il vino nasce. “Non più semplici clienti, ma parte integrante del progetto aziendale”, spiegano i fratelli Pisoni.
Il progetto è partito sabato 3 novembre 2018 sulla piattaforma Eppela, e nei 40 giorni in cui è stato attivo ha coinvolto centinaia di “donatori” italiani e stranieri, fino al raggiungimento e al superamento dell’obiettivo previsto di 8 mila euro: 113% e 9.100 euro raccolti, sono i numeri di un successo auspicato ma tutt’altro che scontato.
“Anche a campagna chiusa – spiegano i fratelli Pisoni – tantissime persone che hanno visitato l’azienda si sono appassionate al progetto e hanno voluto dare il proprio nome ad una vigna del nuovo vigneto, entrando di diritto nel ‘club0 degli amici del Reboro”.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
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