Inizieranno la prossima settimana le fasi della raccolta a mano per i viticoltori del Candia dei Colli Apuani Doc. Una vendemmia eroica che lascia ben sperare, come sottolineano Coldiretti e Consorzio di Tutela che parlano di «stagione molto buona in linea con la precedente dal punto di vista quantitativo, e molto interessante da quello qualitativo nonostante le scarsissime piogge».
LE PREVISIONI DELLA VENDEMMIA
«Allo stato attuale le previsioni sono molto promettenti. I segnali sono tutti molto positivi. Le viti sono sane, i grappoli in salute. Non ci resta solo che raccogliere», analizza Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara.
«La Doc del Candia – prosegue Ferrari – sta vivendo una fase molto importante dal punto di vista della crescita qualitativa, identitaria e commerciale anche grazie all’adesione al Cervim e alla straordinaria campagna di comunicazione che hanno realizzato».
Molte le iniziative di promozione promosse nell’ultimo periodo anche grazie alla spinta data dei riconoscimenti ottenuti in prestigiosi concorsi internazionali.
«Siamo di fronte ad una vera e propria evoluzione – conclude la Presidente – che è figlia di una cultura contadina moderna, consapevole e sostenibile. I viticoltori del Candia sono prima di tutto custodi di quelle colline dove solo la mano dell’uomo consente a tutti noi di poter apprezzare il frutto di quelle terre. La crescita del Candia trainerà con sempre maggiore forza il territorio».
LE PREOCCUPAZIONI E LE SPERANZE
In questa fase, a preoccupare, sono come sempre i fenomeni meteorologici intensi come la grandine, «Ma non è questo lo scenario che oggi abbiamo davanti», commenta Fabrizio Bondielli, Presidente del Consorzio di Tutela.
«Le sensazioni, camminando tra i vigneti – prosegue Bondielli – sono più che buone. Possiamo parlare di un’annata molto interessante che sono sicuro riserverà a tutti noi delle belle sorprese. I consumatori iniziano ad apprezzare il nostro lavoro e a premiarlo. La nostra viticoltura ha caratteristiche uniche, non paragonabili ad altri territori della Toscana e del nostro paese, e così lo sono i nostri vini».
L’ANDAMENTO DELL’ANNATA
L’annata 2020 era stata molto generosa come aveva confermato anche l’ultimo rapporto dell’Istituto di Studi e Ricerche della Camera di Commercio. L’andamento produttivo della precedente vendemmia era stato maggiore, circa 264 quintali in più, per un totale di 7.536 quintali di uva per vini Doc e Igt.
La maturazione non è stata certo priva di insidie. Alle abbondanti piogge di primavera sono seguite settimane di siccità che hanno generato una fase di stress alle vigne. I cali termici di questi giorni, con escursioni molto importanti tra notte e giorno, unito alle se pur scarse piogge cadute, sono un toccasana. La maturazione aromatica, dovuta a questi fattori, fanno presagire un’annata di ottima qualità.
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