Novità in arrivo sul fronte della riforma dei Buoni pasto. Lo ha assicurato il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, al termine dell’incontro tenutosi questa mattina con i rappresentanti Fipe – Confcommercio, Fida, Fiepet – Confesercenti, Federdistribuzione, Ancc-Coop e Ancd-Conad, organizzazioni di categoria che riuniscono la maggior parte di bar, ristoranti, alimentari, supermercati e ipermercati che quotidianamente accettano i Buoni pasto.
«Nel primo provvedimento utile – ha dichiarato Castelli – inseriremo una norma che ristabilisce equità, ed evita le storture di un settore che, di fatto, penalizzavano solo gli esercenti. Un sostegno concreto con minori commissioni a carico degli esercenti, che si possono stimare in quasi 150 milioni di euro, per le sole gare di prossima emanazione. Risorse che rimarranno quindi agli esercenti».
La disciplina transitoria resterà in vigore fino a fine anno e permetterà alle centrali di committenza – e più in generale a tutte le stazioni appaltanti – di «bandire procedure di gara per l’acquisizione di questi servizi con modalità che consentono di ridurre la misura della commissione applicata agli esercenti».
TETTO MASSIMO ALLA COMMISSIONE SUI BUONI PASTO
Come? «Svincolando l’entità della commissione dallo sconto praticato alla pubblica amministrazione», ha spiegato Castelli. «Una misura – ha proseguito – che fissa anche un tetto massimo alla commissione, riportandolo ai valori precedenti che, peraltro, sono in linea con quello di molti Paesi europei».
Si tratta di un provvedimento ponte, perché gli incontri di queste due settimane con le organizzazioni di categoria, e le riflessioni fatte con il Gabinetto e gli Uffici del Ministero, mi hanno, anzi ci hanno convinto, dell’esigenza di arrivare, entro fine anno, ad una riforma complessiva del settore dei servizi sostitutivi di mensa. Anche per questo il tavolo tecnico continuerà a riunirsi e probabilmente verrà allargato anche ad altri attori”.
Prima dell’introduzione della norma, il meccanismo delle gare pubbliche registrava valori della commissione applicata agli esercenti non superiori al 5%. Negli ultimi anni invece hanno visto lievitare notevolmente questa commissione.
«Se guardiamo all’esperienza delle procedure bandite da Consip – sottolinea il viceministro – lo sconto offerto, e quindi la commissione praticata agli esercenti, nelle ultime edizioni della procedura di gara ha avuto valori ricompresi fra il 21% e il 14%. Nella gara BP9 la media ponderata delle commissioni/sconti ottenuti è stata di 16,55%».
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.