I viticoltori di Volnay hanno votato l’abolizione dell’uso di erbicidi nelle parcelle classificate come Volnay Premier Cru. Il provvedimento, votato dall’Organisme de Gestion de Volnay (Odg) riguarda complessivi 110 ettari ed entrerà in vigore dal 2024. La sperimentazione, tuttavia, è già in corso da oltre due anni in questa zona della Borgogna. Più di 3/4 degli appezzamenti sono già diserbati meccanicamente.
È solo l’inizio della battaglia contro i pesticidi. Il voto consente ora all’Odg di rivolgersi all’Institut national de l’origine et de la qualité (Inao), affinché questa evoluzione sia registrata tra le regole del disciplinare di produzione della denominazione Volnay Premier Cru. Una mossa che farà crollare anche le ultime resistenze.
«Lo stop agli erbicidi ci è sembrato ovvio – spiega Thomas Bouley, presidente dell’Odg Volnay – perché sono in gioco la salute pubblica e ambientale. Abbiamo la fortuna di avere una denominazione di fama internazionale, ad alto valore aggiunto, che ci permette di produrre in maniera congeniale. In un contesto economico favorevole, la nostra denominazione deve oggi più che mai essere esemplare».
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Floss 2020 di Cantina Maurizio Costa: il Cabernet Franc che riscrive Modigliana
- Bertani-Famiglie Storiche, parla il Ceo Lusini: «Perché siamo usciti dal Consorzio»
- Famiglie Storiche (fu “dell’Amarone”): dentro Bertani, fuori Venturini
- La Valle d’Aosta si coccola Torrette e Syrah: «Crisi dei vini rossi? Non qui da noi»
- Dr. Fischer Zero Riesling Sparkling: la novità di Hofstätter, sotto la lente d’ingrandimento
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.