Birra Peroni investe su Bari. Questo mese entreranno in funzione presso lo storico stabilimento di via Bitritto tre nuovi serbatoi di fermentazione da 4.500 ettolitri l’uno. L’investimento, pari a 1.6 milioni di euro, conferma il legame con il territorio dell’azienda, che qui ha investito negli ultimi 10 anni oltre 26 milioni di euro.
«L’arrivo di questi tre nuovi fermentatori – spiega Michele Cason, Direttore dello stabilimento Birra Peroni di Bari – ci consentirà di mantenere adeguati tempi di fermentazione e maturazione e garantire la qualità dei nostri prodotti, permettendoci di migliorare ulteriormente la nostra efficienza e sostenibilità produttiva».
«Con questo investimento – prosegue Cason – avviamo una nuova fase di sviluppo per l’azienda che vedrà in questo anno l’introduzione di nuovi brand con una strategia di differenziazione del portafoglio che risponde all’ambizione di affermarci nel segmento delle birre analcoliche per promuovere un consumo sempre più responsabile».
«Nel 2020 abbiamo prodotto circa 1,9 milioni di ettolitri – conclude Cason – con un costante miglioramento delle performance ambientali. Complessivamente, negli ultimi 10 anni, per ogni litro prodotto abbiamo ridotto del 27% l’impiego di acqua, del 48% il consumo di energia termica e del 22% il consumo di energia elettrica, consentendo allo stabilimento di Bari di raggiungere posizioni di eccellenza in termini di sostenibilità ambientale a livello mondiale».
IL VIAGGIO DEI SERBATOI DALLA GERMANIA A BARI
Il 10 febbraio i tre serbatoi, prodotti a Burgstädt (Germania), hanno iniziato il loro viaggio per l’Italia attraverso il fiume Reno, in gran parte ghiacciato a causa delle basse temperature del periodo. Dall’Europoort di Rotterdam, nei Paesi Bassi, sono stati caricati su una nave speciale che è arrivata al porto di Bari nella notte tra il 9 e il 10 marzo.
Tre convogli speciali hanno quindi portato i serbatoi allo stabilimento passando sul Ponte Adriatico. Lungo il percorso, per permettere il passaggio, si è dovuto procedere con lo smontaggio e il rimontaggio di alcune linee elettriche.
Ognuno dei tre fermentatori ha un diametro di circa 7 metri, una lunghezza di 19 metri, un peso di 29 tonnellate circa e può contenere 4.500 hl di birra finita, il corrispondente di 4 cotte.
LO STABILIMENTO DI BARI
Lo stabilimento di via Bitritto è parte integrante del tessuto economico della città e sviluppa un indotto di circa 60 milioni di euro all’anno sul territorio, assorbendo circa il 40% degli investimenti che l’azienda sostiene in Italia. Birra Peroni è presente in Puglia anche attraverso la filiera agricola con circa 7 mila ettari coltivati a orzo distico.
Il primo sito produttivo di Birra Peroni a Bari risale al 1924 mentre l’attuale stabilimento, che si sviluppa su 185.500 mq e ha una capacità produttiva media annua pari a 2,5 mln di ettolitri, è operativo per l’intero ciclo produttivo dal luglio 1963.
I brand prodotti a Bari, nelle 3 linee produttive dedicate a bottiglie e bottiglie vuoto a rendere, sono: Peroni, Peroni senza glutine, Nastro Azzurro, Nastro Azzurro Zero, Tourtel, Raffo e Wührer.
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