Dal Piemonte a Shanghai, da New York passando da Berlino, sarà una «Bagna Mundial» a celebrare i primi dieci anni di Bagna Cauda Day. È questo lo slogan del bavagliolone 2022, disegnato dall’artista Carlotta Castelnovi: ricorda che in quel periodo si giocano i Mondiali di calcio in Quatar e gli italiani, esclusi, si consoleranno a tavola. Il Bagna Cauda Day è un evento ironico, complesso e articolato. Organizzato dall’Associazione culturale Astigiani, coinvolge dal 2013 migliaia di appassionati. Ad Asti, in Piemonte e nel mondo si accenderanno, in sei giorni, oltre 20 mila fujot in 150 locali.
Tra le adesioni da segnalare quest’anno, quella di Eataly che celebrerà l’evento in 5 ristoranti in Piemonte e a Bologna. Ma il rito si rinnova anche all’estero: partecipano Facciola wine bar di Berlino, Da Marco Restaurant di Shanghai e Osteria Carlina di New York. L’edizione 2022 si arricchisce di un appuntamento speciale: il Bagna Pax organizzato dalla Caritas di Asti con le comunità russa e i profughi ucraini.
Due serate venerdì 25 e sabato 26 novembre nel cantinone del Foyer delle Famiglie di via Milliavacca ad Asti con la bagna cauda chiamata a essere cibo della pace. Una curiosità: mangeranno la bagna cauda anche gli ospiti delle rsa astigiane del gruppo Orpea Italia, Casa Mia Asti di Asti e Casa Mia Rosbella di Nizza Monferrato.
BAGNA CAUDA DAY 2022, LA FORMULA NON CAMBIA
Il prezzo della bagna cauda è 28 euro, uguale ovunque. Da quest’anno è prevista la Bagna Sovrana ovvero la possibilità di proporre un menu completo con la bagna cauda al centro e il resto del menu indicato con chiarezza. In questo caso il prezzo al pubblico è libero. Per chi vuole fare un po’ di movimento prima di sedersi a tavola, il 26 e il 27 novembre, c’è il Bagna Bike, pedalata tra i vigneti di Ruché organizzata da EbikeOne. Tutti i locali sul sito bagnacaudaday.it. Si prenota telefonando o mandando una mail al ristorante.
E la bagna cauda piace anche a Papa Francesco, che sarà ad Asti il 19 e 20 novembre in visita privata ai parenti. Il pontefice, con origini astigiane, non ha mai nascosto il suo amore per l’intingolo piemontese a base di aglio, acciughe e olio.
«In dieci anni – dicono gli organizzatori – abbiamo ridato dignità a un piatto popolare ma nobile come la Bagna Cauda. L’abbiamo riportata al centro della proposta gastronomica che parte dal Piemonte e coinvolge numerose realtà in tutto il mondo. La Bagna Cauda è un piatto autentico, senza divieti e ingredienti nascosti: aperto a ogni cultura e tradizione. È un piatto che unisce».
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