wine news e guida top 100 migliori vini italiani, notizie e articoli esclusivi su vino, birra, distillati e food
Autore:Redazione WineMag.it
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Il Civ CIVediamo a Rapallo, Centro Integrato di Via, con il patrocinio del Comune di Rapallo ha accolto con entusiasmo l’idea di 5 enoteche cittadine di creare un evento legato al vino di qualità ed al mestiere del vinattiere, che a Rapallo è decisamente ancora vivo e ricco di professionalità. Così è nato “Vino a spasso”, la manifestazione dell’orgoglio enotecaro. Venerdì 10 e sabato 11 giugno dalle ore 17 alle 21.30 per le enoteche di Rapallo:
Enoteca Big Market Via Mameli 132
Enoteca Cantin-Na du Pusu Via Venezia 113
Enoteca Cantine d’Italia Via Mazzini 59
Enoteca Il Ghiottone Via Maggiocco 26
Enoteca Parlacomemangi Piazza Martiri della Libertà 11 (Chiosco della Musica)
Ogni enoteca nei due giorni metterà a disposizione una batteria di grandi vini al prezzo popolare di 3 euro a bicchiere (5 euro per un supervino) compresa una “tappa”, ovvero un piattino di specialità gastronomiche. La gente potrà divertirsi a girare per le 5 enoteche ad assaggiare le proposte al bicchiere. Se nei due giorni si riuscirà a collezionare il timbro di ogni bottega sull’apposita scheda, si potrà godere della possibilità nelle settimane a venire, di acquistare per una volta in ogni enoteca con lo sconto del 10%! La manifestazione è stata completamente pagata dalle enoteche stesse attraverso l’organizzazione del Civ. Il marchio e la locandina originali di “Vino a spasso” sono state create e disegnate dal maestro Enrico Macchiavello, pagato per l’occasione in bottiglie di vino! “Vino a spasso” raccomanda, l’uso dei mezzi pubblici o dei taxi o l’accompagnamento in auto da parte di un autista sobrio per il rientro a casa. Nessuno degli Osti continuerà a versare vino a chi mostrerà segni di ebbrezza. Collaborare tra colleghi-concorrenti non è cosa semplice, ma durante l’organizzazione dell’evento abbiamo scoperto che è meglio essere uniti per dar valore al nostro lavoro e per riportare le gente ad affidarsi alla passione dei professionisti quando devono scegliere il vino: e così ci siamo scoperti anche buoni amici! Per informazioni: Guido Porrati 328.2155098 – Facebook: Vino a spasso – #vinoaspasso
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Sabato 18 giugno alle 17.30 nella Cantina comunale di La Morra verrà consegnato il “Premio Giovanni Tarditi” a Renato Ratti e Giacomo Oddero. Interverranno il Presidente della Cantina comunale, Giorgio Viberti, il Sindaco, Marialuisa Ascheri, l’enologo lamorrese, Sergio Molino, Giacomo Oddero e Pietro Ratti con il moderatore Professor Armando Gambera.Ambasciatrice del Barolo 2012 di La Morra sarà Stefania Belmondo, la pluricampionessa di sci di fondo; nella sua carriera ha vinto 10 medaglie olimpiche (di cui 2 d’oro), primato in campo femminile insieme con la russa Raisa Smetanina. Ai Mondiali di sci nordico ha conquistato 4 ori, 7 argenti e 2 bronzi. Durante la serata verrà presentato in anteprima il film “Renato Ratti. L’Innovatore del Barolo”. Alle 20 sulla meravigliosa piazza del Belvedere UNESCO, la Cena di gala, quest’anno battezzata “Hill Barolo” a cura dello chef stellato Massimo Camia con un menù straordinario abbinato alla degustazione di tutti i Barolo 2012 dei soci della cantina comunale di La Morra. Un appuntamento davvero da non perdere e aperto a tutti coloro che vogliano vivere un momento di ottima cucina abbinata al re dei vini, il famoso oro rosso, in una cornice spettacolare a lume di candela illuminati dai raggi della luna e dolci note musicali. Sarà presente alla Cena di Gala anche Melissa Funfgeld, la Principessa dei vini del Baden in Germania in rappresentanza di Sulzburg, comune tedesco gemellato con La Morra. Il 18 giugno sarà dunque presentato nel magico paesaggio di La Morra il Barolo 2012, la festa continuerà domenica 19 giugno in Cantina Comunale dove continueranno le degustazioni abbinate da buon cibo. Per maggiori informazioni e prenotazioni: info@cantinalamorra.com oppure 0173509204.
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Nasce con questi obiettivi #berebene&naturale che si terrà a Bagnaia dal 11 al 12 giugno 2016 con l’obiettivo di divenire un punto di riferimento per la distribuzione e la degustazione del vino naturale nell’alto Lazio ed essere un focus di approfondimento sulle nuove tendenze in ambito enologico. L’ambiziosa manifestazione si rivolge sia agli esperti, sia agli operatori di settore e ai consumatori diretti che ai semplici appassionati e si prefigge molteplici finalità: innanzitutto offrire un excursus enologico sui vini italiani, con particolare attenzione alle produzioni made in Tuscia, ed, inoltre, fornire una lente d’ingrandimento professionale sul vino naturale che da sempre costituisce argomento di discussione tra gli appartenenti al settore. #berebene & naturale è il risultato della stretta collaborazione tra l’agriturismo I Giardini di Ararat, che ospiterà l’evento, il wine bar Fernando’s, il club #berebene e la sezione Onav di Viterbo. Diversi gli appuntamenti studiati all’interno del format per fornire una panoramica completa del complesso mondo legato al vino. Si va dalla possibilità di degustare etichette di oltre cento cantine maggiormente rappresentative a livello nazionale, alla conoscenza diretta dei veri artigiani del settore, del quale si potrà seguire l’intero iter di produzione, dalla vigna allo scaffale, fino ai momenti di approfondimento mirato con le verticali di grandi riserve. Non mancherà, infine, la divulgazione e la promozione dell’offerta gastronomica del territorio, mentre agli operatori sarà offerta la possibilità di incontrare i vignaioli in modalità buyer-to-seller. La manifestazione, che si terrà presso l’Agriturismo I Giardini di Ararat, nello splendido scenario dei Monti Cimini ospiterà, in sintesi, i principali attori del mondo del vino che avranno modo di dibattere, confrontarsi e farsi conoscere all’interno di una manifestazione che ha tutte le potenzialità per divenire un punto di riferimento istituzionale nel settore enologico. Programma ed elenco delle cantine sul sito www.igiardinidiararat.com
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La linea di difesa parte da Golasecca, poco sopra l’aeroporto di Malpensa e scende fino a Bernate, seguendo il Ticino, passando anche da Magnago, Inveruno, Robecchetto, Castano, Lonate Pozzolo, Somma Lombardo e Mesero. Sono circa 4 mila – spiega Coldiretti Lombardia – le trappole posizionate dal Servizio Fitosanitario dell’Ersaf in collaborazione con gli agricoltori per fermare l’avanzata della Popillia Japonica, il parassita asiatico in grado di colpire tutte le specie vegetali: dai prati alle piante ornamentali, dagli alberi da frutto ai vigneti. I rischi maggiori li corrono il mais, il pesco, il melo , la vite e la soia. La Popillia – spiega Coldiretti Lombardia – è uno dei parassiti più pericolosi che siano arrivati di recente sui nostri territori: il primo ritrovamento risale all’estate del 2014 a Turbigo. Negli Stati Uniti ogni anno vengono spesi oltre 600 milioni di dollari per combatterla, mentre da qualche giorno il confine occidentale della Lombardia è stato disseminato di trappole, sia floreali che sessuali, ognuna con un cartellino identificativo e con una gittata che supera il chilometro. “Se una popolazione di questi insetti finisce in un campo di soia, ti fa fuori tutto come un’ondata di cavallette – spiega Cristian Capoferri, imprenditore agricolo di Coldiretti a Turbigo – per questo è importante monitorare la situazione e fare prevenzione”. Ma la Popillia non è l’unico “alieno” arrivato nei nostri territori, secondo un monitoraggio della Coldiretti regionale sono dieci tra insetti, rettili e pesci le minacce straniere più gravi alla biodiversità in Lombardia. La “top ten” degli invasori comprende: Popillia Japonica, tarlo asiatico, vespa del castagno, pesce siluro, testuggine dalle orecchie rosse, scoiattolo grigio nordamericano, gambero della Louisiana, minilepre, diabrotica e nutria.
“La Lombardia vanta un tesoro di oltre 23 mila specie animali e vegetali messo a repentaglio dalla progressiva avanzata di parassiti che arrivano dall’Asia e dall’America, soppiantando la flora e la fauna autoctone e provocando danni e perdite alle produzioni agricole” spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia. Basti pensare, ad esempio – ricorda la Coldiretti Lombardia – alle centinaia di migliaia di euro di danni provocati ogni anno su terreni e canali irrigui dalla nutria, un animale di origine sudamericana ormai diffuso in tutta la Pianura Padana. L’America ci ha “regalato” anche la diabrotica che attacca il mais (produzione cardine per il sistema zootecnico lombardo), lo scoiattolo grigio che sta sfrattando il più pacifico e piccolo cugino italiano e il gambero rosso della Louisiana che ha colonizzato canali e aree umide di mezza Italia, Lombardia compresa. Nei nostri fiumi, in particolare nel Po, è sempre più frequente trovare anche il pesce siluro, una specie ittica di grandi dimensioni originaria dell’Est Europa che si nutre di pesci vivi e morti, di vermi e girini, desertificando fondali e sponde. Non possiamo dimenticare l’americana testuggine dalle orecchie rosse, inserita tra le cento specie aliene più aggressive al mondo. In totale – spiega la Coldiretti Lombardia – secondo la Banca dati mondiale delle specie invasive sono oltre 200 quelle presenti nel nostro Paese.
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Francia e Italia unite nel nome del vino. É stato rinnovato infatti l’accordo tra l’UGCB e Vinitaly per il quadriennio 2017-2020, dopo i positivi risultati ottenuti dal precedente agreement, nato per incontrare le esigenze dei protagonisti del mondo del vino, buyer e stampa internazionale in particolare. L’accordo prevede l’armonizzazione dei rispettivi calendari, evitando qualsiasi sovrapposizione di date tra la “Semaine des Primeurs” di Bordeaux e il Vinitaly di Verona, due manifestazioni di prim’ordine per il settore vinicolo mondiale. In quest’ottica, le rispettive direzioni hanno concordato i periodi di svolgimento per i prossimi quattro anni e i due eventi si svolgeranno nelle seguenti date:
Semaine des Primeurs a Bordeaux Vinitaly a Verona
2017 3 – 6 aprile 9 – 12 aprile
2018 9 – 12 aprile 15 – 18 aprile
2019 1 – 4 aprile 7 – 10 aprile
2020 30 marzo – 2 aprile 5 – 8 aprile
“Questo accordo, nato quattro anni fa, è stato ed è storicamente importante perché ha visto la Francia e l’Italia del vino superare ogni nazionalismo enologico per incontrare le esigenze dei protagonisti mondiali del vino, partendo dal profondo riconoscimento reciproco dell’importanza delle due manifestazioni, UGCB e Vinitaly hanno agito con realismo, professionalità e buon senso, in un’ottica di efficacia. Un’esperienza molto positiva anche sul piano dei risultati che per entrambe le manifestazioni si è tradotta in un crescente livello internazionale delle presenze, anche per tutte le iniziative messe in atto, che verrà riproposta per i prossimi quattro anni e può preludere anche ad altre iniziative congiunte” commentano Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere-Vinitaly, e Olivier Bernard, Presidente UGCB (Union des Grands Crus di Bordeaux).
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Ritorna Sorsi d’Autore, la kermesse che promuove il patrimonio storico, culturale ed eno-gastronomico del territorio attraverso incontri con autore, degustazioni di pregiati vini del territorioe visite guidate alle ville e giunta ormai alla XVII edizione.
CALENDARIO APPUNTAMENTI
domenica 26 giugno – VILLA EMO
Via Stazione, 5, 31050 Fanzolo di Vedelago(TV)
ore 18.30 – degustazione di vini della cantina Ornella Molon accompagnati da prodotti offerti da Consorzio tutela formaggio Asiago DOP, Salumificio Eustacchio, Crich (solo su prenotazione)
ore 19.30 – visita guidata della Villa (info e prenotazioni: 0423476334 – info@villaemo.tv.it)
ore 21 – incontro con la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, avvocato per i minori che a Londra si occupa in particolare delle comunità nera e islamica. La Mennulara, suo primo romanzo e vero e proprio caso letterario, è stato a lungo ai vertici delle classifiche. Durante la serata presenterà i suoi ultimi libri Caffè amaro, Feltrinelli e Il pranzo di Mosè, Giunti. Conduce Elena Chemello (Giornalista). Durante l’incontro si terrà una degustazione di Prosecco offerto dalla cantina Villa Sandi. Ingresso gratuito.
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lunedì 27 giugno – VILLA NOGAROLA
Via Castello, 26 – CASTEL D’AZZANO (VR)
ore 18.30 degustazione di vini offerti dal Consorzio tutela vini Lessini Durello accompagnati da prodotti offerti da Consorzio tutela formaggio Asiago DOP, Salumificio Eustacchio, Crich (solo su prenotazione)
ore 19.30 visita guidata della Villa. Per info e prenotazioni: Comune di Castel d’Azzano – 0459215925 (si prega di prenotare entro le ore 12 del giorno dell’evento)
ore 21 incontro con il giornalista, produttore e conduttore televisivo Alan Friedman, oltre che autore di best seller di economia e politica, dialogherà con Luca Telese, conduttore di Matrix. Partendo da My way. Berlusconi si racconta a Friedman (Rizzoli), l’incontro sarà l’occasione per fare il punto sullo stato della politica italiana ed estera anche alla luce degli andamenti della campagna elettorale americana. Durante l’incontro si terrà una degustazione di Prosecco offerto dalla cantina Valdo. Ingresso gratuito.
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sabato 02 luglio – VILLA VALMARANA AI NANI
Via dei Nani, 8, 36100 Vicenza (VI)
ore 10 a Montebello Vicentino (contrada Selva, 2) Walk & Wine nel terroir del Gambellara a cura dell’azienda vitivinicola Menti Vini (solo su prenotazione)
ore 17.30 degustazione di formaggi offerti dal Consorzio tutela formaggio Asiago DOP (solo su prenotazione)
ore 18.30 degustazione di vini offerti dalla cantina Piovene Porto Godi accompagnati da prodotti offerti da Consorzio Asiago, Salumificio Eustacchio, Crich (solo su prenotazione)
ore 19.30 visita guidata della Villa. Per info e prenotazioni: 0444321803, info@villavalmarana.com
ore 21 incontro con lo scrittore Matthew Thomas, nato e cresciuto a New York. Il suo libro, Non siamo più noi stessi (Neri Pozza) è stato tra i 100 notable books del 2014 ed è arrivato tra i finalisti del John Gardner Fiction Book Award. Dialogherà con il giornalista e scrittore Giulio D’Antona, autore del libro Non è un mestiere per scrittori (minimum fax). Traduttrice Vincenza Righetti. Durante l’incontro si terrà una degustazione di Prosecco offerto dalla cantina Colli Vicentini. Ingresso gratuito.
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domenica 03 luglio – VILLA BADOER
Via G.Tasso, 45025 Fratta Polesine (RO)
ore 18.30 degustazione di vini offerti dalla cantina Tedeschi accompagnati da prodotti offerti da Consorzio tutela formaggio Asiago DOP, Salumificio Eustacchio, Crich (solo su prenotazione)
ore 19.30 visita guidata della Villa. Per info e prenotazioni: 0426662304 – 3663240619 info@villabadoer.it
ore 21 incontro con Andrea Golino (Colazione a letto, Giunti), che, dopo una parentesi di cinema e tv decide, nel 2001, di diventare personal chef, uno tra i primi in Italia. All’incontro parteciperà anche Leonardo Lucarelli che, dopo la pubblicazione di un articolo di denuncia sullo sfruttamento nelle cucine riceve da Garzanti la proposta di scrivere un libro: nasce cosìCarne trita. A conclusione show cooking con Andrea Golino. Modera la giornalista Francesca Visentin. Durante l’incontro si terrà una degustazione di Prosecco offerto dalla cantina Vi.V.O. Ingresso gratuito.
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È possibile prenotare per le degustazioni pomeridiane di vini e formaggi e per il Walk and Wine su faberest.com. Per gli incontri serali l’ingresso è gratuito e fino ad esaurimento posti. Non si accettano prenotazioni. In caso di pioggia gli eventi saranno realizzati comunque in spazi al chiuso presso le stesse Ville. Per info: Fondazione Aida 0458001471 / 045595284 – info@sorsidautore.it
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Birra artigianali, street food, musica e divertimento. Dopo il successo dello scorso anno torna per la seconda volta ad Asti il tour di Birra d’Ecc, l’evento itinerante dedicato alle birre d’eccellenza. Da giovedì 16 a domenica 19 giugno la manifestazione, promossa di Birra Più e patrocinata dal Comune di Asti, animerà piazzale de Andrè con un ricco calendario di eventi gastronomici.
BERE – Cuore pulsante di Birra d’Ecc la birra d’eccellenza: birrifici e microbirfficici proporranno un’accurata selezione di etichette offrendo la possibilità di assaporare prodotti unici grazie alla competenza e alla preziosa arte dei mastri birrai presenti in piazza per suggerire agli avventori anche preziosi consigli sugli abbinamenti migliori con il cibo.
MANGIARE – Spazio anche alla gastronomia e allo street food on the road. A Birra d’Ecc si potranno gustare piatti della tradizione italiana rivisitata, ma anche specialità internazionali preparate sul posto da cuochi professionisti; in piazzale De Andrè saranno presenti stand variegati che proporranno decine di piatti diversi e per ogni palato naturalmente da gustare con un buon boccale di birra artigianale e d’eccellenza.
DIVERTIMENTO E ANIMAZIONE – Birra d’Ecc è anche divertimento con musica, animazione, concerti ed esibizioni live. Novità di quest’anno il Birra d’Ecc Animation Show, una sorpresa dedicata a tutti gli astigiani.
Gli operatori di Asintrekking, partner della manifestazione, allestiranno il villaggio degli animali: un’occasione per grandi e piccini di vedere da vicino e toccare con mano asinelli, cavalli nani e tanti altri piccoli amici. Ci sarà poi la possibilità di acquistare cosmetici e prodotti di bellezza a base di latte di asina rigorosamente a base di latte d’asina.
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Torna Italia in Rosa nella suggestiva cornice del Castello di Moniga del Garda, la città del Chiaretto. A Moniga infatti, nel 1896, ben 120 anni fa, è stato “codificato” il Chiaretto, dal senatore del Regno d’Italia, Pompeo Molmenti. Da venerdì 10 fino a domenica 12 giugno i pink winelovers potranno sbizzarrirsi, tra i terrazzamenti dei giardini vista lago di Garda, nei padiglioni dove saranno presentati i vini delle aziende partecipanti. Un viaggio completo nell’enologia italiana “in rosa” : annunciata la presenza di circa 130 cantine da tutta Italia, con la possibilità di degustare fino a 170 vini rosè. Un’occasione davvero unica per provare questa tipologia di vino al quale ci si avvicina spesso con diffidenza e che vedrà tra i protagonisti Valtenesi e in generale la Puglia, leader nella produzione di rosati, ma anche chicche dalla vicina Provenza. Oltre alle degustazioni previste anche interessanti tavole rotonde come quella della giornata di sabato nella quale verranno diffusi i dati dell’Osservatorio Nazionale sui Rosè . Le degustazioni guidate sono gratuite, ma previa prenotazione. Di seguito il programma dell’evento
Venerdì 10 giugno
ore 17.00 Inaugurazione ed apertura al pubblico di ITALIA IN ROSA
ore 17.00-20.00 Degustazioni tecniche per operatori e giornalisti
ore 20.00 Degustazione guidata “Côtes-de-provence” introdotta da Michel Couderc del Conseil Interprofessionnel des Vins de Provence
ore 21.00-22.30 Degustazioni tecniche per operatori e giornalisti
ore 22.00 Termine accesso al pubblico
ore 23.00 Chiusura manifestazione
Sabato 11 giugno
ore 10.00 Convegno tecnico “Il futuro del Rosé: numeri e dimensioni di un mercato in forte espansione” dedicato ad addetti del settore e giornalisti presso Villa Galnica sede del Consorzio Valtènesi Puegnago del Garda
ore 17.00 Apertura al pubblico di ITALIA IN ROSA
ore 17.00-18.00 Degustazioni tecniche per operatori e giornalisti
ore 18.15 Degustazione guidata “Puglia in Rosé” introdotta da Lucia Nettis responsabile Associazione Puglia in Rosé e condotta da Daniela Guiducci delegata Onav di Monza
ore 19.30 Degustazione guidata “Il lato più rosa delle Donne del Vino” degustazioni a cura di Loretta Zammarchi Donna del Vino di Lombardia.
ore 20.30 Cena in Rosa
ore 21.00-22.30 Degustazioni tecniche per operatori e giornalisti
ore 22.00 Termine accesso al pubblico
ore 23.00 Chiusura manifestazione
Domenica 12 giugno
ore 17.00 Apertura al pubblico di ITALIA IN ROSA
ore 17.00-18.00 Degustazioni tecniche per operatori e giornalisti
ore 17.30 Degustazione Guidata “I rosati dei Vignaioli Veneti” condotta da Matteo Battisti delegato Onav Mantova
ore 19.00 Degustazione guidata “I Chiaretti finalisti del Trofeo Pompeo Molmenti” condotta da Fabio Finazzi delegato Onav Brescia e Carlo Alberto Panont direttore Consorzio Valtènesi
ore 20.00-22.30 Degustazioni tecniche per operatori e giornalisti
ore 22.00 Termine accesso al pubblico
ore 23.00 Chiusura manifestazione
Tutti i giorni della manifestazione dalle 17.00 alle 22.30 saranno serviti presso l’area food piatti tipici e spuntini in abbinamento ai vini.
Biglietto d’ingresso al pubblico 10,00€ (50% di sconto per soci ONAV – AIS – FISAR)
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Sarà affidata all’abilità degli “osti del Mezzogiorno” la cena che chiuderà l’undicesimo salone del vino meridionale. Saranno 6 i protagonisti della cucina del Sud che parteciperanno insieme alla preparazione della cena conclusiva di Radici del Sud 2016 (qui il menu) alla quale è invitato lunedì 13 giugno tutto il pubblico degli appassionati di enogastronomia. Acquistando il coupon comprensivo di 6 ticket, in aggiunta al kit di degustazione col quale si accede al Salone del Vino in programma durante l’intero arco della stessa giornata (10.00 – 20.00), sarà possibile gustare i piatti che ognuno degli chef creerà pensando alla sostenibilità e a materie prime del loro territorio di provenienza per esaltarne al massimo le peculiari caratteristiche qualitative e assaggiare le 432 etichette (delle 184 cantine iscritte al salone) partecipanti a Radici del Sud. La cena si svolgerà a buffet negli accoglienti spazi all’aperto dell’Una hotel Regina (BA) per esaltare in gran stile i vini da vitigno autoctono meridionali cui è dedicata la manifestazione che da 11 anni coinvolge i massimi esperti internazionali del settore che puntualmente accorrono ad osservare la continua evoluzione di un comparto rappresentato da centinaia di importanti e qualificati produttori.
I PROTAGONISTI
I sei chef, in postazioni riservate nella zona degli stand dei vini, lavoreranno alla realizzazione di piatti che prevedano il meno possibile la manipolazione degli ingredienti ma giochino piuttosto sui sorprendenti risultati di leggerissime cotture, marinature ed altre tecniche di preparazione. Nando Salemme (Abraxas osteria/Pozzuoli) dalla Campania, Bianca Celano (Qqucina Qui/Catania) dalla Sicilia, Mariantonietta Santoro (Al Becco della Civetta/Castelmezzano) dalla Basilicata, Giuseppe Gatto (Da Lucrezia/Trebisacce) dalla Calabria, Stefano D’Onghia (Botteghe Antiche/Putignano) e Roberto Caputo (Una Hotel Regina/Bari) dalla Puglia, sono gli osti che Radici del Sud 2016 ospiterà e a cui affida il compito di rendere fedelmente l’essenza dell’autentica gastronomia italiana del Sud. Ognuno di loro si dedica giornalmente con ambizione, passione e sacrificio alla conoscenza e comprensione delle generose materie prime disponibili nei nostri territori e sa combinarle in una cucina che nel pieno rispetto dei loro naturali sapori riesca a esprimersi in modo assolutamente speciale, a volte imprevedibile. I risultati ottenuti, e spesso premiati, ne fanno degli autorevoli interpreti e ambasciatori della più identitaria cucina del Sud.
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(3,5 / 5) E’ il vino rosso per eccellenza che si produce in provincia di Ancona ed in particolare in una zona limitata nel comprensorio del Monte del Conero, a finire questa volta sotto la nostra lente di ingrandimento.
Si tratta del Rosso del Conero Doc Guasco, vendemmia 2014 prodotto dalla Vinicola Gioacchino Garofoli a Loreto in provincia di Ancona.
Un vino a tutto pasto da bere giovane, che si presta ad un consumo nell’arco di due anni, massimo tre se conservato bene in cantina e che per l’annata che abbiamo degustato riteniamo più che maturo.
LA DEGUSTAZIONE
Nel calice il Rosso del Conero Doc Guasco è di colore rosso rubino brillante, limpido e poco trasparente, scorrevole. Al naso risulta un vino semplice, vinoso e fruttato. Al palato risulta “vivace”, rotondo e secco. La vivacità peraltro gli conferisce una freschezza e ripetibilità nella beva che risulta gradevole, pur rimanendo un vino senza particolari sfumature.
Un vino pensato per la quotidianità, anche se il prezzo pagato non è da tutti i giorni, tutt’altro che economico. La gradazione è leggera solo 12% di alcol in volume, indicato con primi piatti al sugo, arrosti alla brace, salumi e stoccafisso all’anconetana.
Il Rosso del Conero Doc, è stato proprio eletto, insieme al Verdicchio come miglior vino in abbinamento allo stoccafisso, nella recente manifestazione enogastronomica organizzata da Ordine Cultori della Cucina di Mare “Re Stocco” in collaborazione con Coldiretti Marche e Confartigianato Imprese Ancona e Pesaro Urbino e con il patrocinio di Regione Marche, Comune di Ancona, Camera di Commercio di Ancona, Istituto Marchigiano Tutela Vini e Accademia della Cucina Italiana“ conclusasi ad Ancona il 29 maggio. Da un sondaggio fatto tra gli estimatori dello stoccafisso all’anconetana è emerso che il 50% preferisce il vino rosso in abbinamento al pesce.
LA VINIFICAZIONE Prodotto con uve Montepulciano allevate nella zona doc Rosso del Conero su terreni di medio impasto con una resa di 110 q/ha. Le uve, raccolte a giusta maturazione, dopo essere state diraspate e pigiate fermentano con macerazione sulle bucce per circa cinque giorni.
Dopo la svinatura e fermentazione malolattica segue periodo di affinamento in acciaio. Il Rosso del Conero Doc Guasco, fa parte della linea Linfa, una nuova gamma di vini giovani, freschi semplici e vitali con la quale Garofoli celebra la natura che si rinnova.
Ogni bottiglia è pensata per rispondere alle esigenze di un consumatore alla continua ricerca della qualità e di un prodotto che sappia colorare al meglio la propria quotidianità con sapori e i profumi inconfondibili dei grandi vini marchigiani. Garofoli è un’azienda che vanta già cinque generazioni: nata alla fine del 1800 quando Antonio Garofoli, nel 1871, è già dedito alla produzione e vendita di vini locali.
Suo figlio Gioacchino continua e sviluppa l’attività paterna e fonda, nel 1901, la ditta Gioacchino Garofoli. I suoi due figli, Franco e Dante, gli succedono nella conduzione dell’azienda dopo il secondo conflitto mondiale. La Gioacchino Garofoli nel 1950 diventa quindi una società e inizia un processo di forte sviluppo. Attualmente guidata dai fratelli Carlo e Gianfranco Garofoli.
La produzione annua si attesta intorna a 1,6 milioni di bottiglie di cui il 40% per il mercato interno. Oltre il 60% della produzione riguarda i vini Doc Verdicchio dei Castelli di Jesi (circa 770.000 bottiglie), Rosso Cònero (circa 200.000 bottiglie) e Rosso Piceno (circa 100.000 bottiglie).
Il rimanente della produzione è costituito dai vini Igt Marche (circa 100.000 bottiglie), da vini spumanti (circa 55.000 bottiglie) ottenuti sia con metodo Charmat che Classico, da un vino bianco frizzante (per circa 80.000 bottiglie), da vini da tavola (circa 300.000 bottiglie) e da piccole produzioni di vini passiti e altri vini particolari. Le uve utilizzate provengono in parte dai quattro vigneti di proprietà e in parte vengono acquistate da agricoltori che da anni conferiscono la loro intera produzione.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Il 2 e 3 luglio 2016 torna in Italia il primo Campionato Invitational Europeo dedicato al barbecue americano. Ad ospitarlo per la seconda edizione la Distilleria Bonaventura Maschio, nella storica sede di Gaiarine (Tv). Per contendersi il “Prime Uve Invitational Barbecue Championship”, l’autentica gara all’americana cui si accede solo su invito, convergeranno in Veneto diciotto team da tutta Europa.
Quest’anno alla competizione si aggiunge una sorpresa davvero eccezionale. Nel pomeriggio di sabato 2 si terrà una masterclass di Steven Raichlen, l’uomo che ha dato il via all’approccio moderno del “grilling”, specialità sempre più ricca di appassionati. Raichlen, conteso dalle tv americane per la grande competenza in materia di barbecuing e grilling, autore di ben 30 libri tradotti in 17 lingue, in Italia è noto per il programma “Il mago del grill” in onda su Gambero Rosso Channel. La masterclass sarà aperta a 20 partecipanti che riusciranno ad aggiudicarsi il loro posto prenotandolo su Eventbrite al costo di 300 euro, commissioni e tasse incluse, a partire da Martedì 7 Giugno, data di apertura della prevendita dei biglietti.
“Dato che in Europa ancora non esisteva una competizione internazionale di spessore in cui la cultura del barbecue incontra quella dei grandi distillati – spiega Anna Maschio, titolare della Bonaventura Maschio con il padre Italo e il fratello Andrea – abbiamo pensato di organizzarla all’interno della nostra distilleria. E proprio perché i nostri distillati d’uva saranno i padroni di casa, abbiamo inserito tre categorie a loro dedicate, oltre alle quattro previste dal regolamento KCBS, nelle quali le squadre dovranno dimostrare di saper utilizzare con abilità i nostri prodotti: Sauce, Barrel Smoke e Dessert”.
“Per noi è un grande orgoglio ospitare in azienda il top delle squadre europee – sottolinea Andrea Maschio, il griller di famiglia – Siamo inoltre fieri che la KCBS abbia inserito la nostra competizione nel calendario dei suoi eventi. Il fatto che siamo alla seconda edizione e la vasta eco che sta riscuotendo, ci confermano che il Prime Uve Invitational Barbecue Championship sta diventando un appuntamento di prestigio”.
Come dicevamo, al “Prime Uve Invitational Barbecue Championship” partecipano diciotto team, selezionati tra le migliori squadre europee sulla base del punteggio EBCC (European Barbecue Challenge Cup) dell’anno precedente. A questi si aggiungono di diritto le squadre che si sono aggiudicate le tre wild card concesse quest’anno. Ovverosia i brianzoli Brig Boys, che l’hanno ottenuta al W.E.S.T. di Riva di Tures, gli svedesi Flaming Pig, Grand Champion al Tony Stone Low and Slow di Hoofdorp in Olanda e, ultimo mistero rimasto ancora da svelare, la squadra che vincerà l’Italian Barbecue Championship il 12 Giugno a Perugia.
Sette le categorie in cui i partecipanti si contenderanno il “Prime Uve Invitational Barbecue Championship”. Le quattro classiche delle sfide americane KCBS cui se ne sommano tre legate ai distillati Prime Uve (Prime Uve Bianche, Nere e Oro). Fra le prime: Pork, Brisket, Ribs e Chicken. A queste si aggiungono quelle pensate ad hoc e quindi Sauce, Barrel Smoke e Dessert.
Dato che le cotture all’americana prevedono tempi molto lunghi, la sfida proseguirà anche durante la notte fra il sabato e la domenica. Dopodiché ventiquattro giudici (certificati KCBS, anche loro invitational scelti sulla base di competenza ed esperienza) degusteranno le preparazioni alla cieca, ossia senza conoscere il nome degli autori della portata che verrà loro presentata.
Voteranno aspetto visivo, gusto e morbidezza. Un doppio giudizio attenderà invece le squadre nella categoria Barrel Smoke, per la quale, oltre ai giudici KCBS è stata eletta una giuria di esperti enogastronomici che esprimerà il proprio favore e assegnerà un ulteriore premio. Il pubblico è ammesso solo su invito.
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Toscana arcobaleno d’estate nelle cantine dell’Orcia sarà “Orcia Arcobaleno”! Ecco il brindisi collettivo che inaugura l’inizio della stagione estiva nei punti panoramici di sette cantine Orcia Doc con vista sugli inconfondibili ed emozionanti paesaggi del “vino più bello del mondo”.”Il vino Orcia è ancora un prodotto familiare che punta alla qualità, fatto con cura artigianale da chi vive in mezzo alle vigne, nel rispetto della natura e con ottime competenze di enologia e viticultura” spiega la presidente del Consorzio Donatella Cinelli Colombini. “Per il nostro brindisi abbiamo pensato di valorizzare le tradizioni locali abbinando ad un calice di vino Orcia delle zuppe, piatto base della cucina povera toscana, che ogni cantina proporrà nella sua versione più tipica. Inoltre la presenza della delegazione Fisar Valdichiana, importante associazione che forma numerosi sommelier, manifesta la costante collaborazione con quelle realtà che vedono il vino protagonista” conclude Donatella Cinelli Colombini.”Essere in stretta collaborazione con i Consorzi di tutela dei vini del comprensorio e con i produttori ci porta ad un impegno sempre maggiore e meticoloso nel divulgare la nostra missione” dice Emma Lami, responsabile manifestazioni della delegazione Valdichiana. “Quest’anno la delegazione Fisar Valdichiana, molto vicina al territorio del vino Orcia, brinderà insieme ai produttori con un proprio rappresentante per conoscere più da vicino le nostre piccole realtà” conclude Donatella Cinelli Colombini. Alle ore 17:00 in ogni cantina avrà inizio il trekking nei vigneti con una guida d’eccezione, il produttore. Alle ore 18:00 il brindisi “Orcia Arcobaleno” unirà contemporaneamente le cantine collocate in ben 7 diversi comuni del territorio di produzione del vino Orcia Doc: da Pienza fino a San Casciano dei Bagni, passando per Trequanda, San Giovanni d’Asso, Montalcino, Castiglione d’Orcia e Sarteano. Ad accompagnare il vino Orcia un piatto diverso in ogni cantina. A base di farro, la Zuppa Etrusca con erbe spontanee di campo proposta da Olivi (Sarteano) e la Zuppa di Farro de La Canonica (San Giovanni d’Asso) condita con l’olio extravergine prodotto dall’azienda. A Trequanda, la Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini propone la Ciancifricola, una zuppa di pane a base di pomodoro e uovo che nella zona prende anche il nome di “Picchio Pacchio”. A San Casciano dei Bagni, la cantina Il Poggio presenta una zuppetta di legumi e cereali con pancetta croccante di Cinta Senese. La cantina Sassodisole di Torrenieri (Montalcino) preparerà una Zuppa di Pane, il piatto tradizionale della cucina povera toscana per eccellenza. Fra le varianti più fresche, con il pane quale ingrediente principale, Capitoni Marco (Pienza) propone la Panzanella nella particolare versione di Antonella mentre quella di Valdorcia Terre Senesi (Castiglione d’Orcia) sarà aromatizzata con l’origano di campo coltivato da Gabriella. Toscana arcobaleno d’estate è un evento organizzato dalla Regione Toscana, con il supporto di Toscana Promozione e di Fondazione Sistema Toscana. Inoltre è sostenuta dal quotidiano La Nazione in qualità di media partner. Nelle cantine dell’Orcia l’evento sarà anche social. I partecipanti al brindisi “Orcia Arcobaleno” del 19 giugno potranno condividere i propri scatti sui canali social Facebook, Twitter e Istagram con il nostro hashtag dedicato #orciaarcobaleno, insieme a quello ufficiale dell’iniziativa #arcobalenodestate. Un modo per raccontare attraverso le immagini l’inizio dell’estate, il territorio e le cantine del vino Orcia.
CANTINE E PROGRAMMI
Per ulteriori informazioni e prenotazioni contattare direttamente le cantine. Possibilità di pernottamento negli agriturismi delle cantine: Fattoria del Colle, Il Poggio, La Canonica e Olivi. In tutte le cantine alle 17 trekking nei vigneti, alle 18 il brindisi arcobaleno
Gli ospiti verranno accompagnati nel vigneto dove gli verrà fatto vedere e spiegato il lavoro che in questo periodo facciamo sulle viti. In cantina assaggeremo i nostri vini Orcia Doc: tre diverse interpretazioni di Sangiovese. Il piatto che offriremo è la panzanella: pane toscano raffermo, insaporito con pomodori, cetrioli, cipolla e basilico, nella particolare versione di Antonella. In abbinamento con il “Troccolone”, il nostro Orcia Sangiovese fatto in anfora. Per l’occasione saranno esposte in cantina alcune opere di Piero Sbarluzzi, artista pientino della terra cotta.
Il trekking nei vigneti utilizzerà il percorso segnalato presente nella fattoria. Tale percorso comprende cartelli didattici che spiegano la coltivazione e le peculiarità dei vitigni presenti. In assaggio la ciancifricola, una zuppa di pane a base di pomodoro e uovo che nella zone prende anche il nome di “Picchio Pacchio”.
Partenza del trekking dal centro aziendale. Trekking nel vigneto della Mannella sul percorso della Via Francigena che collega la Valdichiana alla Val d’Orcia. Ritorno in azienda per la degustazione della zuppa di legumi e cereali con pancetta croccante di Cinta Senese accompagnata dai nostri vini Orcia Doc (i legumi sono del vicino Lago di Bolsena, i cereali con erbette aromatiche dell’orto della nostra azienda e la Cinta Senese del nostro allevamento).
Partenza da cantina Le Buche . Trekking fra i vigneti di Sangiovese, Merlot e Pugnitello con Riccardo. A seguire brindisi con vino Orcia Doc e zuppa di farro perlato con erbe spontanee di campo e olio Dop Terre di Siena.
Partenza del trekking da Podere San Savino in Località Ripa d’Orcia. Lungo il percorso sarà possibile ammirare i vigneti dell’azienda e il famoso Castello di Ripa d’Orcia. A seguire rientro presso Podere San Savino per il brindisi con il “Riparosa” Orcia Rosato Doc.
Arrivo entro le ore 16,30 presso la nostra azienda. Passeggiata in vigna con Donella e Serenella. A seguire brindisi Arcobaleno con Orcia Sangiovese Dongiovanni 2011 Riserva accompagnato da una zuppa di farro. Prezzo euro 5,00 per persona.
IL VINO ORCIA DOC E IL SUO CONSORZIO
La denominazione Orcia è nata il 14 febbraio 2000 e comprende le varietà Orcia ottenute da uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese e Orcia “Sangiovese” con almeno il 90% di questo vitigno, entrambe anche nella tipologia “Riserva”. La denominazione Orcia comprende anche le tipologie Bianco, Rosato e Vin Santo. I vini nascono in una quarantina di cantine e manifestano l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie. In un’epoca di globalizzazione, il vino Orcia è ancora un prodotto familiare, fatto da chi vive in mezzo alle vigne, nel rispetto della natura e con ottime competenze di enologia e viticultura. Il vino Orcia è prodotto in uno dei comprensori agricoli più belli del mondo e in parte iscritto nel patrimonio dell’Umanità Unesco. 13 comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
FISAR DELEGAZIONE VALDICHIANA
La Fisar- Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, nasce a Volterra nel 1972 dalla volontà di alcuni albergatori e ristoratori che ignari di ciò che andavano costruendo ,credevano soprattutto che il Sommelier fosse un personaggio capace di capire un vino, sceglierlo, proporlo ad un commensale, al fine di valorizzare in primis il territorio di appartenenza e poi come persona capace di orientare il consumatore su quei prodotti che attestano la qualità e la storia di tutta l’enogastronomia Nazionale. La delegazione Fisar Valdichiana, nasce nel 1974 con il nome di Delegazione di Bettolle ed i principi sono gli stessi di quelli Nazionali, contribuendo negli anni alla valorizzazione di un intero comparto economico/produttivo qual è la vitivinicoltura e la cucina dell’intera Valdichiana. Il valore di Fisar Valdichiana è ormai consolidato e ne sono testimonianza il grande numero di associati e soprattutto la qualità dei nostri corsi di formazione per il raggiungimento dell’attestato di qualifica per Sommelier. Qualità dei corsi che passa attraverso un percorso di formazione al termine del quale un sommelier è sicuramente capace di distinguere le caratteristiche che fanno grande un vino, di ricercare nelle aziende produttrici quelle che meglio interpretano il territorio e la sua salvaguardia, siano esse piccole o grandi. Oggi i nostri Sommelier, oltre che ad essere titolari di strutture ricettive di cantine e di accoglienza turistica, vengono impiegati anche come collaboratori presso numerose aziende vitivinicole del territorio e sono presenti in diverse ed importanti manifestazioni di settore a carattere locale e nazionale.Durante i nostri corsi, oltre all’aspetto formativo, curiamo molto l’aspetto etico, morale e sociale della figura del sommelier attraverso la cultura del bere moderato, l’effetto alcool e tutto ciò che riguarda un impegno nel rispetto delle regole e delle leggi che regolamentano la materia. Essere oggi in stretta collaborazione con i Consorzi di tutela dei vini del comprensorio, con i produttori, con enti pubblici e privati, con le associazioni di categoria, ci porta ad un impegno sempre maggiore e meticoloso nel divulgare la nostra missione, nel rispetto dovuto alle persone che lavorano nel nostro campo ed al mercato del vino sempre in continua evoluzione.
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Oggi incontriamo la cantina tedesca Von Winning, con il suo Win Win Riesling, vendemmia 2013. Questa interessantissima etichetta, nata nella zona di Pfalz (Palatinato), si presenta nel calice di un giallo brillante, con dei riflessi verdognoli.
Un colore che lascia presumere come si tratti di un vino con moltissimi margini di evoluzione in bottiglia, col passare degli anni: una caratteristica intrinseca dei Riesling della Renania, vera e propria terra promessa della Germania, vocata alla produzione di vini di altissimo livello.
Nel calice, Win Win si presenta limpido e senza sospensioni. Al naso il vino esprime la sua territorialità con una presenza di idrocarburi, una pronunciata mineralità e sentori erbacei di fieno appena tagliato. Non mancano le percezioni floreali riconducibili ai fiori bianchi.
Al gusto, il Riesling Win Win Von Winning 2013 esprime un’accentuata potenza e vigorosità, un vino pieno che ben si sposa con l’eleganza della frutta esotica. Questo connubio potenza-eleganza regala un vino complesso, ma allo stesso tempo la perfetta acidità spinge alla ricerca del sorso successivo. Il retrogusto, delizioso e non invadente, vede frutta esotica e albicocche protagoniste. In cucina, il Riesling Win Win è abbinabile a primi come risotti a base di pesce e verdure, ma anche a crudi di mare.
LA VINIFICAZIONE La cantina Von Winning ha una storia antica, che inizia nel lontano 1849. Coltiva le uve nelle zone di Ruppertsberger, Deidesheime e Forst, nella parte sinistra del Reno. La filosofia dei suoi vini è abbastanza ‘retro’, intesa nell’accezione positiva del termine: la riscoperta di antiche tecniche di vinificazione, improntate sulla qualità, sono le chiavi vincenti di questa casa vinicola tedesca.
Le uve del Riesling Win Win crescono a un’altitudine compresa tra i 100 e i 200 metri sul livello del mare, con un età media dei vigneti di 20 anni. Il terreno sul quale crescono le uve è di composizione variegata. Si passa da suoli leggeri e sabbiosi a terreni argillosi, tutti a base arenaria.
La raccolta delle uve, nei vigneti allevati a guyot, avviene tra l’inizio e la metà settembre. La fermentazione di questo Riesling, spontanea, avviene in grandi botti di rovere francese. Segue un affinamento in bottiglia di 6 mesi, prima della commercializzazione. La cantina, importata in italia dalla azienda Winedow, garantisce una produzione di 15 mila bottiglie per questa etichetta.
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Ecco quello che, senza dubbio, può essere definito uno dei migliori rosati pugliesi. Non a caso anche uno dei più premiati. Parliamo del rosato Il Melograno Igt Daunia di Cantina La Marchesa, ottenuto da uve Nero di Troia in purezza. Il vino si presenta di un colore che ricorda molto il territorio caldo nel quale viene prodotto. Siamo a Lucera, in provincia di Foggia. E il bel rosa ciliegia intenso, nel calice esprime tutta la sua brillantezza e scorrevolezza. Al naso emergono i profumi della Daunia – splendida subregione della Puglia Settentrionale – e della varietà Nero di Troia, con i suoi frutti rossi a bacca rossa e nera: amarene, fragole e more. Il tutto impreziosito da delicati sentori di rosa, che rendono Il Melograno di Cantina La Marchesa un vino molto elegante. In bocca si presenta vinoso. E anche se parliamo di un rosato, leggero e beverino nell’immaginario collettivo, l’etichetta finita oggi sotto la nostra lente di ingrandimento presenta un buon corpo. L’alcol in volume, che si assesta sui 13%, regala una buona morbidezza al palato. L’acidità è presente, ma non spiccata: considerando che queste uve vengono continuamente baciate dal sole, non possiamo pretendere di più. Insomma, per capire il territorio Dauno, non c’è modo migliore che bere questo vino. Perfetto l’abbinamento con salumi, scaloppine ai funghi, zuppe di pesce, crostacei, salmone, sushi e sashimi, a una temperatura di servizio compresa fra i 10 e i 13 gradi.
LA VINIFICAZIONE L’area di produzione de Il Melograno Igt Daunia Rosato è Lucera, città storica non solo per i suoi stupendi monumenti, ma anche in campo enologico uno dei primi poli produttivi del vino pugliese. Le vigne di Nero di Troia, di età superiore ai 15 anni, coltivate a un’altezza di 100 metri sul livello del mare, crescono su un terreno prevalentemente argilloso e calcareo. Il metodo di allevamento previsto da Cantina La Marchesa è a spalliera, mentre la resa è di circa 90 quintali per ettaro. Il vino, come anticipato, è ottenuto al 100% da Nero di Troia, vitigno autoctono pugliese ricco di polifenoli, sostanze dalle rinomate proprietà antiossidanti presenti nel vino. La raccolta avviene dal 10 al 25 ottobre in maniera manuale. Le uve subiscono una pressatura soffice, in presse di piccola portata. Il mosto rimane a contatto con le bucce per 5 ore, cedendo al vino il colore rosato desiderato. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inox, a temperatura controllata.
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Menfi è vino: 7 mila ettari di terreno vitato, il 40 per cento dell’export di tutta la produzione vinicola dell’isola, una tradizione vitivinicola millenaria. Inycon, la festa del vino, torna, a Menfi, nel weekend dal 17 al 19 giugno 2016 per la ventunesima edizione. Quest’anno la manifestazione si pone come clou di una programmazione di eventi che coinvolgono complessi il territorio di Menfi lungo il corso di tre stagioni: le Stagioni del Gusto. La programmazione, inserita nel Calendario regionale delle manifestazioni di grande richiamo turistico della Regione Siciliana, mira a promuovere il territorio di Menfi e le sue risorse paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche, aumentando l’attrattività dell’area in primavera e autunno e potenziando l’offerta di intrattenimento nella stagione estiva. La ventunesima edizione di Inycon, organizzata dal Comune di Menfi, Cantine Settesoli, SI.S.TE.MA. Vino e Strada del Vino delle Terre Sicane, avrà, come da tradizione, nel vino locale, eccellenza del territorio, il suo perno tematico. La tre giorni si dipanerà seguendo un serrato avvicendarsi di eventi. I Wine Tasting, rivolti ad un pubblico enologicamente qualificato, si terranno a Casa Planeta. Saranno l’occasione, per le case vinicole locali, di presentare le proprie novità produttive. I Dialoghi del Vino, coordinati da Giacomo Pilati, porteranno a Menfi scrittori di fama che intratterranno il pubblico con la presentazione delle loro ultime opere letterarie. Protagonisti dei dialoghi di quest’anno saranno Katia Ricciarelli, Simonetta Agnello Hornby ed Antonio Caprarica. Gli splendidi cortili di Via della Vittoria si trasformeranno in Cortili del gusto. Gli allestimenti saranno affidati ai produttori locali ed ai Comuni del Belìce e delle Terre Sicane per far degustare le loro eccellenze gastronomiche in un’atmosfera emozionale e dall’alto valore artistico. I Percorsi del gusto, organizzati lungo la via Garibaldi, sono stati pensati come un viaggio fra i sapori dei territori siciliani. Le serate di Inycon saranno animate dagli Showine. La piazza Vittorio Emanuele si trasformerà in un elegante, gigantesco wine bar. Gli spettacoli sono stati pensati per coinvolgere, ogni sera, un pubblico differente. Presentatori e animatori delle tre serate saranno Fede & Tinto, icone storiche della manifestazione; insieme a loro, il conduttore menfitano, Giacomo Tarantino. Francesco Pensovecchio condurrà invece i talk show con i produttori di vino. Tanti gli ospiti degli Showine. La sera del 17 si esibirà il comico Roberto Lipari. Il 18 sul palco il gruppo Al Manzil. Il 19, serata conclusiva, il cantante Davide “Shorty” Sciortino accenderà la piazza fino al momento culminante, lo spettacolo multimediale “Sale della Terra”, di Francesco Bondì.
Programma
Venerdì 17 Giugno
10:00 Convegno sul progetto Magon, organizzato in collaborazione con la Strada del Vino delle Terre Sicane, a Casa Planeta
17:00 Wine Tasting, organizzato in collaborazione con la Strada del Vino delle Terre Sicane, all’Enoteca delle Terre Sicane
19:00 I Dialoghi del Vino, Katia Ricciarelli presenta, con Giacomo Pilati, il libro “Da donna a donna”, a Casa Planeta
Dalle 20 Tra sorsi di vino e cortili in festa, Degustazioni di vino e specialità gastronomiche delle Terre Sicane, Via della Vittoria
Dalle 20 Percorsi del Gusto, Itinerario gastronomico fra i sapori dei territori siciliani, Via Garibaldi
21:00 Lumiere, performance di live painting di Petra Trombini, Palazzo Tito
21:00 L’albero della vita, videomapping di Deep Sheet, Piazzetta San Giuseppe
Dalle 21 Showine, con Fede&Tinto e Giacomo Tarantino e la partecipazione di Francesco Pensovecchio. Intrattenimento, interviste e personaggi del mondo del vino. Ospiti: Roberto Lipari, Piazza Vittorio Emanuele.
Sabato 18 Giugno
10:00 Prima edizione del Premio Terr@, in collaborazione con la LURSS e Banca Mediolanum, a Casa Planeta
17:00 Wine Tasting, organizzato in collaborazione con la Strada del Vino delle Terre Sicane, all’Enoteca delle Terre Sicane
19:00 I Dialoghi del Vino, Simonetta Agnello Hornby presenta, con Giacomo Pilati, il libro “Caffè Amaro”, a Casa Planeta
Dalle 20 Tra sorsi di vino e cortili in festa, Degustazioni di vino e specialità gastronomiche delle Terre Sicane, Via della Vittoria
Dalle 20 Percorsi del Gusto, Itinerario gastronomico fra i sapori dei territori siciliani, Via Garibaldi
21:00 Lumiere, performance di live painting di Petra Trombini, Palazzo Tito
21:00 L’albero della vita, videomapping di Deep Sheet, Piazzetta San Giuseppe
Dalle 21Showine, con Fede&Tinto e Giacomo Tarantino e la partecipazione di Francesco Pensovecchio. Intrattenimento, interviste e personaggi del mondo del vino. Ospiti: Al Manzil, Piazza Vittorio Emanuele.
Dalle 24 Dj Set, Piazza Vittorio Emanuele
Domenica 19 Giugno
10:00 Camminata fra gusto e storia, organizzata dai camminatori di Menfi lungo le vie della città.
17:00 Wine Tasting, in collaborazione con la Strada del Vino delle Terre Sicane, all’Enoteca delle Terre Sicane
19:00 I Dialoghi del Vino, Antonio Caprarica presenta, con Giacomo Pilati il libro “Intramontabile Elisabetta”, a Casa Planeta
Dalle 20 Tra sorsi di vino e cortili in festa, Degustazioni di vino e specialità gastronomiche delle Terre Sicane, Via della Vittoria
Dalle 20 Percorsi del Gusto, Itinerario gastronomico fra i sapori dei territori siciliani, Via Garibaldi
21:00 Lumiere, performance di live painting di Petra Trombini, Palazzo Tito
21:00 L’albero della vita, videomapping di Deep Sheet, Piazzetta San Giuseppe
Dalle 21 Showine, con Fede&Tinto e Giacomo Tarantino e la partecipazione di Francesco Pensovecchio. Intrattenimento, interviste e personaggi del mondo del vino. Ospiti: Davide “Shorty” Sciortino, Piazza Vittorio Emanuele.
23:00 “Sale della Terra”, spettacolo multimediale dedicato alle Stagioni. Ideato e diretto da Francesco Bondì
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Sono ufficialmente aperte le iscrizioni alla settima edizione dell’ Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo Bianco d’Alba del 6 novembre 2016. L’impegnativa ed entusiasmante manifestazione podistica, si corre in una festa di colori autunnali nei territori paesaggi vitivinicoli patrimonio Unesco delle Langhe, attraversando l’area del Barbaresco docg e del Tartufo Bianco, nei comuni di Alba, Barbaresco, Neive e Treiso. Sono confermati i percorsi di km. 42,195 e km 21 per agonisti e tutta la logistica, che è stata molto apprezzata nelle scorse edizioni. La novità di quest’anno è l’inserimento in un circuito di dieci gare (tra cui Roma e Cortina), il Grand Prix Fidal di specialità M&T Running, la cui gara finale e decisiva per la classifica si svolgerà proprio ad Alba. Confermata anche la camminata per accompagnatori e il pranzo Piemonte in tavola. E’ previsto un numero massimo di partecipanti e pertanto si invitano gli interessati a non tardare nell’invio delle iscrizioni. Le iscrizioni si effettuano direttamente sul sito della società organizzatrice www.triangolosport.it dove si trovano le informazioni e il regolamento.
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Il Tornamagno, prodotto ed imbottigliato da Colonnara è uno dei tanti esempi di vini Igt dietro i quali si celano prodotti eccellenti, migliori di tanti altri che si forgiano della fascetta Docg.
Un ottimo rapporto qualità prezzo per un vino complesso sotto tutti i punti di vista il cui prezzo si aggira intorno agli 11 euro e che non a caso ha vinto un diploma di gran menzione al concorso enologico internazionale.
L’annata che abbiamo degustato è la 2010. Attualmente è in commercio l’annata 2013. Nel calice rosso rubino tendente al granato, un vino denso, limpido e poco trasparente, anzi un colore profondo come i sentori che regala dal punto di vista olfattivo.
Aromi intensi di frutta rossa matura e di confettura di more e marasca, petali di rosa appassiti, spezie dolci, vaniglia e liquirizia. Al palato caldo, strutturato, suadente e rotondo. Nonostante l’annata sia da considerare matura regala ancora una freschezza di beva, la sapidità non è percettibile, i tannini morbidi e vellutati.
Un vino elegante con un finale persistente. La gradazione alcolica di 14% e si abbina a preparazioni molto strutturate: piatti succulenti, saporiti, ricchi di aromi e spezie. Primi piatti con ragù di cacciagione e selvaggina.
Carni bovine, suine, ovine cotte con intingoli, aromatizzate con aglio, rosmarino e tartufo, selvaggina da penna ripiena, selvaggina da pelo in salmì, formaggi stagionati anche maturati con erbe.
LA VINIFICAZIONE
Prodotto con un blend di uve Montepulciano e Sangiovese allevate a cordone speronato sulle colline marchigiane su terreni brecciosi e di medio impasto. Le uve vengono raccolte manualmente con una resa di 90 q.li/ha.
Dopo una macerazione con le bucce per 10-15 giorni a temperatura controllata segue lavorazione in acciaio per circa 24 mesi. Il Tornamagno viene affinato in piccole botti di rovere per almeno dodici mesi e successivamente subisce un ulteriore lungo affinamento in bottiglia.
La prima annata di produzione del Tornamagno è stata la 1985, da allora è salito più volte su diversi podi di concorsi enologi mondiali. Una curiosità che abbiamo scoperto è che il nome “Tornamagno” si rifà ad una antica pratica contadina con la quale si era soliti rinforzare il vino vecchio con la frutta matura per renderlo più piacevole e rivitalizzarne l’aroma, pratica dismessa e mai adottata nella vinificazione attuata dall’azienda.
La cooperativa di Colonnara si trova a Cupramontana ed è nata nel 1959 per iniziativa di 19 agricoltori. L’azienda conta oggi 110 soci e, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative ed alla pratica di un’agricoltura eco-compatibile, ha sviluppato una produzione contraddistinta da vini e spumanti di alta qualità, distribuiti sull’intero territorio nazionale e all’estero.
Il microclima delle colline marchigiane sulle quali si trovano i vigneti varia da zona a zona, con altitudini che vanno dai 350m ai 650m slm. La diversa composizione dei terreni rappresenta il grande patrimonio aziendale di Colonnara, irripetibile in altri luoghi e quindi unico ed in particolare, la collocazione sulla riva destra del fiume Esino dei vigneti Colonnara fa sì che essi risentano maggiormente dell’influenza dell’Appennino Umbro-Marchigiano rispetto ai vigneti collocati sulla riva sinistra.
4Essi si trovano ad un’altezza superiore rispetto ai secondi e di conseguenza le uve raggiungono la maturazione più lentamente, mantenendo quindi quelle caratteristiche di acidità che a loro volta permettono al vino un invecchiamento più lungo.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Più di 6 milioni e mezzo di euro sono stati stanziati per la promozione dei vini siciliani nel mondo. Queste le cifre del bando pubblicato dall’assessorato regionale all’Agricoltura che punta ad incrementare la competitività dei vini siciliani sui paesi terzi. “Il vino siciliano alla conquista del mondo. Queste risorse permetteranno ai nostri produttori di promuovere campagne di marketing volte a rafforzare l’export del vino siciliano. C’è una domanda crescente che chiede qualità, tracciabilità e identità. I nostri vini devono rientrare in una strategia di promozione condivisa da tutti i soggetti in campo per massimizzare l’impatto del brand Sicilia” ecco quanto ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici. Ulteriori risorse pari a circa 2 milioni di euro si aggiungeranno per le quote annuali dei progetti in corso già avviati. L’erogazione del contributo non potrà superare il 50% delle spese sostenute. I progetti dovranno avere una durata minima di 12 mesi e massima di 24 mesi e a parità di punteggio in graduatoria verrà data priorità ai consorzi di tutela riconosciuti, alla maggiore presenza di piccole e medie imprese, al numero di aree e paesi terzi presenti nel progetto. La scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata al prossimo 27 giugno.
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Giulio Bava è stato rieletto alla presidenza del Consorzio Alta Langa. Secondo mandato per l’enologo astigiano, classe 1962, già presidente dell’Assoenologi Piemonte e Val d’Aosta e titolare con la famiglia della centenaria casa vinicola Cocchi, tra i fondatori del Consorzio Alta Langa. Al suo fianco, nel ruolo di vicepresidente, è stato confermato Carlo Bussi, viticoltore di San Marzano Oliveto. “L’obiettivo del Consorzio – spiega Giulio Bava – è quello di completare il raddoppio della superficie vitata nel prossimo biennio per passare dagli attuali 110 ettari a 200. Di conseguenza si punta a raggiungere la produzione di un milione di bottiglie a fronte delle attuali 650mila. Stiamo lavorando molto anche sul fronte della promozione della denominazione: in questi anni infatti la nostra presenza a eventi sul territorio nazionale è stata assidua e molto qualificata. Come già nel 2015, nel prossimo mese di luglio saremo parte attiva del Progetto Vino di Collisioni a Barolo, con incontri dedicati insieme a giornalisti e sommelier. Il 2016 ci sta portando grandi e belle novità: dall’ingresso nella compagine sociale di altre case spumantiere come Brandini di La Morra, Contratto e Coppo di Canelli e Rizzi di Treiso alla proficua collaborazione con BIM (Banca Intermomiliare) e Vetreria Etrusca. Di primo piano anche la presenza al prossimo Salone del Gusto di Torino di Alta Langa in qualità di bollicina ufficiale dell’evento”. È stato rinnovato anche il consiglio d’amministrazioneche guiderà l’ente fino al 2019. I consiglieri eletti per quanto riguarda le aziende spumantiere sono: Paola Visconti (F.lli Gancia), Alberto Lazzarino (Banfi), Bernardino Sani (Enrico Serafino), Piero Bagnasco (Fontanafredda) e Mariacristina Castelletta (Tosti). Per la parte agricola: Luciano Chiarle, Luciano Ferrero, Gianpaolo Menotti, Giacinto Balbo, Loredana Penna. ll collegio sindacale è composto dal presidente Barbara Carrero e da Terenzio Ravotto e Franco Brezza (Martini &Rossi) in qualità di sindaci effettivi.
IL PROGETTO ALTA LANGA, TRA CASE STORICHE E VITICOLTORI – L’idea del progetto Alta Langa prende avvio negli anni Ottanta grazie all’unione tra le case storiche spumantiere piemontesi e i viticoltori in collaborazione con l’Istituto Sperimentale per l’Enologia. Il 5 marzo 1990 si ufficializza la produzione dello Spumante metodo classico Alta Langa. Nel 2002 ottiene il riconoscimento della Denominazione di origine controllata e a partire dal millesimo 2008 le bottiglie Alta Langa hanno la Denominazione di origine controllata e garantita. Del Consorzio fanno oggi parte oltre 70 vignaioli e 19 cantine: Avezza Paolo (Canelli – Asti), Banfi Piemonte (Strevi – Alessandria), Bera Valter (Neviglie –Cuneo), Paolo Berruti (Santo Stefano Belbo – Cuneo), Bretta Rossa (Tagliolo Monferrato – Alessandria), Giulio Cocchi (Asti), Enrico Serafino (Canale – Cuneo), Fontanafradda (Serralunga – Cuneo), F.lli Gancia (Canelli – Asti), Germano Ettore (Serralunga – Cuneo), Martini & Rossi (Pessione – Torino), Monteoliveto di Casà (Monticello d’Alba – Cuneo), Az. Agr. Pianbello (Loazzolo – Asti ), Tosti (Canelli -Asti), Colombo Cascina Pastori (Bubbio – Asti). Gli ingressi più recenti sono Brandini (La Morra – Cuneo), Contratto (Canelli – Asti), Coppo (Canelli – Asti), Rizzi(Treiso –Cuneo).
ALTA LANGA, ALTE BOLLICINE PIEMONTESI – Prodotto ottenuto da uve Pinot Nero e Chardonnay, Alta Langa può essere solo millesimato e coltivato in vigneti sopra i250 metri s.l.m. in una zona limitata delle province di Asti, Alessandria e Cuneo. L’Alta Langa possiede notevole ampiezza dei profumi e complessità, caratteristiche che si sviluppano grazie all’affinamento sui lieviti che avviene per non meno di trenta mesi in bottiglia. È prodotto come brut (bianco e rosé) e può diventare Riserva con più lunga permanenza sui lieviti nei migliori millesimi.
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Si chiama Wine & Co, la più grande fiera del vino a Cagliari che si terrà nel centro d’arte EXMA sabato 4 e domenica 5 giugno. La manifestazione è organizzata con il patrocinio e la collaborazione del Consorzio di Tutela Vini di Sardegna Doc, Consorzio di Tutela Vini di Cagliari Doc, Consorzio di Tutela Vino Carignano del Sulcis Doc. Giunta alla sua terza edizione, Wine & Co ospiterà cantine sarde e del resto d’Italia oltre che un’accurata selezione di aziende che operano nel settore agroalimentare, per un totale di oltre 50 espositori. Il programma di sabato 4 sarà aperto dalle 16.30 alle 18.30 da incontri tecnici riservati agli operatori di settore. Dalle 18.30 spazio al pubblico con le degustazioni delle etichette presenti e dj set fino alle ore 24. Il programma aperto al pubblico riprende domenica dalle ore 10 alle 20. Sabato alle ore 18 è prevista una conferenza dal titolo Vini e vitigni della Sardegna, tenuta dall’enologo Andrea Deiana. Mentre in entrambe le giornate, gli interessati potranno partecipare adue masterclass di degustazione dei migliori vini della Sardegna. Per informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa al numero 340 6461073, all’indirizzo wineandcocagliari@gmail.com. Il festival è presente su Facebook all’indirizzo: facebook.com/rubedowinefood
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Sarà presentato Giovedì 9 giugno, alle ore 20 nelle sale del Palazzo delle Albere di Trento il programma della manifestazione “Doc, denominazione di Origine Cinematografica”. L’iniziativa curata dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino anche per quest’anno trasformerà esclusive location in cinema sotto le stelle contorniando la visione del film ad aperitivi a base di vini e prodotti tutti trentini. La serata di presentazione sarà tutta al femminile ed ospiterà produttrici e ristoratrici alle quali è stato chiesto di indossare un dettaglio rigorosamente rosa. Il programma della serata prevede la visita guidata al Palazzo e a seguire una degustazione di vini a cura di aziende associate all’Associazione donne del vino del Trentino (Azienda Agricola Balter, Azienda Agricola Letrari, Azienda Agricola Moser, Cantina Endrizzi, Elena Walch, Ferrari F.lli Lunelli, Gaierhof, Maso Martis, Maso Poli, Tenuta Hans Rottensteiner e Villa Corniole), vini che saranno abbinati a finger food di Locanda 2Camini, di Locanda Alpina e di Moja Ristorante Caffetteria, ai prodotti da forno del Panificio Zambanini, ai formaggi Latte Trento e alle mele La Trentina. Il film che verrà proiettato sarà la pellicola francese del 2004 “La moglie del cuoco di Anne Ne Ly”. Costo della serata 18 euro comprensivo di visita, percorso enogastronomico, visione del film e calice per le degustazioni, prenotazione consigliata.
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Si sta per concludere il ciclo di appuntamenti delle “Settimane del Vino in festa” promosse dalla Strada del vino dell’Alto Adige. Tra gli ultimi eventi, sabato 4 giugno si svolgeranno due manifestazioni. La prima “Gustare vini e ambiente a Salorno”, in piazza del Municipio, ai piedi del leggendario Castello Haderburg . Tredici cantine proporranno in degustazione i loro prodotti di punta tra bianchi, rossi, spumanti, specialità locali con sottofondo di accompagnamento musicale. In programma anche una visita guidata al paese e a cantine private a completare la serata, durante la quale si celebra la varietà unica dei vini di Salorno. Le cantine aderenti sono Cantina Salorno, Cantina Durer-Weg, Cantina Colterenzio, Cantina Cortaccia, Azienda agricola Haderburg, Cantina an der Salurner Klause, Tenuta Pardellerhof Montin, Azienda agricola Lageder, Azienda agricola Castelfeder, Tenuta Dornach, Tenuta Weger, Cantina Von Blumen, Cantina KettMeir. Il secondo interessante appuntamento “Degustazione vini “gschleier” a cornaiano” si svolgerà invece dalle 19 a Cornaiano-Appiano. Freschi fruttati e aromatici nettari bianchi e corposi e gustosi vini rossi attenderanno i winelovers in un percorso eno-didattico a cura dei giovani agricoltori di Cornaiano e dell’Associazione di promozione turistica di Appiano. La settimana successiva, dalle 17 alle 24, si terrà invece la consueta “Notte delle Cantine” appuntamento di chiusura della manifestazione che attirerà come ogni anno numerosi enoappassionati alla scoperta delle uve altoatesine.
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Torna anche quest’anno Vini nel mondo a Spoleto, la kermesse dedicata al vino, giunta alla sua undicesima edizione. Quattro giorni di degustazioni, show cooking, assaggi, musica, arte e spettacolo. Insomma quattro giorni di festa in cui protagonista assoluto sarà il vino. Una vetrina per piccoli e grandi produttori e un’occasione di interscambio con gli operatori del settore ho.re.ca, dove trovare prodotti di qualità e il fascino unico di edifici storici che Spoleto, con i suoi percorsi artistici patrimonio Unesco. Dal 2 al 5 giugno presente anche La Tognazza, con i suoi vini da far conoscere e assaggiare ai tanti winelovers e gourmant, che aspettano l’appuntamento con entusiasmo. In particolare venerdì 3 giugno una giornata interamente dedicata all’azienda di Gian Marco Tognazzi, anche lui presente per presentare i suoi vini e farli degustare con i sommelier della manifestazione. Durante la giornata saranno due gli appuntamenti con la cantina di Tognazzi, alle 16.30 una degustazione guidata e alle 18.30 uno showcooking. A fine giornata cerimonia di premiazione per Gian Marco Tognazzi premiato come winelover dell’anno, personaggio pubblico che si è distinto per la sua passione per il vino. Tante novità in questa edizione 2016 – promossa dall’Associazione Arte Gusto e Cultura e organizzata da Meet Eventi – che saprà intercettare l’interesse di quanti vogliono immergersi in un universo variegato e affascinante come quello dei vino. Per quattro giorni la Rocca Albornoziana e il Chiostro di San Niccolò si trasformeranno in suggestive location per le eccellenze delle cantine italiane in mostra. Un viaggio alla scoperta di aromi e sapori unici grazie alle sezioni espositive tematiche con banchi d’assaggio e abbinamenti wine & food: protagonisti saranno i migliori vini emergenti accanto ai grandi classici, i vini biologici e biodinamici, le bollicine, ma anche i distillati. Non mancheranno degustazioni guidate e verticali di vini pregiati condotte da grandi personalità dell’enologia italiana; i “Vini nel Mondo Awards” che tornano per il terzo anno consecutivo; gli shoowcooking con chef stellati ma anche le partnership eccellenti, gli incontri con accademici e “wine important people”, personalità del mondo dello sport, dello spettacolo e dell’industria che hanno fatto della passione per il vino una professione. Quest’anno il food, inoltre, sarà al centro di un interessante programma di eventi conviviali come cene di gala e cocktail party, ma anche all’interno dell’area espositiva con un mix dei migliori esempi di street food gourmet. Vini nel mondo 2016 è questo e tanto altro ancora. Ogni sera, infatti, le decine di migliaia di appassionati del vino e dei suoi abbinamenti potranno godere di musica rigorosamente dal vivo all’interno dei siti espositivi e festeggiare – sabato 4 giugno – l’undicesimo anno della kermesse con la Wine night show che ospiterà una ricca carrellata di artisti in Piazza Duomo, Piazza della Libertà e Piazza Garibaldi.
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Ottimo vino, soprattutto nel rapporto qualità prezzo, il Rosso Riserva Colli Euganei Doc della Società Agricola Vignalta di Arquà Petrarca, Padova. Sotto la lente di ingrandimento di vinialsupermercato.it, la vendemmia 2010. Nel calice si presenta di un rosso intenso con riflessi granati. Buona consistenza e intensità. Al naso questo rosso del Veneto si rivela vino molto intenso. Nonostante due anni in botte, conserva una certa freschezza e vinosità. Eppure riesce a essere molto armonico ed elegante, grazie a note marcate di sottobosco e bacche mature. Il Merlot, vitigno predominante, utilizzato nel blend con il Cabernet Sauvignon, conferisce all’olfatto il giusto spunto vegetale e speziato. Al palato, il Rosso Riserva Colli Euganei Doc Vignalta 2010 conferma le attese: buona struttura, vino avvolgente caldo. Il terreno si fa sentire prepotentemente: il suolo vulcanico dà la giusta mineralità, la botte lo rende rotondo, ma comunque conserva una certa ripetibilità nella bevuta. Un rosso importante, anche nell’alcolicità (14%) che tuttavia non stanca, né risulta pesante. La tannicità ben si lega comunque a una freschezza inaspettata e sorprendente per un vino Riserva. I ritorni di confettura di frutta e peperone verde, oltre alla buona persistenza, sono i tratti distintivi del quadro retro olfattivo. Un rosso che può addentrarsi sicuramente in un medio lungo invecchiamento. Questo importante rosso veneto si abbina a portate di carne, sia bianche sia rosse, servito a una temperatura ideale di 18 gradi.
LA VINIFICAZIONE
L’area di produzione del Rosso Riserva 2010 Vignalta è quella dei Colli Euganei, tra Arquà Petrarca, Baone, Cinto Euganeo e Teolo. Prende vita da vigneti di età media compresa tra i 13 e i 21 anni, con esposizione Sud Sud-Ovest. Il suolo è ricco di calcare e argilla calcarea, con sabbia di lava disgregata. La tecnica d’impianto è quella del cordone speronato e Sylvaz, con una densità di 2000-4000 piante e una resa di 70 quintali per ettaro. Come anticipato, le varietà che compongono il blend sono il Merlot per il 60% e il Cabernet Sauvignon per il 40%. La vinificazione prevede 14 giorni di fermentazione e macerazione in serbatoi d’acciaio con lieviti selezionati. Vengono dunque effettuati quattro rimontaggi al giorno, mentre la temperatura non si discosta dai 27 gradi. L’affinamento del Rosso Colli Euganei Vignalta ha luogo in botte di rovere (Allier e Slavonia) da 500 litri, per 24 mesi. Terminato questo periodo, il vino non subisce alcuna stabilizzazione. La filtrazione grossolana e gli ulteriori 6 mesi di affinamento in bottiglia, anticipano la commercializzazione. Ogni anno, ne vengono prodotte in media 100 mila bottiglie da 750 ml, ma la cantina produttrice lo rende disponibile anche nei formati da 0.375 e da 1.5 litri.
Acquistato presso: Alìper Ipermercati
Prezzo: 12.90 euro
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Tutto pronto per il terzo appuntamento con il salone internazionale dei vini rosati. Dal 3 al 5 giugno, nelle sale del Castello Carlo V, torna a Lecce Roséxpo il salone internazionale dei vini rosati, il più importante appuntamento che la Puglia sancisce con il mondo del vino rosato e al quale hanno aderito moltissime aziende per un totale parziale di più di centocinquanta etichette italiane e ben 46 straniere che arrivano da ogni angolo del mondo, dal Cile alla Turchia, dal Portogallo alla Francia. Confermate anche per quest’anno , oltre al patrocinio della Regione Puglia e del comune di Lecce, delle partnership di grande spessore. Hanno già, infatti, aderito all’intenso programma di appuntamenti Slow Food Puglia, Slow Wine Italia, Assoenologi Puglia Basilicata e Calabria, le Donne del Vino di Puglia e partner tecnico si conferma anche per quest’edizione la delegazione di Lecce dell’Ais, l’associazione italiana sommelier. Novità per Roséxpo 2016 la collaborazione con Radici del Sud, una delle istituzioni più attive nella promozione della cultura enogastronomica, e la Città del Gusto di Lecce. Partner tecnico di quest’anno, il Concours Mondial de Bruxelles che si preoccuperà di inviare una selezione di vini internazionali rosé tra spumanti e vini fermi. Taglio del nastro altamente istituzionale per l’edizione 2016 di Roséxpo che sarà aperta dall’onorevole Dorina Bianchi , sottosegretario al Ministero dei Beni e delle attività Culturali che presenzierà al convegno sul tema “Il valore del vino rosato” (venerdì 3 giugno alle 18 al Malcandrino –Lecce). Una interessante tavola rotonda nel corso del quale si confronteranno Sofia Pepe dell’azienda vinicola Emidio Pepe, Luigi Cataldi Madonna, dell’omonima azienda vitivinicola, Barbara Toschi dell’agenzia di marketing strategico Kippis, Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, la chef Rita Monastero contributordel Gambero Rosso, Laura Minoia, consigliere di Assoenologi Puglia Calabria e Basilicata, e il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele. “Roséxpo nasce con l’intento di valorizzare i vini rosati spiega Ilaria Donateo, presidente di de Gusto, l’associazione di produttori di Negroamaro che ha ideato l’iniziativa partendo dall’esperienza del Salento e promuovendo il confronto con altri vitigni e terroir provenienti dall’Italia e dall’estero.Essenziale nella nostra politica il confronto con altre realtà con le quali abbiamo registrato sodalizi importanti grazie ai quali raccontiamo il mondo del vino partendo dalle peculiarità dei territori”.E se i vini rosati sono il comune denominatore della tre giorni leccese, sono tanti gli approfondimenti che faranno da contorno a Roséxpo.
LE MASTERCLASS
Tre i percorsi di degustazione con il coordinamento di SlowWine e con la collaborazione dell’ Associazione italiana sommelier e di Radici del Sud. Il primo appuntamento per i winelover (sabato 4 ore 18,30 sala Pignatelli Castello Carlo V) è con “Cerasuolo d’Abruzzo a confronto”: Emidio Pepe e Cataldi Madonna con la partecipazione dei produttori Sofia Pepe e Luigi Cataldi Madonna. La degustazione sarà guidata e moderata da Fabio Giavedoni , curatore nazionale e della guida Slow Wine, e da Francesco Muci, responsabile Slow wine Puglia. Si prosegue il giorno successivo (domenica 5 -ore 18,00 sala Pignatelli Castello Carlo V) con “Una finestra sui rosati del mondo” una degustazione tecnica alla scoperta di etichette provenienti da diversi paesi e che saranno degustate e commentate da Fabio Giavedoni e da Giuseppe Baldassarre, componente della commissione nazionale per la didattica dell’Ais. L’ultima masterclass prevede un focus e un confronto tra due territori del Sud, “Sicilia VS Calabria” (domenica 5 alle 19,45 sala Pignatelli Castello Carlo V) a cura di Radici del Sud e di Slow Wine e che sarà guidato e moderato da Francesco Muci, responsabile Slow wine Puglia, Giuseppe Baldassarre della commissione nazionale didattica dell’Ais e da Nicola Campanile ideatore di Radici del Sud.La partecipazione ai seminari di formazione prevede una prenotazione obbligatoria attraverso il sito www.rosexpo.it oppure chiamando il numero 3896438195. “Il vino è l’espressione autentica dell’identità di un territorio”. Parte da questa considerazione di Ilaria Donateo la volontà di voler dare a Roséxpo il carattere e l’appeal di un attrattore per appassionati e avvezzi al mondo del vino, ma non solo. Arriveranno, infatti, nei giorni del salone dei vini rosati venti giornalisti di testate nazionali e curatori di guide che avranno la possibilità di scoprire le risorse del Salento e la sua storia. A loro e agli ospiti di Roséxpo saranno offerte proposte enogastronomiche e intrattenimenti culturali. Nulla sarà lasciato al caso in ogni angolo del Castello Carlo V. Dalle luminarie, elemento identificativo di una culturale popolare salentina, a cura di De Cagna, alla mostra fotografica dell’associazione Obiettivi che nel corso della vendemmia 2015 ha firmato un reportage fotografico che, attraverso scatti emozionali, racconta la raccolta del Negroamaro e le vicende dei produttori associati a deGusto. Sarà centrale il ruolo del Giardino Rosè, ovvero la corte del Castello CarloV, che ospiterà le proposte di street food con quattro divertentissime Apecargastro tematiche, il delicato intervento di danza contemporanea di Giorgia Maddamma di Koreoproject, in Nous Deux, coreografia che porta la prestigiosa firma di Malou Airaudo fino alle conversazioni letterarie e dove sarà possibile seguire un percorso degustativo di sigari toscani grazie alla collaborazione del Club Amici del Toscano. Sarà Patrizia Cesari a chiacchierare con Francesca Negri , la Geisha gourmet del 2.0, in occasione della presentazione di Tutta colpa di un Ruinart Rosè (sabato 4 giugno alle 19,30 –giardino del castello Carlo V), un romanzo che intende fare il focus su una nuova generazione di donne che eleggono il vino e il cibo a nuovo simbolo di emancipazione femminile. Previsto anche un evento fuori salone. LovelyCheffa sarà la protagonista del Fuori Roséxpo in programma alla libreria Feltrinelli a Lecce venerdì 3 giugno alle ore 11 e in collaborazione con La Città del gusto di Lecce. “Quest’anno abbiamo deciso di coinvolgere giornalisti di testate nazionali e di guide esperte di vino, conclude Ilaria Donateo, perché abbiamo ben chiaro ’obiettivo di voler valorizzare il nostro territorio attraverso una narrazione che abbia come filo conduttore la storia della viticoltura salentina. Il successo in termini di numeri, registrato nelle scorse edizioni, ci fa ben sperare sulla capacità attrattiva e di destagionalizzazione che un grande evento partecipato possa avere sulle sue possibili ricadute economiche, culturali e sociali sul territorio. È questo lo spirito di deGusto Salento che vuole essere strumento di coesione sia per le istituzioni locali sia per i produttori di Negroamaro che diventa, così, il vero ambasciatore della Puglia nel mondo”.
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Non sarà la soluzione definitiva ai problemi di inquinamento e di morte alla quale vanno incontro ogni anno numerosi animali marini che, secondo i dati Greenpeace muoiono proprio a causa della plastica ingerita, ma sicuramente, l’idea del birrificio “Saltwater Brewery” , un’azienda del sud della Florida è apprezzabile.
Non riuscendo le istituzioni, la comunità ad instillare un po’ di senso civico ed educare gli esseri umani a non disperdere i rifiuti nell’ambiente, al birrificio hanno pensato di sostituire la plastica utilizzata per la griglia ad anelli che tiene insieme le lattine con un materiale edibile, creato con i residui della fermentazione di orzo e frumento, un vero e proprio nutrimento per gli animali.
Gli americani sono grandi consumatori di birra, si stimano consumi per 24 milioni di litri di cui la metà in lattina ed il trend è in crescita, quindi, i potenziali rifiuti ”plastici”, seppur come previsto dalle normative a smaltimento veloce nell’ambiente, sono davvero molti.
La soluzione edibile avrebbe l’unico “difetto” di essere più costosa ed impattante sul costo finale della birra, che però, come spera l’amministratore, gli americani saranno disposti ad assorbire per sostenere la giusta causa. Chris Gove, Presidente di Saltwater auspica anche che i competitor seguano la medesima strada, portando nel breve periodo ad una riduzione dei costi di produzione per questo nuovo packaging versione commestibile.
Va precisato che l’impatto degli anelli di plastica è davvero minimo, rispetto ai problemi generati da altre fonti di plastica, ma come si dice, le piccole cose fanno le grandi cose. Un progetto che negli ultimi giorni ha fatto balzare alle cronache il birrificio sia in America che in tutto il mondo: un’iniziativa che avrà certamente un ritorno pubblicitario, ma anche di “green marketing” che si aggiunge ad altre di sensibilizzazione sul tema.
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E’ prodotto a Novoli, in provincia di Lecce, il miglior vino della XV edizione de La Selezione del Sindaco, il concorso enologico delle Città del Vino, che quest’anno ha visto protagonista come sede delle commissioni di assaggio la città dell’Aquila, in Abruzzo. Con 94,50 punti su 100 si è affermato al primo posto conquistando una Gran Medaglia d’Oro il Falco Nero Salice Salentino Riserva 2009, prodotto con uve Negroamaro dalle Cantine De Falco. Da oltre mezzo secolo questa realtà pugliese si propone di realizzare “vini di qualità, unendo alla tradizionale arte del fare buon vino l’uso delle migliori tecnologie innovative”. La sede è a Novoli mentre i vigneti dai quali si ricavano i vini sono dislocati fra le province di Lecce, Brindisi e Taranto, tutte “terre vocate alla grande e affermata produzione dei vini del Salento”. L’esperienza del capostipite Salvatore De Falco, la passione e l’impegno costante del figlio Gabriele sono gli elementi che hanno reso notevoli apprezzamenti nel mondo vinicolo nazionale e posto le basi “per orizzonti più vasti verso i mercati esteri ove sono particolarmente affermati il Primitivo e il Negroamaro”. Non a caso, un’altra annata di Falco Nero Salice Salentino Riserva, la 2013, si è di recente aggiudicata la medaglia d’oro al Concours Mondial de Bruxelles.
Al secondo posto a pari punteggio (94 punti) l’Arbaria Passito di Pantelleria Dop da uve Zibibbo, annata 2011, dell’azienda Vinisola, di Pantelleria (Tp); e il vino pugliese Rivo di Liandro Salice Salentino Doc Riserva 2012, prodotto dalla cooperativa dei produttori agricoli di San Pancrazio Salentino (Brindisi). Quarto posto per un altro pugliese: il Selvarossa Salice Salentino Doc di Cantina Due Palme. In generale il concorso ha visto protagonisti i grandi vitigni italiani: Negroamaro, Montepulciano, Gaglioppo, Raboso, Zibibbo e Corvina. Ma ai primissimi posti anche tre vini portoghesi, che si aggiudicano tre Gran Medaglie d’Oro. Al primo posto tra le 108 Medaglie d’Oro con 91,80 punti il Clematis, un vino dolce annata 2011 da uve Montepulciano, prodotto in Abruzzo con la denominazione Igt Colline Pescaresi dall’azienda agricola Ciccio Zaccagnini. Al secondo posto tra gli Ori un vino portoghese, il Venanzio da Costa Lima Moscatel Reserva Doc Setubal 2008. Invece tra le 215 Medaglie d’Argento al primo posto il Morellino di Scansano Docg 2012 della cantina Conte Guicciardini Castello di Poppiano (86,80 punti).
I PROTAGONISTI Biologici, passiti, autoctoni, in argilla, kosher, spumanti e sempre e comunque “piccole partite di vino di qualità, prodotte nelle Città del Vino”. Sono questi i protagonisti dell’ultima edizione de La Selezione del Sindaco, organizzato dall’associazione che aggrega 450 Comuni in Italia e un migliaio in Europa attraverso Recevin. La Selezione del Sindaco è un concorso enologico unico perché le cantine possono partecipare solo in alleanza con il Comune di riferimento. Inoltre perché il concorso è pensato per piccole partite di vino (minimo 1.000 massimo 50.000 bottiglie) e con un’attenzione particolare a vitigni autoctoni, anche a vini passiti, vini maturati in argilla e produzioni di qualità delle cantine sociali. Anche in questa edizione non sono state previste Medaglie di Bronzo, mentre il limite inferiore delle Medaglie d’Argento è stato innalzato dal punteggio minimo di 82 a 84,40, segno di ulteriore distinzione e qualità per i vini premiati. “La Selezione del Sindaco si conferma il primo concorso enologico internazionale organizzato in Italia – commenta Floriano Zambon, presidente di Città del Vino -. Con la realizzazione del concorso all’Aquila abbiamo voluto mantenere viva l’attenzione sulle problematiche che ancora permangono dopo il terremoto in Abruzzo e dare un segnale di come attraverso la viticoltura di qualità sia possibile rilanciare un’area con forti vocazioni anche enoturistiche. Il 4 luglio – conclude Zambon – torniamo all’Aquila per un grande evento di degustazione che consentirà al pubblico di assaggiare le 1.100 etichette partecipanti”. Dalle Città del Vino i ringraziamenti alla Regione Abruzzo, alla Camera di Commercio, al comune dell’Aquila e all’Istituto Alberghiero Leonardo da Vinci – O. Solecchi dell’Aquila per l’ottima organizzazione e l’ospitalità. Un benvenuto particolare all’Aquila che diventa Città del Vino.
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L’estate è alle porte e porterà sulle nostre tavole piatti freschi e leggeri, anche in vista dell’agognata “prova costume”. Con l’aumentare delle temperature crescono, notoriamente, anche le vendite dei vini bianchi ed è per questo che oggi, a finire sotto la nostra lente di ingrandimento, è un Falerio Pecorino Dop, vendemmia 2015, prodotto ed imbottigliato dalle cantine Ciù Ciù della località Santa Maria in Carro ad Offida (Ap). Un vino marchigiano il Pecorino del quale abbiamo fatto altre degustazioni e che sta veramente diventando un “cult”: all’ Enoteca Regionale delle Marche di Offida è tra quelli più richiesti insieme alla Passerina, più del Verdicchio che pure è tanto amato dagli italiani. La vendemmia nel nostro calice è l’ultima, la 2015 ed infatti nel calice il Falerio Pecorino Dop prodotto dalle cantine Ciù Ciù si presenta giovane, giallo paglierino con riflessi verdolini, molto trasparente e cristallino. Un vino poco denso e non particolarmente sconvolgente come intensità di profumi, ma che comunque regala note fruttate e floreali di fiori d’acacia e gradevoli sentori minerali. Al palato è di discreta struttura, caldo, rotondo, secco ed apprezzabile per la freschezza e la chiusura leggermente sapida e fruttata che regala una beva davvero stuzzicante. Un rapporto qualità prezzo ottimo per un vino che si presta ad essere bevuto come aperitivo, in abbinamento a piatti di pesce non particolarmente strutturati, a carni bianche, ma anche da provare con il brodetto alla sanbenedettese, una zuppa di pesce con peperoni e pomodori, come consigliano al Consorzio di Tutela dei Vini Piceni. La gradazione è di 13% di alcol in volume, ma davvero si beve con estrema facilità. Un vino “easy to go”, fresco e beverino.
LA VINIFICAZIONE La zona geografica di produzione del Falerio Pecorino Dop prodotto dalla cantina Ciù Ciù sone le colline tra il comune di Offida e Acquaviva Picena in provincia di Ascoli Piceno. I vigneti si trovano ad un’altezza di 250/300 mt sul livello del mare, su terreni di medio impasto e sono allevati a cordone speronato. La vendemmia è manuale e viene effettuata a metà settembre. Prodotto con un blend di uve Pecorino e Trebbiano vinificate in bianco tradizionalmente e con un breve affinamento in bottiglia prima della messa in vendita è pronto al consumo dalla primavera successiva alla vendemmia. La cantina Ciù Ciù è stata fondata negli anni settanta da Natalino Bartolomei e sua moglie Anna a pochi chilometri dal meraviglioso borgo di Offida, uno tra i borghi più belli d’Italia. I poderi Ciù Ciù si estendono su 150 ettari dislocati sulle colline marchigiane che beneficiano della vicinanza del mare della costa adriatica. Attualmente l’azienda è gestita dai fratelli Massimiliano e Walter Bartolomei che sono riusciti a portare l’azienda a livelli di qualità che l’hanno resa famosa nel mondo.
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Il livello cumulativo di sicurezza attualmente stabilito per sette solfiti utilizzati come additivi nel vino e in altri alimenti “è sufficiente a tutelare i consumatori”. Parte da questo dato di fatto l’European Food Safety Authority nell’impegnarsi a “rivedere comunque tale conclusione”. Efsa chiede le vengano forniti ulteriori “dati, provenienti da nuovi studi, per colmare le lacune nelle informazioni, ridurre le incertezze e confermarne pienamente la sicurezza per i consumatori”.
4I sette additivi alimentari – anidride solforosa E 220, solfito di sodio E 221, bisolfito di sodio E 222, sodio metabisolfito E 223, metabisolfito di potassio E 224, solfito di calcio E 226, bisolfito di calcio E 227 e potassio bisolfito E 228 – sono valutati insieme, “dal momento che si comportano in modo simile – spiega Efsa – dopo l’ingestione”.
Si tratta infatti di sostanze che si formano naturalmente durante la vinificazione e sono anche aggiunti a molti vini per bloccare la fermentazione e agire da conservanti. Il contenuto di solfiti nei vini bianchi e dolci è generalmente superiore a quello dei vini rosati, rossi e secchi. Vengono impiegati anche nel sidro, nei succhi di frutta e di verdura e nella frutta e verdure essiccate, in particolare quelle a base di ravanelli e patate.
“OCCORRONO DATI”
I dati scientifici sui solfiti e su ciò che accade loro all’interno dell’organismo sono tuttavia limitati. Se consumati negli alimenti possono innescare reazioni d’intolleranza e alcuni consumatori sono più sensibili di altri ai solfiti nel cibo.
L’attuale dose giornaliera ammissibile (Dga) si assesta sui 0,7 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo. Si applica cumulativamente a tutte le sette sostanze. Le stime dell’esposizione alimentare a queste sette sostanze per consumatori della maggior parte delle fasce d’età “sono talvolta superiori a tale quantitativo – evidenzia l’Efsa – in particolare per i forti consumatori”.
Il gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari raccomanda che “la Dga temporanea di gruppo venga valutata nuovamente entro cinque anni, dopo aver effettuato nuovi studi per produrre i dati mancanti”.
Il gruppo scientifico suggerisce inoltre che “l’etichettatura riporti l’effettivo livello di solfiti o anidride solforosa nei singoli prodotti, per aiutare i consumatori sensibili o intolleranti a contenere la propria assunzione”. La legislazione dell’Unione europea impone oggi di indicare sulle etichette alimentari la dicitura “contiene solfiti”, senza tuttavia specificarne la quantità, quando eccedano i 10 milligrammi per chilogrammo o per litro.
NUOVE VALUTAZIONI I regolamenti UE richiedono che l’Efsa valuti ex novo entro il 2020 la sicurezza di tutti gli additivi alimentari autorizzati prima del gennaio 2009. Mentre l’Efsa ha completato la nuova valutazione di quasi tutti i coloranti alimentari e prevede di completare la valutazione di altri additivi alimentari in programma entro il 2016.
Restano ad oggi in lista di attesa “oltre 100 additivi alimentari”, sempre secondo i dati Efsa. “Nonostante dal 2006 siano stati pubblicati diversi bandi sia generici sia specifici per la ricerca di dati sugli additivi alimentari – conclude l’European Food Safety Authority – permane una carenza di dati sulla tossicità delle sostanze impiegate come additivi alimentari e sui loro tenori negli alimenti”.
I produttori e gli utilizzatori di additivi alimentari sono pertanto sollecitati a fornire tutte le informazioni a loro disposizione per consentire la valutazione della sicurezza degli additivi alimentari, al fine di proteggere adeguatamente i consumatori”.
Tutto ciò mentre è ormai accertato che “più del 97% dei campioni di alimenti” valutati nel 2013 dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare “contiene livelli di residui di pesticidi che rientrano nei limiti di legge”, con “poco meno del 55% dei campioni privo di tracce rilevabili di tali sostanze chimiche”.
I risultati fanno parte della relazione annuale dell’Efsa sui residui di pesticidi negli alimenti, comprendente i risultati per quasi 81 mila campioni di alimenti provenienti da 27 Stati membri dell’UE, Islanda e Norvegia.
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Con un disegno raffigurante il paesaggio della Valpolicella nelle 4 stagioni, Marwa Bakassi, studentessa di seconda media (classe A) dell’Istituto Comprensivo di Negrar “E. Salgari” è l’autrice dell’Etichetta dell’Anno 2015, concorso artistico che sigla la conclusione a fine anno scolastico del progetto didattico sociale Scuola nel Vigneto, arrivato alla quarta edizione e promosso da Cantina Valpolicella Negrar insieme alla scuola negrarese per far conoscere ai giovani il territorio della Valpolicella e, nel contempo, realizzare opere di utilità sociale. L’etichetta sarà apposta su 500 bottiglie di Valpolicella Bio e 500 bottiglie di Amarone Classico Domìni Veneti. La metà del ricavato di queste 1000 bottiglie andrà a favorire l’acquisto di tre lavagne interattive per la scuola primaria e secondaria di Negrar. Il podio dei disegni vincitori. Dedicato al “Paesaggio della Valpolicella: particolarità e particolari”, tema ritenuto di grande rilevanza per la comunità e per questo reso protagonista anche delle prossime edizioni del progetto, il concorso artistico riassume le tante ore di lezione, in aula, in vigna e cantina, a cui sono stati chiamati studenti e insegnanti di seconda media coadiuvati dalla responsabile del progetto per la Cantina, Marina Valenti. A salire sul podio, oltre all’opera di Marwa Bakassi sono stati i disegni di Serena Sicoe, IIB, classificatasi seconda e, a pari merito, il disegno di coppia presentato da Laura Dal Dosso e Marta Angelica Galvani (IID) e il disegno di Pietro Antolini, II A, classsificatisi al terzo posto. Ad eleggere i disegni vincitori è stata la Commissione Artistica, presieduta dal maestro orafo veronese Alberto Zucchetta e composta da Cristina Amodeo e Ilaria Faccioli, illustratrici milanesi, Ilaria Bontempo,responsabile progettazione Grafical di Verona, Vera Meneguzzo, critico d’arte veronese, Paola Ravanello, vice presidente dell’Ordine degli Architetti Verona e Stefano Sartori, esperto di comunicazione veronese. La Commissione ha dapprima selezionato 31 disegni su un totale di 68 elaborati, destinati a comporre la mostra itinerante, visibile al momento nel fruttaio della Cantina insieme alla mostra sui percorsi escursionisti pedonabili di Negrar, realizzata sempre dai ragazzi di concerto con gli insegnanti e il tavolo “Turismo e valorizzazione del territorio” del comune di Negrar. Tra i 31 disegni, sono stati poi scelti i vincitori del concorso. Tra le novità in serbo a quest’edizione del progetto, c’è il premio riservato ai 5 finalisti, un mini corso di vela sul lago di Garda offerto dallo Yacht Club Verona. Gli studenti prenderanno confidenza con la vela sullo Jotto “Domini Veneti”, l’imbarcazione classe J80 di proprietà dello Yacht Club Verona e supportata nell’attività agonistica da Cantina Valpolicella Negrar. Che ha interesse a promuovere, specie tra i giovani, uno sport sano da molti punti di vista,ambientale ed etico in primis, e che dà valore allo spirito di sacrificio e alla capacità di lavorare in team per il successo di tutti.
Ad anticipare la premiazione del concorso artistico, quest’anno c’è stata la consegna della prima borsa di studio della Scuola nel Vigneto dal valore di 1.250 euro offerta dai 5 partner di progetto e attribuita ad Emi Bellipanni, vincitrice della precedente edizione del concorso artistico con un disegno in cui, in un unico albero, s’innestano le tre produzioni agricole simbolo della Valpolicella, vite, ulivo e ciliegio. L’idea di questo premio speciale è nata a seguito del fatto che l’etichetta vincitrice 2014 è stata apprezzata da un importante cliente inglese della Cantina, che ha chiesto di applicarla sulle sue 25.000 bottiglie di Valpolicella. Dopo attenta valutazione, la Cantina ha accolto la richiesta decidendo di proporre questa borsa di studio insieme a Scuola, Comune, Valpolicella Benaco Banca e Ordine degli Architetti. “Questo ulteriore premio intende sottolineare la dimensione internazionale della Valpolicella e, magari, essere un incentivo concreto allo studio di una lingua straniera, oggi fondamentale nella vita e in ogni professione. Al termine della scuola media, infatti, gli alunni si trovano in un momento decisivo di scelta per il proprio futuro e frequentare un corso di lingua in Italia o all’estero può favorire un maggior orientamento in questa scelta. Inoltre, si intende riconoscere all’alunna vincitrice il valore del suo contributo creativo personale nel promuovere l’importanza della biodiversità e nel far conoscere, fuori dai confini nazionali, i particolari e le particolarità del nostro paesaggio”, ha commentato Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar.
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