wine news e guida top 100 migliori vini italiani, notizie e articoli esclusivi su vino, birra, distillati e food
Autore:Redazione WineMag.it
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Siamo in Toscana, in provincia di Siena per raccontarvi del Vino Nobile di Montepulciano prodotto da Corte alla Flora. Una Docg, quella del Nobile, certamente tra le più conosciute di Toscana, insieme a Chianti e Brunello. L’annata nel calice è la 2009: ottima secondo gli annuali del Nobile.
LA DEGUSTAZIONE Il Vino Nobile di Montepulciano Docg 2009 Corte alla Flora ha un naso timido, aperto su ricordi erbacei e terrosi. Pian piano comincia a distendersi in marasca e piccoli frutti scuri fino a lasciare finalmente spazio a liquirizia, chiodi di garofano e pungenza di pepe nero.
In bocca è suadente, morbido con, tuttavia, un’anima di freschezza che ne sostiene bene il corpo. La complicità di un tannino ben definito, insieme ad una inattesa salinità ne esalta la piacevolezza. Un momento magico nella sua curva di evoluzione che lo porterà ad avere altrettanta vita davanti.
Il Vino Nobile di Montepulciano è ottimo con secondi piatti a base di selvaggina e formaggi stagionati come il Pecorino di Pienza.
LA VINIFICAZIONE Il Vino Nobile di Montepulciano Corte alla Flora è un blend di tre vitigni: Prugnolo Gentile (80%), Cabernet Sauvignon (10%) e Merlot (10%). L’invecchiamento avviene per 18 mesi in botti e barrique con ulteriore affinamento in bottiglia per 10 mesi.
Corte alla Flora si trova a Montepulciano, sulla via per Cervognano. Qui su terreni argillosi e calcarei si estendono i 90 ettari di proprietà di cui 35 allevati a Prugnolo Gentile. Nei restanti ettari Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot trovano il loro habitat ideale.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Si trova a Dedno, in Slovenia, il vigneto di 8 ettari che Josko Gravner sta preparando con passione e tenacia da 17 anni. Un progetto che prevede anche tre stagni e un importante lavoro di architettura del paesaggio a completamento dei vigneti, per realizzare un vero e proprio giardino vitato che non comprenda solo viti, coerentemente alla filosofia del produttore goriziano.
Un lavoro lungo e difficile, reso ancor più impegnativo dalla forte pendenza dei terreni, che ha spesso costretto Gravner a realizzare diversi lavori solo a mano. Ma che sta quasi giungendo al termine. Il 2017 ha infatti visto l’impianto delle viti portainnesto, che saranno innestate a gemma direttamente in campo tra due anni, quando si saranno adattate alle nuove condizioni e l’apparato radicale si sarà sufficientemente sviluppato.
Una storia lunga e travagliata, iniziata nel 2000 con la sistemazione in una prima parte dei drenaggi e i terrazzamenti, la maggior parte dei quali sono crollati dopo un’imponente pioggia nel 2001. È stato necessario quindi sistemare i drenaggi e rifare interamente i terrazzamenti, prima di piantare i primi due ettari a ribolla nel 2010.
La seconda parte dei lavori è iniziata nel 2006 e questa volta i drenaggi sono stati fatti con estrema cura sin dall’inizio: scavi profondi anche 4-6 metri, fino ad arrivare alla roccia, 230 camion di ghiaia necessari per avvolgere i chilometri di tubi interrati per far sì che l’acqua defluisca senza fare danni.
Le viti piantate quest’anno, dopo tre anni di sovescio, entreranno in piena produzione durante la stagione 2024/25, e il vino che da esse verrà ricavato finirà in bottiglia nel 2032.
Dati tecnici
Superificie totale: circa 8 ettari
Portainnesto: 110R, BerlandierixRupestris
Sesto d’impianto: 145×80 cm
Densità: 7500 piante/ha
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Era il 21 luglio 1967 quando con Decreto del Presidente della Repubblica (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 agosto dello stesso anno) venne istituita la Doc Franciacorta.
Il cinquantesimo anniversario diventa così occasione non solo per celebrare i successi, ma anche e soprattutto per riflettere sul futuro, progettando il proprio orizzonte al 2027, attraverso una ricerca condotta con il sociologo Domenico De Masi.
I risultati sono stati presentati lo scorso 18 settembre in un convegno organizzato presso il Relais L’ Albereta di Erbusco (BS). Molti i nomi che hanno preso parte alla presentazione: gli imprenditori Andrea Illy (presidente Altagamma) ed Oscar Farinetti (fondatore e ideatore di Eataly), i docenti Roberta Garibaldi (Università degli studi di Bergamo) ed Andrea Rea (Università Bocconi di Milano), i giornalisti enoici Federico Quaranta (Decanter – Rai Radio Due) e Karin O’ Keefe (Wine Enthusiast). A rappresentare le istituzioni il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.
Ad aprire la discussione Vittorio Moretti, presidente del Consorzio Tutela Franciacorta, che sottolinea come “con le nostre vigne abbiamo ridisegnato il territorio, conferendogli un sapore unico” e come “Ora, con questa ricerca, vogliamo guardare in prospettiva e disegnare il nostro futuro nei prossimi dieci anni. Vogliamo farlo insieme a quanti, con compiti istituzionali, hanno a cuore questo territorio, capace di unire in modo unico il sistema del vino, l’ospitalità e il turismo ambientale.”
Il sociologo Domenico De Masi, nella cui ricerca sono contenute oltre 1000 affermazioni articolate su una dozzina di temi diversi (dal vino al processo di produzione e distribuzione, dal territorio al turismo, dal marketing alla comunicazione), sottolinea come progettare il futuro sia indispensabile nella società post-industriale fortemente dinamica come quella in cui operiamo. Ciò che emerge dalla sua ricerca è “un ottimismo che non ho mai avuto modo di riscontrare in altri contesti”.
In questa direzione gli interventi delle personalità partecipanti. E così se Farinetti spinge perché il Consorzio si ponga come modello di riferimento proponendo di esser “i primi ad introdurre nel vostro disciplinare il tema del biologico”, è Andrea Illy a vedere nel prodotto un simbolo dell’eccellenza italiana “La Franciacorta e il Franciacorta possono rappresentare la dolce vita italiana. Lasciamo pure al Prosecco l’aperitivo e allo Champagne le grandi occasioni”.
Andrea Rea e Roberta Garibaldi evidenziano come il connubio cibo-vino-turismo possa essere un ottimo motore per lo sviluppo futuro, mentre è Karin O’ Keefe a porre l’accento sul puntare al mercato statunitense con vini a dosaggio zero e vitigni autoctoni.
Infine è Federico Quaranta, che sottolinea come occorre ripartire dai valori autentici del territorio per attrarre le nuove generazioni, perché i giovani “sono molto più preparati ed informati, ma anche fortemente orgogliosi di ciò che nel mondo trasmette i valori di eccellenza. Bisogna saperli raggiungere e convincerli: questa è la sfida”.
“La nostra regione è conosciuta per il suo dinamismo industriale – sottolinea il governatore Roberto Maroni – ma le potenzialità della Lombardia in ambito agricolo, turistico e culturale sono straordinarie. Al Consorzio chiedo di essere – conclude Maroni – non solo uno strumento di tutela ma anche di promozione, in una virtuosa sinergia pubblico-privato”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Giunge alla settima edizione il Mercato dei vini Fivi, a Piacenza i prossimi 25 e 26 novembre.
Più di cinquecento vignaioli presenti e quattro degustazioni guidate dagli stessi produttori, due giorni dedicati alla scoperta di chi si occupa completamente del suo vino, seguendo in prima persona l’intero ciclo di produzione, dalla vigna alla cantina.
Saranno inoltre presenti gli Artigiani del Cibo con specialità gastronomiche da diverse regioni italiane: salumi, formaggi, pani speciali e molto altro ancora.
Sabato 25 ci sarà la consegna delle targhe ai nuovi punti di affezione Fivi (locali che hanno in carta i vini dei Vignaioli Indipendenti e che possono esporre lo stemma dell’associazione nel loro locale) e il Premio Romano Levi al Vignaiolo dell’anno, premio che l’anno scorso è stato attribuito a Luigi Gregoletto, vignaiolo in Conegliano-Valdobbiadene.
Nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è oggi un riferimento nel panorami enoico italiano.
Più di 1100 i produttori associati da tutte le regioni italiane, circa 11.000 ettari di vigneto (con una media dicirca 10 ettari vitati per azienda agricola), quasi 80 i milioni di bottiglie commercializzate ed un fatturato totale vicino a 0,7 miliardi di euro con un export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 39% secondo la viticoltura convenzionale.
Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
(5 / 5) Giovane, immediato, senza eccessive pretese. Eppure contraddistinto da una precisa personalità. Così si presenta già al primo naso il Valpolicella Classico Doc 2016 di Speri Viticoltori.
LA DEGUSTAZIONE Rosso rubino intenso con riflessi violacei, limpido e trasparente. I profumi sono freschi e giovani, con una ricchezza floreale contornata da note fruttate di prugna e ciliegia.
Di medio corpo, in bocca ripropone i sentori fruttati accompagnati da un bella freschezza, che rende piuttosto facile la beva. Di persistenza sufficiente, il Valpolicella Doc Classico 2016 di Speri Viticoltori si dimostra elegante, nella sua disimpegnata giovinezza.
Perfetto l’abbinamento di questo vino rosso veneto con primi al ragù di carne e secondi come bolliti, carne alla griglia o alla brace. Grande versatilità dunque, purché la temperatura di servizio si aggiri tra i 16 e i 18 gradi.
LA VINIFICAZIONE I grappoli di Corvina veronese (60%), Rondinella (30%) e Molinara (10%) vengono raccolti a mano, tra la fine di settembre e la metà di ottobre. La pigiadiraspatura avviene subito dopa la raccolta. Fermentazione e macerazione in serbatoi d’acciaio a temperatura controllata di 20-24 gradi per 8 giorni, quindi trasferimento in vasche di cemento vetrificato per il completamento della fermentazione alcolica e malolattica. Filtrazione e imbottigliamento nel mese di febbraio.
LA CANTINA Speri Viticoltori è la storia di sette generazioni che si sono susseguite dalla metà del 1800 ad oggi. L’azienda di San Pietro in Cariano, in provincia di Verona, è passata dai pochi ettari adiacenti la casa di famiglia agli attuali 50 ettari, tutti nella zona della Valpolicella classica. Speri vinifica solo uve di proprietà coltivate con la tradizionale “pergoletta inclinata aperta”.
Rispetto dei ritmi della natura, assenza di concimi, trattamenti fitosanitari ridotti al minimo, con la convinzione che “il vino sia frutto della terra”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
I vini dell’Erice Doc sbarcano al Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo con una degustazione guidata aperta al pubblico.
A organizzarla la Casa Vinicola Fazio, la cantina di Erice che da sempre punta sullo sviluppo del territorio di Erice e dintorni. L’appuntamento è per martedì 19 settembre dalle ore 17 allo stand istituzionale dell’assessorato regionale all’Agricoltura, all’interno del percorso del Cous Cous Fest. La partecipazione è riservata ad un massimo di 25 persone ed è gratuita, previa registrazione allo stesso stand.
La degustazione guidata accompagnerà i partecipanti in un viaggio attraverso i profumi e i sapori dell’Erice Doc: si parte con due bianchi, il Calebianche Catarratto e il celebre Muller Thurgau Fazio, seguono due rossi territoriali, il Luce d’Oriente Syrah e il Torre dei Venti Nero d’Avola, per terminare con le bollicine del Petali Moscato. Tutti vini a marchio Erice Doc, che offriranno ai degustatori una visione completa della varietà vinicola di questo territorio.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Siccità e sostegno al reddito per le imprese, sburocratizzazione, registro telematico ed ex voucher. Il Consorzio Vino Chianti scrive al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina.
Dopo l’incontro dello scorso 29 agosto a Firenze, l’ente del vino toscano ha messo nero su bianco le richieste di un settore che sta vivendo “un’annata complicata”.
“I viticoltori stanno lavorando con la grande difficoltà – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – come non accadeva da decenni. La qualità è garantita, ma in alcune zone abbiamo registrato cali di produzione del 50% Abbiamo chiesto al Ministro di gestire questa situazione con interventi straordinari”.
“A rischio – spiega Busi – ci sono gli investimenti delle imprese e i posti di lavoro. Abbiamo raccolto le richieste dei viticoltori, proponendo anche delle soluzioni. Il nostro vuole essere un contributo costruttivo, per risollevare un settore fondamentale per la nostra economia”.
Una moratoria sui pagamenti alle banche, Enti previdenziali e detassazione fiscale, quindi, come primo intervento per dare respiro alle aziende dopo la grave siccità che ha procurato danni ingenti alle uve Dop e Igp. Uno squilibrio nella produzione che si riverserà nei bilanci aziendali con perdite di fatturato.
“Data l’eccezionalità del fenomeno – si legge nella lettera inviata al ministro Martina – a nulla servono i normali strumenti oggi in essere, come l’assicurazione agevolata, ma occorre almeno una moratoria della situazione debitoria delle aziende nei confronti degli istituti bancari, degli enti previdenziali e la detassazione fiscale 2017 per riportare i bilanci aziendali alla normalità nel medio termine”.
EXPORT E VOUCHER “Affinché non si ripetano situazione di tale gravità – continua la missiva – si richiede anche una nuova gestione delle risorse idriche disponibili, sviluppando una rete di bacini strategica e incentivando aziende agricole o Enti a realizzarli. Per quelli esistenti invece, nel rispetto delle regole della sicurezza, la semplice manutenzione dovrebbe avere carichi burocratici e costi ridotti al minimo”.
Nella lettera si affronta anche il tema dell’export. “E’ necessaria una più tempestiva promozione del prodotto all’estero attraverso lo strumento dell’Ocm promozione, che al momento risulta essere ancora alla firma della Corte dei Conti, impedendo di fatto la possibilità di presentare progetti per tempo, e una sburocratizzazione del settore”.
Si evidenziano anche le criticità dei nuovi strumenti che sostituiscono i voucher. Se il primo, come scrive il Consorzio “era uno strumento molto efficace e di semplice applicazione per il settore agricolo, lo strumento che li ha sostituiti, oltre alla difficoltà iniziale dell’uso e del funzionamento, appare complesso e si rischia che ingeneri aree grigie anziché mettere a pulito situazioni non chiare”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Le Cantine Ferrari sono state nominate “Sparkling Wine Producer of the Year” nell’edizione 2017 del concorso internazionale The Champagne & Sparkling Wine World Championships.
Un traguardo straordinario, se si pensa che la cantina trentina si aggiudica per la seconda volta questo titolo, attribuito invece nel 2016 alla Maison de Champagne Luis Roederer.
Il risultato, frutto delle ben 11 medaglie d’oro conquistate da Ferrari con altrettanti Trentodoc, è stato proclamato dall’ideatore stesso della competizione Tom Stevenson, un’autorità internazionale nel settore, durante la cena di gala del 14 settembre alla Vintners Hall di Londra, luogo storico per il mondo del vino inglese.
The Champagne and Sparkling Wine World Championships è la più prestigiosa competizione internazionale dedicata solo al settore delle bollicine, per la quale sono stati degustati nel 2017 campioni da 29 paesi.
Fin dalla prima edizione, ha sempre valutato i Trentodoc delle Cantine Ferrari tra le migliori bollicine al mondo. Basti ricordare che, oltre ad essersi aggiudicate il titolo di Best Italian Sparkling Wine, Ferrari ha vinto nel 2014 come World Champion Sparkling Wine Outside Champagne con il Perlé 2007 e nel 2016 come Blanc de Blancs World Champion con il Ferrari Brut.
Risultati che confermano Ferrari tra i migliori produttori di bollicine a livello internazionale, in grado di primeggiare su Maison de Champagne e altre importanti cantine di tutto il mondo. Un’ulteriore conferma della straordinaria vocazione del territorio trentino e della sua viticoltura di montagna per la produzione di bollicine di eccellenza.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Si è parlato di viticoltura eroica alla 27esima edizione di Simei che si è conclusa oggi a Monaco di Baviera, con la partecipazione del presidente Cervim Roberto Gaudio.
Innovazione e sostenibilità sono stati i temi centrali del ricco calendario di eventi della fiera biennale leader mondiale delle tecnologie per enologia e imbottigliamento, organizzata da Unione Italiana Vini dal 1963, per la prima volta nella cittadina bavarese.
Roberto Gaudio è stato relatore all’incontro dedicato al “Ruolo socio-economico e ambientale delle viticulture eroiche per la valorizzazione de territori Cervim”.
“Il workshop del Simei – ha sottolineato Gaudio – ha rappresentato un altro momento importante per la presentazione del Cervim e delle sue attività, per illustrare in un contesto specialistico di addetti ai lavori quali sono le caratteristiche della viticoltura eroica”.
Incontro che ha visto anche l’intervenuto diMathias Scheidweiler, ricercatore della Hochschule Geisenheim University, ente di ricerca associato al Cervim. Il ricercatore ha illustrato una serie di lavori sulla viticoltura in elevata pendenza che sono stati realizzati in Germania, in particolare nelle zone della Mosella e del Reno.
E nell’area degustazione del Simei erano presenti anche vini di aziende premiati al Concorso Mondial des Vins Extrêmes, organizzato dal Cervim, che si è svolto ad Aosta nel mese di luglio.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
L’estate è agli sgoccioli e per questo volevo proporvi una delle torte che più amo preparare, quando ho a disposizione tanta frutta fresca e colorata. Faremo insieme una semplicissima crostata morbida ricca di crema e frutta!
GLI INGREDIENTI
Per la base: 180 gr di farina, 50 gr di zucchero, un cucchiaio di miele di acacia, 3 uova intere, 3 cucchiai di latte, 10 gr di lievito in polvere per dolci.
Per la crema: 5 tuorli, 5 cucchiai di zucchero, 5 cucchiai di farina 00, 600 cc di latte circa, buccia di limone non trattato. Per la guarnizione: frutta a vostro gusto, gelatina spray.
LA PREPARAZIONE
Iniziamo dalla base torta. In una ciotola uniamo uova, zucchero e miele e lavoriamoli con energia. Aggiungiamo poi la farina setacciata, il lievito e poi il latte. Una volta amalgamato il tutto, versiamo in uno stampo da crostata con gradino (il famoso stampo furbo!) e mettiamo in forno già caldo a 180 gradi per 15 minuti.
Passiamo alla crema. In un pentolino alto versiamo i tuorli e lo zucchero. Mescoliamo bene con un cucchiaio di legno e aggiungiamo un po’ alla volta la farina setacciata. A questo punto mettiamo su fuoco basso e uniamo il latte un po’ alla volta, sempre mescolando in modo da evitare che si formino dei grumi.
Mettiamo anche la buccia del limone, che toglieremo una volta pronta la crema. Continuiamo a mescolare, finché la crema non sarà pronta. Ultimo passo: fatte la base e la crema, non ci resta che comporre la torta.
In teoria la base sarebbe già pronta, ma alla mia ciurma piace che sia imbevuta. Quindi preparo uno sciroppo con acqua (400 cc), zucchero ( 2 cucchiai) e frutti non trattati (lamponi, more, succo di limone e succo di arancia, per esempio).
Aggiungo anche un bicchierino di rum bianco. Quando i sapori si sono ben amalgamati, filtro il tutto e lascio raffreddare e dopo bagno la torta. A questo punto mettiamo un generoso strato di crema, decoriamo con la frutta e spruzziamo con gelatina spray. Spero vi piaccia e… buon appetito!
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Miglior vino bianco, miglior spumante, miglior rosato e miglior rosso dell’edizione Radici 2017: ecco le quattro categorie che saranno votate dalla giuria di esperti di settore convocata il 19 ed il 20 Settembre presso il centro di ricerca CRFSA di Locorotondo.
Due sessioni di degustazione per designare i migliori vini tra le 66 etichette finaliste su 350 in concorso e pre-selezionate a giugno, dalla giuria allora composta da buyer, giornalisti, enologi di Assoenologi e membri del circuito Vinarius presieduta da Daniele Cernilli e Alfonso Cevola.
Per la scelta dei best i campioni saranno contrassegnati solo da un numero per evitare qualsiasi tipo di collegamento alla lista dei vincitori diffusa già da Giugno.
Le etichette premiate saranno celebrate il 27 novembre al Castello di Sannicandro di Bari durante il Gran Galà conclusivo delle manifestazione.
Qui, invece, i migliori assaggi decretati da vinialsuper in occasione della nostra visita al Salone dei vini e degli oli meridionali 2017.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
(3 / 5) ”Sì, la forma è tutto. E’ il segreto della vita”. Aforisma di Oscar Wilde, quanto mai adatto al vino oggi sotto la nostra lente di ingrandimento. Si tratta del Yu Sushi Sparkling Wine, Extra Brut prodotto da Astoria.
Un “Prosecco” dall’allure orientale che con la sua bottiglia candida e lattea come il viso di Chiyo Sakamoto, la geisha del libro di Arthur Golden, suggestiona il consumatore anche in Gdo.
Sapiente opera di marketing, se la gioca su due leve: la “quotidianità” del sushi nella nostra alimentazione e l’estetica della bottiglia e dell’etichetta, capaci – come dimostrato da alcuni studi di neuromarketing – di condizionare la scelta del consumatore che acquista vino al supermercato.
LA DEGUSTAZIONE Giallo paglierino con sfumature verdoline, Yu Sushi Sparkling Wine ha un perlage mediamente fine. Al naso è fresco e fruttato come in bocca, con ricordi di lime e mela Granny Smith.
Una carbonica contenuta, ma stimolante, insieme al ridotto dosaggio di zuccheri, al gusto acidulo e anche alla leggerezza in alcol lo rendono un soddisfacente accompagnamento per sushi e crudité di mare.
Riassumendo, Yu Sushi Sparkling Wine ha un prezzo assolutamente proporzionato all’esperienza che offre. Non certo l’unica possibilità di abbinamento sushi-bollicine in Gdo.
LA VINIFICAZIONE Astoria produce questo spumante con uve a bacca bianca tipiche del Trevigiano, provenienti da vigneti allevati a Sylvoz, con una resa di 120 quintali per ettaro. La vendemmia avviene manualmente, a settembre, con le uve al massimo equilibrio chimico-organolettico.
Segue la pressatura soffice e la decantazione statica del mosto. La fermentazione primaria avviene in recipienti di acciaio a 18/19°C con lieviti selezionati autoctoni. Il vino nuovo viene mantenuto sulla feccia nobile per un mese, poi reso limpido e travasato nelle autoclavi per la presa di spuma.
La rifermentazione avviene a 16-18 gradi, sempre con lieviti selezionati e dura circa 25-30 giorni. Fa seguito un periodo di affinamento sui lieviti, per qualche giorno. Si procede poi all’imbottigliamento e al riposo in bottiglia per altri due mesi.
Astoria nasce nel 1987 e si estende su una superficie di circa quaranta ettari. Ampiamente presente in grande distribuzione, lega la sua fama principalmente al Prosecco.
Prezzo: 5,50 euro
Acquistato presso: Pam / Panorama
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
(4 / 5) Prodotto dal vitigno a bacca bianca simbolo della regione Umbria, il Colli del Trasimeno Doc Grechetto Nuricante Duca della Corgna, annata 2015, oggi sotto la nostra lente di ingrandimento, proviene da una zona tradizionalmente vocata alla viticoltura grazie al connubio territorio collinare e clima mite dato dalla presenza del lago Trasimeno.
LA DEGUSTAZIONE Il Colli del Trasimeno Doc Grechetto Nuricante Duca della Corgna è giallo paglierino chiarissimo nella sfumatura con un profumo nitido ed invitante di fiori di campo e mela renetta. Nel sorso manifesta coerenza di aromi ed immediata piacevolezza.
La fermentazione in legno di parte del mosto gli regala buona struttura, ben integrata nell’armonia generale senza mascherare una sapidità e un’acidità scattante che accompagna la beva dal retrogusto ammandorlato.
Una bottiglia che conferma le potenzialità del Grechetto, vino fragrante e godibile dal sorprendente bagaglio aromatico ed eccellente fruttato al palato. Versatile anche dal punto di vista dell’abbinamento, il Colli del Trasimeno Doc Grechetto Nuricante è ottimo con la cucina di mare a partire dagli antipasti, ma si accosta anche a preparazioni di carni bianche.
LA VINIFICAZIONE Prodotto con uve Grechetto in purezza allevate a cordone speronato su colline ben esposte, non soggette ad eccessi termici, ad un’altitudine tra il 250 e i 300 mt s.l.m. I terreni sono tendenzialmente sciolti con presenza di sabbie gialle, in parte con abbondante scheletro e presenza media di calcare. La vendemmia è manuale, parte del mosto viene fermentata in barrique.
Il progetto Duca della Corgna della Cantina Sociale Trasimeno nasce proprio per identificare vini di qualità tra cui il Nuricante che è uno di quelli di maggior pregio.
La Cantina Sociale del Trasimeno si trova a Castiglione del Lago, al confine tra Umbria e Toscana. Il borgo medioevale, tra i più belli d’Italia, sorge su un promontorio calcareo che si protende nel Lago Trasimeno, il più esteso dell’Italia centrale detto anche il ”mare chiuso” dell’Umbria.
Nata nel 1957 questa realtà cooperativa unisce 200 soci per circa 300 ettari con una produzione annua di circa 500.000 bottiglie.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Utilizzare l’anfora, il contenitore più antico della storia dell’uomo, per affinare il vino è una pratica ormai nota ed accettata, ma utilizzarla per i distillati è possibile? E con che risultato?
Ha provato a dare una risposta la distilleria Marzadro di Nogaredo (TN) con la sua “Anfora. Grappa affinata in terracotta”, 43%.
LA DEGUSTAZIONE
Incolore, perfettamente trasparente e brillante. Intensa e pulita al naso, emergono da subito note di erba tagliata e un bel bouquet floreale, con sentori di calendula in primo piano. Più in profondità si colgono profumi fruttati sia di frutti a polpa bianca sia di piccoli frutti rossi.
In bocca, la grappa affinata in terracotta “Anfora” delle distillerie Marzadro, entra morbida. L’alcolicità è presente ma non fastidiosa, ben integrata nel corpo vellutato della grappa. Una leggera dolcezza iniziale che lascia subito spazio a tutti i profumi sentiti al naso, che si percepiscono chiaramente nel retronasale. Piena ed armonica, chiude con una leggera nota amaricante ed una lunga persistenza.
LA PRODUZIONE
Sul collo della bottiglia è apposta la fascetta con il marchio “Trentino Grappa”, rilasciato dall’Istituto Tutela Grappa del Trentino, che certifica l’utilizzo di solo vinacce della provincia per “offrire al consumatore la garanzia di una qualità certificata dall’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, attraverso analisi di laboratorio, e della Camera di Commercio di Trento presso la quale è operante una commissione per l’analisi organolettica”.
Una grappa al 100% figlia del territorio, quindi, per la quale viene utilizzato un blend di uve: 80% da vitigni a bacca rossa (Teroldego, Marzemino, Merlot) e 20% a bacca bianca (Chardonnay, Müller Thurgau, Moscato). Base molto simile a quella di un grande classico di casa Marzadro, la “Diciotto Lune”.
Come per tutte le grappe di Marzadro, la distillazione avviene solo nei cento giorni fra settembre e l’inizio del mese di dicembre, con vinacce fresche di spremitura. La distillazione segue i canoni della tradizione, con alambicco discontinuo a bagnomaria. Alambicchi in rame costruiti artigianalmente ma dotati di controlli computerizzati per impedire sbalzi di temperatura e salvaguardare gli aromi, la fragranza e la morbidezza tipici della grappa trentina. Artigianalità e tecnologia a braccetto.
La grappa riposa per minimo 10 mesi in anfore da 300 litri, realizzate con creta e argilla, che giungono da Montelupo e da Impruneta, località toscane note fin dal Medioevo per la lavorazione della terracotta.
Queste anfore garantiscono una micro ossigenazione doppia rispetto a quella che avviene con l’uso della botte. La grappa si arricchisce in eleganza e morbidezza, regalando così le caratteristiche tipiche dell’invecchiamento senza però ricevere profumi, sapori e colore dal legno.
LA DISTILLERIA
Nata sul finire degli anni ’40 a Brancolino (TN) per volere dei fratelli Sabina ed Attilio Marzadro, la distilleria si contraddistinse subito per la qualità della propria produzione e negli anni ’50 e ’60 divenne sinonimo stesso di “grappa trentina”.
Dall’introduzione nel 1975 della prima grappa da monovitigno autoctono trentino (il Marzemino) l’azienda è cresciuta costantemente, con nuovi alambicchi negli anni ’80 ed i primi distillati di frutta, fino alla realizzazione della nuova e moderna sede di Nogaredo (ad 1 Km da dove nacque) nel 2004.
Giunta alla terza generazione, Marzadro oggi offre 46 etichette di grappa differenti (fra bianche, affinate, monovitigno ed aromatizzate) e 28 etichette di liquori, coniugando una capacità produttiva industriale con l’attenzione artigianale, utilizzando quasi esclusivamente materie prime del territorio.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Inizierà il 12 settembre l’ultima vendemmia con il vecchio disciplinare nell’area Doc Bardolino. Una raccolta che parte con un anticipo di una decina di giorni rispetto al consueto, al termine di una stagione che, anche a Bardolino, è stata caratterizzata da un andamento climatico anomalo, con alcune zone colpite da gelate primaverili, riducendo la produzione. Le uve si presentano comunque sane e con considerevoli tenori zuccherini.
LA REVISIONE
La modifica al disciplinare di produzione introdurrà le tre sottozone storiche: La Rocca, Montebaldo e Sommacampagna. Dal 2018 i produttori potranno così scegliere se continuare a produrre Bardolino Doc oppure se rivendicare la sottozona, nella quale la resa massima consentita sarà di 100 quintali per ettaro (rispetto ai 120 della Doc) e il vino ottenuto potrà essere commercializzato non prima del settembre successivo alla vendemmia.
“Il nuovo disciplinare – spiega Franco Cristoforetti (nella foto sotto), presidente del Consorzio Bardolino Doc – ci riporta al Bardolino delle origini, che già a fine Ottocento vedeva le tre sottozone perfettamente individuate. Ci riporta cioè a quelle etichette che all’epoca si trovavano nelle carte vini dei Grand Hotel di mezza Europa accanto ai grandi vini di Borgogna”.
La revisione porta a frutto i risultati dello studio di zonazione condotto nel 2005 e del progetto Bardolino Village, realizzato da una quindicina di produttori nelle stagioni 2015 e 2016 attraverso sperimentazioni nella conduzione dei vigneti e nelle tecniche di vinificazione.
Complessivamente le tre sottozone copriranno tutto il territtorio di produzione. La Rocca per i comuni del territorio dell’antico Distretto di Bardolino: Bardolino, Castelnuovo del Garda, Garda, Lazise, Peschiera del Garda e Torri del Benaco; Montebaldo per il tratto pedemontano dell’ex Distretto di Montebaldo, nel territorio di Affi, Caprino Veronese, Cavaion Veronese, Costermano sul Garda, e Rivoli Veronese; Sommacampagna per l’area delle colline moreniche meridionali, nei comuni di Bussolengo, Pastrengo, Sommacampagna, Sona e Valeggio sul Mincio.
LE VENDITE DEL CHIARETTO
Intanto lusingano i dati che arrivano dal fronte delle vendite di Chiaretto, che con il suo nuovo disciplinare autonomo dal prossimo anno assumerà il nome Chiaretto di Bardolino Doc, staccandosi dal Bardolino.
Da gennaio ad agosto ne sono state vendute 7 milioni di bottiglie, contro i 6,3 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente: l’incremento è del 10,7%. Il Chiaretto raggiunge così una quota del 40% sul totale della produzione della Doc Bardolino: nel 2012, prima del varo del progetto Rosé Revolution, era solo il 28%.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che Agea coordinamento ha adottato, in accordo con Mipaaf e Icqrf, “una circolare integrativa per esonerare dalla presentazione della dichiarazioni di giacenza i produttori vitivinicoli obbligati alla tenuta dei registri di cantina telematici”.
In particolare la circolare prevede che “la dichiarazione da inviare sul portale Agea è considerata direttamente assolta se le imprese vitivinicole hanno effettuato la chiusura telematica del registro di cantina entro l’11 settembre 2017”.
E’ stata dunque accolta l’istanza di Fivi, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Agea otterrà il dato direttamente dal database del Sian, evitando così un inutile doppione. Fivi in una comunicazione ufficiale del mese di agosto indirizzata ad Agea, aveva minacciato “disobbedienza civile nel caso in cui non fossero state accolte le proprie richieste”.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – dichiara Matilde Poggi, presidente Fivi – e siamo grati al direttore di Agea per aver voluto accogliere le nostre richieste. Ci tengo a sottolineare che questa è una vera semplificazione che va a vantaggio di tutti i produttori di vino italiani, piccoli, medi e grandi”.
“Stupisce vedere come Fivi, che rappresenta i piccoli vignaioli indipendenti, sia stata l’unica ad avere il coraggio di muoversi in questo senso. Nessun’altra associazione di categoria – chiosa Poggi – ha ritenuto opportuno alzare la voce per chiedere di cancellare questo adempimento ormai inutile visto il passaggio al sistema telematico di tenuta dei registri”.
In realtà anche Coldiretti canta vittoria. “In coerenza con la battaglia per la semplificazione messa in campo nella definizione della Legge 238 /2016 sul vino – si legge in una nota della confederazione nazionale coltivatori diretti – Coldiretti continuerà a sollecitare il Mipaaf affinché si acceleri l’iter di definizione di importanti decreti applicativi del Testo unico senza perdere di vista le aspettative di effettiva semplificazione dei produttori”.
“Il prossimo obbiettivo – aggiunge Coldiretti – è rappresentato dalle dichiarazioni di raccolta e produzione vino da presentarsi entro il 15 dicembre per le quali ci si attende analoghe disposizioni per semplificare o eliminare l’adempimento in presenza del registro di cantina telematico”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Un programma di 7 Master Class di altissimo livello, guidate da grandi esperti di fama internazionale, si svolgerà durante l’evento “Modena Champagne Experience”, la più grande manifestazione italiana dedicata esclusivamente allo Champagne (8 e 9 ottobre a Modena), promossa e organizzata dal Club Excellence, associazione che riunisce dodici tra i più grandi importatori e distributori nazionali di vini e distillati d’eccellenza.
IL PROGRAMMA Domenica 8 ottobre 2017, ore 15.00. “Lo ‘sciampagn’ di Modena”. L’incredibile storia del prof Venturelli «artigiano modenese con la passione per il vino», e dei suoi sorprendenti “Trebbiani Metodo Classico”, dagli anni ’70 a oggi, presentati da Filippo Marchi in una degustazione unica ed irripetibile.
Relatore: Filippo Marchi con la partecipazione del prof. Venturelli
Moderatore: Antonio Previdi
Vini in degustazione:
Selezione di Trebbiani Metodo Classico, anni ’70/’80/’90/’00
Domenica 8 ottobre 2017, ore 16.30. “Lambrusco e Champagne, stasera beviam…”. Cosa lega le bollicine del vino più chic e famoso del mondo a quelle generose e spumeggianti del Lambrusco modenese, sinonimo di genuinità e buona tavola? Ce lo svelerà Sandro Cavicchioli, enologo e titolare dell’omonima cantina, durante questa sorprendete Master Class realizzata grazie al sostegno del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena e al Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi.
Relatore: Sandro Cavicchioli
Vini in degustazione: Selezione di Lambruschi Modenesi
Domenica 8 ottobre 2017, ore 17.30. “Lo straordinario mondo delle Cuvée Prestige (1)”. Le grandi bottiglie che hanno reso mitico il mondo dello Champagne, raccontate in una degustazione esclusiva da Luca Gardini, «Miglior Sommelier d’Italia» nel 2004, «Miglior Sommelier d’Europa» nel 2009, «Miglior Sommelier del Mondo» nel 2010.
Relatore: Luca Gardini
Moderatore: Filippo Marchi
Vini in degustazione:
Champagne Louis Roederer, Cristal Brut, 2009
Champagne Bruno Paillard, Brut Blanc de Blancs, 1996
Champagne Thiénot, Alain Thiénot, 2007
Champagne Pannier, Egerie Extra Brut, 2006
Champagne Paul Bara, Special Club Grand Cru, 2006
Champagne Joseph Desruets, Premier Cru d’Hautvillers Sous Les Clos, 2009
Lunedì 9 ottobre 2017, ore 11.30. “Blanc de Noirs: ancestrale, sanguigna tenacia”. Degustazione dedicata ai grandi Blancs de Noir, ottenuti dalle uve a bacca nera di Champagne, il Pinot Noir e Meunier. Il laboratorio è un percorso su una tipologia che rivela il volto più sanguigno e ancestrale dello Champagne, la cui vocazione rossista è ben più antica della rifermentazione in bottiglia.
Relatore: Francesco Falcone
Moderatore: Filippo Marchi
Vini in degustazione:
Champagne Paul Bara, Comtesse Marie de France, 2005
Champagne Francis Orban, Extra brut, s.a.
Champagne Pierre Gerbais, L’Audace Pas Dosè, s.a.
Champagne Thiénot, Garance Thiénot, 2008
Champagne Mandois, Le Clos Mandois, 2004
Champagne Apollonis, Vieilles Vignes Monodie en Meunier Majeur, 2007
Champagne Benoît-Lahaye, Blanc de Noirs, s.a.
Lunedì 9 ottobre 2017, ore 13.30. “Lambrusco e Champagne, stasera beviam…”. Cosa lega le bollicine del vino più chic e famoso del mondo a quelle generose e spumeggianti del Lambrusco modenese, sinonimo di genuinità e buona tavola? Ce lo svelerà Sandro Cavicchioli, enologo e titolare dell’omonima cantina, durante questa sorprendete Master Class realizzata grazie al sostegno del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena e al Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi.
Relatore: Sandro Cavicchioli
Vini in degustazione: Selezione di Lambruschi Modenesi
Lunedì 9 ottobre 2017, ore 15.00. “Blanc de Blancs, più Bianco di così non si può!”. La storica base per i più raffinati Blanc de Blancs in Champagne; Luca Burei e Fabrizio Pagliardi, rispettivamente editore/curatore ed autore della guida “Le Migliori 99 Maison di Champagne”, raccontano l’eleganza, finezza e purezza dello Chardonnay.
Relatori: Luca Burei, Fabrizio Pagliardi
Moderatore: Filippo Marchi
Vini in degustazione:
Champagne Louis Roederer, Blanc de Blancs, 2010
Champagne De Sousa, Champagne Extra Brut Cuvée des Caudalies BdB Grand Cru, s.a.
Champagne Ayala, Blanc de Blancs, 2010
Champagne R&L Legras, Hommage BdB, s.a.
Champagne Agrapart & Fils, Les 7 Crus, s.a.
Champagne Marguet, Le Parc Grand Cru Pas Dosè, 2011
Champagne Larmandier-Bernier, Terre de Vertus 1cru dosaggio zero, 2010
Lunedì 9 ottobre 2017, ore 17.00. “Lo straordinario mondo delle Cuvée Prestige (2)”. Secondo incontro dedicato ai grandi champagne, guidato da Luca Gardini, punto di riferimento imprescindibile per le valutazioni dei più grandi vini di tutto il mondo.
Relatore: Luca Gardini
Moderatore: Filippo Marchi
Vini in degustazione:
Champagne Bollinger, RD, 2002
Champagne Jacquesson, Corne Bautray, 2007
Champagne Palmer & Co, Amazon, s.a.
Champagne Françoise Bedel, Champagne Extra Brut Comme Autrefois, 2003
Champagne Marguet, Les Crayères Grand Cru Pas Dosè, 2011
Champagne Fleury, Fleury 2004 extra brut, 2004
Le Masterclass sono a pagamento e sono vincolate all’acquisto del biglietto d’ingresso alla manifestazione valido per il giorno in cui si tiene la Master Class prescelta (maggiori info: champagneexperience.it).
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Dopo i commenti sulle previsioni vendemmiali 2017, ecco il quadro regione per regione. A tratteggiarlo è Ismea, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, in collaborazione con Uiv, Unione italiana vini.
La vendemmia è arrivata dopo un’annata decisamente anomala, segnata da un inverno mite e asciutto e da gelate tardive, mentre la prolungata siccità e le elevate temperature per tutta la stagione vegetativa, hanno indotto stress idrico ai vitigni e importanti anomalie nel ciclo di maturazione delle uve.
“La prima conseguenza – evidenziano Ismea e Uiv – si è concretizzata in un sensibile anticipo della vendemmia che lungo la Penisola passa dalla ‘fisiologica’ settimana alle più anomale due o tre settimane di alcune aree produttive. In Sicilia e Sardegna la vendemmia è stata avviata intorno al 20 luglio, molto prima del tradizionale inizio di campagna dei primi di agosto”.
Allo stato attuale, si stima che nei primi giorni di settembre oltre la metà delle uve sia già stata raccolta e avviata alla vinificazione. “Le perdite delle uve precoci – aggiungono Ismea e Uiv – potrebbero essere parzialmente compensate dalle eventuali piogge di settembre che garantirebbero un miglioramento dello stato vegetativo delle uve più tardive (con particolare riferimento a quelle a bacca rossa”).
In caso contrario, i futuri aggiornamenti delle stime di produzione potrebbero indicare un valore inferiore alla soglia dei 40 milioni di ettolitri. La seconda conseguenza riguarda gli aspetti qualitativi della produzione.
UVE PIU’ SANE DELLA MEDIA
Il clima caldo e secco ha favorito uve molto più sane della media, caratterizzate da una sensibile riduzione di fitopatie, come peronospora e oidio, a cui è seguito un minore numero di trattamenti fitosanitari.
Allo stesso modo, il grado zuccherino risulta superiore lungo tutta la Penisola mentre la ridotta escursione termica tra giorno e notte non ha favorito l’ottimale sviluppo degli aromi. Le uve bianche presentano in generale un’acidità minore della media, mentre le uve rosse mostrano un minore contenuto di antociani e una conseguente non ottimale colorazione della bacca.
Ismea e Uiv tirano così le somme: “La vendemmia 2017, pertanto, presenta alcune anomalie sia quantitative che qualitative che, con le dovute differenze tra zone di produzione, dovranno essere gestite accuratamente in cantina durante la fase di vinificazione”.
SERVE UN NUOVO MODELLO AZIENDALE?
Da un punto di vista più generale, la vendemmia 2017 registra il riaccendersi del confronto tra gli operatori sulle problematiche legate ai cambiamenti climatici e agli strumenti agronomici, organizzativi e finanziari che consentono di mitigare gli effetti negativi sul livello produttivo. Se il dibattito agronomico si incentra sulle varietà più resistenti alla siccità e al corretto utilizzo delle irrigazioni di soccorso, l’annata in corso ha messo in luce le difficoltà e le rigidità dei modelli organizzativi aziendali.
“L’anticipo della vendemmia, con la sovrapposizione di cicli di conferimento di uve raccolte precedentemente in periodi ben definiti – evidenziano Ismea e Uiv – ha costretto le aziende a rivedere sia i piani in vigna che, soprattutto, quelli di gestione della cantina. Mai come quest’anno i fattori di organizzazione aziendale, di adeguamento dei sistemi produttivi e di mitigazione del rischio faranno la differenza sui risultati economici, introducendo un ulteriore elemento di discrimine competitivo. Le previsioni di produzione Ismea-Uiv si inseriscono in un quadro economico che conferma il trend positivo del settore di questi ultimi anni”.
I LISTINI DEI VINI I listini dei vini comuni, storicamente più sensibili dei Doc-Docg alle oscillazioni produttive, mostrano una tendenza all’aumento. Secondo le rilevazioni Ismea, infatti, la campagna si è aperta con i prezzi di agosto in crescita del 4% sui bianchi comuni e del 2% sui rossi comuni rispetto a luglio. Anche su base tendenziale, quindi su agosto 2016, si evidenziano prezzi in aumento, soprattutto per i bianchi.
Si conferma d’altra parte, il buon momento delle esportazioni di vino italiano sui mercati esteri. Elaborazioni Ismea su dati Istat registrano, per i primi cinque mesi del 2017, un incremento del +6,2% in volume, accompagnato dal +6,4% in valore. Se tale valore di crescita venisse confermato a fine anno, le vendite italiane arriverebbero alla soglia dei 6 miliardi di euro per un volume superiore ai 21 milioni di ettolitri.
PIEMONTE Nel 2017 il vigneto del Piemonte è stato esposto, come il resto della Penisola, a caldo e siccità, cui si sono aggiunte anche altre avversità meteo quali le gelate tardive e le grandinate, verificatesi sia in primavera che in estate.
Dopo un inverno contraddistinto da un clima piuttosto mite con rare nevicate e pochi giorni con temperature al di sotto dello zero, anche la primavera è iniziata con il bel tempo, ma poi c’è stata una brusca inversione di tendenza.
Appena dopo la metà di aprile, una ventina di giorni di freddo, anche intenso, hanno determinato infatti un forte abbassamento delle temperature, con numerose gelate tardive e alcune grandinate precoci, in particolare nella zona del Barbaresco, nelle Langhe.
Dopo la prima decade di maggio, la situazione climatica è gradualmente migliorata e le temperature hanno ripreso a salire. Da metà giugno in poi si sono avuti due elementi costanti: temperature elevate, a volte anche esagerate, fino a sfiorare 40 °C, e assenza pressoché totale di precipitazioni.
Il germogliamento è iniziato con circa due settimane di anticipo rispetto alla media e anche fioritura e allegagione sono state anticipate, ma non sempre hanno potuto contare su condizioni climatiche favorevoli, mostrando quindi una certa disomogeneità tra le diverse zone. L’accelerazione dello stato vegetativo si è ripresentata con l’invaiatura, con situazioni di totale eccezionalità: molte delle vigne hanno invaiato nei primi 20 giorni di luglio, con una ventina di giornate di anticipo sul dato medio. L’anticipo della raccolta è stato in alcuni casi anche di 30 giorni rispetto a una vendemmia considerata normale.
È stato fondamentale il monitoraggio costante delle curve di maturazione vigneto per vigneto per raccogliere e portare in cantina le uve nelle migliori condizioni possibili. Se le operazioni di raccolta continueranno con questa cadenza si potrà chiudere la vendemmia prima della fine di settembre.
L’assenza di precipitazioni e il clima caldo hanno però scongiurato l’insorgere di problematiche fitosanitarie, ad eccezione di alcuni attacchi di oidio.
LOMBARDIA (-27,5%)
La stagione vegetativa è iniziata con un anticipo di circa 10 giorni rispetto alla media. Le fasi fenologiche successive si sono svolte regolarmente salvo essere poi bruscamente interrotte da una seria gelata primaverile che ha colpito prioritariamente i vigneti dell’Oltrepò Pavese e della Franciacorta. In quest’ultima zona ha avuto poi impatto negativo anche la grandine, caduta ad estate avanzata.
Altro fattore comune è stato il decorso siccitoso dell’estate. Questi fattori, se pur non egualmente presenti in tutta la regione, hanno determinato un calo produttivo medio stimato nell’ordine del 25-30%, anche se in alcuni areali la percentuale di perdita è stata notevolmente più elevata.
Buona, con punte di ottimo, tuttavia la qualità delle uve. Le uve basi spumante, la cui raccolta è iniziata nei primissimi giorni di agosto, hanno evidenziato corretti valori di tenore zuccherino ed acidità. La vendemmia è entrata nel vivo dalla seconda metà di agosto e ad ora si stima che sia stato portato in cantina circa il 70% del prodotto. Molto bassa l’incidenza di attacchi patogeni.
VALLE D’AOSTA (-32,5%)
La perdita produttiva è imputabile in primo luogo alle gelate primaverili e in seconda battuta alla grandine. L’incidenza di fitopatie è stata mediamente bassa, fatta eccezione per l’oidio la cui presenza è stata superiore alla norma.
LIGURIA (-25%)
La siccità è, invece, alla base della perdita produttiva della Liguria. Cacciata, fioritura e allegagione erano state ottime, ma la prolungata siccità e il caldo estivo, cui si sono aggiunte le grandinate di luglio in provincia di Imperia, hanno complicato il processo di maturazione. Le uve sono comunque sane e con una gradazione dai 3 ai 5 gradi superiore allo scorso anno.
VENETO (-17,5%) Anche in Veneto il calo produttivo è da imputare a un mix di eventi sfavorevoli che hanno preso l’avvio in aprile (gelate) e si sono intensificati con l’estate (stress idrico e alcune grandinate). A questi fattori si è sommata anche la minor produttività fisiologica delle viti, dovuta all’abbondante produzione del 2016, in parte compensata dall’entrata in produzione di nuovi impianti. In definitiva, la flessione, sebbene significativa, dovrebbe attestare la produzione regionale sostanzialmente sui livelli medi.
Anno difficile, comunque, per fare previsioni perché si è registrata una forte variabilità non solo tra i diversi areali della regione, ma anche tra vigneti contigui. A fare la differenza è stato sicuramente il ricorso all’irrigazione di soccorso, ma anche la diversa esposizione del vigneto o l’ubicazione in termini altimetrici. Abbastanza confortanti, intanto, i primi dati sulle rese uva/vino che risultano superiori a quanto ci si aspettasse.
Nel Veronese, ad ora, nella zona del Valpolicella e del Soave si stima una flessione inferiore alla media regionale, mentre potrebbe essere superiore alla media nel Bardolino, dove la gelata di aprile ha interessato circa un migliaio di ettari e la grandine del 10 agosto una zona più ristretta. Più consistente invece la riduzione prevista spostandosi ulteriormente ad est nella provincia di Vicenza (Colli Vicentini, Gambellara), in cui la gelata del 19 aprile ha fatto danni rilevanti. Limitata la flessione delle uve destinate ai “Prosecchi”.
Per il Conegliano Valdobbiadene Docg le quantità sono nella media dello storico. Nel caso del Prosecco Doc i cali di resa in alcuni areali sono stati compensati dall’entrata in produzione dei nuovi impianti stabiliti nel 2016, dallo sblocco della riserva vendemmiale 2016 e dall’ammissione straordinaria di altri 2.000 ettari per la sola annata 2017.
Le uve si presentano complessivamente sane, non essendosi create le condizioni per emergenze fitosanitarie particolari, di buona qualità e caratterizzate da maturazioni tipiche delle annate calde. L’anticipo di vendemmia è di circa una settimana rispetto alla norma.
TRENTINO ALTO ADIGE (-12,5%) Decisamente contenuta, rispetto alla media nazionale, la flessione stimata nella regione. A condizionare il risultato sono state le avversità meteo legate soprattutto alle gelate e alla grandine. L’annata viticola in Trentino è stata caratterizzata da una partenza molto precoce della vegetazione, con un ritorno di freddo nella terza decade di aprile accompagnato da gelate che hanno danneggiato soprattutto i vigneti di fondovalle.
Poi è seguito un periodo di siccità nel mese di maggio che ha richiesto il soccorso degli impianti d’irrigazione a goccia. Il caldo di luglio ha accelerato la maturazione delle uve, ma ad agosto il protagonista è stato ancora il maltempo. Bombe d’acqua accompagnate da venti molto forti e da grandinate hanno colpito in particolare la Piana Rotaliana e la zona di Giovo in Val di Cembra.
La vendemmia, anticipata di circa dieci giorni, rispetto alla media, è iniziata subito dopo ferragosto con le uve base spumante e proseguita con Pinot grigio e Muller Thurgau. Dalla seconda settimana di settembre si inizierà con le uve rosse. La qualità delle uve oscilla tra il buono e l’ottimo e si confida molto nelle tradizionali escursioni termiche tra il giorno e la notte, così da permettere alle uve rosse di raggiungere la completa maturazione anche per quanto riguarda aromi e polifenoli.
In provincia di Bolzano la vendemmia è iniziata piuttosto precocemente (circa 10 giorni rispetto al 2016) nell’ultima settimana di agosto nella zona di Terlano con la raccolta del Sauvignon bianco. Rispetto al Trentino la situazione legata alle gelate di aprile è risultata meno problematica, in quanto i vigneti altoatesini sono principalmente situati a più alta quota.
Di contro, le grandinate di agosto hanno colpito le zone della Bassa Atesina e la Valle d’Isarco. Complessivamente la qualità delle uve è considerata da buona a ottima. Le malattie fungine sono state ben contenute e sono stati minimi i danni da tignola e tignoletta.
FRIULI VENEZIA GIULIA (-11,5%) L’annata meteorologica ha avuto un decorso generalmente favorevole fino alla gelata della seconda metà di aprile, cui sono seguiti caldo e siccità in estate. A creare ulteriori problemi è intervenuta una grandinata nella prima metà di agosto. Il clima secco e caldo ha però contribuito ad avere uve sane: la peronospora ha inciso per il 50% in meno rispetto al 2016 e la botrite ha colpito meno del 5% dei grappoli.
Anche in Friuli il grado zuccherino dell’uva è elevato, il più alto delle ultime cinque campagne. Il peso medio degli acini è superiore del 35% rispetto a quello dello scorso anno (con un rapporto polpa/buccia favorevole alla prima), ma ci sono meno acini per grappolo e meno grappoli per pianta.
La raccolta delle varietà per basi spumante è iniziata il 21 agosto, con un anticipo di circa 6 giorni sulla media storica. Tra i vini bianchi, i primi a essere stati raccolti, quindi quelli che hanno sofferto di più caldo e siccità, si fanno ottime previsioni qualitative per Pinot grigio, Friulano e Sauvignon.
EMILIA ROMAGNA (-25%)
La vendemmia dell’Emilia Romagna arriva dopo diverse vicissitudini climatiche che hanno pesantemente condizionato il risultato produttivo: ai danni da gelate si sono aggiunti quelli da siccità e grandine nei mesi estivi. L’avvio vegetativo ha mostrato un anticipo almeno di una settimana rispetto alla media, poi le fasi fenologiche si sono succedute regolarmente fino alla gelata della terza decade di aprile.
Gli effetti da gelata sono stati molto eterogenei e si sono differenziati per vitigno ed esposizione. L’Ancellotta è la varietà che ha subito più danni, mentre il Lambrusco Salamino è quello che ha avuto meno conseguenze negative. La maturazione è stata buona, ma certamente condizionata dalle alte temperature e da una prolungata assenza di piogge.
In regione ha piovuto meno di quanto non avesse fatto in tutto il 2015, altro anno annoverato come caldo e siccitoso, con danni soprattutto nelle zone collinari. Si è fatto ricorso all’irrigazione di soccorso con gli invasi ridotti spesso ai livelli minimi.
La vendemmia, iniziata con circa due settimane di anticipo sulla media nelle zone collinari e di dieci giorni in pianura, si prospetta con un forte calo produttivo, anche a causa della resa in vino più bassa dello scorso anno. A questo però si affianca una qualità dal buono all’ottimo, dovuta anche alla pressoché totale assenza di fitopatie, e una gradazione delle uve leggermente più alta dello scorso anno.
TOSCANA (-32,5%)
Annata difficile quella del vigneto toscano, segnata in modo importante dalla siccità che ha colpito più o meno tutta la regione, con difficoltà a compensare la mancanza di pioggia attraverso interventi di irrigazione di soccorso. Le gelate di aprile, tra il 18 e il 20, hanno colpito alcune zone del Chianti, del Nobile, della Vernaccia, andando a compromettere parte della cacciata che era stata da buona a ottima in tutta la regione.
Questo ha chiaramente avuto ripercussioni negative su tutte le fasi successive, a partire dalla fioritura. Nelle zone non colpite dalle gelate, invece, fioritura, allegagione e invaiatura sono risultate mediamente buone, con punte di ottimo nella zona costiera a nord della Toscana, dove l’allegagione è avvenuta con circa 20 giorni di anticipo.
Poco significativa l’incidenza di malattie in tutta la regione e le uve si presentano dunque sane e con una gradazione più elevata rispetto agli ultimi cinque anni. Anche in Toscana lo sviluppo vegetativo ha sovvertito un calendario considerato normale, soprattutto laddove gli anticipi si possono conteggiare tra i 18 e i 21 giorni.
Per quando riguarda la quantità delle uve, si prevede una vendemmia generalmente scarsa, con cali contenuti nella zona del Morellino fino ad arrivare anche a punte di -40% nelle zone del Chianti, di Montepulciano e Massa Marittima. Come sempre, per la vendemmia del Sangiovese sono decisivi i primi giorni di settembre anche se molti danni da siccità non sembrano più sanabili
Problema che affligge i vigneti toscani, e che pare un unicum nel panorama nazionale, è la presenza degli ungulati, i cui danni alle vigne devono essere ormai conteggiati nelle cause di riduzione produttiva.
UMBRIA (-35%) Due gli eventi principali che hanno caratterizzato questa annata in Umbria: la gelata di fine aprile e l’eccezionale siccità che si è protratta per tutta l’estate, da giugno ad agosto. La gelata ha colpito in particolare i vitigni più precoci, che in quel momento avevano già germogliato e che hanno dovuto ricominciare il ciclo. Meno problemi per le uve più tardive che erano all’inizio del germogliamento.
L’estate calda, con una scarsa escursione termica tra il giorno e la notte, ha comportato un anticipo di alcuni parametri di maturazione, quali gli zuccheri, di almeno 15 giorni. Una delle sfide di questa vendemmia sarà quella di portare in cantina uve con parametri più possibile equilibrati visto che la raccolta è iniziata nei primi giorni di agosto.
Le uve tradizionalmente precoci, Chardonnay, Sauvignon e Pinot nero, sono risultate sane anche se con una lieve carenza di acidità. Poi toccherà a Sangiovese e Sagrantino e, in particolare per quest’ultimo, un lieve abbassamento delle temperature e qualche pioggia, potrebbero comportare un’evoluzione migliorativa rispetto alle aspettative attuali.
MARCHE (-27,5%) Anche le vigne marchigiane si sono trovate ad affrontare le gelate tardive, giunte il 22 e 23 aprile, che hanno imposto una selezione naturale nei vigneti della regione. Dal freddo si sono salvate diverse zone dei Castelli di Jesi, là dove il mare con i suoi benefici influssi ha mitigato la morsa del gelo. Il maltempo ha segnato ancora, negativamente, le sorti della vendemmia 2017 con la grandine nella terza decade di giugno e ancora nella seconda di luglio.
L’annata meteorologica ha mostrato tutta la sua complessità nel periodo estivo, con siccità e alte temperature che hanno messo a dura prova soprattutto i vigneti collinari, dove l’approvvigionamento idrico risulta più difficoltoso rispetto agli impianti di pianura.
Si registra, in positivo, la pressoché totale assenza di patologie fungine, che ha dato modo alle viti, dopo le dure prove del freddo, di sviluppare uve in ottima salute. Cronologicamente ci si è trovati ad affrontare una vendemmia anticipata di 15 o 20 giorni. La raccolta dei bianchi internazionali e delle basi spumante è già avvenuta, per la vendemmia del Verdicchio si inizierà intorno alla metà di settembre.
Quest’anno i grappoli sono più piccoli della media, la buccia degli acini è più spessa e le uve presentano un minore grado di acidità. La qualità sarà nel complesso buona. Si spera in una normalizzazione del clima e in qualche pioggia che possa far recuperare quantità sul Montepulciano, vitigno tardivo.
LAZIO (-32,5%)
Un inverno mite ha fatto partire il ciclo vegetativo in anticipo rispetto agli anni passati. Poi la gelata primaverile ha interrotto la cacciata delle viti in buona parte dei vigneti di quota e di fondovalle, provocando una riduzione della produzione. L’estate che è seguita è stata caratterizzata da siccità e alte temperature come non si ricordava da molto tempo.
Per circa tre mesi non è mai piovuto, a parte alcune sporadiche piogge nelle denominazioni più interne, e per circa 60 giorni le temperature registrate sono state superiori ai 30°, con punte di oltre 40, e con scarso gradiente giorno/notte. Bassa l’incidenza delle malattie nel vigneto, quasi assente la peronospora, appena più alta la presenza dell’oidio.
Le uve nei vigneti appaiono sanissime, leggermente “abbronzate” le bianche. La loro qualità si preannuncia buona: meno profumi e gradazione molto superiore alla media. Per i vitigni non ancora totalmente vendemmiati, come il Cesanese, il Montepulciano e il Merlot, si ritiene che qualche pioggia di inizio settembre possa ancora riequilibrare la situazione.
ABRUZZO (-30%)
Un inverno che, inizialmente, sembrava avaro di neve si è riscattato in extremis con abbondanti nevicate tardive, che sono risultate una preziosa riserva d’acqua nella torrida estate abruzzese. La seconda decade di aprile ha visto, invece, l’affacciarsi di un gelo tardivo che ha colpito i fondivalle e i vigneti più in quota della regione, intaccando il ciclo vegetativo delle varietà più precoci. Poche, fortunatamente, le grandinate, con qualche piccola eccezione durante il mese di giugno nel sud del territorio regionale.
Poche le difficoltà di ordine fitosanitario, tra cui qualche attacco di oidio mentre sono state praticamente assenti peronospora e altre patologie. Il caldo eccessivamente prolungato, sia nelle altissime temperature diurne, sia in quelle notturne, accompagnato dalla quasi totale assenza di precipitazioni, ha comportato una significativa riduzione della quantità di uve subito evidente nelle più precoci (bianche internazionali e Pecorino) portate in cantina con un anticipo di 15-20 giorni sulle tabelle tradizionali.
Di contro, si registra un perfetto stato sanitario, sia sulle uve convenzionali che bio, sebbene con una leggera disidratazione e un lieve deficit in acidità. Per i restanti bianchi ancora in vigna, Trebbiano in particolare, generalmente resistente alla siccità, si auspica l’assenza di precipitazioni che a questo punto potrebbero risultare più che altro nocive. Discorso a parte merita il Montepulciano, vitigno rosso più importante della regione, molto tardivo, per il quale qualche pioggia potrebbe ancora essere utile all’assestamento di quantità e qualità su valori normali.
CAMPANIA (-12,5%) La situazione regionale appare, in termini percentuali meno problematica rispetto alla media nazionale. Questo però è attribuibile solo al fatto che il confronto viene effettuato rispetto ad un 2016 particolarmente scarso a causa, soprattutto, del cattivo tempo e delle alluvioni.
Le prime fasi vegetative, in realtà, avevano fatto pensare al ritorno ad una produzione nella normalità, ma la scarsità di piogge ed il gran caldo hanno contribuito ad avere un’altra scarsa produzione. Da segnalare che in alcune aree anche le gelate primaverili avevano già compromesso la resa in uva.
CALABRIA (-25%) La siccità ha avuto ripercussioni pesanti anche in Calabria dove, comunque, la vendemmia è ancora all’inizio e si spera nelle piogge per recuperare sia quantità che qualità. Particolarmente scarse anche le vendemmie in Basilicata (-32%) e Molise (-25%).
PUGLIA (-30%) Condizioni climatiche particolarmente anomale durante tutte le fasi vegetative hanno influito sui risultati della vendemmia pugliese 2017. A fine aprile vi sono stati abbassamenti di temperatura che, in alcune zone della Puglia, hanno da subito provocato perdite di prodotto. Il prosieguo della stagione è stato invece caratterizzato da un lungo periodo di alte temperature e siccità.
Da un punto di vista fitopatologico la stagione è stata tranquilla, perché l’assenza di pioggia non ha creato condizioni favorevoli alla proliferazione di patogeni, quali peronospora e botrite. Le uve giunte in cantina sono risultate mediamente più sane rispetto alle passate stagioni e con una gradazione superiore.
Complessivamente, quindi, la stagione in corso sembra caratterizzarsi per due fattori. Da una parte, forti cali produttivi, per i quali notevole è stato il contributo della siccità. Dall’altra, la qualità dell’uva e dei vini bianchi e rosati è considerata ottima. Per i rossi allo stato attuale potrebbe esserci il rischio che non vi sia allineamento tra la maturazione tecnologica (zuccheri e acidità) e quella fenolica (tannini e antociani).
SICILIA (-35%) La vendemmia siciliana del 2017 sarà annoverata come una delle più precoci degli ultimi decenni, tanto che i primi grappoli sono stati portati in cantina il 22 luglio. L’eccessivo caldo ha dato un’accelerata alla fase della maturazione, costringendo a un anticipo delle operazioni in vigna, perfino di 15 giorni, per quasi tutte le varietà, comprese le rosse. Le alte temperature, che non hanno risparmiato neppure le ore notturne, hanno falsato la fase della maturazione portando ad una rapida disidratazione delle uve.
Dopo un inverno e una primavera piuttosto miti, in termini di temperature, e con sufficienti livelli di precipitazioni, l’arrivo dell’estate ha fatto salire vertiginosamente i termometri, con la colonnina di mercurio che, soprattutto nelle aree più interne, si è per più giorni consecutivi attestata anche oltre i 40 gradi.
A questo si è sommata l’assenza totale di piogge. Risultato: rese che si prevedono in netto ribasso, con percentuali variabili in base al ricorso, o meno, all’irrigazione di soccorso dei vigneti. Anche in questa regione comunque, è toccato fare i conti con il problema della capacità degli invasi di rispondere alla domanda dei produttori, non solo viticoli.
Meno problematica rispetto ad altre zone l’area dell’Etna in cui il caldo estivo è stato in parte mitigato dall’effetto altura. In linea generale, a soffrire meno sono stati i vitigni situati nelle aree più vocate e quelli la cui gestione oculata della chioma ha permesso di proteggere i grappoli dai raggi del sole. Le uve che sono riuscite a superare l’ondata di calore senza bruciarsi, mostrano una qualità molto buona e una gradazione piuttosto elevata.
SARDEGNA (-35%) La situazione è simile anche nell’altra grande Isola. Alla flessione della quantità delle uve, a causa delle gelate primaverili, della mancanza di pioggia e dell’eccessivo e prolungato caldo, si aggiunge anche la riduzione delle rese uva/vino. In Sardegna, come in Sicilia, la vendemmia ha avuto inizio l’ultima settimana di luglio, con un anticipo di più di due settimane sul normale calendario.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
È un brand immediatamente riconoscibile sugli scaffali dei supermercati, anche dai non appassionati di birra. La gamma di Leffe è ricca e varia, vi parliamo oggi della Royale Whitbread Golding.
LA DEGUSTAZIONE Stile Belgian Strong Ale, 7,5%. Biondo dorato carico, tendente all’ambrato. Molto limpida nel bicchiere e sovrastata da un bel cappello di spuma color crema. Perlage abbastanza fine e piuttosto persistente.
Elegante al naso, di media intensità, si percepiscono sentori floreali e di frutta bianca matura, seguiti da note speziate e resinose con una punta agrumata che dona freschezza.
In bocca scopriamo una piacevole evoluzione di Leffe Royale. L’ingresso è morbido e sembra quasi prevalere la dolcezza, senza però perdere di equilibrio con l’amarezza dei luppoli e l’acidità.
Proseguendo emerge una leggera astringenza, che riporta in primo piano le note speziate. Di media persistenza, chiude ricordando sia le note fruttate che le luppolate.
Una birra elegante e pulita per chi cerca qualcosa di diverso e raffinato, senza spingersi fino alle trappiste o alle artigianali. Di corpo leggero, Leffe Royale si abbinata a piatti di pesce leggermente affumicato come il salmone, a formaggi non troppo stagionati o anche a pasticceria secca.
LEFFE Prodotta con tecnica di dry hopping (luppolatura a freddo) vengono utilizzate tre varietà di luppolo, di cui quella prevalente è il whitbread golding, coltivato nelle fiandre che è il responsabile delle note citriche e resinose.
Fondata nel 1152, l’abbazia di Notre Dame de Leffe a Leffe, oggi quartiere di Dinant in Vallonia, iniziò a produrre birra nel 1240 con lo scopo di ottenere una bevanda sana in un periodo di continue e pericolose epidemie. L’abbazia conobbe periodi di crescita e splendore fino alla rivoluzione francese durante la quale il birrificio venne distrutto.
La produzione di birra ripartì solo nel 1952 grazie alla collaborazione con un birrificio di Bruxelles, birrificio successivamente acquisito dalla multinazionale AB InBev (leader mondiale della produzione di birra). Seppur non più prodotte nel monastero le birre Leffe mantengono una loro precisa identità.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Il Prosecco guida la classifica dei vini italiani più taroccati con le imitazioni diffuse in tutti i continenti dal Meer-secco al Kressecco, dal Semisecco e al Consecco, ma è stata smascherata le vendita anche del Whitesecco e del Crisecco.
E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per il blocco di 30 milioni di lattine di falso Prosecco che erano pronte per essere vendute sulla piattaforma e-commerce cinese Alibaba. Un intervento reso possibile dal lavoro dell’Ispettorato repressione frodi.
“Il successo esplosivo del Prosecco all’estero – evidenzia Coldiretti – dove nel 2016 ha fatto registrare l’aumento record del 25% delle vendite, alimenta la popolarità e moltiplica i tentativi di imitazioni. Un rischio accresciuto dal commercio elettronico per un successo tutto italiano con una produzione che ha raggiunto 410-415 milioni di bottiglie”.
Ma proprio in Cina, pur considerando l’incremento netto delle importazioni, il brand Prosecco stenta a decollare in maniera definitiva. Lasciando alla Francia lo scettro di regina delle esportazioni in “Sol Levante”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Nasce da “un confronto costruttivo” tra dieci denominazioni del vino delle province di Verona, Mantova e Brescia, riunite in un unico brand, il nuovo ambizioso progetto del Consorzio Garda Doc.
Si tratta dello Spumante Garda Doc. Non una semplice bollicina ma un programma strategico di valorizzazione di eccellenze Made in Italy.
Una sfida che il Consorzio di Tutela ha portato a termine attraverso la modifica del disciplinare di produzione con l’inserimento della tipologia “Spumante bianco” che per decreto deve riportare in etichetta il solo nome della denominazione “Garda”.
L’annuncio ufficiale è stato dato nel corso della prima giornata della ventunesima edizione di Festivaletteratura di Mantova, un appuntamento che in questi giorni tiene a battesimo il lancio in edizione limitata del Garda Doc Collezione Brut 2016, con una serie di degustazioni aperte al pubblico.
LA PRESENTAZIONE
Alla presentazione, riservata a stampa e produttori, hanno preso parte anche Paolo Polettini, comitato organizzatore di Festivaletteratura e il giornalista e scrittore Bruno Gambarotta. E gli obiettivi sono chiari.
“Prevediamo di toccare in breve tempo – annuncia Luciano Piona, presidente del Consorzio Garda Doc – i 20 milioni di bottiglie, tante quante sono all’incirca le presenze turistiche nel bacino gardesano”.
“Lo Spumante Garda Doc – continua Piona – si propone come tipologia centrale della denominazione che va a riunire, come denominatore comune, quei 7 milioni di bottiglie che sono già spumantizzate in zona sotto vario nome, puntando a una crescita ulteriore che ci permetta di essere sempre più presenti sui mercati esteri, utilizzando come trampolino di lancio le sponde del Benaco, meta di turisti da tutto il mondo e in particolare dalla Germania”.
L’EXPORT L’export guarda con particolare interesse all’Inghilterra e alla Germania – dove attende l’importante appuntamento con ProWein – ma anche all’Italia, dove il comparto degli spumanti traina il consumo di vino: +9,5% in valore e +6,8% in volume, secondo i dati del Consorzio Garda Doc.
Lo Spumante Garda Doc è prodotto nel grande anfiteatro naturale del Benaco, dalle mani di produttori capaci di esprimere l’importante variabilità ampelografica delle dieci denominazioni che compongono la Doc Garda: Valtènesi, San Martino della Battaglia, Lugana, Colli Mantovani, Custoza, Bardolino, Valdadige, Valpolicella, Durello e Soave.
L’AREA INTERESSATA
La superficie vitata di questa denominazione è pari a 31 mila ettari, la maggior parte dei quali coltivati in provincia di Verona (27.889), mentre i rimanenti 3.211 ettari si dividono tra le province di Mantova e Brescia.
“La scelta del Consorzio è stata quella di valorizzare un brand già affermato, Garda, facendolo diventare un vino di successo, individuando nella tipologia spumante il vino in grado di aggiungere altro valore economico e commerciale alle produzioni tradizionali delle dieci denominazioni”, spiega Carlo Alberto Panont, direttore del Consorzio Garda Doc.
Per sottolineare l’importanza del progetto, il Consorzio ha deciso di definirne l’immagine del brand attraverso un concorso di idee che ha visto la partecipazione di 13 diverse agenzie. Il merito di aver saputo interpretare al meglio il brand è stato assegnato a O, Nice Design e Stefano Torregrossa con una grafica che racconta non solo il vino ma anche il suo territorio.
L’onda, resa geometricamente perfetta con un’operazione concettuale, ha valenze multiple rappresenta il Lago di Garda, ovviamente, ma racconta anche i filari allineati dei vigneti sulle colline; il movimento delle bollicine.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Produzione 2017 a 40,02 milioni di ettolitri, con una riduzione del 26% rispetto ai 54 milioni indicati dall’Istat per il 2016.
Se confermato, tale valore rappresenta il minimo storico nazionale degli ultimi 50 anni, con riduzioni oltre il 20% in quasi tutte le regioni. Fanno eccezione, al Nord, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, dove la maggiore riserva di acqua e l’entrata in produzione di nuovi impianti hanno parzialmente contenutole perdite.
Al Sud, invece, perdite inferiori alla media si registrano in Campania, regione che già lo scorso anno era stata oggetto di problemi climatici.
Sono stati diffusi in mattinata, presso la sede del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaaf) le previsioni vendemmiali 2017 (qui il dossier). Dopo i saluti diErnesto Abbonae Raffaele Borriello, direttore generale ISMEA, sono intervenuti Fabio del Bravo di Ismea e Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale CEEV (ComitéEuropéendesEntrepris esVins). Il compito di chiuderel’incontro è stato affidato al viceministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Andrea Olivero. Ha moderato l’incontro Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini.
“Una vendemmia decisamente complessa – ha commentato Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini (Uiv) – che ha reso difficile la ricognizione in tutte le zone vitate del Paese, caratterizzate da territori e vitigni molti diversi tra loro. Un insieme di realtà che hanno vissuto in modo completamente differente il bizzarro andamento stagionale di quest’annata”.
“I cambiamenti climatici su scala globale – ha evidenziato Abbona – stanno incidendo in maniera determinante anche sulle pratiche viticoledelle nostre aziende;alcuni parametri climatico-ambientali e, di riflesso, produttivi, si stanno modificando, mettendo in difficoltà i sistemi consolidati di misurazione previsionale dell’andamento produttivo. I dati rilevati ci parlano di una forte variabilità quali-quantitativa non solo tra zona e zona, ma all’interno dello stesso territorio tra micro aree differenti e, addirittura, tra vigneto e vigneto. La qualità, nella maggior parte delle zone analizzate, si mantiene su standard ottimali, anche se è troppo presto per definire con certezza come evolverà al termine della vendemmia e nei prossimi mesi”.
“Nonostante un calo produttivo stimato del 26%, invece, secondo le previsioni rimaniamo sopra i 40 mln di ettolitri – ha aggiunto Abbona – confermando il primato produttivo mondiale del nostro Paese davanti a Spagna (38,4 mln) e Francia (37,2 mln)”.
MIPAAF: “BICCHIERE MEZZO PIENO”
“Dalle previsioni vendemmiali di quest’anno – hacommentato il viceministro Andrea Olivero – si delinea un quadro complesso ma eccezionale che non consente ad oggi un bilancio definitivo e andrà valutato nelle opportune sedi per la sua portata generale, anche con misure straordinarie.Il bicchiere è mezzo pieno, nonostante una vendemmia scarsa, l’Italia mantiene il primato della produzione mondiale con 40 milioni di ettolitri”.
“Oggi – ha precisato Olivero – più che mai siamo consapevoli che i cambiamenti climatici incidono in modo sempre più determinante sul settore agricolo e vitivinicolo in particolare; di conseguenza l’innovazione e la cura professionale dei vigneti consentono una maggiore competitività, assicurando maggiori ricavi a tutti gli attori della filiera ed è in questa direzione che dobbiamo continuare ad operare”.
ISMEA: “STIME VARIABILI DI ZONA IN ZONA” “I dati sulle previsioni di produzione del vino per il 2017 – ha affermato Raffaele Borriello, direttore generale Ismea – evidenziano un calo a livelli raramente registrati in passato e un impatto sulla qualità del prodotto variabile a seconda delle zone, per effetto delle avversità climatiche che hanno colpito il nostro Paese.
I numeri, però, vanno sempre inquadrati in un contesto più generale. Il vino italiano da molti anni registra una performance positiva, soprattutto in termini di riconoscibilità e affermazione sui mercati esteri: l’export italiano ha raggiunto valori storici e anche quest’anno i dati indicano una crescita tendenziale maggiore del 6% in volume e in valore, prefigurando la possibilità di raggiungere la soglia dei sei miliardi di euro entro fine anno”.
“Il rafforzamento del sistema produttivo e imprenditoriale degli ultimi anni – ha aggiunto Borriello – consentirà al comparto del vino italiano di reagire a quest’annata meno favorevole. Ènecessario, tuttavia, non trascurare la portata degli effetti dei cambiamenti climatici sui redditi degli agricoltori, proponendo anche per il settore del vino sperimentazioni e strumenti innovativi per la gestione dei rischi a tutela del ricavo aziendale”.
IL METODO DI CALCOLO
“Anche in queste condizioni che non esito a definire estreme – ha precisato per Uiv, Abbona – l’Osservatorio del Vino, supportato da Unione Italiana Vini e Ismea, attraverso la messa a sistema di una fitta rete territoriale di osservatori privilegiati del settore e la valutazione critica e comparata delle indicazioni da essa proveniente, è riuscito ad elaborare le prime considerazioni numeriche su questa annata utilizzando una metodologia che fino ad oggi ha dimostrato affidabilità assoluta”.
“Ancor più degli altri anni – ha aggiunto Abbona – queste stime devono essere considerate come risultati medi di situazioni che hanno evidenziato margini di variabilità molto ampi. La flessione produttiva, comunque, ci sprona a lavorare con maggior decisione per incrementare il valore del prodotto e delle nostre esportazioni. I primi mesi del 2017 segnano un recupero del prezzo medio a litro che, però, ancora non basta: dobbiamo cogliere il trend di ripresa di questi mesi per migliorarlo ulteriormente, anche per rispondere in maniera adeguata al generale aumento dei prezzi dei vini all’origine registrato nelle diverse aree del Paese, che aiuta a stabilizzare la sostenibilità economica di tutti gli anelli della filiera. È chiaramente presto per fare proclami –precisa Ernesto Abbona– ma mantenendo questo ritmo di crescita a fine anno si potrebbe superare la sogliadei21 milioni di ettolitri”.
L’ESORDIO DEL SISTEMA PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE “A proposito di filiere – ha concluso Abbona – desidero infine ricordare che questa vendemmia battezza il “sistema Pinot Grigio delle Venezie” nato con la nuova denominazione del triveneto. Un progetto fortemente voluto da UIV che sta superando, bene, la sua prima prova vendemmiale, vedendo crescere il prezzo medio del prodotto con percentuali ben più alte della media nazionale. Conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto sulla necessità di filiere forti per il governo delle denominazioni, e buon esempio (da seguire) di valorizzazione di un vino-territorio. Perché è nella sfida del valore che si gioca il nostro futuro”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
In controtendenza al crollo generale della produzione di vino in Italia tiene solo quello biologico grazie all’aumento esplosivo del 23,8% delle vigne “al naturale” nel 2016.
E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Sinab in riferimento alle previsioni per la vendemmia 2017 di 40,02 milioni di ettolitri con una riduzione del 26% rispetto ai 54 milioni indicati dall’Istat nel 2016 presentate da Osservatorio del Vino e ISMEA in occasione dell’apertura del Sana 2017, il Salone internazionale del biologico e del naturale” a Bologna.
I NUMERI
Del resto, come evidenziato dalla stessa Federbio, il vino biologico viene percepito dai consumatori come “qualitativamente superiore“. Con oltre 103mila ettari coltivati l’ltalia – sottolinea la Coldiretti – conquista la leadership mondiale per incidenza delle vigne biologiche sul totale per effetto di una crescita vertiginosa spinta dall’aumento straordinario della domanda con le vendite che in Italia sono state pari a 275 milioni di euro (+34%) e le esportazioni che hanno raggiunto i 192 milioni di euro (+ 40%) nel 2016, secondo Nomisma.
Si tratta, sostiene la Coldiretti, “di un altro capitolo della decisa svolta qualitativa che ha permesso all’Italia di cogliere le nuove opportunità che vengono dal mercato e di conquistare i vertici mondiali”.
LA VENDEMMIA 2017
Se nel 2017, per effetto delle condizioni climatiche anomale, la vendemmia potrebbe essere complessivamente al minimo storico nazionale degli ultimi 50 anni, vola infatti la domanda del vino italiano all’estero che per effetto di un aumento del 6% in valore nei primi cinque mesi dell’anno fa registrare il record storico rispetto allo scorso anno quanto erano stati raggiunti su base annuale i 5,6 miliardi di euro, secondo elaborazioni Coldiretti.
La vendemmia del 2017, che per effetto del caldo e della siccità si classifica anche, sottolinea la Coldiretti, come “la più precoce dell’ultimo decennio con un anticipo di circa dieci giorni rispetto allo scorso anno, è dunque in forte calo per il bizzarro andamento climatico con un inverno asciutto e più mite, un precoce germogliamento della vite che ha favorito danni da gelate tardive, ma anche siccità persistente e episodi localizzati di grandinate”.
ITALIA MEGLIO DELLA FRANCIA
Si mantiene comunque il primato produttivo mondiale davanti alla Francia dove, sempre secondo dati Coldiretti, le prime stime per il 2017 danno una produzione in forte calo sul 2016, per un totale stimato attualmente tra i 36-37 milioni di ettolitri a causa delle gelate tardive.
E non va meglio neanche in Spagna dove a ridurre la produzione oltre ad alcune zone colpite dalle gelate tardive è la siccità che sta mettendo a dura prova i viticoltori. Dal punto di vista qualitativo, se non ci saranno sconvolgimenti, si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento – precisa la Coldiretti – ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.
L’INDOTTO
Dalla vendemmia in Italia si attiva un motore economico che genera oltre 10,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che da opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone. La ricaduta occupazionale riguarda sia per le persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio.
Secondo una ricerca di Coldiretti, per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Giunge alla sua 26esima edizione il Merano WineFestival. Ideato nel 1992 da Helmuth Köcher è stato il primo evento a realizzare un percorso sensoriale con un unico calice. Il primo evento in assoluto denominato “WineFestival”.
Diventando negli anni un punto di riferimento internazionale dell’eccellenza enogastronomica, il Merano Wine Festival è un vero e proprio forum in cui si incontrano e scambiano opinioni produttori, operatori del settore e consumatori. Un think tank come dicono gli anglofoni.
Cinque giornate, dal 10 al 14 novembre, oltre 450 case vinicole, più di mille vini presentati, quasi 200 artigiani del gusto, 15 chef di spicco e 5 location. Questi i numeri del Merano WineFestival 2017. Il meglio che l’Italia ha da offrire, rappresentato da un ricco calendario di appuntamenti. Qui i biglietti per l’evento, al momento a partire dal prezzo scontato di 30 euro.
IL PROGRAMMA Venerdì 10. Si parte venerdì 10 novembre, con tre eventi in tre differenti location. Presso il Kurhaus, storico edificio del XIX secolo simbolo della città termale Alto Atesina nonché uno dei capolavori in stile liberty più famosi di tutta l’area alpina, si terrà “Naturae et Purae”.
Vetrina dell’alta qualità per i vini biologici, biodinamici, naturali, orange e Piwi (vitigni resistenti alle malattie). Un percorso tra “naturalità” e “purezza”, con oltre cento produttori selezionati.
Lungo la Passeier Promenade, la famosa passeggiata lungo il fiume Passirio amata dalla principessa Sissi, avrà luogo “GourmetArena“, che proseguirà anche nelle giornate del 11, 12 e 13 novembre. Quatto le sotto aree dell’evento.
“Le Eccellenze della Culinaria”, con più di cento produttori di delikatessen ed eccellenze gastronomiche, ed aquavitae. “BeerPassion”, con oltre 15 birrifici artigianali. “Consortium – Territorium”, area riservata ai consorzi di tutela del territorio di riferimento. E infine “Rue des Chefs”, dedicata ai prodotti e servizi d’alto livello per il lavoro nella gastronomia.
Piazza della Rena, una delle piazze più prestigiose e storiche di Meranol che deve il suo nome alla sabbia che il Passirio depositava in un ansa, ospiterà “Cooking Farm”, il place to be per gli amanti dell’alta gastronomia.
Show-cooking e talk-show a tema cucina, in cui rinomati chef a livello nazionale, master chef, maestri di cucina e contadine altoatesine si confronteranno su ingredienti, lavorazione e realizzazione di piatti della tradizione.
L’evento proseguirà per tutta la durata del festival affrontando di giorno in giorno differenti tematiche: 10 novembre i cibi fermentati, 11-12 cucina innovativa e tradizionale a confronto, 13 novembre performance dei 18 chef vincitori del Premio Godio dal 1994/2016, 14 novembre abbinamento con lo Champagne.
Sabato 11, domenica 12, lunedì 13. Cuore pulsante della manifestazione le giornate dell’11, 12 e 13 novembre, che vedranno, oltre alle già citate aree “GourmetArena” e “Cooking Farm”, altre tre importanti manifestazioni.
Al Kurhaus si terrà “Wine Italia“. Protagonisti oltre 800 vini italiani, un percorso fra le varie aree ed i differenti territori vinicoli da nord a sud. La sala Czerny (nome dell’architetto che progettò Kurhaus, nel 1874), ospiterà “Wine International” con oltre 250 vini dalla Spagna all’Argentina, dal Libano al Sud Africa, dall’Austria alla Crimea.
Sempre sulla riva del Passirio, a pochi metri dal centro, sarà l’esclusivo Hotel Terme Merano, col suo design moderno e la ricercatezza dei sui materiali, a fare da cornice a “Charity Wine Masterclasses“.
Degustazioni guidate e seminari aperti a chiunque desideri approfondire, confrontarsi, conoscere o anche solo assaggiare per la prima volta. Il ricavato degli ingressi sarà devoluto, come tutti gli anni, al Gruppo Missionario di Merano.
Martedì 14. L’ultimo giorno del Festival sarà dedicato al mondo dello Champagne. Se “Cooking Farm” presenterà i migliori abbinamenti con le bollicine d’Oltralpe, gli occhi (e i palati) saranno attratti da “Catwalk Champagne”.
Presso la “Kursaal”, la Sala Grande di Kurhaus, saranno rappresentati oltre 250 champagne di ben 80 aziende. Cultura, degustazione, condivisione e confronto in una cornice unica ed elegante. Sintetizzano perfettamente lo spirito dell’evento le parole di Helmuth Köcher, presidente e fondatore del Merano WineFestival.
“Sembra ieri che insieme con due amici avevo pensato di trasformare la città di Merano nel ‘salotto buono europeo della raffinatezza’ in cui passato, presente e futuro del vino e della gastronomia trovano spazio per il confronto, la conoscenza, l’incontro”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Mentre in tutta Italia si rincorrono le voci di un’annata particolarmente difficile, dall’area del Lago di Garda Fabio Zenato (nella foto), agronomo, vivaista e titolare con il fratello Paolo dell’azienda agricola Le Morette, pone l’attenzione su un’eccezione per il Lugana.
“Indubbiamente la stagione è stata ricca di insidie – spiega Fabio Zenato – prima le gelate, poi le temperature elevate e la prolungata siccità, ma queste circorstanze nella nostra zona non hanno influito in modo significativo sulla produzione e sulla qualità delle uve”.
La consapevolezza deriva dagli studi di Fabio Zenato sulla varietà Turbiana (con cui si produce il vino Lugana) e dalle successive sperimentazioni condotte nella sua azienda, che oltre a produrre uva è anche il vivaio dal quale derivano la maggior parte delle barbatelle della denominazione.
Il primo fattore peculiare per l’area di Lugana è la presenza mitigatrice del Lago di Garda, che si trova a nord dell’area vitata. Dal lago arrivano leggere brezze in primavera che evitano il ristagno dell’aria e l’influsso positivo del bacino ha evitato di incappare nelle gelate primaverili, come accaduto in altre zone viticole.
Secondo elemento è il peculiare adattamento che la varietà Turbiana ha sviluppato nel territorio di Lugana. Le caratteristiche del DNA gli permettono di meglio sopportare situazioni climatiche estreme come quelle registrate nei mesi scorsi.
Infine vi è l’importanza del terreno di natura argillosa: una tessitura che trattiene maggiormente l’acqua durante i periodi siccitori. Questa caratteristica, combinata con l’irrigazione di soccorso a goccia, ha permesso alle piante di non raggiungere un livello di stress idrico estremo, tale da compromettere la qualità delle uve.
“Sarà un’annata – conclude Fabio Zenato – facilmente paragonabile a quella del 2015. Stiamo iniziando la vendemmia, in anticipo di circa dieci giorni rispetto allo scorso anno. Le uve sono molto sane, integre, e con tenore zuccherino elevato: ci daranno vini godibili da fin da subito con un’espressione aromatica più tendente al frutto rispetto al consueto”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
“Siamo certi di vincere la sfida dell’internazionalizzazione di un settore industriale che, nel nostro Paese, supera i 2 miliardi di valore dell’export e ha contribuito in maniera determinante a diffondere la produzione del vino su scala globale”.
Con queste parole Ernersto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, annuncia la 27esima edizione di SIMEI, la più importante fiera internazionale delle tecnologie per enologia e imbottigliamento, che si aprirà l’11 settembre 2017 a Monaco di Baviera, in concomitanza con drinktec, fiera leader del liquid food e beverage.
A Messe München, centro fieristico di Monaco, SIMEI verrà allestita in un polo esclusivo esteso su oltre 20mila metri quadrati che raccoglierà i più importanti espositori di tecnologie per il comparto enologico a livello mondiale.
Le macchine e le attrezzature presenti, che coprono l’intero processo della produzione del vino (produzione, condizionamento, stoccaggio, imbottigliamento, packaging, logistica e servizi), saranno visibili e disponibili affinché i visitatori possano valutarne direttamente e sin da subito efficiacia e innovazione.
Grande attesa da parte degli espositori italiani per questa edizione di SIMEI@drinktec a Monaco, dove parteciperanno, anche grazie al prezioso supporto del MISE e di ICE-Agenzia, numerose delegazioni di operatori stranieri provenienti dalle principali aree vitate del pianeta.
“La sinergia tra Unione Italiana Vini, organizzatore di SIMEI dal 1963, e Fiera di Monaco – commenta Abbona – permetterà ai nostri espositori di esplorare mercati diversi e altri settori del beverage, raggiungendo visitatori e buyers trasversali che potranno conoscere da vicino le tecnologie dedicate alla filiera vitivinicola, settore dove l’Italia è il primo produttore mondiale”.
“Con oltre 50 anni di storia alle spalle – conclude Ernesto Abbona – SIMEI si conferma ambasciatore globale della qualità del comparto delle macchine e dei prodotti per l’enologia. Attraverso l’alleanza strategica con drinktech apriamo nuove prospettive di promozione integrata al vasto settore dei macchinari, attrezzature, prodotti e soluzioni per la produzione, l’imbottigliamento e il confezionamento del vino e del beverage, favorendo l’inedita complementazione scientifica tra le tecnologie dei diversi settori produttivi del liquid food. Una vetrina unica che certamente promuoverà il progresso dell’intero comparto”.
LE DELEGAZIONI Davvero significativa, in questa edizione, la presenza dei delegati stranieri provenienti da tutti i continenti, che hanno confermato la propria adesione al progetto di SIMEI “incoming”, nato in collaborazione con ICE- Agenzia.
Brasile, Cina, Cile, Sudafrica porteranno oltre cento aziende vinicole a visitare la Fiera, alle quali si aggiungeranno quelle americane, ucraine, moldave, neo zelandesi e russe. Presenti anche Israele, Georgia, Giappone, India, Peru, Messico, Azerbaijan, Ecuador, Francia, Spagna e Bulgaria.
Come da tradizione SIMEI sarà anche momento di formazione di altissimo livello e occasione per discutere delle tematiche più calde che interessano il comparto. Numerose le attività in programma durante questa 27esima edizione, partendo dai seminari e dagli workshop tecnici a cura di ICE, che si svolgeranno nelle due Conference Room posizionate nei padiglioni C2 e C3, tenuti da importanti rappresentanti del mondo dell’industria, del mondo accademico e delle istituzioni internazionali come il CEEV (Comité Européen des enterprises vins), il CERVIM (Centro di Ricerca, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura di Montagna), la Stazione Sperimentale del Vetro, la Spirits Valley. Le iscrizioni agli eventi sono aperte e gratuite su www.simei.it/eventi.
INNOVATION CHALLENGE
Tra gli appuntamenti principe di SIMEI anche l’Innovation Challenge Lucio Mastroberardino che si terrà il 12 Settembre alle ore 17.00 presso il Padiglione C2: nell’occasione verranno premiate le aziende vincitrici dell’edizione 2017 che si sono distinte per aver prodotto una macchina o un’attrezzatura ritenuta all’avanguardia nel comparto, in grado di contribuire allo sviluppo dei settori di competenza della filiera vigneto-cantina e del beverage.
Degustazioni guidate di pregiati vini italiani saranno organizzate all’interno dell’area del Sensory Bar, uno spazio dedicato all’educazione ad un consumo responsabile e moderato di vino. L’iniziativa, firmata Unione Italiana Vini, mira a portare all’attenzione dei visitatori il made in Italy enogastronomico, attraverso sessioni formative di analisi sensoriale.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
“I dati del primo semestre 2017 ci consegnano un ottimo quadro complessivo della nostra realtà, rafforzando la valenza del percorso intrapreso fino ad ora che ha fatto della qualità e del legame territoriale i due assi imprescindibili su cui muovere ogni passo”.
Con queste parole Daniele Simoni, Amministratore Delegato Schenk Italian Wineries, commenta i dati di bilancio dei primi sei mesi del 2017, che vedono, al 30 giugno 2017, ricavi consolidati pari a 54,7 milioni di euro, in incremento del 15% rispetto ai ricavi registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente.
In netta crescita anche il numero delle bottiglie vendute (+4%), che raggiungono quota 26,7 milioni di unità, e molto significativi i dati dell’export (+26%), pari a 33,4 milioni di euro. “Il nostro gruppo – continua Simoni – è cresciuto a doppia cifra, sia in termini di ricavi che di export, confermando il trend già registrato nel 2016 e il posizionamento di Schenk Italian Wineries nel settore vinicolo italiano e internazionale”.
“I dati positivi del semestre – aggiunge l’ad di Schenk Italian Wineries – sono accompagnati da quelli non proprio confortanti relativi alla vendemmia. L’andamento climatico di quest’anno ha messo in difficoltà la produzione agroalimentare di tutta Europa, quindi non solo quella del comparto vitivinicolo. In particolare, per quanto ci riguarda, abbiamo registrato un calo di circa 13 milioni di ettolitri rispetto al 2016 (da 54 milioni di ettolitri del 2016 a 41 milioni di ettolitri di oggi)”.
Un problema, precisa Simoni, “circoscritto ai volumi, non alla qualità, che siamo riusciti a mantenere ad alti livelli grazie ad interventi tempestivi ed alle importanti escursioni termiche che ci hanno aiutato a preservare l’integrità dell’uva nonostante il caldo precoce”.
LE PROSPETTIVE
“Alla luce di ciò – evidenzia Daniele Simoni – si potrebbero aprire diversi scenari per il consumatore: il decremento del prodotto a livello europeo potrebbe causare un aumento generalizzato del prezzo dei vini, con conseguente calo dei consumi o ricerca di un nuovo prodotto simile ma più conveniente”.
Possibili altri problemi al comparto potrebbero sopraggiungere nell’export. “I prodotti italiani, a causa dell’Euro forte – sottolinea Simoni – potrebbero essere attaccati dalla concorrenza estera dell’Est Europa o della California per i vini bianchi; dell’Australia, Sud Africa o Sud America per i vini rossi. Noi siamo però molto ottimisti, e confidiamo che il consumatore rimarrà fedele alla qualità, riconoscendo e premiando le nostre scelte”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
A Cheese 2017 c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra una Conferenza e un Laboratorio del Gusto, la proiezione di un film e una degustazione, passeggiare per Bra (CN) durante l’evento internazionale dedicato alle forme del latte è un’esperienza unica e ricca di suggestioni.
Ecco una carrellata di luoghi e appuntamenti da non perdere alla prossima edizione di Cheese (15-18 settembre), che nel 2017 compie 20 anni.
CASA SLOW FOOD
Il consiglio per cominciare bene la visita di Cheese è partire da via Mendicità istruita, sede dell’associazione da oltre tren’anni e indirizzo noto in tutto il mondo agli appassionati della Chiocciola.
Proprio qui è allestita Casa Slow Food, con attività riservate ai soci e agli aspiranti soci. Tra queste gli Incontri Slow…con il latte crudo, un assaggio dei Master of Food, ovvero i corsi educativi che Slow Food propone ai propri soci in tutta Italia.
Per partecipare agli appuntamenti in programma basta verificare la disponibilità in Casa Slow Food. Per le scolaresche e i visitatori desiderosi di mettersi alla prova, niente di meglio che incontrare i produttori e scoprire i segreti del loro mestiere attraverso giochi e laboratori.
Il team di Slow Food organizza lungo via Vittorio Emanuele II la Via Lattea di Slow Food con quiz e momenti di intrattenimento a cura di Circowow. Tra le aree dedicate ai soci Slow Food si trova anche il Baby Pit Stop, riservato alle neo mamme e ai bimbi che hanno bisogno di un momento di relax.
IL MERCATO DEI FORMAGGI Proseguiamo con il Mercato dei Formaggi, che per la prima volta presenta solo formaggi a latte crudo. Piazza Carlo Alberto ospita una selezione dei migliori prodotti caseari italiani mentre via Audisio è il posto in cui assaggiare e acquistare i caci internazionali provenienti da UK, Olanda, Francia, Svizzera e Slovenia solo per citarne alcuni.
Mentre chi ha apprezzato iformaggi spagnoli nel 2015, Paese ospite due anni fa, sarà contento di dedicarsi alla più ampia esposizione mai registrata in undici edizioni della manifestazione: 12 bancarelle che ben descrivono la vivacità del movimento casaro spagnolo, tra cui anche l’associazione dei casari e formaggiai del Cammino di Santiago de Compostela, per ripercorrere aromi e consistenze della famosa via cristiana.
Nella vicina piazza Roma ci sono gli artigiani della ormai storica Via degli affineur e dei selezionatori. Tra questi anche quattro stand dedicati agli Stati Uniti, ospite d’onore di questa edizione. Il sabato e la domenica c’è anche ilMercato della Terra di Bra, dove trovare prodotti agricoli, freschi e di stagione venduti da chi effettivamente li produce.
Per un bicchiere di bollicine tra una degustazione e un acquisto, vi aspetta nel Mercato di piazza Carlo Alberto il Consorzio Alta Langa, Official Sparkling Wine della manifestazione. Il Mercato apre i battenti tutti i giorni alle 10, e fino a sera è possibile assaggiare e acquistare non solo formaggi a latte crudo ma anche aceti, mieli, mostarde, pani, confetture e tanto altro ancora.
VIA DEI PRESIDI, CASA DELLA BIODIVERSITA’ E SPAZIO LIBERO Un mercato particolare è quello delle vie Marconi e Principi di Piemonte, dove incontriamo i Presìdi (in tutto 48 italiani e 11 internazionali), il progetto con cui Slow Food tutela tecniche tradizionali, razze autoctone, prodotti artigianali e paesaggi rurali.
Si tratta di un’occasione unica per conoscere questi prodotti, compresi gli ultimi arrivati: il trentingrana di alpeggio, il çuç di mont dal Friuli Venezia Giulia, il pecorino a latte crudo della Maremma, l’abruzzese pecorino di Farindola, il pecorino del Monte Poro dalla Calabria e il Boeren Leyden tradizionale olandese.
Se volete saperne di più sui progetti di salvaguardia di Slow Food, basta partecipare agli appuntamenti della Casa della Biodiversità tra piazzetta Valfrè di Bonzo e via Marconi, dove tra un aperitivo e l’altro Cheese vi fa viaggiare alla scoperta dei Presìdi e dei prodotti dell’Arca del Gusto di tutto il mondo.
Tra le novità c’è lo Spazio Libero, dove assaggiare formaggi a latte crudo liberi da fermenti industriali, salumi liberi da nitrati e nitriti e ancora pane e pizza con lievito madre e birra Lambic a fermentazione spontanea.
LE PIAZZE, LE CUCINE E LA BIRRA Torna nel cortile delle Scuole Maschili la Piazza della Pizza: un viaggio dal Nord al Sud dell’Italia con quattro maestri che combinano gusti e ingredienti della propria terra. Per conoscere loro e gli altri protagonisti dell’area (e anche le loro creazioni) basta partecipare alle Storie di Pizza e ai Pizza Talk.
I laboratori sono in vendita on line e, durante Cheese, presso la Reception eventi di vicolo Chiaffrini, insieme agli altri appuntamenti su prenotazione ancora disponibili: Laboratori del Gusto, Scuola di Cucina e lo spettacolo di Luca Mercalli e Banda Osiris Non ci sono più le quattro stagioni.
Sempre nelle Scuole Maschili, ci sono i Chioschi regionali, dove degustare realtà gastronomiche provenienti da Lazio, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. Se tutto questo vi ha stuzzicato l’appetito, è ora di dedicarsi alle Cucine di strada che animano anche piazza Spreitenbach, insieme ai Food Truck e alla Piazza della Birra che presenta decine di realtà brassicole artigianali italiane: impossibile non trovare quella che incontra i propri gusti!
RISOTTO&PASTA: AREA GOURMET GLUTEN FREE
Se siete intolleranti al glutine o semplicemente volete assaggiare piatti speciali e alternativi, spostatevi in piazza XX Settembre dove Cheese ha allestito l’area Risotto&Pasta, in collaborazione con Strada del riso vercellese di qualità, Aurora Naturale e Associazione di volontariato – Braidesi uniti per la celiachia onlus. Nella vicina via Pollenzo si trova la gastronomia No Glu (aperta tutti i giorni con orario continuato) che fornisce pane fresco senza glutine alla Gran Sala dei Formaggi oltre che in tutti i Laboratori del Gusto.
PIAZZA DEL GELATO
Arrivati a questo punto concedetevi un dolce: in piazza XX Settembre vi aspetta la Piazza del Gelato, curata dalla Compagnia dei Gelatieri fondata da Alberto Marchetti e in collaborazione con Inalpi.
Diversi showcooking, su prenotazione ma gratuiti, affiancano lo Spazio gourmet dove, grazie al due stelle Michelin Antica Corona Reale di Cervere, si impara ad accostare il gelato all’alta cucina.
GRAN SALA DEI FORMAGGI ED ENOTECA Anche l’undicesima edizione di Cheese vuole il suo salotto buono: nella Gran Sala dei Formaggi, sotto l’ala di corso Garibaldi, si trovano centinaia di specialità provenienti da tutto il mondo che potete abbinare a una delle 600 etichette italiane dell’Enoteca, abilmente selezionate dalla Banca del Vino di Pollenzo e dalla guida Slow Wine e sapientemente illustrate dai sommelier Fisar.
Per l’acquisto di cibo e vino debutta la moneta pulita che sostituisce i ticket di carta nei punti cassa gestiti da Slow Food: di legno certificato PEFC, è realizzata da Palm Design – impresa artigianale impegnata nella filiera del legno sostenibile – per conto di PEFC.
POLLENZO E CHEESE Sempre in corso Garibaldi ecco lo stand dell’Università di Scienze Gastronomiche, con attività organizzate dagli studenti, tra cui i Personal Shopper, percorsi pensati per chi vuole intraprendere un percorso guidato fra i banchi del Mercato, e l’Eat in: un lungo tavolo che ospita chi vuole fare due chiacchiere, ascoltare, imparare e condividere cibo e bevande.
Se siete interessati alle attività formative, potete visitare il campus a Pollenzo e approfittarne per una degustazione di vini e formaggi nelle cantine della Banca del Vino. Se invece volete imparare ad abbinare i formaggi con pasta o verdure e accrescere così le vostre abilità culinarie, iscrivetevi (online o alla Reception Eventi) alle Scuole di Cucina, dove due chef d’eccezione – Sergi de Meià dell’omonimo ristorante di Barcellona e Salvatore Tassa de Le Colline Ciociare di Acuto (Fr) – vi aspettano per mettervi alla prova.
B2B Cheese ha pensato a tutti, operatori del settore compresi: debutta la Business Area, organizzata da foodMOOD presso il Movicentro, uno spazio concepito per favorire l’incontro tra buyer internazionali, agenti della piccola e grande distribuzione, ma anche formaggiai, osti, start-up e i produttori di piccole e medie dimensioni sia italiani che internazionali selezionati da Slow Food. Per partecipare è sufficiente registrarsi nell’area dedicata.
SPETTACOLI, FILM, CONCERTI Cheese non si ferma mai, mettendo il programma un cartellone di spettacoli, film e concerti. Il 17 settembre alle 21 sale sul palco del Teatro Politeama Non ci sono più le quattro stagioni con Luca Mercalli e la Banda Osiris: uno spettacolo istruttivo e divertente che unisce arte, storia, scienze, musica e comicità.
Acquistate il biglietto on line o alla Reception Eventi: i proventi raccolti sono destinati a Menu for Change, la campagna internazionale di Slow Food sul cambiamento climatico che sarà lanciata proprio a Cheese. Per gli appassionati del grande schermo invece c’è Cheese on the Screen, un ciclo di film e documentari promosso e organizzato da Cinema Impero e Cinema Vittoria di Bra, in collaborazione con CinemAmbiente, Life e Slow Food, dedicato ai temi dell’agricoltura sostenibile, delle battaglie per la salvaguardia dell’ambiente e della produzione lattiero-casearia artigianale.
Cheese è anche musica grazie a Cheese On Stage con quattro concerti gratuiti che vedono l’electric swing di The Sweet Life Society nell’anteprima di giovedì 14, la fusione tra swing, manouche, folk, tango, rock e musica contemporanea dei Magasin du Café accompagnati per l’occasione dalle Madamé, lo Scottish e Irish punk rock dei The Rumjacks, e il folk occitano dei Lou Pitakass.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
(4 / 5) Non tutti gli studiosi sono d’accordo sull’origine della parola Arneis. C’è chi la fa risalire a Renexij, antico nome della località Renesio di Canale. Chi alla parola dialettale piemontese arneis (“indumento”, “veste”).
In seguito arneis ha assunto anche il significato di arnese, attrezzo, e da arneis derivano anche espressioni come mal an arneis, “male in arnese”, ovvero “mal vestito”, “mal equipaggiato”.
LA DEGUSTAZIONE L’Arneis di Enrico Serafino è di un bel giallo paglierino con riflessi verdolini, cristallino, vivo. Il naso è semplice, fruttato e floreale avvolto in una nota agrumata, delicato e fine. Se i profumi mancano di un po’ di intensità, la stessa cosa non si può dire del sapore. In bocca entra deciso, caldo, morbido, succoso e di buon corpo.
Si consiglia di berlo a una temperatura non superiore agli 8-10 gradi, per smorzare la nota alcolica leggermente sopra le righe. Nel complesso è un vino semplice ma assolutamente godibile, che potrebbe accompagnare molto bene dei ravioli di magro conditi con burro e salvia.
LA VINIFICAZIONE
Dopo la spremitura soffice delle uve (100% arneis), la fermentazione avviene in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata. Anche l’affinamento avviene esclusivamente in vasche d’acciaio. I vini della cantina Enrico Serafino, nata nel lontano 1878, sono divisi tra “Cantina Maestra”, “Vini classici” e spumanti.
Caratteristica che accomuna tutti i vini classici, di cui fa parte questo Arneis, è la bottiglia dalla forma inusuale, via di mezzo tra la classica albesia delle Langhe, e l’anfora di Provenza. Un tocco in più di originalità sulla tavola.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
L’Aglianico del Vulture. Vino di lunga ed antica tradizione se si pensa che già il poeta latino Orazio, originario di Venosa alle pendici del Vulture, ne parla nei suoi scritti esaltando le bellezze della sua terra e la bontà del suo vino. E proprio a Venosa ha sede cantina Madonna delle Grazie di cui oggi degustiamo l’Aglianico del Vulture Doc Bauccio, vendemmia 2009.
LA DEGUSTAZIONE Rosso rubino intenso, per nulla trasparente, con riflessi granati. Al naso si svela subito una nota fruttata, di frutti neri e rossi maturi, seguita da vicino dai sentori speziati. Mirtillo, mora e prugna molto maturi che si alternano elegantemente a pepe nero, liquirizia ed un accenno di fieno.
In bocca è pieno, strutturato. L’alcolicità elevata (14,5%) non infastidisce e ben si integra con la buona acidità ed i tannini, fini e vellutati, creando una sensazione di grande equilibrio. Lungo ed elegante il finale.
LA VINIFICAZIONE Aglianico in purezza (100%) da vigneto sulle pendici del Vulture. Viti di età media di 50 anni. Raccolta manuale e cernita in pianta per garantire la miglior qualità delle uve. Vinificazione in piccoli contenitori con frequenti follature. Dopo la maturazione sulle fecce fini Bauccio riposa un minino di 12 mesi in tonneaux di rovere francese.
LA CANTINA Tecniche non invasive, niente pesticidi e insetticidi, e rispetto del ciclo naturale della vite. Era il 2003 quando per la prima volta Giuseppe Latorraca decise di coltivare e vinificare le antiche vigne di famiglia e di farlo nel rispetto e nella valorizzazione del territorio: il monte Vulture.
Antico vulcano spento sulle cui pendici l’Aglianico ha trovato l’habitat adatto, fatto di mineralità e di un clima particolare. Madonna delle Grazie coltiva solo uve Aglianico, poste in diverse contrade di Venosa, tutte fra i 400 ed i 550 metri sul livello del mare, vinificando per singole parcelle per raccontare le diverse personalità delle viti e dei vini.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACQUISTA LA GUIDA e/o SOSTIENI il nostro progetto editoriale
La redazione provvederà a inviarti il Pdf all’indirizzo email indicato entro 48 ore dalla ricezione del pagamento