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Food Lifestyle & Travel

Novità alla Cantina Coppola: è nato “14/89 Food Pop”

Inaugurato ieri sera con un party esclusivo “14/89 Food Pop”, microcosmo metropolitano che nasce a Gallipoli, nella storica sede di Cantina Coppola 1489 in via Lecce 173; significativa la presenza al taglio del nastro del prefetto Claudio Palomba, del vice prefetto Guido Aprea, del sindaco di Gallipoli Stefano Minerva, degli assessori regionali all’industria turistica e culturale Loredana Capone e al welfare Salvatore Ruggeri.

GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO
Un progetto ambizioso che mira a raccogliere tutte le sfide del gusto, soddisfare tutti i palati, coniugare la necessità di mettere insieme la cucina pop, autenticamente democratica, e le istanze gourmet di un territorio che in fatto di materie prime di qualità, biodiversità e competenze enogastronomiche non è davverosecondo a nessuno.

14/89 Food Pop apre di fatto la nuova sfida dell’azienda gallipolina: fondere la tradizione e la
competenza enologica e turistica de i Coppola e l’estro creativo di lungo corso dello chef leccese Franco Tornese in un’offerta unica nel territorio.

A fine maggio sarà infatti inaugurata la nuova sede di Cantina Coppola 1489 con l’annesso ristorante “Il vigneto del gusto”. Tre dunque gli avamposti in cui si declina l’offerta gourmet del gruppo. Progettato dall’architetto Cosimo Giungato, su una superficie di 400 metri quadrati, e realizzato interamente da aziende salentine, “14/89 Food Pop”- ricorda nel nome proprio l’anno di nascita di Cantina Coppola; e nel logo, un grappolo d’uva stilizzato, realizzato dall’illustratrice Giulia Tornesello, suggella il legame cibo – vino.

IL NUOVO RISTORANTE
Centocinquanta posti a sedere dentro e altrettanti fuori, aperto tutte le sere (e la domenica a pranzo), il locale, immerso in una grande oasi verde a ridosso del mare, tradisce una chiara
impostazione spagnola, con cotture a vista e possibilità di sedersi anche al bancone per un semplice panino o una pizza – il top del cibo “pop”- ma anche pesce azzurro di Gallipoli, arrosti cotti su carbone vegetale, un cocktail o una birra. Chiarissima la filosofia di fondo: materie prime a chilometro zero, stagionalità e freschezza dei prodotti, cotture brevi e non aggressive, scelta di piatti capaci di raccontare il territorio secondo diverse angolature.

All’interno di “14/89 Food Pop” sono presenti, oltre alla cucina e al forno per le pizze a vista, il bar e l’angolo del mastro birraio, che consentirà la costruzione di percorsi degustativi particolari, in tandem con eventi a tema e serate di musica dal vivo. Protagonisti i vini di Cantina Coppola 1489 che sarà possibile degustare anche al calice con una ricercata proposta di abbinamento cibo vino.

“Con questo progetto la nostra azienda si evolve ancora una volta proiettando il concetto di ospitalità in una dimensione più articolata e completa attraverso la cultura del mangiare e del bere. L’obiettivo aziendale, con l’apertura della nuova moderna cantina e il sodalizio con Franco Tornese nel settore della ristorazione, è quello di qualificare ulteriormente l’offerta enoturistica, già avviata da decenni, e che oggi risponde ad una fetta importante di mercato, costantemente in crescita, e avviare attraverso l’arte della cucina a 360 gradi un’attività di conoscenza e promozione del vino nei luoghi di sua produzione” – ha commentato Giuseppe Coppola.

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Approfondimenti

“In Vino Virtus”: Uiv, Polizia di Stato e Veronafiere insieme per la guida sicura

Verona – Anche quest’anno Vinitaly sarà l’occasione per promuovere la campagna di comunicazione sociale “In Vino Virtus – Change your drinking, save your life”, un’iniziativa nata dalla collaborazione tra la Polizia di Stato e Unione Italiana Vini, con il patrocinio di Wine in Moderation e di Vinitaly.

Durante la conferenza stampa, tenutasi questa mattina alle ore 11.00 presso la Questura di Verona e che ha visto la partecipazione di Sandro Sartor (Consigliere Nazionale UIV), Ivana Petricca (Questore della Provincia di Verona) e Maurizio Danese (Presidente Veronafiere), si è posto l’accento sugli obiettivi di un’iniziativa nata per diffondere i valori della guida sicura e per sensibilizzare il pubblico contro la guida in stato di ebrezza.

“Tutto il mondo del Vino – commenta Sandro Sartor di UIV– rappresentato dai produttori presenti al Vinitaly 2018, si è sempre dimostrato molto sensibile all’importanza di promuovere modelli di consumo moderati e responsabili, in particolar modo quando si parla di vino e guida. I limiti di legge esistenti vanno rispettati con scrupolo: ma dobbiamo andare oltre la repressione promuovendo una attività di educazione e sensibilizzazione del consumatore. Siamo quindi convinti nel portare avanti, per il quarto anno, questa campagna insieme alla Polizia di Stato in cui non solo esponiamo in ciascuno dei nostri stand le nostre bottiglie con le etichette della campagna “In Vino Virtus”, ma mettiamo anche a disposizione dei visitatori degli alcol test, invitando le persone a passare nello stand della Polizia di Stato – conclude Sandro Sartor – per vivere una esperienza al simulatore di guida”.

IL PROGETTO “IN VINO VIRTUS”
Giunta alla quarta edizione, la campagna conferma il claim dello scorso anno: “In Vino Virtus – Change your drinking, save your life”, messaggio sociale al quale hanno aderito 44 aziende iscritte a UIV, che sono riuscite negli anni a sensibilizzare l’attento pubblico di Vinitaly, grazie alle diverse iniziative organizzate negli stand.

 “Il progetto “In Vino Virtus” – spiega Ivana Petricca, Questore della Provincia di Verona – è il primo in tutta Europa a vedere una forza di polizia promotrice di un’iniziativa di educazione alla guida sicura e ad un bere responsabile in diretta collaborazione con le aziende vinicole e le associazioni di categoria. All’interno della Fiera, la Polizia di Stato, con gli esperti della Polizia Stradale, svolgerà una importante opera di informazione sulle conseguenze dell’abuso di alcolici alla guida. Inoltre, come lo scorso anno, la campagna “In Vino Virtus” sarà promossa anche all’esterno del quartiere fieristico, nell’ambito della manifestazione denominata “Vinitaly and the City” che vedrà l’allestimento, nelle piazze e nelle vie principali della città di Verona, con lo scopo principale di diffondere i valori della guida sicura e del bere consapevole, moderato e responsabile, soprattutto tra i giovani, principali destinatari della campagna”.

 

In prima linea nel sostegno della campagna anche Veronafiere. “Per il quarto anno Veronafiere ha il piacere di ospitare a Vinitaly e sostenere la campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato, in collaborazione con l’Unione Italiana Vini e le 44 cantine che hanno aderito all’iniziativa”, commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. “È fondamentale, infatti, promuovere insieme un approccio al mondo del vino basato su cultura e conoscenza affinché i giovani di oggi diventino la generazione di wine lover responsabili del futuro. È questa la strada su cui dobbiamo insistere, continuando – conclude Maurizio Danese – a diffondere un’educazione nel segno della riscoperta di gusti, territori e tradizioni legati al prodotto vitivinicolo italiano”.

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a tutto volume Approfondimenti

“Cento anni distillati”: la storia della Distilleria Magnoberta

Sarà presentato giovedì 19 aprile alle 18 nelle sale Chagall del Castello di Casale Monferrato il libro “Cento anni distillati”, che ripercorre la storia della Distilleria Magnoberta.

Un percorso fotografico e narrativo, un viaggio lungo un secolo che va dal primo laboratorio liquoristico in Via Lanza fondato nel 1918 da Domenico Magno e Paolo Berta e rilevato da Giuseppe e Rinaldo Lupara nel 1937, alla sede di Strada Asti aperta nel dopoguerra, che viene in questi giorni completamente rinnovata, con la prossima apertura di un punto vendita di prodotti dell’azienda e del territorio e un’esposizione permamente sulla storia della distilleria.

IL LIBRO IN BREVE
Il libro è una narrazione delle vite e delle storie di uomini, donne, territorio e prodotti della tradizione, grazie all’intrecciarsi delle vicende dell’azienda con avvenimenti storici e realtà locali, come la nascita delle altre grandi industrie casalesi, i numerosi laboratori liquoristici che avevano sede nel centro cittadino (di cui oggi si è persa traccia), l’autodromo di Morano e l’aeroporto di Casale.

I testi del volume, curato da Valerio Bigano (collezionista ed esperto di liquori), sono di Bruna Curato, e l’apparato fotografico è stato realizzato da Loris Barbano, sotto la direzione creativa della Carmi e Ubertis Milano.

Si parlerà dunque di grappa, di storia e di storie giovedì al Castello, alla presenza dei curatori di “Cento anni distillati” moderati da Alessandro Ubertis, e nel corso del 2018 i festeggiamenti per il centenario della Magnoberta faranno parte di un progetto di promozione territoriale chiamato “Distillando Casale”, elaborato dalla famiglia Luparia (che oggi guida l’azienda con Alberto e i figli Andrea, Roberta e Valeria) in collaborazione con il Comune di Casale, per trasformare una ricorrenza privata in una festa per tutta la città e dare risalto alle tipicità di Casale e del Monferrato.

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birra

Madamigella MutMut di Birrificio Stüvenagh, l’Oltrepò in birra

L’Oltrepò Pavese non è solo terra di grandi vini, ma anche di buone birre. Ne è un esempio il Birrificio Stüvenagh di cui oggi assaggiamo “Madamigella MutMut”.

LA DEGUSTAZIONE
Color rosso ramato con riflessi tendenti al mogano. Schiuma bianca, fine, mediamente persistente. Al naso svela subito una certa dolcezza con sentori floreali e di frutta disidratata (albicocca e dattero). Leggera nota speziata.

L’ingresso in bocca è morbido. Poco amara avvolge il palato con una bella rotondità pur nella sua grande scorrevolezza e facilità di beva. In bocca ritornano le sensazioni fruttate accompagnate da una bella nota di malto. Anche qui una leggera spezia accompagna la degustazione. Buona la persistenza.

Una birra pulita ed equilibrata, ottima compagna a tavola si accosta bene a formaggi mediamente stagionati o salumi saporiti. Interessante potrebbe essere anche un incontro col dessert a fine pasto.

MADAMIGELLA MUTMUT
Alta fermentazione in stile Strong Ale, 6.5%, per questa ricetta di Birrificio Stüvenagh. In fermentazione viene aggiunto miele millefiori prodotto in azienda, da qui probabilmente deriva parte della sua morbidezza ed il bel sentore floreale.

“Miele millefiori prodotto in azienda” perché questa è la filosofia aziendale. Incastonato nell’Oltrepò in mezzo a prati e vigneti, Stüvenagh è una sorta di azienda agricola biologica che coltiva l’orzo, i cerali e il coriandolo con cui si producono le birre.

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A Roberto Costa il premio “Angelo Betti” 2018

Al vignaiolo Roberto Costa, pioniere piemontese dei vini senza solfiti aggiunti, è stato assegnato il riconoscimento 2018 del Vinitaly per la Regione Piemonte. Titolare insieme al fratello Marco dell’azienda di famiglia, 50 ettari vitati tra Langhe e Roero quasi totalmente dedicati ai vitigni piemontesi – cui recentemente si è aggiunta una proprietà di 40 ettari
in Alto Monferrato che presto ritroverà nuova vita – vede così riconoscere la sua instancabile vena creativa che lo ha portato a intraprendere con la sua azienda sempre nuove strade.

“Con la designazione per il Piemonte di Roberto Teobaldo Costa per il premio “Angelo Betti” al 52° Vinitaly – ha spiegato l’Assessore Regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero – abbiamo voluto premiare la passione, l’umiltà contadina, il forte attaccamento al territorio, il rispetto delle tradizioni unito all’innovazione e alla volontà di affrontare sempre nuove sfide. Il premio è un omaggio a una famiglia, a una azienda e al suo territorio”.

IL RITRATTO DI TEO COSTA
Roberto Teobaldo Costa, per tutti ormai Teo, 53 anni e tre eredi tutti avviati a restare in cantina, è dal 1986 alla guida dell’azienda di famiglia e rappresenta la quarta generazione di viticoltori. A fondare l’azienda, sul finire dell’ 800, è stato il bisnonno Antonio Costa, in paese famoso con il soprannome di Giobbe per la sua pazienza, che deve avere lasciato ai  discendenti una vena della sua positività.

Ottimista e tenace, Teo Costa è stato fra i primi in Italia e primo in Piemonte a puntare sulla
vinificazione senza solfiti aggiunti, mettendo a punto un metodo specifico che ha poi brevettato nel 2007. Dopo il primo spumante rosato “SO2 free” che ha ottenuto riconoscimenti nazionali e la lusinghiera recensione della giornalista e Master of Wine Jancis Robinson, la gamma dei vini senza solfiti aggiunti si è andata ampliando per andare incontro sempre a nuovi consumatori con una linea dedicata anche in in grande distribuzione.

Negli ultimi anni, poi, ha intrapreso il progetto “Libera Natura” in collaborazione con altre aziende agricole di Castellinaldo, il paese del Roero dove ha sede il nucleo originale dell’azienda. Si tratta di un accordo tra produttori che li impegna a ridurre in modo sostanziale gli interventi chimici nella coltivazione del vigneto e nella produzione del vino e a incrementare la fertilità naturale nei terreni vitati.

Diventato famoso nel 1995 per la realizzazione di un’intera linea di vini con le etichette riproducenti i quadri di Ligabue grazie alla collaborazione con il più grande collezionista italiano del famoso pittore naïf, il senatore Giuseppe Amadei, non ha mai finito di stupire con le sue iniziative che offrono sempre nuovi spunti all’economia aziendale.

DA VITICOLTORE AD ALLEVATORE
Recentemente Teo Costa ha intrapreso una nuova sfida che riprende la vecchia passione del padre Antonio, viticoltore e, un tempo, anche allevatore: ricostituire una razza di maiali neri piemontesi che riproduca le caratteristiche dell’antico ed estinto Maiale di Cavour. L’allevamento è contiguo all’azienda viticola e sfrutta i terreni boschivi non adatti alla viticoltura. Liberi di scorrazzare tra il bosco e il prato, sembra che i suoi maiali neri siano ghiotti delle vinacce esauste prodotte in azienda. Forse per questo i salami che produce si adattano così bene alle degustazione dei suoi vini.

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La viticoltura eroica a Vinitaly con Cervim

La viticoltura eroica al Vinitaly 2018 con il Cervim. Il Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana, sarà infatti presente al 52esimo Vinitaly, in programma dal 15 al 18 aprile, a Veronafiere, al Padiglione 12 (stand A3-C3), nello spazio della Regione Valle d’Aosta.

“Anche in questa edizione del Vinitaly il Cervim sarà presente con un suo spazio istituzionale ospite nel padiglione della Valle d’Aosta – spiega Roberto Gaudio, presidente del Cervim – come per gli anni passati la nostra presenza è improntata alla presentazione dell’edizione numero 26 del Mondial des Vins Extrêmes (qui i nostri migliori assaggi dell’ultima edizione, ndr), l’unico concorso enologico mondiale riservato ai vini prodotti da viticoltura eroica”.

“Sarà inoltre l’occasione per presentare la prima edizione di Enovitis Extrêmes – continua Gaudio – l’evento dedicato alle tecnologie per la viticoltura eroica, che si terrà in Valle d’Aosta il prossimo 19 luglio, e che ci vede coinvolti nell’organizzazione unitamente a Unione Italiana Vini, assessorato Agricoltura e Risorse naturali Regione Valle d’Aosta e Vival (associazione vitivinicoltori valdostani)”.

GLI EVENTI A VINITALY 2018
Durante il Vinitaly non mancheranno poi gli eventi che vedranno la partecipazione del presidente Cervim Roberto Gaudio.

Lunedì 16 aprile (ore 17)
Nello stand del Consorzio del Soave, Pad. 5 G 4-7 – Gaudio, interverrà al convegno “Autentici autoctoni di montagna – il Cervim e le vigne dell’alta Lessinia – La Durella, la Saccola, il Pinot Nero”, in cui si parlerà delle vigne adatte a climi freddi e a alti areali di collina.

Martedì 17 aprile (ore 15)
Stand Consorzio Prosecco di Valdobbiadene Docg, Pad. 8 stand i2-i3 – si parlerà di “Viticoltura eroica: esperienze a confronto” con l’intervento del presidente Cervim, Roberto Gaudio.

“La partecipazione a Vinitaly – conclude Gaudio – è sempre molto importante, per poter presentare le varie attività del Cervim, oltre al Mondial des Vins Extrêmes e Enovitis Extrême, anche il sesto Congresso Internazionale sulla Viticoltura di Montagna e in Forte Pendenza, che si terrà dal 26 al 28 aprile 2018 a La Laguna (Tenerife – Isole Canarie).

Inoltre la kermesse enologica di Verona è un momento utile per fare incontri con enti e istituti che si occupano di viticoltura eroica, per attivare nuove sinergie, contatti e condivisioni.

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“Enotecnico valorizzazione vini territorio”: a Vinitaly la premiazione

E’ in programma lunedì 16 aprile, alle ore 12.30, a Vinitaly, presso lo stand della Fondazione Edmund Mach (Padiglione 3 – Stand F2), la cerimonia di premiazione del concorso “ENOtecnico valorizzazione VINIterritorio” alla presenza del Presidente Andrea Segrè, del Direttore generale, Sergio Menapace, e del Presidente del Consorzio Vini del Trentino, Bruno Lutterotti.

Seguirà la consegna degli attestati del 5° corso di wine export management e la presentazione della pubblicazione “Vinum Sanctum, vinum de Xanto” sull’origine della denominazione “Vino Santo”.

Nello stand dedicato ai vini della cantina FEM, seguirà un piccolo rinfresco curato dagli studenti del Centro Istruzione e Formazione.

2° Concorso“ENOtecnico valorizzazione VINIterritorio
La manifestazione, che si è svolta il 5 e 6 aprile scorso, è stata organizzata dalla Fondazione Edmund Mach col patrocinio dei Comuni della Piana Rotaliana (San Michele all’Adige, Mezzolombardo e Mezzocorona) e ha contato sul supporto delle sezioni Assoenologi di Trentino ed Alto Adige-Südtirol.

Centoundici etichette in gara, 55 cantine della regione Trentino Alto Adige-Südtirol, quattro tipologie di vino ovvero Teroldego, Marzemino, Traminer aromatico e Gewürztraminer, tre commissioni e una trentina di esperti tra enologi, enotecnici, sommelier e giornalisti del settore.

Un concorso enologico vero e proprio, autorizzato dal Ministero delle politiche agricole ed economiche, che valorizza i vitigni del territorio, ma caratterizzato da una notevole valenza didattica visto il coinvolgimento degli studenti della Fondazione Edmund Mach.

Il concorso è stato curato dal Centro Istruzione e Formazione con l’obiettivo di far conoscere le unicità delle produzioni enologiche di territorio: vitigni autoctoni o interpretazioni territoriali di vitigni internazionali.

Quest’anno i vini protagonisti sono Teroldego Rotaliano DOC, Trentino DOC Marzemino, Trentino DOC Traminer aromatico e Südtirol – Alto Adige DOC Gewürztraminer. Saranno premiate le prime tre posizioni di ogni categoria e le categorie in gara sono otto.

Consegna attestati 5^ edizione corso WEM
La quinta edizione dell’Executive Master in Wine Export Management si è svolta dal 26 gennaio al 27 maggio 2017. Al percorso di eccellenza per la formazione vitienologica hanno partecipato 25 corsisti, selezionati da oltre una ottantina di candidati.

Il coso ha negli anni ha consolidato una sua specifica struttura didattico/formativa, poiché avere competenze di export management è un’esigenza di figure professionali molto diverse nel mondo del vino.

Il piccolo produttore, magari vitivinicoltore, l’enologo “tuttofare” della piccola cantina, il responsabile commerciale della piccola e media azienda, il proprietario/imprenditore che si occupa a 360° della gestione.

E ancora il giovane laureato che desidera acquisire competenze anche nel settore dell’export del vino. Sono tante le figure professionali che hanno bisogno di acquisire le “skill” specifiche dell’export management.

“Vinum Sanctum, vinum de Xanto”
Sarà presentata la pubblicazione sull’origine della denominazione “vino santo” edita dalla Fondazione Edmund Mach e curata da Marco Stenico. Si tratta di un saggio dedicato all’uva Nosiola e al suo nobile figlio il “Vino santo” della trentina Valle dei Laghi.

Il libro è frutto di una ricerca a carattere storico condotta esclusivamente su fonti documentarie e bibliografiche individuate attraverso una ricerca di archivio principalmente in ambito trentino, ma anche lombardo e veneto, che copre un periodo che va dal secolo XIII al primo Ottocento.

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Vinitaly 2018: fitto calendario di eventi per i vini della Val d’Aosta

Milano – Sarà molto vivace e interessante, quest’anno, il programma degli eventi organizzati dall’Associazione dei Viticoltori della Valle d’Aosta (VIVAL) in occasione di Vinitaly 2018. Gli eventi, rivolti agli operatori del settore, agli appassionati e ai giornalisti, si svolgeranno tutti alla Saletta Degustazioni (Padiglione 12 – C3).

Si aprirà domenica 15 aprile, giorno di apertura, alle ore 14.00, con una presentazione generale della Valle d’Aosta e dei suoi vini: “Valle d’Aosta: i prodotti del territorio, autenticità e tradizione e i vini Valle d’Aosta DOC”.

Lunedì 16 aprile, alle 11.00, sarà invece la volta di un incontro riservato a giornalisti e comunicatori dal titolo: “Valle d’Aosta: i prodotti del territorio, autenticità e tradizione; salumi, insaccati e vini della Valle d’Aosta DOC”.

Sempre lunedì, nel pomeriggio (h.14,00), avrà luogo un interessante incontro tra Valle d’Aosta e Liguria, due anime eroiche: “Due regioni a confronto, presentazione di un piatto della gastronomia ligure preparata da uno Chef del circuito Liguria Gourmet e delle DOP valdostane con una proposta di abbinamento con i vini delle due Regioni.

Martedì 17 aprile, infine, altri due momenti di particolare interesse. Alle 11.30 si inizierà con “Valle d’Aosta: i prodotti del territorio, autenticità e tradizione e i vini Valle d’Aosta DOC”, per proseguire, alle 14.30, con un secondo incontro dedicato alla stampa: “Valle d’Aosta: i prodotti del territorio, autenticità e tradizione – la filiera lattiero casearia e i vini Valle d’Aosta DOC”.

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Modigliana Doc: il 21 e 22 aprile la festa del Sangiovese “di montagna”

Appuntamento con “ModiglianaDOC – Sangiovese in festa” sabato 21 e domenica 22 aprile. La grande festa del sangiovese a Modigliana (FC) oggi ha la forza delle 12 cantine che fanno capo al gruppo “Stella dell’Appennino”, un sodalizio nato nel 2017 che punta a valorizzare la produzione “di montagna” dell’Appennino più alto dai suoli poveri di marne e arenarie

«Siamo in piazza insieme al paese» spiega Emilio Placci dell’azienda Il Pratello «perché il Sangiovese fine ed elegante di queste montagne è diventato simbolo di tutta la comunità di Modigliana e quindi deve stare in piazza, dentro alla festa popolare che da sempre lo promuove. Con la sua gente».

Con la Pro Loco che organizza la festa, ci sono infatti tutte le cantine del comune: Agrintesa, Balía di Zola, Canova San Martino in Monte, Casetta dei Frati, Castelluccio, Il Pratello, Il Teatro, La Pistona, Lu.Va., Mutiliana, Torre San Martino, Villa Papiano.

Si parte il sabato pomeriggio, ore 17, con il concorso “Amatori del Sangiovese” in piazza Don Minzoni. Alle ore 19.30 Ceningiro, la cena itinerante in giro per il centro storico del paese, tra musica e animazione. In piazza Don Minzoni sarà anche in funzione l’Osteria.

Domenica 22 si parte alle ore 8 con “Trippa a Colazione”, trippa e un bicchiere di Sangiovese come da antica tradizione locale. Dalle ore 9.30 per le vie del centro storico ci sarà il mercato di prodotti tipici e di artigianato locale. Alle 12 pranzo al Mercato Coperto, mentre in piazza Don Minzoni sarà sempre in funzione l’Osteria. Alle 14.30 aprirà anche lo stand con degustazione dei vini prodotti dalle cantine aderenti alla festa (vini che accompagneranno anche la cena itinerante del sabato e il pranzo al Mercato Coperto). Durante tutta la giornata musica e animazione.

«Il vino deve essere un racconto quotidiano, pieno di gente e storie. Di invenzioni e generazioni che si scontrano e si ritrovano. Il racconto del vino vive dentro alle giornate della gente e noi abbiamo il dovere di lasciarcelo. Solo con questa confidenza si può puntare più in alto, l’ambizione di Modigliana deve partire dalla testimonianza della gente del paese».

A parlare è Luca Monduzzi, titolare insieme alla moglie Stefania Montanari dell’azienda Il Teatro. Insomma una grande festa popolare per il territorio romagnolo che è la rivelazione degli ultimi anni, sempre più apprezzato in Romagna e nel mondo e sempre più radicato tra le sue montagne, in quell’Appennino che unisce Romagna e Toscana.

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30 anni di Vino Nobile di Montepulciano: a Vinitaly l’elogio del Sangiovese

Padiglione 9 (Toscana), Stand D12 – D13. Le coordinate per trovare a Vinitaly i produttori di Vino Nobile di Montepulciano presso lo stand del Consorzio che li riunisce sono le stesse per raggiungere simbolicamente la toscana espressa dalla città e dal territorio di Montepulciano.

Lo stand infatti offrirà ai visitatori gigantografie del paesaggio e delle bellezze artistiche del territorio, nell’anno in cui tra l’altro si festeggiano i 500 anni dalla posa della prima pietra di uno dei simboli della città toscana, il Tempio di San Biagio. Allo stand oltre che presso le postazioni delle aziende presenti in forma diretta (venti in tutto), i visitatori potranno degustare il Vino Nobile di Montepulciano, il Rosso e le Riserve al banco d’assaggio consortile che rappresenterà l’intera denominazione.

30 anni di Vino Nobile. E’ il titolo della degustazione storica che il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha programmato a Verona lunedì 16 aprile, alle ore 15 (sala C – Pad 10 piano I). Il sottotitolo dell’evento è “L’evoluzione del Sangiovese a Montepulciano”. La degustazione attraverserà la produzione dividendola in tre decadi: 1980-1990; 1990-2000; 2000 fino alle ultime annate. Con la guida dell’enologo Lorenzo Landi e del giornalista Gianni Fabrizio, un viaggio alla scoperta dei cambiamenti e delle evoluzioni dell’invecchiamento del Vino Nobile di Montepulciano.

IL MERCATO
Vinitaly sarà anche l’occasione per confrontarsi con il mercato italiano e internazionale , un mercato che conformemente alla tendenza degli ultimi anni, anche nel 2017 si è confermato verso l’export con una quota destinata all’estero pari al 78 per cento di prodotto, mentre il restante 22% è stato commercializzato in Italia.

Per quanto riguarda il mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 48%, dato al quale si aggiunge il 17 per cento delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 14% del totale, mentre continua la sua crescita (nel 2017 del 2%) toccando quota 20 per cento la vendita diretta in azienda.

Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania si conferma il primo mercato del Nobile con il 44,5 per cento della quota esportazioni. Il secondo Paese di riferimento è quello degli Stati Uniti che segnano ancora una crescita rispetto al precedente anno arrivando nel 2017 arrivando a rappresentare il 21,5 per cento dell’export del Nobile. Successo anche per i mercati asiatici ed extra Ue con oltre il 7 per cento delle esportazioni. Il Vino Nobile è apprezzato anche in Svizzera dove raggiunge il 16 per cento.

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Torna a Verona dal 13 al 16 aprile Vinitaly and The City, il fuorisalone di Vinitaly

Vinitaly and The City, ovvero quattro giorni per scoprire sapori e tradizioni regionali dell’Italia: degustazioni enogastronomiche, ma anche arte, musica e spettacoli lungo le vie e nelle piazze della Città Patrimonio dell’Unesco.

Un itinerario che porterà nei luoghi più suggestivi del centro storico, alla scoperta di piatti, vini e tradizioni: un appuntamento per tutti i wine lover, un’occasione unica per vivere Verona.

LE TAPPE DI VINITALY AND THE CITY
– Arco dei Gavi con l’esperienza internazionale
– Piazza San Zeno con ospite l’Emilia Romagna
– Fontana dell’Arsenale che racconta la Terra di Sicilia
– Lungadige San Giorgio con le tradizioni della Campania
– Torre dei Lamberti per degustazioni in alta quota
– Cortile Mercato Vecchio con Sorsi d’Autore
– Piazza dei Signori che ospita il Veneto

ALTRI EVENTI SPECIALI VINITALY AND THE CITY
le prestigiose 14 Masterclass
la Mezzaluna del Vino – rafting sull’Adige
RTL Digital Room – punto di incontro di guest, influencer e blogger
Shakespeare & The Wine – sulle tracce della celebre opera ambientata a Verona
La Notte Viola – sabato 14 aprile negozi aperti fino alle ore 24.00

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Cantina Terlano: Pinot Bianco 2005, vino rarità 2018

Vini bianchi longevi e con grande potenziale di invecchiamento: queste sono le caratteristiche che negli ultimi anni hanno permesso a Cantina Terlano di essere così apprezzata nel panorama vinicolo internazionale.

Una prova tangibile della competenza enologica della cantina sono i cosiddetti vini rarità, etichette speciali disponibili in edizione limitata. Quest’anno la scelta è ricaduta sul Pinot Bianco 2005 che ha fatto il suo debutto in occasione delle principali fiere europee del settore.

Una peculiarità di Cantina Terlano è la capacità di creare vini che, anche dopo molti anni, spiccano per freschezza e grande complessità. Ciò è dovuto soprattutto all’ineguagliabile terroir di Terlano e agli speciali metodi di produzione e affinamento adottati dalla cantina.

Il vino rarità è per tradizione ambasciatore della straordinaria longevità dei vini di Terlano. Nel “forziere” di Cantina Terlano sono conservate 18 botti di acciaio contenenti diverse varietà di vini bianchi, alcuni dei quali risalenti addirittura al 1979.

“Quest’anno abbiamo optato per il Pinot Bianco, una varietà di punta per Terlano, e in particolar modo per l’annata 2005, estremamente interessante. Dopo la vendemmia, il vino rarità ha trascorso un anno in botte di legno ed ha proseguito poi la maturazione sui lieviti fini per 10 anni in una cisterna d’acciaio collocata nella nostra cantina delle rarità. Infine, il vino ha sostato per un ulteriore anno in bottiglia prima di fare il suo debutto”, spiega l’enologo Rudi Kofler.

“Il vino rarità proviene da uve monovitigno e si presenta al naso in modo particolarmente ricco e fresco. Al palato è morbido e cremoso con una struttura acida giovane e vigorosa che lascia poi spazio ad un gusto raffinato e delicato, integrando perfettamente le note minerali. Il finale è morbido ed elegante ma allo stesso tempo estremamente carico e profondo”.

Il Pinot Bianco 2005 di Cantina Terlano ha fatto il suo debutto in occasione delle più importanti fiere di settore in Europa, tra cui Prowein di Düsseldorf e Vinitaly di Verona. Il vino rarità è disponibile in un’edizione limitata di sole 3.300 bottiglie presso i rivenditori specializzati.

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MIPAAF: il ministero a Vinitaly 2018 con eventi su ricerca ed innovazione nel campo del vino e dell’olio

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sarà presente anche quest’anno alla Fiera di Verona dove si svolgeranno in contemporanea, da domenica 15 a mercoledì 18 aprile 2018, Vinitaly – Salone internazionale del vino e dei distillati e Sol&Agrifood – Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità.

In programma, presso l’area espositiva del Mipaaf al piano terra del PalaExpo, all’interno della fiera, convegni, seminari di Agea, Ismea, Crea e presentazioni di ricerche, con la partecipazione anche del Vice Ministro Andrea Olivero, per promuovere il comparto vitivinicolo e olivicolo-oleario, valorizzare al meglio le produzioni di qualità e informare gli operatori sugli strumenti a disposizione in materia di semplificazione amministrativa e controlli.

Presente anche l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) che metterà gratuitamente a disposizione degli operatori della filiera vinicola il proprio personale per aiutare le aziende ad operare in modo corretto ed efficiente. I funzionari dell’ICQRF saranno a disposizione tutti i giorni dell’evento, dalle ore 10:00 alle 18:00.

IL PROGRAMMA

DOMENICA 15 APRILE

ore 15:00, Area Talk Show – “Doc delle Venezie, anno uno! Territorio e nuova brand identity del Pinot grigio, stile italiano” – a cura del Consorzio Tutela Vini DOC delle Venezie.

ore 15:00, Sala Conferenze – convegno “Il mercato del lavoro in viticultura, criticità e sviluppi, influenza della manodopera alla qualità del prodotto finale”

LUNEDÌ 16 APRILE

ore 12:30, Area Talk Show – “Olio extravergine di oliva: ci trovi gusto, guadagni benessere” – a cura di Ismea.

ore 15:00, Area Talk Show – “Internet of things e il mondo del vino” – a cura di Federdoc.

ore16:00, Area Talk Show – “Filiera 4.0 – La Blockchain a garanzia delle produzioni agroalimentari” – a cura di Agea.

ore 17:00, Area Talk Show- “Degustare la ricerca. Attraverso i vini prodotti dai centri CREA Viticoltura ed Enologia e con l’aiuto dei ricercatori sarà possibile scoprire la scienza nascosta in un calice”.

ore 10:30, Sala Conferenze – “Equalitas: la Certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola”.

ore 12:30, Sala Conferenze – “Le sfide della ricerca per la viticoltura che verrà” – a cura del CREA.

ore 15:30, Sala Conferenze – “Sistema di qualità nazionale produzione integrata (SQNPI): l’esperienza del Consorzio Vini del Trentino”.

MARTEDÌ 17 APRILE

ore 10:00, Area Talk Show – “Un sorso di innovazione. Dalle analisi sensoriali all’adozione di nuove tecniche in cantina, l’impegno della ricerca per mantenere il nettare di Bacco sempre più al passo con i tempi” – a cura del CREA.

ore 14:30, Area Talk Show – convegno “Wine & Landscape 2.0 – Architecture”.

ore 12:00, Sala Conferenze – “OCM vino: le risorse finanziarie investite nel settore vitivinicolo per accrescerne la competitività”.

ore 13:30, Sala Conferenze – “Buone pratiche di multifunzionalità agricola” – a cura di Ismea / Rete Rurale Nazionale.

ore 16:00 – Sala Conferenze – “Il settore del vino e dell’olio. Quale futuro nella PAC post 2020” – a cura del CREA / Rete Rurale Nazionale.

MERCOLEDÌ 18 APRILE

ore 10:00, Area Talk Show – Premiazione del concorso legato alla campagna “Olio Extra Vergine. La sua ricchezza, la nostra fortuna”.

ore 10:00, Sala Conferenze – “Apprendimento di…vino. Sulla scia del concorso enologico, ricercatori CREA e studenti a confronto sulla cultura e sulla scienza del vino.

ore 14:30, Sala Conferenze – Concorso enologico “Istituti Agrari d’Italia” – a cura del CREA.

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Vinitaly 2018: le curiosità del vino made in Italy allo stand Coldiretti

Le curiosità del vino Made in Italy sono protagoniste all’inaugurazione del Vinitaly nello stand della Coldiretti dove saranno mostrate le esperienze piu’ originali dalla vigna alla cantina, dall’imbottigliamento all’etichettatura. L’appuntamento è per domenica 15 aprile alle ore 9,30 al Vinitaly nello stand della Coldiretti nel Centro Servizi Arena – stand A, tra il padiglione 6 e 7.

Con l’occasione sarà presentata l’analisi sui numeri del vino Made in Italy con un focus sulla prima “borsa” dei vini italiani e la mostra delle bottiglie che hanno avuto il maggior incremento delle vendite in Italia nell’ultimo anno.

Alle 15,30 nella Sala Rossini la Coldiretti nella giornata di apertura organizza l’incontro “La tutela delle denominazioni in Europa e nel mondo” con gli interventi, tra gli altri, del Direttore di Ismea Raffaele Borriello, del Presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella e del primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro e con le conclusioni del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

Nello stand Coldiretti fino alla chiusura del Vinitaly di mercoledì 18 aprile si alterneranno nei diversi giorni esposizioni, dimostrazioni pratiche, mostre ed analisi mirate alla promozione e difesa del vino italiano nel mondo.

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Rosato da uve autoctone italiane: cinque consorzi alleati per la promozione

Insieme per la valorizzazione del vino rosato autoctono italiano. Cinque consorzi di tutela uniscono l’Italia da nord a sud per portare nel mondo uno stile italiano del vino rosato, fatto di un’interazione unica e irripetibile tra il sapere umano e la peculiare vocazione di vitigni tradizionali, suoli e climi.

I territori sono quelli che da sempre esprimono una particolare vocazione nella produzione di vini rosé e che costituiscono oggi i capisaldi dei rosati a menzione geografica ottenuti da uve autoctone: Chiaretto di Bardolino, Valtènesi Chiaretto, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte Rosato e Salice Salentino Rosato.

Alla vigilia dell’apertura di Vinitaly, sabato 14 aprile alle ore 10, i cinque presidenti dei consorzi si riuniranno a Villa Carrara Bottagisio di Bardolino, futura sede del Consorzio di tutela del Bardolino e del Chiaretto che nel progetto assumerà il ruolo di capofila. Di fronte al sindaco della cittadina lacustre, Ivan De Beni, sigleranno un Patto d’Intenti nel quale si impegnano ad una promozione unitaria delle loro produzioni.

Tanto in Italia, dove la diffusione dei vini rosati è ancora marginale, quanto all’estero, dove invece il mercato è in rapida espansione e si registra una sempre maggiore sensibilità verso questa tipologia.

L’auspicio dei cinque organismi di tutela è quello di allargare l’intesa agli altri territori nei quali si producono tradizionalmente vini rosati da uve autoctone per giungere presto alla costituzione di un Centro del Rosato Autoctono Italiano che possa essere sede di confronto, promozione e ricerca.

Primo banco di prova sarà già Vinitaly, dove le cinque denominazioni saranno presenti in degustazioni collettive e dibattiti nei rispettivi spazi consortili.

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Dal 2019 nuovo sito per la Cantina Bolzano certificato CasaClimaWine

E’ partito il countdown per Cantina Bolzano che tra un anno esatto, in occasione del Vinitaly 2019, inaugurerà la nuova sede. Il nuovo sito produttivo sarà la prima cantina produttori certificata CasaClimaWine® e diventerà la più innovativa costruzione interrata dell’intero arco alpino.

Si stanno concludendo in questi giorni gli ultimi lavori strutturali per la costruzione della nuova Cantina Bolzano, che sarà operativa già dalla vendemmia 2018 quando le uve saranno interamente consegnate e lavorate nella nuova sede.

LA NUOVA SEDE
Il nuovo edificio produttivo è strutturato su 5 livelli che permettono di sfruttare la forza di gravità per la produzione di vino, garantendo una considerevole ottimizzazione energetica e la preservazione della qualità delle uve. 

L’intero edificio produttivo è costruito sotto il livello del terreno ed è coperto in superficie da grandi terrazze che ospiteranno i vigneti pensili con le Dolomiti a fare da sfondo.

E’ stata già ultimata anche la costruzione del grande cubo in vetro che, una volta ricoperto dalle foglie di vite stilizzate, diventerà il simbolo della nuova Cantina Bolzano nonché l’unico elemento visibile fuori terra dell’intera costruzione.

L’importante operazione di trasferimento di tutte le Attrezzature presenti nella vecchia sede di Piazza Gries, avrà luogo nei prossimi mesi per garantire la piena operatività del nuovo sito già a partire dal prossimo autunno.

 “Siamo molto soddisfatti dei lavori, i tempi previsti sono stati rispettati e già da inizio luglio gli uffici della nuova sede saranno operativi. La vendemmia 2018 si svolgerà interamente nella nuova cantina e da ottobre anche la linea d’imbottigliamento sarà attiva”. Riporta Stephan Filippi, enologo di Cantina Bolzano. 

Mancano quindi 365 giorni all’inaugurazione ufficiale prevista in occasione di Vinitaly 2019, quando clienti e appassionati di vino potranno finalmente visitare l’innovativa cantina, costruita secondo i più moderni principi di sostenibilità.

VINITALY 2018
Per degustare i vini non servirà però aspettare un anno intero: Cantina Bolzano sarà presente dal 15 al 18 aprile 2018 alla 52esima edizione di Vinitaly presso il Pad 6 Stand B2.

Durante la kermesse vinicola i visitatori avranno la possibilità di degustare anche lo Chardonnay Doc Riserva 2015 e il Sauvignon Doc Riserva 2015, vini che hanno ottenuto eccellenti punteggi nelle guide più prestigiose a livello nazionale ed internazionale.

LA CANTINA DI BOLZANO
Cantina Bolzano è la cantina urbana della città di Bolzano, realtà storica del territorio altoatesino che riunisce in sé le produzioni proveniente da tutti gli appezzamenti cittadini.

L’impegno quotidiano è quello di produrre vini di alta qualità e dal carattere regionale rispettando la tradizione ma utilizzando allo stesso tempo procedure moderne e know-how tecnico all’avanguardia, mirando a soddisfare i più alti standard di qualità.

Dai vitigni autoctoni della zona di Bolzano nascono i due vini immagine della cantina: Santa Maddalena e Lagrein. Il nuovo sito produttivo della Cantina Bolzano sorgerà alle porte della città, nella zona di San Maurizio, sarà la più innovativa costruzione interrata dell’intero arco alpino e la prima cantina produttori certificata CasaClimaWine®.

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Il futuro della grappa: la ricetta dei produttori

Il futuro della grappa? Invecchiamento, miscelazione e comunicazione. E’ la ricetta fuoriuscita da un incontro promosso dall’Istituto di Tutela Grappa del Trentino nel quale sono stati protagonisti distillatori italiani e opinion leader, uniti con l’obiettivo di individuare insieme una strategia comune per promuovere e ampliare i confini del distillato italiano per eccellenza.

«Ci siamo incontrati nuovamente insieme ai produttori che hanno deciso di salire a bordo in questo progetto per fare fronte comune sul mondo della grappa, per interrogarci su tre pilastri, Invecchiamento, miscelazione e comunicazione, argomenti al centro della tavola rotonda da cui sono scaturite una serie di idee e riflessioni interessanti», spiega il presidente dell’Istituto, Beppe Bertagnolli.

INVECCHIAMENTO, MISCELAZIONE E COMUNICAZIONE

L’invecchiamento della grappa ha un processo più certificato rispetto agli altri spiriti internazionali e nazionali. Il tema da sviluppare ora è quale strada seguire: da un lato la via francese, dall’altro quella scozzese e irlandese. Il lato comune è tuttavia quello di costruire un percorso a metà strada con la volontà di dare maggiore identità a prodotti che vengono invecchiati con più riconoscibilità per il consumatore finale.

Per quanto riguarda la miscelazione invece i distillatori trentini sono d’accordo nel cercare una via per realizzare un avvicinamento al consumatore più giovane e per farlo l’idea è quella di avvicinarsi ai bar tender, come succederà per esempio a Vinitaly.

Infine, dal punto di vista della comunicazione, l’idea è quella di costituire un fronte comune attraverso un progetto che aiuti a sviluppare l’immagine della grappa, che deve essere svecchiata mantenendo però al contempo tipicità e target di riferimento.

E intanto a proposito di eventi e miscelazione, la tappa più imminente è quella di Vinitaly, dal 15 al 18 aprile, dove l’Istituto Tutela Grappa del Trentino sarà presente al Padiglione 3 stand E1 con uno spazio che ospiterà la quasi totalità delle etichette dei soci.

Per i visitatori che arriveranno a scoprire il Trentino visto dai distillatori una grande sorpresa: uno spazio bar dove il famoso barman Leonardo Veronesi si cimenterà tutti i giorni nella realizzazione di cocktail a base di grappe del Trentino (dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 17.30). Dalla grappa invecchiata alle riserve, passando per le tradizionali, il bar tender di Riva del Garda interpreterà l’arte dei mixology con al centro degli ingredienti il distillato trentino. Un’occasione unica per tutti per degustare quindi l’unico prodotto italiano del genere a godere di una Igp, rivisto in chiave moderna.

A Vinitaly si potranno inoltre scoprire le ultime annate in commercio. Nell’aria dell’Istituto sarà possibile anche per i neofiti e gli appassionati avvicinarsi alla grappa di qualità attraverso degustazioni guidate e dei veri e propri “mini corsi” di degustazione accompagnati da esperti degustatori.

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Il Syrah toscano a Vinitaly col Cortona Doc

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Il Syrah italiano più apprezzato? Quello di Cortona, la città toscana che dà nome anche alla denominazione, è sicuramente avanti. Lo attestano i numeri, le vendite degli ultimi anni e i successi siglati in guide e concorsi internazionali.

Sarà proprio il Syrah, insieme agli altri vini della Cortona Doc, tra i protagonisti a Vinitaly dove dal 15 al 18 aprile prossimi il Consorzio Vini Cortona sarà presente con un proprio stand all’interno del padiglione della Toscana Pad 9 Stand C1. Sono anche quest’anno le coordinate per visitare gli spazi dove si racconta il “Cortona Wine Style”, attraverso le aziende della denominazione, alcune in forma diretta, altre al banco di degustazione consortile che raccoglierà la maggior parte delle etichette della Doc.

Un momento di promozione non solo per la Cortona Doc, ma anche per tutto il territorio di produzione che da qualche anno sta puntando proprio sulla promozione integrata dei principali assetti culturali. “Vogliamo parlare del nostro territorio attraverso i vini e in particolare abbiamo capito che il Syrah è il vitigno che ormai più ci rappresenta – spiega il presidente del Consorzio, Marco Giannoni – non solo perché la maggior parte delle aziende ne ha fatto un cavallo di battaglia, ma anche perché ci chiamano da tutta Italia per raccontare il nostro stile produttivo a partire proprio da questa varietà che ormai ci fa riconoscere premi e attestazioni di merito”.

IL SYRAH A CORTONA
Fresco, deciso, elegante o potente. Volendo riassumere le caratteristiche dei vini Syrah della Doc cortonese, questo è il risultato secondo le analisi degli esperti del settore. Una varietà di uva che ha saputo trovare nelle colline intorno a Cortona un ambiente pedoclimatico ideale per esprimersi.

La leggenda che lega questa uva di origini forse mediorientali (dalla città persiana di Schiraz) o mediterranee (da Siracusa) o francesi (in epoca più moderna) racconta che alcune barbatelle furono lasciate in eredità dall’occupazione francese nell’era napoleonica.

Il microclima, la condizione dei suoli, l’armonia fra vento e sole e in questa area nella parte orientale della Toscana, hanno permesso il suo adattamento fino alla sua espressività di oggi.

I numeri della Cortona Doc. Il vino a Cortona rappresenta sempre di più un importante indotto economico. Dalla creazione della Cortona Doc, nell’anno 2000, le aziende si sono moltiplicate di anno in anno e il settore ha richiamato numerosi investimenti. Attualmente vengono prodotte in media circa un milione di bottiglie all’anno.

Oltre 500 sono gli addetti ai lavori coinvolti, senza contare l’indotto (tra turismo e aziende artigiane) che rappresenta per questo borgo toscano. A livello di mercati nel 2017 la bilancia è protesa verso l’estero per il 70% circa. Usa, Nord Europa sono i principali mercati, ma sono in crescita il Canada, Brasile, Cina e Giappone.

La restante fetta percentuale va in Italia, Toscana, Lombardia e Lazio in particolare. Importante anche la quota di vendita diretta che cresce sempre di più grazie anche agli investimenti fatti dalle cantine nel settore dell’enoturismo.

Il Consorzio Vini Cortona. Costituito nella primavera del 2000, è il Consorzio che svolge la funzione di controllo e tutela dei vini a D.O.C. Cortona e ne diffonde la conoscenza con un’efficace attività culturale, divulgativa e promozionale. Protegge l’immagine ed il prestigio della denominazione con continui controlli di qualità e intraprende iniziative di carattere culturale tendenti a far conoscere nel mondo Cortona, il suo territorio ed i suoi vini.

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“Al mio Maestro”, il Recioto Amandorlato di Zymé

Milano – Solo il vino è in grado di creare magici legami tra le persone, in cui affetto, gratitudine e memoria si esprimono nel fascino di una bottiglia. E la bella storia di Celestino Gaspari, enologo e produttore in Valpolicella, e del Recioto Amandorlato che ha dedicato al suo Maestro, ne è l’ulteriore prova.

Anche perché il Maestro di Celestino Gaspari (classe 1963, da Bosco Chiesanuova), non è stato una persona qualunque, ma il grande Giuseppe Quintarelli (Bepi per gli amici), ossia uno dei padri della Valpolicella enologica. E, per di più, era anche il suocero: Celestino si è infatti sposato con la figlia più giovane, Mariarosa.

Bepi Quintarelli è mancato nel 2012 e l’anno scorso avrebbe compiuto 90 anni. Celestino Gaspari gli ha voluto dedicare un nuovo vino, in ricordo di una delle esperienze più importanti fatte lavorando con lui nella sua azienda dal 1987 al 1997, il Recioto Amandorlato, un vino ormai quasi scomparso (tanto che non compare più nel disciplinare) ma che esprime la sintesi tra quello che è stato il grande Recioto prima e quello che è il grande Amarone, perla della produzione veronese, oggi.

IL RECIOTO AMANDORLATO
Il Recioto è un vino passito rosso dolce, ottenuto con le uve Corvina Veronese (Cruina o Corvina), Corvinone e Rondinella, a cui se ne possono aggiungere altre in misura minore. Le uve vengono appassite almeno fino al 1° dicembre. La fermentazione degli zuccheri in alcool si interrompe spontaneamente ottenendo un vino dolce. Il Recioto rappresenta l’anima di Verona: è il vino che si trova in ogni casa, che si offre agli ospiti in visita, che si beve anche con funzione medicinale e che tradizionalmente veniva regalato alle puerpere!

Il Recioto Amandorlato, sconosciuto ai più, si può raccontare come una via di mezzo tra Recioto ed Amarone. È stato tolto come tipologia dal disciplinare: le pochissime aziende che lo producono lo presentano semplicemente come un Recioto, ma con il minor residuo zuccherino possibile. Alcuni lo paragonano a un Porto: si caratterizza per una piacevolissima nota amarognola finale.

Recioto della Valpolicella DOCG Classico 2011 Amandorlato – ‘’Al mio Maestro…‘’
È un Recioto dell’annata 2011 il vino che Celestino Gaspari ha voluto dedicare a suo suocero, il grande Bepi Quintarelli. Un Recioto Amandorlato, una delle massime espressioni della tradizione della Valpolicella, ed anche il primo Recioto che la cantina Zymè mette sul mercato, a ulteriore riprova di quanto Celestino tenga a ricordare il Bepi. ‘’Al mio Maestro…’’ è la dedica che compare in etichetta, poche e semplici parole in grado di raccontare il legame tra i due.

Prodotto in 1.500 bottiglie da 0,5 l, è un uvaggio di Corvina e Corvinone (60 %), Rondinella (30 %), Molinara (5 %) e Croatina (5 % ). Dopo l’appassimento le uve vengono vinificate in cemento, dopo circa 20 giorni passano in fusti di rovere di Slavonia di dimensioni tra i 350 e i 500 l, per maturare fino a maggio 2017, quando viene imbottigliato.

Si caratterizza per la frutta matura ma croccante, lineare e preciso nei sentori di ciliegia, mora di Carzano, prugna, ribes nero e mirtillo, accompagnato da una importante speziatura, con evidenti note pepate.

Al sorso è molto piacevole, morbido nei tannini, con una dolcezza supportata da una leggera volatile e da una straordinaria acidità che ne aumentano esponenzialmente la bevibilità. Sarà presentato al Vinitaly allo stand di Zymè, Padiglione 8, Stand E8/E9 – 16

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Pilsner Urquell: da Plzen a Vinitaly il ritorno delle botti

Pilsner Urquell è la prima birra chiara al mondo, prodotta da 174 anni con la stessa ricetta, solo a Plzen, in Repubblica Ceca. Protagoniste, durante il Vinitaly, saranno le caratteristiche wooden barrel, le originali botti in legno da 25 litri, realizzate a mano dai mastri bottai di Pilsner Urquell.

Considerato il successo che hanno riscosso l’anno scorso, il ritorno delle botti si prospetta anche per questa edizione di Vinitaly un evento molto speciale perché questa birra “craft”, non filtrata e non pastorizzata, si può normalmente degustare solo nelle cantine della fabbrica di Plzen. L’occasione è data dalla volontà di festeggiare la presenza, a Vinitaly, della uperpremium Business Unit di Birra Peroni e le sue speciali referenze, dando modo ad addetti ai lavori e ai consumatori di assaggiare questa Pilsner Urquell proprio come si fa nelle cantine di Plzen.

Tutto questo è possibile, mantenendo la freschezza del prodotto, grazie a consegne speciali che partiranno, direttamente dalla fabbrica, appena prima dell’evento, perché questa birra cruda ha una vita di pochi giorni (scadenza 5 giorni dal confezionamento).

LE BIRRE DI VINITALY
Il pubblico avrà quindi la possibilità di assaggiare Pilsner Urquell, nella sua versione non filtrata e non pastorizzata, solo domenica 15 e lunedì 16 aprile alle ore 12. L’appuntamento è al Pad C, stand C46.

Insieme a Pilsner Urquell, la “Superpremium Business Unit” di Birra Peroni, che, dal 2011 segue con successo Pilsner Urquell e i brand Superpremium del Gruppo, proporrà altre interessanti referenze.

A partire dalla una novità firmata Meantime: ANYTIME, una APA in Limited Edition. Una American Pale Ale (4,7%alc.) dal gusto rinfrescante, dall’amarezza contenuta e con un finale pulito e asciutto. Disponibile esclusivamente in fusto da 16lt.

Meantime è, insieme a Fuller’s, uno dei marchi inglesi più interessanti a livello internazionale. Di Meantime sono già in commercio quattro referenze, London Pale Ale, India Pale Ale, Yakima Red e London Trip.Hop.

Fuller’s è presente tra le birre della gamma con London Pride (con la possibilità di spillarla a pompa, come nello stile tradizionale inglese) Golden Pride e la India Pale Ale e la Porter. 

Non mancherà nemmeno Grolsh Lager, la Premium Lager olandese prodotta con la stessa ricetta di 400 anni fa con due luppoli: il primo, aggiunto all’inizio del processo, che le conferisce il gusto intenso, e il secondo, alla fine, che la rende fresca e aromatica.

Insieme a Pilsner Urquell sarà dunque possibile degustare la gamma completa delle referenze, di grande rilievo nel panorama birrario internazionale, che fanno parte del bouquet.

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Addio a Piergiorgio Cavicchioli sua Maestà Lambrusco

SAN PROSPERO – Si sono tenuti lunedì 9 Aprile i funerali di Piergiorgio Cavicchioli. L’imprenditore aveva ereditato l’azienda di famiglia nel 1964 insieme ai fratelli, portandola ad un livello massimo di riconoscibilità nel giro di pochi anni, prima in Italia quindi nei mercati esteri.

“Mio padre ha dedicato tutta la sua vita al lavoro. È stata una persona lungimirante, cordiale, aperta, brillante un po’ come il suo e nostro lambrusco. Ha sempre dato grande valore alla convivialità e al legame con la nostra terra tra i 90 ettari di vigne in territorio di Sorbara e l’area produttiva e di imbottigliamento di San Prospero” ha raccontato il figlio Claudio alla Gazzetta di Modena.

L’imprenditore, morto alla soglia degli 85 anni riposerà nel cimitero di San Prospero, cittadina  sede dell’imbottigliamento.

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Secondo Vinitaly per la Docg più piccola d’Italia: il Moscato di Scanzo

Per il secondo anno consecutivo i produttori di Moscato di Scanzo saranno presenti al
Vinitaly sotto l’egida del Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo: un successo che premia
un’annata da incorniciare.

Nato nel 1993  il Consorzio di tutela Moscato di Scanzo, ora guidato da Paolo Russo, al suo primo mandato da Presidente ha lo scopo di  promuovere e tutelare questo unico moscato rosso passito.

I NUMERI DEL MOSCATO DI SCANZO
Se un quarto di secolo sembra poco, non lo è un giro d’affari di un milione di euro nel 2017, 60.000 bottiglie prodotte in soli 31 ettari, 21 soci, la notorietà in Italia e all’estero. Un vino prodotto in zona fin dal XIV secolo ma che solo recentemente ha ottenuto una propria denominazione, conquistando prima la Doc poi, nel 2009, la Docg. I festeggiamenti per il 25 anno si apriranno dunque a Vinitaly, per proseguire con ulteriori iniziative nel corso dell’anno.

“Venticinque anni sono un traguardo importante – ha affermato il Presidente Paolo Russo – e siamo orgogliosi del percorso svolto finora. Il riconoscimento della Docg, il progetto di sequenziamento del DNA, la creazione di due vigneti sperimentali coi cloni ricavati e il ritorno, per il secondo anno consecutivo dopo un’assenza di tre anni, a Vinitaly, sono solo alcuni dei risultati più tangibili del nostro impegno. Non va però sottovalutato il lavoro quotidiano che grazie all’entusiasmo dei produttori e dei soci portiamo avanti per la tutela e la promozione del nostro vino, in Italia e all’estero. È oggi probabilmente il moscato passito rosso più ricercato d’Italia, sia per la produzione limitata sia per l’univocità delle caratteristiche”.

TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO
L’obiettivo del Consorzio è raggiungere nuove frontiere. Un orizzonte che non esclude l’impegno sul territorio, dove è fortemente radicato. A Scanzorosciate è stata infatti istituita una vera e propria Festa del Moscato, giunta oramai alla 13^ edizione, che ogni anno a settembre accoglie circa 40.000 persone interessate a scoprire il pregiato passito mobilitando e coinvolgendo l’intera cittadina. (L’edizione 2018 sarà dal 6 al 9 settembre).

Per Vinitaly 2018 il Consorzio del Moscato di Scanzo sarà presente allo stand D7/8 del  padiglione Lombardia con in degustazione i prodotti delle aziende:
● Il Francès www.frances.it
● Benigni Andrea
● Cerri www.agriturismocerri.it
● Daldossi
● De Toma www.detomawine.com
● Fejoia www.fejoia.it
● La Berlendesa
● La Corona www.aziendalacorona.com
● La Rodola www.larodola.it
● Martinì di Lucchetti Ippolita www.martinicoldipaste.com
● Pagnoncelli Folcieri www.moscatopagnoncelli.com
● Ronco della Fola www.roncodellafola.it
● Magri Sereno (coespositore) www.aziendaagricolamagrisereno.it

IL MOSCATO DI SCANZO
Vino da meditazione per eccellenza, il Moscato di Scanzo presenta un colore rosso rubino carico e un sapore equilibrato ed elegante, moderatamente dolce, dagli aromi fruttati e speziati con leggero retrogusto di mandorla. Va servito ad una temperatura di 15°/16° C, in grandi calici per favorirne l’ossigenazione.

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MTV Puglia: un pieno di novità per il Vinitaly 2018

Presentazione di itinerari enoturistici, promozione dei regimi di qualità Puglia, incontri con esperti degustatori, tasting dedicati ai principali vitigni autoctoni della regione. È questo il ricco programma messo a punto dal Consorzio del Movimento Turismo del Vino Puglia in occasione della 52esima edizione diVinitaly, in programma a Verona dal 15 al 18 aprile.

LE NOVITA’ DEL 2018
Un’edizione all’insegna delle novità per MTV Puglia, che celebra nel 2018 i suoi vent’anni di attività con un salto di qualità sullo scenario nazionale. Quest’anno infatti il Consorzio, che oggi raggruppa 70 aziende tra le migliori aziende vinicole di Puglia di cui 59 presenti al Vinitaly, accoglierà operatori, stampa specializzata e winelovers nell’area del Movimento Turismo del Vino Italia (Padiglione 10 – Stand A2), cornice di alto prestigio che consentirà di valorizzare al meglio il vasto patrimonio enoturistico che la Puglia esprime.

“Sono particolarmente orgogliosa di presenziare a questa 52esima edizione di Vinitaly per la prima volta in veste di Presidente del Movimento Turismo del Vino Puglia – ha dichiarato Maria Teresa Varvaglione, neopresidente del Consorzio. – Quest’anno ricorre per il Movimento Puglia la 17esima presenza consecutiva a Verona: un traguardo importante, che sottolinea l’impegno con cui da sempre il nostro Consorzio crede nella promozione e valorizzazione dei territori vitivinicoli, specie nei luoghi nevralgici  per le tendenze del mercato, le innovazioni e le nuove opportunità di business. Ci presentiamo a Verona, a questo che è ormai un appuntamento immancabile per produttori, importatori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader, con tante importanti novità, per fare sempre più della Puglia una meta d’eccezione per vacanze all’insegna del gusto, del relax, della vita rurale”.

Si parte con le tre degustazioni tematiche che ogni giorno racconteranno, attraverso un percorso di degustazione delle etichette più rappresentative dei soci, gli itinerari enoturistici nelle terre del vino della nostra regione, a partire dai tre vitigni autoctoni principali (Nero di Troia, Primitivo, Negroamaro) senza tralasciare le altre produzioni locali in rosso, bianco e rosato. Dalla Daunia alle Terre di Federico, dalla Valle d’Itria alla Magna Grecia, fino al Salento, opinion leader, giornalisti, buyer, enoturisti, appassionati gourmet potranno così scoprire la varietà e le peculiarità dei vini e dei vitigni pugliesi, in un affascinante percorso fra i suoi territori vitivinicoli più rappresentativi.

GLI APPUNTAMENTI IN DETTAGLIO
Si inizia domenica 15 aprile alle ore 13 con “Le Terre di Federico” per proseguire lunedì 16 aprile (ore 15.30) con “La Valle d’Itria e la Magna Grecia” e concludere martedì 17 aprile (ore 14) con “Il Salento”. Ai vini dei soci MTV Puglia saranno abbinati in degustazione alcuni prodotti tipici della Puglia, in collaborazione con il consorzio La Puglia è Servita.

Sempre domenica 15 aprile prenderà il via la terza edizione di “Anteprima Degustazioni”. L’iniziativa, per tutta la durata del Vinitaly, metterà in contatto i produttori soci presenti con autorevoli referenti delle più importanti riviste, guide e concorsi enologici di calibro nazionale e internazionale, ai quali presentare in anteprima le novità e le nuove annate in previsione delle degustazioni ufficiali che si terranno nei mesi a venire. Sui social, l’attività potrà essere seguita sull’hashtag dedicato #PugliaAnteprimaDegustazioni.

VERSO “CANTINE APERTE”
Ma le novità per MTV Puglia non finiscono qui. Il Vinitaly, che nella passata edizione ha visto oltre 128 mila presenze da 142 paesi e 32 mila buyer stranieri, sarà infatti il palcoscenico per presentare al grande pubblico dei winelovers le nuove edizioni di Cantine Aperte e Calici di Stelle, da quest’anno in una formula del tutto rinnovata. Cantine Aperte, storico appuntamento di fine maggio per gli enoturisti di tutta Italia, per la prima volta si prolungherà per tutto il weekend, con visite alle cantine sabato 26 e domenica 27 maggio. Ma la novità più importante riguarderà Calici di Stelle, che nel 2018 “si fa in cinque”:saranno 5 infatti le notti tra vino e stelle, nella settimana dal 4 al 12 agosto, in 5 suggestive dimore storiche di Puglia, un vero e proprio tour di cinque giorni attraverso i più suggestivi paesaggi del vino di tutta la regione.

Due nuove modalità per rinnovare il messaggio delle due storiche manifestazioni che negli ultimi 25 anni hanno conosciuto uno sviluppo senza precedenti, nell’ambito della collaborazione con l’Assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, per la promozione del patrimonio regionale legato alla cultura del vino e del territorio. Tutte le informazioni saranno disponibili alla postazione di MTV Puglia (Pad. 10  – Stand A2), che vedrà anche la presenza di Cucina & Vini, da sempre partner di MTV Puglia in tutte le passate edizioni del Vinitaly.

Due gli strumenti che supporteranno l’azione di promozione e informazione: la mappa “Puglia – Dop, Docg, Igp” e il portale www.vinidipuglia.com. La mappa – disponibile in italiano e inglese – si presenta come uno strumento agevole per fornire al pubblico una panoramica immediata delle denominazioni d’origine della Regione, con una descrizione sintetica dei vitigni autoctoni e dei relativi regimi di qualità. I medesimi contenuti, ma approfonditi e arricchiti da foto, descrizioni dei vitigni autoctoni presenti nella regione e tutte le informazioni inerenti i marchi di qualità sono consultabili anche on line connettendosi al sito www.vinidipuglia.com o attraverso l’app scaricabile sugli store di Apple e Android.

La partecipazione del Movimento Turismo del Vino Puglia al Vinitaly è inserita  nell’ambito della più ampia programmazione progettuale dal titolo “I vini di Puglia nelle fiere internazionali del vino”, presentata dal Consorzio Movimento Turismo del Vino Puglia al Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale della Regione Puglia a valere sul fondo del PSR Puglia 2014-2020 – Sottomisura 3.2 “Sostegno per attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno”, per la promozione delle eccellenze vitivinicole regionali e dei relativi regimi di qualità: Dop, Docg, Igp, Biologico e Prodotti a marchio della Puglia.

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Approfondimenti

Valle d’Aosta: a Vinitaly con Vival

Sarà eroica, come la sua viticoltura, la partecipazione della Valle d’Aosta a Vinitaly 2018. Le gelate di fine inverno 2017 hanno infatti seriamente compromesso una produzione delicata quanto preziosa, tra le più particolari del panorama vitivinicolo italiano: vini ottenuti da vigne allevate in situazioni estreme in cui si coltiva un patrimonio pressoché unico di vitigni autoctoni. Sono infatti 13 le uve valdostane che, assieme ad alcuni tra i più prestigiosi vitigni internazionali, danno vita ogni anno ad una produzione realmente senza paragoni.
“Le avverse condizioni meteorologiche, spiega Stefano Celi, presidente di Vival (Associazione dei viticoltori della Valle d’Aosta), hanno messo a dura prova la capacità, l’energia e le risorse dei viticoltori valdostani che però, pur dovendo fronteggiare una contrazione di quasi il 70% della produzione complessiva (mediamente pari a circa 2 milioni di bottiglie), hanno voluto e saputo onorare la tradizione che da sempre vede la nostra Regione tra i protagonisti della principale manifestazione italiana del settore”.

“Anche in questa edizione del Vinitaly il Cervim sarà ospite, con uno spazio istituzionale, nel padiglione della Valle d’Aosta – spiega il presidente  Roberto Gaudio. Come per gli anni passati la nostra presenza è improntata alla presentazione dell’edizione n. 26 del Mondial des Vins Extrêmes, l’unico concorso enologico mondiale riservato ai vini prodotti da viticoltura eroica. Sarà inoltre l’occasione per presentare la prima edizione di Enovitis Extrême, manifestazione dedicata alle tecnologie per la coltivazione dei vigneti eroici in alta quota, organizzata da Unione Italiana Vini in collaborazione con Cervim, il supporto di Vival e patrocinata dalla Regione Valle d’Aosta. L’evento avrà luogo il prossimo 19 luglio presso l’Azienda Agricola Grosjean Vins di Quart (AO).”Saranno 19 le realtà valdostane presenti a Verona (Padiglione 12, stand A3, B3, C3) e, come sempre, offriranno agli operatori del settore e agli appassionati un’ampia panoramica di un’annata sfortunata dal punto di vista del tempo, ma non per questo povera di importanti novità.

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Approfondimenti vini#1

San Michele Appiano “The Wine Collection”: riscoprire vecchie annate di sorprendente longevità

Appiano (BZ) – Il winemaker Hans Terzer apre le porte dell’esclusiva cella situata nel cuore della Cantina San Michele-Appiano e presenta “The Wine Collection”, collezione che sigilla una limitatissima produzione di piccole selezioni in purezza. Dopo APPIUS, la Cuvée prodotta con le migliori uve provenienti da vecchi vigneti, ora è possibile assaporare da una prospettiva unica la massima espressione di un monovitigno. È il Sauvignon a dare il via alla serie speciale di sole 3.000 bottiglie.

«Della linea The Wine Collection faranno parte limitatissime produzioni in purezza, oltre ad eccezionali annate storiche Sanct Valentin che ho personalmente selezionato» sottolinea Hans Terzer. «Il millesimo 2015 è stato l’anno del Sauvignon, a cui ho voluto dedicare una bottiglia speciale e un’etichetta esclusiva, perché ciò che rende particolare questo vino è un nuovo significato del concetto di qualità che inizia dalla conoscenza del Terroir e delle sue peculiarità, proseguendo con la selezione delle uve in vigna fino ad un affinamento speciale. Dopo 40 anni in Cantina ho voluto sperimentare un metodo diverso, 3 giorni di skin contact, pressatura soffice, 12 mesi in tonneaux, poi altri 12 mesi in acciaio a cui ha fatto seguito un periodo di affinamento in bottiglia».

Al naso il vino colpisce per la carica aromatica con sentori di uva spina, basilico, ori di ginestra e acacia. Note fruttate come kiwi, ribes e pesca bianca. In sottofondo buccia di mandarino e cedro, seguite da sensazioni speziate, mentolate e balsamiche. Al palato è dominante la componente minerale e sapida. L’equilibrio è garantito dalla ricchezza e morbidezza del frutto, mentre la componente alcolica regala una straordinaria avvolgenza conservando eleganza e freschezza.

La storia di The Wine Collection nasce vendemmia dopo vendemmia, quando un’esclusiva selezione del raccolto veniva destinata alle premure di Hans Terzer per scoprirne talento e longevità di ciascun monovitigno. Anno dopo anno queste piccole produzioni venivano imbottigliate e consumate esclusivamente in particolari eventi e degustazioni. Fino ad oggi, perché ora Hans Terzer e The Wine Collection danno la possibilità di assaporare prospettive uniche di monovitigni al loro massimo.

Il Sauvignon è uno dei vitigni preferiti dell’enologo Hans Terzer, colui che alla fine degli anni 80 ha rivoluzionato il mondo vitivinicolo in Alto Adige passando dall’ampia produzione di uve rosse ad una limitata di uve bianche come il Pinot bianco, lo Chardonnay e in particolare il Sauvignon Sanct Valentin è tra i vini bianchi più premiati di sempre, dal 1994 ha ottenuto ben 18 volte i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Dopo il riconoscimento internazionale alla carriera “Der Feinschmecker”, Hans Terzer e la Cantina San Michele-Appiano continuano a far crescere la fama e l’amore per il vino dell’Alto Adige.

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Approfondimenti

Gli spumanti La Versa tornano protagonisti al Vinitaly

La Versa torna a Vinitaly da protagonista. La scorsa edizione, a pochi mesi dall’acquisizione da parte di Terre d’Oltrepò e Cavit, era bastata una presenza istituzionale per attirare attorno a sé grande interesse, era l’anno del ritorno del marchio, da sempre considerato il simbolo della spumantistica italiana, in patria come nel mondo.

Il 2018 è l’anno della rinascita vera e propria, con uno slancio nuovo verso il futuro, ma al contempo con un forte ritorno alla tradizione e a quella ricerca di qualità che ha reso grande questo nome.

Marco Stenico, attuale Direttore Commerciale, in merito a questa edizione ha commentato: “In effetti consideriamo questo 2018 come un anno zero per la nuova La Versa, dopo aver rimesso in moto lo stabilimento, dopo essere tornati nella scorsa vendemmia a ritirare le uve dai soci della Valle, abbiamo da qualche tempo iniziato a tessere nuove relazioni commerciali per riportare i nostri vini alla grande distribuzione organizzata e al canale horeca, un lavoro certamente non semplice perché nel mercato del vino specie con la Gdo occorre assicurare continuità e purtroppo per le vicissitudini vissute da La Versa prima che la rilevassimo, questa continuità è venuta a mancare facendo decadere praticamente tutte le relazioni in essere con i precedenti partner o clienti. Tuttavia, pur sapendo di non trovarci davanti ad una sfida semplice, abbiamo riscontrato una grande apertura nei nostri confronti da parte di molti, avendo quindi conferma del fatto che il marchio che orgogliosamente rappresentiamo ha ancora un fortissimo appeal verso i consumatori”.

Al Vinitaly 2018 tornano quindi i grandi spumanti La Versa partendo dal Carta Oro, presentato al pubblico pochi mesi fa in occasione dell’inaugurazione del Wine Point di Santa Maria della Versa, seguito ovviamente dai nuovi charmat a base Riesling e Pinot nero, ma soprattutto  in anteprima alla più grande fiera italiana del vino la nuova linea “Collezione”, in particolare la riserva 2007, un grande metodo classico rivolto esclusivamente al canale Horeca, una selezione speciale direttamente dai caveau La Versa.

La Versa sarà al Vinitaly di Verona dal 15 al 18 aprile con un proprio spazio all’interno del Padiglione Lombardia, Palaexpo, Stand C4.

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Approfondimenti vini#1

Vinitaly 2018: Bacio della Luna presenterà il nuovo Prosecco Bio

 “L’appuntamento a Vinitaly, vetrina d’eccellenza per il vino italiano, è per Bacio della Luna un appuntamento immancabile. Ci aspettiamo un grande successo per tutta la nostra gamma di Valdobbiadene e, in particolare, per il nostro nuovo Prosecco Doc Brut Biologico, nel quale crediamo molto. Nel 2016 il segmento del biologico ha avuto un aumento a doppia cifra, e ciò riguarda anche il vino. Basti pensare che, ad oggi, la superficie vitata con metodo bio arriva a circa il 17% della superficie totale italiana. Noi abbiamo colto questa sfida e puntiamo molto su questo segmento sia nei vini spumanti che in quelli fermi e speriamo davvero di cogliere nel segno”.

Con queste parole Roberta Deflorian, Direttore di Bacio della Luna, annuncia la partecipazione della rinomata Cantina di Vidor (Tv) alla più importante Fiera italiana dedicata al Vino, Vinitaly, che si terrà dal 15 al 18 aprile a Verona. Vera novità 2018 sarà la presentazione del nuovo Prosecco Doc Brut Biologico, in anteprima assoluta italiana. Il nuovo spumante, il cui processo di vinificazione non prevede l’utilizzo di pesticidi e sostanze chimiche, dalla vendemmia alla produzione, così da certificarlo come biologico, ha già riscosso grande successo a Prowein dove è stato definito dagli esperti di settore”molto interessante e di ottima qualità”. Non mancheranno inoltre tutti gli spumanti della linea Bacio della Luna, dal Cartizze Docg Dry, fiore all’occhiello della Cantina, ai prosecchi Docg, Millesimato Extra Dry e Millesimato Brut.

“Abbiamo già in agenda molti appuntamenti con giornalisti, critici e buyer, sia italiani che stranieri, in particolare dall’Est Europa, Russia ed Asia. La Fiera sarà anche l’occasione di incontrare i partner e i distributori italiani che, al nostro fianco da anni, contribuiscono al successo dei vini di Bacio della Luna. Andiamo a Vinitaly con grande entusiasmo – conclude Deflorian – certi di riuscire a conquistare anche l’esperto pubblico di questa importantissima manifestazione italiana”.

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Malbec argentino in passerella a Milano: “E’ il vino del futuro”

MILANO – Che l’Argentina sia tra le nuove “Americhe” del vino è risaputo ormai da anni. Ad assicurare che “il Malbec sarà il vino del futuro” ci pensa invece Roberto Cipresso.

Uno che mastica biancoazzuro da oltre un ventennio. E che di terroir e calici ne ha calpestati e annusati un’infinità, in giro per il mondo.

E’ una planata leggera nel cielo dell’Argentina quella che l’ormai ex winemaker di Bassano del Grappa ha offerto ieri al The Westin Palace di Milano, teatro del Malbec World Day.

L’evento più importante nel panorama enologico italiano per il re dei vini sudamericani, organizzato dall’importatore e distributore Via dell’Abbondanza in collaborazione con l’Associazione italiana sommelier (Ais).

Più di 60 etichette (25 cantine) rappresentate ai banchi di degustazione aperti al pubblico, accorso numeroso. Quaranta vini, invece, alla degustazione alla cieca condotta da una ventina di esperti che hanno decretato i tre migliori Malbec presenti sul mercato italiano.

Gradino più alto del podio per il Malbec 2009 di Bodega Yacochuya. Medaglia d’argento ad Apartado Gran Malbec 2013 di Rutini Wines. Bronzo, infine, per Antes Andes Viña Canota 2015 di Matervini, proprio la “cantina laboratorio” fondata nel 2008 da Roberto Cipresso e Santiago Achával.

Un progetto che guarda lontano. Anzi, in alto. Dal 1995, anno in cui per la prima volta Cipresso è atterrato a Buenos Aires, le cose sono cambiate in Argentina. Anche grazie a lui.

“E quando i produttori locali capiranno che il futuro è la pre-cordigliera, iniziando a impiantare vigneti in zone più eroiche rispetto alle attuali, l’Argentina diventerà la nuova, vera capitale del vino del mondo”, ha commentato Cipresso prima dell’inizio del blind tasting.

Non a caso Matervini è definita dagli stessi Cipresso e Achával “a dream of the Pre-cordillera“. E anche l’immagine dei due produttori che camminano in salita, con lo sguardo rivolto verso la cima della montagna, è emblematico, sul sito web della cantina.

“Il Malbec è una varietà che può contare su un ventaglio di elementi favorevoli straordinari – assicura Cipresso – come il piede franco, la presenza di vigneti centenari, l’assenza di umidità e un’irradiazione solare che, come in nessun’altra zona al mondo, è riuscita a modificare in positivo il metabolismo della vite”.

“Allo stesso tempo – ha aggiunto il produttore – il Malbec trova il suo punto debole nel terreno in cui affonda le radici. L’Argentina, dopo aver smesso di scimmiottare i vini del Cile, che a loro volta imitavano i californiani e la Napa Valey, ha puntato tutto sulla valorizzazione dei terroir”.

IL FUTURO DEL MALBEC
Il passo successivo, utile secondo il patron di Matervini a consacrare il Malbec nell’Olimpo mondiale dei vini, dovrà essere nel segno della viticoltura eroica. Una viticoltura che punti tutto sulla fascia pedemontana: la Precordillera delle Ande. Alla scoperta di territori ancora inesplorati, anche per le difficoltà nel raggiungerli.

“Oggi, la maggior parte dei vigneti in Argentina si trovano su terreni che hanno solamente 30 milioni di anni – spiega Cipresso – mentre la zona della Precordigliera ne vanta 300 milioni. Si tratta dunque di substrati da Pangea, da Deriva dei Continenti, ben più ricchi degli attuali e situati ad altezze davvero importanti, anche oltre i 2 mila metri”.

Un percorso che Matervini ha iniziato ormai da 10 anni, lasciando il segno nella viticoltura di un Paese che mostra enormi potenzialità enologiche.

Una luce oggi offuscata da vinificazioni in legno ancora troppo invasive, che hanno il difetto di offuscare (e in troppi casi seppellire, tout-court) la verità che vorrebbero raccontare tanti terroir d’Argentina.

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Vini al supermercato

Vini in promo al supermercato fino al 18 aprile: la nostra analisi

“Passata la festa, gabbato lu santu”. Ecco la sintesi dei volantini delle maggiori insegne validi fino al 18 aprile.

Dopo alcune interessanti offerte per la Pasqua, sia in termini di prezzo che di varietà di scelte, le promozioni dei vini valide per i prossimi giorni non suscitano particolare richiamo.

E’ Esselunga certamente a distinguersi con una discreta scelta di 10 vini dal buon rapporto qualità prezzo. Per le altre catene invece la strategia, anche di posizionamento, è pressoché gregaria.

Anche il volantino di Pam, per la prima volta sotto la nostra lente di ingrandimento, guadagna un solo voto superiore ai 3.5 nella nostra speciale scala di valutazione dei vini in vendita al supermercato.

D’altro canto, catene come Iperal – generalmente con una buona offerta – non colpiscono stavolta. Meglio Sigma, debutto anche per lei, con un vino da 5 cestelli: il Prosecco Carpenè Malvolti, risultato tra i migliori in occasione della nostra degustazione alla cieca.

Da notare, in questa monotonia, la tattica de Il Gigante che, sul suo volantino “0,98 cad” per il comparto vini stabilisce un’offerta (limitata) apprezzabile, che ruota su tre punti prezzo: 1,98, 2,98 e 3,98.

I vini di Vicobarone al Gigante hanno il miglior prezzo. E fa decisamente meglio di Auchan, che a parità di volantino (offerte da 1 euro) rende meno.

Pieni voti questa volta solo per un vino in offerta al Conad (nord). Si tratta del Sicilia Doc Viogner Gurgò di Cantine Paolini a 3,58 euro (mediamente posizionato intorno ai 5 euro), già recensito sul nostro sito.

Ovviamente non tutti i vini in promozione sono indicati sui volantini delle insegne Gdo. Nei vari punti vendita, l’offerta si amplia a scaffale con altre etichette scontate, tutte da scoprire di settimana in settimana.

Fino al 18 Aprile
Chianti Docg Bio La Fraschetta: 4,49 euro (3,5 / 5)
Barbera del Piemonte Doc Arione Mario: 1,50 euro (2 / 5)
Tavernello Frizzante Bianco o Rosato:  2,49 euro (3 / 5)
Falanghina o Aglianico Solopaca: 2,49 euro (3 / 5)
Chianti Docg Cecchi: 3,49 euro  (3,5 / 5)
Montepulciano-Trebbiano o Cerasuolo Citra: 1,99 euro  (3,5 / 5)
Vini Colli Orientali Friuli Jean Paul Roble Tenimenti Civa: 5,99 euro  (4 / 5)


Fino al 17 Aprile
Barbera del Piemonte-Bonarda Oltrepò Pavese Doc Toso: 2,49 euro (3 / 5)
Barbera Pavia Igt-Bonarda Oltrepò Pavese Doc F.lli Maggi: 1,55 euro (2 / 5)
Chardonnay-Rosato Frizzante Il Roccolo: 1,90 euro (2,5 / 5)
Pecorino/Passerina Igt -Trebbiano/Montepulciano d’Abruzzo Doc Rue Piane Spinelli: 2,39 euro (3,5 / 5)
Chianti Classico Docg Giglio del Duca: 3,99 euro (3 / 5)
Valdadige Doc Terre Fredde (bianco, rosato, rosso): 2,19 euro (3,5 / 5)
Inzolia Igt, Nero d’Avola Igt, Nero d’Avola/Syran Baroni Trinacria: 2,79 euro (3 / 5)
Ortrugo Colli Piacentini-Gutturnio Frizzante Bio Cantina Valtidone: 4,79 euro (3,5 / 5)
Vini Il Gaggio Grecanico di Sicilia Igt-Pinot Bianco Veneto Igt-Muller Thurgau Veneto-Sangiovese Rubicone Igt-Barbera del Piemonte Doc-Nero d’Avola Igt: 1,79 euro (2,5 / 5)
Vini Le Cascine Muller Thurgau Igt-Sauvignon Blanc-Bonarda Oltrepò Pavese Doc-Barbera Oltrepò Pavese Doc-Cabernet Sauvignon: 2,49 euro (1,5 / 5)
Ribolla Gialla Igt-Pinot Grigio Baccicchetto: 3,99 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Doc, Elena Walch: 5,99 euro (4 / 5)



Fino al 16 Aprile
Conad/Conad City
Montepulciano d’Abruzzo Doc Vicale: 2,49 euro (2,5 / 5)
Pinot Grigio Santa Margherita: 5,50 euro (4 / 5)
Spumante Brut Pinot Chardonnay Dame Tervise: 3,59 euro (2,5 / 5)
Conad Superstore
Pinot Grigio Pavia-Riesling Frizzante F.lli Maggi: 1,65 euro (2 / 5)
Barbera Frizzante Colli Piacentini Vicobarone: 1,97  euro (3 / 5)
Sicilia Doc Viogner Gurgò Cantine Paolini: 3,58 euro (5 / 5)
Passerina Offida Docg Barò: 4,18 euro (3,5 / 5)
Cannonau Aghera Sarda: 3,30 euro  (3,5 / 5)


Fino al 15 Aprile
Pinot Rosè, Chardonnay o Verduzzo La Cacciatora: 2,59 euro (2 / 5)
Merlot o Cabernet del Veneto La Cacciatora: 2,19 euro (2 / 5)
Vino Bianco o Rosso Bottebuona: 1,29 euro (2,5 / 5)
Prosecco Doc, Ribolla Gialla o Cuvée Rosè extra Villa Folini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Soave-Custoza-Bardolino Doc Cadis: 2,49 euro (3 / 5)
Vermentino Igt o Morellino di Scansano Docg Cantina Morellino di Scansano: 4,79 euro (4 / 5)
Glicine Bianco o Rosso Corvo Igt: 3,99 euro (4 / 5)


Fino al 16 Aprile
Gutturnio Doc Cantina Valtidone: 2,89 euro  (3,5 / 5)
Ortrugo Colli Piacentini Cantina Valtidone (carta payback)2,89 euro  (3,5 / 5)
Chianti Docg Sorelli (carta payback) 3,39 euro (2,5 / 5)
Verdea Vivace Igt Panizzari: 3,29 euro  (3 / 5)
Valcalepio Rosso Doc: 3,99 euro  (3,5 / 5)
Bonarda Doc, Giorgi: 4,79 euro  (4,5 / 5)
Pecorino/Passerina Igt- Montepulciano d’Abruzzo Doc Rue Piane Spinelli: 2,79 euro (3 / 5)
Marzemino Doc, Cavit  (carta payback): 3,49 euro  (3,5 / 5)
Trentino Doc Gewurztraminer, Cavit (carta payback): 4,99 euro  (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg, Bolla: 4,99 euro  (3,5 / 5)


Fino al 18 Aprile 
Barbera del Piemonte-Bonarda Oltrepò Pavese Doc Toso: 1,99 euro (2 / 5)
Lambrusco Amabile Maggi Igt: 1,49 euro  (2 / 5)
BuonGoverno all’uso Toscano Igt Piccini: 3,29 euro  (3,5 / 5)
Lambrusco di Sorbara Doc Secco o Grasparossa Chiarli: 2,29 euro  (3,5 / 5)
Pignoletto Doc Arco delle Rose : 2,90 euro  (3 / 5)
Chianti Docg Rubentino: 2,85 euro  (3 / 5)
Chianti Classico Docg Cecchi: 5,50 euro  (3,5 / 5)
Chardonnay-Rosato Frizzante Il Roccolo: 1,99 euro (1,5 / 5)
Ribolla Gialla Igt-Pinot Grigio Baccicchetto: 3,95 euro (3,5 / 5)


Fino al 16 Aprile (Volantino 1 euro)
Tavernello Frizzante Bianco o Rosato, Caviro:  1,99 euro (3,5 / 5)
Grillo Igt o Rosso Terre Siciliane Poggio dei Vigneti, Natale Verga: 1,49 euro (3,5 / 5)

Fino al 15 Aprile
Negramaro Igt o Fiano Segnavento: due pezzi 5,19 euro (3,5 / 5)
Rosso Terre Siciliane o Grillo Igt Il Poggio: due pezzi 3,24 euro (3 / 5)
Nero D’Avola Igt, Natale Verga: 1,69 euro (3,5 / 5)
Gutturnio Vicobarone: 2,49 euro  (3,5 / 5)
Prosecco Doc Tradizione, La Gioiosa: 4,29 euro  (3 / 5)


Fino al 17 Aprile
Barbera d’Asti Il Castero: 1,79 euro (2 / 5)
Chianti Riserva La Pieve: 3,59 euro (3 / 5)
Piemonte Cortese Ca Fornara: 1,59 euro  (2 / 5)
Bag in Box Vignaioli del Tortonese 5t: 6,95 euro  (3 / 5)


Fino al 18 Aprile (volantino 0,98)
Gutturnio o Ortrugo Vicobarone: 1,98 euro (4 / 5)
Cabernet Merlot o Sangiovese Il Poggio: 1,98 euro (3 / 5)
Rosato o bianco frizzante Canterino Riunite: 1,98 euro (3,5 / 5)
Cabernet Friulano o Chardonnay Grave del Friuli Borgomastro: 2,98 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Docg o Prosecco Spago Treviso Coste Petrai: 3,98 euro  (3,5 / 5)



Fino al 15 Aprile
Mastri Vernacoli Vini, Cavit: 3,59 euro (3,5 / 5)
Carpenè Malvolti Prosecco: 6,59 euro (5 / 5)
Pengue Vini Solopaca Bianco o Rosso: 1,69 euro (2,5 / 5)
Syrah Pellegrino Cent’are: 3,29  (3,5 / 5)


Fino al 18 Aprile
Bonarda Oltrepò Pavese Doc Canneto Frizzante (solo soci): 1,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Prosecco Valdobbiadene Mionetto Prestige (solo soci): 4,99 euro (3,5 / 5)
Gutturnio o Ortrugo Vicobarone: 2,79 euro (3 / 5)
Dolcetto d’Alba Doc Terre da Vino: 4,75 euro (3,5 / 5)
Falanghina Irpinia-Fiano Avellino-Greco di Tufo Doc I nobili dell’Irpinia: 5,99 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Mezzacorona: 3,99 euro (4 / 5)


Fino al 18 Aprile
Vino Valpolicella della Rocca Cantina di Soave: 2,69 euro (3,5 / 5)
Trebbiano amabile Chiarli 1,5lt: 2,98 euro (3,5 / 5)
Ortrugo o Gutturnio Ferri: 2,49 euro (3 / 5)
Malvasia Valtidone: 2,69 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Docg Terre Da Vino: 3,95 euro (3 / 5)


Fino al 18 Aprile
Riesling Brut La Versa: 2,94 euro (4 / 5)
Lambrusco Grasparossa o Sorbara Righi: 2,49 euro (4 / 5)
Vitiano Rosso Falesco: 4,19 euro (4 / 5)
Soave Classico Bolla: 3,63 euro  (3,5 / 5)
Prosecco Terre del Faedo: 3,69 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano La Mora Cecchi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Castel del Monte Spagnoletti Zeuli: 2,37 euro  (3,5 / 5)
Pinot Grigio Cormons: 3,57 euro  (3,5 / 5)
Monica o Nuragus Dolianova: 1,97 euro (3 / 5)
Nero d’Avola Cusumano: 4,90 euro  (4 / 5)

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news ed eventi

La Lombardia a Vinitaly con 2 mila etichette di vino

A meno di dieci giorni dall’inizio della 52° edizione di Vinitaly 2018, il Salone internazionale del vino e dei distillati che si terrà a Verona dal 15 al 18 aprile, il Padiglione Lombardia si presenta al pubblico.

Realizzato in accordo di programma tra Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, occuperà uno spazio espositivo di 8.500 metri quadrati complessivi, di cui circa 4 mila allestiti al primo piano del PalaExpo.

La valorizzazione di un territorio unico per varietà di climi, ambienti e terroirrappresenta il carattere distintivo della viticoltura regionale, la quale all’interno del Padiglione Lombardia sarà rappresentata da oltre 200 produttori con oltre 2 mila etichette in degustazione.

I CONSORZI PRESENTI A VINITALY 2018
Saranno i Consorzi di tutela dei vini lombardi a giocare, insieme alle istituzioni il ruolo di custodi e promotori di una qualità sempre più apprezzata non solo in Italia, ma anche all’estero, che buyer, operatori e giornalisti potranno approfondire durante Vinitaly grazie a un fitto calendario di eventi volti a valorizzare la variegata offerta dei vini regionali.

Consorzio Botticino DOC
Consorzio Cellatica DOC
Consorzio Tutela Lugana DOC
Consorzio Montenetto
Consorzio Franciacorta
Consorzio Moscato di Scanzo
Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese
Consorzio Tutela Vini di Valtellina
Consorzio Tutela Valcalepio
Consorzio Vini IGT Terre Lariane
Consorzio Vini Mantovani
Consorzio Volontario Vino DOC San Colombano
Ente Vini Bresciani
San Martino della Battaglia DOC
Consorzio Valtènesi

GLI EVENTI PRESSO LA SALA POLIVALENTE
La sala polivalente del Padiglione Lombardia, Stand E4 al 2° Piano del PalaExpo, presenterà un ricco palinsesto di eventi. Di seguito quelli aperti al pubblico.

Domenica 15 aprile
10.30 – Convegno “La Versa, rinasce il brand del Metodo Classico italiano”. Evento aperto al pubblico organizzato dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese.

12.30 – Convegno “3 Prosit” premiazione vini della Lombardia segnalati in Guida PROSIT Onav. Evento aperto al pubblico.

14.00 Convegno “Lombardia, leader nazionale per i vini certificati a denominazione d’origine”
I vini lombardi 
DOCG, DOC e IGT a quota 90%. Evento aperto al pubblico organizzato da Enoteca Regionale della Lombardia.

16.00 Convegno “I produttori COPAGRI presentano le eccellenze di Regione Lombardia”. Evento aperto al pubblico.

Lunedì 16 aprile
10.30 – Convegno “Enoteca Regionale della Lombardia, un palcoscenico per la promozione”. Dall’inaugurazione dell’Enoteca Regionale Cassino Po alla crescita del Centro per la valorizzazione dell’agroalimentare lombardo d’eccellenza. Evento aperto al pubblico organizzato da Enoteca Regionale della Lombardia.

14.00 – Degustazione Rosati doc Italiani ottenuti da uve autoctone: Valtènesi, chiaretto di Bardolino, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte e Salice salentino. Evento aperto al pubblico organizzato da Consorzio Valtènesi.

15.30 – Presentazione del “Libro Bianco sull’Oltrepò Pavese: lo studio dell’Università di Pavia – Osservatorio di Wine Marketing del Consorzio”. Evento aperto al pubblico organizzato da Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese e UNIPV.

Martedì 17 aprile
10.45 – Convegno “Merenda Varzese: l’Oltrepò che accoglie tra vini, sapori e tradizione”- Evento aperto al pubblico organizzato da Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese

15.00 – Degustazione Sinfonia di Valtellina. Evento aperto al pubblico organizzato dal Distretto Agroalimentare della Valtellina

Mercoledì 18 aprile
11.30 – Convegno “Il Neuromarketing del vino e il segreto della distintività”. Evento aperto al pubblico organizzato da Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese e IULM

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