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Asolo Prosecco, il Consorzio: “Crescita inarrestabile, non tagliamo le rese”

“Crescita inarrestabile” per l’Asolo Prosecco. Da inizio gennaio a fine giugno 2020, secondo i dati del Consorzio, la produzione certificata di è stata pari a 7,8 milioni di bottiglie, con un balzo in avanti dell’8,3% rispetto al primo semestre del 2019. Numeri che convincono l’ente veneto a non tagliare le rese per la vendemmia 2020, a differenza di quanto fatto dalla maggior parte dei Consorzi italiani.

Particolarmente positivi i dati dei tre mesi di pandemia da Covid-19. Fra aprile e giugno 2020 la Denominazione è cresciuta del 7,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, dimostrandosi in netta controtendenza rispetto a gran parte del settore vinicolo italiano ed estero.

In un contesto di crisi globale che ha visto il settore del vino subire un forte ridimensionamento – sottolinea Ugo Zamperoni, presidente del Consorzio – l’Asolo Prosecco può tirare un respiro di sollievo e guardare con fiducia al futuro. Ci conforta anche la situazione delle scorte, che ci permettono di gestire la domanda virtualmente senza tensioni, fino alla prossima vendemmia”.

Da qui la decisione del Consorzio Asolo Prosecco di non tagliare le rese di uva per ettaro, in vista della vendemmia 2020. “Credo che la nostra filiera – conclude Zamperoni – possa guardare con fiducia ai mesi a venire, perché, ad ora, non abbiamo alcuna pesantezza dell’offerta, né rallentamento della domanda da calmierare con misure cautelative”.

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