Categorie
news news ed eventi

Aliquota Iva sul vino al 10% al posto del 22%: la proposta di Fivi a Bellanova e Gualtieri

Abbassare l’aliquota Iva sul vino dal 22 al 10%, passando dall’ordinaria all’agevolata almeno per i prossimi tre anni e mezzo. È la proposta avanzata da Fivi “per favorire l’acquisto di vino e per sostenere il settore vitivinicolo” alle prese con le conseguenze del lockdown da Coronavirus. La lettera firmata dalla Federazione vignaioli indipendenti è da qualche giorno sul tavolo dei ministri Teresa Bellanova e Roberto Gualtieri, titolari dei dicasteri alle Politiche Agricole e all’Economia e Finanze.

L’aliquota Iva agevolata al 10% dovrebbe essere garantita dallo Stato fino al 31 dicembre 2023, se non oltre. Nella missiva, Fivi chiede inoltre di introdurre la possibilità di emissione della fattura solo all’incasso e il posticipo del versamento Iva delle fatture già emesse da marzo.

“Il primo comma dell’articolo 6 del DPR 633/72 – spiega la Federazione in una nota – prevede infatti che le cessioni di beni mobili si considerano effettuate nel momento della loro consegna o spedizione”.

Alla luce della situazione che ha portato alla sospensione di tutte le attività di somministrazione, tenuto conto che la loro ripresa ed il loro ritorno a livelli economici pre-pandemia saranno incerti, difficoltosi e lunghi, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha chiesto ai Ministri che, fino al 31/12/2023, l’Iva relativa alle vendite di vino all’Horeca sia esigibile solo al momento dell’incasso delle fatture e non al momento della consegna o della spedizione”.

Di conseguenza, la richiesta contenuta nella lettera ai ministri Bellanova e Gualtieri è che “anche la fattura sia emessa solo dopo aver incassato il corrispettivo dovuto”. Una posizione che, per certi versi, avvicina Fivi alle “Linee guida per il mercato e la rete di agenti” dettate a metà aprile da Club Excellence, la cooperativa che raggruppa alcuni tra i maggiori distributori e importatori di vino del Bel paese.

Nel documento viene infatti sottolineato che la consegna degli ordini di vino in conto vendita è da evitare, in quanto “pratica non corretta, volta a far prevalere logiche più propriamente finanziarie e di elusione fiscale“.

Per le vendite già effettuate da marzo in avanti e per le quali è già stata emessa la relativa fattura di vendita, i vignaioli indipendenti Fivi richiedono di poter considerare l’Iva “in sospeso”, come avviene per le cessione alla Pubblica Amministrazione, “esigibile soltanto all’atto dell’incasso della stessa, precedentemente emessa”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI WINEMAG!

Di Redazione WineMag.it

Winemag.it, giornale italiano di vino e gastronomia, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online, sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze dell'enogastronomia italiana e internazionale. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, vincitore di un premio giornalistico nazionale nel 2024. Editiamo con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Apprezzi il nostro lavoro? Abbonati a Winemag.it, con almeno un euro al mese: potrai così sostenere il nostro progetto editoriale indipendente, unico in Italia.

Exit mobile version