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L’Abruzzo investe sui Piwi: sotto osservazione 18 varietà resistenti alle malattie fungine della vite


ADO – Areali delle quattro D.O. Abruzzo per una caratterizzazione moderna”. È il nome dell’ l’innovativo progetto di valorizzazione del patrimonio viticolo abruzzese e delle nuove varietà resistenti Piwi in Abruzzo presentato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Uno studio applicato per l’appunto alla selezione di nuove varietà, grazie alle sperimentazioni condotte su vigneti di varietà resistenti alle malattie fungine della vite, con il prezioso supporto dell’Istituto tecnico agrario Ridolfi-Zimarino di Scerni.
Quest’anno sono state piantate 18 varietà resistenti, messe a confronto con le varietà autoctone per verificare la possibilità di introdurle nel registro regionale e poterle utilizzare nella produzione a IGT.

PIWI IN ABRUZZO

Un progetto che nell’arco di 5 anni darà la possibilità ai viticoltori di ampliare le scelte viticole soprattutto in areali più soggetti a fitopatologie. Grazie al supporto della piattaforma Enogis, vengono incrociati i dati metereologici delle 47 stazioni climatiche sparse nell’intero territorio, con lo schedario viticolo, la carta dei suoli e le serie climatiche. Attraverso quest’analisi approfondita, Consorzio e singola azienda avranno modo di valutare la vocazione di ogni singolo appezzamento di vigneto, traendone conclusioni sulle varietà piantate, orientamento e fabbisogno idrico.

Promosso in collaborazione con Ager e finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 del Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo, “ADO – Areali delle quattro D.O. Abruzzo per una caratterizzazione moderna” vede per la prima volta in assoluto declinata in chiave territoriale, l’applicazione delle più moderne tecnologie in vigneto, con l’obiettivo di mappare un’intera regione. Con l’integrazione del nuovo supporto del bollettino fitopatologico viticolo emanato dalla Regione, ogni viticoltore avrà in mano un potentissimo strumento di valutazione a breve e lungo termine. In questo progetto sono coinvolte al massimo livello tutte le filiere collegate alla produzione integrata nel vigneto quindi produttori, tecnici di campagna e istituzioni.

NUOVE VARIETÀ E PATRIMONIO VITIVINICOLO ABRUZZESE

«I nostri viticoltori – spiega Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo – avranno a disposizione con un solo click tutte le informazioni utili per prendere scelte non solo in campo fitosanitario ma anche in fase di nuovi impianti o rinnovo degli stessi. Scelte che orientano la produzione verso una duplice sostenibilità: da un lato quella ambientale, attraverso la tutela dell’operatore su tutto il comprensorio di riferimento, per ridurre al minimo l’uso di fitofarmaci solo quando necessari, dall’altro quella economica, con la possibilità di piantare vigneto e varietà nel posto giusto».

«Sperimentazioni fondamentali – continua Nicodemi – in un contesto di cambiamento climatico, anche alla luce di quanto successo lo scorso anno con i focolai di peronospora, di cui stiamo ancora attendendo i risarcimenti. Dobbiamo quindi trovare soluzioni preventive per preservare la redditività dei nostri viticoltori e sostenere così la produzione vitivinicola abruzzese».

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