Nominati i nuovi componenti del Comitato Nazionale Vini Dop e Igp per il prossimo triennio (2025-2027). Il nuovo presidente è Michele Zanardo, già enologo di Bosco del Sasso, la cantina dell’Oltrepò pavese guidata da Michela Elsa Centinaio, sorella del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio. Con lui Pietro Gasparri, Andrea Rossi, Piero Amorese, Sergio Marchi, Luigi Bavaresco, Vittorio Portinari, Rosanna Zari, Giancarlo Vettorello, Paolo Brogioni. E ancora: Alberto Mazzoni, Francesco Ferreri, Palma Esposito, Domenico Mastrogiovanni, Valentina Sourin, Antonello Ciambriello, Gabriele Castelli e Paolo Castelletti.
«Un onore per me ricoprire la carica di presidente del Comitato Nazionale Vini Dop e Igp – sono le prime parole del nuovo presidente Michele Zanardo – per la quale mi impegnerò al massimo nell’interesse del settore. Ringrazio il signor Ministro per la fiducia che ha voluto accordarmi». «A tutti i neoeletti e, in particolare, agli enologi e soci di Assoenologi, ovvero il presidente Michele Zanardo, il direttore Paolo Brogioni, Alberto Mazzoni, Vittorio Portinari e Giancarlo Vettorello, le congratulazioni del presidente Riccardo Cotarella e i migliori auguri di buon lavoro», commenta invece Assoenologi.
COS’È IL COMITATO NAZIONALE VINI DOP E IGP?
Il Comitato Nazionale Vini Dop e Igp è un organo consultivo del Masaf che ha il compito di tutelare e promuovere i vini a Denominazione di Origine Protetta (Dop) e a Indicazione Geografica Protetta (Igp), oltre a valutare le richieste di protezione e le modifiche ai disciplinari di produzione. A firmare il decreto con le nomine dei nuovi componenti è stato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
«Desidero congratularmi con i nuovi componenti del Comitato e con il professor Michele Zanardo – ha dichiarato il Ministro Lollobrigida -. Rafforziamo ulteriormente il settore vitivinicolo, lavorando sui disciplinari di produzione, essenziali per garantire qualità ed eccellenza sui mercati internazionali. Continuiamo a investire sulle straordinarie potenzialità dei nostri vini, ambasciatori del patrimonio agroalimentare italiano, che si distinguono per innovazione e identità, riconosciute e apprezzate in Europa e nel mondo».
RUOLO CHIAVE PER IL FUTURO DEL VINO ITALIANO
Il Comitato Nazionale Vini Dop e Igp svolge un ruolo cruciale nel sistema di certificazione e promozione delle denominazioni italiane. L’esame delle richieste di modifica dei disciplinari di produzione permette di mantenere aggiornate e competitive le norme che regolano il settore, assicurando ai produttori italiani la possibilità di valorizzare al massimo le proprie eccellenze. Con queste nomine, il Masaf punta a rafforzare la sinergia tra istituzioni e produttori, favorendo una crescita sostenibile e duratura del comparto vitivinicolo.
Come ha spesso sottolineato il ministro Lollobrigida, i vini italiani continuano a rappresentare uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy, con una reputazione che cresce anno dopo anno nei principali mercati internazionali. L’attenzione del nuovo Comitato verso l’innovazione e l’identità territoriale sarà fondamentale per sostenere la competitività del vino italiano, senza perdere di vista il legame con le tradizioni e la cultura che rendono unico il patrimonio vitivinicolo.
I COMPITI DEL COMITATO NAZIONALE VINI DOP E IGP
Il Comitato Nazionale Vini Dop e Igp svolge funzioni fondamentali per la tutela e la valorizzazione del settore vitivinicolo italiano. Tra i suoi compiti principali: la valutazione delle richieste di riconoscimento delle Dop e Igp: il Comitato esamina e approva le istanze per l’ottenimento della Denominazione di Origine Protetta (Dop) o dell’Indicazione Geografica Protetta (Igp) per i vini, prima della trasmissione alla Commissione Europea. Il Comitato procede inoltre all’analisi e alla modifica dei disciplinari di produzione, regolamenti dettagliati che definiscono le caratteristiche, i metodi di produzione e le zone di origine dei vini Dop e Igp.
Importante anche la tutela delle denominazioni, in stretta collaborazione con il Masaf e con gli altri enti, per garantire che i vini Dop e Igp siano adeguatamente protetti da contraffazioni, usurpazioni o utilizzi impropri delle denominazioni. Promozione della qualità e dell’identità territoriale sono altri compiti del Comitato Nazionale Vini Dop e Igp, che si impegna a rafforzare il valore delle denominazioni italiane, assicurandosi che rappresentino un’espressione autentica e certificata del territorio di origine. L’organismo supporta inoltre le politiche di settore, fornendo indicazioni e pareri al Ministero su questioni legate alla vitivinicoltura, come strategie di promozione, sviluppo del settore e rapporti con le normative europee e internazionali.
Non ultimo, svolge il monitoraggio del settore Dop e Igp, raccogliendo dati e informazioni sulle denominazioni esistenti, analizzando il loro impatto economico e la loro evoluzione sui mercati nazionali e internazionali. Il lavoro del Comitato è essenziale per mantenere alto il livello di qualità dei vini italiani, garantendo la coerenza con i disciplinari e la capacità di innovare. In un contesto di crescente competizione internazionale, l’attività di questo organo è fondamentale per preservare il patrimonio vitivinicolo italiano e consolidare la reputazione dei vini Dop e Igp nel mondo.
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