Vaccino in cantina in Campania. Da questa mattina, le sedi di Cantina di Solopaca e La Guardiense, a Guardia Sanframondi, diventano hub per arginare il Covid-19. Un’iniziativa accolta con favore della popolazione. Lo dimostrano le lunghe code fuori dai cancelli delle due cantine cooperative beneventane.
Le dirigenze hanno messo a disposizione del Governo e del Commissario Straordinario all’Emergenza Generale Francesco Paolo Figliuolo spazi al chiuso e all’aperto. I due stabilimenti produttivi sono diventati così “hotspot vaccinali”. Un’iniziativa che vede la collaborazione dell’Asl e di Coldiretti Benevento.
«Per la quasi totalità delle imprese (92%) – sottolinea Uecoop, citando uno studio su base nazionale – la riuscita della campagna di vaccinazione è la base per la ripartenza dell’economia dopo mesi di lutti, angoscia e danni causati dal Covid-19».
Sempre secondo l’indagine dell’Unione europea delle cooperative, i primi settori a riprendersi nel 2021 saranno il turismo, l’alimentare e i servizi alle aziende. A seguire gli altri comparti, dall’immobiliare allo spettacolo, dallo sport all’abbigliamento.
«La resilienza del settore cooperativo emerge anche sul fronte dell’occupazione – commenta Uecoop – con il 15% delle imprese cooperative che, nel 2021, prevede anche di assumere nuovo personale. L’obiettivo è agganciare meglio la ripresa che ci attende, con i forti investimenti del Recovery plan».
Il vino italiano, del resto, vede una marcata impronta delle cooperative. Più di 1 bottiglia di vino su 2 (58%) in Italia si produce grazie alle cooperative del settore. Il fatturato ha raggiunto cifre importanti anche nel 2020, l’anno segnato dalla pandemia, con 4,9 miliardi di euro.
«Ricominciare dal settore del vino ha un valore simbolico per un Paese come l’Italia – conclude Uecoop – leader mondiale nella produzione duramente colpite dalle chiusure della ristorazione».
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.