Ennesimo show di Vittorio Feltri, ospite fisso di Piero Chiambretti a #CR4 – La Repubblica delle Donne. Nella puntata di mercoledì 19 febbraio, il direttore editoriale del quotidiano Libero, stuzzicato dal conduttore, ha detto la sua sui distributori automatici di Prosecco a Londra, fatti rimuovere dal Consorzio di Tutela italiano a pochi giorni dalla loro installazione.
“In Veneto – ha sottolineato Vittorio Feltri – ogni 20 metri c’è un’osteria. E lì ti bevi il tuo Prosecco, abbastanza buono. A Londra, invece, hanno abitudini diverse e bevono forse un po’ più di noi”.
“Credo che trovare il Prosecco in questa maniera costituisca un bel vantaggio: bevono senza doversi esporre alle critiche degli altri avventori del bar, che spesso ti additano. Bere è una soddisfazione, è qualcosa che ti fa stare meglio”.
“Facciamolo fare agli inglesi come vogliono – ha chiosato Feltri – ma io sono per l’osteria“. “Il Prosecco in mezzo alla strada è come andare a far benzina”, lo ha incalzato Chiambretti. “Beh – ha risposto Feltri – il Prosecco è la benzina umana. Più ne bevi più corri? No, meglio stai!”. Prosit.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.