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Aperte le candidature per i Roma Bar Show Awards 2025

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Aperte candidature Roma Bar Show Awards 2025 Con ICE-Agenzia e Fiere di Parma nasce il primo Buyers Program internazionale
Tornano i Roma Bar Show Awards, il più prestigioso riconoscimento dell’industria italiana del bere. Sono ufficialmente aperte le candidature per la terza edizione del premio promosso dagli organizzatori del Roma Bar Show, la manifestazione di riferimento per il mondo del bar e del beverage, in programma il 26 e 27 maggio 2025 al Palazzo dei Congressi dell’Eur. https://romabarshow.com/

ROMA BAR SHOW AWARDS: SETTE CATEGORIE DI ECCELLENZA DELL’HOSPITALITY

Con un focus su eccellenza e innovazione, i Roma Bar Show Awards 2025 vogliono premiare il meglio della scena bar italiana. Sette le categorie in gara:

  • Best Italian Cocktail Bar
  • Best Italian Bartender
  • Best Italian New Cocktail Bar
  • Best Italian Hotel Bar
  • Best Italian Food Program
  • Best Social Media Presence
  • Best Caffè & Bar Storici, novità assoluta di quest’edizione

A queste si aggiunge l’atteso Premio alla Carriera, conferito a una figura iconica del settore, in un simbolico passaggio del testimone tra generazioni.

ISCRIZIONI ONLINE ENTRO L’11 APRILE 2025

La partecipazione al concorso è gratuita. I primi tre classificati di ogni categoria accederanno alla finalissima di lunedì 26 maggio, sul palco dell’Auditorium del Palazzo dei Congressi. Le candidature sono aperte dal 10 marzo e si possono inviare esclusivamente tramite il sito ufficiale del Roma Bar Show, compilando l’apposito form all’indirizzo: https://romabarshow.com/rbs-awards-2024/. Il termine ultimo per l’invio è fissato alle 23:59 dell’11 aprile 2025.

I VINCITORI 2024 PROTAGONISTI ALL’INDIA COCKTAIL WEEK

I Roma Bar Show Awards si confermano anche una piattaforma di visibilità internazionale per i professionisti del settore. Lo dimostra la partecipazione all’India Cocktail Week, una delle principali fiere mondiali del beverage, che ha visto protagonisti tre dei vincitori della scorsa edizione. A dicembre, Andrea Arcaini ha portato lo stile del Rita Cocktails di Milano (Best Cocktail Bar Awards 2024) a Mumbai. L’1 e 2 febbraio è stata la volta di Dario Tortorella de L’Antiquario di Napoli (Best Bartender Awards 2024) a Bangalore. Infine, il 22 e 23 febbraio, Nite Kong (Best New Cocktail Bar Awards 2024) ha rappresentato l’Italia a New Delhi.

ROMA BAR SHOW 2025: NASCE IL BUYERS PROGRAM INTERNAZIONALE

In linea con una visione sempre più globale e connessa, il Roma Bar Show lancia – in collaborazione con ICE – Agenzia e Fiere di Parma – il primo Buyers Program internazionale. Un’iniziativa strategica che punta a creare connessioni di valore tra aziende italiane, buyer, importatori e decision-maker del settore on-trade a livello mondiale. L’obiettivo è duplice: favorire nuove partnership e consolidare la presenza dell’eccellenza italiana nei mercati esteri. Una vetrina unica per i professionisti del beverage made in Italy, che potranno così accrescere la visibilità del proprio brand e aprirsi a nuove opportunità commerciali globali.

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Roberto Castagner: «L’alcol è il mezzo, non il fine di un distillato di qualità»


«L’alcol è un mezzo, non il fine di un distillato di qualità». Parte da qui la rivoluzione firmata Roberto Castagner,. Il fondatore e anima della Distilleria Castagner ha presentato a Vinitaly 2025 due nuovi prodotti 100% analcolici: Amaro Leon Zero e Robì. Si tratta di bevande da aperitivo senza alcol, pensate per coniugare gusto, naturalità e benessere. Due creazioni innovative che segnano un cambio di passo nel panorama degli spirits italiani. Offrendo un’alternativa concreta a chi, per scelta o necessità, desidera evitare l’alcol senza rinunciare all’esperienza sensoriale tipica dei distillati di qualità. https://www.grappacastagner.it/

TESTIMONIAL SPORTIVI PER UNA NUOVA CULTURA DEL BERE

A fare da ambasciatori della svolta analcolica di Castagner, tre volti noti del mondo dello sport: Manuela Di Centa, campionessa olimpica di sci di fondo, Silvia Marangoni, pluricampionessa mondiale di pattinaggio artistico, e Piero Garbellotto, presidente della Prosecco DOC-Imoco Volley. Una scelta simbolica ma potente, che sottolinea la crescente attenzione verso un consumo più consapevole e adatto a chi deve, o vuole, evitare sia l’alcol che un eccessivo apporto di zuccheri.

AMARO LEON ZERO E ROBÌ CASTAGNER: «RICERCA, NON MODA»

Non si tratta di una semplice moda passeggera, ma del frutto di anni di ricerca nei laboratori Castagner. Come spiega lo stesso fondatore: «L’alcol ha sempre avuto un ruolo tecnico importante, perché permette di estrarre le essenze botaniche durante l’infusione e dona struttura al prodotto finale. Sostituirlo non è un processo banale». Il team di Castagner ha studiato oltre 80 erbe aromatiche, selezionando le 20 più adatte a dare risultati eccellenti anche in assenza di alcol. Il risultato? Un profilo aromatico ricco, equilibrato, capace di restituire la complessità organolettica di un distillato tradizionale, ma con un approccio decisamente più salutistico.

ANNO ZERO DELL’INNOVAZIONE ANALCOLICA

«È il nostro “anno zero”», dichiara Roberto Castagner. «Vogliamo dimostrare che un prodotto analcolico non deve avere meno valore, meno gusto o meno identità rispetto a uno tradizionale. Deve semplicemente offrire qualcosa di diverso, che parli alle esigenze del presente». Con Amaro Leon Zero e Robì, la Distilleria Castagner punta ad aprire un nuovo capitolo nel mondo degli spirits, allo scopo di diventare un punto di riferimento nel settore dei distillati analcolici Made in Italy. https://www.winemag.it/fatturato-distilleria-castagner-in-crescita-merito-scelte-green-e-grappa/

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Fatturato vignaioli Fivi: ecco l’identikit delle cantine che “funzionano”

Fatturato cantine vignaioli Fivi.
Vendita diretta al consumatore finale. Buona presenza nell’Horeca. Capacità di proporsi in ottica enoturismo. E buona propensione agli investimenti in marketing e promozione. Sono i quattro pilastri del fatturato delle cantine Fivi che meglio affrontano i mercati, in un momento di difficile congiuntura come quello attuale. Ad evidenziarlo è uno studio realizzato grazie ad Invernizzi Agri Lab di Sda Bocconi School of Management, con il sostegno di Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi e di Crédit Agricole Italia. https://www.sdabocconi.it/it/faculty-ricerche/ricerca/esg-excellence-in-sustainability-governance-knowledge-platform/agrilab.

La ricerca, presentata oggi a Vinitaly 2025, nell’area del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha messo in luce come le aziende con una percentuale superiore di vendita diretta, al consumatore finale e/o all’Horeca, presentano un andamento del fatturato migliore rispetto alla media generale del campione. D’altro canto, non sono molte le aziende Fivi che commerciano con la grande distribuzione organizzata (Gdo). E non risulta che questo canale sia d’ostacolo ai vignaioli. https://fivi.it/

ENOTURISMO, MARKETING E PROMOZIONE DELLE CANTINE FIVI

Un altro plus per le cantine Fivi è una proposta di successo nell’enoturismo, nonché la capacità di investire in marketing e promozione. «Questi dati – commenta la presidente della Federazione italiana vignaioli indipendenti, Rita Babini – rafforzano le nostre richieste a livello europeo: maggiore accessibilità ai fondi Ocm promozione per le aziende di medio-piccole dimensioni, attualmente di fatto escluse, e realizzazione di misure di sostegno alle attività enoturistiche, fondamentali in questo frangente storico anche per un’educazione al consumo consapevole, oltre che per la diversificazione dei canali di vendita e per crescita delle economie territoriali delle aree interne».

“Questa ricerca – continua – ci conferma alcuni elementi che prima potevamo solo ipotizzare. E rafforza la nostra volontà di tutelare e promuovere un modello produttivo, quello delle aziende vitivinicole verticali, che è fondamentale non solo per il futuro del mondo del vino, ma per la tenuta socio-economica di tantissimi territori italiani. Purtroppo è un modello resistente e fragile al contempo, quello delle nostre aziende. Ha resistito e continua a resistere grazie a fondamentali solidi di risorse e competenze, spesso trasmesse da generazioni. Ma in un contesto di grandi mutamenti a livello nazionale, europeo e globale, e di fronte a una crisi climatica che rende sempre più rischioso il lavoro agricolo – conclude Rita Babini – è importante che questo modello venga riconosciuto nella propria originalità e unicità, e messo nelle condizioni di competere alla pari con gli altri soggetti della filiera».

L’EXPORT TRAINA IL FATTURATO DEI VIGNAIOLI FIVI

Dalla ricerca emerge che l’export ha rappresentato un driver trainante della crescita del trend di fatturato nell’ultimo triennio. Tra le aziende che hanno dichiarato una crescita sostenuta o moderata del fatturato, infatti, il 45% presenta una percentuale di fatturato da export elevata. Fatturato cantine vignaioli Fivi.

«Più del 70% dei nostri 1.800 soci esporta – evidenzia la presidente Fivi – e il 23% vorrebbe farlo in futuro. Quasi tutti hanno negli Stati Uniti il principale mercato di riferimento. Ma, alle condizioni che si stanno realizzando, diventerà difficilissimo e verrà a mancare uno dei determinanti positivi di fatturato per i Vignaioli italiani. Per questo chiediamo al Governo di continuare a mettere in campo tutti gli sforzi diplomatici possibili per porre fine alle guerre commerciali e salvaguardare un settore fondamentale come quello primario».

La ricerca è stata presentata alla presenza del prof. Vitaliano Fiorillo, direttore Invernizzi Agri Lab, Sda Bocconi School of Management; del prof. Luca Ghezzi, docente Management and Control Systems, Sda Bocconi School of Management; del Dott. Biagio Maria Amico – Academic Fellow, Sda Bocconi School of Management. Per Crédit Agricole Italia è intervenuto Maurizio Crepaldi, responsabile Direzione Affari e Agri Agro. https://www.credit-agricole.it/

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degustati da noi vini#1

Friuli Colli Orientali Doc Bianco 2022 Pomédes, Roberto Scubla


Dalla Guida Top 100 Migliori Vini italiani 2025 di Winemag: Friuli Colli Orientali Doc Bianco 2022 Pomédes, Roberto Scubla.

Fiore: 8.5
Frutto: 9
Spezie, erbe: 8
Freschezza: 8
Tannino: 0
Sapidità: 7
Percezione alcolica: 5.5
Armonia complessiva: 9.5
Facilità di beva: 8
A tavola: 9.5
Quando lo bevo: subito / oltre 3 anni

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