Categorie
a tutto volume

Pink Citrus: il muovo aperitivo di Casa Gamondi

Pink Citrus: il muovo aperitivo di Casa Gamondi

Casa Gamondi presenta il nuovo Aperitivo Pink Citrus. Fresco, dissetante e piacevole con esclusive note agrumate ed esotiche. «Con questa novità – afferma Gianfranco Toso, Amministratore Delegato Toso Spa – debutta il nuovo payoff Artists of the Italian Aperitivo. I prodotti Gamondi sono “artists” per la qualità che sanno garantire e la versatilità volta alla creazione di aperitivi con un esclusivo tocco di originalità».

PINK DIFFERENT

Gamondi, con una gamma variegata di prodotti per la miscelazione, prova così a cambiare le prospettive dell’happy hour col claim “pink different”. Il nuovo prodotto si inserisce così nel segmento degli spritz, cocktail highball e low alcohol, in uno scenario internazionale sta mostrando un crescente interesse per i cocktail rosé, soprattutto tra i giovani adulti (Millennial e Gen-Z) e il target femminile. Freschezza agrumata con il giusto tocco esotico.

In Aperitivo Pink Citrus si fondono infusi di erbe aromatiche, scorze di agrumi e frutti tropicali. Il succo di carota apporta in modo naturale il caratteristico colore rosa. Caratterizzato da note che rimandano agli agrumi (arancia rossa, limone e pompelmo) e ai frutti tropicali (mango e frutto della passione), si presenta con un gusto dolce, è bilanciato da una delicata acidità. Il finale leggermente amaro lo rende un aperitivo fresco coi sui 13,5%.

APERITIVO PINK CITRUS

L’Aperitivo Pink Citrus Gamondi si può servire freddo o con ghiaccio o come base per cocktail. L’inconfondibile colore rosa e la freschezza delle sue note donano nuova vivacità e personalità. Due i cocktail proposti da Casa Gamondi, perfetti e semplici anche da preparare.

Gamondi Pink Spritz

3 parti di Spumante
2 parti di Gamondi Aperitivo Pink Citrus
1 parte di Soda

Gamondi Pink Tonic

1 parte di Gamondi Aperitivo Pink Citrus
2 parti di Acqua Tonica

Questa novità si aggiunge alla già ricca gamma Gamondi, affiancandosi a Bitter, Aperitivo Fiori di Sambuco, Aperitivo Agrumi Mediterranei, Vermouth di Torino Superiore Rosso e Bianco, Amaro, Sambuca, Crème de Cassis.

Categorie
news news ed eventi

Migliori Custoza Doc: il mistero di vini bianchi buonissimi, che pochi conoscono


Migliori Custoza Doc. Se vi sembra incredibile che, nel 2025, ci sia ancora qualcosa da scoprire nel mondo del vino italiano, allora non avete ancora assaggiato i vini bianchi di Custoza. Un vero e proprio mistero la loro assenza in molte carte dei vini che contano, a livello nazionale e internazionale. Per provare a capire le ragioni di questo assurdo “buco”, può essere utile geolocalizzare la Doc Custoza, che in totale produce 11 milioni di bottiglie su circa 1.400 ettari. S
i trova in Veneto, in provincia di Verona, e si estende su nove comuni situati tra le colline moreniche del basso Lago di Garda: Sommacampagna (di cui Custoza è frazione), Villafranca di Verona, Valeggio sul Mincio, Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Sona, Bussolengo, Pastrengo e Lazise.

LA DOC CUSTOZA: GRANDI VINI BIANCHI ALL’OMBRA DEL LUGANA?

Comuni che molti avranno sentito nominare per via di altre Doc del vino, più note. In primis Lugana, vero e proprio crack commerciale e prima presunta “sospettata” della scarsa notorietà dei vini bianchi di Custoza. Ma nella stessa zona, marginalmente, si possono produrre anche Bardolino Doc e Valpolicella Doc. Per intero, invece, la Garda Doc: nome commercialmente spendibilissimo attorno al quale ruota il nuovo brand-cappello del vino veneto Lake Garda Wines. Per essere ancora più precisi, a Doc Custoza confina a nord-ovest con la DOC Lugana – che si sviluppa tra Veneto e Lombardia, lungo la sponda meridionale del Lago di Garda – e a est con la Doc Soave. Un territorio di passaggio tra la pianura e il lago, in cui il Custoza si distingue come un bianco dall’identità precisa, ma ancora da scoprire su larga scala.

I VINI BIANCHI DI CUSTOZA: FRESCHI E AROMATICI O DA LUNGO AFFINAMENTO

La degustazione delle diverse espressioni del Custoza, resa possibile dal Consorzio di Tutela guidato da Roberta Bricolo e dalla referente dell’ufficio Marketing Silvia Rama, rivela la straordinaria versatilità e profondità di questa denominazione. Capace di offrire vini freschi e immediati, ma anche etichette di grande struttura e potenziale evolutivo. Le annate più recenti, come il 2023 e il 2024, mostrano spesso una gran purezza del frutto, una mineralità incisiva e un equilibrio esemplare tra freschezza e morbidezze. Alcuni produttori, come Albino Piona, Cavalchina e Gorgo, interpretano il Custoza con eleganza e personalità. Dimostrando come questo bianco possa essere non solo un vino da pronta beva, ma anche da conservare con soddisfazione nel tempo. Migliori Custoza Doc

IL CUSTOZA SUPERIORE E RISERVA: CARATTERE E LONGEVITÀ

Il Custoza Superiore, con il suo profilo più strutturato e complesso, evidenzia un’ulteriore dimensione della denominazione. Come? Con vini che abbracciano una maggiore ricchezza materica, senza mai perdere in tensione e finezza. Notevole il potenziale evolutivo di etichette come “Custodia” di Cantina di Custoza (Cantine di Verona), “Amedeo” di Cavalchina e “Sexaginta” di Monte del Frà, capaci di coniugare precisione tecnica e profonda espressività territoriale.

Non ultimo, il segmento dei Custoza Riserva rappresenta solo una delle sorprese della degustazione. Il Custoza Riserva Doc Rabitta firmato da Cavalchina emerge come un autentico fuoriclasse, con un profilo internazionale e una complessità che richiama le migliori interpretazioni dei grandi bianchi da invecchiamento. Altre etichette, come Gorgo “Sub 27” e “Brolo dei Giusti” di Cantina di Custoza, confermano il valore assoluto della denominazione. Il Custoza Doc è molto più di un vino estivo o di pronta beva, ma un bianco che può affinare con il tempo, acquisendo profondità e sfumature degne dei migliori palchi internazionali. Qui, piccole e grandi cantine cooperative lavorano per la qualità assoluta. Dopo anni di mistero, iniziare a scoprirlo è d’obbligo. https://custoza.wine/

MIGLIORI CUSTOZA DOC: DEGUSTAZIONE E VALUTAZIONE IN CENTESIMI

CANTINA DENOMINAZIONE ALCOL ANNO DESCRIZIONE E PUNTEGGIO IN CENTESIMI
Tabarini Custoza DOC 12,50% 2024 Fiore e frutto, leggera componente e minerale. In bocca si snoda su una buona tensione acida, che anticipa un  finale piacevolmente sapido. Vino che ha solo bisogno di un altro po’ di riposo in bottiglia. 89
Seiterre Custoza DOC 12,50% 2024 Frutto ben maturo, a polpa bianca e gialla. Profilo minerale. Al palato una corrispondenza perfetta, nel segno di una bella pienezza e di una grande centralità del frutto. 89
Villa Medici Custoza DOC 12,50% 2024 Tappo a vite. Bella vena erbacea e minerale sul frutto croccante, bianco e giallo. Al palato una piacevole pienezza, giocata tra la vena glicerica e quella più dura, verde. Profilo oleoso, per un vino all’inizio dell’evoluzione. 88
Monte del Frà Custoza DOC 12,50% 2024 Naso ben compiuto su frutto, mineralità e tocco erbaceo. Spina dorsale sapida al palato, attorno alla quale danza un frutto polposo, bianco e giallo. Vino da beva spensierata, senza troppi fronzoli. 88
Cavalchina Custoza DOC 12,50% 2024 Bel profilo minerale al naso, ma soprattutto una gran purezza del frutto. Corrispondenza perfetta al palato, ben distinto da una vena sapida che accompagna il frutto. Vino che abbina morbidezze e durezze in maniera esemplare. Bere oggi o conservare. 92
Tantini Custoza DOC 12,50% 2023 Tappo a vite. Naso fresco, quasi balsamico, che si contrappone piacevolmente a una leggera nota dolce, mielata, a corredo del frutto polposo, a polpa bianca e gialla. Palato dominato da una sottile mineralità e da una gran freschezza, che agevola la beva. Ritorni di frutta non mancano e completano un quadro ricco e in evoluzione positiva. 92
Il Pignetto Custoza DOC 12,50% 2023 Vino che si apre piano e si arricchisce di fiore e balsamicità. Ecco anche la componente minerale. In bocca leggere note macerative, molto ben gestite. Altro vino decisamente convincente e in positiva evoluzione. 91
Pigno Custoza DOC 12% 2023 Colore più carico dei precedenti, così come il naso, contraddistinto da una vena mielata e da una buona aromaticità. Al palato è ricco, ben stratificato, oleoso. C’è il territorio e c’è la mano del produttore. 89
Cantina di Custoza (Cantine di Verona) Custoza DOC Val dei Molini 12,50% 2023 Naso splendido, aperto, generoso. Fiore, frutto, polpa: c’è tutto. Al palato è ben strutturato, materico, pur slanciato su sapidità e freschezza. Vino tecnicamente ineccepibile, con potenziale evolutivo su cui scommettere. 90
Vitevis Custoza DOC 12,50% 2023 Primo naso su una leggera tinta mielata. Poi ricordi di finocchietto selvatico ad aprire la componente balsamica. L’ossigenazione lascia spazio a note agrumate. L’ottima stratificazione si conferma anche al palato, dove risulta ricco, polposo eppure slanciato, pieno e fresco. Ottimo potenziale evolutivo. 92
Villabella  Custoza DOC 12% 2023 Tappo a vite. Vino che non abbonda in larghezza ma è più sulla lettura del suolo, sulla verticalità sul fiore che sull’abbondanza di frutto. Sorprende per questo al palato, dove di frutto ce n’è in abbondanza. Ricordi di mela e pera perfettamente mature anticipano l’allungo sapido. Vino elegante e di gran beva. 90
Tamburino Sardo  Custoza DOC 12,50% 2023 Naso su ricordi umami. In bocca vira sul frutto, senza troppe sovrastrutture. Longilineo, dritto, minerale. Un pizzico di frutto in più non avrebbe guastato. 88
Santa Sofia Custoza DOC 12,50% 2023 Bella balsamicità al naso, sul frutto. Tensione sapida, frutto pieno e alcol che si integrerà meglio. Sapido in chiusura. Buon potenziale evolutivo. 90
Corte Mamaor Custoza DOC 12,50% 2023 Naso elegante, sul frutto che sfiora l’esotico. Ottima densità della componente fruttata anche al palato, con una  mineralità spiccata che ravviva l’allungo. Riecco, poi, quel profilo oleoso che caratterizza le migliori espressioni di Custoza. Finale di gran persistenza. Ottimo potenziale evolutivo. 92
Gorgo Custoza DOC San Michelin 13% 2023 Frutto puro, perfettamente maturo, al primo naso. Mineralità a fare da contraltare. Gran purezza del frutto anche al palato. A sostenerlo riecco un’intensa vena sapida, che slancia il sorso insieme alla vibrante acidità. Gran potenziale evolutivo. 94
Albino Piona Custoza DOC 12,50% 2023 Porta la mente in Francia, questo naso estremamente elegante che invece racconta la tipicità di Custoza, a cui forse dovremmo un po’ tutti abituarci di più, erigendo nuovi canoni di confronto che non trasbordino i confini nazionali. Una precisione e matericità che si riverberano dal naso al palato, contraddistinto da tensione acida ed estrema verticalità. Allungo sulla polpa, fantastico. Alcol che si integrerà meglio, donando ulteriore equilibrio a un vino di grande potenziale evolutivo, certamente tra i migliori in un tasting che riguarda la denominazione d’appartenenza. 92
Albino Piona Custoza DOC Crea Macerato 12,50% 2023 Il Crea Macerato di Piona si è aggiudicato, con la vendemmia 2020, il titolo di “Vino Macerato dell’anno” della Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di Winemag. Un’icona di stile, per la sapienza nell’utilizzo del contatto con le bucce, in grado di valorizzare il varietale, al posto di appiattirlo. La vendemmia 2023 non è da meno. 94
Villa Medici Custoza Superiore DOC 13% 2023 Bella mineralità, sin dal primo naso. Frutto a polpa bianca e gialla croccante, polposo. Spalle larghe al palato, dove non nasconde una certa grassezza, ben equilibrata da freschezza e sapidità. 93
Giarola Custoza Superiore DOC 13% 2023 Naso di gran purezza, su ricordi di albicocca e susina bianca, appena matura. In bocca più pienezza di quanto si potesse immaginare al naso. Allungo dolce del frutto, per un palato estremamente morbido, pur piuttosto equilibrato. 91
Tabarini Custoza Superiore DOC 13,50% 2023 Più pieno al naso di altri campioni. Bella veste balsamica sul frutto maturo, più giallo che bianco. Palato che si conferma largo, goloso, sul frutto perfettamente maturo e sulla vena sapida che accompagna sino alla chiusura. Gran gastronomicità e potenziale evolutivo. 94/100
Cantina di Custoza (Cantine di Verona) Custoza Superiore DOC Custodia 13% 2023 Al naso un leggero tocco fumé sull’agrume e una vaga nota d’idrocarburo. Che ci sia una componente vulcanica nei suoli di questo splendido bianco? Non mancano, in verità, nella zona. Al palato il nettare si conferma elegantissimo. Sapido, dal frutto bianco e giallo croccante, deliziosamente preciso. Allungo su frutto e sapidità, che rendendo la beva irresistibile. Rapporto qualità prezzo impressionante a giustificare, solo in parte, il giudizio. 95
Tenuta la Presa Custoza Superiore DOC 12,50% 2023 Naso gentile ma deciso, nelle note: floreale, mineralità, agrume. Al palato più polpa e materia, a delineare un profilo di vino estremamente gastronomico, reso ancora più interessante dal finale lungo, sapido. 93
Gorgo Custoza Superiore DOC Summa 13% 2023 Tanto minerale al naso, oltre al frutto. Sapidità da vendere anche al palato, dal frutto puro, molto ben gestito. Vino ampio sul frutto esotico al palato, ma tutto tranne che opulento. Anzi: finezza ed eleganza sono il vero fil-rouge tra naso e palato, che chiude su una piacevolissima sapidità. 92 Migliori Custoza Doc
Cavalchina Custoza Superiore DOC Amedeo 13,50% 2023 Vino delizioso nelle sue contraddizioni assolute. Quasi discostante, in una degustazione alla cieca, per quella vena minerale “da mare” e quel tocco erbaceo “di montagna” sul frutto croccante. Vino che cambia nel calice di minuto in minuto, rivelandosi molto stratificato. Ricorda la macchia mediterranea e il bergamotto prima di convincere all’assaggio. In bocca una gran pienezza, ma anche sapidità da burro salato. E un frutto che si conferma di purezza esemplare. Grande persistenza e garanzia assoluta sul fronte del potenziale evolutivo. 95/100
Cantina Le Muraglie Custoza Superiore DOC Remì 13% 2022 Un altro campione di Custoza che si divide tra tra mineralità, agrume e morbidezza al palato. Chiusura fresco-sapida, elegante. Ottima gastronomicità e buon potenziale evolutivo. 92
Monte del Frà Custoza Superiore DOC Cà del Magro  13% 2022 Frutto estremamente puro al naso, che si apre sempre più sulla maturità. In bocca una bella pienezza. Finale amaricante, ben gestito. Peccato per l’alcol, un po’ troppo esuberante. 90
Albino Piona Custoza Superiore DOC Campo del Selese 12,50% 2021 Fiore, frutto e spezie abbondano al naso, in un quadro decisamente territoriale. Il palato è elegantissimo, e si divide tra l’espressione del suolo e la pienezza del frutto, croccante e puro. Un vino campione d’equilibrio, raffinatezza, verticalità e versatilità. 94
Monte del Frà Custoza Superiore DOC Sexaginta 13% 2020 Colore che prende un po’ di oro, sul tipico paglierino. Naso piuttosto complesso per l’apporto del legno, che aggiunge soavi note tostate ai ricordi d’agrume. Gran bel palato pieno, strutturato e corposo. Colpisce per la gran freschezza e per la mineralità spiccatissima. Vino ancora molto giovane, con ampi margini evolutivi. 94
Cantina di Custoza (Cantine di Verona) Custoza Superiore DOC Brolo dei Giusti 13,50% 2020 Classico vino divisivo, per via della stilistica. Convince per il naso cremoso, con ricordi di pasticceria e burro salato accanto al fruttato tipico di Custoza. Il profilo, per intenderci, è quello di una Riserva. Al palato si conferma polposo, ricco, pieno, ma al contempo fresco e sapido, in quadro piacevolissimo anche grazie a un tocco “fenolico” che ricorda quello di alcuni grandi Chardonnay. Potenziale evolutivo assoluto. 94
Tamburino Sardo Custoza Riserva DOC Adriano 13% 2021 Leggero tocco di frutta secca al primo naso, unitamente al profilo tipico delle cuvée di Custoza. Freschezza da vendere al palato per un vino che s rivela ancora giovanissimo e di prospettiva. 91
Cavalchina Custoza Riserva DOC Rabitta 13,50% 2022 Vino che convince in termini di ricchezza, profondità e connessione con le punte di qualità del Custoza. L’utilizzo del legno dona un profilo ossidativo caratteristico, innalzando all’ennesima potenza la caratura dell’uvaggio locale. Il frutto, di fatto, è molto ben espresso e puro (mela, albicocca, agrumi), al centro del sorso e ben amalgamato con le note tostate conferite dalla barrique. Centro bocca e finale sapido, freschissimo. Persistenza da campione. Caratura internazionale, anche sul fronte del potenziale d’affinamento. Altro vino dal rapporto qualità prezzo impressionante, a giustificare (solo in parte) il giudizio finale. 97
Gorgo Custoza Riserva DOC Sub 27 13% 2019 Giallo dorato, alla vista. Frutto bianco e giallo di ottima maturità e pienezza al naso, con un accenno di idrocarburo che insinua tra le note floreali e quelle di aromatiche della macchia mediterranea. Palato in perfetta corrispondenza, su ricordi di albicocca matura e frutta esotica. Sale, stratificazione, complessità, ma soprattutto una rinnovata purezza del frutto: Custoza, all’ennesima potenza. Ovvero in grado di affinare, a lungo: nettare che ha ancora molto da dire ai calici, grazie a un’evoluzione stabile e non ancora compiuta. 95 Migliori Custoza Doc
Categorie
news news ed eventi

Cantina Abraxas scarica Report: solidarietà a Donnafugata e promessa a Pantelleria


Se non una prova, quantomeno un indizio. Gigante. Anche Cantina Abraxas scarica Report e la sua ultima inchiesta sul passito di Pantelleria. La tenuta di proprietà del colosso dell’automotive Gruppo Adler Pelzer esprime solidarietà a Donnafugata, uscita a pezzi dal servizio della tv nazionale per via dell’utilizzo di serre per l’appassimento delle uve Zibibbo del passito-icona Ben Ryé. A parlare è nientemeno che il patron di Cantina Abraxas, Achille Scuderi, intervenuto ieri sera a Milano per la presentazione dei vini prodotti dalla sua tenuta di Pantelleria, acquisita da Adler Pelzer Group – multinazionale guidata dal padre, Paolo Scuderi – dall’ex ministro DC Calogero Mannino, nel 2019.

INCHIESTA REPORT PANTELLERIA, ACHILLE SCUDERE DIFENDE DONNAFUGATA

«In questo periodo – ha sottolineato Scuderi – siamo addolorati per quanto successo con Report. Sappiamo come lavora… Ha creato un caso, una notizia, che secondo noi non è del tutto veritiera. Noi da sempre lavoriamo la nostra uva secondo la nostra idea, che è quella più naturale possibile. Ma ciò non vuol dire che le altre idee di come si coltiva l’uva per il passito sia sbagliata. Massima vicinanza, quindi, per ciò che è successo sull’isola in questi giorni». Mai menzionata direttamente, dunque, Donnafugata. Ma il riferimento è chiaramente alla cantina guidata dalla famiglia Rallo che, dal canto suo, ha preferito non intervenire sull’argomento. Cantina Abraxas scarica Report.

Una presa di posizione, quella del titolare di Cantina Abraxas, non richiesta e del tutto spontanea. Genuina. Soprattutto se si considera che il servizio di Report, proprio in apertura, elogia il metodo tradizionale di appassimento delle uve tenuto vivo da Abraxas, mostrando le uve Zibibbo stese nel cortile dell’azienda, protette solo da tende automatizzate retraibili. Un intervento, quello di Achille Scuderi, in difesa dell’orgoglio di produrre sull’isola di Pantelleria. Tanto grande da mettere in secondo piano gli ostracismi tra competitor. Una bella dimostrazione di cosa significhi “fare territorio”.

LA PROMESSA DI CANTINA ABRAXAS: «RIPORTEREMO I GIOVANI A PANTELLERIA»

Eppure, l’accoglienza dei panteschi al Gruppo Adler Pelzer – gigante che ha sede ad Ottaviano, in provincia di Napoli, e che ha tra i propri migliori clienti Tesla di Elon Musk – non è stata delle migliori. «All’inizio – ha sottolineato Achille Scuderi, sempre in occasione del suo intervento a Milano – c’è stato, inutile nasconderlo, un po’ di diffidenza nei nostri confronti. Ma si è stemperata subito, presentandoci. Ovvero facendoci conoscere e facendo capire la serietà del progetto di Cantina Abraxas. Ora abbiamo un rapporto speciale con l’isola».

«Siamo molto sinergici e contenti di poter, oltre che lavorare su quest’isola fantastica, aiutare il territorio. Abbiamo ripreso i rapporti con tanti conferitori e siamo vicini alle famiglie dell’isola con la nostra Fondazione benefica. Sicuramente faremo nei prossimi anni delle azioni anche su Pantelleria, perché è un territorio che esprime tanto. Ma ha un grosso problema: i giovani non rimangono sull’isola, ma scappano. Questa è sicuramente una priorità per noi: poterli riportare a Pantelleria, contribuendo a creare un’economia stabile sull’isola».

I VINI DI CANTINA ABRAXAS: L’ENOLOGO È COTARELLA

Quella di Abraxas e di Donnafugata non è l’unica storia che si intreccia in salsa Report. Di mezzo, ancora una volta, c’è Riccardo Cotarella. Il numero uno degli enologi italiani cura infatti la produzione di Cantina Abraxas, attraverso la società di consulenza che lo vede protagonista con il collega Pierpaolo Chiasso, a sua volta presente a Milano in occasione della presentazione dei vini della tenuta. Cotarella era stato protagonista di una precedente puntata della saga di Report sul vino: quella in cui gli enologi venivano tacciati di essere «piccoli chimici». L’ennesima contraddizione, dunque, del sempre più contorto programma di Rai Tre, che sembra aver preso di mira alcuni brand del vino italiano (nell’ultimo caso caso Donnafugata e Cantine Pellegrino) per il solo gusto di screditarne fama e notorietà.

D’altro canto, di lavoro da fare, per il team Chiasso-Cotarella, ce n’è parecchio a Pantelleria. La cantina ereditata dall’ex ministro Mannino non aveva esaurito le scorte antecedenti l’acquisto da parte della famiglia Scuderi. Tanto che a Milano – scelta un po’ controversa – è stato presentato un vino rosso, il Sicilia Doc Vipera 2021, che nulla ha a che fare con la nuova annata – la 2023 – che entrerà in commercio sul finire del 2025, ad opera della nuova squadra di enologi messa in campo da Adler Pelzer Group. Il nuovo vino, un taglio bordolese Merlot-Cabernet Franc (60-40%), è pura poesia in divenire. Cantina Abraxas scarica Report.

CANTINA ABRAXAS PANTELLERIA, UN UNICUM: PIÙ UVE ROSSE CHE BIANCHE

Meglio del rosso 2021 il Passito di Pantelleria Doc 2014 “Don Achille”. E, ancor più, il Passito di Pantelleria 2017 “Sentivento”. Tra i nuovi vini di Cantina Abraxas – che produce oggi un totale di 50 mila bottiglie su una ventina di ettari – ben figura Doc Pantelleria Bianco 2023 “Alsine” (Zibibbo 90%, Viognier 10%): freschissimo, sapido e solo vagamente aromatico (per scelta). Più morbido e suadente, almeno in ingresso, il sorso del rosato “Reseda”: altro Sicilia Doc, ottenuto da uve Syrah e Merlot, che in chiusura vira sulla sapidità tipica di tutti i frutti dell’isola. Facile intuire, dalla composizione dei vini, quale sia la particolarità assoluta di Cantina Abraxas: l’80% del vigneto è composto da uve rosse. Un unicum per Pantelleria, quasi certamente destinato a ridimensionarsi, visti i trend di consumo che vedono i vini bianchi primeggiare. https://www.gruppoadler.it/

Exit mobile version