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Usa: American Single Malt Whisky riconosciuto come tipologia ufficiale

Usa American Single Malt Whisky riconosciuto come tipologia ufficiale dal governo federale degli stati uniti
Da domani, mercoledì 18 dicembre, l’Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau americano
aggiungerà l’American Single Malt Whisky al Registro Federale. Riconoscendolo, di fatto, come una tipologia ufficiale di whisky americano. «Si tratta di una decisione storica – sottolinea l’American Single Malt Whiskey Commission – che arriva dopo quasi nove anni di petizioni per ottenere uno standard di identità da parte della Commissione».

ESULTANO I PRODUTTORI AMERICANI

«Nelle nostre prime discussioni con il TTB, nel 2016 – continua l’organismo guidato dal presidente Steve Hawley – è stato chiaro che dovevamo dimostrare due cose per poter prendere in considerazione la designazione. In primo luogo, che la nostra petizione era stata concepita per favorire il consumatore finale. In secondo luogo, che avevamo un ampio sostegno da parte dell’industria per la nuova regola. Il supporto alla causa e ai produttori di single malt in America, arrivato su entrambi i fronti nel corso degli anni, è stato inestimabile. Senza, non avremmo potuto ottenere questo risultato».

IL 18 DICEMBRE SARÀ LA GIORNATA DELL’AMERICAN SINGLE MALT WHISKY

L’Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau è stato molto accurato e ponderato nella revisione e nella spiegazione della decisione finale. «Da qui in avanti – annuncia l’American Single Malt Whiskey Commissionil 18 dicembre sarà una data di celebrazione della ratifica. Non ci saranno festeggiamenti più grandi di quelli di domani e siamo lieti che tutti si uniscano ai festeggiamenti. A partire dal 19 dicembre, ci rimetteremo al lavoro perché c’è ancora molto da fare per far progredire e promuovere l’American Single Malt Whiskey nel mondo».

AMERICAN SINGLE MALT WHISKY, COSA CAMBIA

L’American Single Malt Whiskey rappresenta una categoria in forte crescita negli Stati Uniti, caratterizzata dall’uso esclusivo di 100% malto d’orzo e dalla produzione all’interno di una singola distilleria. Sino ad oggi, però, questa tipologia di whisky non era stata ancora ufficialmente riconosciuta dalla legislazione statunitense. Il TTB, ente federale che regola il settore degli alcolici, ha pubblicato nel luglio 2022 una proposta di regolamentazione per definire e standardizzare questa categoria emergente. La bozza include criteri specifici riguardanti la produzione e l’invecchiamento.

Dopo una fase di raccolta delle osservazioni pubbliche conclusa nel settembre 2022, il TTB si è messo al lavoro per valutare i commenti ricevuti. Con l’obiettivo di finalizzare la definizione ufficiale. Nel frattempo, i produttori americani hanno continuato a seguire linee guida volontarie, come quelle stabilite proprio dall’American Single Malt Whiskey Commission, al fine di garantire standard qualitativi elevati e coerenza nella produzione. L’American Single Malt Whiskey, dunque, si appresta ad entrare da domani, 18 dicembre, in una nuova era grazie al suo riconoscimento formale. Secondo molti osservatori si tratta di una delle categorie più promettenti e innovative del panorama globale dei distillati.

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Valpolicella, Bertani in vendita? La risposta della cantina



Circola da alcune settimane, in Valpolicella, la voce che il colosso Bertani sia di nuovo in vendita. Sullo sfondo c’è la presunta trattativa in corso tra la proprietà, ovvero il Gruppo Angelini, e Recordati Spa, che potrebbe portare alla creazione di un grande polo italiano del farmaco. Un’operazione che, sempre secondo gli insistenti rumors, potrebbe determinare il futuro di Bertani e delle altre cantine controllate da Angelini. I nuovi partner non vedrebbero con favore il ramo vitivinicolo, suggerendo all’attuale proprietà di vendere per finalizzare l’accordo.

«La famiglia – fa sapere a Winemag il direttore generale di Angelini Wines & Estates, Alberto Lusini – ha approvato 8 milioni di investimenti in Hospitality e vigneti, nei prossimi tre anni. Nelle ultime settimane si è parlato anche di un possibile accordo con un altro gruppo farmaceutico. Sono rumors, ovviamente, trattandosi di trattative confidenziali e dall’esito non confermato». Bertani si è aggiunta nel 2011 alle realtà agricole e vitivinicole di Tenimenti Angelini, che già contavano le toscane Val di Suga, Tenuta Trerose, San Leonino, la friulana Cantina Puiatti.

L’ultimo investimento nel vino del noto gruppo farmaceutico è del 2015, con l’ingresso della marchigiana Fazi Battaglia, regina del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Molto più recente il passaggio da Bertani Domains ad Angelini Wines & Estates, che risale solo al 2022. «Un nuovo capitolo della storia – commentava il gruppo – nel segno del rinnovato impegno della famiglia, che prende forza grazie ai valori che ispirano da sempre Angelini Industries, legati al concetto di prendersi cura». In definitiva? Bertani in vendita in Valpolicella o nelle altre zone è solo un rumors della zona. https://www.angeliniwinesandestates.com/. Il territorio è un elemento fondamentale e distintivo per le tenute. I nostri vini sono l’espressione più autentica delle diverse aree produttive, coerenti sia per stile sia per vitigni coltivati alla personalità che il genius loci esprime.

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Sequestrati 1.000 litri di alcol e liquori clandestini in provincia di Salerno (video)


Operazione della Guardia di Finanza di Salerno nei giorni scorsi, contro la produzione clandestina di alcolici. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Nocera Inferiore hanno sequestrato quasi 1.000 litri di prodotti alcolici tra liquori già confezionati e alcol puro non ancora utilizzato. L’intervento, volto a contrastare le frodi nel settore delle accise e delle imposte indirette sulla produzione e sui consumi, ha portato alla scoperta di un vero e proprio opificio illegale nel comune di Angri. Il deposito, situato in un box di circa 20 metri quadrati, era stato adibito alla fabbricazione abusiva di bevande alcoliche, in violazione delle normative igienico-sanitarie e senza le dovute autorizzazioni.

Durante l’ispezione sono stati rinvenuti 984 litri di prodotto complessivo. Si tratta di 300 litri di alcol puro di contrabbando, ancora conservato in una cisterna di plastica. La parte restante è di 684 litri di liquori già confezionati, tra cui grappa, limoncello, meloncello, fragolino, pistacchio, bananino e cioccolato, pronti per la vendita in taniche e bottiglie di varia capacità. Il responsabile, un cittadino italiano, è stato segnalato alla Procura della Repubblica e dovrà rispondere delle accuse di “Sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sull’alcole e sulle bevande alcoliche” e di “ricettazione”.

MAXI SEQUESTRO DI ALCOL E LIQUORI AD ANGRI (SALERNO)

Le frodi nel settore delle accise, categoria in cui si inserisce l’ultimo ingente sequestro di alcol e liquori clandestini avvenuto in provincia di Salerno, causano gravi danni alle entrate dello Stato e distorcono le regole della concorrenza, penalizzando le imprese che operano nella legalità. Questo genere di interventi non solo tutela la competitività del mercato, ma favorisce lo sviluppo imprenditoriale e garantisce un contesto economico più equo. Oltre al danno economico, c’è anche un serio rischio per la salute pubblica.

I liquori di contrabbando, infatti, sfuggono a qualsiasi controllo qualitativo e di sicurezza e potrebbero contenere impurità o sostanze contaminanti dannose per i consumatori. L’operazione della Guardia di Finanza rappresenta un ulteriore passo nella lotta alla produzione e commercializzazione illegale di bevande alcoliche, a tutela sia dell’economia nazionale che della salute dei cittadini.

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