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Pietro Cirio nuovo presidente Associazione Comuni del Moscato

Pietro Cirio nuovo presidente Associazione Comuni del Moscato
Pietro Cirio
è il nuovo presidente dell’Associazione Comuni del Moscato. Dopo le consultazioni interne tra i Comuni dell’astigiano, il produttore viticolo e sindaco di Loazzolo – 321 abitanti in provincia di Asti, in Piemonte – è stato indicato dagli amministratori per la massima carica. «Grazie della fiducia, spero di essere all’altezza», le prime parole pronunciate da Cirio di fronte alla platea, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni, del consigliere regionale Luigi Genesio Icardi, dei vertici del Consorzio di Tutela dell’Asti e del Moscato d’Asti, dei rappresentanti sindacali tra cui Coldiretti, Confagricoltura e Cia e di tanti amministratori e produttori.

PIETRO CIRIO DAL CONSORZIO ALL’ASSOCIAZIONE

Pietro Cirio tiene a rappresentare «quegli agricoltori che vivono solo di agricoltura e che sentono in modo particolare le difficoltà relative alla sopravvivenza degli operatori del comparto e alla loro qualità di vita». La nomina a nuovo presidente dell’Associazione Comuni del Moscato è dettata anche dalla sua lunga attività nell’associazionismo a difesa del fronte del Moscato d’Asti, interpretata anche attraverso la carica di Consigliere all’interno del Consorzio di Tutela.

IL FUTURO DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI DEL MOSCATO

Cirio guiderà l’Associazione Comuni del Moscato per i prossimi due anni, insieme a un direttivo che accoglie i rappresentanti dei Comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo, in fase di nomina con nuovi avvicendamenti negli enti interessati dalle ultime elezioni. Tra i problemi che Pietro Cirio dovrà affrontare, la fauna selvatica che riguarda i cinghiali e i caprioli, la mancata redditività, la semplificazione burocratica – chiesta a gran voce quella dei bandi – così come l’aggiornamento del prezziario regionale, oltre agli «enormi costi di gestione delle aziende agricole, i costi improponibili delle cooperative, la concorrenza degli “spumanti artificiali”».

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news news ed eventi Vini al supermercato

Tenute Piccini vola nel 2024 con Chianti Orange, Collezione e Slim (low alcol)


Primo semestre 2024 da medaglia d’oro per Tenute Piccini Spa, grazie soprattutto alle ottime performance di Chianti Orange, Chianti Collezione e alla new entry “low alcol”, Chianti Slim. L’azienda della famiglia Piccini mette a segno un risultato definito «oltre le aspettative» nel corso dei primi sei mesi del 2024. Facendo registrare un incremento di ricavi dell’11% sullo stesso periodo dell’anno precedente: «Un risultato frutto dei crescenti ordini su tutti i mercati di riferimento e del lancio di nuove etichette», evidenziano dal quartier generale della provincia di Siena.

CHIANTI E NON SOLO: PICCINI PROTAGONISTA DEI MERCATI

«A fianco dei top seller Chianti DOCG Orange e Chianti DOCG Riserva Collezione Oro – continua in una nota la cantina toscana guidata da Mario Piccini – ottimi segnali arrivano dalla nuova linea di vini a bassa gradazione: Chianti Docg Slim, Eleven Bianco e Rosso. Le tre nuove etichette, con un tenore alcolico dell’11%, hanno incontrato i favori del mercato, posizionandosi in un trend in ascesa, soprattutto tra i consumatori più giovani che si approcciano con curiosità al vino».

Chianti Slim, l’ultima trovata di Piccini: poco alcol, tutto gusto e tappo a vite

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