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Quattro “Marchi storici” per Fabbri 1905

Quattro "Marchi storici" per Fabbri 1905

Sono ben quattro i “Marchi storici di interesse nazionale” riconosciuti a Fabbri 1905 inseriti, a distanza di pochi mesi, nel Registro speciale dei Marchi Storici Italiani. Registro istituito con decreto del 10 gennaio 2020 dal Ministero dello Sviluppo Economico.

«Sono riconoscimenti di cui siamo molto orgogliosi. Certificano la nostra lunga storia di impresa di famiglia. Un’eccellenza che ha saputo re-inventarsi nel tempo, mantenendo saldo il legame con la tradizione e il territorio d’origine sentendo forte il compito di dover rappresentare sempre al meglio il Made in Italy», commenta Nicola Fabbri.

I quattro marchi di storicità concessi a Fabbri dall’Ufficio Brevetti e Marchi del Mise rappresentano un viaggio nel costume e nelle origini dell’industria manifatturiera del cibo italiano. Testimonianze del grande know-how, con radici profonde, che l’Italia ha in questo ambito.

I QUATTRO RICONOSCIMENTI

Capostipite tra i quattro riconoscimenti, il corporate brand “Fabbri” che con il suo inconfondibile lettering in corsivo blu entra nelle case degli Italiani e nel mondo da 117 primavere.

Non poteva mancare il riconoscimento al product brand più famoso, “Amarena Fabbri“. Era il 1915, quando Rachele, moglie di Gennaro Fabbri fondatore dell’azienda, inventa una nuova ricetta dando vita a un prodotto ancora oggi considerato inimitabile.

Una specialità gastronomica cui Gennaro decide di dare il più nobile dei contenitori. Un vaso in ceramica bianca decorato con arabeschi blu dal ceramista Riccardo Gatti di Faenza. Affettuoso dono che il fondatore dell’azienda fa alla moglie.

E proprio a quegli arabeschi blu su campo bianco del decoro faentino, identificato come segno distintivo della produzione dell’azienda, va il terzo riconoscimento come marchio storico. Un elemento grafico dalla straordinaria forza in difesa della proprietà intellettuale tanto da imporsi anche in Cina.

Nel 2020, infatti, la Corte del Popolo di Shanghai ha riconosciuto le ragioni della Fabbri contro un tentativo d’imitazione da parte di un produttore cinese. Un decoro troppo famoso anche nel Paese del Dragone per poter essere imitato.

Agli Sciroppi FabbriInventa Bibite” va il 4°, non banale, riconoscimento. Prodotti che devono molto della loro fama anche a un packaging dal design particolare. Una bottiglia sinuosa dalle forme ergonomiche, morbide e maneggevoli.

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Il disciplinare di certificazione nazionale sostenibilità filiera vitivinicola è realtà

«Con l’approvazione del disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola da parte del Ministero delle Politiche Agricole, l’Italia è il primo Paese a dotarsi di un sistema all’avanguardia e al passo con i tempi». Lo dichiara il deputato Filippo Gallinella (M5S), presidente della commissione Agricoltura.

Gallinella è il primo firmatario dell’emendamento che ha istituito il sistema unitario di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola, che utilizza le modalità del Sqnpi (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata).

UN LOGO PER LA SOSTENIBILITÀ DEL VINO

Attraverso un logo distintivo, i vini italiani potranno certificare e comunicare di essere realizzati seguendo specifiche regole di produzione che diano importanza e attenzione ai relativi impatti ambientali.

«Giunge così a compimento – prosegue Gallinella – il percorso tracciato dalla norma che abbiamo voluto introdurre nel Decreto Rilancio, che raccoglie il lavoro compiuto negli ultimi anni dall’intera filiera del vino nel solco delle principali strategie comunitarie Green Deal e Farm to Fork».

Un valore aggiunto per il comparto vitivinicolo nazionale, leader nel mondo, e un fattore rilevante per i consumatori e il mercato, anche in questo momento in cui sembra che le tematiche relative alla sostenibilità ambientale siano passate in secondo piano, dinanzi ai drammatici scenari internazionali».

«ADEGUATO REDDITO AGRICOLO»

Attraverso il lavoro del CoSVi (il comitato della sostenibilità vitivinicola a cui partecipano Mipaaf, Regioni, Crea, Accredia e, a titolo consultivo, i produttori) sono state messe a sistema «le buone pratiche da seguire in campo e in cantina per garantire il rispetto dell’ambiente, la qualità e la sicurezza alimentare, la tutela dei lavoratori e dei cittadini e un adeguato reddito agricolo».

Nell’attesa che si completi il processo di integrazione dei diversi sistemi di certificazione, si utilizzeranno procedure e standard previsti dal Sqnpi.

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La Marca del Distributore (Mdd) è sempre più motore dell’economia

Marca by BolognaFiere accende i riflettori dell’edizione 2022, la numero 18: cinque padiglioni, quasi 900 espositori e 18 le insegne della Dmo. L’appuntamento con l’evento clou della Marca del distributore (Mdd) è per il 12 e 13 aprile 2022 al quartiere fieristico di Bologna.

I buyer sono tuttavia già pronti ad aprire le agende per l’Anteprima digital, in programma dal 4 all’11 aprile. Nel 2021, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, Marca by BolognaFiere è diventata un evento online con ottimi risultati.

Un patrimonio che BolognaFiere ha voluto conservare riproponendo Digital Session per creare in anteprima i contatti tra buyer e espositori, che potranno poi incontrarsi di persona in fiera. La partecipazione è gratuita per i buyer e gli espositori, previa registrazione.

A meno di un mese da Marca by Bolognafiere emergono anche le ottime prestazioni della Marca del Distributore, nel 2021. Ad anticipare i contenuti del convegno che aprirà la kermesse di Bologna è stata Adm – Associazione distribuzione moderna., in occasione di una conferenza stampa tenutasi il 15 marzo a Milano.

CONVENIENZA E QUALITÀ DELLA MARCA DEL DISTRIBUTORE

L’acquisto di prodotti a Marca del Distributore (MDD) ha consentito agli italiani di risparmiare 2,1 miliardi di euro, circa 100 euro per famiglia. Convenienza e qualità di questi prodotti sono sempre più apprezzate dai consumatori.

Un importante fattore di risparmio nell’attuale contesto, caratterizzato dagli aumenti dei costi delle materie prime, dell’energia e della logistica e dalle conseguenze del conflitto in Ucraina. La Marca del Distributore contribuisce inoltre al sistema economico del Paese.

Rappresenta il 7,7% del fatturato dell’industria alimentare e sostiene più di 1.500 aziende che forniscono i prodotti per i marchi della Distribuzione Moderna, 84,6% delle quali piccole e medie. Nel 2021 la MDD ha fatto registrare un fatturato di 11,7 miliardi di euro, con una quota di mercato del 19,8%, crescente rispetto al periodo pre-Covid, e in linea con i valori record registrati durante la pandemia.

«I dati della ricerca – commenta Marco Pedroni, Presidente di Adm – confermano l’importanza sociale della Distribuzione Moderna, che durante la crisi pandemica ha mostrato una rilevante capacità di resilienza».

Sentiamo oggi la responsabilità di offrire un punto di riferimento solido per le famiglie in una congiuntura economica caratterizzata da qualche mese di inflazione e fortemente peggiorata dalla drammatica guerra in Ucraina. In questa fase i prodotti MDD possono dare un contributo importante alla difesa del potere di acquisto dei consumatori».

LA CRESCITA DELLA MARCA DEL DISTRIBUTORE

La Marca del Distributore negli ultimi anni è cresciuta tre volte di più dell’industria alimentare. Merito della crescita dell’apprezzamento da parte del consumatore finale. L’incidenza della MDD sul fatturato totale dell’industria alimentare nel 2021 (pari al 7,7%, in crescita rispetto all’incidenza del 7,4% registrata nel 2019) spiega il 60% dell’incremento dell’industria alimentare nel mercato domestico negli ultimi 18 anni, al netto dell’export.

The European House – Ambrosetti ha investigato la galassia delle aziende MDD partner analizzando 50 indicatori di bilancio di un campione rappresentativo di 610 di esse. Dall’analisi dei bilanci emerge che la Marca del Distributore ha favorito il rafforzamento della loro dimensione industriale e competitiva negli ultimi 7 anni.

Rilevante anche il contributo in termini occupazionali: sono 240.000 i lavoratori della filiera (Industria alimentare, Intermediazione e Distribuzione). «La Marca del Distributore sostiene una filiera lunga – dichiara Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo di The European House Ambrosetti – che coinvolge più di 50 sotto-comparti economici e 1.500 aziende MDD partner, con le quali instaura relazioni di collaborazione strategica di lungo periodo sostenendone la crescita, la competitività e l’innovazione».

IL RUOLO SOCIALE DELLA MDD

La Marca del Distributore svolge un importante ruolo sociale. Sostiene il potere d’acquisto delle famiglie italiane, con un impatto rilevante in un contesto di crescente pressione inflattiva e di elevata incertezza economica».

Al convegno di apertura di Marca, oltre a Valerio De Molli (The European House – Ambrosetti) e Nando Pagnoncelli (Ipsos) interverranno: Gianpiero Calzolari (Presidente, BolognaFiere); Vincenzo Colla (Assessore allo Sviluppo Economico e GreenEconomy, Regione Emilia-Romagna).

E ancora: Chiara Saraceno (Sociologa e filosofa; Presidente del Comitato per la Valutazione del Reddito di Cittadinanza del Governo italiano); Monica Poggio (Chief Executive Officer, Bayer Italia); Stefano Patuanelli (Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali); Gilberto Pichetto Fratin (Viceministro allo Sviluppo Economico); Marco Pedroni (Presidente, ADM).

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Vigneti Aperti 2022: benvenuta Primavera con il Movimento Turismo del Vino


FOTONOTIZIA – Torna Vigneti Aperti, l’iniziativa lanciata per la prima volta lo scorso anno dal Movimento nazionale Turismo del vino. L’appuntamento è per il 20 marzo 2022, data che coincide con l’inizio della Primavera.

Gli appuntamenti locali saranno diffusi dalle cantine aderenti e dalle delegazioni locali del Movimento cardine dell’enoturismo italiano. Il calendario del Mtv proseguirà poi con Calici di Stelle (29 luglio-15 agosto), Cantine Aperte in Vendemmia (settembre – ottobre), Cantine Aperte a San Martino (dal 5 al 13 novembre) e Cantine Aperte a Natale (nel Dicembre 2022).

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Berliner Wine Trophy 2022, l’Italia sbaraglia la concorrenza con 664 vini a medaglia

L’Italia è il Paese più premiato al Berliner Wine Trophy 2022. La Sessione invernale della massima competizione enologica mondiale patrocinata dall’Oiv vede sul podio 664 vini del Bel paese, sui 1869 presentati (35,5%). Tra questi, 9 medaglie Grand Gold. Un dato importante, se si considera che nel 2019 l’Italia aveva portato a casa “solo” 385 medaglie e 4 Grand Gold.

Secondo posto in graduatoria al Berliner 2022 per la Spagna, con 480 vini premiati ( 7 Grand Gold) su 1665 presentati (29%). I padroni di casa della Germania si aggiudicano 269 medagli (4 Grand Gold) su 1037 vini presentati (26%).

Segue a ruota la Francia (859 vini presentati, 287 premiati) con l’ottima percentuale di 33,5% e 8 Grand Gold. Bene anche il Portogallo, con 674 vini presentati e 167 premiati (25%), di cui 7 Grand Gold.

Soddisfatto Henk Gibramczik, direttore operativo della Dwm – Deutsche Wein Marketing, che organizza l’evento: «Quella del vino – commenta – è un’industria sempre più moderna, con consumatori sempre più consapevoli ed esigenti. Ecco perché credo che sia responsabilità dei concorsi di alto livello come il Berliner Wine Trophy assegnare equamente le medaglie a quei prodotti che si distinguono più dagli altri».

Durante le sessioni invernali del Berliner 2022 è stata inoltre annunciata la prossima sede del Portugal Wine Trophy. Sarà la splendida isola di Madeira. Dopo aver goduto dell’ospitalità del Comune di Anadia, nella regione della nota Dop Bairrada, l’evento satellite di Berlino si svolgerà nell’arcipelago dell’Atlantico.

Gli organizzatori potranno contare sull’appoggio dell’Instituto do Vinho, Bordado e Artesanato da Madeira, ovvero l’Istituto del Vino, del Ricamo e dell’Artigianato di Madeira (Ivbam). Le degustazioni si terranno dal 28 aprile al 1 maggio 2022, sotto il patrocinio Oiv, Uioe e VinoFed.

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a tutto volume

Niccolò Branca premiato dall’Accademia Nazionale Argentina delle Scienze Economiche

L’Accademia Nazionale Argentina delle Scienze Economiche ha nominato Niccolò Branca Accademico Corrispondente dell’Italia. L’importante onorificenza testimonia il legame tra l’azienda e l’Argentina, valorizzando il suo approccio al fare impresa.

Con la sua visione dell’Economia della Consapevolezza – si legge nella presentazione dell’Accademia – ha superato il modello classico di fare impresa ed è arrivato a definire il paradigma dell’impresa come organismo vivente, che interagisce in interscambio continuo con l’ambiente circostante e mira ad un utile generativo, un modello produttivo non fine a sé stesso ma con una dimensione collettiva».

«Sono onorato di avere ricevuto questa nomina e di fare parte di questa prestigiosa Accademia – commenta Niccolò Branca, Presidente di Fratelli Branca Distillerie -. La nostra azienda ha un legame storico con l’Argentina che rappresenta, insieme all’Italia, il mercato più importante del Gruppo».

FRATELLI BRANCA DESTILERIAS

La storia imprenditoriale di Branca nel paese prende avvio nel 1935 con la creazione dello stabilimento di Buenos Aires. Seguì la fondazione, nel 1941, della società argentina Fratelli Branca Destilerías S.A. per la produzione in loco del Fernet Branca.

A fine anni ’80 la Società si trasferì nello stabilimento di Tortuguitas in provincia di Buenos Aires. Attualmente la Fratelli Branca Destilerías risiede e opera nello stesso stabilimento attraverso un impianto di produzione tecnologicamente all’avanguardia.

Dal 2000, sotto la guida strategica di Niccolò Branca quale Presidente, il mercato argentino è cresciuto significativamente, anche nel portafoglio prodotti. Negli anni della difficile crisi economica argentina, la Fratelli Branca Destilerías ha gestito l’emergenza evitando riduzioni di personale e confermando gli investimenti.

Tra il 2006 e il 2015 L’azienda ha progressivamente ampliato il sito produttivo. In Argentina il Gruppo ha raggiunto nel 2020 l’ambizioso obiettivo di eliminare del tutto i rifiuti conferiti in discarica, riducendo i consumi elettrici e le emissioni a fronte di un aumento della produzione.

Nel primo anno di pandemia Fratelli Branca Destilerías ha inoltre supportato la popolazione locale attraverso una serie di iniziative di responsabilità sociale e ha sostenuto i propri dipendenti applicando nuove tutele e misure di welfare aziendale.

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Morellino di Scansano: 9,2 milioni di bottiglie nel 2021, ma la domanda supera l’offerta

La domanda di Morellino di Scansano Docg supera l’offerta con una produzione di 9,2 milioni di bottiglie, circa il 7% in più rispetto al 2019. Sono alcuni dati che fotografano l’attuale situazione della nota denominazione toscana.

L’indagine, condotta da LT Wine & Food Advisory per il Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano, ha preso in esame alcuni dei principali indicatori che evidenziano una denominazione molto dinamica, che continua costantemente a migliorare il posizionamento dei suoi vini in tutti i canali di distribuzione nei quali è presente.

Il Morellino di Scasano Docg – commenta Alessio Durazzi, direttore del Consorzio Tutela Morellino di Scansano – evidenzia da alcuni anni un trend di crescita grazie alla strategia messa a punto dal Consorzio per consolidare il valore e la qualità della denominazione. Sono in costante aumento le vendite, con indicatori molto positivi per la nostra base produttiva».

I 9,2 milioni di bottiglie prodotti hanno un valore alla produzione di circa 51 milioni di euro, distribuite per l’80% in Italia e per la restante quota principalmente in paesi come Stati Uniti d’America, Germania, Belgio e Svizzera.

I CANALI DEL MORELLINO DI SCANSANO DOCG

Nei canali di distribuzione moderna il Morellino di Scansano emerge non solo per crescita dei volumi, +5,3%, ma anche a valore, +6,7% grazie ad un incremento del prezzo medio dell’1,2%. Notizie positive arrivano anche dal canale Horeca, all’interno del quale spicca l’ottimo posizionamento, sia in Italia che all’estero, con una presenza sempre maggiore nelle carte dei vini dei ristoranti.

Ottimo, infine, è anche l’andamento del vino sfuso, con il prezzo per ettolitro del Morellino di Scansano Docg in continua ascesa a partire dal 2019. A gennaio 2022 si è registrato un aumento del 47% con un valore di 330 euro per ettolitro.

Il valore dello sfuso – commentava a winemag.it Alessio Durazzi durante Wine Paris 2022 – è un indicatore molto importante. Siamo passati dai 170, 180 euro all’ettolitro del 2016 a cifre di scambio che variano dai 300 ai 350 euro ad ettolitro. Abbiamo superato Denominazioni importanti.

Il Consorzio sta gestendo la Denominazione, tutelando il territorio in termini di valore. La richiesta cresce, ma non dobbiamo lasciarci ingolosire da questa crescita. Il nostro lavoro è proprio questo: gestire la Docg».

«Non possiamo che essere soddisfatti dei risultati emersi da questa indagine – aggiunge Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Tutela Vini Morellino di Scansano. La costante crescita di interesse verso i vini del nostro distretto produttivo è evidente.».

«Dobbiamo continuare lungo questo percorso – conclude il massimo rappresentante del Consorzio della Docg toscana – che consolida il posizionamento dei vini della nostra denominazione, attraverso lo sviluppo di un’identità sempre più legata al territorio, alla sua storia ed alla consapevolezza di essere sempre più una delle denominazioni di riferimento in Toscana».

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birra

Warsteiner riparte da Brewers Gold e “club” dei Lovers. Giardiello: «Sempre vicini all’Hospitality»

«Poter tornare dal vivo alle fiere di settore è un traguardo che abbiamo desiderato da tempo, le possibilità di interazione e business che donano i rapporti di persona sono impagabili». Con queste parole Luca Giardiello, amministratore delegato e country manager di Warsteiner Italia, annuncia il ritorno del noto marchio di birra alle fiere di settore.

Il team di Warsteiner Italia parteciperà in presenza alle prime due fiere del fuori casa dopo quasi due anni di blocco: Hospitality di Riva del Garda e Beer & Food Attraction di Rimini. I due appuntamenti saranno occasione per presentare le innovazioni che sono state pensate per adattarsi alle nuove esigenze di mercato.

Non abbiamo mai smesso – dice Giardiello – di dimostrare la nostra vicinanza al comparto del fuori casa, proponendo soluzioni alternative e nuovi strumenti anche in piena pandemia. Il nostro atteggiamento come azienda non cambia, anzi continuerà ad essere quello di proporre e stimolare con nuove soluzioni e progetti innovativi la ripartenza dei consumi del fuori casa».

«Siamo consapevoli del clima di incertezza che ci si prospetta ora davanti – conclude Giardiello -. Incertezza legata a molteplici fattori non ultimo l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia. Ne consegue minor capacità di acquisto del consumatore, ma non vogliamo smettere di essere propositivi e resilienti».

L’atteggiamento positivo e stimolante di Warsteiner Italia alla nascita di due progetti concreti per il sostegno dell’horeca: Warsteiner Brewers Gold e Warsteiner Lovers.

WARSTEINER BREWERS GOLD

Warsteiner ha lanciare in piena pandemia la prima specialità lager nel mercato italiano, un prodotto nato in esclusiva per l’horeca. Brewers Gold è una birra non filtrata che prende il nome da una varietà di luppolo autoctono europeo dalle note floreali e speziate. Una birra leggermente ambrata, dalla beva immediata che unisce le caratteristiche delle lager a quelle delle speciali.

WARSTEINER LOVERS

Per quanto riguarda gli strumenti digitali invece, è stata creata Warsteiner Lovers. Una piattaforma ad accesso libero, messa a disposizione di clienti e partner. «La forza di questo strumento tecnologico risiede nella sua versatilità e nell’intuitività di utilizzo», riferisce l’azienda.

Si tratta di un portale dalla duplice anima. I titolari dei locali clienti Warsteiner la utilizzano per promuovere la propria attività con un vasto bacino d’utenza. Gli appassionati potranno avere una panoramica dell’offerta e trovare in pochi click il locale Warsteiner più vicino.

IL GRUPPO WARSTEINER 

In fiera sarà possibile assaggiare Brewers Gold e tutta la gamma di birre Warsteiner, oltre alle specialità birraie del gruppo. L’ampio portfolio comprende i marchi bavaresi di König Ludwig Schlossbrauerei Kaltenberg, la birra Oberbräu. Le birre belghe Pater Linus e la birra inglese Thwaites.

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Cantina Tramin chiude l’anno solare con un +30%

Il bilancio 2021 di Cantina Tramin raggiunge per la prima volta quota 15 milioni di euro di vino imbottigliato. La crescita complessiva si attesta sul +30% rispetto al 2020 e sul +9% in rapporto al 2019. A trainare le vendite si conferma come prima varietà il Gewürztraminer, per un introito che rappresenta il 27% del fatturato totale. Segue lo Chardonnay, cresciuto del 26% rispetto al 2019.

«Siamo molto soddisfatti del traguardo raggiunto – sottolinea Wolfgang Klotz, direttore commerciale di Cantina Tramin -. In particolare, tengo a sottolineare la performance di Glarea, la nuova interpretazione di Chardonnay alpino presentata lo scorso ottobre. Nei primi tre mesi di messa in commercio, infatti, le vendite hanno superato il 63% della produzione. Risultato che conferma la qualità del lavoro svolto intorno a questa varietà».

IL TREND

La crescita di Cantin Tramin sorprende ancora di più considerando il -10% registrato a livello regionale a causa della mancata stagione invernale del 2021, calo che ha toccato soprattutto i vini rossi autoctoni come il Lagrein. Il trend positivo ha riguardato anche il mercato estero, con le esportazioni cresciute del +35% rispetto al 2019.

Le premesse per il 2022 sono altrettanto favorevoli in termini di qualità di prodotto, con una flessione tuttavia per quanto riguarda la quantità, dovuta alla scarsità vendemmiale dell’ultima annata.

L’evento più atteso di Cantina Tramin del 2022 sarà la presentazione di Epokale 2015., conico Gewürztraminer vendemmia tardiva che affina sette anni al buio della miniera di Ridanna Monteneve, a oltre 2.000 metri di altitudine.

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Vini al supermercato

Nuove promo, nessuno scossone sugli scaffali della Gdo

Consueto aggiornamento di inizio settimana delle promo in Gdo. Ancora pochi sussulti e nessun cambiamento significativo. I nuovi volantini di Aldi, Lidl, Eurospin, Conad, Esselunga e Penny non scalfiscono la leadership delle carte dei vini di Carrefour e Gigante.

In attesa delle promo dell’ultima decade di Marzo da parte di Coop, Famila, Esselunga, Tigros, Pam ormai prossime alla scadenza restano quindi Carrefour e Gigante le insegne di riferimento del mese.

Volantino Aldi fino al 20 Marzo, “Sotto prezzi”

Vino Rosso Aimone: 6 Pezzi 11,96 euro (3,5 / 5)

Mullet Thurgau Vigneti delle Dolomiti Igt Coppiere: 1,79 euro (3 / 5)

Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg Musti Nobilis: 4,49 euro (3,5 / 5)

Nero di Troia Puglia Igt Regal Monte: 2,49 euro (3 / 5)



Volantino Bennet fino al 27 Marzo, “Rinnova i tuoi spazi”

Lambrusco Grasparossa Castelvetro Secco Righi: 2,98 euro (3,5 / 5)

Pinot Grigio delle Venezie Cadis: 2,98 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour fino al 20 Marzo, “Prezzi imbattibili”

Chianti Governo Docg o Chianti Riserva Docg Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)

Negroamaro Bio Tralcio Antico: 3,49 euro (3,5 / 5)

Chardonnay Vigneti delle Dolomiti Doc Santa Margherita: 4,90 euro (3,5 / 5)

Ripasso Valpolicella Doc Terre d’Italia: 7,59 euro (3,5 / 5)

Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Signoria Dei Dogi: 4,99 euro (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Mora Cecchi: 4,29 euro (5 / 5)

Pinot Grigio Trentino Doc Mezzacorona: 4,49 euro (3,5 / 5)

Primitivo o Negroamaro Rosato Notte Rossa: 3,99 euro (5 / 5)

Terre Siciliane Igt Corvo Glicine: 3,89 euro (3,5 / 5)

Marzemino Trentino Doc Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)

Primitivo, Vermentino, Negroamaro Salento Igp Donna Marzia Tenute Conti Zecca: 3,49 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Doc Le Morre: 2,99 euro (3 / 5)

Chianti Docg Tralcio Antico: 3,19 euro (3,5 / 5)

Vermentino Sardegna Doc Tralcio Antico: 3,19 euro (3,5 / 5)

Volantino Catalogo vini dal 21 febbraio al 20 marzo
(sul volantino sono presenti vini non in promozione, qui non valutati)

Pinot Nero Enigma Nero Vigne Olcru: 9,90 euro (4 / 5)

Valtellina Superiore Docg Nebbiolo Nino Negri: 6,99 euro (5 / 5)

Pinot Nero vinif. in bianco Oltrepò Doc Giorgi: 5,59 euro (3,5 / 5)

Bonarda / Barbera Doc Oltrepò pavese Losito & Guarini: 2,29 euro (2,5 / 5)

Vino Rosso Campo del Cielo Vigne Olcru: 5,90 euro (4 / 5)

Spumante Pinot Noir rosato Lebollè: 3,49 euro (2,5 / 5)

Sebino Rosso Igt Catturich Ducco: 3,39 euro (3,5 / 5)

Sangue di Giuda Doc Quaquarini: 2,99 euro (5 / 5)

Riesling Provincia di Pavia Igt Terre Passeri: 2,29 euro (2,5 / 5)

Bonarda / Barbera Oltrepò pavese Doc Terre Passeri: 1,99 euro (1,5 / 5)

Lugana / Chiaretto Dop Sirmiolino Cà Maiol: 2 pezzi 14,85 (4 / 5)

Barbera Docg Borgocolorato: 5,99 euro (3,5 / 5)

Barbaresco Docg Arpatin Terre d’Italia: 12,69 euro (4 / 5)

Roero Arneis Docg Fontanafredda: 4,49 euro (5 / 5)

Nebbiolo Langhe Doc Fontanafredda: -50% sul 2° pezzo 11,98 (5 / 5)

Nebbiolo d’Alba Doc Duchessa Lia: 5,99 euro (3,5 / 5)

Moscato d’Asti Docg Araldica: 3,99 euro (3,5 / 5)

Barbera del Monferrato Doc Duchessa Lia: 3,49 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Superiore Docg Terre d’Italia: 5,49 euro (3,5 / 5)

Alto Adige Doc Chardonnay Hofstatter: 8,29 euro (5 / 5)

Ribolla Gialla Venezia Giulia Igt Cuvée 15.96 Volpe Pasini: 6,49 euro (4 / 5)

Valdadige Doc Pinot Grigio Santa Margherita: 5,99 euro (4 / 5)

Cabernet Sauvignon Doc Cà Vascovo Zonin: 4,19 euro (3,5 / 5)

Prosecco doc Treviso Porta dei Dogi: 2 pezzi 7,78 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Extra Dry Mionetto: 7,49 euro (3,5 / 5)

Asolo Prosecco Superiore Docg Terre d’Italia: 5,35 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Bolla: 4,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Docg millesimato Campo del Passo: 4,49 euro (3,5 / 5)

Ripasso Valpolicella Docg Bolla: 5,90 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau fermo o frizzante Igt Piera Martellozzo: 2,99 euro (3,5 / 5)

Pinot Grigio Doc o Corvina Verona Igt Modello Masi: 4,99 euro (3,5 / 5)

Chianti classico Docg Dievole: 10,90 euro (5 / 5)

Chianti classico Docg Geggiano Terre d’Italia: 6,19 euro (4 / 5)

Brunello di Montalcino Docg Tenuta Friggiali: 19,90 euro (5 / 5)

Chianti Riserva Docg Nipozzano Frescobaldi: 10,90 euro (5 / 5)

Nobile di Montepulciano Docg della Seta Terre d’Italia: 9,20 euro (4 / 5)

Rigogolo Igt Domini Castellare: 50% sul secondo pezzo 10,35 euro (4 / 5)

Nobile di Montepulciano Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 5,90 euro (5 / 5)

Toscana Igt Rosso Le due Arbie Dievole: 5,90 euro (5 / 5)

Toscana Igt Santa Cristina Antinori: 4,99 euro (4 / 5)

Rosso di Montepulciano Doc della Seta: 4,79 euro (4 / 5)

Toscana Igt Remole Frescobaldi: 3,99 euro (4 / 5)

Chianti riserva Docg / Chianti governo Docg Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)

Rosso di Montefalco Docg Vignabaldo: 4,59 euro (3,5 / 5)

Umbria Igt Vipra rossa o bianca: 3,59 euro (3,5 / 5)

Vini Abruzzo Spinelli: 2,49 euro (5 / 5)

Primitivo di Manduria Doc Tenute Rubino: 6,99 euro (5 / 5)

Rosso Piceno Doc Velenosi: 5,90 euro (3,5 / 5)

Est! Est!! Est!!! Doc Bigi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Bianco / Rosso Igt Feudi di San Gregorio: 50% sul secondo pezzo 14,85 euro (5 / 5)

Marsala Vecchio Florio secco: 5,59 euro (5 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Sella & Mosca: 60% sul secondo pezzo 7,98 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Gallura Docg Tancarè Giogantinu Terre d’Italia: 6,19 euro (4 / 5)

Terre Siciliane Igt Corvo: 4,49 euro (3,5 / 5)

Rose di Alghero Doc Sella & Mosca: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vino Etna Rosso Doc Barone Bernaj: 3,69 euro (3 / 5)

Grillo e Nero D’Avola Igt Settesoli: 2,99 euro (5 / 5)

Nero D’Avola bio Tralcio antico: 2,79 euro (3 / 5)

Sicilia Doc Nero D’Avola o Grillo Dinari Cantine Pellegrino: 3,49 euro (3,5 / 5)

Aglianico del Vulture Dop Vignali: 3,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Notturno Righi: 3,99 euro (3 / 5)

Lambrusco di Sorbara o di Castelvetro Doc Chiarli: 3,39 euro (3,5 / 5)

Nero D’Avola o Grillo o Syrah Sicilia Doc Settesoli: 2,99 (5 / 5)

Sangiovese Superiore Doc bio Tremonti Terre d’Italia: 5,49 euro (4 / 5)


Volantino Carrefour Market fino al 20 Marzo, “Sconti 30% 40% 50%

Spumante Blanc de Blancs Valdo: 3,65 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Igt Marcello Gran Cru Ariola: 5,89 euro (5 / 5)

Vini La Calenzana: 2,79 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Torrebona: 3,99 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Sicilia Doc Rapitalà: 4,19 euro (5 / 5)

Cabernet o Chardonnay Veneto Igt Paesaggi Piera Martellozzo: 3,89 euro (3,5 / 5)

Nobile di Montepulciano Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 5,90 euro (5 / 5)


Volantino Carrefour Express fino al 15 Marzo, “Tutto a 1€, 2€, 3€”

Chianti Docg Piccini: 3,99 euro (3,5 / 5)

Tre Venezie Igt Bianco o Rosso o Rosato Terre Fredde: 2,99 euro (3 / 5)


Volantino Conad fino al 23 Marzo, “Mega risparmio

Chianti Docg Cecchi: 3,49 euro (5 / 5)

Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Ca’ Val: 4,49 euro (3,5 / 5)

Vini Santa Margherita: 4,50 euro [use 3.5]

Vino d’Italia San Crispino Bianco O Rosso: 1l 1,49 euro (3,5 / 5)

Pinot Nero Friuli Doc Borgo Dai Morars: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad City fino al 21 Marzo, “Campioni del risparmio”

Frizzantino Settesoli: 2,39 euro (3,5 / 5)

Bonarda Vivace Oltrepò Pavese Doc Maggi: 1,49 euro (0,5 / 5)

Prosecco Mo Mionetto: 6,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop fino al 16 Marzo, “Sconti fino al 40%”

Chianti Docg Loggia dei Fiori: 2,39 euro (3,5 / 5)

Dolcetto di Diano D’alba Docg o Barbera d’Alba Doc Le Calende: 3,49 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Superiore Docg Duchessa Lia: 6,90 euro (3,5 / 5)

Barbaresco Docg Basarin Giacosa Leone: 12,19 euro (4 / 5)

Langhe Nebbiolo Doc Fontanafredda: 5,99 euro (5 / 5)

Grignolino d’Asti Doc Poggio Mandrina: 2,99 euro (3,5 / 5)

Ruché di Castagnole Monferrato Docg Terre del Parroco Ferraris: 4,29 euro (5 / 5)

Dogliani Docg Clavesana: 3,49 euro (5 / 5)

Roero Arneis Docg Terredavino: 3,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Despar Supermercati fino al 23 Marzo, “Prezzi Tondi”

Est! Est!! Est!!! Montefiascone: 3,00 euro (3,5 / 5)

Cannonau di Sardegna Le Bombarde: 4,25 euro (3,5 / 5)

Grignolino d’Asti Ramello: 3,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Esselunga fino al 23 Marzo, “I gusti della convenienza

Prosecco Doc Canella: 5,26 euro (3,5 / 5)

Vino Frizzante Maschio: 2,38 euro (3 / 5)

Vermentino di Gallura Docg Cantina del Giogantinu: 3,84 euro (4 / 5)

Nero d’Avola o Inzolia Antica Tindari: 3,59 euro (3,5 / 5)

Sangiovese Cabernet o Vermentino Santa Cristina: 5,49 euro (3,5 / 5)

Gutturnio o Bonarda Viticoltori Arquatesi: 2,09 euro (3,5 / 5)

Bardolino Cantina Valpolicella: 2,37 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Asti Capetta: 2,69 euro (3,5 / 5)

Salice Salentino Cantine Due Palme: 2,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Otto Santi: 2,69 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin fino al 23 Marzo, “La spesa intelligente”

Spumante Passerina O Pecorino Brut: 2,19 euro (3 / 5)

Pinot Grigio Di Enrico: 2,39 euro (3 / 5)

Merlot Cabernet Veneto Igt: 1,39 euro (3 / 5)


Volantino Supermercati Famila fino al 19 Marzo, “Sottocosto

Chianti Docg Cecchi: 3,89 euro (5 / 5)

Prosecco Doc Extra Dry Zonin: 2,85 euro (3,5 / 5)

Cortese Doc Vignaioli del Tortonese: 2,49 euro (3,5 / 5)

Chardonnay Piemonte Barone Stabilini: 3,39 euro (3,5 / 5)

Ortrugo Doc Antica Placenzia: 2,39 euro (3,5 / 5)

Dolcetto Dogliani Clavesana: 2,99 euro (5 / 5)

Barbera del Monferrato Barone Stabilini: 3,29 euro (3,5 / 5)

Barbera Oltrepò Broni: 2,69 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Doc Frizzante Terre Del Mai: 1,99 euro (3,5 / 5)

Grignolino d’Asti Doc Cantina Enrico Morando: 4,69 euro (4 / 5)


Volantino Gulliver supermercato fino al 14 Marzo, “Sconti 30% 40% 50%”

Spumante Pinot Noir Rosè Extra Dry Le Bollé: 2,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda Morasca Torrevilla: 3,49 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Docg Rasore: 1,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Il Gigante Supermercati fino al 6 Aprile, “Bianco Rosso e oltre…”

Vino Nobile di Montepulciano Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 5,49 euro (5 / 5)

Barolo Docg Produttori di Portacomaro: 15,99 euro (5 / 5)

Amarone della Valpolicella Docg Classico Biscardo: 19,89 euro (4 / 5)

Rosso di Montalcino Doc Colli Torti Franco Pacenti: 8,99 euro (5 / 5)

Valpolicella Rosso Doc Pagus Bisano: 7,29 euro (4,5 / 5)

Chianti Riserva Docg La Pieve: 4,49 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Frizzante Colli Piacentini Doc Piani Castellani: 3,19 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Tenuta Milli: 3,99 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Sicilia Doc Cantine Paolini: 3,89 euro (3,5 / 5)

Barbera Piemonte Appassimento Sansilvestro: 5,39 euro (3,5 / 5)

Nebbiolo d’Alba Doc Produttori di Portacomaro: 4,99 euro (4 / 5)

Greco di Tufo Docg Conti Uttieri: 4,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg Coste Petrai: 7,99 euro (3,5 / 5)

Gewurztraminer Trentino Doc Cavit: 5,59 euro (3,5 / 5)

Passerina Abruzzo Doc Tenuta Milli: 3,99 euro (3,5 / 5)

Verdicchio Classico Castelli di Jesi Doc Monteschiavo Villa Le Querce: 2,99 euro (3,5 / 5)

Erbaluce di Caluso Docg Produttori del Monferrato: 4,19 euro (4,5 / 5)

Ortrugo Colli Piacentini Doc Dante: 3,19 euro (3,5 / 5)

Bianco Vergine della Valdichiana Doc Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,99 euro (5 / 5)

Pinot Nero Vinificato Bianco Oltrepò Pavese Doc Giorgi: 3,59 euro (3,5 / 5)

Ribolla Gialla Igt Borgo dei Vassalli: 4,99 euro (4,5 / 5)

Custoza Doc Nuve: 4,99 euro (4 / 5)

Vermentino Toscana Igt Calaforte Frescobaldi: 4,99 euro (3,5 / 5)

Corvo Glicine: 3,69 euro (3,5 / 5)

Insolia Colomba Platino Duca di Salaparuta: 6,99 euro (5 / 5)

Ortrugo Colli Piacentini Doc Piani Castellani: 3,19 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Calasetta: 4,99 euro (3,5 / 5)

Grillo Sicilia Doc Fazio: 2,99 euro (3 / 5)

Vernaccia di San Gimignano Docg Fattoria Il Palagio: 3,99 euro (3,5 / 5)

Cortese del Monferrato Doc Barletta Produttori del Monferrato: 3,49 euro (3,5 / 5)

Roero Arneis Docg Produttori di Portacomaro: 5,40 euro (4 / 5)

Lugana Doc La Ghirolda Fraccaroli: 6,29 euro (5 / 5)

Viognier Sicilia Doc Cantine Paolini: 3,89 euro (3,5 / 5)

Bianco Umbria Igp Castello delle Regine: 3,89 euro (3,5 / 5)

Pignoletto Frizzante Modena Doc Poderi di Famiglia Cleto Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Sangiovese Rosato Toscana Igt Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,99 euro (3,5 / 5)

Rosé Toscana Igt Calaforte Frescobaldi: 4,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg Astoria: 4,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Brut Metodo Classico Piero Catturich: 6,99 euro (5 / 5)

Spumante Brut Gran Cuvée Vecchia Modena Chiarli: 3,49 euro (3,5 / 5)

Prosecco Treviso Doc Coste Petrai: 4,39 euro (3,5 / 5)

Brut Millesimato Porta Leone: 2,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg Porta Leone: 4,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Ortrugo Doc Piani Castellani: 4,79 euro (4 / 5)

Moscato D’asti Docg Ed Eredi Angelo Icardi: 4,89 euro (5 / 5)

Primitivo Di Manduria Doc Selezione Luigi Guarini: 5,59 euro (3,5 / 5)

Cabernet, Merlot, Syrah Asio Otus: 3,79 euro (4 / 5)

Chianti Docg Piandaccoli: 4,99 euro (5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Riserva Doc Sinello: 3,89 euro (5 / 5)

Lagrein Trentino Doc Allegorie: 4,59 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Grasparossa Doc Il Baluardo Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Superiore Doc Biscardo: 7,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Commendator Pastori: 3,19 euro (2,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Torre Frescobaldi: 4,99 euro (5 / 5)

Cirò Rosso Classico Superiore Doc Riserva Caparra Siciliani: 3,99 euro (5 / 5)

Chianti Classico Docg Fattoria Il Palagio: 4,99 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Frizzante Colli Piacentini Doc Dante: 3,19 euro (3,5 / 5)

Barbera del Monferrato Superiore Docg Produttori del Monferrato: 4,19 euro (4 / 5)

Grignolino del Monferrato Casalese Doc Produttori del Monferrato: 3,49 euro (4 / 5)

Cabernet Sauvignon Igt da uve leggermente appassite Cantine Pasqua: 4,49 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,99 euro (5 / 5)

Barbaresco Docg Eredi Angelo Icardi: 9,59 euro (5 / 5)

Refosco dal Peduncolo Rosso Doc Borgo dei Vassalli: 4,99 euro (5 / 5)

Lambrusco Emilia Igt Scuro Righi Notturno Righi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Sansilvestro: 4,59 euro (3,5 / 5)


Volantino IperCoop fino al 23 Marzo, “50/50”

Gutturnio o Bonarda Colli Piacentini Doc Frizzante Cantina Valtidone: 1,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Loggia Del Sole: 2,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Maximilian I, Muller Thurgau Durello o Blanc De Blancs: 2,99 euro (3,5 / 5)

Placido Rizzotto Terre Siciliane Igt Bio Libera Terra Centopassi: 4,49 euro (5 / 5)

Lugana Doc Perla del Garda: 5,89 euro (5 / 5)

Riesling Oltrepò Pavese Doc Torrevilla: 2,79 euro (3,5 / 5)

Sangue di Giuda Oltrepò Pavese Doc Ca’ Bernini: 3,35 euro (3,5 / 5)

Spumante Metodo Classico Pinot Nero Brut o Rosé Torrevilla: 7,99 euro (5 / 5)

Valtellina Superiore Sassella Docg Triacca: 9,90 euro (5 / 5)

Franciacorta Brut Millè Tenuta Villa Crespia: 16,90 euro (5 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Frizzante C’era una Volta: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Lidl fino al 20 Marzo, “Super offerte fino al -30%”

Nero d’Avola Sicilia Doc: 1,5l 2,49 euro (3 / 5)

Custoza Dop: 1,39 euro (3 / 5)

Negroamaro Salento Igp: 1,49 euro (3 / 5)


Volantino Md – Buona Spesa Italia! fino al 20 Marzo “Scopri tutti i prodotti a solo 1 euro”

Castelli Romani Bianco Doc 1,00 euro (3 / 5)

Pecorino Igp: 2,29 euro (3 / 5)

Nero di Troia Puglia Igt: 2,29 euro (3 / 5)


Volantino Pam fino al 16 Marzo, “Profumo di occasioni”

Chianti Docg De Guelficini: 1,99 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau Igt delle Venezie Perle Fini: 2,49 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Doc Mont’Arquato: 2,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Penny Market fino al 27 Marzo, “Aria di primavera”

Chianti Colli Fiorentini Docg: 6 Pezzi 22,45 euro (3,5 / 5)

Rosato Emilia Frizzante Igt: 1,49 euro (3 / 5)

Bonarda Frizzante Oltrepò Pavese Doc: 1,79 euro (2,5 / 5)

Chianti Riserva Docg: 3,79 euro (3,5 / 5)

Prosecco Frizzante Doc: 3,19 euro (3,5 / 5)

Spumante Pignoletto 2,39: euro (3,5 / 5)

Sauvignon Doc Collio: 4,29 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Doc Appassimento: 3,19 euro (3,5 / 5)


Volantino Tigros fino all’19 Marzo, “Sottocosto”

Vini Le Cascine, Losito & Guarini: 1,99 euro (2,5 / 5)

Vini Rue di Piane, Spinelli: 2,39 euro (5 / 5)

Spumante Maximilian I, Cantina di Soave: 2,69 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Antica Sala Sensi: 1,99 euro (3 / 5)

Vini Doc Versi Divini: 3,49 euro (3 / 5)

Vini Baccichetto: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Doc Villa Borghetti Pasqua: 2,99 euro (3,5 / 5)

Vini Doc Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vini Li Nibarj: 4,79 euro (3,5 / 5)

Vini Borgo San Michele: 4,90 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Emilia Igt Cavicchioli: 2 Pezzi 4,00 euro (3,5 / 5)

Vini Rosa dei Filari: 2 Pezzi 3,00 euro (2,5 / 5)

Lugana Dop Cà Maiol: 6,99 euro (4 / 5)


Volantino Unes fino all’22 Marzo, “Il mercato del fresco”

Refosco Monteflor: 4,19 euro (3,5 / 5)

Ortrugo Terre Tidone: 2,19 euro (3,5 / 5)

Barbera del Monferrato Capetta: 2,79 euro (3,5 / 5)

Riesling Brut Borgo Imperiale: 2,49 euro (3,5 / 5)

Sauvignon Blanc Cavit: 3,59 euro (3,5 / 5)

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Assoenologi, al via il 75° Congresso nazionale

Dopo l’edizione a distanza del novembre 2020 ed il recente rinvio il Congresso nazionale di Assoenologi torna in presenza, a Verona il 25, 26 e 27 marzo 2022. Un appuntamento importante che ricade in occasione dei festeggiamenti per il 130° anniversario dalla nascita dell’Associazione degli enologi ed enotecnici italiani.

Una tre giorni di interessanti relazioni, tavole rotonde, degustazioni, e un’ambiziosa serata di gala con il concerto per i 130 anni di Assoenologi. E saranno proprio i “130 anni al servizio della categoria e del vino italiano” a fare da filo conduttore alla tre giorni congressuale.

IL PROGRAMMA DEL 25 MARZO

Il 75° Congresso si aprirà ufficialmente alle ore 17,45 di venerdì 25 marzo. L’intero congresso sarà interamente trasmesso in diretta anche sui canali social dell’Associazione. Si alterneranno al podio numerosi rappresentanti di istituzioni locali e nazionali.

Apriranno i lavori i saluti del presidente nazionale di Assoenologi Riccardo Cotarella e del presidente della Sezione veneta Alberto Marchisio. Interverranno il sindaco di Verona Federico Sboarina, il presidente di Veronafiere Maurizio Danese e il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani. Chiuderà la presidente de Le Donne del Vino, Donatella Cinelli Colombini.

A questi interventi seguirà una tavola rotonda, condotta dal giornalista Bruno Vespa, sul tema “Tutela e valorizzazione del patrimonio vitivinicolo italiano”. Parteciperanno il sottosegretario di Stato alle politiche agricole Gian Marco Centinaio, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, e il senatore Dario Stefàno, presidente della Commissione permanente delle Politiche dell’Unione europea al Senato della Repubblica. Al temine i tre ospiti riceveranno il diploma di soci onorari di Assoenologi.

La prima giornata si chiuderà con la consegna dei Premi Speciali di Assoenologi:

  • Personaggio dell’anno” a Dario Stefàno;
  • Comunicazione” al giornalista di Repubblica Giuseppe Cerasa;
  • Miglior ricerca scientifica italiana” a Alberto De Iseppi per il lavoro “Valorizzazione delle fecce di vinificazione come fonte di mannoproteine per l’enologia” condotto con il Dipartimento Dafnae dell’Università di Padova, il Centro di Ricerca in Viticoltura ed Enologia (Cirve), di Conegliano e il South African Grape and Wine Research Institute di Stellenbosch, Sudafrica.
IL PROGRAMMA DEL 26 MARZO

Nella giornata di sabato 26 marzo saranno quattro i momenti congressuali che si terranno sempre presso il centro congressi di Veronafiere.

Il primo sarà dedicato alle “Tendenze del marketing e del mercato del vino”. Relatori saranno Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor, Alessandro Rossi, National Category Manager Wine di Partesa, azienda leader nella distribuzione per il canale horeca. Vincenzo Russo, docente di Psicologia e neuromarketing presso la Iulm di Milano e Sergio Cimino, docente di organizzazione aziendale e strategia d’impresa in diverse università.

Il secondo chiamerà in causa tre ministri della Repubblica, Renato Brunetta, Massimo Garavaglia e Stefano Patuanelli che, con la professionale conduzione di Bruno Vespa, si confronteranno sul tema “Il vino al centro della ripresa economica”.

Il pomeriggio di sabato 26 marzo vedrà una tavola rotonda a cui parteciperanno Narciso Zanchetta, Ezio Rivella, Pietro Pittaro, Mario Consorte, Giancarlo Prevarin, per chiudere con il presidente in carica Riccardo Cotarella.

Seguirà un confronto su “La sostenibilità in vigneto e in cantina”. Parteciperanno il professor Ettore Capri dell’Università cattolica di Piacenza, Stefano Stefanucci, direttore di Equalitas e Giuseppe Ciotti, coordinatore del Sistema di qualità nazionale produzione integrata del Mipaaf. La conduzione è affidata al professor Vincenzo Gerbi, ordinario di Scienze e tecnologie alimentari presso l’Università degli Studi di Torino.

IL PROGRAMMA DEL 27 MARZO

Il congresso continuerà domenica 27 marzo con un programma di degustazioni. Alla presentazione di quindici vini provenienti da vitigni storici e particolari delle diverse regioni italiane, raccontati dai presidenti delle Sezioni Assoenologi insieme agli enologi che li hanno prodotti.

Seguirà una “verticale di Amarone” di cinque annate, la più vecchia sarà del 1967, condotta dal giornalista Luciano Ferraro e raccontata da Daniele Accordini e Andrea Lonardi, direttore tecnico della Cantina Bertani, artefice dei vini protagonisti di questa sessione.

Il 75° Congresso nazionale si svolge con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari forestali, della Regione Veneto e del Comune di Verona. Partner istituzionali sono Consorzio Vini Valpolicela, Divinea, Veronafiere e Vinitaly.

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degustati da noi vini#02

Monferrato Doc Nebbiolo Superiore 2019 “Crocevia”, Cascina Galarin

Oltre due secoli di storia per Cascina Galarin, realtà oggi guidata da Giuseppe Carosso e dai figli Marco e Giovanni. Una cantina presente nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2022 di Winemag.it con il suo Monferrato Doc Nebbiolo Superiore 2019 “Crocevia”.

Colore rosso brillante tipico, che inizia virare sul granato. Naso curioso, ampio, pulito, frutti di bosco più rossi che neri. Con l’ossigenazione ecco una bella buccia d’agrume, appena accennata.

In bocca mostra una bella vena sapido-minerale, a fare da spina dorsale al frutto pieno, grondante di succo. Chiude su ricordi d’agrumi, come l’arancia rossa. Gran bella interpretazione del vitigno principe del Piemonte e le sue frontiere in Monferrato.

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I vignaioli Luigi Maffini e Diletta Nember Cavalleri nuovi vicepresidenti Fivi

È terminata da pochi minuti a Roma la prima riunione del nuovo Cda di Fivi, che ha eletto vicepresidenti Luigi Maffini (Campania) e Diletta Nember Cavalleri (Lombardia). Saranno loro ad affiancare ai vertici della Federazione italiana vignaioli indipendenti il nuovo presidente Lorenzo Cesconi (Trentino).

Il Cda ha inoltre confermato nel ruolo di Segretaria Rita Babini. Per la vignaiola emiliana anche il ruolo di coordinatrice dei rapporti con Cevi, organismo di rappresentanza dei vignaioli europei.

Confermato nel nuovo Consiglio di amministrazione della Federazione italiana vignaioli indipendenti Walter Massa (Piemonte), da alcuni ritenuto papabile per la vicepresidenza e, ancor prima dell’esito delle elezioni, addirittura come potenziale presidente Fivi. Già stabilita la data della prossima riunione del Cda, che si terrà a Bologna il 21 marzo.

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“Produrre birra per l’Ucraina”, l’iniziativa solidale di un birrificio di Leopoli

#BrewforUkraine, produrre birra per l’Ucraina. Dopo essere diventato rapidamente virale per la produzione di bombe molotov con etichette raffiguranti Vladimir Putin nudo e la scritta «Putin Khuylo» (insulto diffuso fra la resistenza Ucraina), il birrificio Pravda Brewery di Leopoli lancia ora una nuova iniziativa.

«Quella mattina (24 febbraio) avevamo appena iniziato una nuova cotta quando è giunta la notizia dell’invasione russa. Abbiamo deciso di finirla per non sprecare la birra. Poi siamo immediatamente passati alla preparazione di molotov», racconta Taras Maselko del birrificio.

Ora Pravda chiede ai suoi colleghi di tutto il mondo di mostrare solidarietà all’Ucraina producendo le birre del birrificio per beneficenza. Pravda ha pertanto pubblicando le proprie ricette, open-source, su Facebook.

Abbiamo lanciato un invito aperto affinché i produttori di birra di tutto il mondo si unissero a noi. Brassare per l’Ucraina. Perché è un buon modo per raccontare alle persone di diverse comunità cosa sta succedendo qui».

Pravda ha lanciato la campagna #BrewforUkraine l’8 marzo con una produzione in live streaming seguita da oltre 140 birrifici. La Belgian Blonde Ale di quella cotta sarà pronta fra due settimane. «Speriamo che quando berremo questa “birra della vittoria”, sarà sotto cieli pacifici», dice Maselko.

#BREWFORUCRAINE

Negli ultimi giorni #BrewforUkraine ha riunito produttori di tutto il mondo. Il birrificio Neptune del Merseyside (UK) sta realizzando una Pravda Belgian Witbier raccogliendo l’appello del Disaster Emergency Committee Ukraine. «Quando abbiamo visto cosa stava succedendo in Ucraina, volevamo mostrare il nostro sostegno. Partecipare a #BrewforUkraine era il minimo che potessimo fare», afferma July O’Grady di Neptune.

Mash Gang, brew firm specializzato in birre No-Lo (analcoliche o a basso contenuto di alcol) ha creato una versione 0,5% abv della Pravda Ukranian Imperial Stout aggiungendo il 9,3% di barbabietola. Quando verrà commercializzata il mese prossimo i proventi verranno devoluti ad enti di beneficenza ucraini.

Analogamente i birrifici nordamericani J Wakefield Brewing di Miami e HomeGrownBrewing Company del Michigan hanno immediatamente partecipato all’iniziativa. «Siamo un birrificio a conduzione familiare con nonni e bisnonni emigrati dall’Ucraina – afferma Joe Powers di HomeGrownBrewing -. Ci sembra normale partecipare. Attraverso il progetto possiamo mettere a disposizione le nostre capacità e i nostri clienti possono aiutare l’Ucraina».

Tutti gli occhi sono puntati su di noi in questo momento e tutti vogliono aiutare – riconosce Maselko -. Ma aiutare non significa che devi avere un fucile in mano. Se puoi, racconta le storie vere e non le storie che la propaganda russa racconta al mondo. Anche questo aiuta. Qualunque cosa tu faccia, stai con l’Ucraina e sostieni il nostro popolo».

PRAVDA E LA DIFESA DELL’UCRAINA

Pravda ha iniziato a produrre le proprie birre in stile classico, ma con un tocco ucraino, nel 2014. Il birrificio ospita regolarmente mastri birrai di altri birrifici europei ed statunitensi. Uno spirito di condivisione vissuto anche attraverso il festival annuale della birra artigianale di Leopoli, di cui Pravda è organizzatore.

La produzione di birra è ora sospesa mentre i 30 dipendenti si preparano a difendere la loro città. Il personale è stato addestrato al rilevamento delle mine, al primo soccorso, alla saldatura di chiodi ferma veicoli, al trasporto di rifornimenti e alla produzione di oltre 2 mila bottiglie molotov da distribuire fino a Kiev.

«Molti di noi – racconta Maselko – avevano già esperienza nella preparazione di bottiglie molotov dalla rivoluzione del 2014, quando abbiamo cacciato il presidente Viktor Yanukovich dall’Ucraina. La differenza è che questa volta, invece dei civili che li usano contro il governo, è il governo che dice ai civili come realizzarle. Vogliamo mostrare la nostra volontà di finire questa guerra e di spingere gli occupanti fuori da questo paese».

Non importa chi sei – conclude Meselko -. Se sei un impiegato statale o un poliziotto o solo un ragazzo che lavora in un ufficio o fa birra. Siamo tutti uniti nella volontà e nello sforzo di difendere la nostra casa, le nostre famiglie e la nostra città. Questo è ciò che ci unisce tutti».

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Gli Editoriali news news ed eventi

Il vino con la pizza: il catalogo Metro che stuzzica i ristoratori italiani (e provoca le cantine)

EDITORIALE – Il vino con la pizza, anzi: ad ogni vino la sua pizza, o ad ogni pizza il suo vino. Con il nuovo Catalogo “Carta Vini Primavera“, Metro Italia stuzzica i ristoratori italiani. E, forse inconsapevolmente, invita tutti a ragionare su quanto larga sia la fetta (non di pizza, ma di mercato) a cui le cantine italiane sembrano rinunciare senza troppe domande. Puntando tutto sull’estero o alta (altissima) ristorazione.

Già, perché quando ci si lamenta della povertà delle carte vini di molti ristoranti e pizzerie “di vicinato”, non si considera come numerose cantine snobbino la “ristorazione quotidiana“. Preferendo una caccia all’importatore estero dispendiosa e non sempre fruttuosa, nonché la corte amorosa all’head sommelier del ristorante stellato Tal dei Tali o Pinco Palla.

Certo, le foto delle bottiglie sui tavoli di New York, così come quelle sui tavoli d’avanguardia culinaria, servono (anche) a dare lustro al brand. Ma perché non impegnarsi nella comunicazione porta a porta, di vicinato, regionale o basata su Aree (per usare un termine Nielsen) di prossimità, rispetto alla sede operativa della cantina? Perché, in sostanza, non ricominciare dall’Italia?

I clienti di ristorantini, osterie di paese e pizzerie ne gioverebbero, così come la cultura del vino italiano, che andrebbe insegnata dalle basi, capovolgendo l’assurdo sillogismo, “ignorantotto”, secondo il quale se il vino è molto costoso, quindi è buono (per forza).

Ecco dunque, sul Catalogo “Carta Vini Primavera” di Metro Italia, una “Pizza leggera“, dai sentori semplici e con condimenti delicati, abbinata a un Müller Thurgau o a un Rosato Toscana Igt.

Per la “Pizza Ricca“, connotata da ingredienti saporiti a cui tener testa, l’insegna Cash and Carry propone Bonarda dell’Oltrepò pavese e Sangiovese Rubicone Igt. Per la “Pizza Rossa“, un Friuli Doc Pinot Grigio e un Collio Doc Sauvignon. Per la “Pizza Bianca” è caccia all’equilibrio perfetto, da centrare con un Prosecco Doc Treviso Extra Dry o un più strutturato Trento Doc.

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Vini al supermercato

Vini Gdo a volantino, gli aggiornamenti: Ipercoop lancia il Metodo classico di Torrevilla

Tanti aggiornamenti, pochi sussulti. Non cambiano i rapporti di forza in Gdo, con l’ultimo giro di cambi promo avvenuto in diverse insegne. Saldo al timone Il Gigante, col suo ampio inserto dedicato ai vini “di tutti i colori”. L’unico in grado di insidiare il catalogo di Carrefour Italia.

Da segnalare, da Ipercoop, una serie di inserimenti della cantina Torrevilla (Oltrepò pavese) per la prima volta a volantino in maniera organica dopo l’assorbimento dell’altra cantina oltrepadana Il Montù.

Da non perdere, su tutti, lo Spumante Metodo Classico Pinot Nero Brut o Rosé di Torrevilla, dall’ottimo rapporto qualità prezzo (promo valida fino al 23 marzo). Qua e là per le corsie delle altre insegne diversi “5 cestelli”. Buona spesa!

Volantino Aldi fino al 13 Marzo, “Pasqua sta arrivando”

Bianco Aimone: 2,19 euro (3 / 5)

Garganega Igt Frizzante: 1,39 euro (2,5 / 5)

Piemonte Doc Albarossa Roversi: 4,99 euro (3,5 / 5)

Susumaniello Puglia Igt Velarino: 4,79 euro (3,5 / 5)



Volantino Bennet fino al 12 Marzo, “Sotto costo”

Muller Thurgau Trentino Doc Cavit: 2,50 euro (3,5 / 5)

Sangiovese Toscana Rosso Cecchi: 1,90 euro (3,5 / 5)

Syrah Terre Siciliane Igt Barone Lopresti: 2,38 euro (3 / 5)

Negroamaro Segnavento: 3,28 euro (3,5 / 5)

Dolcetto di Ovada Monrato: 2,98 euro (3,5 / 5)

Lagrain Alto Adige Doc Cantina Di Bolzano: 7,90 euro (5 / 5)

Pinot Bianco Alto Adige Cantine Di Cortaccia: 5,90 euro (5 / 5)


Volantino Carrefour fino al 20 Marzo, “Prezzi imbattibili”

Chianti Governo Docg o Chianti Riserva Docg Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)

Negroamaro Bio Tralcio Antico: 3,49 euro (3,5 / 5)

Chardonnay Vigneti delle Dolomiti Doc Santa Margherita: 4,90 euro (3,5 / 5)

Ripasso Valpolicella Doc Terre d’Italia: 7,59 euro (3,5 / 5)

Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Signoria Dei Dogi: 4,99 euro (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Mora Cecchi: 4,29 euro (5 / 5)

Pinot Grigio Trentino Doc Mezzacorona: 4,49 euro (3,5 / 5)

Primitivo o Negroamaro Rosato Notte Rossa: 3,99 euro (5 / 5)

Terre Siciliane Igt Corvo Glicine: 3,89 euro (3,5 / 5)

Marzemino Trentino Doc Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)

Primitivo, Vermentino, Negroamaro Salento Igp Donna Marzia Tenute Conti Zecca: 3,49 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Doc Le Morre: 2,99 euro (3 / 5)

Chianti Docg Tralcio Antico: 3,19 euro (3,5 / 5)

Vermentino Sardegna Doc Tralcio Antico: 3,19 euro (3,5 / 5)

Volantino Catalogo vini dal 21 febbraio al 20 marzo
(sul volantino sono presenti vini non in promozione, qui non valutati)

Pinot Nero Enigma Nero Vigne Olcru: 9,90 euro (4 / 5)

Valtellina Superiore Docg Nebbiolo Nino Negri: 6,99 euro (5 / 5)

Pinot Nero vinif. in bianco Oltrepò Doc Giorgi: 5,59 euro (3,5 / 5)

Bonarda / Barbera Doc Oltrepò pavese Losito & Guarini: 2,29 euro (2,5 / 5)

Vino Rosso Campo del Cielo Vigne Olcru: 5,90 euro (4 / 5)

Spumante Pinot Noir rosato Lebollè: 3,49 euro (2,5 / 5)

Sebino Rosso Igt Catturich Ducco: 3,39 euro (3,5 / 5)

Sangue di Giuda Doc Quaquarini: 2,99 euro (5 / 5)

Riesling Provincia di Pavia Igt Terre Passeri: 2,29 euro (2,5 / 5)

Bonarda / Barbera Oltrepò pavese Doc Terre Passeri: 1,99 euro (1,5 / 5)

Lugana / Chiaretto Dop Sirmiolino Cà Maiol: 2 pezzi 14,85 (4 / 5)

Barbera Docg Borgocolorato: 5,99 euro (3,5 / 5)

Barbaresco Docg Arpatin Terre d’Italia: 12,69 euro (4 / 5)

Roero Arneis Docg Fontanafredda: 4,49 euro (5 / 5)

Nebbiolo Langhe Doc Fontanafredda: -50% sul 2° pezzo 11,98 (5 / 5)

Nebbiolo d’Alba Doc Duchessa Lia: 5,99 euro (3,5 / 5)

Moscato d’Asti Docg Araldica: 3,99 euro (3,5 / 5)

Barbera del Monferrato Doc Duchessa Lia: 3,49 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Superiore Docg Terre d’Italia: 5,49 euro (3,5 / 5)

Alto Adige Doc Chardonnay Hofstatter: 8,29 euro (5 / 5)

Ribolla Gialla Venezia Giulia Igt Cuvée 15.96 Volpe Pasini: 6,49 euro (4 / 5)

Valdadige Doc Pinot Grigio Santa Margherita: 5,99 euro (4 / 5)

Cabernet Sauvignon Doc Cà Vascovo Zonin: 4,19 euro (3,5 / 5)

Prosecco doc Treviso Porta dei Dogi: 2 pezzi 7,78 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Extra Dry Mionetto: 7,49 euro (3,5 / 5)

Asolo Prosecco Superiore Docg Terre d’Italia: 5,35 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Bolla: 4,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Docg millesimato Campo del Passo: 4,49 euro (3,5 / 5)

Ripasso Valpolicella Docg Bolla: 5,90 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau fermo o frizzante Igt Piera Martellozzo: 2,99 euro (3,5 / 5)

Pinot Grigio Doc o Corvina Verona Igt Modello Masi: 4,99 euro (3,5 / 5)

Chianti classico Docg Dievole: 10,90 euro (5 / 5)

Chianti classico Docg Geggiano Terre d’Italia: 6,19 euro (4 / 5)

Brunello di Montalcino Docg Tenuta Friggiali: 19,90 euro (5 / 5)

Chianti Riserva Docg Nipozzano Frescobaldi: 10,90 euro (5 / 5)

Nobile di Montepulciano Docg della Seta Terre d’Italia: 9,20 euro (4 / 5)

Rigogolo Igt Domini Castellare: 50% sul secondo pezzo 10,35 euro (4 / 5)

Nobile di Montepulciano Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 5,90 euro (5 / 5)

Toscana Igt Rosso Le due Arbie Dievole: 5,90 euro (5 / 5)

Toscana Igt Santa Cristina Antinori: 4,99 euro (4 / 5)

Rosso di Montepulciano Doc della Seta: 4,79 euro (4 / 5)

Toscana Igt Remole Frescobaldi: 3,99 euro (4 / 5)

Chianti riserva Docg / Chianti governo Docg Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)

Rosso di Montefalco Docg Vignabaldo: 4,59 euro (3,5 / 5)

Umbria Igt Vipra rossa o bianca: 3,59 euro (3,5 / 5)

Vini Abruzzo Spinelli: 2,49 euro (5 / 5)

Primitivo di Manduria Doc Tenute Rubino: 6,99 euro (5 / 5)

Rosso Piceno Doc Velenosi: 5,90 euro (3,5 / 5)

Est! Est!! Est!!! Doc Bigi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Bianco / Rosso Igt Feudi di San Gregorio: 50% sul secondo pezzo 14,85 euro (5 / 5)

Marsala Vecchio Florio secco: 5,59 euro (5 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Sella & Mosca: 60% sul secondo pezzo 7,98 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Gallura Docg Tancarè Giogantinu Terre d’Italia: 6,19 euro (4 / 5)

Terre Siciliane Igt Corvo: 4,49 euro (3,5 / 5)

Rose di Alghero Doc Sella & Mosca: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vino Etna Rosso Doc Barone Bernaj: 3,69 euro (3 / 5)

Grillo e Nero D’Avola Igt Settesoli: 2,99 euro (5 / 5)

Nero D’Avola bio Tralcio antico: 2,79 euro (3 / 5)

Sicilia Doc Nero D’Avola o Grillo Dinari Cantine Pellegrino: 3,49 euro (3,5 / 5)

Aglianico del Vulture Dop Vignali: 3,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Notturno Righi: 3,99 euro (3 / 5)

Lambrusco di Sorbara o di Castelvetro Doc Chiarli: 3,39 euro (3,5 / 5)

Nero D’Avola o Grillo o Syrah Sicilia Doc Settesoli: 2,99 (5 / 5)

Sangiovese Superiore Doc bio Tremonti Terre d’Italia: 5,49 euro (4 / 5)


Volantino Carrefour Market fino al 20 Marzo, “Sconti 30% 40% 50%

Spumante Blanc de Blancs Valdo: 3,65 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Igt Marcello Gran Cru Ariola: 5,89 euro (5 / 5)

Vini La Calenzana: 2,79 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Torrebona: 3,99 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Sicilia Doc Rapitalà: 4,19 euro (5 / 5)

Cabernet o Chardonnay Veneto Igt Paesaggi Piera Martellozzo: 3,89 euro (3,5 / 5)

Nobile di Montepulciano Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 5,90 euro (5 / 5)


Volantino Carrefour Express fino al 15 Marzo, “Tutto a 1€, 2€, 3€”

Chianti Docg Piccini: 3,99 euro (3,5 / 5)

Tre Venezie Igt Bianco o Rosso o Rosato Terre Fredde: 2,99 euro (3 / 5)


Volantino Conad fino al 13 Marzo, “Il buono del paese

Nessun vino da segnalare


Volantino Conad City fino al 21 Marzo, “Campioni del risparmio”

Frizzantino Settesoli: 2,39 euro (3,5 / 5)

Bonarda Vivace Oltrepò Pavese Doc Maggi: 1,49 euro (0,5 / 5)

Prosecco Mo Mionetto: 6,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop fino al 16 Marzo, “Sconti fino al 40%”

Chianti Docg Loggia dei Fiori: 2,39 euro (3,5 / 5)

Dolcetto di Diano D’alba Docg o Barbera d’Alba Doc Le Calende: 3,49 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Superiore Docg Duchessa Lia: 6,90 euro (3,5 / 5)

Barbaresco Docg Basarin Giacosa Leone: 12,19 euro (4 / 5)

Langhe Nebbiolo Doc Fontanafredda: 5,99 euro (5 / 5)

Grignolino d’Asti Doc Poggio Mandrina: 2,99 euro (3,5 / 5)

Ruché di Castagnole Monferrato Docg Terre del Parroco Ferraris: 4,29 euro (5 / 5)

Dogliani Docg Clavesana: 3,49 euro (5 / 5)

Roero Arneis Docg Terredavino: 3,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Despar Supermercati fino al 23 Marzo, “Prezzi Tondi”

Est! Est!! Est!!! Montefiascone: 3,00 euro (3,5 / 5)

Cannonau di Sardegna Le Bombarde: 4,25 euro (3,5 / 5)

Grignolino d’Asti Ramello: 3,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Esselunga fino al 12 Marzo, “Irresistibili

Chianti Riserva Docg Collezione Oro Piccini: 3,47 euro (5 / 5)

Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Bolla: 4,27 euro (3,5 / 5)

Prosecco Docg Dogarina: 4,61 euro (3,5 / 5)

Roero Arneis Docg Terredavino: 4,49 euro (3,5 / 5)

Glicine Corvo: 3,69 euro (3,5 / 5)

Pinot Bianco o Pinot Nero Cavit: 4,29 euro (3,5 / 5)

Vermentino Di Sardegna Dolianova: 2,94 euro (3,5 / 5)

Refosco o Ribolla Gialla Forchir: 4,19 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Grasparossa o Sorbara Righi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Cannonau di Sardegna Jerzu: 2,99 euro (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg Collezione Oro Cecchi: 4,49 euro (5 / 5)

Barbera d’Alba Produttori Di Govone: 2,55 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin fino al 13 Marzo

Nessun vino a volantino


Volantino Supermercati Famila fino al 9 Marzo, “Prezzi bassi, bassi sempre

Prosecco Doc Extra Dry Zonin: 2,85 euro (3,5 / 5)

Cortese Doc Vignaioli del Tortonese: 2,49 euro (3,5 / 5)

Chardonnay Piemonte Barone Stabilini: 3,39 euro (3,5 / 5)

Ortrugo Doc Antica Piacenza: 2,39 euro (3,5 / 5)

Barbera del Monferrato Barone Stabilini: 3,29 euro (3,5 / 5)

Barbera Oltrepò Pavese Broni: 2,69 euro (3,5 / 5)

Bonarda Frizzante Oltrepò Pavese Doc: 2,90 euro (3,5 / 5)

Buttafuoco Oltrepò Pavese: 3,29 euro (3,5 / 5)

Grignolino d’Asti Doc Cantine Enrico Morando: 4,69 euro (4,5 / 5)

Gutturnio Doc Frizzante Terre Del Mai: 1,99 euro (3 / 5)

Chianti Docg Cecchi: 3,89 euro (3,5 / 5)


Galassia ipermercati e supermercati fino al 12 Marzo, “Sottocosto”

Prosecco Doc Rosè Cantine Maschio: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vino Rosso o Bianco Vinetum: 0,99 euro (0,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg La Fornarina: 4,90 euro (3,5 / 5)

Ribolla Gialla V’in Viti: 2,99 euro (3,5 / 5)

Cabernet Franc V’in Viti: 2,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Le Cascine: 2,19 euro (2,5 / 5)

Sangiovese Superiore Romagna Doc Le Vie dell’Uva: 2,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Cecchi: 3,99 euro (5 / 5)


Volantino Gulliver supermercato fino al 14 Marzo, “Sconti 30% 40% 50%”

Spumante Pinot Noir Rosè Extra Dry Le Bollé: 2,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda Morasca Torrevilla: 3,49 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Docg Rasore: 1,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Il Gigante Supermercati fino al 6 Aprile, “Bianco Rosso e oltre…”

Vino Nobile di Montepulciano Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 5,49 euro (5 / 5)

Barolo Docg Produttori di Portacomaro: 15,99 euro (5 / 5)

Amarone della Valpolicella Docg Classico Biscardo: 19,89 euro (4 / 5)

Rosso di Montalcino Doc Colli Torti Franco Pacenti: 8,99 euro (5 / 5)

Valpolicella Rosso Doc Pagus Bisano: 7,29 euro (4,5 / 5)

Chianti Riserva Docg La Pieve: 4,49 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Frizzante Colli Piacentini Doc Piani Castellani: 3,19 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Tenuta Milli: 3,99 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Sicilia Doc Cantine Paolini: 3,89 euro (3,5 / 5)

Barbera Piemonte Appassimento Sansilvestro: 5,39 euro (3,5 / 5)

Nebbiolo d’Alba Doc Produttori di Portacomaro: 4,99 euro (4 / 5)

Greco di Tufo Docg Conti Uttieri: 4,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg Coste Petrai: 7,99 euro (3,5 / 5)

Gewurztraminer Trentino Doc Cavit: 5,59 euro (3,5 / 5)

Passerina Abruzzo Doc Tenuta Milli: 3,99 euro (3,5 / 5)

Verdicchio Classico Castelli di Jesi Doc Monteschiavo Villa Le Querce: 2,99 euro (3,5 / 5)

Erbaluce di Caluso Docg Produttori del Monferrato: 4,19 euro (4,5 / 5)

Ortrugo Colli Piacentini Doc Dante: 3,19 euro (3,5 / 5)

Bianco Vergine della Valdichiana Doc Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,99 euro (5 / 5)

Pinot Nero Vinificato Bianco Oltrepò Pavese Doc Giorgi: 3,59 euro (3,5 / 5)

Ribolla Gialla Igt Borgo dei Vassalli: 4,99 euro (4,5 / 5)

Custoza Doc Nuve: 4,99 euro (4 / 5)

Vermentino Toscana Igt Calaforte Frescobaldi: 4,99 euro (3,5 / 5)

Corvo Glicine: 3,69 euro (3,5 / 5)

Insolia Colomba Platino Duca di Salaparuta: 6,99 euro (5 / 5)

Ortrugo Colli Piacentini Doc Piani Castellani: 3,19 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Calasetta: 4,99 euro (3,5 / 5)

Grillo Sicilia Doc Fazio: 2,99 euro (3 / 5)

Vernaccia di San Gimignano Docg Fattoria Il Palagio: 3,99 euro (3,5 / 5)

Cortese del Monferrato Doc Barletta Produttori del Monferrato: 3,49 euro (3,5 / 5)

Roero Arneis Docg Produttori di Portacomaro: 5,40 euro (4 / 5)

Lugana Doc La Ghirolda Fraccaroli: 6,29 euro (5 / 5)

Viognier Sicilia Doc Cantine Paolini: 3,89 euro (3,5 / 5)

Bianco Umbria Igp Castello delle Regine: 3,89 euro (3,5 / 5)

Pignoletto Frizzante Modena Doc Poderi di Famiglia Cleto Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Sangiovese Rosato Toscana Igt Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,99 euro (3,5 / 5)

Rosé Toscana Igt Calaforte Frescobaldi: 4,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg Astoria: 4,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Brut Metodo Classico Piero Catturich: 6,99 euro (5 / 5)

Spumante Brut Gran Cuvée Vecchia Modena Chiarli: 3,49 euro (3,5 / 5)

Prosecco Treviso Doc Coste Petrai: 4,39 euro (3,5 / 5)

Brut Millesimato Porta Leone: 2,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg Porta Leone: 4,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Ortrugo Doc Piani Castellani: 4,79 euro (4 / 5)

Moscato D’asti Docg Ed Eredi Angelo Icardi: 4,89 euro (5 / 5)

Primitivo Di Manduria Doc Selezione Luigi Guarini: 5,59 euro (3,5 / 5)

Cabernet, Merlot, Syrah Asio Otus: 3,79 euro (4 / 5)

Chianti Docg Piandaccoli: 4,99 euro (5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Riserva Doc Sinello: 3,89 euro (5 / 5)

Lagrein Trentino Doc Allegorie: 4,59 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Grasparossa Doc Il Baluardo Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Superiore Doc Biscardo: 7,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Commendator Pastori: 3,19 euro (2,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Torre Frescobaldi: 4,99 euro (5 / 5)

Cirò Rosso Classico Superiore Doc Riserva Caparra Siciliani: 3,99 euro (5 / 5)

Chianti Classico Docg Fattoria Il Palagio: 4,99 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Frizzante Colli Piacentini Doc Dante: 3,19 euro (3,5 / 5)

Barbera del Monferrato Superiore Docg Produttori del Monferrato: 4,19 euro (4 / 5)

Grignolino del Monferrato Casalese Doc Produttori del Monferrato: 3,49 euro (4 / 5)

Cabernet Sauvignon Igt da uve leggermente appassite Cantine Pasqua: 4,49 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,99 euro (5 / 5)

Barbaresco Docg Eredi Angelo Icardi: 9,59 euro (5 / 5)

Refosco dal Peduncolo Rosso Doc Borgo dei Vassalli: 4,99 euro (5 / 5)

Lambrusco Emilia Igt Scuro Righi Notturno Righi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Sansilvestro: 4,59 euro (3,5 / 5)


Volantino Iperal fino al 12 Marzo, “Sottocosto”

Vini Rue di Piane, Spinelli: 1,95 euro (5 / 5)

Bonarda, Barbera Le Rovole: 1,49 euro (3 / 5)

Vini La Cacciatora: 1,99 euro (2,5 / 5)

Vini Heredis: 4,69 euro (3 / 5)

Vini Pedres: 4,49 euro (3 / 5)

Vini Piccini Collezione Oro: 3,99 euro (5 / 5)

Lambrusco Cavicchioli: 2,29 euro (3,5 / 5)

Vini Igt Masseria Settearchi: 3,99 euro (3,5 / 5)

Lugana Dop Ca’ Maiol: 7,70 euro (4,5 / 5)

Chianti Riserva Docg Leonardo Da Vinci: 6,75 euro (3,5 / 5)

Colli Tortonesi Timorasso Doc Derthona: 4,70 euro (4,5 / 5)

Est! Est!! Est!!! Laurum: 3,70 euro (3,5 / 5)


Volantino IperCoop fino al 23 Marzo, “50/50”

Gutturnio o Bonarda Colli Piacentini Doc Frizzante Cantina Valtidone: 1,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Loggia Del Sole: 2,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Maximilian I, Muller Thurgau Durello o Blanc De Blancs: 2,99 euro (3,5 / 5)

Placido Rizzotto Terre Siciliane Igt Bio Libera Terra Centopassi: 4,49 euro (5 / 5)

Lugana Doc Perla del Garda: 5,89 euro (5 / 5)

Riesling Oltrepò Pavese Doc Torrevilla: 2,79 euro (3,5 / 5)

Sangue di Giuda Oltrepò Pavese Doc Ca’ Bernini: 3,35 euro (3,5 / 5)

Spumante Metodo Classico Pinot Nero Brut o Rosé Torrevilla: 7,99 euro (5 / 5)

Valtellina Superiore Sassella Docg Triacca: 9,90 euro (5 / 5)

Franciacorta Brut Millè Tenuta Villa Crespia: 16,90 euro (5 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Frizzante C’era una Volta: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Lidl fino al 13 Marzo, “Sotto costoe”

Vermentino di Sardegna Dop: 2,29 euro (3 / 5)

Aglianico del Vulture Dop: 2,69 euro (3 / 5)

Ribolla Gialla Spumante Brut: 2,29 euro (3 / 5)


Volantino Md – Buona Spesa Italia! fino al 20 Marzo “Scopri tutti i prodotti a solo 1 euro”

Castelli Romani Bianco Doc 1,00 euro (3 / 5)

Pecorino Igp: 2,29 euro (3 / 5)

Nero di Troia Puglia Igt: 2,29 euro (3 / 5)


Volantino Pam fino al 16 Marzo, “Profumo di occasioni”

Chianti Docg De Guelficini: 1,99 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau Igt delle Venezie Perle Fini: 2,49 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Doc Mont’Arquato: 2,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Penny Market fino al 13 Marzo, “Freschezza in tavola”

Pinot Grigio, Muller Thurgau Dolomiti Igt: 2,79 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Reggiano Frizzante Doc: 1,69 euro (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg: 3,29 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc: 6 Pezzi 8,45 euro (2,5 / 5)


Volantino Tigros fino all’19 Marzo, “Sottocosto”

Vini Le Cascine, Losito & Guarini: 1,99 euro (2,5 / 5)

Vini Rue di Piane, Spinelli: 2,39 euro (5 / 5)

Spumante Maximilian I, Cantina di Soave: 2,69 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Antica Sala Sensi: 1,99 euro (3 / 5)

Vini Doc Versi Divini: 3,49 euro (3 / 5)

Vini Baccichetto: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Doc Villa Borghetti Pasqua: 2,99 euro (3,5 / 5)

Vini Doc Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vini Li Nibarj: 4,79 euro (3,5 / 5)

Vini Borgo San Michele: 4,90 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Emilia Igt Cavicchioli: 2 Pezzi 4,00 euro (3,5 / 5)

Vini Rosa dei Filari: 2 Pezzi 3,00 euro (2,5 / 5)

Lugana Dop Cà Maiol: 6,99 euro (4 / 5)


Volantino Unes fino all’22 Marzo, “Il mercato del fresco”

Refosco Monteflor: 4,19 euro (3,5 / 5)

Ortrugo Terre Tidone: 2,19 euro (3,5 / 5)

Barbera del Monferrato Capetta: 2,79 euro (3,5 / 5)

Riesling Brut Borgo Imperiale: 2,49 euro (3,5 / 5)

Sauvignon Blanc Cavit: 3,59 euro (3,5 / 5)

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Approfondimenti

Cooperative vinicole italiane, spagnole e francesi a confronto a Cantine Mezzacorona

Le organizzazioni delle cooperative vinicole italiane, spagnole e francesi si sono incontrate in Italia per discutere della situazione del mercato del vino alla luce della guerra in Ucraina e dello scenario politico ed economico internazionale.

Ospitati da Cantine Mezzacorona (Mezzocorona, Trentino) e dal presidente Luca Rigotti, i rappresentanti delle tre organizzazioni cooperative hanno discusso l’andamento del mercato interno ed extra-europeo del vino. Un dibattito iniziato con l’analisi delle esportazioni verso Ucraina e Russia e le potenziali conseguenze che potrebbero derivare dall’attuale delicata situazione.

La situazione di forte aumento dei prezzi delle materie prime e soprattutto dell’energia evidenzia quanto sia importante il ruolo svolto dai produttori (di vino, ma anche di tutti gli altri prodotti agricoli) all’interno della filiera alimentare.

COOPERATIVE DEL VINO A CONFRONTO IN TRENTINO

Per il momento, l’aumento dei prezzi viene assorbito esclusivamente dalla parte produttiva, che ora vede diminuire i suoi margini. Le cooperative si sono interrogate su come reagire a questa crisi e sugli interventi che la Commissione Europea e gli Stati membri dovrebbero mettere in atto.

Tra le altre questioni affrontate, la possibile revisione della strategia Farm to Fork alla luce della sicurezza alimentare e le possibili strategie e scelte politiche volte a rafforzare la produzione interna.

Le tre organizzazioni cooperative hanno inoltre sottolineato che questa crisi dimostra che la Politica Agricola Comune debba essere innanzitutto una politica economica in grado di sostenere la produzione agricola, pur prestando attenzione alla sostenibilità ambientale.

L’incontro si è concluso con un dibattito sulla carbon farming, le sfide e le potenzialità che rappresenta per il settore vitivinicolo. Insieme, Alleanza cooperative Agroalimentari, Cooperativas Agro-alimentarias de España e La Coopération Agricole – Vignerons Coopérateurs rappresentano il 25% della produzione mondiale di vino.

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Vini al supermercato

Offida Docg Pecorino 2020, Moncaro

(3,5 / 5)

L’Offida Docg Pecorino 2020 di Moncaro è un vino presente in diverse insegne di supermercati. Nel calice si presenta di un giallo paglierino luminoso, con riflessi verdolini.
Al naso è piuttosto elegante e tipico. Spazia dalla frutta a polpa bianca alle erbe tipiche della macchia mediterranea.
Al palato conferma le buone impressioni: buona freschezza, abbinata a una gentile morbidezza, sui ritorni fruttati. Persistenza sufficiente.
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Guerra Russia-Ucraina, Nomisma Wine Monitor: Italia top exporter più penalizzato

Nel 2021 la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% rispetto all’anno precedente), facendo del nostro paese il suo primo fornitore. Lo stesso vale per l’Ucraina, con circa 56 milioni. Ecco perché la guerra in corso tra Russia e Ucraina, sottolinea Nomisma Wine Monitor, vede l’Italia del vino in testa alla classifica dei Paesi “top exporter” più penalizzati.

Con 400 milioni di euro, i due paesi dell’Est Europa contano quasi il 6% di tutto l’export di vino del Bel Paese. Ma al di là del dato aggregato, gli effetti del conflitto si riverberano soprattutto sui singoli vini.

Nel caso dell’Asti, Russia e Ucraina pesano congiuntamente per oltre un quarto del proprio export. Per gli altri top exporter, gli impatti sono invece marginali: per il Cava spagnolo o i Cremant francesi, l’incidenza di questi due mercati è inferiore al 2%.

Se il mercato russo è (era) ben consolidato, sono più ridotti ma fortemente in crescita (+200% negli ultimi cinque anni) gli acquisti dall’Ucraina: 56 Milioni di euro, per un valore aggregato, appunto, di circa 400 milioni di euro.

GUERRA RUSSIA-UCRAINA: GLI EFFETTI SUL MERCATO DEL VINO

Per Francia e Spagna, gli altri top exporter che vendono vino a questi due mercati, il “danno emergente” derivante dal conflitto è più ridotto: 217 milioni di euro per i francesi, 146 milioni per gli spagnoli, vale a dire rispettivamente il 2% e 5% dell’export totale di vino.

«Al di là degli impatti aggregati, i danni più consistenti legati a questa tragica guerra sono riconducibili ad alcune denominazioni e categorie di vini italiani. Nel caso dell’Asti Spumante parliamo della potenziale perdita di un quarto del proprio export, così come del 20% delle vendite oltre frontiera di spumanti generici italiani o del 13% di vini frizzanti», dichiara Denis Pantini, Responsabile Agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma.

È infatti risaputo come i consumatori russi e dell’est Europa prediligano vini frizzanti e spumanti dolci e con prezzi competitivi. Un gradimento che finisce inevitabilmente per colpire i produttori specializzati in queste tipologie, Italia in primis.

FRANCIA E SPAGNA MENO PENALIZZATE

Andando a vedere gli impatti sulle altre denominazioni o tipologie di vini francesi e spagnoli – conclude Pantini – non si riscontrano infatti analogie simili a quelle italiane.

Cava spagnolo, Cremant francesi o spumanti generici di entrambi i paesi vendono in questi due mercati meno del 2% del relativo export di categoria e lo stesso si evince per i vini fermi Dop come Bordeaux, Borgogna, Rioja dove l’incidenza è inferiore all’1%».

Anche per i vini fermi Dop italiani, Russia e Ucraina presentano fortunatamente incidenze marginali sulle relative esportazioni. Quelle più alte si riscontrano per i vini fermi siciliani Dop (8%) e per i vini bianchi Dop veneti (4%).

Nel caso del Prosecco, prima denominazione italiana esportata nel mondo, il peso di Russia e Ucraina per le relative esportazioni è inferiore al 5%. Anche se va detto che negli ultimi tre anni, in piena pandemia, le vendite della nostra più famosa “bollicina” in questi due mercati erano raddoppiate.

Dall’enoteca del centro di Kiev alle notti in metropolitana: la storia di Alie, nell’Ucraina invasa dai russi

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Food Lifestyle & Travel

Wicky’s “Solo vegetale” o “con carne”: la nuova raffinata proposta di Wicky Priyan

«”Solo” perché è un’interpretazione unica: “Solo vegetale”, “Solo con carne”, “solo” su prenotazione». Lo chef Wicky Priyan sintetizza così la nuova ed esclusiva proposta di Wicky’s Innovative Japanese CuisineWicuisine, ristorante di corso Italia 6, a Milano, diventato ormai un tempio della cucina giapponese nel capoluogo lombardo.

Wicky Priyan affonda come una lama nelle radici della millenaria tradizione nipponica, rileggendola e reinterpretandola tra colori, profumi e sapori tipici dell’area mediterranea. Ai menu fedeli allo spirito del Sol Levante, ma dallo sguardo cosmopolita, si aggiunge oggi un altro tocco di originalità.

WICKY’S SOLO: LA GENESI

Adoperando i “fondamentali” che costituiscono un autentico menù giapponese, Wicky Priyan associa a ciascuno dei piatti che compongono questO menù una propria specifica identità. In un crescendo di umami. Le portate sono realizzate combinando una o più basi, anche a seconda della disponibilità stagionale e di mercato.

Ecco dunque Zensai (preludio di ogni menù che si rispetti); Shirumono (zuppa); Aemono (insalata); Yakimono (griglia); Mushimono (vapore); Nimono (riduzione); Agemono (frittura); Menrui (pasta); Nabemono (ciotola); Gohanmono (riso per sushi di verdure) e Okashi (dolce).

Fedele al desiderio di accompagnare i clienti in un cammino di comprensione del piatto, dei suoi valori e della cultura da cui nasce, ma anche di rendere divertente e interattivo questo momento, chef Priyan invita i commensali che prenoteranno il menù Solo a giocare (in giapponese, asobimasu) con lui. Come? Indovinando il fondamentale che rispecchia la portata che si sta degustando.

WICKY’S SOLO VEGETALE

Ad aprire il menù “Solo vegetale”, 100% vegano e Kaiseki, che combina ingredienti di provenienza sia italiana che giapponese, un perfetto preludio Zensai. Un quadrittico composto, a seconda della disponibilità stagionale e di mercato, da Okra, daikon, amazu (un particolare tipo di salsa agrodolce a base di aceto di riso, zucchero, sale e mirin), Aka Kobu Sanbaizu (Aka Kobu, alga wakame, zenzero, salsa di soia, mirin, olio di sesamo).

E ancora: Bainikuzu Yamaimo (spinaci d’acqua, yamaimo, umeboshi, salsa di soia, mirin), Fagioli verdi, miso bianco e rosso di Kyoto, sesamo bianco, mirin, salsa di soia oppure da Broccoli giapponesi, wasabi fresco, salsa di soia e mirin, seguiti da Spinaci d’acqua giapponesi, miso dolce, ancora i Fagiolini verdi, miso bianco e rosso di Kyoto, sesamo bianco, mirin, salsa di soia  e infine Alga kombu, cetrioli, yuzu, salsa di soia, miso rosso.

Il percorso prosegue con la Zuppa di miso bianco di Kyoto, un classico esempio di Shirumono, seguita dall’Asparago bianco di Bassano del Grappa, crema di miso, peperoncino di Kyoto, fiori. La sua matrice è Mushimono, essendo l’asparago cotto al vapore.

Un piatto stagionale, che può variare la propria base adottando anche lo Yakimono se necessario, che viene sostituito nel periodo di assenza da Carciofo siciliano al vapore, rosmarino, olio leccino, miso bianco.

L’ANIMA VEGETALE DI WICKY’S 

Ecco poi le Verdure croccanti con negi miso, che nel piatto diventa un delizioso giardino di ispirazione Zen, combina Aemono e Mushimono, essendo un’insalata di verdure di stagione cotte al vapore, dove croccantezza e morbidezza si incontrano.

Il Nasu Dengaku, ovvero la Melanzana al vapore, qui con miso marrone, bianco e rosso di Kyoto, mirin, sakè sembra sfiorare dolcemente il pesce che occhieggia da un piatto di portata. Qui si incontrano la base Mushimono con quella Yakimono.

La base Nabemono è rappresentata da Burro vegetale, cipolla bianca, asparagi bianchi e verdi, kombu dashi, shio koji, funghi enoki, patata di montagna giapponese, foglie di broccoli orientali, taccole orientali, fave, peperone di Carmagnola, egoma cotti con varie consistente nella classica ciotola onabe.

La Crema di cavolfiore, edamame, latte di soia è di matrice Nimono e Shirumono, intercambiabile con il Sushi di verdure, destinato a rivoluzionare la nostra concezione del piatto più consumato della cucina giapponese, di chiara impronta Gohanmono.

Il trionfo Aemono di Erbe e fiori di prato, aceto balsamico, salsa di soia, mirin, cede poi lo spazio all’ultimo piatto in degustazione,  l’Okashi Frutta, fiori, gelatina.

WICKY’S SOLO CON CARNE 

Gli amanti dei migliori tagli delle più pregiate razze bovine e ovine, dai gusti decisi e aromatici, possono invece optare per il menu SOLO con carne, che adotta la stessa filosofia del “fratello” vegetale ed è a sua volta 100% kaiseki.

Si parte con lo Zensai Carpaccio di angus, salsa di soia, aceto di champagne, yuzu, seguito da Shabu Shabu, salsa al sesamo tradizionale, dashi e consommé di scalogno, servito nella ciotola che richiama la matrice Nabemono.

È possibile anche degustare due piatti a base Gohanmono, ovvero il Nigiri di Angus e Kobe e l’ormai celebre Maki Ös Büüs, maki di verdure in tempura, riso allo zafferano, ossobuco alla milanese, chips di patata viola e parmigiano reggiano.

Wikakuni Kyoto, ovvero Maialino tipico della tradizione giapponese, lessato per 16 ore, con mela caramellata e verdure, attiene all’impronta Nimono. Si prosegue con tre portate che rimandano alla base Yakomono, ovvero la cottura a griglia.

Si tratta di Angus Wicky’s spice market, filetto di Angus con salsa alle spezie; petto d’anatra, salsa di senape giapponese, mele, cipolla, aceto di riso e salsa di soia; Yakitori pollo di Bresse con salsa teriyaki.

PAROLA ALLO CHEF

Sono nato in una cultura, ho conosciuto e imparato culture diverse e le ho combinate insieme per crearne una nuova».

Wicky Priyan, cingalese di nascita, giapponese d’adozione e cittadino del mondo per definizione, ha saputo definire, nel corso degli anni, un concetto di fine dining che è perfetta espressione del suo personalissimo crogiolo di identità, stili e visioni gastronomiche.

Oggi conferma, attraverso i menù Solo, quanto la cucina sia uno strumento importante per veicolare cultura e integrazione, una delle strade migliori per comprendere, fondere e apprezzare culture diverse, ampliando il proprio orizzonte del gusto.

Alla base del suo lavoro ci sono gli insegnamenti e i principi appresi durante gli anni di formazione: la capacità di indagare la materia prima e individuare le intime connessioni tra gli ingredienti; il rigore e la disciplina, fondamenti della religione buddhista e delle arti marziali di cui lo chef è profondo conoscitore.

Senza tralasciare la tecnica necessaria per creare piatti dall’equilibrio perfetto, maturata durante l’apprendistato accanto ai maestri giapponesi Kaneki e Kan (il primo, autentica istituzione della tradizionale cucina kaiseki, il secondo, raffinato interprete dell’arte edomae – dall’antico nome di Tokyo – ovvero il sushi nella sua massima espressione).

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birra

Carlsberg e Heineken interrompono le vendite in Russia

Continuano le ripercussioni della guerra in Ucraina sul mercato mondiale. Carlsberg, terza azienda al mondo produttrice di birra, comunica che interromperà la vendita in Russia del suo prodotto più noto. Contestualmente cesserà tutte le campagne pubblicitarie nel Paese donerà i profitti delle sue operazioni russe per le quali ha già revocato gli investimenti.

Come riportato da Ansa rimarranno operativi gli otto birrifici russi di Baltika Breweries, controllata del gruppo Carlsberg con sede a San Pietroburgo. Carlsberg ha spiegato che gestirà gli stabilimenti, che impiagano un totale di 8.400 dipendenti, come un’azienda separata «con l’obiettivo di sostenere i nostri dipendenti e le loro famiglie». Contemporaneamente anche Heineken ha interrotto la produzione e la vendita di birra in Russia.

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Duino Aurisina è la Città italiana del Vino 2022

FOTONOTIZIA – Il Comune di Duino Aurisina è la Città italiana del Vino 2022. La cerimonia di investitura è in programma sabato 12 marzo 2022, alle ore 10, al Castello di Duino. Nel pomeriggio odierno, giovedì 10 marzo, ore 18, sarà invece trasmesso sui canali social del Comune il video “Duino Aurisina Città italiana del Vino 2022 #emozionefvg” (clicca qui per seguire la diretta).

«Questo territorio – anticipa la Rete Città del Vino – con le sue specificità ti emoziona e si pone come porta d’ingresso della provincia di Trieste, racchiuso tra Carso e Mare. Un progetto di rete, corale e regionale alla quale abbiamo puntato con onore e orgoglio, per rappresentare l’intera rete delle Città del Vino del Fvg».

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Food Lifestyle & Travel

La crisi infinita di bar e ristoranti: «A rischio il modello dei Pubblici Esercizi Italiani»

L’inattesa crisi pandemica del 2020, trascinatasi nel 2021, ha causato nel mondo della ristorazione 56 miliardi di perdite e la chiusura di 45 mila imprese. Ecco poi il caro energia e una pericolosa fiammata inflattiva.

Un esordio 2022, quello del settore della ristorazione e dei pubblici esercizi, che ha visto crescere esponenzialmente il costo delle materie prime e della bolletta energetica. Aumenti fino all’80%, tendenzialmente in ulteriore crescita, oggi alla base di un generalizzato aumento dei prezzi.

Un circolo vizioso che ha trovato nella guerra un detonatore ulteriore. «Una guerra vicinissima, aberrante nelle conseguenze umane, desolante per la fiducia dei mercati e i flussi internazionali», commenta il presidente della Federazione italiana Pubblici Esercizi – Fipe Confcommercio, Lino Enrico Stoppani.

UN MODELLO A RISCHIO

Nefasta nelle conseguenze economiche anche di medio periodo, tra scarsità di materie prime, sanzioni commerciali moralmente doverose ma inevitabilmente dolorose anche per la parte che le commina».

Secondo Fipe Confcommercio «rischia di andare definitivamente in crisi il qualificato modello diffuso dei Pubblici Esercizi Italiani». La richiesta al Governo è di coinvolgere le rappresentanze d’impresa per trovare le soluzioni più efficaci a misura di economia reale».

«Siamo ormai in perenne stato di crisi – continua Lino Enrico Stoppani – tra allarmi, emergenze ed urgenze a non finire. Quello che è ancora più drammatico è che, ad ogni problema risolto (o tamponato), altri emergono all’orizzonte più numerosi, e talvolta più gravi, in un effetto moltiplicatore che turba e mina la fiducia delle persone.

LA CRISI DEI PUBBLICI ESERCIZI ITALIANI

Davanti a questa degenerazione fuori controllo delle crisi, si impone la necessità di gestire lo scenario drammatico con il quale ci si sta purtroppo confrontando. È certamente prioritario attivare tutte le iniziative di solidarietà per le popolazioni colpite attraverso piccoli e grandi gesti, come sta succedendo diffusamente anche nel nostro mondo».

«Al contempo, tuttavia – continua il massimo rappresentante di Fipe Confcommercio – chiediamo di non abbassare l’attenzione sui settori più in difficoltà con misure urgenti sui temi della liquidità, con la proroga delle moratorie creditizie, fiscali e contributive.

Sempre secondo Stoppani, occorrono «interventi tampone e strutturali sul caro energia e monitoraggio dell’inflazione, contrastando i movimenti speculativi. Senza imprese, infatti, non c’è futuro per il Paese».

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a tutto volume

Grappa: nasce ufficialmente il Consorzio Nazionale di Tutela

Giovedì 3 marzo 2022, presso la sede di AssoDistil, si è concluso ufficialmente il procedimento di trasformazione dell’Istituto Nazionale Grappa, presieduto da Sebastiano Caffo, in Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa. Sin dal momento della sua elezione, Caffo si era promesso di portare a compimento il processo di istituzione del Consorzio. Processo avviato dal suo predecessore Elvio Bonollo.

È a questo punto della massima importanza – dichiara il Presidente – che il Governo vari al più presto il decreto per il riconoscimento della personalità giuridica ai Consorzi delle bevande spiritose, come già fatto da anni per quelli del vino e delle specialità alimentari, in modo che il Consorzio possa svolgere in pieno le proprie funzioni».

«Questo è solo il punto di partenza per il rilancio del nostro distillato di bandiera. Il nostro Consorzio, nei prossimi anni si impegnerà oltre che nella tutela, anche nella promozione di questa preziosa acquavite. La Grappa, che racchiude in ogni sorso la storia e le autentiche tradizioni italiane», conclude il Caffo presentando il nuovo logo del Consorzio.

«Le sfide che ci aspettano – aggiunge il presidente del Comitato Nazionale Acquaviti di AssoDistil Cesare Mazzetti – saranno impegnative. Grazie al sodalizio con AssoDistil questa nuova avventura potrà contare su una realtà già consolidata».

LA TUTELA DELLA GRAPPA

L’Istituto Nazionale Grappa è stato fondato nel 1996 nel tentativo di garantire un coordinamento nazionale tra i principali produttori di Grappa. Nel corso degli anni, l’Istituto ha visto la partecipazione di oltre 70 aziende rappresentate, direttamente o indirettamente, da diversi Istituti regionali.

Il nostro Paese vanta una storia antichissima di tradizioni, di marchi, e di processi di produzione unici. La Grappa, disciplinata per la prima volta a livello nazionale nel 1951, è stata poi tutelata a livello internazionale attraverso il Regolamento CEE 1576/89.

Tale norma ha autorizzato l’utilizzo dell’espressione “Grappa” soltanto per quella prodotta in Italia. In seguito, attraverso il Regolamento UE 110/2008, è stata creata la categoria delle “Bevande Spiritose a IG”, all’interno della quale si è inserita la IG Grappa tutelata a livello Europeo dal 2008.

Sono nove le denominazioni di Grappa a valenza territoriale: Grappa della Valle d’Aosta, del Piemonte, di Barolo, della Lombardia, del Veneto, del Trentino, dell’Alto Adige/SudTirol, del Friuli Venezia Giulia, della Sicilia) . Questo riconoscimento è stato confermato dal Regolamento UE 787/2019.

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degustati da noi vini#02

Irpinia Falanghina Doc 2019 “Via del campo”, Quintodecimo

Una cantina che non ha bisogno di presentazioni. l’Irpinia Falanghina Doc 2019Via del campo” di  Quintodecimo è un cru ottenuto con le uve provenienti da una vigna di Falanghina che si trova a Mirabella Eclano. Un vino espressione del territorio presente nella Guida Top 100 vini italiani 2022 di Winemag.it.

Giallo paglierino. Naso floreale e delicato sui fiori di campo, che vira presto sull’opulenza fruttata degli agrumi e di un tropicale netto (ananas in particolare). Ci si innamora di questo nettare per la tensione elettrica che riesce a trasmetterne il sorso.

In grado di ridefinire i contorni della Falanghina quale vino perfetto per un affinamento medio-lungo. Pregevoli anche i ritorni salini che fanno da sfondo, anzi da trama, a un profilo già di per sé completo, stuzzicando una polpa materica, di precisione maniacale. Un bianco frutto di un singolo cru, ma con l’intera Campania dentro.

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Lorenzo Cesconi nuovo presidente della Federazione vignaioli Fivi


Lorenzo Cesconi
è il nuovo presidente di Fivi, Federazione italiana vignaioli indipendenti. Il vignaiolo del Trentino sarà quindi il successore di Matilde Poggi. L’assemblea dei soci, che si è riunita nel primo pomeriggio, ha dapprima eletto il nuovo Cda.

In ordine di preferenze: Babini Rita (Emilia Romagna) 442, Cesconi Lorenzo (Trentino) 416, Morella Gaetano (Puglia) 365, Botti Ludovico Maria (Lazio) 354, Maffini Luigi (Campania) 354, Ferraro Luca (Veneto) 335, Nember Diletta (Lombardia) 322.

IL NUOVO CONSIGLIO DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI

E ancora: Vaja Stefan (Alto Adige) 309, Pizzamiglio Stefano (Emili Romagna) 307, Beretta Paolo (Marche) 285, De Franco Francesco Maria (Calabria) 273, Pavese Esrmes (Valle d’Aosta) 256, Raspi Monica (Toscana) 175, Monti Pietro (Piemonte) 139, Massa Walter (Piemonte) 131.

Esclusi, invece, Picchioni Andrea (Lombardia) 113, Pieropan Andrea (Lombardia) 105, Natale Fino Simona (Puglia) 86, Corazza Cesare (Emilia Romagna) 78, Gaspari Celestino (Veneto) 71, Parma Davide (Liguria) 38.

Oltre alla nomina del nuovo consiglio e del nuovo presidente Fivi Lorenzo Cesconi, i soci della Federazione hanno approvato il rendiconto finanziario con oltre 550 voti favorevoli, 20 contrari e 2 astenuti. Presentato e approvato anche il bilancio preventivo 2022.

IL COMMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE FIVI LORENZO CESCONI

«Ringrazio i vignaioli e i consiglieri – sono le prime parole di Lorenzo Cesconi – che mi hanno dato fiducia e hanno scelto di affidarmi il ruolo di presidente di questa grande famiglia che è Fivi. Una famiglia che è cresciuta in numero di associati, siamo ormai quasi a 1400 soci, ma anche come autorevolezza.

Fivi è ormai riconosciuta sia a livello politico che sindacale come un interlocutore serio e affidabile. Credo nei valori che il concetto di Vignaiolo esprime: lavorare nel e per il territorio, applicando la stessa filosofia, legata ai valori della terra, dal vigneto alla cantina fino alla vendita».

«Il mio impegno come presidente – conclude Lorenzo Cesconi – è di continuare il lavoro di chi mi ha preceduto, Costantino Charrere e Matilde Poggi. Conto sull’aiuto di tutti per farlo al meglio perché Fivi è fatta di braccia, tante braccia e teste che lavorano per raccogliere i frutti che ci dona la terra».

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Sala Nobel: riapre la prima sala cinema-ristorante d’Italia

Ripartono sabato 12 marzo le proiezioni in Sala Nobel, la prima sala cinema-ristorante d’Italia ospitata da Anteo Palazzo del Cinema e curata da Eataly Milano Smeraldo. Nata nel 2017 dalla partnership delle due realtà milanesi, la Sala Nobel è un format innovativo di intrattenimento che sposa il piacere del cinema con quello del cibo di qualità.

Dal lunedì alla domenica sarà possibile ritagliarsi un momento di gusto lasciandosi incantare dalle pellicole selezionate e assaggiando comodamente in poltrona le proposte dalla cucina di Eataly.

LE PROPOSTE

Le formule pensate ad hoc per la Sala Nobel sono l’aperitivo “AperEataly” dal giovedì alla domenica alle ore 18.00. La cena dal lunedì alla domenica alle ore 20.00 . In fine il pranzo in programma per il sabato, la domenica e i giorni festivi alle ore 13.00.

Menu dedicati (con una proposta vegetariana per ogni formula) da accompagnare a vini, birre e bibite della Carta Bere di Eataly. I tempi del pasto sono scanditi dalle proiezioni e il personale di servizio lavora nel rispetto della visione. La funzionalità delle poltrone consente di mangiare comodamente guardando il film.

I PRIMI FILM IN PROIEZIONE

La sala riapre con due importanti film proiettati sia in italiano che in versione originale con i sottotitoli italiani. “Belfast” di Kenneth Branagh e “Il ritratto del Duca” con Helen Mirren. Con i suoi 18 posti, Sala Nobel è pronta ad accogliere il pubblico in totale sicurezza per vivere un momento unico nel suo genere.

Gastronomia e cinema si fondono tra loro regalando agli ospiti un’esperienza sensoriale a 360°. I prezzi per vivere l’esperienza, comprensivi di film e pasto, variano da € 18 per l’aperitivo, € 40 per la cena ed € 30 per il pranzo.

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Finocchiona Igp, un 2021 da record

Un 2021 da record per la Finocchiona Igp. La crescita di produzione, evidente fin dalla primavera, ha avuto una decisa impennata nel secondo semestre dell’anno. Un +22,7% rispetto agli ultimi sei mesi del 2020 che ha portato la denominazione a chiudere il 2021 con oltre 2 mln di chilogrammi di impasto insaccato prodotti, ossia 1 mln e 92 mila pezzi prodotti.

Nel Corso dell’intero anno 2021 sono stati insaccati oltre 248 mila chilogrammi in più rispetto al 2020, ossia il 20,88% in più rispetto all’anno precedente.

«Un anno con dati così positivi – afferma Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio di Tutela – non si era mai registrato per la Finocchiona Igp dal riconoscimento della Indicazione Geografica Protetta del 2015. Siamo orgogliosi di questi dati. Registriamo incrementi a doppia cifra in tutti gli aspetti della nostra produzione. Di questi risultati dobbiamo ringraziare i nostri soci che, quotidianamente, s’impegnano nella produzione di qualità della Finocchiona Igp».

I NUMERI DELLA CRESCITA

Il 2021 pertanto segna il passo, oltre all’insacco, anche sugli altri fronti. Sono stati certificati 1.723.000 chilogrammi di Finocchiona Igp pari a 1.018.443 pezzi. Il +15,75% in peso e +36,14% in pezzi rispetto al 2020. L’affettato in vaschetta registra numeri davvero importanti con un totale di oltre 3,5 mln di pezzi, pari più di 352.000 chilogrammi. Il +13,48% in pezzi e +13,08% in peso.

Anche i tranci confezionati in sottovuoto registrano un nuovo record. Sono oltre 561 mila chilogrammi (+17.39%) per ben più di 532 mila pezzi (+44,82%) confezionati rispetto al 2020. Pertanto, la Finocchiona Igp rappresenta per i salumifici toscani un mercato in deciso aumento con un valore superiore a 12,9 mln di euro alla produzione ed un valore alla vendita di circa 22,4 mln di euro.

IL MERCATO

L’Italia si conferma come il principale mercato della Finocchiona Igp con una stima di circa 1,3 mln di chilogrammi di prodotto, ossia il 72,4% del totale. Segue poi il mercato Europeo con il 25,7%. Quindi l’extra-Ue con il 1,9%. Rispetto al 2020, in percentuale, la quota italiana è aumentata del 1,12%. Cedono l’Ue con -0,58% e l’extra-Ue con-0,5%.

Le quote di mercato per singolo paese vedono, dopo l’Italia, attestarsi la Germania con il 17,5%, la Svezia con il 2,02%, la Danimarca con 1,26%, la Francia con 1,15%. Le quote relative ai paesi extra-Ue vedono in testa l’Inghilterra con il 0,75% del prodotto certificato, seguita dalla Svizzera con il 0,46% e dal Canada con il 0,32%.

LA PRODUZIONE

La provincia toscana che per certificazione guida la classifica della Finocchiona Igp è Arezzo, che con 672.809 chilogrammi rappresenta il 39,03% della produzione. Seguono Siena con 542.530 chilogrammi (31,48%), e Firenze con 371.725 chilogrammi (21,57%). Rispetto al 2020 tutte le province toscane aumentano la percentuale di prodotto certificato. Il maggior incremento lo fa registrare la provincia di Lucca che rispetto allo scorso anno certifica il 79,98% in più.

I PIANI PER IL 2022

Il Consorzio sta tracciando la rotta per i prossimi anni grazie a un percorso legato a doppio filo alla sostenibilità. Nei prossimi mesi il Consorzio pianificherà ulteriori progetti strategici i quali rappresenteranno un ulteriore passo avanti per la Finocchiona Igp.

«Nel corso del 2022 – dice Iacomoni – vorremmo cercare di consolidare la posizione di mercato della Finocchiona Igp e l’apprezzamento acquisito durante lo scorso anno. Stiamo pianificando progetti di sostenibilità che presto vedranno la luce. Già nel 2021 abbiamo lanciato la nostra iniziativa di mantenimento della biodiversità grazie all’acquisto e l’installazione nelle campagne toscane di alveari per le api impollinatrici a cui vorremo dare seguito anche nel 2022».

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Le Famiglie Storiche: 13 magnum per l’asta “Rescue the Grapes”

L’associazione Le Famiglie Storiche parteciperà, con un lotto di 13 Magnum dei suoi migliori Amarone, alla prestigiosa Asta online “Rescue the Grapes“. L’asta sarà attiva per 15 giorni sul sito web di Christie’s a partire dal prossimo 15 marzo. Partecipano all’asta oltre 40 aziende internazionali del gotha del vino offrendo lotti di vini rari, degustazioni uniche e tour nelle aziende.

«Abbiamo accolto con favore l’invito – spiega il Presidente in carica di Le Famiglie Storiche Alberto Zenato – consapevoli delle vaste problematiche che i mutamenti climatici pongono alla vitivinicoltura. La responsabilità di impresa su questi temi e la ricerca della sostenibilità produttiva sono diventate un dovere così come contribuire a sostenere ricerche e studi che ne favoriscano l’implementazione».

L’INIZIATIVA

L’evento, istituito dal Ceo di Gfh Global Arlene Willis, si propone come risposta ai drammatici cambiamenti che stanno interessando la vitivinicoltura con regioni viticole storiche costrette a considerare nuovi vitigni e la vitalità di intere aree minacciata.

L’iniziativa è stata promossa da Arlene Willis insieme a Miguel Torres, tra i più importanti produttori spagnoli e co-fondatore dell’International Wineries for Climate Action, e al giornalista Hugh Johnson.

I proventi ricavati dalle vendite dei vari lotti saranno devoluti ad alcune organizzazioni impegnate nella elaborazione di soluzioni climatiche per la vitivinicoltura. Tra esse The Porto Protocol, Tasting Climate Change, Climate Adaptation Certificate Program e Napa Valley Vintners Association oltre che a partners storici Yamba Malawi e Has Haiti.

IL LOTTO MESSO IN ASTA

Il lotto di 13 magnum di Amarone, ciascuna firmata dal suo produttore, che Le Famiglie Storiche hanno messo a disposizione è composto da:

  • Allegrini – Amarone della Valpolicella Classico Docg 2017
  • Begali- Amarone della Valpolicella Classico Docg  2017
  • Brigadara – Case Vecie, Amarone della Valpolicella Docg 2015
  • Guerrieri Rizzardi – Amarone della Valpolicella Docg Cl. Villa Rizzardi 2011
  • Masi – Riserva di Costasera Amarone Classico della Valpolicella Docg 2015
  • Musella – Amarone della Valpolicella Docg 2012
  • Speri – Sant’Urbano, Amarone Classico della Valpolicella Docg 2015
  • Tedeschi – Capitel Monte Olmi, Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2015
  • Tenuta Sant’Antonio – Antonio Castagnedi, Amarone della Valpolicella Docg 2016
  • Tommasi – Amarone della Valpolicella Classico Docg 2016
  • Torre d’Orti – Amarone della Valpolicella Docg 2017
  • Venturini – Amarone della Valpolicella Classico Docg  2015
  • Zenato – Amarone Classico della Valpolicella Docg Riserva Sergio Zenato 2008
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Vini al supermercato

I migliori abbinamenti del Negroamaro Rosato Salento Igp Notte Rossa

A caccia dei migliori abbinamenti del Negroamaro Rosato Salento Igp Notte Rossa? Ecco una breve guida che aiuterà ad esaltare questo vino rosato, tra i migliori in vendita al supermercato in Italia, non ultimo nel rapporto qualità prezzo.

Per trovare il migliore abbinamento cibo-vino, occorre analizzare il nettare sotto ogni aspetto. A cominciare dal naso, il Negroamaro Rosato Salento Igp Notte Rossa presenta delicati ricordi di fiori di rosa. Per la parte fruttata, ecco ciliegia, lampone e piccoli frutti di bosco, oltre a freschi ricordi di erbe mediterranee.

Ancora più importante l’analisi del sapore, che si rivela in perfetta corrispondenza con quanto già avvertito all’olfatto. Riecco la frutta rossa, così come la generosa freschezza e quel tocco di sapidità che non guasta. Tutte caratteristiche da tenere in considerazione per trovare i migliori abbinamenti del Negroamaro Rosato Salento Igp Notte Rossa.

Un po’ come tutti i vini della gamma, anche questo mostra una gran versatilità. Si può dunque scegliere come accompagnamento a tutto pasto. Partendo dagli antipasti, appaga il palato con i salumi e stuzzichini.

Si presta bene, poi, con primi piatti come la pasta al sugo, specie se la varietà di pomodoro scelta per la passata ha tendenza dolce. Ancor meglio, però, con brodetti e zuppe di pesce, ancora una volta con un tocco di salsa saporita.

Benissimo con secondi leggeri, anche di carne (di manzo, per esempio): da provare con la “pizzaiola”. Per chiudere, un’assiette di formaggi mediamente stagionati è tra gli abbinamenti del Negroamaro Rosato Salento Igp Notte Rossa più stimolanti.

Non è da sottovalutare l’origine pugliese di questo vino rosato, che proviene dunque da una delle regioni a maggiore vocazione in Italia e nel mondo per la produzione dei vini rosati. Un motivo in più per pensare di degustarlo anche da solo, come rinfrescante abbinamento al fine lavoro (specie d’estate) o a un rilassante aperitivo con gli amici.

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