Pietro Pancheri non è un Watusso, ma sulla Panchina gigante del Groppello anche la sua stazza imponente viene messa in discussione. Alta quasi due metri e mezzo, è la prima in Trentino Alto Adige e si trova in Val di Non. Non per caso. L’hanno voluta lì proprio Pancheri e la moglie Silvia Tadiello, titolari della cantina LasteRosse di Novella.
Un vero e proprio monumento gigante alle bellezze della vallata della provincia di Trento, reso ancora più speciale dalla vicinanza a un piccolo vigneto di montagna, coltivato con la rara uva Groppello di Revò.
Un modo per porre ancor più l’attenzione degli italiani e dei turisti internazionali sulla necessità di salvare questo vitigno, a rischio scomparsa. Proprio come fa LasteRosse, che ne ricava in purezza un pregiato rosso, uno spumante Metodo classico, una grappa e un altro vino rosso, “Privato“, in uvaggio con il Pinot Nero.
La Panchina del Groppello è raggiungibile a piedi, attraverso una passeggiata semplice di 10 minuti, partendo dal centro del paese di Romallo (TN) e dirigendosi verso via per San Biagio (coordinate sono: 46.391742, 11.068670). La si scorge a centinaia di metri di distanza, grazie al suo colore giallo, che simboleggia la luce della Val di Non.
Una novità per il Trentino Alto Adige, ma non per l’Italia. Le grandi panchine del progetto Big Bench Community Project sono tutte “fuori misura” e caratterizzate da colori vivaci.
Ideatore e promotore è Chris Bangle, designer americano che ha pensato così di promuovere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigianali, tra cui figura proprio il vino.
Un progetto no profit che vive grazie alle donazioni fatte da chi realizza una nuova panchina e dalla vendita in merchandising degli articoli ufficiali, souvenir originali e concreti per dire “Io ci sono stato!“.
Per l’esattezza, la Panchina della Val di Non, o del Groppello di Revò, è la numero 132. Il ricavato sarà devoluto annualmente, alle scuole e gli studenti del Comune del Trentino.
Il Groppello – sottolineano Pietro e Silvia Pancheri – nell’ultimo anno è stato oggetto di un progetto di salvaguardia lanciato da Cantina LasteRosse, attraverso l’adozione a distanza dei filari di vite».
Un’iniziativa che continua e che ha visto nascere un vero movimento di amore per questo vitigno: “You are Groppello“, di cui la panchina gigante è la ciliegina sulla torta.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Via i dazi Usa sul vino europeo per 4 mesi. Le aziende vinicole dell’Ue plaudono all’annuncio della portavoce dell’Ustr, l’Ufficio del Commercio americano, Katherine Tai. La sospensione delle tariffs relative al contenzioso Airbus Boeing sono una boccata d’ossigeno per il settore.
Soddisfatto il CEEV – Comité Européen des Entreprises Vins, che esorta le autorità dell’Ue e degli Stati Uniti a «intensificare gli sforzi e a sfruttare ogni opportunità imminente per risolvere definitivamente questa controversia, che si protrae ormai da troppo tempo». Tradotto, dalla precedente gestione della Casa Bianca, targata Donald Trump.
«Fino a quando ciò non sarà raggiunto – avverte CEEV – il Comitato europeo dei produttori di vino chiede un’estensione sinusoidale della sospensione tariffaria, per fornire agli esportatori, su entrambe le sponde dell’Atlantico, una migliore capacità di previsione degli ordini».
«Ciò è particolarmente importante alla luce dell’avvicinarsi della fine del periodo di sospensione l’11 luglio e dell’ulteriore complicazione della carenza di container, che sta ritardando il commercio su scala globale», conclude Ceev.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
«In questo momento servono strumenti per mettere in sicurezza finanziaria migliaia di aziende del vino piegate dalle chiusure horeca, con 500 milioni di euro di crediti incagliati e mancate vendite, franco cantina, per 1,5/1,8 miliardi di euro. Contestualmente servirà anche una promozione verso i Paesi terzi più flessibile per intercettare il rimbalzo che ci attendiamo. Il settore deve ripartire da questi 2 capisaldi».
A parlare è Ernesto Abbona, presidente di Unione italiana vini (Uiv), in seguito alla recente riunione del Tavolo vitivinicolo con il sottosegretario al ministero delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, sottolineando come «la distillazione non sia adatta a questo particolare momento». Un posizione diversa rispetto a quella di Assoenologi e Alleanza Cooperative Agroalimentari che si son dette favorevoli alla distillazione volontaria.
Unione italiana vini propone misure a sostegno della liquidità delle imprese che hanno perso fatturato, con il rafforzamento del contributo a fondo perduto e con l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali anche per il 2021.
Uiv, inoltre, chiede la sospensione dei pagamenti delle imposte e del versamento dell’Iva sui crediti commerciali incagliati. Interventi richiesti anche in merito allo stoccaggio dei vini Dop e Igp e all’approvazione dei decreti attuativi sulle rese dei vini generici e sulla sostenibilità.
Per il presidente Uiv «Se attraverso il Fondo filiere si riescono ad adottare misure finanziarie efficaci per traghettare il settore fuori dall’impasse, saremo pronti a ripartire. Altrimenti si rischiano dinamiche distorsive a catena, in particolare sul fronte dei prezzi, in grado di travolgere un sistema sin qui vincente».
«Tra mancati ricavi e crediti non evasi – aggiunge Abbona – il quadro del mercato oggi è però particolarmente fluido e sarebbe un peccato non approfittare di uno scenario che potrebbe rivelarsi favorevole. Questa è una crisi di liquidità, non più di mercato, e se non assecondiamo la domanda latente questa si rivolgerà altrove».
Al netto di ulteriori emergenze sanitarie, l’Osservatorio Uiv prevede per il 2021 una ripresa significativa sul mercato interno rispetto allo scorso anno, anche se al confronto con il 2019 mancheranno all’appello ancora 2 miliardi di vendite al consumo. Luce verde anche per l’export, forte della ripartenza attesa sui principali mercati, dove le campagne vaccinali sono in fase molto avanzata.
In questo contesto, secondo Uiv, le cantine italiane riuscirebbero a chiudere la campagna vendemmiale a fine luglio con 38,5 milioni di ettolitri di vino, 1,3 milioni in più rispetto a un 2020 in crescita produttiva del 3%. Un dato tutt’altro che preoccupante, considerando che con le gelate di questa primavera si attende una vendemmia in riduzione.
Inoltre, in favore del Belpaese giocheranno da una parte le previsioni di vendemmia di una Francia funestata dalle gelate (32 milioni di ettolitri previsti, minimo storico), dall’altra l’espulsione nei fatti dei vini australiani dal mercato cinese.
Nel primo trimestre dell’anno, gravato da un dazio del 218%, l’import di Pechino di vino Aussie si è infatti quasi azzerato, e le prospettive nel medio-lungo termine segnalano un vuoto da riempire pari a 1,3 milioni di ettolitri solo di vino rosso. Anche in questo caso, la minore produzione francese potrebbe fornire l’occasione storica per il nostro Paese di costruire una vera alternativa di valore per gli importatori del Dragone.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Nuovo «appello alla tutela dei piccoli produttori» di Fivi per cambiare i meccanismi di rappresentatività dei Consorzi del vino italiano. La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti riaccende l’annosa questione attraverso una lettera inviata al Sottosegretario Gian Marco Centinaio, ex ministro all’Agricoltura da sempre sensibile ai temi legati al mondo del vino.
«Tale meccanismo – scrive la presidente Fivi, Matilde Poggi – ha delle conseguenze inevitabili sull’effettiva rappresentanza all’interno dei Consorzi. Il voto è nelle mani di pochi grandi gruppi e cooperative, che decidono in solitudine le scelte di indirizzo strategico di gestione della denominazione».
L’invito è quindi quello di «creare un tavolo di lavoro per riconsiderare il criterio di rappresentanza attualmente in vigore, con l’obiettivo di rafforzare la vitalità dei Consorzi di tutela dando voce a tutte le parti».
A innescare la miccia, come chiariscono gli indipendenti, sono le «problematiche relative all’elezione del Cda del Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg».
«In questa sede – fa notare la Federazione – è emersa l’intenzione di concentrare la gestione della denominazione nelle mani di alcuni grandi gruppi, in particolare afferenti al sistema cooperativo, con la conseguente esclusione degli interessi dei piccoli produttori».
IL CASO VENETO
Il caso Conegliano Valdobbiadene, sempre secondo Fivi, «non è che un esempio di una situazione ampiamente diffusa sul territorio nazionale». Per questo motivo la Federazione ritiene sia «necessario intervenire».
L’attuale normativa infatti, e in particolare l’art. 8 del DM 232/2018 – sottolineano i vignaioli – stabilisce che i voti siano attribuiti in funzione della produzione vitivinicola dell’anno precedente, valutando quindi esclusivamente la quantità prodotta, senza considerare minimamente né il numero dei produttori, né quanto questi contribuiscano alla tutela della qualità e del paesaggio della denominazione».
Un’ulteriore questione è l’istituto delle deleghe espresse dai soci viticoltori al momento dell’adesione, che «dà grande potere alle Cooperative che partecipano al lavoro dei Consorzi, rendendo gli altri partecipanti quasi inesistenti».
L’obiettivo della Fivi, in qualità di portavoce dei piccoli produttori italiani, è quello di «modificare questa procedura iniqua, per consentire l’effettiva rappresentanza di tutti gli attori della filiera per una reale tutela delle denominazioni».
«I piccoli produttori – aggiunge la Federazione italiana vignaioli indipendenti – rappresentano un sistema che orienta la propria produzione verso la più alta qualità ed è giusto che ogni Consorzio li tuteli riconoscendo loro una pari dignità».
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Crédit Agricole Italia ha siglato un accordo di collaborazione con il Consorzio Morellino di Scansano che consentirà alle imprese del settore vitivinicolo di attivare il Pegno Rotativo. L’intesa, sottoscritta da Bernardo Guicciardini Calamai, Presidente del Consorzio Morellino di Scansano e da Massimo Cerbai, Responsabile della Direzione Regionale Toscana di Crédit Agricole Italia, prevede la possibilità di concedere un credito in base ai valori di mercato del vino Dop e Igp in giacenza, previa certificazione di sussistenza.
«Siamo particolarmente orgogliosi dell’accordo con il Consorzio Morellino di Scansano – dichiara Massimo Cerbai – perché testimonia non solo la volontà della banca di agire come partner di riferimento per le aziende del settore vitivinicolo ma anche l’attenzione nei confronti di tutto il comparto, con soluzioni innovative come la valorizzazione dei vini Dop delle aziende aderenti al Consorzio, a livello di prodotto già imbottigliato».
L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo economico del territorio in una logica di rafforzamento e consolidamento del tessuto produttivo locale e di collaborazione tra le Aziende Agricole, gli enti territoriali e il sistema bancario. Nello specifico, la facilitazione consiste in un’apertura di credito, utilizzabile in una o più soluzioni, a fronte della contestuale costituzione in pegno delle previste tipologie di prodotti Dop e Igp.
«Abbiamo trovato in Crédit Agricole Italia un partner importante e concreto – sottolinea Bernardo Guicciardini Calamai – che come noi ritiene che sostenibilità e sviluppo tecnologico finalizzati ad una maggiore efficienza nei processi produttivi rappresentino un percorso imprescindibile per il futuro della denominazione».
Prosegue quindi l’impegno di Crédit Agricole Italia per favorire l’attivazione del pegno rotativo, dopo le intese raggiunte nei mesi scorsi con il Consorzio dei Vini di Bolgheri, con il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella, il Consorzio per la tutela del Franciacorta e con il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Proviene da vigne di età compresa tra i 50 ai 90 anni, ma questa è solo una delle caratteristiche che rendono speciale Papale Oro, il Primitivo di Manduria Dop di Varvaglione che quest’anno compie 10 anni. Un evento nell’evento, dal momento che la cantina di Leporano (TA) celebra i 100 anni di storia dalla fondazione.
Papale Oro è nell’Olimpo dei vini del Mezzogiorno d’Italia anche per una questione di numeri: è infatti l’unico Primitivo di Manduria di cui è possibile ritrovare una selezione sin dal primo imbottigliamento, che risale al 2008.
Un vino che rappresenta i grandi classici di casa Varvaglione e prende il nome dalla contrada in cui si trovano i monumentali vigneti della cantina, in provincia di Taranto. Terreni che, già agli inizi del 1700, appartenevano a Papa Benedetto XIII, quel Pierfrancesco Orsini che è stato l’ultimo dei tre papi pugliesi e che, prima della sua elezione, coltivava le viti del Primitivo di Manduria.
Una tradizione portata avanti anche dopo l’elezione, tanto che quell’appezzamento di terra a lui appartenuto prese il nome di Contrada Papale. La stessa da cui nascono i vini della Collezione Papale di Varvaglione 1921.
LA STORIA IN ETICHETTA
Per omaggiare un momento storico importante per il Sud Italia, la cantina riporta sull’etichetta il testo recuperato dal Giornale di Napoli risalente al 1724, anno in cui avvenne l’elezione di Papa Benedetto XIII. Il popolo accolse con gioia quella scelta e la stampa celebrava così il momento:
È stato tale e tanto il giubilo inteso dalla Cittadinanza per la esaltazione al soglio Pontificio del di loro primo natural padrone, oggi Sommo Pontefice, che per dieci giorni continui quel pubblico lo manifestò con estraordinaria allegrezza…
…facendo sentire un continuo rimbombo di mortaretti, salve d’archibuggi, e di varie sorti di fuochi artificiali.
…col rendere publiche grazie a Dio, col solenne canto del Te Deum, per aver prescelto al governo del suo gregge un così Santo e ZelantePastore».
Un vino, dunque, con un forte valore simbolico per la terra in cui viene prodotto, che la famiglia Varvaglione ha reso punto di riferimento per la produzione di Primitivo di Manduria.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Ora è Chimay, la birra realizzata dall’Abbazia di Notre Dame de Scourmont in Belgio, ad annunciare il rilascio sul mercato internazionale di Chimay 150. Non si tratta esattamente di una nuova birra, Chimay 150 fu prodotta in edizione limitata di sole 150.000 bottiglie nel 2012 per i festeggiamenti del 150° anniversario del birrificio.
Chimay 150 – si legge sul sito del birrificio – è una birra bionda di corpo, rinfrescante, fruttata, gustosa e intensa. I suoi aromi di menta, bergamotto, lime ed eucalipto vi porteranno in un viaggio sorprendente.
I suoi delicati sentori di rosmarino e chiodi di garofano si sposano perfettamente con le sottili note floreali, esaltate da un tocco tonificante di zenzero.
Il suo corpo morbido e rotondo e il sapore affumicato e speziato sono tipici delle birre Chimay e vi lasceranno con un retrogusto squisitamente sofisticato».
Chimay 150 è una Belgian Golden Strong Ale da 10% abv e sarà disponibile a partire dal 1 giugno inizialmente solo nel canale horeca in formato 33 cl, la bottiglia da 75 cl con tappo in sughero arriverà successivamente. L’ultima novita in casa Chimay risale al 1966, anno di rilascio della Chimay Triple “Cinq Cents“.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
«Si apra il prima possibile anche al chiuso, solo per chi ha un vero servizio al tavolo, verificando il rigido rispetto di tutte le regole previste e per le quali le nostre imprese hanno investito ingenti risorse in distanziamento, registrazioni e sistemi di aerazione». A parlare è Cristian Biasoni, vicepresidente di Aigrim (Associazione Imprese Grande Ristorazione Multilocalizzate) commentando il varo del nuovo DL Riaperture.
Aigrim registra la grande incongruenza tra le aperture dei ristoranti consentite solo all’aperto e il tollerare di assembramenti pericolosi accompagnati da vendite di bevande e alcolici, come hanno dimostrato le immagini giunte nel fine settimana da tutte le grandi città.
«Non è possibile assistere a questo spettacolo – spiega Biasoni – mentre i ristoratori e in particolare le grandi aziende della ristorazione a catena rappresentate dalla nostra associazione che rispettano pienamente le regole, sono costretti ad aprire solo all’esterno».
Per Aigrim il servizio al tavolo garantisce il rispetto delle regole sul distanziamento ed evita gli assembramenti. L’associazione registra con sorpresa anche la pesante discriminazione operata nei confronti dei centri commerciali, obbligati alla chiusura nel fine settimana.
«Questa decisione del tutto inattesa – spiega Biasoni – va a gravare ulteriormente su un settore fortemente compromesso da chiusure straordinarie che si protraggono da oltre un anno. Risulta del tutto incomprensibile come gli stessi protocolli di sicurezza che consentono ai centri commerciali di restare aperti da lunedì a venerdì, non risultino adeguati nel fine settimana, consentendo la stessa sicurezza nella gestione degli accessi e degli afflussi».
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Assoenologi, nel corso della riunione del Tavolo Vitivinicolo che si è svolta in videocollegamento al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali alla presenza del sottosegretario Gian Marco Centinaio, ha proposto l’attivazione di ulteriori misure di sostegno a favore delle aziende vitivinicole, così da favorire la loro sopravvivenza in attesa del superamento della pandemia e il ritorno alle normali attività economiche.
Il presidente Riccardo Cotarella ha sottolineato quanto sia «drammatica la situazione che l’intero comparto, a tutti i livelli, sta vivendo», evidenziando la necessità immediata di correre in soccorso dei produttori «che sono l’anello al momento più debole, ma anche più importante, di tutta la catena vitivinicola e che più di altri stanno accusando la crisi che ha investito l’economia del vino e di tutti gli altri settori dell’imprenditoria nazionale».
Assoenologi ha pertanto avanzato al Ministero delle Politiche Agricole una serie di richieste, tra cui quella di adottare lo strumento della distillazione volontaria di crisi dedicata esclusivamente ai vini Doc e Igt, purché valutati a prezzi congrui, misura dettata dalla necessità di prepararsi per l’imminente raccolto 2021 e per far fronte alla mancanza del canale di distribuzione Horeca.
«Dall’analisi sulle giacenze di vino – ha precisato Cotarella – si evidenzia un aumento che in alcune regioni, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, arriva a toccare anche il 10-11%. Particolare preoccupazione è dettata dal fatto che le giacenze contengono importanti volumi di vini bianchi che vedranno crollare ancora di più il proprio valore con l’arrivo della prossima vendemmia».
Il presidente ha sottolineato come «c’è la necessità immediata di immettere liquidità a favore delle imprese per far ripartire il canale Horeca, favorire lo stoccaggio dei vini e di avviare una forte campagna di promozione a favore dell’enoturismo sia sul territorio nazionale che all’estero».
«Mentre sul fronte fiscale – ha aggiunto Cotarella – è importante procedere a un’agevolazione a favore delle aziende sia in materia contributiva che dei versamenti delle imposte sui crediti. Altro tema che ad Assoenologi sta da sempre a cuore è quello legato alla sostenibilità, in tal senso è fondamentale che dal Ministero arrivi la definizione di quelle linee guida standard che ne possano permettere la certificazione».
Le misure proposte da Assoenologi richiedono un adeguato supporto economico, ma da ricercare al di fuori del budget stanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Sostegno che è stato già ripartito e destinato a finanziare altre e altrettanto importanti iniziative a favore delle imprese.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Yellow Tail e Casillero del Diablo , entrambi marchi noti anche in Italia soprattutto grazie alla distribuzione nei supermercati Esselunga, confermano il loro ruolo di Brand del vino più noti al mondo. A rivelarlo è il Global Wine Brand Power Index 2021 di Wine Intelligence Global.
Entrambi i marchi hanno mostrato punteggi più bassi rispetto al 2020. Ma la vera novità, o meglio il trend, evidenziato dall’annuale classifica è proprio l’erosione della leadership subita dai primi 15 marchi globali.
Jacob’s Creek ha riconquistato il terzo posto nell’Index 2021, soffiatogli da Gallo lo scorso anno. Il marchio targato Pernod Ricard Winemakers è uno dei 6 in ascesa, sempre nell’ambito della Top 15.
Tra i principali brand dell’indice 2021 Wine Intelligence Global Wine Brand Power c’è Santa Carolina, che sale di ben tre posizioni e raggiunge per la prima volta una delle prime 10 posizioni nell’indice globale.
Grande passo avanti anche per Torres, che scala cinque posizioni fino al decimo posto. Un ottimo risultato, considerando che ha fatto il suo ingresso nell’olimpo dei Big 15 brand del vino internazionale nel 2020. Bene anche Campo Viejo, per la prima volta nella Top 15.
L’ANALISI «L’anno 2020 a singhiozzi – dichiara Lulie Halstead, Ceo Wine Intelligence – è stato molto impegnativo per il settore del vino internazionale. Nel complesso, i brand hanno perso terreno in termini di connessione con i consumatori, a causa del fatto che i consumatori hanno avuto altre priorità, negli ultimi 12 mesi, giustamente».
Man mano che riemergeremo dalla situazione di emergenza sanitaria e dai blocchi, torneremo a un ambiente di acquisto più stabile. La sfida chiave per i marchi di successo sarà ripristinare le connessioni positive fondamentali che li hanno spinti a un successo così diffuso sulla scena mondiale».
Sempre secondo il Ceo di Wine Intelligence, ciò includerà «farsi notare nelle occasioni tradizionali, così come in quelle nuove, dell’era Covid-19, nonché essere disponibili nei canali di distribuzione che stanno diventando più popolari, oltre a cercare di farsi conoscere al cospetto di un pubblico internazionale che sembra cercare rassicurazione ed entusiasmo in egual misura».
I CRITERI DELL’INDICE Basandosi sul feedback di oltre 25 mila consumatori di vino in 25 mercati, che rappresentano oltre 400 milioni di winelovers a livello globale, il quarto indice annuale di Wine Intelligence Global Wine Brand Power rivela un’erosione del valore del marchio a livello di settore derivante dall’interruzione degli acquisti e dei modelli di consumo sperimentati durante l’era Covid-19, «che potrebbe richiedere del tempo per il ritorno ai livelli originari».
Il Wine Intelligence Global Wine Brand Power Index 2021 incorpora il feedback dei consumatori su sei indicatori chiave della “salute” del marchio e viene calcolato a livello globale e nazionale in 25 mercati chiave del vino.
I mercati temuti in considerazione per l’elaborazione annuale di Wine Intelligence hanno incluso per la prima volta mercati come Argentina, Italia, Nuova Zelanda, Russia e Singapore.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Sembra uscita da un romanzo di Alexandre Dumas, la storia di Stefano Mancinelli. Una di quelle in cui cavalieri e dame si rincorrono per il reame. Cercandosi e trovandosi dopo mille duelli. La dama di Stefano Mancinelli è un’uva chiamata Lacrima di Morro d’Alba. Nome affascinante. Assieme croce e delizia di un vitigno-vino che deve molto – quasi tutto, direbbe qualcuno – a questo appassionato vignaiolo delle Marche.
Un amore scoppiato più di 30 anni fa, nel 1985: «Avevo appena finito gli studi in Agraria a Firenze quando, tornato a casa, riuscii a convincere mio padre a imbottigliare i primi vini e a iniziare a commercializzarli. Fu un grande passo, perché sino ad allora producevamo vino per autoconsumo e per vendere lo sfuso».
Come in tutte le storie a lieto fine, contano anche le coincidenze. Di rientro dalla Toscana, Stefano Mancinelli si ritrova infatti al posto giusto, al momento giusto. Il 1985 è l’anno in cui il Lacrima di Morro d’Alba diventa Doc e in cui l’azienda di famiglia inizia a crescere, dai 7 ettari originari (oggi sono 25). Ma non furono tutte rose e fiori.
In seguito al riconoscimento ministeriale ci fu un periodo di stasi. I produttori della zona non si innamorarono subito del vitigno, continuando pressoché per il successivo decennio a considerarlo un figlio minore di Verdicchio, Montepulciano e Sangiovese. Serviva una svolta, insomma».
LA SVOLTA Fu così che Stefano Mancinelli si mise in testa di cambiare le sorti della Lacrima di Morro d’Alba, denominazione che nel 2020 ha visto una produzione di 1,7 milioni di bottiglie, su 207 ettari rivendicati. Come? Stravolgendone la tecnica di vinificazione tradizionalmente in uso in questo angolo delle Marche.
«Il vitigno – sottolinea Stefano Mancinelli – ha, tra virgolette, due ‘problemi’, in parte suggeriti dal suo stesso nome: si chiama così perché l’acino, una volta maturo, tende a spaccarsi e lacrimare, perdendo succo e quindi storicamente reddito, per i mezzadri; inoltre ha una buccia particolarmente ricca di antociani e tannini, che si trasferiscono nel vino, rendendolo “duro”, quasi “acetico” dopo il primo anno di vita».
Ecco perché se si chiede a un anziano di Morro d’Alba quando bisogna bere la Lacrima, la risposta è una sola: «Da giovane». In realtà, tutto è dovuto appunto alla vinificazione. «Quello che feci – rivela a WineMag.it il vignaiolo marchigiano – fu ridurre il tempo di macerazione sulle bucce, passando dai 20 giorni usuali a meno di 2».
Il risultato è chiaro in tutti i vini rivoluzionari di Mancinelli. Come il Lacrima di Morro d’Alba Doc Superiore 2018, in degustazione durante l’ultimo appuntamento organizzato dall’Istituto marchigiano vini (Imt) con la stampa di settore.
Della “tradizione” restano l’inconfondibile colore intenso, purpureo, dall’unghia più o meno violacea, nonché la carica aromatica esplosiva che fa di questo vino «l’alter ego, in rosso, del Sauvignon Blanc», come piace definirlo a un altro noto produttore della zona, Piervittorio Leopardi della cantina Conte Leopardi Dittajuti.
Al naso, il primo scatto in avanti: le percezioni fenoliche di altri vini della Doc lasciano spazio a ricordi di radici di liquirizia, rabarbaro e china, ad arricchire un pugno stretto di frutta a bacca rossa e nera, grondante di succo.
E al palato, la dolcezza del tannino trova nella spalla acida e nella sapidità un degno alleato nella costituzione di una spina dorsale ritta, verticale, attorno alla quale danza l’abbondanza dei frutti, già avvertiti al naso.
Una perfezione tecnica che si fa poesia nel vino di Stefano Mancinelli, a riprova che l’amore è assieme cura, ricerca, dettaglio, parole sussurrate all’orecchio e al cuore. Ma anche desiderio, brama, voglia di possessione ed esuberanza.
LA CERTIFICAZIONE GENETICA Che Mancinelli sia nato per la Lacrima di Morro d’Alba (o la Lacrima di Morro d’Alba per Mancinelli?) è provato anche dal certificato richiesto nel 2004 al laboratorio di analisi Bioaesis di Jesi (AN), specializzato nella ricerca del Dna, «per analizzare e certificare, con esattezza tecnica, che il prodotto ottenuto dall’azienda sia realizzato esclusivamente con uva di Lacrima».
Qualcuno – commenta il vignaiolo marchigiano – mi ha accusato di voler dire, con questa Certificazione genetica, che la mia Lacrima è più buona di quella degli altri. In realtà abbiamo pensato a questo studio perché il Lacrima di Morro d’Alba è un vitigno talmente “prevaricante” da risultare preponderante anche in vini in cui è presente solo al 20%».
Un pregio, ma anche un «limite per la Doc». Secondo Stefano Mancinelli, infatti, «non è poi così certo che tutte le Lacrime in commercio siano prodotte con Lacrima in purezza, contrariamente a quanto dichiarato».
«Un aspetto – chiosa il vignaiolo marchigiano – che può essere confermato solo da un’analisi di laboratorio, sul vino già in commercio. Per questo, pensando al futuro della Denominazione, mi auguro vengano fatti più controlli da parte degli organismi competenti».
Uva, amore, passione, gelosia: c’è tutto. Avesse avuto l’opportunità di incontrarlo, Alexandre Dumas avrebbe lasciato in eredità alla storia cinque moschettieri. Non quattro. Athos, Porthos, Aramis, D’Artagnan. E Stefano. Mancinelli, s’intende. Prosit.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
L’Italia, assieme a Paesi come la Francia, figura tra gli Stati che potranno ricevere aiuti per i danni da gelatein vigna registrati nel mese di aprile 2021. Lo ha annunciato in giornata la Commissione europea. Una notizia che viene accolta con entusiasmo dalle associazioni del settore.
«La Commissione – rileva Confagricoltura – si è impegnata a valutare la situazione in vista dell’assunzione di specifici provvedimenti a favore degli Stati membri più colpiti».
Grazie al ministro Patuanelli per aver portato ufficialmente all’attenzione delle istituzioni europee – aggiunge il presidente Massimiliano Giansanti -con la richiesta di interventi straordinari dell’Unione, la gravità dei danni provocati dalle recenti gelate notturne, in particolare a carico dei vigneti e delle produzioni ortofrutticole».
AIUTI PER LE GELATE IN VIGNA «Un provvedimento assolutamente giustificato dal fatto che le gelate hanno colpito un settore già alle prese con una difficile situazione di mercato determinata dalla pandemia, che ha imposto ripetute chiusure del canale Horeca nell’Ue e a livello internazionale», ha aggiunto Giansanti.
Per quanto riguarda il settore ortofrutticolo, Confagricoltura ha sostenuto la richiesta del Copa-Cogeca, che riunisce le organizzazioni agricole e della cooperazione degli Stati membri, di «estendere le misure di flessibilità, già varate lo scorso anno, per rendere più incisiva l’azione delle associazioni di produttori».
«Nell’immediato – commenta Giansanti – il nostro impegno è rivolto a dare il necessario e rapido sostegno agli agricoltori colpiti dalle gelate. Abbiamo anche avviato la riflessione su un nuovo sistema di prevenzione e gestione delle calamità naturali, in grado di assicurare soluzioni innovative e più efficaci per gli agricoltori di fronte ai cambiamenti climatici».
IMPIANTO E REIMPIANTO DEI VIGNETI
Tra le altre richieste già sottoposte al ministro Patuanelli anche la la proroga della validità delle autorizzazioni per l’impianto e il reimpianto di superfici vitate, in scadenza quest’anno.
Una battaglia, quella di Confagricoltura, che trova alleati nell’Alleanza Cooperative Agroalimentari, che in giornata si è espressa in tal senso con il coordinatore Vino, Luca Rigotti.
«In questo contesto – precisa Massimo Giansanti – la situazione finanziaria delle imprese non consente di far fronte agli investimenti necessari per gli impianti e i reimpianti dei vigneti. La proroga è indispensabile e ampiamente giustificata».
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
In attesa delle nuove proposte di Esselunga e Il Gigante, ecco il quadro delle promozioni sul vino valide nelle maggiori insegne di supermercati italiani. Nessuno scossone, di fatto, fra la fine di aprile ed i primi di maggio 2021.
Nonostante l’approssimarsi della festività del 1 Maggio, le insegne non spostano l’asse delle offerte, mantenendo le promo attive su poche referenze e su vini di fascia medio bassa.
Dal trend di discosta in parte Tigros, che propone un gran numero di vini in promozione, anzi intere linee di prodotto che spaziano da nord a sud del Bel paese, pur senza guizzi particolari. Buona spesa!
Volantino Aldi, dal 26 aprile al 2 maggio, “Sottoprezzi”
Amarone della Valpolicella Docg San Zenone: 12,89 euro (3,5 / 5)
Tempranillo & Syrah Do La Mancha: 2,99 euro (3 / 5)
Volantino Bennet dal 22 aprile al 5 maggio, “Il meglio sulla griglia” Lambrusco Grasparossa Il Baluardo: 2,49 euro (5 / 5)
Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Ca’ Val: 4,90 euro (3,5 / 5)
Volantino Bennet dal 15 aprile al 2 maggio, “Sconto 40%”
Barbera d’Asti Docg Monrato: 2,98 euro (3 / 5)
Dolcetto d’Alba Docg Duchessa Lia: 3,90 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Rocca del Doge: 2,98 euro (3 / 5)
Chardonnay Cielo e Terra: 2,09 euro (3 / 5)
Bonarda Oltrepò Pavese Le Cascine: 2,38 euro (1 / 5)
Rosso Santa Maria Piera Martellozzo: 2,38 euro (3,5 / 5)
Chianti Superiore Docg Collezione Oro Piccini: 4,78 euro (5 / 5)
Volantino Carrefour Iper fino al 2 Maggio, “Sconti 30% 40% 50%” Merlot del Pompiere Igt, Mario Schiopetto: 10,90 euro (4,5 / 5)
Chianti Superiore Docg Collezione Oro Piccini: 3,98 euro (5 / 5)
Bonarda Oltrepò Pavese Le Cascine: 1,99 euro (1 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Aragosta: 3,99 euro (3 / 5)
Pinot Grigio Valdadige Doc Santa Margherita: 5,20 euro (4,5 / 5)
Muller Thurgau Doc Nals Margreid: 6,19 euro (4,5 / 5)
Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Maschio: 3,90 euro (3,5 / 5)
Volantino Carrefour Market fino al 5 maggio, “Sconti 30% 40% 50%” Trevenezie Igt Bianco o Rosato frizzante Turà Lamberti: 1,99 euro (3 / 5)
Falaghina del Beneventano Igt: 2,29euro (3 / 5)
Vini La Calenzana: 2,79 euro (3 / 5)
Passerina Tralcio Antico: 2,79 euro (3 / 5)
Morellino di Sansano Docg San Felo: 4,49 euro (3,5 / 5)
Valdadige Doc Pinot Grigio Santa Margherita: 5,19 euro (4,5 / 5)
Prosecco Docg Extra Dry Coste Alte: 5,29 euro (3,5 / 5)
Negroamaro Bio Tralcio Antico: 3,85 euro (3,5 / 5)
Volantino Carrefour Express fino al 4 maggio, “La convenienza è scontata” Bonarda o Gutturnio Colli Piacentini Doc Cantina Vicobarone: 2,29 euro (3,5 / 5)
Grecanico Igt o Nero d’Avola Doc o Terre Siciliane Le Morre 2,99 euro (3 / 5)
Volantino Conad fino al 6 maggio, “Fresca convenienza” Pinot Chardonnay Rubicone Igt Galassi: 1,99 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Trentino Doc Mezza Corona: 3,49 euro (3,5 / 5)
Gewurztraminer Trentino Doc Costa Alta: 4,99 euro (3,5 / 5)
Vino Spumante Rosè Borgo dai Morars: 3,99 euro (3 / 5)
Pinot Nero Friuli Doc Borgo dai Morars: 2,99 euro (3,5 / 5)
Aluente Rubicono Igt San Patrignano: 4,90 euro (4,5 / 5)
Franciacorta Catturich Ducco: 9,90 euro (5 / 5)
Volantino Coop fino al 5 maggio, “Sconti fino al 40%” Bonarda Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 1,99 euro (1 / 5)
Prosecco Superiore Conegliano Docg Maschio: 4,99 euro (3,5 / 5)
Vermentino Colli di Luni Doc Cooperativa I Castelli di Bolano: 4,89 euro (4 / 5)
Vermentino Riviera Ligure di Ponente Doc Antonio Basso: 7,29 euro (5 / 5)
Ciliegiolo Golfo del Tigullio Doc Cantine Bregante: 4,79 euro (4,5 / 5)
Pigato Riviera Ligure di Ponente Doc Donne della Torre: 6,59 euro (5 / 5)
Cinque Terre Doc Cooperativa Cinque Terre: 7,90 euro (5 / 5)
Scadenza 28/04: aggiornamento in corso Per le promo in scadenza in data odierna consulta la precedente edizione della rubrica di Vinialsuper
Scadenza 28/04: aggiornamento in corso Per le promo in scadenza in data odierna consulta la precedente edizione della rubrica di Vinialsuper
Volantino Iper, La grande i fino al 9 maggio, “Sapore di risparmio” Vino Nobile di Montepulciano Docg Sigillo Rosso Piccini: 5,49 euro (5 / 5)
Buon Governo Igt o Vernaccia di San Gimignano Docg Piccini: 2,99 euro (4 / 5)
Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg o Prosecco Doc Biologico Extra Dry Maschio: 3,99 euro (3 / 5)
Prosecco Extra Dry o Rosè Gasparetto: 2,99 euro (3 / 5)
Spumante Cuvèe Blanc de Blancs Brut Cantine Sant’Orsola: 2,99 euro (3 / 5)
Chianti Docg I Gelsi: 2,99 euro (3 / 5)
Negroamaro, Primitivo, Fiano o Negroamaro Rosato Igt Notte Rossa: 3,99 euro (5 / 5)
Cannonau o Vermentino di Sardegna Doc Cantina Pedres; 3,89 euro (3 / 5)
Lambrusco Sorbara o Grasparossa Doc Chiarli: 2,79 euro (4 / 5)
Montepulciano o Cerasuolo d’Abruzzo Dop Citra: 2,94 euro (3,5 / 5)
Pecorino o Passerina Terre di Chieti Igt Citra: 2,94 euro (3,5 / 5)
Garzellino Frizzante Igt Civ&Civ: 1,49 euro (3 / 5)
Barbera, Bonarda o Riesling Oltrepò Pavese Doc Villa Radiosa: 1,99 euro (1 / 5)
Volantino Iperal dal 29 aprile all’11 maggio, “Sconto 50 Grandi Marche” Chianti Docg Rubentino: 2,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Zonin: 2,77 euro (3,5 / 5)
Spumante Canel: 1,95 euro (3 / 5)
Spumante Extra Brut Ribolla Gialla Doc Tenimenti Civa: 5,39 euro (5 / 5) Spumante Oltrepò Pavese Docg San Zeno: 7,95 euro (4 / 5)
Asolo Prosecco Docg La Gioiosa: 4,95 euro (3,5 / 5)
Spumante Brut Muller Thurgau Concilio: 4,79 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Brut Solive: 11,90 euro (5 / 5) Prosecco Docg Bolla: 4,99 euro (3,5 / 5)
Orvieto Doc Le Chiantigiane: 2,39 euro (3,5 / 5)
Chianti Riserva Docg Uggiano: 6,99 euro (4 / 5)
Lacrima di Morro d’Alba Cantina Belisario: 4,99 euro (3,5 / 5)
Vini Notte Rossa: 3,99 euro (5 / 5)
Volantino IperCoop fino al 5 maggio, “Sconti fino al 40%” Bonarda Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 1,99 euro (1 / 5)
Vermentino Riviera Ligure di Ponente Doc Antonio Basso: 7,29 euro (5 / 5)
Pigato Riviera Ligure di Ponente Doc Donne della Torre: 6,59 euro (5 / 5)
Volantino Lidl fino al 2 maggio, “Sottocosto” Lambrusco di Modena Doc Secco: 1,29 euro (3 / 5)
Orvieto Classico Dop: 1,49 euro (3 / 5)
Volantino Pam fino al 5 maggio, “La qualità fa gola” Nero d’Avola Sicilia Igp Trinacria Brigi: 1,89 euro (2,5 / 5)
Barbera d’Asti Docg Cornaretta Bertolino: 1,99 euro (3 / 5)
Spumante Pinot Chardonnay Cinque Lusti: 2,19 euro (3 / 5)
Chianti Riserva Docg 3,99 euro (3,5 / 5)
Merlot Lazio Igt Feudi del Sole: 1,99 euro (3 / 5)
Aglianico Igt o Falanghina Igt La Guardiense Antiche Torri: 1,79 euro (3 / 5)
Vini Grifo (Puglia): 2,79 euro (3,5 / 5)
Pinot Rosato Dry Ca’ di Frara: 4,69 euro (4 / 5)
Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Astoria: 3,99 euro (3,5 / 5)
Volantino Nazionale Penny Market dal 29 aprile al 9 maggio, “Grande Convenienza” Cannonau di Sardegna Doc: 2,89 euro (3 / 5)
Primitivo di Puglia Igt: 3,19 euro (3 / 5)
Volantino Tigros fino al 4 maggio, “30% 40% 50%” Vini Doc Almorano (Veneto): 2,49 euro (3 / 5)
Vini Igt Corvo (Sicilia): 3,90 euro (3,5 / 5)
Vini Cantina Pedres (Sardegna): 3,90 euro (3 / 5)
Vini Doc Este Nue (Alto Adige): 7,90 euro (5 / 5)
Vini Doc Belvedere (Piemonte): 2,49 euro (3 / 5)
Vini Doc San Zeno (Oltrepò): 3,49 euro (3,5 / 5)
Vini d’Alba Doc Giacosa (Piemonte): 4,90 euro (3,5 / 5)
Vini Vignaioli Morellino di Scansano (Toscana): 4,99 euro (5 / 5)
Vini Salento Igt Settearchi (Puglia): 2 pezzi 6,00 euro (3,5 / 5)
Vini Borgo San Michele (Campania): 4,95 euro (4 / 5)
Vini Giglio del Duca (Toscana): 3,49 euro (3,5 / 5)
Rosso Salento Igt Notte Rossa: 1,99 euro (5 / 5)
Primitivo di Manduria Dop o Primitivo Rosato Igp Notte Rossa: 4,89 euro (5 / 5)
Lambrusco Doc Fortenero: 2,49 euro (5 / 5)
Catarratto o Nerello Mascalese Igt Terre Siciliane: 2,49 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Igp Marcello Oro Airola: 3,69 euro (5 / 5)
Cerasuolo o Montepulciano d’Abruzzo Dop Citra: 2 pezzi 4,00 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Ripasso Doc Duca del Frassino: 4,49 euro (3,5 / 5)
Chianti Colli Fiorentini Docg Torrequecie: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Riserva Docg Leonardo: 5,29 euro (4 / 5)
Rosso Trentino Doc Mori Vecio Concilio: 5,49 euro (4 / 5)
Barbaresco Docg Ricossa: 8,99 euro (4,5 / 5)
Rosso Toscana Igt Villa Antinori: 9,90 euro (4 / 5)
Merlot Toscana Igt Uggiano Petraia: 13,89 euro (5 / 5)
Est! Est!! Est!!! Montefiascone Doc Bigi: 2,99 euro (4 / 5)
Grechetto Doc Terre della Custodia: 3,39 euro (4 / 5)
Lugana Doc Sartori: 5,49 euro (4,5 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Delogu: 5,49 euro (4 / 5)
Roero Arneis Docg Araldica: 5,90 euro (3,5 / 5)
Spumante Muller Thurgau Igt Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Valdobbiadene Prosecco Docg Ca’ Val: 5,49 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Brut Villa Crespia: 10,39 euro (5 / 5)
Spumante Brut Santa Cristina: 6,29 euro (4 / 5)
Pignoletto Brut Doc Villa Cialdini: 2 pezzi 7,00 euro (3,5 / 5)
Volantino Unes dal 21 aprile al 4 maggio, “Accendi il risparmio” Chardonnay Santa Margherita: 4,89 euro (4 / 5)
Dolcetto del Monferrato Il Castero: 1,79 euro (3 / 5)
Sangue di Giuda Modavin: 2,75 euro (3 / 5)
Lambrusco Secco o Amabile Cavicchioli: 2,19 euro (3 / 5)
Bonarda Amabile Terre del Tidone: 2,39 euro (3,5 / 5)
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Tavolo Vitivinicolo, Alleanza cooperative spinge per distillazione e stoccaggio
«Una distillazione di crisi, che coinvolga solo i vini Dop e Igp e che sia praticata con prezzi congrui e la riattivazione dello stoccaggio dei vini di qualità, con una dotazione finanziaria più adeguata rispetto a quella dello scorso anno, al fine di poter esaudire un maggior numero di richieste». È quanto chiede Luca Rigotti, coordinatore Vino di Alleanza Cooperative Agroalimentari alla riunione del Tavolo Vitivinicolo.
Due misure di sostegno urgenti espresse in occasione del videocollegamento con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali alla presenza del Sottosegretario di Stato Gian Marco Centinaio.
Per l’attivazione di tali misure, secondo l’Alleanza Cooperative, non dovranno in alcun modo essere utilizzate le risorse stanziate nel Piano Nazionale di Sostegno per il settore vitivinicolo, già destinate a finanziare altre misure altrettanto importanti ed irrinunciabili.
Andranno quindi reperiti fondi aggiuntivi – ha dichiarato Rigotti – che proveremo a reperire prioritariamente in sede comunitaria, ma senza escludere un intervento al livello nazionale».
Rigotti ha poi posto all’attenzione del Sottosegretario Centinaio il tema delle rese di produzione dei vini comuni, una questione, ha dichiarato, «che sta molto a cuore al mondo cooperativo, che rappresenta, tra le altre, realtà produttive di aree viticole del paese nelle quali si producono vini comuni che hanno dimostrato di avere un proprio mercato, solido e dinamico, senza interferire con i vini territoriali Dop e Igp».
Il coordinatore Vino di Alleanza Cooperative Agroalimentari auspica che «il decreto ministeriale consenta di mantenere, in coerenza con la legge, il giusto livello di reddito per i produttori che hanno investito nel segmento dei vini comuni»
Strategica anche «una campagna di promozione di tipo istituzionale del vino italiano, al fine di rilanciarne i consumi, con la possibilità di aprire anche a misure rivolte al mercato interno europeo, specie in questa fase così difficile». In secondo luogo, sempre secondo Rigotti, «si dovrà accelerare sull’attuazione di uno standard unico di sostenibilità nazionale».
La cooperazione crede infatti «nella validità di uno strumento che dovrebbe divenire elemento di distintività», auspicando che «le aziende possano al più presto dotarsi di un segno di riconoscimento o di un marchio che attesti la loro conformità ai principi della sostenibilità».
Non è tutto. Alleanza Cooperative Agroalimentari ha chiesto la proroga delle autorizzazioni di impianto e reimpianto in scadenza nel 2021 che la Commissione europea non intende concedere.
«Molti produttori non sono in grado di realizzare gli impianti previsti anche a causa di una riduzione di liquidità – ha fatto notare Rigotti – e, oltre a perdere un’importante opportunità di investimento, rischiano di essere anche sanzionati per non aver rispettato i tempi di validità triennale delle autorizzazioni».
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Chiaretto di Bardolino in etichetta sin da quest’anno, al posto di “Bardolino Chiaretto“. Ma a suggerire che il 2021 è l’anno di svolta per il “vino rosa” del Lago di Garda sono soprattutto le novità in vigna e in cantina.
Le modifiche al disciplinare, divenute effettive il 12 aprile 2021, obbligano i produttori alla nuova dicitura sui circa 9,5 milioni di bottiglie della vendemmia 2020. È esente solo chi ha imbottigliato prima di quella data. Aspetto che fa slittare al 2022 l’omologazione ufficiale del nuovo nome, sui vini della vendemmia 2021.
Molto più di una semplice revisione del look. Cambia, di fatto, anche l’approccio dei produttori alla tipologia. «Siamo di fronte a un’ulteriore evoluzione del concetto e dell’idea di Chiaretto come vino identitario, capace di raccontare il territorio», spiega Angelo Peretti, direttore del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino.
Grazie alle nuove regole, si chiude il capitolo del Bardolino Chiaretto e si apre quello del Chiaretto di Bardolino, vino rosa oggi prodotto anche da selezione di vigneti, o di lotti di uva o di vino destinati anche ad affinamenti più lunghi, in acciaio, anfora o cemento.
Qualcosa che ci allontana dalla concezione di “vino tecnico”. Sono ormai diverse, infatti, le cantine che imbottigliano più di un Chiaretto, arrivando sino a 5 se vogliamo considerare anche la tipologia spumante».
È l’inizio di un nuovo percorso avviato nel 2009, in occasione della prima edizione dell’Anteprima del Chiaretto – fu un successo di pubblico, con 7 mila ingressi – e proseguito nel 2014 con la Rosé Revolution.
Un viaggio che ha tra l’altro dato vita a Rosautoctono, l’Istituto del vino rosa autoctono italiano (sito web, a proposito, ancora da aggiornare con il nuovo nome del rosa gardesano) a cui hanno aderito, oltre alla denominazione veneta, Valtènesi Chiaretto, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte Bombino Nero e Castel del Monte Rosato, Salice Salentino Rosato e Cirò Rosato.
Grande attenzione sarà posta sul colore del vino atto a divenire Chiaretto di Bardolino. «Le modifiche al disciplinare – precisa Peretti – introducono un aggettivo accanto alla parola “Rosa”, ovvero “chiaro”. Dovrà essere dunque di un colore “rosa chiaro“, ma sempre in un’ottica di tipicizzazione, non di omologazione, che tenga conto anche dei Chiaretto di Bardolino messi in commercio più tardi».
Tra le novità del rosa del Garda all’Anteprima 2021 c’è infatti la presenza di 2 vini della vendemmia 2019 (quelli di Villa Calicantus e Zeni 1870) e di uno, addirittura, della vendemmia 2018 (di Villa Cordevigo).
Vini entrati in commercio da poche settimane – ha precisato Angelo Peretti – assieme al folto gruppo dei vendemmia 2020, il cui colore è naturalmente diverso per via del lungo affinamento, aspetto di cui tiene conto il range di colore rosa ammesso».
Il tutto nel segno di un rinnovato rispetto per il vitigno autoctono Corvina Veronese, che nella versione in rosso – quella del Bardolino tout court – potrà fregiarsi, sempre a partire da quest’anno, della menzione ufficiale delle tre sottozone Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna. Con la percentuale di Corvina ammessa nell’uvaggio che sale sino al 95%, dall’80% in vigore sinora.
Non solo. Si riduce a 100 quintali per ettaro la produzione di uva ammessa per le sottozone, contro i 120 quintali della “base” del Bardolino. Si tratterà dunque, per dirla con le parole del presidente del Consorzio, Franco Cristoforetti, «di produzioni limitate e di considerevole pregio, destinate a offrire una nuova prospettiva, anche in termini di longevità, ai vini rossi del nostro territorio». Che coppia col “nuovo” Chiaretto. Chapeau.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Il Mirto il Viaggiator Goloso è un’ottima opzione per il fine pasto o per l’aperitivo nel rapporto qualità prezzo, facilmente reperibile non solo in Sardegna ma in tutti i supermercati Unes e Iper La grande i, ben distribuiti su tutto il territorio italiano.
Nel calice si presenta del classico colore ambrato, scuro ma luminoso. Al naso tutta l’aromaticità e la speziatura freschissima tipica dei frutti del Myrtus. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, originaria della zona del Mar Mediterraneo, che dà bacche simili ai mirtilli, molto più carnosi, compatti e duri.
Non a caso il Mirto di Sardegna è il «liquore sardo per eccellenza» che il Viaggiator Goloso ha selezionato tra le sue specialità. Come consiglia Unes, è ottimo servito ghiacciato. Tra gli ingredienti acqua, infuso idroalcolico di bacche di mirto (alcool, bacche di mirto, acqua) e zucchero.
Ma cosa significa il Viaggiator Goloso? Si tratta di un marchio registrato di proprietà di Unes Maxi Spa di Vimodrone (MI) e costituisce il «viaggio che si realizza in tante tappe, frutto di una filosofia che nasce dall’idea di creare prodotti di qualità superiore offerti a un prezzo accessibile».
Col Mirto di Sardegna, obiettivo più che centrato. Un liquore prodotto per la nota insegna dall’azienda Fratelli Rau Snc nello stabilimento di Sassari, per la precisione nel quartiere Predda Niedda Sud.
Quella dei Fratelli Rau è una storia e una tradizione familiare che affonda le radici nel 1926. Da allora, tre generazioni si sono succedute alla guida della distilleria, sempre nel segno di uno stretto legame con la Sardegna per la preparazione di liquori, vini e dolci tipici sardi.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
L’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e Acquaviti (Anag) sarà guidata per il prossimo triennio da Paola Soldi, confermata presidente nazionale. La nomina è arrivata nei giorni scorsi dal consiglio direttivo, rinnovato a seguito delle assemblee territoriali e composto da 20 soci provenienti dalle 12 regioni in cui Anag è presente.
La presidente nazionale sarà affiancata da Giancarlo Francione, vicepresidente, Marirosa Gioda, tesoriere, Maurizio Molinaro, direttore dei corsi, e Andrea Toselli, segreteria generale. Nei giorni scorsi, inoltre, Anag ha rinnovato anche i referenti territoriali fra conferme, qualche new entry e una crescita delle quote rosa che si uniscono alla presidente nazionale, Paola Soldi.
“La nomina del presidente nazionale – afferma Paola Soldi – chiude un percorso articolato e complesso previsto dal nuovo Statuto di Anag, trasformata nel 2020 da federazione in associazione. Il rinnovo degli organi direttivi nazionali, infatti, ha preso il via nei primi mesi del 2021 con assemblee territoriali che, per la prima volta, hanno visto la partecipazione diretta dei soci”.
“Tutti insieme – aggiunge Soldi – lavoreremo per valorizzare le numerose attività che Anag svolge in tutta Italia e sviluppare le potenzialità inespresse della nostra associazione. I nostri obiettivi primari saranno quelli di continuare a essere un punto di riferimento nel mondo della distillazione e promuovere la “cultura del buon bere consapevole“”.
I NUOVI REFERENTI TERRITORIALI
Dopo le assemblee territoriali, Anag si conferma a guida femminile in Piemonte, con Marirosa Gioda, e in Trentino Alto Adige, con Patrizia Simoncelli, e si tinge di rosa con due new entry in Veneto con Valentina Favretto e in Liguria con Annalisa Vio.
La squadra dei nuovi referenti territoriali Anag è completata da tre new entry: in Valle d’Aosta,con Simone Clerin, Emilia Romagna con Corrado De Marchi e Campania con Giacomo Visone. Conferme, infine, per i referenti di Friuli Venezia Giulia, con Francesco Bragagna, Lombardia, con Simone Furlani, Toscana, con Marcello Vecchio, Umbria e Marche, con Massimo Tortoioli Ricci e Sicilia, Puglia e Calabria, con Giancarlo Francione.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Il Consiglio direttivo, infine, sarà composto dai rappresentanti delle delegazioni regionali di Anag (in ordine alfabetico per regione): Enrico Mele (Campania), Danny Farinelli e Andrea Toselli (Emilia Romagna), Francesco Bragagna ed Enzo Di Zorzi (Friuli Venezia Giulia), Antonio Scollo (Liguria), Simone Furlani (Lombardia), Marirosa Gioda (Piemonte), Domenico Ciminnisi, Giuseppe Di Marco, Giancarlo Francione, Maurizio Molinaro, Angela Pacini e Giorgio Solarino (Sicilia, Puglia e Calabria), Patrizia Simoncelli (Trentino Alto Adige), Paolo Bini e Paola Soldi (Toscana), Simone Clerin (Valle d’Aosta), Paolo Brunello (Veneto) e Massimo Tortoioli Ricci (Umbria e Marche).
Nominati anche i tre Probiviri dell’associazione: Ellen Balasso, Gabriele Peterlin e Alfredo Solarino.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
L’Istituto Espresso Italiano (Iei), nella giornata della parziale riapertura di molte attività di pubblico esercizio, sottolinea la fondamentale importanza di riaprire anche il consumo al banco. Secondo Iei i bar hanno già dimostrato durante questo lungo periodo che il consumo, anche al banco, può essere fatto in totale sicurezza per i consumatori. Inoltre non tutti i bar dispongono di spazi esterni.
«Già nel primo lockdown siamo stati al tavolo nazionale della Prefettura di Brescia organizzando insieme le simulazioni delle prime riaperture, quindi siamo sicuramente a favore della ripartenza in sicurezza dei bar e ristoranti – dichiara Luigi Morello, presidente Iei – Gli esercenti nel 2020 hanno fatto investimenti per mettere in sicurezza i locali sia per i dipendenti sia per i clienti».
«Per questo – conclude Morello – riteniamo che il servizio al banco del caffè, per sua natura veloce, se impostato con i giusti distanziamenti e divisori possa essere svolto in totale sicurezza come d’altronde è stato sempre concesso in altri contesti persino durante i lockdown. Questo sia per non bloccare un punto di reddito fondamentale per i bar sia per permettere di lavorare a chi non ha spazi esterni».
Secondo un’indagine dell’agenzia YouGov, commissionata da Iei, la pandemia non ha intaccato l’immagine del bar degli italiani che rimane per il 25% del campione intervistato l’occasione per passare tempo con gli amici e i colleghi (prima della crisi erano il 33%) e per un altro 25% un momento di pace e relax (stessa percentuale di prima dell’emergenza).
Gli Italiani tra l’altro si dichiarano disposti a pagare un prezzo maggiore per il caffè al bar: a fronte di una maggiore sicurezza del luogo di consumo (72% del campione intervistato) e in presenza di una qualità migliore (68%). Al primo posto tra gli accorgimenti più apprezzati l’igienizzazione continua dei tavoli (42%) e la pulizia di stoviglie con prodotti particolari (29%).
IL RITO DEL CAFFÈ
Il 58% di chi beve caffè espresso lo fa per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata. Espresso non è tuttavia solo fonte di energia, chi lo beve lo fa anche per il gusto (51%) ed in parte per abitudine (30%). Il caffè espresso evoca nell’immaginario dei consumatori momenti di relax (53%), un piacere (47%), ma al contempo un rito, una tradizione (37%). Il consumo di caffè espresso non è relegabile in un solo luogo, prevale piuttosto una modalità di consumo “multi-luogo”, il bar resta comunque quello preferito, scelto dal 72% del target di riferimento.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Dopo la recente operazione Botter, Clessidra Private Equity Sgr, per conto del fondo Clessidra Capital Partners 3, ha sottoscritto oggi un accordo per l’acquisizione di una quota di maggioranza di Mondodelvino, importante gruppo vinicolo italiano guidato dalla famiglia Martini, fondatrice dell’azienda, insieme a Roger Gabb e a Christoph Mack nel 1991.
Come avvenuto per la famiglia Botter, che ha re-investito nel gruppo e continua a ricoprire ruoli manageriali, anche la famiglia Martini rimarrà nella compagine azionaria e continuerà a rivestire incarichi operativi di rilievo, insieme al resto del top management dell’azienda, assicurandone così la continuità gestionale.
Caratterizzata da una crescita costante nel corso di tre decenni, la Mondodelvino è oggi stabilmente posizionata tra le prime venti cantine italiane e tra le prime dieci private. Un percorso di sviluppo non interrotto nemmeno lo scorso anno, chiuso con ricavi in crescita di oltre il 6% e pari a circa 120 milioni di euro, per il 90% realizzati all’estero principalmente in UK, Germania, Paesi Nordici, Canada e Russia.
Anche questo investimento si inserisce nel più ampio piano di consolidamento nel settore vinicolo di Clessidra. Mondodelvino costituisce, infatti, un ulteriore importante passaggio nel percorso di creazione di un leader italiano nel comparto, un player che, già considerando le due aziende in portafoglio, diventerà il primo operatore privato italiano in termini di ricavi complessivi con circa 350 milioni di euro realizzati nel 2020.
Le due società, inoltre, presentano un’elevata complementarietà sia in termini di denominazioni di vino che in termini di mercati geografici serviti.
«Mondodelvino, per posizionamento competitivo, orientamento internazionale e offerta di denominazioni e brand – commenta Andrea Ottaviano, Amministratore Delegato Private Equity – ha caratteristiche assolutamente compatibili con l’obiettivo strategico di consolidamento. La scelta di puntare su Mondodelvino è stata supportata anche dalla piena condivisione con la famiglia Martini e il resto del top management al nostro progetto».
«Clessidra intende valorizzare le rispettive aree di eccellenza delle due società Mondodelvino e Botter – aggiunge Francesco Colli, Managing Director di Clessidra – preservando le rispettive identità e al tempo stesso assicurando una gestione coordinata a livello di gruppo. In tale ottica il nuovo gruppo sarà guidato da Massimo Romani, attuale Amministratore Delegato di Botter, che ricoprirà anche la carica di Amministratore Delegato di Mondodelvino».
«Siamo molto felici che Clessidra, abbia deciso di includere Mondodelvino nel suo progetto di consolidamento – ha commentato la famiglia Martini – Vogliamo ringraziare i nostri soci storici Roger Gabb e a Christoph Mack per il prezioso contributo fornito in questi 30 anni e tutti i collaboratori che hanno contribuito al successo dell’azienda».
Nell’ambito dell’operazione, Houlihan Lokey ha agito come financial advisor di Clessidra, che si è avvalsa dell’assistenza degli studi Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners, e di MN Tax & Legal per la parte legale, di E&Y per la due diligence finanziaria, di Pwc come debt advisory, di Bain & Co per la due diligence di business e di Alonzo Committeri & Partners per gli aspetti fiscali e di struttura dell’operazione.
Mondodelvino è stata assistita da Ceresio Investors come financial advisor, coordinatore dell’operazione per conto dei venditori, da Carnelutti – Studio Legale Associato per gli aspetti legali e da Rubini Consulenti Associati per gli aspetti fiscali.
CLESSIDRA PRIVATE EQUITY SGR
Clessidra Private Equity è la società leader nel mercato italiano della gestione di fondi di private equity, con oltre 2,5 miliardi di euro di impegni di capitale complessivi. Fondata nel 2003, Clessidra Private Equity Sgr SpA è controllata da Clessidra Holding SpA, la quale è detenuta al 100% da Italmobiliare SpA, la holding di investimenti italiana controllata dalla famiglia Pesenti.
Dalla fondazione, sono stati completati 24 investimenti per un ammontare complessivo pari a oltre 2 miliardi di euro e un Enterprise Value aggregato di oltre 18 miliardi di euro. Nello stesso periodo, sono state concluse 27 operazioni di add-on per le società in portafoglio. La società ha completato gli investimenti del suo terzo fondo di private equity e sta finalizzando la raccolta del suo quarto fondo.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
A caccia di vini per la Festa della Mamma del 9 Maggio? I nostri consigli si concentrano sulle etichette premiate dalla Guida Top 100 Migliori vini italiani 2021 di WineMag.it, in particolare su due spumanti Metodo classico da Emilia Romagna e Campania, due bianchi da Alto Adige e Piemonte, un rosso dalla piccola Doc Capriano del Colle (Brescia, Lombardia) e un Marsala Vergine d’annata 1995.
Vsq Metodo classico 2016 Rosato “Il Pigro”, Romagnoli
Un petalo di rosa colora il calice. Delicatezza anche al naso, con note di piccoli e precisissimi frutti rossi. Tocco di agrumi. Al momento, il miglior spumante metodo classico della gamma di Romagnoli, non ultimo per la finezza del perlage. Un’etichetta che alza l’asticella degli Champenoise prodotti in provincia di Piacenza, zona che sta trovando anno dopo anno il proprio equilibrio.
Vsq Metodo classico 2017 Caprettone “Pietrafumante”, Casa Setaro Il calice si tinge di un giallo paglierino dai riflessi dorati. Il vino è da premio, dall’ingresso alla lunga chiusura. Un percorso arrotolato attorno a un agrume delizioso. Il resto è freschezza, salinità, pienezza. Spensieratezza e gastronomicità.
Alto Adige Doc Valle Isarco Grüner Veltliner 2019 “Aristos”, Eisacktaler Kellerei Giallo paglierino. Naso che regala belle note tropicali, soprattutto mango. Grandissimo equilibrio e grandissima freschezza. Chiusura salina, contornata da agrume ed albicocca appena matura. Uno dei cosiddetti “vini verticali”, affilati come lame, in grado di mostrare appieno il prezioso terroir della Valle Isarco, in Alto Adige. Un vino perfetto per una Festa della Mamma di carattere.
Colli Tortonesi Doc Derthona Timorasso 2018 “Grue”, Pomodolce Giallo paglierino, riflessi dorati. Bel naso talcato. Frutta matura, macchia mediterranea e mentuccia a donare freschezza. Alcol presente, che deve integrarsi, ma non disturba. Palato pieno, freschezza assoluta con ritorni di frutta matura. Lunghissimo.
Lombardia Capriano del Colle Doc Marzemino 2019 “Berzamì”, Lazzari Rosso rubino tendente al trasparente. Bellissimo frutto, preciso. Ammalianti note di fiori, soprattutto di viola. In bocca bella freschezza, con ritorni di spezia. Ottima declinazione del vitigno.
Marsala Vergine Riserva Doc 1995 “La Villa Araba”, Martinez Non c’è Festa della Mamma senza un grande vino “dolce”. In questo caso, un pezzo di storia di Marsala nel calice, in tutti i sensi. La cantina di Carlo Martinez è uno degli emblemi della grandezza eterna della città del vino della Sicilia, che con questa etichetta tiene alta la bandiera di una denominazione sciaguratamente snobbata (e maltrattata). Peraltro, rapporto qualità prezzo eccezionale per “La Villa Araba”.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Rappresentante di un territorio che non ha bisogno di presentazioni, il Franciacorta Dosaggio Zero “Essence Nature” di Antica Cantina Fratta nasce dall’assemblaggio di uve Chardonnay e Pinot Nero. Qui nel millesimo 2015, sboccatura gennaio 2020.
LA DEGUSTAZIONE
Giallo paglierino carico con perlage fine e persistente. Ampio al naso apre su note fresche d’agrume e frutta bianca cui seguono leggeri sentori speziati ed una piacevole vena di frutta secca che accompagna l’immancabile “crosta di pane”.
In bocca è pulito, fragrante ed equilibrato con una spiccata acidità che rende il sorso quasi croccante. Buona corrispondenza naso-bocca anche nel retro olfattivo, di buona persistenza. Un Franciacorta che sarebbe sprecato relegare solo all’aperitivo.
LA VINIFICAZIONE
70% Chardonnay e 30% Pinot Nero vendemmiati a partire dalla metà agosto quando le uve raggiungono la corretta maturazione zuccherina e conservano ancora notevole acidità e freschezza. Essence Nature riposa per un minimo di di 36 mesi sui lieviti e dopo la sboccatura le bottiglie riposano ancora in cantina per altri 5-6 mesi senza aggiunte di sciroppo di dosaggio.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Italgrob, la Federazione Italiana dei Distributori Horeca, chiede alle Istituzioni di valutare con maggior attenzione gli aspetti riguardanti le future aperture, contemperando la tutela della salute, innegabile, con la tutela dei posti di lavoro che sono fortemente a rischio.
La Federazione sottolinea come, dopo quattordici mesi ininterrotti di crisi, di orari limitati, coprifuoco e di ristori pochi se non in alcuni casi nulli, il settore della distribuzione Horeca non solo è sul punto di esplodere ma si trova a fare i conti col Decreto riaperture che infierisce su tutti gli operatori della filiera dell’Horeca.
«Discriminare i locali di ristorazione e bar al chiuso – dichiara Vincenzo Caso Presidente Italgrob – rispetto a quelli che possono operare all’aperto è un atto di ingiustizia socioeconomica, inaccettabile da parte di uno Stato che deve garantire pari dignità alle imprese che ne costituiscono l’ossatura vitale e che lo sostengono con la loro attività imprenditoriale».
«Una discriminazione – prosegue Caso – che si accentua e si rende ancor più inaccettabile constatando che al coperto si possono svolgere le funzioni religiose, si riaprono i teatri e i cinema. Vogliamo ricordare che i locali dell’Horeca sono stati tra i primi a mettere in atto tutti i protocolli di sicurezza previsti, proprio per assicurare il più alto livello di tutela dei propri dipendenti e dei consumatori».
«Un Decreto che ci appare miope – conclude il Presidente – dove annunciando un coprifuoco fino al 31 luglio significa di fatto annientare da subito tutto il flusso dei turisti stranieri che questa estate avrebbero scelto l’Italia per le loro vacanze».
A rischio chiusura centinaia di imprese, con il pericolo di infiltrazioni della malavita sempre molto attiva quando lo Stato manca, proprio mentre si sperava invece nella ripresa delle attività come avvenne durante la scorsa estate, contribuendo a dare un po’ di ossigeno all’economia del settore Horeca.
«Parlare di coprifuoco in piena estate è un atto di puro autolesionismo – dichiara Dino Di Marino Direttore della Federazione – Prendiamo dolorosamente atto che cambiano i Governi, ma non cambia il pressapochismo e l’improvvisazione di chi ne fa parte».
«Un Decreto – prosegue Di Martino – che uccide definitivamente un settore costretto a ripartire, e se mai davvero ripartirà avrà in cassa zero liquidità. Le esposizioni debitorie dei locali Horeca verso i loro fornitori, ovvero i distributori del food&beverage del canale Horeca sono altissime. Basti pensare che la sola categoria dei distributori vanta crediti per oltre 3 miliardi di euro».
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Unionbirrai, l’associazione dei piccoli birrifici indipendenti, interviene duramente sul possibile provvedimento riguardante l’innalzamento del limite per l’applicazione dello sconto del 40% sulle accise, dagli attuali 10 mila ettolitri a 50 mila ettolitri. Il provvedimento gioverebbe solo «alla “Superlega” della birra artigianale italiana».
Tale provvedimento – commenta Vittorio Ferraris, direttore generale Unionbirrai – prevede una dotazione finanziaria di un milione di euro e, per quanto di nostra conoscenza, riguarderebbe solo 8 birrifici italiani, ovvero meno del 1% dei produttori presenti sul territorio nazionale».
«Unionbirrai – prosegue Ferraris – ha sempre sostenuto la necessità di avere uno sgravio sulle accise anche per i birrifici aventi produzione superiore a 10 mila hl, ma con una logica di progressività fiscale, che in questo provvedimento sarebbe totalmente assente».
Secondo Unionbirrai questo provvedimento rappresenterebbe un duro colpo per i piccoli birrifici indipendenti, che da circa un anno fanno i conti con grossi cali di fatturato, reggendosi solo per merito degli stessi produttori, fortemente motivati a superare la crisi, e sostenuto dagli sforzi di ristoratori e publican che hanno saputo adeguarsi e reinventarsi e dai fedeli consumatori di birra artigianale.
«Un milione di Euro di certo non risolleverebbe le sorti del nostro comparto – conclude Ferraris – ma potrebbe essere una grande boccata di ossigeno per decine di piccole aziende produttrici. Distribuirli a pochi e grossi costituirebbe un messaggio tragico per tantissimi piccoli imprenditori».
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Gli scienziati di Nestlé, attraverso incroci di varie specie, hanno creato una nuova generazione di varietà di piante di caffè a bassa emissione di carbonio, che sfrutta la naturale biodiversità delle piante senza ricorrere ad alcun intervento di modificazione genetica (Ogm).
Rispetto allo standard, le due nuove varietà di Robusta offrono una resa fino al 50% in più per albero. Questo consente una maggiore produzione di caffè a parità di superficie agricola, fertilizzante ed energia utilizzata, contribuendo dunque a una riduzione fino al 30% dell’impronta di CO2e (biossido di carbonio equivalente) dei chicchi di caffè verde.
Dal momento che il 40-80% delle emissioni di CO2e per produrre una tazzina di caffè sono riconducibili alla filiera dei chicchi di caffè verde, queste varietà innovative potranno contribuire a ridurre in maniera significativa l’impronta di carbonio associata al consumo di caffè.
Con queste nuove varietà – dice Stefan Palzer, Chief Technology Officer (Cto) di Nestlé – contribuiremo in maniera significativa alla riduzione delle emissioni di CO2e legate al consumo di caffè. Inoltre, permetteremo agli agricoltori delle aree colpite dal cambiamento climatico di continuare a produrre un ottimo caffè».
Una di queste nuove varianti di Robusta è già stata sperimentata con successo ed è attualmente coltivata in America Centrale. Queste nuove varietà consentiranno agli agricoltori di aumentare il proprio reddito, permettendo loro di coltivare più caffè a parità di terra, in modo più sostenibile e con una minore impronta di carbonio.
Allo stesso modo, Nestlé sta sviluppando nuove varietà di Arabica ad alta resa, coltivate con l’obiettivo di resistere meglio alla “ruggine del caffè“, un parassita che ha devastato delle piantagioni in America. Anche in questo caso, la nuova gamma contribuisce a una resa più alta a parità di fertilizzante e di terreno utilizzati.
Inoltre gli scienziati di Nestlé hanno sviluppato anche una varietà di pianta di caffè resistente alla siccità attualmente in fase di sperimentazione nei campi dell’Africa Centrale, che garantirebbe una resa fino al 50% in più per pianta in condizioni di stress idrico da moderato a grave. Tutto ciò permetterà di continuare a coltivare il caffè anche nelle aree colpite dal cambiamento climatico.
Il lavoro sulle nuove varietà di piante è condotto dal Centro di Ricerca Nestlé per le scienze vegetali a Tours, in Francia. Attraverso la coltivazione classica, gli scienziati creano continuamente varietà di caffè di qualità superiore, che vengono poi testate nelle aziende agricole sperimentali dell’azienda in America Latina, Africa e Asia.
Infine, le nuove piantine vengono riprodotte e distribuite agli agricoltori di tutto il mondo attraverso i programmi di approvvigionamento sostenibile di Nestlé e le partnership con istituti e cooperative agricole locali. Dal 2011, Nestlé ha distribuito 235 milioni di piantine di caffè ad alte prestazioni attraverso il Nescafé Plan e le nuove varietà sono state incluse in questo programma di approvvigionamento sostenibile.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
(3,5 / 5) Inclinare la bottiglia verso il basso, roteare il fondo per favorire la sospensione dei lieviti , stappare e degustare. Queste le istruzioni per assaporare al meglio lo spumante extra dry non filtrato Crudoo di Giorgi Wines, oggi sotto la nostra lente di ingrandimento.
Bollicina davvero particolare che nasce da un procedimento brevettato che si ispira alle birre crude. Da qui il nome “Crudoo”.
Una intuizione fortunata della cantina nel 2011, anni in cui i vini naturali, col fondo non erano alla ribalta e tantomeno destinati ad un ampio pubblico.
Un vino “naturista” col Rolex, non improvvisato e realizzato con l’ausilio della tecnologia moderna. Meno “steinerista” ma decisamente commerciale e con una storia da raccontare.
LA DEGUSTAZIONE Lo Spumante Extra Dry Crudoo di Giorgi si presenta nel calice di colore bianco carta leggermente velato. Il perlage è poco fitto ma mediamente fine e di buona persistenza.
Naso molto fruttato di mela cotogna e banana matura. Accenni di maggiorana ma anche un sentore di lieviti molto forte, al limite del formaggio, tipo camembert. In linea con la tecnica di produzione.
Ma è al palato che lo spumante Crudoo di Giorgi dà il meglio di sé, risultando cremoso e godibile. Sorso burroso con ritorni di banana e sensazioni di noci brasiliane.
Il dosaggio zuccherino armonizza il tutto e la beva prende un ritmo “sincopato” che può incontrare il favore di molti, anche dei meno addetti ai lavori. Aperitivo fuori dall’ordinario, si presta anche a tutto pasto.
LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Pinot Nero e Chardonnay allevate a Guyot su terreni calcare argillosi esposti a sud, sud est. Vendemmia manuale in cassette. Dopo la pressatura soffice e la fermentazione il vino sosta in autoclave per 12 mesi sui lieviti e viene imbottigliato senza filtrazione.
Giorgi Wines si trova a Canneto Pavese e dispone di circa sessanta ettari vitati. Dalla lunga tradizione vinicola produce una ampia gamma di vini, rossi, bianchi e spumanti oltre alla linea di Gerry Scotti.
Prezzo pieno: 8,90 euro
Acquistato presso: Famila/Carrefour
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Tutto, in fondo, è iniziato attorno a una “bollicina”. Uno spumante Metodo classico dell’Oltrepò pavese, per l’esattezza. Era il 2011. Oggi, a 10 anni di distanza, solo Gianluca “Luca” Berti e Severino Barzan sanno cosa può accadere quando un imprenditore del ramo della logistica e un noto ambasciatore del vino italiano mettono assieme l’unica cosa più forte delle idee: i sogni. Jako Wine è nata così. Dall’incrocio fortunato di due (e più) calici.
Un progetto innovativo, che si basa su tre capisaldi: niente cantina, niente vigneti di proprietà e ricerca della qualità assoluta, dal campo alla bottiglia. Da veri globtrotter del vino italiano, Berti e Barzan danno la caccia alle migliori parcelle, le affittano e le affidano allo staff agronomico ed enologico oggi capeggiato dal prof Leonardo Valenti e dal giovane winemaker veronese Lorenzo Dionisi.
Sono loro a supervisionare la vinificazione che avviene all’interno di cantine partner, prescelte nei vari territori (le stesse che affittano i terreni): Oltrepò pavese, Lago di Garda, Valpolicella e Montefiascone, nel Lazio.
Una volta imbottigliato, il vino viene trasportato nel magazzino all’avanguardia di Jako Wine, a Verona. Cinque Metodo classico, due bianchi e due rossi, per un totale di circa 30 mila bottiglie e un fatturato cresciuto lo scorso anno sino a quota 400 mila euro.
Passi da gigante, insomma, rispetto all’idea iniziale di produrre solo «Wine for Friends», con il brand name “Jako” elaborato dal nome di figlio di Luca Berti, Jacopo; e il fenicottero – per meglio dire il flamingo, simbolo di Miami – a celebrare lo sguardo internazionale del duo di eno-globetrotter.
Proprio a Miami e negli Usa finisce una buona fetta della produzione, distribuita in esclusiva anche in Danimarca, Inghilterra, Germania e Cina. Il mercato italiano è invece affidato a pochi selezionati ristoranti, enoteche e locali delle principali città: da Verona a Milano, da Roma a Firenze, passando per piazze “in” come Capri e Forte dei Marmi.
JAKO WINE: 6 VINI IN ASSAGGIO
Metodo classico Pas Dosé 2015: 90/100
Sboccatura 4/2020, 12.5% vol. Vitigno: Chardonnay 60%, Garganega 40%. Alla vista di un bel giallo paglierino con riflessi dorati, perlage fine e persistente. Naso largo, sulla frutta matura: pesca gialla, esotico, un tocco di agrume, sempre maturo. Bel bouquet di fiori che spazia dalla camomilla al biancospino. Sorso di buona tensione, sapido in centro bocca, prima dei ritorni setosi pennellati dai ritorni di frutta matura, già avvertita al naso. Finale di buona persistenza, ancora una volta nel segno dell’equilibrio fra le tonalità tipiche dei due vitigni. Un Metodo classico che nasce da 5 ettari di terreno morenico, nella zona del lago di Garda.
Oltrepò pavese Docg Metodo classico Brut Rosé 2015: 89/100
Sboccatura 12/2020, 12,5% vol. Vitigno: Pinot Nero in purezza. Alla vista un bel rosa salmone, tipico dei Cruasé oltrepadani. Perlage fine e persistente. Tanto floreale al naso, che lascia spazio anche ad agrumi e piccoli frutti rossi. Un quadro preciso e intrigante che si ripresenta anche al palato, con un’ottima corrispondenza. Il finale è piuttosto cremoso, con il dosaggio che arrotonda la beva, placando la tensione agrumata iniziale. Un Metodo classico ottenuto da 3 ettari di Pinot Noir in Oltrepò pavese e terreni di medio impasto calcareo.
Pinot Grigio delle Venezie Doc 2018 “Griso Venèxian”: 87/100
13% vol. Giallo paglierino alla vista. Al naso le note esotiche tipiche del vitigno. Si avvertono ricordi di pesca e pera perfettamente matura, nonché agrumi come il mandarino, che spaziano dal succo alla buccia. Il sorso è agile, altrettanto tipico, di buon equilibrio acido-glicerico. I vigneti da cui nasce questa etichetta sono situati lungo le sponde del Lago di Garda, con terreni prettamente morenici.
Vino Bianco Igp Lazio 2017 “Campocasa”: 92/100
12,5% vol. Rossetto 100%, varietà autoctona molto diffusa nella zona dei Castelli Romani. Alla vista un bel giallo paglierino, luminoso. Naso generoso, non solo in termini di intensità, ma soprattutto dal punto di vista della complessità. Si spazia dai fiori di camomilla secchi alla frutta a polpa bianca e gialla matura; da una speziatura leggera ai ricordi di radice di liquirizia, passando per la macchia mediterranea (alloro, rosmarino). Ingresso di bocca che abbina leggerezza e profondità, su note concordi col naso. L’accento agrumato iniziale, unito a una corroborante vena sapida, lascia spazio a un finale morbido, su vaghi ritorni vanigliati, ben combinati al resto del corredo. La chiusura è lunga e consistente, tanto da ampliare lo spettro di abbinabilità gastronomica di questo nettare. Un Rossetto che prende vita da terreni a 300 metri d’altezza, individuati dallo staff di Berti e Barzan nella zona di Montefiascone, friabili e ricchi di scheletro.
Rosso Veronese Igt 2018 “Ruber”: 89/100
16% vol, uvaggio Corvina e Merlot. Rosso rubino dall’unghia violacea, alla vista. Al naso le note verdi e speziati dei due vitigni, ben abbinate a ciliegia e frutta di bosco matura: lampone, ribes, mora. Al palato una gran generosità e “abbondanza”, data soprattutto dall’alcol (non disturbante) e dai precisi ritorni di frutta matura. Buona la freschezza, che riequilibra la morbidezza del sorso. Vino in definitiva piacevole, da godersi anche con qualche grado di temperatura in meno rispetto alla media dei rossi importanti. “Ruber” nasce da terreni morenici, nella zona a sud del Lago di Garda.
Rosso Veneto Igt 2015 “Siresol”: 90/100 16% vol, uvaggio Corvina, Rondinella, Oseleta, Croatina e Cabernet Sauvignon. Un piccolo “Amarone della Valpolicella”, in cui il Cabernet gioca il ruolo di mediatore, arrotondando le asperità (tannino, speziature, note verdi e durezze) dei vitigni tipici del “Re dei rossi” del Veneto. Alla vista un bel rubino dall’unghia granata. Naso molto interessante e stratificato. Si passa dalla frutta rossa, come ribes, ciliegia e lampone, all’agrume rosso, una sanguinella succosa. Non mancano ovviamente le spezie nere, oltre a una spolverata di cumino. Sorso teso in ingresso, con un bel ritorno fresco regalato dai tironi speziati, scuri. Vino strutturato e decisamente gastronomico che nasce dalle colline della Valpolicella, in particolare da vigneti posti fra i 100 e i 350 metri sul livello del mare e terreni di composizione argilloso-calcarea.
*** DISCLAIMER: La recensione di queste etichette è stata richiesta a WineMag.it da Jako Wine. I giudizi sono stati comunque espressi in totale autonomia, nel rispetto dei nostri lettori ***
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Nasce il contratto condiviso di alloggio per i lavoratori stagionali, frutto di un intenso lavoro di concertazione fra le Parti sociali che rappresentano tutte le realtà produttive e lavorative del comparto. L’intesa è stata siglata ieri a Cuneo tra il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Coldiretti Cuneo, Cia Cuneo, Confagricoltura Cuneo e Confcooperative Cuneo.
Tutte le parti in causa sottolineano l’importanza del lavoro costituzionalmente inteso quale valore sociale e non solo economico che nasce dall’esigenza di offrire un alloggio ai lavoratori anche quando sono assunti dalla Cooperativa e non direttamente dalle aziende agricole.
Nel settore vitivinicolo è molto diffuso che le aziende agricole stipulino dei contratti con Cooperative per attività in vigna e spesso, nel periodo della vendemmia accade che ci sia più offerta che domanda in termini lavorativi. Con questo contratto standard, le Organizzazioni e le aziende agricole si vogliono assicurare che tutti i lavoratori abbiano un alloggio, nonostante nessuno sia tenuto, per legge, a fornirne uno.
«Il contratto di prestazione standard concordato tra le Organizzazioni professionali a cui siamo arrivati – dichiara Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – è uno strumento di fondamentale importanza sia per i lavoratori agricoli – stagionali e non – sia per le aziende. È un atto di solidarietà ma anche di civiltà, un passo concreto in avanti per sostenere e facilitare le imprese agricole e per tutelare i lavoratori impegnati nella raccolta delle uve».
«Parallelamente alla sfida della sostenibilità ambientale, è necessario che il nostro settore affronti la questione della tutela della manodopera – aggiunge Matteo Ascheri, presidente del Consorzio Barolo Barbaresco – Questo accordo è un primo passo importante per fronteggiare le problematiche che talvolta possono insorgere nel comparto vitivinicolo in momenti cruciali come la vendemmia. La questione merita molta attenzione e siamo consapevoli che questa intesa rappresenti l’inizio di un percorso articolato e necessario».
Per le Organizzazioni è fondamentale l’impegno, attraverso la contrattazione e la bilateralità. È di fondamentale importanza che un tessuto produttivo sia basato su presupposti etici ed organizzativi e che garantisca la qualità di processi e prodotti, dichiarando irrinunciabile e fondamento di ogni strategia il valore dell’integrazione, dell’educazione e della promozione socio-culturale.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
“Sciocolà – Festival del Cioccolato” torna per la terza edizione nel centro storico di Modena dal 29 Ottobre al 1° Novembre. Piazza Grande, Via Emilia Centro e Corso Duomo saranno protagoniste di un grande evento per tutti gli appassionati del Cioccolato Artigianale che potranno degustare, acquistare e scoprirlo in tutte le sue sfumature, grazie alle maestrie degli artigiani cioccolatieri che accompagneranno i visitatori in un viaggio tra tradizione e innovazione.
Un ricco palinsesto di eventi gratuiti animerà il capoluogo estense: disfide, showcooking, degustazioni, incontri di carattere gastronomico-culturale, laboratori per bambini e spettacoli itineranti che coinvolgeranno tutti i visitatori.
Tantissime le iniziative che vedranno protagonisti il pubblico della kermesse, un viaggio sensoriale dove sarà possibile conoscere il mondo del cioccolato, dai classici ai cremini, dai tartufi ai macarons, dai dragèes al liquore ai cunesi al rhum e le immancabili tavolette aromatizzate, fontane di cioccolato e creme spalmabili.
Non mancheranno i grandi appuntamenti per il quale ormai il festival è conosciuto a livello nazionale come le maxi sculture di cioccolato e la Fabbrica del Cioccolato dove si potrà assistere alle fasi di lavorazione che portano alla creazione del Nettare degli Dei.
Confermati anche i momenti di premiazione: anche quest’anno verrà assegnato lo Sciocolà d’Oro, il riconoscimento ad una personalità del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport che abbia contribuito col suo lavoro a promuovere l’immagine della città a livello nazionale ed internazionale.
La manifestazione è ad ingresso gratuito, promossa da Cna Modena, organizzata da Sgp Grandi Eventi in partnership con Acai e patrocinato dal Comune di Modena.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Secondo una stima di Coldiretti la riapertura di ristoranti, bar e agriturismi vale 2,5 miliardi per il vino italiano, il settore dell’agroalimentare Made in Italy più penalizzato dall’emergenza Covid a causa della chiusura del canale della ristorazione, primo mercato di sbocco.
Il via alla ripresa delle attività di ristoranti, bar e agriturismi, che riguarda un locale su due ha un impatto rilevante dal punto di vista economico per il settore vitivinicolo poiché interessa soprattutto i prodotti a maggior valore aggiunto come i 526 vini a denominazioni di origine e indicazione geografica, che rappresentano il 70% della produzione nazionale e che sono stati proprio i più penalizzati dalla pandemia.
Secondo l’analisi di Coldiretti su dati Ismea a causa dei lockdown e delle misure di restrizione disposte dai vari Dpcm, dall’inizio della pandemia sono rimasti invenduti oltre 220 milioni di bottiglie col risultato che più di 2 aziende vitivinicole su 3 hanno registrato una perdita di fatturato nel 2020, con punte superiori al 30% rispetto all’anno precedente.
Un crollo che non è stato compensato dall’aumento dei consumi domestici che hanno visto un aumento dell’8,3% dei vini fermi e del 7,5% per gli spumanti nel 2020 rispetto all’anno precedente. All’incremento delle vendite al supermercato si accompagna il vero e proprio boom registrato in quelle on line che, sulla base dati di Wine Monitor Nomisma, sono più che raddoppiate nel 2020 (+105%).
Ma Sul settore vitivinicolo rischia di pesare a partire dalla prossima vendemmia anche il crollo della produzione causato dal maltempo e dal gelo con un calo generale stimato pari a 2,5 miliardi di litri. Le gelate tardive che hanno compromesso almeno il 10% della produzione. Addirittura peggiore la situazione in Francia dove forti gelate hanno danneggiato gravemente le gemme dei vigneti, e in alcune aree ridurranno addirittura del 90% la vendemmia, per un calo complessivo stimato tra il 30% e il 40% del totale.
«Come se non bastasse la pandemia, stiamo registrando anche ingenti danni a causa dell’ondata di freddo, in molte aree senza precedenti, che ha portato alle gelate tardive dei giorni scorsi», conferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare la necessità di «immediati interventi economici straordinari».
«In gioco – conclude Coldiretti – c’è il futuro del primo settore dell’export agroalimentare Made in Italy che sviluppa un fatturato da 11 miliardi di euro e genera opportunità di lavoro per 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle bioenergie, da quella degli accessori, come cavatappi, dai vivai agli imballaggi, dall’enoturismo alla cosmetica fino al mercato del benessere».
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
È stato approvato l’art. 7 della Legge di Delegazione Europea che definisce la disciplina onnicompresiva contro le pratiche sleali nella filiera agroalimentare per la tutela di imprenditori e consumatori. I principi individuati dal Parlamento italiano permettono di indirizzare il quadro giuridico esistente verso una maggiore tutela degli operatori delle filiere agricole e alimentari rispetto alla problematica delle pratiche sleali.
L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) sarà designato quale Autorità nazionale di contrasto deputata all’attività di vigilanza sull’applicazione delle disposizioni che disciplinano le relazioni commerciali, l’applicazione dei divieti stabiliti dalla direttiva e delle relative sanzioni.
Saranno, quindi, sostenute le buone pratiche commerciali e la trasparenza a cui venditori e acquirenti di prodotti agroalimentari dovranno attenersi prima, durante e dopo la relazione commerciale. L’obiettivo è quello di vietare che si pongano in essere pratiche commerciali eccessivamente gravose per i produttori agricoli e alimentari, come le aste elettroniche a doppio ribasso e le vendite a prezzi inferiori del 15% ai costi medi di produzione elaborati da Ismea.
Saranno introdotti anche meccanismi di risoluzione alternativa delle controversie tra le parti, valorizzando il ruolo delle organizzazioni di rappresentanza attraverso la definizione di accordi quadro nazionali.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACQUISTA LA GUIDA e/o SOSTIENI il nostro progetto editoriale
La redazione provvederà a inviarti il Pdf all’indirizzo email indicato entro 48 ore dalla ricezione del pagamento