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Cotarella nel triumvirato che guida l’Union Internationale des Oenologues

Rinnovate le cariche dell’Union Internationale des Oenologues (Uioe), si allarga la co-presidenza: ai confermati Riccardo Cotarella (Italia), e Serge Dubois (Francia), si è aggiunto lo spagnolo Jordi Santiago . L’assemblea generale dell’Uiœ – che raggruppa e rappresenta a livello mondiale le associazioni nazionali professionali dei tecnici del settore vitivinicolo con sede a Parigi – si è svolta lo scorso 25 novembre 2021 presso la sede di Assoenologi a Milano. Un appuntamento in presenza che ha visto la partecipazione di 18 delegati, giunti da diversi Paesi del mondo e ha portato al rinnovo di tutte le cariche associative.

Accanto ai tre co-presidenti lavoreranno, come vicepresidenti, il francese Pierre Luis Teissedre e l’italiano Emilio Renato Defilippi. Il tedesco Edmund Diesler è stato eletto segretario generale, mentre la svizzera Simone De Montmollin tesoriere. Due i revisori contabili: Richard Bastien (Canada) e Reinhard Eder (Austria).

LA NUOVA GUIDA DELL’UNION INTERNATIONALE DES OENOLOGUES

L’assemblea è stata l’occasione per ribadire la grande collaborazione tra i Paesi e il sostegno reciproco tra le singole associazioni. Totale è stata l’intesa sulle principali tematiche affrontate e sugli specifici gruppi di lavoro, a iniziare dalla riforma dello Statuto per una maggiore rappresentatività e coinvolgimento delle associazioni non composte da enologi. Inoltre, si è ritenuto opportuno avviare un processo che porti alla valorizzazione dei giovani con una commissione ad hoc.

Attenzione è stata posta anche ai concorsi enologici mondiali, dove si ritiene utile avere un rappresentante dell’Union Internationale des Oenologues ,«così da garantire il rispetto delle norme». Rafforzare la comunicazione è un’altra delle decisioni assunte dall’assemblea.

NOVITÀ ANCHE SUL FRONTE DELLA COMUNICAZIONE DELL’UIOE

Allo scopo è stata creata una commissione presieduta da Riccardo Cotarella, che avrà l’importante compito di promuovere l’attività dell’Union attraverso il restyling del sito internet, le piattaforme social e anche scambio di articoli tra le varie riviste nazionali.

Tra le decisioni assunte anche quelle di nominare Paolo Brogioni, attuale direttore di Assoenologi, membro della commissione tecnica dell’Union. Tra i nomi nuovi anche Andrea Zanni, quale giovane coordinatore dell’Associazione giovani enologi italiani, membro della Commissione giovani internazionale.

Infine, sono stati nominati i delegati Uioe anche all’interno delle Commissioni dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv). L’assemblea generale dell’Union Internationale des Oenologues tornerà a riunirsi in Spagna, in occasione del concorso enologico in Galizia dal 27 al 30 aprile 2022.

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Rinviato il 75° Congresso nazionale di Assoenologi di Verona

Il 75° Congresso nazionale di Assoenologi è stato rimandato al 2022. A confermarlo è lo stesso organismo presieduto da Riccardo Cotarella (nella foto). «L’appuntamento annuale degli enologi enotecnici italiani, annunciato per i giorni del 3, 4 e 5 dicembre prossimi, seppur con tanto dispiacere, è stato rinviato a marzo 2022», riferisce una nota.

La difficile decisione – si legge ancora – è stata all’unanimità assunta dal Cda di Assoenologi, dettata dall’inasprirsi della situazione pandemica, che non permetterebbe di vivere in tranquillità un evento così particolare come la annuale assise degli enologi ed enotecnici italiani».

«Stiamo lavorando sulle date del 4, 5 e 6 marzo – si affretta a precisare il presidente Cotarella – nella speranza di poter vivere tranquillamente e in sicurezza questo evento festoso, che segna anche i 130 anni della nostra associazione».

Il programma del 75° Congresso di Assoenologi sarà quindi riproposto «quasi fedelmente» a marzo, sempre a Veronafiere, con la presenza dei ministri Patuanelli, Garavaglia e Brunetta e i numerosi relatori. Rinviata, dunque, anche la festa (con cena di gala) prevista per i 130 anni dell’associazione e annunciata solo pochi giorni fa.

130 anni di Assoenologi: festa grande a Verona durante il Congresso

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Enoturismo

Riapre la storica Caffetteria Vergnano di Chieri

Riapre la storica Caffetteria Vergnano di Chieri, punto di riferimento nella centralissima via Vittorio Emanuele II, 32. Il primo dicembre, dopo quasi due anni di chiusura dovuta alla pandemia Covid-19 il locale riapre le sue porte negli stessi luoghi dove la storia della famiglia Vergnano affonda le sue radici.

La riapertura sarà prevista negli stessi locali in cui tutto ebbe inizio, nel comune di 35 mila abitanti alle porte di Torino, in Piemonte. L’ennesima testimonianza di quanto la storia di Caffè Vergnano sia da sempre sinonimo di tradizione, italianità, passione e famiglia. Nonché dell’importanza di “tenersi strette” le proprie radici, ora più che mai.

RINNOVATI GLI AMBIENTI DELLA CAFFETTERIA VERGNANO DI CHIERI

La caffetteria di Chieri conserva ancora la storica tostatrice, in grado di offrire sul momento un’esperienza unica a tutti i c0ffee lovers. Gli ambienti rinnovati faranno da contorno al gusto dell’autentico caffè: lo stesso da 140 anni.

La dirigenza considera la riapertura della storica Caffetteria Vergano di Chieri «un forte segnale di ripresa per il mondo della torrefazione e del lavoro, mettendo sempre al centro il caffè, fil rouge che abbraccia famiglie, baristi, dipendenti dell’azienda, clienti e consumatori».

LA STORIA DI CAFFÈ VERGNANO

Caffè Vergnano è la più antica torrefazione italiana a livello nazionale. Fondata nel 1882 e ancora oggi guidata dalla famiglia, da quasi 140 anni racconta il rito dell’autentico espresso italiano portando in una tazzina profumi e aromi di tutto il mondo.

Il segreto delle miscele è la tostatura, lenta e tradizionale che valorizza ogni singola origine, nel rispetto della materia prima. Le miscele Caffè Vergnano si trovano nella grande distribuzione, nei migliori bar e negli oltre 160 Caffè Vergnano 1882, la catena di caffetterie all’italiana presente in tutto il mondo.

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